Esercizio per casa n° 2: Riesame dei risultati del metodo razionale con due metodi di stima della pioggia netta. – Elena Diamantini, matricola 197496
Scopo dell'esercizio è riesaminare la formulazione tradizionale del metodo razionale considerando diverse durate della precipitazione di progetto. Nello spirito della formula razionale si utilizzerà sempre intensità media costante, ovviamente coerente con le curve di possibilità pluviometrica. Si usi il periodo di ritorno T=100 anni.
Con riferimento al bacino del Chisone a S. Martino ed alla cpp dell'esercitazione 6 si ricerchi il valore di picco di piena che deriva da ietogrammi ad intensità costante (ietogrammi rettangolari) di durata variabile tra 1/6 e 6/6 del tempo di corrivazione, con intensità medie derivate dalla cpp. Si ricerchi il massimo valore di picco usando il metodo della corrivazione usando per gli assorbimenti inizialmente il metodo \psi. In questo caso la pioggia più lunga produrrà picco di piena uguale a quello della formula razionale tradizionale.
In seguito, si proceda ricercando il massimo che si ottiene utilizzando il metodo SCS-CN invece del metodo \ psi. Il valore di CN da usare ė 74. Si utilizzi sempre il metodo della corrivazione ricalcolando lo ietogramma netto in tutti gli intervalli considerati.
I dati usati per lo svolgimento dell’esercizio sono i seguenti:
Svolgimento
L 56,3 km
A 581 km2
h
m1739 m s.l.m.
h
min415 m s.l.m.
v 1,5 m/s 5,4 km/h
h
max3234 m s.l.m.
dove sono stati indicati nell’ordine: la lunghezza dell’asta principale del bacino, la superficie del bacino, la quota media, quella minima, la velocità di percorrenza (ipotizzata) di una generica particella lungo l’asta principale e la quota massima. Si effettua l’ipotesi che le linee isocorrive coincidono con le isoipse.
Come primo passo è stato calcolato il tempo di corrivazione [ore] mediante la formula di Giandotti
dove L è stato espresso in km, h
med h
minin m mentre A in km
2.
: 𝑡
𝑐= 4 ∙ √𝐴 + 1,5 ∙ 𝐿
0,8 ∙ �ℎ
𝑚− ℎ
𝑚𝑖𝑛In alternativa i valori del tempo di corrivazione possono essere calcolati utilizzando il metodo empirico
I valori ricavati sono riassunti nella tabella seguente:
, sfruttando la relazione:
𝑡
𝑐= 𝐿 𝑣
t
c giandotti6,212 h 6 h
t
c empirico10,421 h 10 h
E’ da notare che entrambi i valori sono stati arrotondati alla parte intera. Questa stima di t
cè necessaria per assegnare il valore alla grandezza che costituisce la scala dei tempi per il metodo cinematico.
Sono stati quindi calcolati i valori di i
100(t
c), utilizzando la relazione:
𝑖
100(𝑡
𝑐) = 𝑘
100∙ 𝑎 ∙ 𝑑
(𝑛−1)nella quale è stato usato il valore di k
100, preso dallo studio delle piogge estreme e relativo al periodo di ritorno di progetto, assunto pari a 100 anni.
A partire quindi dai dati della seguente tabella:
a 17,44
n 0,51
k (
100) 2,37 d = t
c6 h si ricava il valore dell’intensità di precipitazione:
i (t
c) [mm/h] 17,08
E’ anche utile assegnare un primo valore‘speditivo’ alla stima di Q
100con la formula razionale:
𝑄 = 𝑖
100∙ 𝐴 ∙ Ψ 3,6 che risulta essere pari a
Q
t1108,1 m
3/s assunto Ψ, coefficiente di afflusso pari a:
Ψ 0,402
A questo punto è necessario determinare il valore della portata usando il metodo della corrivazione;
come prima cosa si determina la scala dei tempi usando la relazione:
Δ𝑇 = 𝑡
𝑐𝑘
avendo assunto k pari a 6 in quanto si è scelto di suddividere il bacino in 6 classi di isocorrive. Il
valore di Δ𝑇 è pari a 1 h (arrotondando all’intero più vicino).
t [h] i [mm/h]
0 0
1 17,08
2 17,08
3 17,08
4 17,08
5 17,08
6 17,08
e quindi, graficando in ascissa gli intervalli di tempo e in ordinata l’intensità si ricava il grafico seguente:
Ovviamente, avendo assunto un valore di intensità costante, lo ietogramma sarà rettangolare in quanto ad ogni Δt si avranno intensità uguali.
Per poter tracciare l’idrogramma relativo alle sopracitate intensità di precipitazione relative ad un
tempo di ritorno pari a 100 anni, è stata effettuata l’ipotesi che le curve isocorrive coincidono con le
isoipse del bacino, cioè il tempo di corrivazione di una linea isoipsa si assume proporzionale alla
differenza di quota rispetto alla sezione di misura. Ciò garantisce che Δt= Δz, ovvero la scala dei
tempi coincide con la scala dei dislivelli. Può risultare interessante ricavare la curve ipsografiche,
ipsometriche e l’istogramma delle aree u
i.Isoipsa inferiore [m.s.m.m] z
Area fascia compresa
tra due isoipse
[km a
2]
A
cumulata[km
2]
3234 0 0
2764 17,415 17,415
2294 81,27 98,685
1824 133,515 232,2 1354 174,15 406,35
884 121,905 528,255
415 52,245 580,5
i z
[m.s.m.m] a
[km
2] A
cumulata[km
2] csi x = A
cumulata/A Δz
0 3234 0 0 1 0 0
1 2764 17,415 17,415 0,833274 0,03 470
2 2294 81,27 98,685 0,666548 0,17 470
3 1824 133,515 232,2 0,499823 0,4 470
4 1354 174,15 406,35 0,333097 0,7 470
5 884 121,905 528,255 0,166371 0,91 470
6 415 52,245 580,5 0 1 470
0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500
0 100 200 300 400 500 600 700
z [ m .s .m .m ]
A cumulata [km
2]
ipsografica
Come si può evincere dai grafici, la curva ipsografica è una curva cumulata che si costruisce per punti a partire dalle curve di livello e rappresenta la morfometria del bacino. Permette di capire i dislivelli del bacino e di dedurre quindi la velocità con cui il flusso arriva alla sezione di chiusura.
Le curve ipsometriche sono state ricavate a partire da csi assunto pari a:
𝑐𝑠𝑖 = 𝑧 − ℎ
𝑚𝑖𝑛ℎ
𝑚𝑎𝑥− ℎ
𝑚𝑖𝑛e in ascissa sono stati riportati i valori delle aree cumulate divise per l’area totale del bacino. Dal momento che è adimensionalizzata, la curva ipsometrica serve per confrontare aree di bacini non altrimenti confrontabili.
Infine sono stati diagrammate le u
idefinite come il rapporto tra la aree delle 6 classi isocorrive in cui è stato diviso il bacino e l’area totale.
Si applica quindi il metodo cinematico o della corrivazione:
area bacino
[km^2] 581 U
1U
2U
3U
4U
5U
60,090 0,210 0,300 0,230 0,140 0,030
T i q Q [m^3/s] Q*Ψ
1 17,1 1,536 1,536 247,874 99,645
2 17,1 5,120 1,536 3,584 826,245 332,150
3 17,1 10,239 1,536 3,584 5,120 1652,490 664,301
4 17,1 14,164 1,536 3,584 5,120 3,925 2285,945 918,950 5 17,1 16,553 1,536 3,584 5,120 3,925 2,389 2671,526 1073,953 6 17,1 17,065 1,536 3,584 5,120 3,925 2,389 0,512 2754,150 1107,168 7 0,0 15,529 0 3,584 5,120 3,925 2,389 0,512 2506,277 1007,523 8 0,0 11,946 0 0 5,120 3,925 2,389 0,512 1927,905 775,018 9 0,0 6,826 0 0 0 3,925 2,389 0,512 1101,660 442,867
10 0,0 2,901 0 0 0 0 2,389 0,512 468,206 188,219
11 0,0 0,512 0 0 0 0 0 0,512 82,625 33,215
12 0,0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
max 1107,168
Per ricavare il valore della portata di picco, assunto pari a Q=1107,168 m
3/s in corrispondenza di T pari a 6 ore, è stato dapprima usato il metodo della corrivazione mediante la relazione:
𝑄
𝑅= � 𝑢
𝑗∙ 𝑖
𝑅−𝑗+1𝑅
𝑗=1