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Resokonti Consiliari — 3849 — Consiglio Regionale della Sardegna

IV LEGISLATURA CLXXI SEDUTA 6 GIUGNO 1963

CLXXI SEDUTA

(ANTIMERIDIANA)

GIOVEDI' 6 GIUGNO 1963

Presidenza del Presidente CERIONI indi

del Vicepresidente GARDU

INDICE

Disegni e proposte di legge (Annunzio di presentazione). . 3849

Disegno di legge: «Modificazioni delle tabelle organiche allegate alla legge regionale 20 maggio 1960, n. 9 e successive modificazioni». (59) (Discussione):

CONGIU 3859

CAMBOSU 3861

SANNA RANDACCIO 3862

STARA, relatore 3863

SODDU, relatore 3864

ATZENI ALFREDO, Assessore al lavoro e pubblica

istruzione 3864

Interpellanze e interrogazioni (Svolgimento):

ATZENI ALFREDO, Assessore al lavoro e pubblica istruzione 3851

GHIRRA 3851

CONGIU 3853-3855

CAMBOSU 3864-3857

NIOI 3856

COVACIVICH, Assessore ai trasporti e turismo . 3859

USAI 3859

Interrogazioni e interpellanze (Annunzio) 3850

Risposta scritta a interrogazioni 3849

La seduta è aperta. alle ore 11.

ASARA, Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta precedente, che è appro- vato.

Risposta scritta ad interrogazioni.

PRESIDENTE. Comunico che è stata data risposta scritta alle seguenti interrogazioni:

«Interrogazione Pinna sugli espropri forzati contro affittuari di pascoli». (430)

«Interrogazione Atzeni Lido sulla vigilanza sulle riserve e bandite di caccia in agro del Comune di Guspini». '(536)

«Interrogazione Pinna sulla elezione del Con- siglio di amministrazione del Consorzio di bo-

nifica del 10ampidano di Terralba», (544)

Annunzio di presentazione di disegni e proposta di legge.

PRESIDENTE. Annunzio che sono stati pre- sentati i seguenti disegni e la seguente propo- sta di legge:

dalla Giunta regionale:

«Concessione di un contributo 'per la costru- zione della Casa del Pensionato in Iglesias».

«Proroga dei termini di assunzione del perso- nale di cui all'articolo 5 della legge regionale 24 maggio 1962, numero 4, concernente modifi- che ed integrazioni alla legge regionale 22 mar- zo 1960, numero 4, recante provvidenze per il miglioramento delle condizioni di abitabilità in Sardegna».

dai consiglieri Ghilarclii - Zaccagnini - Contu Felice - Cadeddu:

Resoconti, f. ,523 - s. 171 (1000)

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Resoconti Consiliari — 3850 — Consiglio Regionale della Sardegna

IV LEGISLATURA CLXXI SEDUTA 6 GIUGNO 1963

«Provvidenze dirette a favorire l'ammasso del grano duro fbianconato».

PRESIDENTE. Comunico che per questa pro- posta di legge è stata chiesta la procedura d'ur- genza. Metto in votazione la richiesta stessa.

Chi l'approva alzi la mano.

(E' approvata).

Annunzio di interrogazioni e interpellanze.

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle inter- rogazioni e delle interpellanze pervenute alla Presidenza.

ASARA, Segretario:

«Interrogazione Pinna Pietro, con richiesta di risposta scritta, sugli inconvenienti verifica- tisi per l'inadeguatezza dei mezzi di trasporto in occasione delle elezioni politiche del 28 apri- le 1963». (591)

«Interrogazione Ghilardi - Contai. Felice sul- la necessità di alleggerire le notevoli scorte di vino esistenti in Sardegna». (592)

. «Interrogazione Ghirra sulla violazione della legge sul collocamento da parte della Società Montevecchio». (593)

«'Interrogazione Manca, con richiesta di ri- sposta scritta, sulla liquidazione di somme do- vute agli fappaltatori di opere pubbliche per la- vori ultimati». (594)

«Interrogazione Contu Felice - Ghilardi sul- l'artrosi come malattia professionale». (595)

«Interrogazione Dedola _ Pettinau - Bernard - De Magistris sul grave episodio di intolle-

"ranza nei confronti di sei lavoratori da parte della SIRG di Portotorres». (596)

«Interrogazione Frau, con richiesta di rispo- sta scritta, sulla invasione di parassiti nella va- sta zona della Gallura». (597)

«Interrogazione Masia, con richiesta di rispo- sta scritta, sull'estensione fai collocatori e cor- rispondenti comunali del premio speciale per servizi compiuti per conto della Regione». (598)

«Interrogazione Pinna, con richiesta di rispo-

sta scritta, sull'applicazione della legge regiona- le numero 4». (599)

«Interrogazione Pinna, con richiesta di ri- sposta scritta, sulla pesca nella Valle di Mar-

ceddì». (600)

«Interrogazione Pinna, con richiesta di ri- sposta scritta, sul contenuto della circolare nu- mero 811/Div. R/1-3/17-3 del 26 marzo 1963».

(601)

«Interrogazione 'Contu Felice - Ghilardi sulle imminenti operazioni di raccolta d'ella produzio- ne granaria da parte dell'organo di intervento».

(602)

«Interrogazione Ghilardi - Contu Felice sulla opportunità 'di svolgere interventi presso le au- torità militari per la concessione di affitto a contadini o piccoli allevatori - pastori dei fab- bricati costruiti a Paulilatino durante l'ultima guerra e rimasti inutilizzati dal termine del conflitto». (603)

« Interrogazione Chessa sulla concessione di un assegno una tantum ai dipendenti della

"SOIA" e "SATAS" ed a quelli della "PANI"».

(604)

«Interrogazione Chessa sul rinvio a giudizio del Sindaco 'di Laerru ». (605)

«Interrogazione Lay sull'inquinamento delle acque del Fiume Mannu da parte della miniera della Società Pertusola». (606)

«Interrogazione Manca, con richiesta di rispo- sta scritta, sull'Istituto Autonomo delle Case Po- polari di Sassari». (607)

«Interpellanza Sofggiu Piero - Puligheddu sul- le modalità e i tempi di esecuzione dei lavori sulla strada statale 'Cagliari - Portotorres».

(172)

«Interpellanza Soggiu Piero - Puligheddu sul- le procedure d'appalto per lavori stradali 'del- PANAS in Sardegna». (173)

«Interpellanza Soggiu Piero - Puligheddu sul-

la esclusione 'degli imprenditori sardi dagli in- viti per la partecipazione alle gare di appalto

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Resoconti Consiliari — 3851 — Consiglio Regionale della Sardegna

IV LEGISLATURA CLXXI SEDUTA 6 GIUGNO 1963

da parte dell'ANAS per lavori stradali in Sar- degna». (174)

«Interpellanza Frau sulla situazione della

"Sardavini" a Sassari». (175)

«Interpellanza Atzeni Licio - Cardia - Con- giu - Ghirra - Sotgiu Girolamo sui trasferimen- ti di lavoratori in atto nella miniera di Serba, riu •(Carbonio) ». (176)

Svolgimento di interpellanze e di interroga,zionl.

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca lo svolgimento di interrogazioni e interpellanze.

Per prima viene svolta una interrogazione Ghir- ra - Sotgiu Girolamo agli Assessori all'industria e commercio e al lavoro e pubblica istruzione.

Se ne dia lettura.

4S'ARA, Segretario:

«per sapere se sono a conoscenza che le mae- stranze della Società Cromosarda — stabi- limento di Santa Gilla — sono state costrette ad occupare lo stabilimento per rivendicare la continuità del processo produttivo, di fatto so-

E, peso dalla società e per ottenere la correspon- sione dei salari maturati e non corrisposti dal- la direzione aziendale. I sottoscritti chiedono di sapere quali interventi sono stati disposti o in-

tendono disporre, con carattere di urgenza, per- chè sia normalizzata la situazione produttiva e salariale della ,Cromosarda beneficiaria di prov- videnze e contributi statali e regionali. La pre- sente interrogazione ba carattere d'urgenza».

(473)

PRESIDENTE. L'onorevole Assessore al la- voro e pubblica istruzione ha facoltà di rispon- dere a questa interrogazione.

ATZEIN.I ALFREDO (D.C.), Assessore al la- voro e pubblica istruzione. Le questioni richia- mate dai colleghi Ghirra e Sotgiu con l'interro- gazione sono ormai superate dagli eventi. Le momentanee difficoltà prodottesi nel dicembre scarso ,presso la Società «Crornosarda» han- no formato oggetto di diversi interventi da par- te del collega Assessore all'industria e della stes- sa Giunta regionale a sostegno delle buone ra-

gioni dei lavoratori. La liquidazione delle spet- tanze salariali e della tredicesima mensilità è avvenuta sotto le feste natalizie a cura della direzione ,aziendale.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'ono- revole Ghirra per dichiarare se è soddisfatto.

GHIRRA (P.C.I.). Signor Presidente, onore- voli colleghi, avrei gradito — senza con ciò vo- ler dimostrare mancanza di fiducia verso l'As- sessore al lavoro — che all'interrogazione aves- se risposto l'Assessore all'industria. Le questio- ni da noi sollevate con l'interrogazione non si limitavano infatti a rimarcare l'aspetto, pur grave, della mancata corresponsione dei salari, ma investivano in particolare la gravità dell'ar- resto dell'attività produttiva. La situazione, con- trariamente a quanto ha affermato l'onorevole Assessore, non è stata normalizzata, tanto è vero che l'attività produttiva è limitata a po- che giornate lavorative al mese e non per tutti i mesi. Dal dicembre dell'anno scorso ad oggi, infatti, gli operai lavorano appena per tredici cdornate, limite minimo per poter godere del beneficio della corresponsione intera degli asse- gni familiari. La situazione produttiva dello stabilimento della Cromosarda evidentemente non si è ancora assestata ; manca la garanzia della occupazione, della continuità dell'attività produttiva e quindi 'della corresponsione dei salari. In relazione a questa situazione, è sta- to più volte sollecitato l'intervento dell'Asses- sore .all'dndustria anche da delegazioni di lavo- ratori, che hanno chiesto di esaminare attenta- mente la situazione per vedere se non sia i.l ca- so che la direzione dello stabilimento, l'unico del settore in Italia, non possa essere assunta, per quanto riguarda l'indirizzo produttivo, tec- nico e amministrativo, da un'azienda a parte- cipazione statale. Per questi motivi avrei gra- dito una risposta dell'Assessore all'industria.

Non posso comunque .dichiararmi soddisfatto delle dichiarazioni dell'Assessore al lavoro, che sono inesatte perchè la situazione non è affatto superata. La situazione della Cromosarda ormai da diversi mesi continua a essere grave e anco- ra non ha raggiunto gli sbocchi che auspichiamo

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Resoconti Consiliari -- 3852 — Consiglio Regionale della Sardegna

IV LEGISLATURA CLXXI SEDUTA 6 GIUGNO 1963

e che si rendono necessari nell'interesse delle maestranze e dell'economia sarda. Ripeto, lo stabilimento di Cagliari è l'unico in Italia che produce questo metallo pregiato.

'PREiSIDENTE. Segue un'altra interrogazio- ne fGhirra all'Assessore al lavoro e pubblica istruzione. Se ne dia lettura.

ASARA, Segretario:

«per sapere: .1) se è a conoscenza che d'a ol- tre sei mesi le maestranze della S.A.N.A.C. — stabilimento di Cagliari — si trovano in istato di agitazione per rivendicare la contrattazione a livello aziendale del premio di produzione, la cui richiesta trova motivo nei crescenti rendi- menti del lavoro degli operai; 2) se a seguito dell'esito negativo degli incontri delle parti, in- tervenute presso l'Intersind e presso l'ufficio regionale del lavoro non ritenga di dovere in- tervenire presso la -Direzione aziendale e l'In- tersind perchè addivenga, con spirito aperto, ad altro 'urgente incontro, onde evitare l'ina- sprimento dell'azione sindacale che si è tradot- ta, di recente, nell'astensione dal lavoro, in for- me articolate, per un totale di oltre quindicimila ore di sciopero;. 3) se non ritenga di dovere prospettare alla Direzione della S.A.N.A.C., so- cietà a partecipazione statale, il ipensiero del- l'autorità regionale circa l'atteggiamento ana- cronistico, legato a. vecchi indirizzi confindu- striali, diretti da parte della società a negare sostanzialmente le prerogative del sindacato nel- l'azienda e l'esercizio del potere contrattuale, nell'interesse dei Lavoratori, al cui conseguimen- to non può restare indifferente. la autorità della Regione Sarda». (557)

PRESIDENTE. L'onorevole Assessore al la- voro e pubblica istruzione ha facóltà di rispon- dere a questa interrogazione.

finite tutte le questioni pertinenti alle relazioni aziendali S.A.N.A.C.; secondo le note direttive del Ministro Bo, è stato istituito, in via speri- mentale, un premio di produzione congegnato in modo da regolarne la misura in base al quo- ziente orario di produzione con 'un correttivo per gli scatti.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'onore- vole 'Ghirra per dichiarare se è soddisfatto.

GHIRBA (P.C.I.). Non posso che prendere atto, in questa sede, del risultato dall'agitazio-

ne e delle trattative 'alle quali ho partecipato anch'io personalmente in sede sindacale. Tengo, però, a raccomandare all'onorevole Assessore una particolare vigilanza in proposito perchè l'accordo raggiunto sul premio di 'produttività è 'definito «in via sperimentale» e può dar luo- go quindi in futuro a dissensi e contrasti nel- l'applicazione. Ritengo perciò che potrà essere utile in avvenire un intervento delle Autorità regionali. Ritengo anche che la 'Regione debba, sulle prerogative delle libertà nell'esercizio delle funzioni del sindacato e dei lavoratori, condur- re una costante vigilanza perchiè le norme di democrazia 'garantite dalle leggi all'interno del- le -aziende siano applicate integralmente. Ciò deve 'avvenire nel quadro di un potenziamento e di un ampliamento dell'attività produttiva di questa azienda a partecipazione statale, nella quale deve aversi una nuova collocazione dei lavoratori, 'a proposito della libertà, del salario e, più in generale, delle condizioni di vita e 'di lavoro.

'PRESIDENTE. Segue una interrogazione Congiu all'Assessore al lavoro e pubblica istru- zione. Se ne dia lettura.

ASARA, Segretario:

ATZENI ALFREDO (D.C.), Assessore al la- voro e pubblica istruzione. L'Assessorato, sul- le questioni segnalate dall'interrogante, è inter- venuto ripetutamente. Posso dire che si è giunti a una composizione mediante un accordo sinda- cale siglato in data 3 maggio. Sono state de-

«per sapere se è a sua conoscenza che i la- vori di costruzione degli alloggi INA - Casa nei Comuni di Perdaxius e di Narcao sono sospesi da 'oltre un anno e mezzo 'perché sembrerebbe che il Comune di Narcao non abbia ancora re- perito l'area e nel contempo non si possa dar luogo all'inizio dei lavori in Perdaxius, poiché

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— 3853 — Consiglio Regionale della, Sardegna Resoconti Consiliari

IV LEGISLATURA CLXXI SEDUTA 6 GIUGNO 1963

la costruzione degli alloggi è stata appaltata in una unica soluzione per i due Comuni ; e se non ritenga indispensabile un 'proprio interven- to inteso a sollecitare il reperimento dell'area fabbricabile necessaria da parte del Comune di Narcao e a determinare almeno l'inizio dei lavori nel Comune di Perdaxiu,s». (389)

tano affidati a questa impresa, ma non si è avuta ancora alcuna comunicazione ufficiale, che, 'd'altra 'parte, non potrà tardare. Non ap-

pena giungerà l'autorizzazione, la stazione ap- paltante provvederà alla consegna e all'inizio dei lavori. L'Assessore ha rinnovato le sue pre- mure perchè ciò avvenga il più presto possibile.

PRESIDENTE. L'onorevole Assessore al la- voro e pubblica istruzione ha facoltà di rispon- dere a questa interrogazione.

ATZENI ALFREDO (D.C.), Assessore al la- voro e pubblica istruzione. Nel luglio 1957 la gestione INA-Casa dispose la costruzione di ca- se per lavoratori nel Comune di Narcao per

un importo totale di dire 12 milioni. L'Ammi- nistrazione comunale di questo Comune propo- se 'che tali opere venissero realizzate nelle fra- zioni di Rio Murtas e Perdaxius e deliberò, in data 28 agosto 1957, per la cessione gratuita delle aree necessarie, che però dovevano esse- re ancora reperite.

La gestione INA-Casa affidò i 'l'avori all'im- presa Lebiu Vittorio di Cagliari, in data 6 ago- sto 1958; detti lavori non poterono iniziarsi per la mancanza delle aree e, pertanto, dopo oltre un anno, l'impresa si ritirò.

La frazione di Perdaxius, divenuta frattan- to Comune autonomo, cedette gratuitamente la area in. data 22 febbraio 1961, ma la gestione INA-Casa non autorizzò l'inizio dei lavori per- chè l'esecuzione di queste opere era legata a quelle 'da eseguirsi nel Comune di Narcao.

Malgrado i ripetuti solleciti del Consorzio Coo- perative di Produzione e Lavoro del Campidano

— nominato stazione appaltante dalla gestio- ne INA-JCasa —, della stessa 'gestione e della Prefettura di Cagliari, il Comune di Narcao non fornì l'area. La stazione appaltante, in consi- derazione della situazione deficitaria del Comu- ne di Narcao, propose alla gestione in data 30 dicembre 1961 l'acquisto di un'area posta 'in

Rio Murtas, che venne acquistata in da- ta 2 gennaio 1963 (vedi nota del 2 gennaio 1963 del 'Centro Ispettivo INA-Casa). Il Con- sorzio, nell'ottobre del 1962, propose alla gestio- ne di affidare i lavori all'impresa Ibba Anto- nio di Cagliari. Ufficiosamente tali lavori risul-

PRESIDENTE Ha facoltà di parlare l'onore- vole 'Congiu per dichiarare se è soddisfatto.

CONGIU (P.C.I.). Prendo atto delle dichiara- zioni dell'onorevole Assessore, sottolineando sol- tanto che per costruire alloggi INA-Casa in un Comune sono necessari ben quattro anni dii pra- tiche burocratiche e molta Speranza. Speriamo che non trascorrano altri quattro 'anni prima di vedere realizzate queste opere.

PRESIDENTE. Segue una interrogazione Cambosu all'Assessore al lavoro e pubblica istru- zione. Se ne dia 'lettura.

ASARA, Segretario:

«'per conoscere se risulta agli organi regiona- li che la Società Elettrica Sarda persiste nella concessione di appalti per i servizi di riscossio- ne delle bollette sul consumo di energia elettri- ca, evadendo all'osservanza delle norme di leg- ge in vigore. Tali appalti riguardano gin parti- colare la Società "ARCIS" — rappresentata dal Rag. Tiberio Lecca, ed articolata in sub-appal- ti che 'ulteriormente violano le disposizioni del- la legge 23 ottobre 1960, numero 1369 — e si riferiscono ad una gran parte dei Comuni della Provincia di ,Cagliari. Essi investono la più va- sta sfera di riscossioni affidata ai normali ap- palti dell1LOC. e di altri enti pubblici e privati che eludono 'generalmente l'applicazione delle disposizioni contrattuali, sindacali e di legge.

Chiedo di conoscere se l'Assessore al lavoro ab- bia predisposto od intenda predisporre le misu- re necessarie per contenere entro i limiti della predetta legge 'n. 1369, il sussistere di appalti e sub-appalti nei diversi settori». (492)

'PRESIDENTE. L'onorevole Assessore al la- voro e 'pubblica istruzione ha facoltà di rispon- dere a questa interrogazione.

ATZENI ALFREDO (D.C.), Assessore a2 la-

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Resoconti Consiliari — 3854 — Consiglio Regionale della Sardegna

IV LEGISLATURA CLXXI SEDUTA 6 GIUGNO 1963

voro e pubblica istruzione. L'articolo 1 della leg- ge 23 ottobre 1960, n. 1369, stabilisce !il princi- pio che è appalto di mere prestazioni di lavoro e, come tale, vietato dalla legge, qualsiasi appalto per la esecuzione del quale d'appaltatore si av- valga, oltre che di capitali, di - macchine e di attrezzature dell'appaltante, anche se per tale uso l'appaltatore corrisponda un compenso al committente. Si vuole evitare, con tale cautela, che si eluda il divieto, ricorrendo a fittizi patti di locazione, di appalti di mere prestazioni di lavoro, che si estrinsechino in un'attività media- toria intesa non solo a rendere inoperose le norme che disciplinano il collocamento dei la- voratori disoccupati, ma anche a eludere le nor- me sul trattamento retributivo previdenziale ed assistenziale dei lavoratori occupati. La legge, però, non intende vietare il contratto col quale un datore.di lavoro, titolare di una impresa aven- te le caratteristiche previste all'articolo 2082 del Codice Civile, si obbliga a compiere, con gestione a proprio rischio, un'opera o un servi- zio, chè è pur sempre questo un appalto lecito.

Nel caso previsto, l'articolo tre della legge cita- ta sancisce per l'appaltatore l'obbligo di corri- spondere al personale dipendente, impiegato per la esecuzione del servizio, un trattamento Mi- nimo retributivo e normativo non inferiore a quello che spetta ai lavoratori dipendenti dal 'committente.

Nel caso specifico segnalato dall'onorevole interrogante, si informa che subito dopo la pro- mutazione della legge 1369, l'organo di vigi- lanza è intervenuto nei confronti 'dell'ARCIS, oblbligandola, lin forza della relativa disciplina, ad assumere alle sue 'dirette dipendenze il per sonale impiegato per la esazione delle bollette della energia elettrica 'per conto della SES ed a corrispondere allo stesso il trattamento retri- butivo previsto per i lavoratori del settore elet- trico, previa rescissione di tutti i contratti indi- viduali stipulati con i lavoratori interessati, la cui 'attività fosse costituita prevalentemente dal servizio di esazione.

Non è stata invece intrapresa alcuna azione per l'assunzione, alle dirette dipendenze della predetta società, delle persone incaricate della esazione delle bollette nei piccoli centri, in quan.

to dagli accertamenti effettuati in proposito è risultato che l'attività di esazione era da consi- derare complementare ed accessoria rispetto a quella principale. I rapporti fra la Società AR- CIS 'e questi esattori sono cioè riconducibili al contratto d'opera di cui all'articalo 2222 del Co- dice Civile e non rientrano pertanto nella sfe- ra di applicazione della legge 1369 del 1960. Si deve rilevare Inoltre che 'il servizio di esazione di questi incaricati si esaurisce, nella quasi ge- neralità dei casi, in uno o due giorni al me- se e viene effettuato, di solito, nel luogo di re- sidenza degli incaricati stessi, che sono, nella maggior parte dei casi, piccoli commercianti, barbieri, artigiani eccetera.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'onore- vole Cambosu per dichiarare se è soddisfatto.

CAMBOSU (P.S.I.). Come è stato riconosciu- to dallo stesso Assessore al lavoro, l'autorità

era già intervenuta nei confronti della socie- tà ARCIS per fare applicare la legge 1369 con- tro gli appalti o contro le mascherature degli appalti. Risulta anche 'a me che tutti i dipenden- ti 'dell'ARCIS, occupati a Cagliari, rientrano

nella norma della legge 1369; sono cioè retri- buiti come i dipendenti della Società Elettrica Sarda, secondo i criteri di quella legge. Non si comprende però come mai l'ARCIS non debba applicare per i dipendenti che lavorano 'nei cen- tri dell'interno le stesse norme che la Società Elettrica Sarda e l'ARCIS applicano per i di- pendenti che lavorano a Cagliari. La conven- zione tra ARCIS e SES è unica e riguarda la esazione di tutte le bollette, sia al centro che al- la periferia. Nei centri grossi (l'episodio al qua- le mi riferivo in particolare riguarda Oristano) un servizio di esazione non può essere fatto sal- tuariamente 'da barbieri, da commercianti o da pensionati. Il problema secondo me supera i con- fini di una società come FARM. Fin dall'inizio di questa legislatura abbiamo segnalato decine di casi di inadempienze. Si tengano pure gli appalti, ma vengano corrisposte almeno 'le re- tribuzioni 'stabilite dalle leggi. Il problema ri- guarda le Ferrovie Meridionali, i Comuni, gli enti pubblici. Ho notato che la Regione, nello

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— 3855 --- Consiglio Regionale della Sardegna Resoconti Consiliari

IV LEGISLATURA CLXXI SEDUTA 6 GIUGNO 1963

stato giuridico che verrà discusso in questi gior- ni, propone l'assunzione diretta di tutto il per- sonale di pulizia. Vediamo di contro che gli enti pubblici, i Comuni, i Consorzi agrari, dàn- no in appalto tutti i servizi di esazione.

Prendo atto delle dichiarazioni dell'onorevole Assessore, ma mi devo dichiarare insoddisfat- to della risposta. L'Assessore infatti deve in- tervenire perchè il regime degli appalti cessi e perchè venga applicata la legge 1369. Deve al- meno fare in modo che, se il regime degli ap- palti continua, questi debbano ricadere nella sfera contrattuale 'stabilita, cioè che le retribu- zioni dei lavoratori siano le stesse stabilite dai contratti di categoria.

PRESIDENTE. Segue una interrogazione Congiu - Atzeni Lieto all'Assessore al lavoro e pubblica istruzione e all'Assessore ai trasporti e turismo. Se ne dia lettura.

ASAIRA, Segretario:

«per conoscere quali interventi abbiano fatto o 'intendano fare per risolvere nel senso richie- sto dai lavoratori delle Ferrovie Meridionali Sarde la vertenza che li vede impegnati nei confronti della loro Amministrazione Azienda- le». (551)

PRESIDENTE. L'onorevole Assessore al la- voro e pubblica istruzione ha facoltà di rispon- dere a questa interrogazione.

ATZENI ALFREDO (D.C.), Assessore al la- voro e pubblica istruzione. La controversia si è svolta tra la, seconda quindicina di marzo e la prima quindicina di aprile ed è stata segui- ta attentamente dal mio Assessorato e dall'As- sessorato dei trasporti. Tutti i problemi di que- sta controversia sono stati esaminati e definiti d'al commissario governativo con la commis- sione interna, compresa la concessione di una

indennità congiunturale una tantum, che co- stituiva la richiesta principale dei lavoratori.

'PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'ono- revole Congiu per dichiarare se è soddisfatto.

1CONGIU (P.C.I.). Prendo atto delle dichia- razioni dell'Assessore, raccomandandogli anco- ra ,una vdlta 'che le interrogazioni riguardanti i conflitti di lavoro vengano svolte con la tem-

pestività necessaria a determinare, nel corso stesso della agitazione, un intervento fattivo da

parte della Regione.

PRESIDENTE. Segue una interrogazione ur- gente Nioi - Sotgiu Girolamo all'Assessore ai trasporti e turismo. Se ne dia lettura.

-MARA, Segretario:

«per sapere se è a conoscenza della lotta in- trapresa da tempo dal personale viaggiante del- la SITA di Nuoro contro le azioni di intimi- dazione e di ricatto messe in atto 'dalla locale direzione aziendale; azioni che si esprimono in concreto con l'intensificarsi di ingiustificate ed onerose punizioni, con l'arbitraria imposizio-

ne di addebiti e con l'obbligo ai dipendenti di trasferire la propria residenza al fine di sfug- gire 'alla corresponsione della indennità di per- nottamento. Alla giusta protesta dei lavoratori la Direzione della SITA ha risposto in un pri- mo tempo minacciando di severe sanzioni i membri della coma issione interna e in un se- condo tempo multando tutti i lavoratori che hanno preso parte allo sciopero. I sottoscritti, nel denunciare il regime di illibertà, di sopru- so e di aperta violazione delle leggi instaura- to 'dalla SITA di Nuoro e nel rilevare la insop- portabile situazione creata 'd'alla prepotenza ti- pica 'di un grande imonopolio, chiedono all'As- sessore se non ritenga opportuno intervenire, in forza del diritto di deriquisizione della con- cessione, presso la direzione regionale dell'azien- da affinChè abbiano a cessare le azioni di ar- bitrio di intimidazione den'unClate e perchè vengano annullate le illegali punizioni contro i lavoratori che liberamente esercitano il dirit- to allo sciopero sancito dalla Costituzione. La presente interrogazione ha carattere d'urgen- za». (446)

PREISIDEINTE. 'L'onorevole Assessore al la.- voro e pubblica 'istruzione ha facoltà di rispon- dere a questa interrogazione.

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Resoconti Consiliari — 3856 — Consiglio Regionale della Sardegna

IV LEGISLATURA CLXXI SEDUTA 6 GIUGNO 1963

ATZENI ALFREDO (D.C.), Assessore al la- voro e pubblica istruzione. L'organo di vigi- lanza ha provveduto a far svolgere accertamen- ti sugli abusi e atti Illegittimi lamentati dagli interroganti. E' stato accertato che, sotto il pro- filo della regolarità formale, sui provvedimen- ti adottati nulla vi è da eccepire. Ciò è stato riconosciuto anche dai due membri della com- missione interna interpellati affinchè, in con- traddittorio con l'azienda, si pronunciassero sul- la regolarità dei provvedimenti disciplinari, sul- la tenuta dei documenti relativi e sulle puni- zioni comminate a termine del titolo VI del- l'allegato A del R.D., 8 gennaio 1931, nume- ro 148.

Uno dei membri della commissione interna aderente alla C.G.I.L. ha rilevato che il perso- nale non ha nulla da lamentare sulla regolarità formale delle punizioni, ma che la protesta era diretta contro la gravosità delle sanzioni in pro- porzione alle infrazioni Commesse dal persona- le. Anche sotto questo aspetto, però, sii è po- tuto accertare, senza voler entrare con ciò nel merito del giudizio direzionale, Che alcune for- ti multe (lire 500 e lire 1.000) per infrazioni apparentemente lievi (per esempio, aver sor- preso il dipendente con da divisa in disordine o senza il berretto di servizio) sono state ap- plicate a dipendenti ripetutamente recidivi, op- pure immediatamente dopo l'emissione di ordi- ni di servizio in cui si avvertiva il personale dell'intenzione della direzione di far assoluta- mente osservare le proprie 'disposizioni.

Per quanto riguarda la richiesta delle rap- presentanze sindacali di intervenire nelle deci- sioni relative ai provvedimenti disciplinari, si conferma che i rappresentanti del personale, interrogati dal funzionario inquirente dell'or- gano di vigilanza, hanno ribadito che uno dei motivi dell'agitazione era da ricercarsi proprio in questa richiesta. Questi rappresentanti non hanno però potuto suffragare tale loro richie- sta con il sostegno di alcuna disposizione legi- slativa e contrattuale; la loro aspirazione si è tradotta in effetti in un generico richiamo al- l'articolo 2 dell'accordo nazionale 26 novembre 1947, sul funzionamento delle commissioni in- terne del personale ferro-tranviario. La loro ri-

chiesta è fondata sulla speranza che la direzio- ne voglia tenere, per il futuro, in maggior con- to la commissione interna e i suggerimenti che da essa potrebbero venire per la soluzione pa- cifica di certe controversie.

L'Assessorato ha fiducia che, nel nuovo cli- ma, determinatosi in seguito all'ultimo accordo intervenuto in seno all'a SATA1S e alla SCIA, questa maggior intesa possa essere raggiunta tra azienda e commissione interna.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'ono- revole Nioi per dichiarare se è soddisfatto.

NIOI (P.C.I.). I fatti da me denunciati nel- l'interrogazione avevano determinato diverse azioni sindacali da parte dei lavoratori di Nuoro, azioni che hanno rappresentato le avvisaglie del- l'agitazione che successivamente si sarebbe svi- luppata in campo regionale, interessando tutti i dipendenti della 'SATAS e della SCIA. Le azio- ni hanno avuto origine, infatti, da alcune pu- nizioni arbitrarie, per -arrivare a problemi sa- lariali più concreti. Attraverso l'intervento del- la Regione ,(arrivata un po' in ritardo, a nostro avviso, tanto che lia conquista è costata ai la- voratori decine di giorni di sciopero e alle po- polazioni notevoli disagi ; non bisogna neppu- re dimenticare che la 1SATAS ha persino deciso la serrata, cioè ha compiuto una azione illegale, anticostituzionale) si è riusciti a giungere ad un accordo firmato da tutte de parti.

Giustamente l'Assessore afferma che il clima di serenità successivo alla firma dell'accordo avrebbe dovuto porre fine agli atti discrimina- tori da parte delle società. Ma purtroppo ciò non è avvenuto. Debbo anzi dire all'Assessore che gli arbitrii si verificano oggi più di pri- ma. Due giorni fa, la commissione interna del- la SATAS di Nuoro, mi ha comunicato che quel- lo stesso giorno erano state applicate ben quin- dici punizioni a dipendenti.

L'azienda sarà costretta, in seguito all'azione sindacale, a pagare certe retribuzioni non pa- gate in precedenza, ed evidentemente vuole ri- farsi delle spese affrontate in seguito all'accor- do .sindacale, applicando multe persino di 500 e 1.000 lire. Ad un fattorino, per esempio, che

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IV LEGISLATURA CLXXI SEDUTA 6 GIUGNO 1963

arrivato in stazione si è tolto il capello prima di scendere dalla macchina è stata applicata la multa. Sono fatti assurdi. Evidentemente si tratta di ricatti, di azioni intimidatorie. Dove è il clima di serenità? Si sta ricreando il clima del periodo precedente all'ultima azione sinda- cale. Vorrei pregare l'Assessore di intervenire

presso la direzione della ,SATAS affinchè que- sti episodi non si ripetano, altrimenti le orga- nizzazioni sindacali saranno costrette a ripren- dere l'agitazione.

PRESIDENTE. Segue una interpellanza ur- gente Cambosu - ,Ghirra .all'Assessore ai traspor- ti e turismo e all'Assessore al lavoro e pubbli- ca istruzione. Se ne dia lettura.

ASARA, Segretario:

«per sapere se sono a conoscenza che la So- cietà iTranwie della Sardegna persiste nell'ado- zione di inqualificabili provvedimenti che vio- lano le norme contrattuali e regolamentari in vigore, contrese quelle da lei liberamente sottoscritte, e che, inauditamente, dopo aver be-

neficiato di eccezionali agevolazioni nel campo ,collocamento, sottopone i lavoratori neo-as- sunti a contratti illegittimi ed a veri e propri atti scritti di "sottomissione". Per conoscere al- tresì l'azione che intendono svolgere per ripor- tare nell'azienda la regolarità e la tranquillità ancora una volta fortemente turbate da meto- di antidemocratici posti in essere da taluni di- rigenti contro i quali i sottoscritti chiedono im- mediati provvedimenti, nell'interesse generale del servizio. La presente interpellanza ha ca- rattere di urgenza». (101)

'PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'onore- vole Cambosu per illustrare questa interpellan- za.

'OAMBOSU (P.S.I.). L'interpellanza venne presentata il 7 giugno 1962. E tuttavia, pur es- sendo trascorso un anno dalla sua presentazio- ne, non si può dire Che la situazione in essa denunciata sia stata modificata. La Società Tramvie della Sardegna è assurta più volte agli onori della cronaca nella nostra assemblea per le numerose inadernpienze contrattuali e giuri-

Biche della sua gestione. In realtà la Società Tramvie della Sardegna gode di agevolazioni particolari : ha goduto di mutui per l'ammo- dernamento, gode di agevOlazioni in sede di col- locamento ( nel senso che assume chi vuole, con richiesta nominativa, anche nei casi non pre- visti dalla legge) gode di agevolazioni tariffa- rie rispetto alle altre società. Di contro riser- va un trattamento del tutto speciale e inqua- lificabile ai suoi dipendenti.

Non ho portato i documenti in mio possesso, che comunque tengo a disposizione dell'onore- vole Assessore e di tutta l'assemblea. Da que- sti documenti risulta che la Società Tramvie della Sardegna fa sottoscrivere al personale, al momento dell'assunzione, dei veri e propri at- ti di sottomissione. I documenti che vengono rilasciati dicono, quasi testualmente: dopo l'atto di sottomissione da lei sottoscritto», ec- cetera. Con questo atto, che va contro ogni prin- cipio ,di legislazione sociale e contrattuale, si vuole negare il diritto ai lavoratori di benefi- ciare delle condizioni normative, economiche, contrattuali previste dalla legge. Questo regime è permanente. Ancora oggi, nonostante lo stato giuridico esistente, nonostante le tabelle nazio- nali delle qualifiche e i contratti che la stessa società ha liberamente sottoscritto, lavorano presso l'azienda un grande numero di dipenden- ti avventizi. Ciò avviene in un settore per il quale la legge ha escluso esplicitamente, ormai da molti anni, la figura dell'avventiziato. Ciò comporta svantaggi continui per il personale, sia durante il servizio, sia dopo il collocamento in quiescenza, ciò perchè il personale avventi- zio gode di un trattamento previdenziale diver- so da quello di ruolo.

Con questa interpellanza abbiamo inteso an- cora una volta sollecitare l'intervento dell'Am- ministrazione regionale, in particolare dell'As- sessore al lavoro, perchè questa situazione ven- ga definita nel modo migliore nell'interesse dei lavoratori.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GARDU

PRESIDENTE. L'onorevole Assessore al la- voro e pubblica istruzione ha facoltà di rispon- dere a questa interpellanza.

Resoconti, t. 524 - a. 171

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IV LEGISLATURA CLXXI SEDUTA 6 GIUGNO 1963

ATZENI ALFREDO (DC.), Assessore al la- voro e pubblica istruzione. Dagli accertamen- ti a suo tempo condotti non è risultata l'esi- stenza di una situazione di diffusa irregola- rità e di grave disagio .in seno al personale del- la Società Tramvie della Sardegna. La ripro- va di ciò si ha nel fatto che, se pure qualche elemento può essere sfuggito agli organi che hanno condotto gli accertamenti, nessun espo- sto, nessun reclamo, contrariamente a quanto si verifica normalmente, è stato inoltrato fino- ra da parte di singoli dipendenti danneggiati.

Nessuna denuncia su fatti precisi è stata avan- zata dagli organi sindacali agli organi di vi- gilanza.

Gli elementi che l'onorevole interpellante ha illustrato oggi saranno comunque esaminati at- tentamente, per quanto sia facile comprendere che dichiarazioni, sia pure scritte, come quel- le che l'interpellante ha segnalato, sono prive di qualsiasi efficacia giuridica e che quindi i la- voratori possono tranquillamente trascurarle.

Ciò verrà, comunque, segnalato agli organi di vigilanza perchè possano intervenire per elimi- nare tutte le eventuali irregolarità.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'o- norevole 'Cambosu per dichiarare se è soddi- sfatto.

CAMBOSU (P.S.I.). A stretto rigore la fir- ma di un lavoratore su un documento contra- rio alla legge ry ai suoi interessi dovrebbe es- sere privo di efficacia giuridica, come ha osser- vato or ora l'onorevole Assessore al lavoro. In realtà, la firma posta in un documento azien- dale della Società Tramvie della Sardegna com- porta la decurtazione di benefici, in quanto l'a- zienda .applica trattamenti diversi da quelli pre- visti fin dal momento dell'assunzione.

Prendo comunque atto della dichiarazione del- l'Assessore e mi auguro che il suo intervento, congiuntamente a quello degli organi di vigi- lanza, possa ripristinare la normalità presso la Società Tramvie della Sardegna.

PRESIDENTE. Segue un'altra interpellan- za Cambosu all'Assessore al lavoro e pubblica

istruzione e all'Assessore ai trasporti e turismo.

Se ne dia lettura.

ASARA, Segretario:

«per conoscere quale azione sia stata condot- ta dall'Amministrazione regionale per risolvere la controversia di lavoro in atto nel settore del- la SATAS, SCIA e FF.MM., controversie che hanno già dato luogo a frequenti interruzioni dei rispettivi servizi pubblici in tutta d'Isola e la cui mancata risoluzione potrebbe essere mo- tivo di più vaste 'agitazioni fra la categoria di tutti gli autoferrotranvieri; per conoscere, inol- tre, il pensiero degli Assessori competenti cir- ca la variazione recentemente intervenuta sul- la ragione sociale della SITA in SATAS non- chè dei motivi che hanno indotto gli Assesso- ri medesimi a dare benestare per la sostituzio- ne con persona non gradita dell'ex Direttore della Soc. FF.MM. in regime commissariale go- vernativo». (167)

PRESIDENTE. L'onorevole 'Cambosu ha fa- coltà di illustrare la sua interpellanza.

CAMBOSU (P.S.I.). La questione è stata re- centemente definita attraverso la mediazione regionale, per cui l'interpellanza è superata.

PRESIDENTE. Onorevole Assessore?

ATZENI ALFREDO (D.C.), Assessore al la- voro e pubblica istruzione. Come ha affermato l'onorevole interpellante, tutte le questioni solle- vate dai sindacati dei lavoratori aderenti alla SATAS ed alla SOIA sono state definite, con verbale firmato in data 24 maggio, con recipro- ca soddisfazione delle parti. L'interpellanza non ha, pertanto, più ragione di essere trattata.

PRESIDENTE. Segue un'interrogazione Usai all'Assessore ai trasporti e turismo e 'all'Asses- sore alla rinascita. Se ne dia lettura.

ASARA, Segretourio:

«per sapere se, in vista della prossima attua- zione del Piano di rinascita, non ritengano di

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IV LEGISLATURA CLXXI SEDUTA 6 GIUGNO 1963

esaminare la possibilità di ripristinare — ade- guandolo alle necessità del traffico civile — il campo di aviazione militare di Borore, già uti- lizzato in larga misura durante l'ultima guer- ra. E' evidente che nel quadro delle opere in- frastrutturali da realizzare per lo sviluppo eco- nomico della zona centro-orientale dell'Isola, la creazione di un aeroporto a Borore consentireb- be un rapido collegamento per passeggeri e mer- ci con grande beneficio per le industrie e per il 'commercio del Campidano superiore, del Mon,- tiferru e del Marghine». (175)

PRESIDENTE. L'onorevole Assessore ai tra- sporti e turismo ha facoltà di rispondere a que- sta interrogazione.

COVACIVICH (D.C.), Assessore ai trasporti e turismo. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la richiesta presentata dall'onorevole interro- gante, seppure motivata dal desiderio di vede- re potenziati e rammodernati i collegamenti ce- leri del iCampidano superiore, del Montiferru e del Marghine, non !appare al momento attuale.

Il problema deve essere visto nel quadro gene- rale delle 'esigenze dell'intera Isola e in tale quadro, con la dovuta gradualità nel tempo e relativo ordine di precedenza, in relazione al- l'entità del traffico dei diversi hinterland, po- trà essere esaminata la possibilità dell'apertu- ra all'esercizio di nuovi aeroporti in aggiunta a quelli oggi operanti da potenziare e ammo- dernare.

In tale . visione, per il momento, l'Ammini- strazione regionale ha posto la esigenza più 'ur- gente della riapertura al traffico dell'aeroporto di Venafiorita. In tempi successivi, e in relazio- ne a quanto sarà proposto dalla apposita Com- missione già nominata, potranno essere esami- nate le altre possibilità, come quella prospet- tata per Borore, e non ignorando analoghe sol- lecitazioni riguardanti gli aeroporti di Fenosu (Oristano), di Chilivani e Tortolì.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'ono- revole Usai per dichiarare se è soddisfatto.

USAI (D.C.). Ringrazio l'onorevole Assesso-

re ai trasporti della risposta sollecitata, che pe- rò non mi ha soddisfatto perchè avrei gradito conoscere se la Commissione nominata per stu- diare la nuova organizzazione dei servizi aerei della Sardegna, ha ricevuto esplicito incarico di esaminare i vantaggi che offrirebbe l'ex campo militare di Barare qualora venisse ripristina-

to e adattato alle nuove esigenze dell'aviazione civile.

Mi pare superfluo illustrare i vantaggi che otterrebbero Bosa, Cuglieri, Nuoro, Oristano e Macomer, la cui zona industriale è in pieno svi- luppo, dalla riapertura dell'aeroporto di Boro- re. Non ho nulla in contrario acchè sia data la precedenza al ripristino del campo di Vena- fiorita, ma dopo questo dovrebbe essere siste- mato quello di Borore.

E' questa la preghiera. che rinnovo all'ono- revole Assessore ai trasporti.

PRESIDENTE. Sospendo la seduta per die- ci minuti onde permettere che l'emendamento al disegno 'di legge numero 59, che verrà fra po- co esaminato dal Consiglio, possa essere distri- buito a tutti i consiglieri.

(La seduta, sospesici alle ore 11 e 50, viene ripresa alle ore 12.)

Discussione del disegno di legge: « Modificazioni delle tabelle organiche allegate alla legge regionale 20 maggio

1960, numero 9 e successive modificazioni». (59)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge: «Modificazio- ni delle tabelle organiche allegate alla legge re- gionale 20 maggio 1960, n. 9 e successive modi- ficazioni». Relatori : l'onorevole Soddu per la prima Commissione, l'onorevole Stara per la se- conda 'Commissione.

Dichiaro aperta la discussione generale.

E' iscritto a parlare l'onorevole 'Congiu. Ne ha facoltà.

CONGIU (P.C.I.). Signor Presidente, onore- voli colleghi, l'atteggiamento che il nostro Grup- po assume su questo disegno di legge, che ri- guarda una modificazione delle tabelle organi- che allegate alla legge regionale 20 maggio 1960,

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Consiglio Regionale della Sardegna

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n. 9, merita di essere chiarito ripetendo bre- vemente i motivi già illustrati in sede di Com- missione. Il provvedimento tende, secondo la re- lazione della Giunta e la relazione di maggio- ranza, a correggere un errore. Le tabelle or- ganiche e le disposizioni contenute nella 'legge regionale 20 maggio 1960, prevedevano infatti che, su disposizioni del Presidente della Giunta e conforme deliberazione della Giunta stessa e proposta della Commissione per gli affari del personale, si dovessero confermare nelle funzio- ni i funzionari assegnati, nelle tabelle organi- che, a posti di carriera o di qualifica superiori.

In sede di attuazione di questo dettato della legge, ci fu, secondo la Giunta, una interpre- tazione restrittiva del termine «funzioni supe- riori». Pur riconoscendo infatti le funzioni su- periori, si escludeva l'assegnazione del posto, del grado e del trattamento economico rela- tivo. La interpretazione fu restrittiva nel sen- so che non si diede piena attuazione al concetto'

di funzione superiore previsto dalla legge 12 dicembre 1949, la quale affermava che al per- sonale estraneo allo Stato o agli Enti locali sa- rebbe stato conferito il grado e il trattamento corrispondente alle funzioni ad esso affidate con carattere continuativo. In pratica, si era crea- ta (una procedura di questo genere: la Regione Sarda assumeva personale, quale che fosse il suo titolo di studio, le sue capacità e così via e, a sua sola discrezione, gli assegnava una cer- ta funzione. Poteva fare di un qualsiasi impie- gato un direttore di divisione e, per il fatto stes- so di avergli conferito quella funzione, dove- va, per la legge 12 dicembre 1949, assegnargli il grado ed trattamento economico corrispon- dente.

Il discorso (dovrelbbe, a questo punto, concen- trarsi sul fondamento di quella (norma di legge, per esaminare se essa effettivamente corrispon- desse alle esigenze particolari della Regione in un momento delicato del suo primo impianto, del

SUO avviamento. La legge 12 dicembre 1949 non consentiva di utilizzare il personale dello Sta- to e degli Enti locali in funzioni, e quindi con grado e trattamento economico superiori a quello goduto nella amministrazione di prove- nienza; al (personale estraneo invece, per

mo comma dell'articolo 1, potevano essere attri- buite funzioni di qualsiasi livello a cui doveva corrispondere il grado ed 111 trattamento econo- mico.

Il nostro atteggiamento nei confronti del di- segno di legge è condizionato da questo 'prin- cipio, che noi riteniamo un errore grave. Ci rendiamo conto, infatti, che la critica e la scis- sione delle nostre responsabilità da quelle della maggioranza, e in particolare della Giunta e del partito che l'ha sempre dominata fin dalla sua costituzione, non può prescindere dal fatto che, nel concreto, ora si sono consolidate certe posizioni. I dipendenti non debbono pagare gli errori commessi dalla Giunta e dalla maggioran- za. Per questo motivo il nostro atteggiamento, pur dissentendo nel profondo dalla capricciosa volontà di una parte politica di farsi artefi- ce di una struttura che riesce profondamente lesiva di (moltissimi (interessi, non può non te- ner conto del processo che questa strada ha seguito dal 1949 ad oggi e non può non rispet- tare il diritto 'dei lavoratori, dei funzionari ad essere tutelati nei loro diritti maturati e quindi legittimi, che devono essere soddisfatti legisla- tivamente.

E' accaduto che la interpretazione restrittiva della Giunta regionale ha impedito a un certo numero di funzionari di poter accompagnare l'e- sercizio di funzioni superiori alla, effettiva col- locazione 'in quelle funzioni e quindi al relati- vo trattamento economico. L'interpretazione re- strittiva ha fatto presumere alla 'Giunta, in se- de di attuazione della legge 1960, che i posti della carriera direttiva fossero tutti 'disponibili e perciò vennero assegnati a funzionari coman- dati presso l'Assessorato degli enti locali. Coloro i quali, essendo stati 'assunti come estranei, le- gittimamente ritenevano che per la legge 1'949 dovessero essere (loro riconosciute le funzioni superiori e il trattamento corrispondente, furo- no tagliati fuori : in concreto, esercitavano fun- zioni superiori senza averne il grado e senza soprattutto averne il trattamento economico cor- rispondente. Anche nei piccoli Comuni, quando un salariato, non il personale direttivo, viene adibito a funzioni superiori, ottiene il grado ed il trattamento economico e cui ha diritto.

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IV LEGISLATURA CLXXI SEDUTA 6 GIUGNO 1963

Evidentemente la protesta dei funzionari è le- gittima, e legittima è dunque la richiesta con- tenuta nel disegno di legge di provvedere ad assegnare il posto, la qualifica ed il trattamen- to economico al personale che ha visto ,disat- tese le sue aspettative.

Questo è uno dei tanti esempi di disordine.

L'Amministrazione — ripeto — ha dato una interpretazione restrittiva della legge accordan- do dei privilegi a certe persone e quindi creando discriminazioni assurde. Per correggere questo disordine è necessario forzare ulteriormente una disposizione in se stessa soddisfacente.

Mii'chiedo se le stesse discriminazioni fatte ai danni di funzionari superiori non siano state fatte nella stessa misura anche ai danni dei funzionari più modesti. Noi con questa legge au- mentiamo le tabelle di otto posti, di 'cui due di direttori di divisione e sei di direttori di se- zione, e praticamente accontentiamo quindi i funzionari di grado più elevato. La Commissio- ne fu molto perplessa sul- modo di procedere a proposito di questo provvedimento, anche per- chè il sindacato, che rappresenta gli interessi del personale, non ha mai voluto assumere un at- teggiamento in proposito, nonostante che, col- lettivamente e Singolarmente, vari membri del- la Commissione gli avessero chiesto un pare- re. La Commissione, comunque, con d'astensio- ne del nostro Gruppo, e del Gruppo socialista., se non ricordo male, ritenne necessario consen- tire che la legge venisse presentata in aula, per- chè personale non pagasse per una Giunta che ha commesso in questo, come in tanti al- tri casi, errori macroscopici sull'organizzazio- ne della sua burocrazia. (Consensi a sinistra).

!PRESIDENTE. E' 'iscritto a parlare l'onore- vole Cambosu. Ne ha facoltà.

CAMBOSU (P.S.I.). Signor Presidente, ono- revoli colleghi, il disegno di legge in esame ci lascia perplessi per la concomitanza con la pre- sentazione dell'altro disegno di legge relativo allo stato giuridico del personale. Riteniamo che la discussione sul secondo provvedimento dovesse precedere questa. Le date stesse di pre- sentazione dei due disegni di 'legge aggiungono

motivo di perplessità. Il nostro Gruppo, riesa- minando gli atti relativi al problema, non ha po- tuto non rilevare tutto il disordine, o peg- gio, con cui si è proceduto in questi 14 anni di autonomia. La Commissione per gli affari del personale, in applicazione 'd'ella legge numero 9 del 1960, aveva ritenuto di poter collocare extra organico id personale non proveniente da altre pubbliche amministrazioni. Ignorava nel fare ciò 'precise norme di legge. A nostro avviso si sarebbero dovuti collocare extra organico, cioè in soprannumero, i comandati. Ritengo che la Cor-

te dei Conti non avrebbe avuto nulla da ecce- pire se si fosse proceduto 'in questo senso. Forse per fare ciò non sarebbe stata necessaria nep- pure una nuova norma 'legislativa, perché i co- mandati provenivano da amministrazioni dello Stato o da Enti locali oda altri Enti pubblici, do- ve già ricoprivamo un posto in organico. A me sembra assurdo, illogico che si possano contem-

poraneamente ricoprire due posti : il primo nel- l'Amministrazione di provenienza, che non può essere 'toccato da altri, il secondo nella Regione.

In proposito credo che non sia esatta la in- terpretazione che da qualche parte si è voluta dare dell'articolo 14 della legge 1960, nel senso cioè che d'Amministrazione regionale fosse te- nuta, in quell'epoca, a ricoprire i posti previsti nelle tabelle 'esistenti con personale comandato.

L'articolo 14, a mio avviso, diceva 'semplicemen- te che i servizi dovevano essere assicurati col personale allora in servizio, sia comandato, sia non comandato. Certo sembra assurdo che un dipendente pubblico possa ricoprire contempora- neamente due posti in organico. Ritengo che non saremmo giunti alla attuale richiesta di sanatoria se, a 'suo tempo, d'Amministrazione regionale avesse operato con la necessaria cau- tela, con la necessaria prudenza.

Altre perplessità ancora fa nascere il modo con cui hanno operato le Giunte regionali dal 1949 in poi. Prima viene approntata una legge sulla base della Costituzione e dello Statuto con la quale, giustamente, s'impone alla Armni- nistrazione regionale, per i primi passi, di ser- virsi di personale comandato dall'Amministra- zione dello Stato e dalle Amministrazioni degli Enti locali. Subito 'dopo però, a distanza di ap-

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Resoconti Consiliari — 3862 — Consiglio Regionale della Sardegna

IV LEGISLATURA CLXXI SEDUTA 6 GIU(T'NO 1963

pena qualche mese, la Giunta presenta un'altra Legge con la quale chiede, in carenza di personale statale o di altri Enti pubblici, di poter, come ha fatto, assumere personale avventizio. Con questo nuovo provvedimento si inizia il regime di disordine la cui responsabilità noi addebi- tiamo alle Giunte che si sono via via succedute, ed in particolare alla Giunta allora in carica.

Non è possibile che le amministrazioni dello Stato, degli Enti locali e degli altri enti pub- blici,,non dispongano di personale (e siamo ap- pena alle leggi del 1949) capace, preparato, com- petente da trasferire alla Regione. Si nota su- bito una carenza della Giunta. Si ricorre al personale estraneo alle pubbliche Amministra- zioni, e in molti casi non capace, non fornito dei requisiti richiesti dalle leggi sui dipendenti, compresi i titoli di studio. Avete assunto per- sonale nelle campagne e avete loro assegnato alte mansioni, con gradi, qualifiche e agevo- lazioni di cui parleremo in sede di discussione dello stato 'giuridico. Il fatto più grave è che per- sonale fornito dei titoli di studio necessari, pur essendo stato investito di funzioni superio- ri, soltanto per non aver ottenuto un decreto regolare di attribuzione di quelle funzioni, è stato lasciato in disparte.

Per quanto riguarda i casi specifici, nomina- tivi, il nostro Gruppo ritiene giusto sanare le situazioni anormali che voli della Giunta avete creato e lasciate insolute per tanti anni. Il no- stro Gruppo ritiene tuttavia, ed a questo su- bordinerà il proprio atteggiamento, che il di- segno di legge 'debba essere emendato (ci ri- serviamo di presentare immediatamente i re- lativi emendamenti) nel senso di consentire che la sanatoria sia estesa a tutto il personale me- ritevole, quello cioè che voi avete incaricato di mansioni superiori, che le svolgono effettivamen- te e che, soltanto - perchè non hanno ottenuto il relativo decreto, si vedono estromessi e si tro- vano ulteriormente danneggiati nel momento stesso in culi l'Amministrazione intende giusta- mente riparare ad un vecchio torto. Quale sarà la forma migliore per raggiungere questo risul- tato? Forse non è quella suggerita dai nostri emendamenti, ma comunque è necessario tro- vare una formula giusta. Come avete emanato

decreti di assegnazione nelle mansioni superio- ri a coloro che oggi intendete inquadrare nelle tabelle credo che possiate emanare analoghi de- creti retroattivi per riconoscere, con atto for- male, l'inquadramento del personale che pos- siede anakighi requisiti. Alle vostre decisioni, comunque, il nostro Gruppo subordinerà il vo- to finale sul disegno di legge. (Consensi a si- nistra).

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare l'onore- vole Sanna Randaccio. Ne ha facoltà.

SANNA RANDACCIO (P.L.I.). Io condivido il punto di vista dell'onorevole Congiu, mentre non posso condividere 'la conclusione alla quale è giunto il Gruppo socialista. Mi pare che con- cordiamo tutti sul fatto che sui problemi le- gati all'assunzione e al trattamento del perso- nale assunto dal 1949 fino ad oggi, un po' per carità 'di patria, e un po' per il senso di quieti- smo dal quale tutti, chi più chi meno, ci lascia- mo prendere, si porteranno pochi argomenti.

Ritengo che ciò avvenga soprattutto perchè or- mai, dal 1949 ad oggi, si sono consolidati diritti, che non possiamo disattendere, pur deploran- do che, quando ancora si era in tempo, non si sia provveduto a risolvere con giustizia un pro- blema che ha creato una situazione di fronte alla quale ben poco noi possiamo, ora, fare.

Se questa è la realtà, mi pare che si debba approvare il disegno di legge senza emendamen- ti. E' chiaro, infatti, come è detto anche nel testo in esame, che, se si vuole veramente fare giustizia, è necessario approvare questo disegno di legge prima di quello sullo stato giuridico.

E' per questo motivo che dichiaro di votare a favore. Se verrà in seguito presentato un altro provvedimento per sanare altre situazioni, io non sarò contrario, ma dico che oggi la pre- sentazione di emendamenti significa non voler risolvere il problema. (Consensi).

!PRESIDENTE. Poichè nessun altro è iscrit- to a parlare, dichiaro chiusa la discussione ge- nerale.

Ha facoltà di parlare l'onorevole Stara, rela- tore per la seconda Commissione.

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Consiglio Regionale della Sardegna

Resoconti Consiliari — 3863 —

IV LEGISLATURA CLXXI SEDUTA 6 GIUGNO 1963

SPARA, (D.C.), relatore. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il disegno di legge in esame è stato esaminato dalla Commissione finanze in un momento particolarmente difficile, da un punto di vista amministrativo, perchè l'Ammi- nistrazione regionale era in regime di esercizio provvisorio e il nostro parere, che riguardava particolarmente la spesa, cioè l'articolo 3 del disegno di legge, è stato espresso con notevoli difficoltà, dopo lungo esame e dopo aver senti- to le spiegazioni degli organi finanziari della Regione.

La situazione era che 'trovandoci in periodo di esercizio provvisorio potevamo nella 'legge fa- re riferimento al bilancio provvisorio, che, co- me è noto, si basa sui dodicesimi ;dell'esercizio scaduto. Non potevamo, quindi, fare riferimen-

to all'esercizio 1962, perchè già scaduto, e nan potevamo allo stesso tempo fare riferimento al bilancio 1963, perchè non ancora approvato.

Pur trovandoci di fronte a questa difficoltà tecnica, amministrativa, contabile, riconoscen- do l'urgenza, l'equità, come ha detto collega Sanna Randaccio, della legge, la Commissione, con molta buona volontà, ha formulato l'artico- lo 3 in forma un po' vaga, non del tutto or- todossa dal punto di Vista della tecnica finan- ziaria. Con ciò abbiamo consentito che il dise- gno di legge proseguisse 11 suo cammino, il suo iter per arrivare alla discussione in aula.

Ora che il bilancio 1963 è stato approvato, potrebbe sembrare stifficiente sostituire il rife- rimento ai capitoli 6, 8, 10 del bilancio 1962 con il riferimento ai corrispondenti capitoli del bilancio 19C; da informazioni assunte per le maggiori spese derivanti da questa legge, era già sufficiente la capienza dei capitoli del bi- lancio 1962.

Riflettendo meglio, è sorto, però, in noi un dubbio, che giustifica la presentazione dell'e- mendamento distribuito pocanzi. Se l'onorevole Presidente consente, vorrei illustrare questo emendamento, in modo da evitare la discussio- ne in un momento successivo. In realtà, la preoc- cupazione è stata questa: noi sappiamo che, per l'articolo 81 della Costituzione, ad ogni spesa deve corrispondere una entrata. Lasciando in- determinata la dizione, come aveva fatto origi-

nariamente la Commissione, la legge potrebbe venire rinviata dal Governo per la mancata co- pertura della nuova spesa. L'emendamento da noi presentato, che è puramente formale, ha esclusivamente lo scopo di evitare un eventuale rilievo del Governo, fatto già verificatosi in pas- sato. Dico che l'emendamento è puramente for- male, perchè, come nel bilancio 1962 erano già compresi 12 milioni previsti per la maggiore spesa derivante da questa legge, anche nel bilan-

cio 1963 la maggiore spesa è già prevista. Que- ste variazioni in aumento e in diminuzione

che noi indichiamo nell'emendamento sono, quindi, puramente formali; la diminuzione del capitolo 231, sulle rate di ammortamento delle operazioni di tesoreria, previste in quattro mi- lioni e 200 mila lire, nan si avrà, perchè esiste già la copertura; e lo stesso può dirsi del ca- pitclo 6 sugli stipendi, salari e indennità.

Impostata la 'questione correttamente dal pun- to di vista finanziario ed economico, sulla legge non potranno, ritengo, essere mossi rilievi e os- servazioni da. parte del Governo. Il collega ,Sod- du, che parlerà per la prima ;Commissione, po- trà rispondere alle osservazioni di carattere generale e particolare presentate dai colleghi anche in sede •di Commissione finanze.

Arrivando alla stessa conclusione dell'onore- vole Sanna Randaccio, praticamente, posso dire che la legge vale come sanatoria di una situa- zione. Abbiamo anche considerato questo prov- vedimento come il primo scalino per arrivare al- l'approvazione della legge sull'organico, che sarà discussa immediatamente dopo. Siamo arrivati alla approvazione del disegno di legge attraver- so un esame di tutta la documentazione relati- va al problema e, soprattutto, dopo aver saputo che la Corte dei, Conti aveva mosso dei rilievi sul decreto col quale si cercava di regolarizza-

re la situazióne. Ci siamo resi conto, per ciò, che era necessaria una legge per regolarizzare la posizione dei alcuni funzionari. Concludendo, sia dal punto di vista ,amministrativo che da quello finanziario la Commissione, in piena co- scienza, ha espresso parere favorevole sul prov- vedimento. (Consensi).

PREMENTE. Ha facoltà di parlare l'onore- vole Soddu, relatore per la prima Commissione.

(16)

Resoconti Consiliari — 3864 — Consiglio Regionale della Sardegna

IV LEGISLATURA CLXXI SEDUTA 6 GIUGNO 1963

:SODDU relatore. Mi rifaccio alla rela- zione scritta.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere del- la Giunta, ha facoltà di parlare l'onorevole As- sessore ad lavoro e pubblica :istruzione.

ATZENI ALFREDO ( D.C. ) , Assessore al la- voro e pubblica istruzione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, non concordo con la afferma- zione dell'onorevole :Congiu che la Giunta regio- nale abbia, nel corso degli anni, senza alcuna seria valutazione, assegnato determinati elemen_

ti, sproVvisti di adeguati titoli, a funzioni •di particolare responsabilità. In effetti, l'assegna- zione e soprattutto i1 mantenimento a quei po- sti di questi elementi, è una riprova che nei lo- ro :confronti la Giunta, nel corso degli anni, ha voluto esprimere un giudizio positivo. La presen- tazione del disegno di legge, come rileva la re- lazione, è stata determinata dal fatto che la Corte dei Conti, non ritenendo legittima la :isti- tuzione di una qualifica extra organico, rifiutò la registraiione dei provvedimenti adottati dal- l'Amministrazione regionale per attribuire a ta- li elementi il trattamento economico corrispon- dente alle funzioni di direttore di divisione e di direttore di sezione alle quali avevano diritto sulla base del secondo comma dell'articolo 9 del- la legge regionale 20 maggio 1960, numero 9.

Questo provvedimento deve precedere, ono- revole :Cambosu, l'esame e la approvazione del disegno di legge :che regola la materia, in quan- to le disposizioni contenute nella legge che ho or ora citato, cioè la legge numero 9, devono pre- cedere ogni altro provvedimento riguardante lo inquadramento del personale regionale; l'appli- cazione completa della legge numero 9 è, cioè, la base di partenza per l'applicazione dell'or- dinamento che noli definiamo con il provvedi- mento di cui sta per iniziare la discussione.

La tesi sostenuta dall'onorevole Cambosu sul- l'opportunità di considerare in soprannumero i comandati, in modo da fare posto agli elementi extra organico, non regge, 'in quanto la condi- zione indispensabile per ottenere il comando di funzionari pubblici è quella che negli organici

della Regione esistano i relativi posti. Per que- ste ragioni, la Giunta regionale ha fiducia che l'onorevole Consiglio vorrà approvare il dise- gno di legge in esame. (Consensi).

PRESIDENTE. Metto in votazione il pas- saggio alla 'discussione degli articoli. Chi lo 'ap- prova alzi la mano.

(E' approvato).

'Si dia 'lettura dell'articolo 1.

ASARA, Segretario:

Art. 1

Nella tabella prima, allegato A Ala legge re- gionale 20 maggio 19:60, numero 9, e successi- ve modificazioni, è :apportata la seguente va- riazione in aumento:

I) IMPIEGATI AMMINISTRATIVI:

a) Direttori + 8

Nella tabella seconda, allegato B alla predet- ta legge, sono apportate le seguenti variazioni in aumento:

II) IMPIEGATI DIRETTIVI:

Amministrativi:

— Direttore di divisione

— Direttore di sezione + 6

I posti istituiti col presente articolo sono de- stinati al personale previsto dal 2.o comma del- l'articolo 9 'dalla legge regionade 20 maggio 1960 numero 9, da inquadrare nella categoria supe- riore.

PRESIDENTE. A questo articolo sono stati presentati due emendamenti Cambosu, - Milia - Pinna Pietro. Se ne dia lettura.

ASARA, Segretario:

«Dopo le parole "Direttore di Sezione -I- aggiungere: "Impiegati di concetto + 4 carrie- ra esecutiva + 8"».

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— 3865 — Consiglio Regionale della Sardegna

IV LEGISLATURA CLXXI SEDUTA 6 GIUGNO 1963

gesoconti Consilzari

«Alla fine dell'articolo 1 aggiungere: "... non- chè al personale che alla data di ,pubblicazio- ne del bando di concorso previsto dal D.P.G.R.

24 dicembre 1960, numero 32, pur essendo in possesso del titolo di studio per l'inquadramen- to nella carriera superiore risulta (inquadrato, per carenza di posti, nella carriera immediata- mente inferiore"».

PRESIDENTE. Poiichè questi emendamen- ti sono stati presentati in questo momento e non sono stati ancora ,distribuiti agli onorevo-

li consiglieri, ritengo opportuno rinviare i no- stri lavori.

I lavori del Consiglio proseguiranno nel po- meriggio alle ore 18.

La seduta è tolta alle ore 12 e 40.

DALLA DIREZIONE DEI RESOCONTI IZ Direttore

Avv. Marco Diliberto

Tipografia Società Editoriale Italiana - Cagliari

Anno 1963

Resoconti, f. 525 - s. 171

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