Resoconti Parlamentari — 10589 — Assemblea Regionale Siciliana
Il Legislatura CCCX LIII SED U TA 19 Gennaio 1955
CCCXLIII. SEDUTA
M E R C O L E D Ì 19 G E N N A I O 1 9 5 5
Presidenza dei Presidente BONFIGLIO GIULIO
I N D I C E
Pag.
Disegno di legge: « Denominazione della frazione « Marzana » del Comune di Ueria (Messina) » (419) (D iscussione) :
P R E S I D E N T E ... 10604
SALAMONE, r e l a t o r e ... 10604
(Votazione s e g r e t a ) ... 10607
(R isultato d ella v o t a z i o n e ) ... 10607
Disegno di legge.: « Erezione a comune autonomo delle frazioni Paparella, S Marco, Bonagia, Crocevia, Misericordia, Fico, Casalbianco, Crocci, Lenzi e Chie sanuova del Comune di Erice (Trapani) sotto la denominazione di ” Paparella S. M a rc o ” » (456) (D iscussione): P R E S I D E N T E ... 10605
FASINO, r e l a t o r e ... 10605
LA LOGGIA, Vice P residente della. R e gione ed A ssessore alle finanze . . . . 10605
G R A M M A T IC O ... 10605
(Votazione s e g r e t a ) ... 10607
(Risultato d ella v o t a z i o n e ) ... 10607
Disegno di legge : « Erezione a comune autonomo della frazione ” S. Elisabetta ” del Comune di Aragona » (440) (D iscus sione) : P R E S I D E N T E ... 10606
(Votazione s e g r e t a ) ... 10607
(Risultato della v o t a z i o n e ) ... 10607
Disegno di legge: « Provvedimenti a favore delle industrie alberghiere e turistiche » (373) (D iscussione): PRESIDENTE . 10590, 10594, 10595, 10596, 10597, 10599 10600, 10601, 10602, 10603 Ma j o r a n a Cl a u d i o, relatore . 10590, 10594,10595 10599, 10601, 10603 NÌCASTRO . . . . . . 10591, 10598 O C C H I P I N T I ... 10591, 10596, 10598, 10602 S A L A M O N E ... 10592
C EFA LU ’ ... 10593
D’A NGELO, Assessore delegato al turism o ed allo spettacolo . 10594, 10596, 10597, 10601, 10602 LA LOG GIA, Vice P residente. delia R e gione ed A ssessore alle finanze . . . 10597, 10599 N A P O L I ... 10601, 10602 C R E S C IM A N N O ... ' 10601
(V otazione s e g r e t a ) ... 10603
. (R isultato d ella v o t a z i o n e ) ... 10604
Interrogazione (A nnunzio) . . . . 10590
Inversione dell’ordine del giorno: G R A M M A T IC O ... 10605
P R E S I D E N T E ... 10605
Proposta di legge (A nnunzio di p re s e n ta zione) ... 10590
Sui lavori dell’Assemblea: RESTIVO, P residente della R egione . . 10604
P R E S I D E N T E ... 10604
D ’ANGELO, A ssessore delegato al turism o ed allo s p e tta c o lo ... 10604
Sul processo verbale: ROMANO G I U S E P P E ... 10589
P R E S I D E N T E ... 10590
La sedu ta è aperta a lle ore 17,30.
LO MAGRO, segretario, dà lettura del pro
cesso verbale della seduta precedente.
S u l processo verbale.
ROMANO GIUSEPPE. Chiedo di parlare sul processo verbale.
R eso co n ti. I 1449 (700)
Resoconti Parlamentari — 10590 — Assemblea Regionale Siciliana
II Legislatura C C C X LIII SE D U TA 19 Gennaio 1955
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ROMANO G IUSEPPE. Onorevole P residen te, mi è sem brato che non sia stata reg istra ta a verbale la richiesta, da me avanzata nel
la seduta precedente, per il prelevam ento del
la proposta di legge num ero 382, relativ a al comune di Lipari, iscritta al num ero 48 del
l’ordine del giorno di ieri. Se non ricordo m a
le, la Signoria Vostra ha messo ai voti la m ia richiesta, che è stata approvata dall’Assem blea.
PRESIDENTE. La sua richiesta, onorevole Romano, risulta inserita a verbale. Com un
que, assicuro che, dopo la discussione dei pro getti di legge iscritti ai prim i sette num eri della lette ra B) dell’ordine del giorno odier
no, si passerà a quella dei progetti di legge n um eri 238, 334, 309 e 392, il cui prelievo è stato rispettivam ente chiesto dagli onorevoli P etro tta, Cefalù e, per gli ultim i due, d all’ono
revole Romano Giuseppe.
Con questa precisazione e non sorgendo al
tre osservazioni, il processo verbale si in te n de approvato.
A n n u n zio di p resen tazion e di proposta di legge.
PRESIDENTE. Comunico che gli onorevoli M arullo, G erm ana Antonino e De G razia h a n no presentato la proposta di legge « Modifiche al secondo e q uarto comma d ell’articolo 6 della legge 5 aprile 1954, n. 9 » (506), che è stata inviata alla 3“ Commissione legislativa
« A gricoltura e alim entazione ».
A n n u n zio di in terrogazion e.
PRESIDENTE. Prego il deputato segreta
rio di dare le ttu ra della interrogazione p re
sentata alla Presidenza.
LO MAGRO, segretario:
« Al Presidente della Regione ed all’Asses
sore ai lavori pubblici, per conoscere:
a) i motivi (ove sarà possibile comunicarli) che hanno determ inato una seconda proroga del concorso nazionale p er il palazzo della Regione, che si appalesa quanto m ai lesiva degli interessi deH’am m inistrazione che eroga
ingenti somme per affitti di non adeguati lo
cali;
b) se non ritengano di dovere dare decisa assicurazione che nessun’a ltra proroga sarà consentita, e p er nessun motivo, essendo que
sta da riten ersi perentoria, e che nessuna p ro gettazione o costruzione di singoli assessorati si and rà fra tta n to ad im prendere per non sa
botare, m ediante fa tti compiuti, il deliberato dell’Assem blea ed il concorso stesso che ha orm ai risonanza nazionale. » (1396) (L ’in te r
rogante chiede lo svolgim ento con assoluta urgenza)
Na po li.
PRESIDENTE. Comunico che l’in terroga
zione testé letta sarà iscritta a ll’ordine del giorno per essere svolta al suo turno.
D isc u ssio n e d el d iseg n o di leg g e: « P r o v v e d i
m e n ti a fa v o re d e lle in d u strie a lb er g h ie re e
tu r istich e » (373).
PRESIDENTE. L ’ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge : « P rovvedi
m enti a favore delle ind u strie alberghiere e turistiche ».
Dichiaro ap erta la discussione generale.
Ha facoltà di p arlare il relatore, onorevole M ajorana Claudio.
M AJORANA CLAUDIO, relatore. Ho già espresso, nella relazione scritta, la m ia opi
nione in m erito al disegno di legge in discus
sione. Desidero riconferm are soltanto l ’op
p o rtunità di questo provvedim ento, tan to at
teso, su una m ateria che, purtroppo, m algra
do le dichiarazioni venute da ogni parte, non è stata adeguatam ente considerata.
Se è vero che in Italia, e particolarm ente in Sicilia, si attende attrav erso il turism o un benessere economico, certam ente non si può dire che siano stati presi provvedim enti ade
guati p er favorirne l’increm ento. Mi risulta, d ’altra parte, che presso il Governo nazionale è allo studio una legge che credo voglia riordi
nare la m ateria.
La Regione siciliana, che h a preceduto il Governo nazionale nell’istituire l’Assessorato per il turism o, dim ostrando, perlom eno teo
ricam ente, la intenzione di m ettere a fuoco questi problem i, ha, secondo il mio modesto
Resoconti Parlamentari — 10591 — Assemblea Regionale Siciliana
Il Legislatura CCCX LIII SE D U TA 19 Gennaio 1955
avviso, il dovere di occuparsi delle industrie alberghiere e turistiche.
Questo provvedim ento, che, come dicevo, si attendeva da molto tem po, è bene che venga approvato ed attuato sollecitam ente.
Mi riservo di interv enire in sede di esame dei singoli articoli p er prosp ettare alcune p a r
ticolari esigenze.
Poiché il Governo ha finalm ente compiuto un atto di buona volontà n ell’im pegnarsi in questa m ateria, sarebbe bene che il provvedi
mento in esam e ricevesse il pieno suffragio dell’Assemblea.
NICASTRO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
NICASTRO. Io parlo a nome della m inoran
za della Commissione. Debbo anzitutto dire che non ho partecipato ai lavori della quarta Commissione p e r l’elaborazione di questo di
segno di legge, perchè nel contempo im pe
gnato nella Commissione per l’industria e commercio. Debbo anche esprim ere il giudi
zio del mio settore su questo disegno di legge perchè l’Assemblea lo tenga presente.
Noi siamo favorevoli alla prim a parte del provvedimento, cioè a quella che istituisce un fondo di rotazione presso la Sezione di credito fondiario del Banco di Sicilia; però non siamo d ’accordo su quanto prevede l’a r
ticolo 4, cioè contributi a favore di chi in te n da realizzare iniziative, opere ed im pianti con finalità turistiche, clim atiche o term ali, com
presi funivie, attrezzatu re sciistiche, piscine, alberghi diurni, stabilim enti con carattere perm anente ed im pianti in genere che costi
tuiscono coefficienti per l ’increm ento tu ri
stico.
Non ho presente la legge del 29 maggio 1946;
comunque, credo che qui si vada più in là del
la stessa legge del 1946, che nacque in una determ inata circostanza, cioè dalla necessità di provvedere al più presto alla ricostruzio
ne dell’attrezzatu ra alberghiera. Credo che la legge del 1946 si riferisca ai soli alberghi e non vada più oltre, m en tre qui si parla di opere relativ e ad im pianti con finalità tu ri
stiche.
Non ritengo che si possa accettare una si
mile proposta, per cui, al m omento opportu
no, presenterem o un em endam ento all’artico
lo 4, con il quale si sostituiscono le parole « di
chi intende » con le altre « dei comuni o di enti pubblici che intendono ».
Non possiamo accettare l’artìcolo 4 così co
me è form ulato perchè ci spingiamo oltre gli stessi provvedim enti previsti dalla legge del 1946. Ritengo che le somme sarebbero meglio im piegate in a ltra direzione che non in que
sta.
Comunque, dichiaro che, se dovesse passare l ’articolo 4 nel testo form ulato dalla Commis
sione, il mio G ruppo voterebbe contro tu tta la legge.
OCCHIPINTI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
OCCHIPINTI. Onorevole Presidente, ono
revoli colleghi, intervengo in sede di discus
sione generale del disegno di legge in esame
— per il quale ieri sera avevo chiesto il p re lievo con procedura di urgenza — per espri
m ere il parere favorevole in linea di massima a questa iniziativa legislativa.
A ttraverso questo strum ento legislativo la Regione si preoccupa di m ettere in efficienza uno dei più delicati settori della propria or
ganizzazione, uno dei tre pilastri della econo
mia isolana, così come è stato definito dall’As
sessore alle finanze, onorevole La Loggia : quello del turismo. L ’industria alberghiera in Sicilia ha vissuto finora p er l ’iniziativa p ri
vata, ostacolata m olte volte dalle autorità lo
cali, dalle vedute non affatto aderenti allo sforzo organizzativo ricettivo che si era pro
posto all’Assessorato per il turism o e, per es
so, il Governo regionale; m a ha anche vissuto per gli in terventi del Governo regionale sot
to la strana form a di solidarietà alberghiera, cioè di contributi.
Noi riteniam o che il disegno di legge in esame venga soprattutto a dire una parola nuova nella politica della spesa, nella poli
tica della disponibilità dei fondi per opere di pubblica necessità, cioè il credito.
E ’ proprio su questa nuova impostazione che il mio G ruppo esprime il suo parere favo
revole; nel senso, cioè, che possa avere te r
mine, con questa iniziativa legislativa, la po
litica dei contributi a fondo perduto, dei con
trib u ti graduati su preventivi non controlla
ti al dettaglio; quella politica, cioè, che m or
tifica l ’iniziativa privata e l’asservisce alla speculazione, che non è mai collimante con le
Resoconti Parlamentari — 10592 — Assemblea Regionale Siciliana
I I Legislatura C C C X LIII SE D U TA 19 Gennaio 1955
necessità dei problem i che si vogliono risol
vere.
L ’onorevole N icastro ritiene che il disegno di legge non in tep reti lo spirito della legge nazionale, richiam ata dal relatore di m aggio
ranza. Non mi p are che possa considerarsi v a
lida una argom entazione del genere.
E ’ uno dei più grossi problem i quello che affronta il provvedim ento legislativo regio
nale, e non può non affrontarlo con piena a u tonomia del suo potere legislativo, nella più realistica visione delle necessità nel campo della ricettività alberghiera. Sono anni che l ’Assem blea regionale, nel discutere il b ilan cio dell’Assessorato per il turism o, ha rile vato l’insufficienza non della intenzione r i
volta a curare o a sanare questa piaga della organizzazione regionale, m a quella che si è determ inata sem pre nel m om ento della re a lizzazione e della concretizzazione dei prov
vedim enti da a ttu a re per venire incontro a queste necessità. Noi vorrem m o che il prov
vedim ento concordato dal Governo, e che lo onorevole D ’Angelo ha la responsabilità di ren dere operante nel più rigoroso dei mòdi, garantisse all’iniziativa p riv ata la possibilità di a ttu a re i propri program m i.
Riteniam o che qualsiasi problem a organiz
zativo, e più ancora degli a ltri quello della ricettiv ità alberghiera, abbia bisogno, sì, di un indirizzo d’assieme, che deve essere dato a ll’am m inistrazione preposta al potenziam en
to turistico nella Regione, m a che questo in dirizzo non sia lim itativo dell’iniziativa p ri
vata e, tanto meno, sostitutivo dell’iniziativa privata, perchè la ricettiv ità albergheira, che noi non possiamo non vedere anche e soprat
tu tto in funzione di turism o, anche se si do
vesse tra tta re di turism o interno, ha bisogno di una collaterale organizzazione propagandi
stica o di agganciam enti ed organizzazioni t u ristiche tali che soltanto l ’interesse privato può sollecitare, può sviluppare, può in cre
m entare al massimo.
In a ltri term ini, il nostro pensiero in m a
teria è semplice: riconoscimento pieno ed as
soluto, senza alcuna sostituzione, alla inizia
tiva privata, sollecitata anche e m aggiorm en
te dall’esistenza di questo strum ento legisla
tivo; intervento della Regione inteso a col
m are le lacune soltanto quando sia stato am piam ente dim ostrato che l’iniziativa, privata ha disertato determ inati settori o determ inate zone della Sicilia, facendovi m ancare la b en
ché m inim a attrezzatu ra alberghiera.
D all’assenso dell’onorevole D ’Angelo credo di poter tra rre i m igliori auspici p er l’im po
stazione che intendiam o dare a questo dise
gno di legge e a quell’altro n el m om ento in cui to rn erà a discutersi il problem a di una organizzazione ricettiva in Sicilia. Ed è con questa precisa visione delle necessità che noi sollecitiam o l’approvazione del disegno di leg
ge anche nel testo form ulato dalla Commis
sione per la finanza, che, em endando il p ro v vedim ento di iniziativa governativa, ha volu
to apportare delle modifiche che sono fru tto del lavoro e, so prattutto, della conoscenza che determ inati componenti della Commissione m edesim a hanno del problem a anche sotto il profilo organizzativo e turistico.
N ell’augurarci, quindi, che venga approva
to il passaggio all’esame degli articoli, rite n ia mo di dovere ancora una volta ricordare — confortati, ripeto, d all’assenso dell’onorevole D ’Angelo — che il problem a dell’industria al
berghiera in Sicilia non è risolto con questo strum ento legislativo, m a indiscutibilm ente si avvia verso un a seria impostazione per una a ltrettan to seria soluzione. La serietà dell’im postazione e della soluzione non può che es
sere affidata al rigore dell’Am m inistrazione nel controllo sui preventivi e sui progetti che verranno presentati, a volte basati sull’euforia am bientàle senza una chiara visione e cono
scenza...
D ’ANGELO, Assessore delegato al turism o ed allo spettacolo. C’è la garanzia bancaria.
OCCHIPINTI. ...del m ovim ento ricettivo, del m ovim ento turistico in una determ inata località. La pregiudiziale della garanzia b an
caria può dare u n ampio m argine di sicurez
za per quella che sarà la successiva delibera
zione dell’A m m inistrazione nel concedere i finanziam enti; m a non ci sono dubbi che da sola non basta, perchè u n ’industria può na
scere non eccessivam ente sana e vitale, an
che se bancariam ente a posto. Quindi, la ga
ranzia bancaria deve essere confortata dalla garanzia dell’organo am m inistrativo, che, onorevole D’Angelo, mi perm etto di ricordar
lo, dovrà essere il più tecnico possibile.
SALAMONE. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
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SALAMONE. Onorevole Presidente, la po
sizione assunta dall’ onorevole Nicastro, a nome del G ruppo del Blocco del popolo, con
tro il disegno di legge in esame, effettivam ente contrasta col ferm o proposito del Governo di dare una organica sistem azione alla m ateria, che tanto interessa la Sicilia.
Pertanto, il G ruppo dem ocristiano sostiene l’iniziativa del Governo perchè essa, a parte tutto ciò che è stato fatto finora in questo settore, davvero avvia ad una soluzione sen
tita e razionale il problem a d ell’industria al
berghiera e turistica.
Peraltro, poiché non basterebbe accrescere il num ero dei posti-letto, occorre che l’indu
stria alberghiera sia attrezzata m odernam en
te, appunto perchè è necessario offrire tutti i possibili conforti tanto al tu rista interno quanto al tu rista che dobbiamo richiam are dalle regioni più lontane.
In linea di m assima, le osservazioni dell’ono
revole Occhipinti m eritano di essere sottoli
neate; onde, plaudendo all’azione del G over
no e assicurando il voto favorevole, intendia
mo spingerci a dare completa sistemazione a questo im portante settore della vita e degli interessi della Sicilia.
NICASTRO. Chiedo di parlare per fatto personale.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SALAMONE. Non volevo determ inare un fatto personale. E ’ u n pretesto p er parlare, il suo !
NICASTRO. L’onorevole Salandone, eviden
temente, non ha sentito la m ia dichiarazione.
Noi siamo favorevoli alla creazione del fon
do. Lei ha falsificato la mia dichiarazione.
SALAMONE. Questo mi pare che non sia linguaggio per un parlam ento. Signor P resi
dente, non solo il collega parla di fatto p e r
sonale, m a ha aggiunto che io ho falsificato la sua dichiarazione.
PRESIDENTE. Quando non ci sono fatti personali, vi prego di non crearli.
NICASTRO. Evidentem ente, T onorevole Salamoile non ha sentito la m ia dichiarazione;
si sarà distratto.
Ho dato la m ia adesione incondizionata a questo provvedim ento di legge. A nome del mio Gruppo, ho detto che la prim a parte, cioè quella che rig uarda la creazione di un fondo di rotazione per anticipazioni o, chiamiamoli pure, finanziam enti a favore delle im prese che vogliono costruire alberghi, ci trova d ’accor
do. Non siamo d ’accordo, invece, per quanto riguarda l’articolo 4, cioè per quei contributi a fondo perduto che non si riferiscono a co
struzioni di alberghi, m a ad opere di in teres
se turistico, quali le funivie, piscine, etc.. Su questa seconda p arte ho detto che siamo con
tra ri: sarem m o favorevoli, se i contributi, invece di darli all’iniziativa privata, si desse
ro ad enti pubblici o ai comuni.
Onorevole Salamone, questo era il fatto p er
sonale.
PRESIDENTE. Chiarito.
CEFALU’. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CEFALU’. Devo fare im a sola osservazio
ne all’onorevole Salamone: forse che l’artico
lo 4 del testo del Governo corrisponde a quel
lo form ulato dalla Commissione ? Vuol dire che anche il Governo era allineato sulla stes
sa posizione nostra. L ’articolo 4 l’ha modifi
cato la Commissione, caro onorevole Salamo
ne. E ’ inutile che qui si venga a fare un di
scorso un po’ ambiguo. Siamo disposti a vo
tare il disegno di legge.
SALAMONE. B ene!
CEFALU’. Si vede che non ha letto il te sto elaborato dal Governo. Noi abbiamo p re sentato un em endam ento in cui si cerca di re t
tificare la posizione; prim a esam inatelo e poi, se del caso, voterete contro.
D ’ANGELO, Assessore delegato al turismo ed allo spettacolo. L ’emendam ento è u n ’altra cosa.
CEFALU’. Noi, per quanto riguarda gli sco
pi voluti della legge, siamo d ’accordo; è sol
tanto sull’articolo 4 che dissentiamo, perchè non vorrem m o che venissero dati dei contri
buti alle iniziative private. Non c’è nessuna nostra presa di posizione contro la legge.
Resoconti Parlamentari 10594 — r Assemblea Regionale Siciliana
II Legislatura C C C X LIII SE D U TA 19 Gennaio 1955
MAJORANA CLAUDIO, relatore. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
M AJORANA CLAUDIO, relatore. V orrei richiam are l ’attenzione dell’Assemblea su un particolare che è stato fatto presente dallo onorevole Nicast.ro; cioè, la tesi che nelle leg
gi che si fanno operare con fondi regionali si escludono i contributi ai privati.
Io credo che il turismo...
NICASTRO. P arli dell’articolo 4.
MAJORANA CLAUDIO, relatore. L ’a rti
colo 4 è stato dalla Commissione modificato soltanto nella dizione e, soprattutto, n ell’im- porto delle somme messe a disposizione.
Q uanto ha asserito l’onorevole Nicastro, e cioè che nella legge nazionale non sono p re visti contributi ai privati, non è esatto. N el
la legge del 1946, infatti, è detto testu alm en te che « a favore di coloro che intendono r i
parare, ricostruire, am pliare, m igliorare e a r redare alberghi, stabilim enti idroterm ali, rifu gi alpini e im pianti in genere, che costituisco
no coefficienti per l ’increm ento turistico, pos
sono essere concessi i seguenti »... etc..
Quindi, è chiaro che i contributi sono stati fino ad oggi dati quasi esclusivam ente ai p ri
vati. Ci sarà, naturalm ente, qualche comune che ne potrà godere, e sono pronto a dire che bisogna, anzi, incoraggiare i comuni ad occu
parsi del turism o ! Ma il dire questo, è una cosa e l ’afferm are che bisogna dare contributi solo ai comuni significa ben a ltra cosa, e cioè caricare sull’organo comunale compiti che non gli spettano e che, invece, dovrebbero spettare ai privati disposti a prendere iniziative.
Queste osservazioni sono dovute al fatto che, purtroppo, m anca presso la Regione una statistica completa ed esatta degli alberghi e di tu tti quegli im pianti ricettizi e tu ristici di cui vogliamo ora sostenere il m iglioramento.
Se ci fosse stata, noi avrem m o discusso con m aggiore serenità.
Affermo, quindi, innanzi tutto, che non è esatto il concetto dell’onorevole Nicastro, cioè che il principio contem plato in questo dise
gno di legge sia nuovo rispetto alla legisla
zione nazionale. In secondo luogo, non credo sia da condividere la proposta che i contribu
ti di questo genere vengano esclusivam ente
riservati ai comuni e agli enti pubblici, per
chè, come dicevo, ciò contrasta con la realtà.
E ’ inutile illudersi: il turism o non può farlo il comune o u n altro ente pubblico, m a solo coloro che sono p o rtati ad esercitare queste attività. In questo credo che dovrem m o essere d ’accordo.
NICASTRO. P e r un a precisazione sono co
stretto ancora una volta a chiedere di par- . lare.
PRESIDENTE. Onorevole Nicastro, ho ca
pito il suo concetto. In sostanza, l’onorevole Nicastro dice di essere favorevole al disegno di legge. Non condivide, però, l’articolo 4 per il quale ha presentato un em endam ento ten dente a lim itare il beneficio del contributo agli enti pubblici e ai comuni, escludendo i privati. Non avendo a ltri chiesto di parlare, ne ha facoltà il Governo.
D ’ANGELO, Assessore delegato al turismo ed allo spettacolo. Signor Presidente, onorevo
li colleghi, sarò brevissim o sia perchè l’argo
m ento è stato rip etu tam en te dibattuto in se
no a questa Assem blea e, come osservava il relatore onorevole M ajorana, ha sem pre tro vato concordi tu tti i settori, sia perchè anche in questa particolare discussione, che precede il passaggio all’esame degli articoli, mi .sem
bra che ci sia, al dilà e al difuori di qualche divergenza m arginale, un orientam ento piut
tosto concorde ed uniform e. Non mi resta, per
tanto, che inform are l’Assemblea dell’attuale situazione ricettiva siciliana rispetto al perio
do pre-bellico.
Nel 1939 la situazione dei posti-letto in. Si
cilia era la seguente: 6mila711 contro 225mila 769 in tu tto il rim anen te territo rio nazionale, pari ad una percentuale del 2,70 per cento.
Nel 1944 il num ero dei posti-letto, da 6mila 711, è sceso a 2mila352. Noi abbiamo eredita
to questa situazione obiettiva; e nel 1949, quando già i prim i in terv enti regionali e na
zionali cominciarono ad operare n ell’Isola, il num ero dei posti-letto è risalito a 6m ilal5l, riconquistando l’indice del 2,70 per cento del
l’anteguerra. N el gennaio 1954 il num ero dei posti-letto è salito ancora a 7mila609 e alla fine di quest’anno, con le iniziative in corso, contiamo di raggiungere in Sicilia il numero di 8mila posti-letto rispetto ai 6mila711 del 1939.
Resoconti Parlamentari — 10595 — Assemblea Regionule Siciliana
II Legislatura C C C X LIII SED U TA 19 Gennaio 1955
Se questo è molto, può anche essere consi
derato poco, se pensiam o che il turism o è un fenomeno in continua evoluzione, in continuo divenire. Le provvidenze che fino a questo momento hanno operato nel settore alberghie
ro sono: 1) la legge 29 luglio 1949, num ero 481, per la quale la Sicilia ha usufruito di mutui e contributi per 458milioni di lire; 2) la legge 28 giugno 1952, num ero 677, per la
I
quale la Sicilia ha usufruito di m u tu i e contri
buti per 307milioni di lire; 3) Cassa del Mez
zogiorno: la Sicilia ha u sufruito di contributi per 382milioni di lire; 4) la legge istitutiva del « Fondo di solidarietà alberghiera » : con
tributi erogati 360milioni di lire; 5) la legge regionale 3 agosto 1953, num ero 45 (villag
gio turistico), con un finanziam ento di lire 250milioni. Così raggiungiam o la cifra di lm i- liardo 757milioni per in terv en ti in questo set-
li tore.
Ma su u n ’a ltra cifra, prim a di concludere, desidero ferm are la vostra attenzione. In atto esistono richieste per finanziam enti alberghie
ri, controllati e reg istrati nel mio ufficio, per un importo di lire 12miliardi; ne sono state già bancariam ente istruite, ai fini dei finan
ziamenti della Cassa del Mezzogiorno, per lo importo di 5m iliardi; ma, come sapete, il Co
mitato dei m inistri ha deciso di sospendere qualsiasi intervento in questo settore.
Il disegno di legge che stiamo discutendo risponde ad una esigenza obiettiva e non ad ij una esigenza che dobbiamo determ inare, e sarebbe errore non soddisfarla. E ’ un disegno (j di legge che, come auspicava l’onorevole Oc-
chipinti — e in questo senso voglio rassicu
rarlo — può operare celerm ente, perchè tro va la m ateria precostituita, preform ata, in
;i quanto i finanziam enti possono essere rapi-
| damente assorbiti.
In considerazione di questo, onorevoli col
leghi, e a parte la osservazione fatta dal
l’onorevole Nicastro per quanto riguarda lo articolo 4 — che rappresenta un aspetto m ol
to marginale di questo disegno di legge e che, comunque, potrem o discutere in quanto non esiste' da parte del Governo nessuna pregiu
diziale al riguardo — vi prego e vi invito a votare il passaggio a ll’esame degli articoli.
Nel corso della discussione sugli articoli even
tuali punti di vista e divergenze potranno essere chiariti e risolti.
PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la discus
sione generale e pongo ai voti il passaggio a ll’esame degli articoli.
(E’ approvato) Do lettu ra dell’articolo 1:
A rt. 1.
E ’ costituito, presso la Sezione di credito fondiario del Banco di Sicilia, un fondo di rotazione per la concessione dei prestiti previsti dal R.D.L. 12 agosto 1937, n. 1561, convertito nella legge 20 dicem bre 1937, num ero 2352.
Il fondo di rotazione è form ato ai sensi del decreto legislativo del Presidente regio
nale 9 maggio 1950, n. 17, convertito nella legge regionale 14 dicem bre 1950, n. 96, m ediante anticipazione e nei lim iti di Smi
liardi.
Il costo dei m utui per tasso di interesse, diritti, commissioni, imposte, tasse, spese di am m inistrazione ed altro non può eccedere la m isura annua del 3 per cento.
Alle operazioni di prestito si applicano le agevolazioni fiscali previste dalla legge re gionale 28 aprile 1954, n. 11.
MAJORANA CLAUDIO, relatore. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MAJORANA CLAUDIO, relatore. La no r
m a relativa al tasso di interesse sull’ammon
tare del m utuo nella m isura annua del 3 per cento è nuova rispetto alla legislazione nazio
nale. M entre, infatti, nella legge nazionale non è precisato l ’onere degli interessi com
putati, qui viene invece contenuto in m isura bassa, per cui veram ente è da ritenere che la legge opererà notevolmente.
Una seconda osservazione è quella relati
va alla legge del 28 aprile 1954, num ero 11, che è stata modificata recentem ente dall’As
semblea. Bisognerebbe, dunque, richiam are il testo della nuova legge, che credo sia quella del 18 dicem bre 1954.
LO GIUDICE. No, è quella ultim a che ab
biamo approvata.
Resoconti Parlamentari — 10596 — Assemblea Regionale Siciliana
II Legislatura C C C X LIII SE D U T A 19 Gennaio 1955
D’ANGELO, Assessore delegato al turism o ed allo spettacolo. Esatto.
M AJORANA CLAUDIO, relatore. Signor Presidente, la prego di chiarire questo punto.
LA LOGGIA, Vice Presidente della Regio- ed Assessore alle finanze. E’ quella del 18 ot
tobre 1954.
PRESIDENTE. Comunico che il Vice P re sidente della Regione ed Assessore alle finan
ze, onorevole La Loggia, ha presentato i se
guenti em endam enti:
aggiungere alla fine del prim o comma le parole: « e successive modificazioni»;
sostituire, nell’ultim o comma, alle parole :
« della legge regionale 28 aprile 1954, n. 11 » le a ltre : « dalla legge regionale 18 ottobre 1954, num ero 37 ».
Non sorgendo osservazioni, li pongo ai voti.
(Sono approvati)
Pongo, quindi, ai voti l’articolo 1 con le mo
difiche di cui agli em endam enti testé ap pro
vati.
(E’ approvato)
Do lettu ra dell’articolo 2:
A rt. 2.
Gli im pianti turistici od alberghieri am messi a beneficiare dei m u tui previsti dalla presente legge sono vincolati a ll’uso per tu tta la d u rata del m utuo, e, in ogni caso, per un tem po non inferiore ad anni quin
dici dalla data della loro attivazione.
Comunico che gli onorevoli Occhipinti, Adamo Domenico, M arullo, Crescimanno e Cannizzo hanno presentato il seguente em en
dam ento :
aggiungere dopo la parola: alberghieri » le a ltre : « a carattere misto residenziale ».
Ha facoltà di parlare l’onorevole Occhipin
ti p er dare ragione del suo em endamento.
OCCHIPINTI. Potrebbe sem brare superflua
la definizione « a carattere misto residenzia
le » perchè si tra tta anche di im pianto alber
ghiero; però, si differisce d a ll’im pianto alber
ghiero ordinario n ell’uso comune e, direi, an
che , nel riconoscim ento giuridico oltre che dalla n a tu ra dei servizi che si rendono a ttra verso l’organizzazione degli alberghi residen
ziali. P raticam ente, con l’albergo residenziale, il cliente ha la possibilità di perm anenza in quel determ inato albergo con il proprio nu
cleo fam iliare, potendosi avvalere anche dei servizi di cucina annessi all’appartam entino che loca per un determ inato periodo di giorni.
E ’ necessaria, ritengo, una specificazione, p er evitare che questo term in e nuovo nella organizzazione turistica, n ell’ organizzazione alberghiera, possa essere, sia pure involonta
riam ente, escluso da u n ’interpretazione ormai abituale dei term in i « albergo » o « impianto turistico ». Se il Governo dovesse ritenere superflua questa precisazione, dovrebbe dira
m are una circolare in terp retativ a, con la quale si precisi che per im pianti alberghieri o im
pianti tu ristici vanno anche intesi quelli a carattere m isto residenziale. Ma, se questa precisazione la incorporassim o nel testo del
la legge, noi non avrem m o assolutam ente vio
lato nè la form a nè le norm e legislative.
PRESIDENTE. Q ual’è il p arere del Gover
no su questo em endam ento?
D ’ANGELO, Assessore delegato al turismo ed allo spettacolo. Il Governo è favorevole, perchè ritiene che tra gli im pianti alberghie
ri siano compresi anche quelli a carattere mi
sto residenziale.
! ' “ V : :
PRESIDENTE. Pongo ai voti l’em endam en
to Occhipinti ed altri.
(E’ approvato)
Pongo, quindi, ai voti l’articolo 2 con la modifica di cui all’em endam ento testé appro
vato.
(E’ approvato)
Do le ttu ra dell’articolo 3:
A rt. 3.
Il fondo di rotazione di cui all’art. 1 sarà iscritto nel bilancio della Regione a decor-
II Legislatura CCCXLIII SEDUTA 19 Gennaio 1955 Resoconti Parlamentari — 10597 — Assemblea Regionale Siciliana
rere d all’esercizio 1954-55, in ragione di 500 m ilioni a ll’anno.
Detto fondo è recuperato al bilancio della Regione a p artire d all’esercizio finanziario 1963-64.
A decorrere da tale esercizio finanziario le annualità e gli interessi saram io versati alla Regione siciliana con im putazione ad apposito capitolo di e n tra ta del suo bilancio.
LA LOGGIA, Vice Presidente della Regio
ne ed Assessore alle finanze. Chiedo di p a r
lare.
PRESIDENTE, Ne ha facoltà.
LA LOGGIA, Vice Presidente della Regio
ne ed Assessore alle finanze. Onorevole P re sidente, ho chiesto di parlare p er proporre un emendamento di carattere più tecnico che so
stanziale. L ’ultim o comma dell’articolo 3 del testo della Commissione prevede le m odalità di recupero del fondo di rotazione e dei rela tivi interessi. Penso che bisognerebbe far r i ferimento, oltre che alle annualità ed agli in teressi, anche alla parte disponibile, a quella data, del fondo di rotazione.
Tecnicamente il testo, così come è form u
lato potrebbe p restarsi a qualche equivoco.
PRESIDENTE. Comunico che il Vice P re sidente della Regione ed Assessore alle finan
ze, onorevole La Loggia, ha presentato il se
guente em endam ento:
sostituire all’ultim o comma il seguente :
« A decorrere da tale esercizio finanziario, il residuo disponibile sul fondo di rotazione, le annualità e gli interessi saranno versati al
la Regione siciliana, con imputazioni ad ap
positi capitoli di e n tra ta del suo bilancio».
Non sorgendo osservazioni, lo pongo ai voti.
(E ’ approvato)
D’ANGELO, Assessore delegato al turismo ed allo spettacolo. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
D’ANGELO, Assessore delegato al turismo ed allo spettacolo. Signor Presidente, vorrei proporre ancora un em endam ento all’articolo
3, anche questo di ordine form ale più che so
stanziale.
Nel prim o comma, dove è detto « a decor
rere dall’esercizio 1954-55 », e nel secondo comma, dove è detto « dall’esercizio finanzia
rio 1963-64 », bisognerebbe dire risp ettiv a
m ente «1955-56» e «1964-65». Ciò per due mo
tivi : il prim o, perchè non vi sono disponi
bilità di bilancio in questo esercizio; il se
condo, perchè il tem po necessario per adem piere alle prescrizioni della legge ci porta già a fine esercizio, per cui è superfluo im pegnare delle somme — ammesso che ci siano — per questo esercizio finanziario.
PRESIDENTE. Non sorgendo osservazioni, pongo ai voti l’em endam ento D’Angelo.
(E’ approvato)
Pongo, quindi, ai voti l’articolo 3, con le modifiche di cui agli em endam enti approvati.
Lo rileggo:
A rt. 3.
Il fondo di rotazione di cui alPart. 1 sarà iscritto nel bilancio della Regione a decor
rere dall’esercizio 1955-56, in ragione di 500 milioni all’anno.
Detto fondo è recuperato al bilancio del
la Regione a p artire dall’esercizio finanzia
rio 1964-65.
A decorrere da tale esercizio finanziario il residuo disponibile sul fondo di rotazio
ne, le annualità e gli interessi saranno v e r
sati alla Regione siciliana con imputazione ad appositi capitoli di entrata del suo bi
lancio.
(E’ approvato)
Do lettu ra dell’articolo 4:
Art. 4.
A favore di chi intende realizzare ini
ziative, opere ed im pianti con finalità tu ri
stiche, climatiche o term ali, compresi fu nivie, attrezzature sciistiche, piscine, alber
ghi diurni, stabilim enti balneari con carat
tere perm anente, ed im pianti in genere che costituiscano coefficienti per l’incremento turistico, sono concessi contributi con i li-
Resoconti. f. 1450 (700)
Resoconti Parlamentari — 10598 — Assemblea Regionale Siciliana
I l Legislatura C C C X L III S E D U T A 19 Gennaio 1955 m iti di cui al R.D.L. 29 maggio 1946, n. 452,
e successive modificazioni.
P e r la concessione dei contributi previsti d all’art. 1, n. 1, del R.D.L. 29 maggio 1946, n. 452, è autorizzata la spesa di L. 300 m i
lioni, rip a rtita in cinque esercizi finanziari a decorrere d a ll’esercizio 1954-55.
La concessione dei contributi di cui al n. 2 delPart. 1 del R.D.L. 29 maggio 1946, n. 452, è contenuta n el lim ite ventennale di impegno annuo di L. 10.000.000 per cia
scuno degli esercizi finanziari dal 1954-55 al 1958-59.
Comunico che gli onorevoli Nicastro, Colo
si, Guzzardi, Pizzo, Adamo Ignazio, Cuffaro e Antoci hanno presentato il seguente em en
dam ento:
sostituire alle parole: « di chi intende » le seg u en ti: « dai comuni o di enti pubblici che intendono ».
Ha facoltà di parlare l ’onorevole Nicastro per dare ragione del suo em endam ento.
NICASTRO. Signor Presidente, onorevoli colleghi, già in sede di discussione generale ho parlato di questo em endam ento. La mia tesi è questa: con l’articolo 4, così come è pro
posto dalla Commissione, si darebbero dei con
trib u ti a fondo perduto anche p er iniziative che vanno al dilà della legge citata, cioè il regio decreto legge 29 maggio 1946, num ero 452. D ’altro canto, debbo dire che questa leg
ge dello Stato nacque in u na particolare cir
costanza; essa si riferiv a in prim o luogo a ri- costruzioni e riparazioni per danni provenien
ti dalla guerra, m a com prendeva anche le nuo
ve costruzioni. Questo principio, però, non è stato poi attuato, perchè tu tta la legislazione si è orientata verso il credito di favore, cioè il credito con tasso basso; e praticam ente noi abbiamo m antenuto questo criterio approvan
do i prim i tre articoli. Quindi, siamo confor
tati da questa tendenza. L ’Assemblea, è vero, potrebbe agire diversam ente, poiché si tra tta di iniziativa esclusiva della Regione; m a non c’è questa tendenza. La stessa legislazione sarda am m ette il principio dell’anticipazione con interessi di favore.
Quindi, noi siamo contrari all’articolo 4 nel testo elaborato dalla Commissione, anche p e r
chè si tra tta di iniziative che non sono p re m inenti per lo sviluppo turistico. Insistiamo,
pertanto, nel nostro em endam ento, che pro
pone di sostituire a ll’iniziativa p riv ata i co
m uni e gli enti pubblici. Se l’Assem blea vuo
le, possiamo anche aum en tare il contributo di favore per i comuni e gli enti pubblici. Sia
mo anche d ’accordo ad abolire tu tto il primo comma, m a voterem o contro l’articolo 4 se il prim o comma reste rà così come è stato ela
borato dalla Commissione.
OCCHIPINTI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
OCCHIPINTI. Può sem brare strano che, dopo avere messo in luce l ’opportunità, direi la necessità, di questo provvedim ento legisla
tivo, io prenda la parola per p resen tare un em endam ento soppressivo, che, però, è an
che giustificato dal mio intervento in sede di discussione generale.
Noi non dobbiamo assolutam ente continua
re con la politica dei contributi, la cui eroga
zione e il cui am m ontare sono sem pre in fu n zione di valutazioni soggettive che possono differire da una situazione all’altra. Soppri
m endo il secondo comma dell’articolo 4, noi eviterem m o, quanto meno, un insieme di pos
sibilità di inconvenienti. O si danno contributi sufficienti per soddisfare le singole iniziative
— e in questo caso 300milioni non bastano — o i 60milioni annui potrebbero correre il ri
schio di essere im pegnati p er una determ ina
ta iniziativa, lasciando prive altre iniziative.
Questo, indipendentem ente dal rigore del
l’applicazione della legge, perchè, ad esempio, se domani si dovesse creare un im pianto al
berghiero in una determ inata città della Si
cilia che ne è attualm ente sprovvista o che comunque ne ha maggior bisogno delle altre, l ’interesse della Regione sarebbe quello di agevolare questa iniziativa. Ma, agevolando questa e, quindi, indirizzando tu tto il contri
buto di un anno, che è di 60milioni, a questa sola iniziativa, verrebbero a privarsene le al
tre, oltre al fatto che l’A m m inistrazione sa
rebbe m aggiorm ente garan tita qualora fosse lasciato alla iniziativa p rivata tu tto intero il peso della sua attività, soltanto facilitandola nel campo o delle agevolazioni fiscali o dei m utui o del tasso di interesse, come prevede la legge.
Il terzo comma, invece, è bene che sia m an
tenuto, in quanto riguarda il tasso di interesse
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II Legislatura CCCXLIII SEDUTA 19 Gennaio 1955
Resoconti Parlamentari — 10599 Assemblea Regionale Siciliana
dei m utui che verrebb ero ad essere contratti da parte dell’iniziativa privata.
PRESIDENTE. Q ual’è il p arere del Go
verno?
LA LOGGIA, Vice Presidente della Regio
ne ed Assessore alle finanze. Io proporrei di limitare, accettando la linea di indirizzo sug
gerita dall’onorevole Occhipinti e dall’onore
vole Nicastro, la portata dell’articolo 4 sol
tanto ai contributi previsti d all’ultim o com
ma. Allora, dal punto di vista tecnico, modifi
cherei così l’articolo 4: .nel prim o comma, so
stituirei alle parole: « sono concessi contributi con i lim iti di cui al R.D.L. 29 maggio 1946, numero 452, e successive modificazioni » le altre : « sono concessi 1 contributi previsti dal numero 2 dell’articolo 1 del R.D.L. 29 maggio 1946, num ero 452, e successive modificazioni con le m odalità ed i lim iti in esso stabiliti ».
OCCHIPINTI. D ’accordo.
PRESIDENTE. Comunico che il Vice P re sidente della Regione ed Assessore alle finan
ze, onorevole La Loggia, ha presentato il se
guente em endam ento al prim o comma:
sostituire alle parole : « sono concessi con
tributi con i lim iti di cui al R.D.L. 29 maggio 1946, num ero 452, e successive modificazioni » le altre : « sono concessi i contributi previsti dal num ero 2 dell’articolo 1 del R.D.L. 29 maggio 1946, num ero 452, e successive m odi
ficazioni con le m odalità ed i lim iti in esso stabiliti ».
MAJORANA CLAUDIO, relatore. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MAJORANA CLAUDIO, relatore. Mi pare che la tesi dell’onorevole Occhipinti non ri
sponda nè all’esperienza nè alla portata dei provvedimenti dei quali ci occupiamo.
L’esperienza dice che, in base alla legge del 1946, che peraltro ripete la legge del 1937, si sono fatti im pianti cospicui con risu ltati ab
bastanza soddisfacenti. D ’altra parte, se con
sideriamo la portata della legge del 1946, ve
diamo che ci sono due tipi di contributi: uno del 25 per cento una ta n tu m sul capitale im
piegato per gli im pianti fissi e l’altro del 2,50 p e r cento annuo per l’am m ortam ento dei m u
tui. Però, questi m utui si lim itano al 50 per cento del capitale impiegato. Quindi, è chiaro che il legislatore pensava di poter coprire con il m utuo il 50 per cento e con il contributo il 25 per cento. P e r cui, in sostanza, u n ’iniziativa turistica di questo genere avrebbe goduto, in un prim o momento, del 75 per cento.
Ora, quanto suggerisce l’onorevole Occhi- pinti verrebbe a modificare u n ’impostazione della legge che interessa in particolare i pic
coli im pianti, perchè con 300milioni rip artiti in cinque anni non si può fare che ben poco (si tra tta di 60milioni annui). Non m i pare, quindi, che sia un problem a di carattere po
litico; è questione di pensare a quello che è stato fatto finora e avvalersi dell’esperienza.
OCCHIPINTI. Al collega M ajorana devo ricordare che questo disegno di legge prevede un pagam ento di interessi del 3 p er cento.
MAJORANA CLAUDIO, relatore. Questa è un’altra cosa.
OCCHIPINTI. E ’ una qualche cosa che age
vola. Il 3 per cento supera qualunque inte
resse — nel senso del favore — cui era legata l ’industria alberghiera prevista dalla legge del
1946.
MAJORANA CLAUDIO. Non è esatto p e r
chè i 3miliardi si riferiscono alla legge del 1937 e non a quella del 1946. E’ inutile, d u n que, dire che è la stessa cosa.
OCCHIPINTI. Non è u n ’altra cosa. Sono tu tte agevolazioni fiscali.
MAJORANA CLAUDIO, relatore. Vorrei ricordare all’Assemblea che il contributo sta
bilito dalla legge del 1946 non è lo stesso del contributo previsto a ll’articolo 1 che abbiamo votato. E ’ u n ’altra cosa; si tra tta di contributi negli interessi per i m utui che vengono a con
tra rre coloro che intendono realizzare gli im
pianti di cui ci stiamo occupando in quest’a r
ticolo 4.
PRESIDENTE. Procediamo per ordine.
Pongo ai voti l’em endam ento La Loggia al primo comma.
(E’ approvato)
Resoconti Parlamentari — 10600 — Assemblea Regionale Siciliana
I I Legislatura C C C X LIII SED U TA 19 Gennaio 1955
Onorevole Nicastro, poiché l’onorevole Oc- chipinti ha proposto dì sopprim ere il secondo comma, ritira te il vostro em endam ento al prim o comma ?
NICASTRO. Sì.
PRESIDENTE. L ’Assem blea ne prende a t
to. Passiam o alla proposta Occhipinti di sop
prim ere il secondo comma.
LA LOGGIA, Vice Presidente della Regio
ne ed Assessore alle finanze. Essendo stato approvato l’em endam ento al prim o comma, il secondo comma è im plicitam ente soppresso.
PRESIDENTE. Pongo ai voti l’em endam en
to soppressivo del secondo comma.
(E: approvato)
Comunico che il Vice Presid ente della R e
gione ed Assessore alle finanze, onorevole La Loggia, ha presentato il seguente em endam en
to sostitutivo dell’ultim o comma dell’articolo 4 :
« La concessione di detti contributi è con
ten u ta nel lim ite ventennale di impegno an nuo di L. 20.000.000 per ciascuno degli eser
cizi finanziari dal 1955-56 al 1959-60 » Non sorgendo osservazioni, lo pongo ai voti.
(E’ approvato)
ten u ta nel lim ite ventennale di impegno annuo di L. 20.000.000 p er ciascuno degli esercizi finanziari dal 1955-56 al 1959-60.
(E’ approvato)
Passiam o a ll’articolo 4 bis. Ne do lettura.
A rt. 4 bis
Agli effetti della concessione dei m utui di cui a ll’art. 1, e dei contributi previsti all’art. 4 è com putabile l’im porto dei te rre ni occorrenti per gli im pianti e sistemazione accessorie ed esterne, o com unque vinco
lati, p er destinazione, alla funzionalità dei singoli im pianti o dei complessi.
MAJORANA CLAUDIO, relatore. Questo articolo non è necessario.
LA LOGGIA, Vice Presidente della Regio
ne ed Assessore alle finanze. E ’ chiarifìcativo.
NAPOLI. E ’ pleonastico.
LA LOGGIA, Vice Presidente della Regio
ne ed Assessore alle finanze. Però è chiarifì
cativo. Poiché qualche volta sono sorti in m e
rito dei dubbi, è bene chiarire.
PRESIDENTE. Pongo ai voti l’articolo 4 bis.
(E* approvato) Pongo, quindi, ai voti l ’articolo 4, con le
modifiche di cui agli em endam enti approvati.
Lo rileggo:
A rt. 4.
A favore di chi intende realizzare ini
ziative, opere ed im pianti con finalità tu ri
stiche, clim atiche o term ali, compresi fu nivie, attrezzature sciistiche, piscine, alber
ghi diurni, stabilim enti balneari con c arat
tere perm anente, ed im pianti in genere che costituiscano coefficienti p er l’increm ento turistico, sono concessi i contributi previsti nel n. 2 dell’articolo 1 del R.D.L. 29 maggio 1946, n. 457, e successive modificazioni con le m odalità ed i lim iti in esso stabiliti.
La concessione di d etti contributi è con
Esso diventa articolo 5. Do le ttu ra dell’a r
ticolo 5:
A rt. 5.
Con decreto del Presidente della Regio
ne, da em anarsi su proposta dell’Assessore preposto aH’A m m inistrazione del turismo e dello spettacolo d ’intesa con l’Assessore per le finanze, sentito il Consiglio di giu
stizia am m inistrativa e previa deliberazio
ne della G iunta regionale, saranno deter
m inate le m odalità per la concessione dei benefici previsti dalla presente legge e sarà effettuato il coordinamento con la legisla
zione vigente in m ateria.
Comunico che l’onorevole Napoli ha presen
Resoconti Parlamentari m 10601 --- assemblea Regionale Siciliana
II Legislatura C C C X LIII SED U TA 19 Gennaio 1955
tato il seguente em endam ento:
sopprimere le parole : « sentito il Consiglio di giustizia am m inistrativa ».
Apro la discussione su questo em endam en
to, che vuole sopprim ere il Consiglio di giu
stizia am m inistrativa! (C om m enti ironici) Ha facoltà di p arlare l’onorevole Napoli.
NAPOLI. Lungi da me l’idea di... sopprim e
re il Consiglio di giustizia am m inistrativa, il quale ha vita prospera ed è bene che stia su questa faccia della terra, dove ci sono tan te cose b ru tte !
La proposta da me fatta, di sopprim ere le parole « sentito il Consiglio di giustizia am m inistrativa », è dovuta all’esperienza che ha rivelato n e l Consiglio una personalità tale che, in determ inate occasioni, ha spesso m ani
festato regolam entazioni e volontà che con
trastano con i testi delle leggi da noi appro
vate.
Peraltro, siccome il Governo ha una respon
sabilità politica e risponde di fronte all’Assem blea, è dovere dello stesso Governo di fare questa regolam entazione e, quindi, la consul
tazione con il Consiglio di giustizia non ser
virebbe che a sgravare di responsabilità il Governo; il che non p are corretto in linea co
stituzionale.
PRESIDENTE. Q ual’è il pensiero del Go
verno ?
D’ANGELO, Assessore delegato al turismo ed allo spettacolo. Il Governo, senza discutere le argom entazioni dell’onorevole Napoli, è contrario. Assicura, però, l ’onorevole Napoli che farà tu tto il possibile perchè il regola
mento resti n e ll’am bito dello spirito e della lettera della legge.
NAPOLI. Vedi la legge sulle case ai lavora
tori, la legge sugli sgravi fiscali e quella sulle trazzere! Abbiamo una lunga esperienza.
PRESIDENTE. La Commissione ?
MAJORANA CLAUDIO, relatore. E ffetti
vamente, ritengo che bisogna respingere lo emendamento Napoli perchè la m ateria è ab
bastanza complessa. Si tra tta di coordinare cinque o sei commissioni che sono citate nel
la legge che vogliamo applicare, per cui è n e
cessario m uoversi sul piano di u n ’applicazione am m inistrativa talm ente delicata che è bene che il Governo abbia il conforto del parere del Consiglio di giustizia am m inistrativa.
PRESIDENTE. Pongo ai voti l’em endam en
to Napoli.
(Non è approvato)
CRESCIMANNO. Signor Presidente, si do
vrebbe togliere dal testo dell’articolo 5 la pa
rola « preposto ».
MAJORANA CLAUDIO, relatore. E ffetti
vam ente c’è una cacofonia tra la parola « pro
posta » e l’altra, che viene subito dopo, « p re posto ».
LA LOGGIA, Vice Presidente della Regio
ne ed Assessore alle finanze. Non posso accet
tare questa critica. Il « preposto » è un term i
ne che proviene dallo Statuto, in cui si dice:
« Il Presidente della Regione con suo decreto prepone gli assessori ».
NAPOLI. Non è questo l’argomento. C’è
« proposta » e « preposto ».
LA LOGGIA, Vice Presidente della Regio
ne ed Assessore alle finanze. Non possiamo sostituire una parola tecnicam ente espressa proprio in riferim ento ad una terminiologia dello Statuto.
PRESIDENTE. Pongo ai voti l’articolo 5.
(E’ approvato)
Esso diventa articolo 6. Comunico che gli onorevoli Occhipinti, Faranda, Mazzullo, Be
neventano e Salamoile hanno presentato il seguente articolo aggiuntivo:
A rt...
A parziale deroga dell’articolo 5 della legge 20 dicem bre 1937, n. 2352, i m utui re lativi ad opere di am pliam ento e di ammo
dernam ento di im pianti esistenti possono es
sere garantiti, in sostituzione dell’ipoteca di prim o grado sugli immobili relativi, con ipo
Resoconti Parlamentari — 10602 Assemblea Regionale Siciliana
II Legislatura C C C X L III SED U TA 19 Gennaio 1955
teca sem pre di prim o grado su altri im m o
bili di proprietà dei m u tu a ta ri rite n u ti ido
nei, salve le eventuali garanzie sussidiarie che potranno essere richieste.
NAPOLI. Apriam o portoni ! Apriam o porto
ni ! Se lo vuole fare, lo faccia con tu tti i r i schi. Il liberalism o è liberalism o !
PRESIDENTE. Onorevole Napoli, non si agiti; stia tranquillo.
NAPOLI. Lei mi deve dire stia m uto e non stia tranquillo, perchè io non sto tranquillo!
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l’ono
revole O cchipinti per dare ragione dell’em en
dam ento.
OCCHIPINTI. Il motivo di questo em enda
m ento è determ inato dall’esame di situazioni reali verificatesi e che potrebbero ancora una volta verificarsi; cioè, un qualunque p ro p rie
tario di albergo, il quale ha già offerto ipote
ca sull’immobile per lavori di am pliam ento, am m odernam ento o altro, svolti in quell’a l
bergo, può trovarsi nella necessità di dovere fare ulteriori opere e, quindi, di avere biso
gno di u n ’ulteriore fonte di credito. Non po
tendo più questo nuovo credito essere g aran tito d all’ipoteca di prim o grado, che è stata già concessa sulhimmobile, può offrire delle garanzie reali che possano giustificare da p a r
te dell’istituto bancario la m aggiorazione del credito.
Quindi, ritengo che, attrav erso questo a rti
colo aggiuntivo, noi andiam o incontro p ro prio alla categoria più m inuta, più modesta, degli albergatori, i quali vogliono adeguarsi al ritm o della nuova politica alberghiera, ma possono offrire delle garanzie reali oltre a quella che è rap p resen tata dall’immobile, su cui, però, già grava ipoteca di prim o grado per i lavori già eseguiti in quello stesso im mobile.
NAPOLI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
NAPOLI. Signor Presidente, onorevoli col
leghi, un provvedim ento di questo genere non lo concederebbe nessuna banca, nessun p ri
vato; noi, siccome il portafoglio non è no
stro, lo possiamo concedere. Però, le argom en
tazioni dell’onorevole Occhipinti sono serie.
Noi dovrem m o tro v are la giusta m isura tra l’esigenza m anifestata dall’onorevole Occhi- pin ti e la necessità che abbiam o, di non espor
re il denaro pubblico a possibili rischi. P erlo
meno, diciamo nel testo che, fino a quando non è estinto il debito, c’è il riservato dominio della Regione sulle cose.
D ’ANGELO, Assessore delegato al turismo ed allo spettacolo. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
D ’ANGELO, Assessore delegato al turism o ed allo spettacolo. Desidero dare u n chiari
m ento per evitare ulterio ri equivoci su que
sto em endam ento.
L ’em endam ento non tende ad elim inare o sostituire le garanzie reali p e r i m utui che vanno a contrarsi; t u tt’altro. In sostanza, si dice questo: può avvenire che un albergato
re abbia già u n ’ipoteca di prim o grado sullo im pianto alberghiero per am pliam enti o am m odernam enti già effettuati, m a che l ’alb er
go abbia bisogno di u lteriori am m odernam enti.
E ’ evidente che, se è prescritta la ipoteca di prim o grado sull’albergo, l’albergatore non può usu fruire di qualsiasi a ltra facilitazione creditizia. Però, se lo stesso albergatore di
spone di altre sue proprietà im m obiliari che possano garantire con ipoteca di prim o grado...
NAPOLI. Ma nell’ em endam ento è detto
« personale ».
OCCHIPINTI. No, l’ho tolta questa parola.
D ’ANGELO, Assessore delegato al turismo ed allo spettacolo. E ’ stata tolta. Ecco perchè dicevo, onorevole Napoli, di non equivocare.
In questo modo io credo che non solo non fac
ciamo nulla di nuovo, m a facilitiam o l’afflus
so di capitali verso questo settore industriale.
NAPOLI. D ’accordo.
PRESIDENTE. Comunico che l’onorevole Occhipinti ha ritirato il prim o testo dell’arti
colo aggiuntivo ed ha presentato quest’altro: