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esiti formativi e lavorativi di iscritti e qualificati nei percorsi dell’obbligo formativo

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Academic year: 2021

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(1)

esiti formativi e lavorativi di iscritti e qualificati nei percorsi dell’obbligo formativo

Torino, 5 ottobre 2017 // IoLavoro – 21a edizione //

un’analisi esplorativa sui percorsi di Istruzione e Formazione professionale in Piemonte

MARTINO BERNARDI GIANFRANCO DE SIMONE

www.fondazioneagnelli.it Fondazione Agnelli @fondagnelli

(2)

guardare agli esiti per valutare l’efficacia

//

i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) regionali per l’assolvimento dell’obbligo formativo perseguono un doppio obiettivo

accompagnare gli studenti all’acquisizione della qualifica e al completamento dell’obbligo formativo e di istruzione, contrastando così il fenomeno dell’abbandono precoce dei percorsi formativi

fornire loro competenze adeguate per un inserimento proficuo nel mondo del lavoro

//

questo studio guarda agli esiti formativi e lavorativi degli iscritti e dei qualificati per trarne delle indicazioni di efficacia dei percorsi di IeFP a livello:

aggregato – efficacia del sistema regionale di IeFP

disaggregato - efficacia del singolo operatore che eroga corsi di IeFP

(3)

fonte dei dati

//

anagrafe regionale degli iscritti e dei qualificati nei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale – Regione Piemonte

//

Comunicazioni Obbligatorie – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (nodo Regione Piemonte)*

* Elaborate grazie al supporto di Giovanni Montano e Giuseppe Spinnato (Città Metropolitana di Torino) e di Matteo Fontana (CRISP – Università di Milano Bicocca)

(4)

primo obiettivo:

accompagnamento alla qualifica

e contrasto alla dispersione

(5)

66,1%

74,0%

66,4%

73,6%

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

Tasso osservato Tasso aggiustato

Tra gli iscritti nel 2007, solo 2 su 3 hanno conseguito la qualifica.

La probabilità di successo cresce nel tempo: tra gli iscritti del 2013, 3 su 4 si sono qualificati.

Le migliori chances di successo non sembrano dovute a una più

favorevole selezione degli allievi (tasso aggiustato), ma a un miglioramento com- plessivo dell’efficienza del sistema.

cresce la probabilità di concludere il corso con successo

// analizzati i dati di 38.404 iscritti ai corsi di IeFP (coorti 2007-2013).

(6)

la probabilità di arrivare a qualifica migliora in ogni settore

45%

55%

65%

75%

85%

Agro Alimentare Totale

45%

55%

65%

75%

85%

Manifattura, Artigianato Totale

Turismo Sport Totale

Cultura, Informatica Totale

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Meccanica, Impiantistica, Costruzioni Totale

45%

55%

65%

75%

85%

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Servizi Commerciali

Servizi alla Persona

Il successo si mantiene alto nel settore Servizi alla Persona e il

settore Manifattura- Artigianato recupera velocemente terreno.

Servizi Commerciali e Cultura-Informatica presentano una flessione significativa nell’ultimo anno considerato.

Gli altri settori sono sostanzialmente in linea con la media.

(7)

I corsi di IeFP vengono portati a compimento in misura maggiore nelle province di Cuneo e Asti. Torino è in

media.

Il recupero di Vercelli che partiva da posizioni di rincalzo sembra essersi arrestato.

Biella è in contro- tendenza: la quota di iscritti che si

qualificano presenta un trend decrescente.

la probabilità di arrivare a qualifica cresce quasi ovunque

45%

55%

65%

75%

85%

CUNEO ASTI TOTALE TORINO TOTALE

45%

55%

65%

75%

85%

NOVARA TOTALE

ALESSANDRIA

VERBANO-CUSIO-OSSOLA TOTALE

45%

55%

65%

75%

85%

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

VERCELLI TOTALE

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

BIELLA TOTALE

(8)

cosa influisce sulla probabilità

di concludere il percorso di IeFP?

(9)

metodologia

//

stima di un modello probabilistico (probit) su un evento I/0

ottenimento della qualifica triennale

//

fattori di rischio/protezione presi in considerazione:

caratteristiche individuali

- genere, cittadinanza, eventuale disabilità, età all’iscrizione

struttura del percorso di formazione e carriera

- durata percorso (1, 2 o 3 anni), eventuale biennio integrato, cambio di corso di IeFP (una o due volte)

caratteristiche contestuali

coorte di riferimento (wave)

• settore del corso

• provincia del corso

ente erogatore del corso

//

calcolo degli effetti marginali

(10)

il conseguimento della qualifica: fattori di rischio/protezione

3,9 -1,1

-16,4

-6 -18,7

-22,1 -27,5

6,3

21,2

-14,6 -33,8

Ragazza Straniero Portatore di handicap Età all'iscrizione (ref. 13) 14 15 16 17 Durata percorso (ref. 3 anni) 2 anni 1 anno Biennio integrato (ref. No) Cambio corso FP (ref. No) Una volta Due volte

Le ragazze arrivano più spesso dei ragazzi a qualifica. Lo svantaggio degli stranieri rispetto ai nativi è minimo, mentre sull’inclusione degli allievi disabili c’è ancora molto da fare.

I percorsi abbreviati aumentano la probabilità di ottenimento della qualifica (incentivo o sanatoria?)

Ritardi scolastici e cambi di percorso ripetuti sono i più potenti predittori dell’abbandono.

non significativo

(11)

l’efficacia degli operatori

nel contrasto alla dispersione

(12)

50%

60%

70%

80%

90%

100%

Operatore 13 Operatore 5 Operatore 17 Operatore 24 Operatore 18 Operatore 8 Operatore 12 Operatore 23 Operatore 3 Operatore 29 Operatore 15 Operatore 1 Operatore 20 Operatore 21 Operatore 11 Operatore 14 Operatore 2 Operatore 27 Operatore 4 Operatore 7 Operatore 19 Operatore 9 Operatore 26 Operatore 22 Operatore 6 Operatore 16 Operatore 10 Operatore 25 Operatore 28

media 71,7%

assolvimento dell’obbligo: la performance degli operatori

// NB: confronto ceteris paribus: è come se tutti gli operatori avessero erogato il medesimo corso nel medesimo periodo, nello stesso posto ad allievi dello stesso tipo.

(13)

secondo obiettivo: competenze

adeguate per l’inserimento

lavorativo dei qualificati

(14)

una nota metodologica sugli indicatori

//

guardiamo all’occupazione dei qualificati in senso dinamico e descriviamo la situazione in cui si trovano i qualificati entro i primi 2 anni dall’ottenimento del titolo (dal settembre dell’anno di qualifica al settembre del secondo anno successivo a quello di qualifica)

//

definiamo un indicatore di Status Occupazionale (quantità di occupazione) che classifica i qualificati in:

Occupati: qualificati che hanno lavorato per almeno 180 giorni (6 mesi) nell’arco dei 2 anni considerati;

Sottoccupati: qualificati che hanno lavorato per non più di 180 giorni (6 mesi) nell’arco dei 2 anni considerati;

Altro: qualificati per i quali non risultano rapporti di lavoro nell’arco dei 2 anni considerati (disoccupati, NEET, trasferiti all’estero, in altra formazione, autonomi, ecc).

//

guardiamo all’occupazione anche in senso statico, fotografando la situazione contrattuale dei qualificati che a 2 anni dall’ottenimento del titolo hanno un lavoro

//

definiamo un indicatore di Stabilità Contrattuale a 2 anni dalla conclusione del percorso di IeFP che ripartisce i qualificati che lavorano tra:

titolari di contratti permanenti (apprendistato o tempo indeterminato)

titolari di contratti temporanei (tempo determinato / somministrazione / flessibili).

(15)

Dopo gli anni più duri della crisi le

opportunità lavorative per i qualificati sono tornate ai livelli del 2009.

In particolare, una quota crescente del lavoro saltuario (sottoccupati) si sta tramutando in contratti di lavoro più lunghi.

Resta alta la quota di NEET e disoccupati.

1 qualificato su 2 risulta occupato nei primi 2 anni post-qualifica

// analizzati i dati di 25.235 qualificati dei corsi di IeFP nel periodo 2009-2015

51,3 53,7

38,7 41,1

10,0

5,2

2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015*

Occupato

Altro (discoccupato/NEET/estero/altra formazione/autonomo) Sottoccupato

* Per l’anno 2015 il dato è quello acquisito al marzo 2017 (19 mesi anziché 24)

(16)

per i qualificati nessun settore ha un andamento anti-ciclico

Le qualifiche professio- nali consentono di accedere a posizioni a basso valore aggiunto, quelle più esposte alle oscillazioni della domanda di mercato.

Il settore Meccanica, Impiantistica, Costru- zioni offre in media chances occupazionali migliori. Servizi Comm.

e Cultura / Informatica probabilmente pagano la maggior concorrenza dei diplomati.

0 20 40 60 80

Agro Alimentare Media Settori

Manifattura, Artigianato

Turismo Sport Media Settori Servizi alla Persona

2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015*

Cultura, Informatica Media Settori Servizi Commerciali

0 20 40 60 80

2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015*

Meccanica, Impiantistica, Costruzioni Media Settori

* Per l’anno 2015 il dato è quello acquisito al marzo 2017 (19 mesi anziché 24)

(17)

Gli effetti del ciclo economico sulle

chances occupazionali dei qualificati sono evidenti in tutte le province, ma alcuni territori sono

mediamente più

resilienti (Cuneo, VCO).

La buona performance di Biella va

riconsidera-ta alla luce del fatto che nello stesso arco temporale in quel territorio si perdevano qualificati e la disper-sione era in crescita.

anche i mercati del lavoro locali seguono il trend

0 20 40 60 80

CUNEO

VERBANO-CUSIO-OSSOLA Media Regione

TORINO ALESSANDRIA Media Regione

0 20 40 60 80

2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015*

BIELLA

Media Regione VERCELLI

2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015*

ASTI NOVARA Media Regione

(18)

A 2 anni dalla qualifica, in 1 caso su 3 chi lavora ha un contratto di apprendistato. Vi è anche una quota non trascurabile di contratti a tempo indeterminato (14%).

Con la crisi è cresciuta l’avversione al rischio delle imprese che hanno investito meno in rapporti stabili.

Il dato non incorpora ancora i possibili effetti (temporanei?) degli incentivi fiscali (Jobs Act, 2015-2016).

circa la metà dei contratti è di tipo permanente

34,0

14,3 51,8

Permanente - Apprendistato

Permanente - Tempo Indeterminato Temporaneo

39,4

31,9

13,0 11,5

47,6

56,5

2009 2010 2011 2012 2013 2014

Permanente - Apprendistato Permanente - Tempo Indeterminato Temporaneo

(19)

cosa influisce sulle chances

occupazionali dei qualificati?

(20)

metodologia

//

stima di un modello probabilistico (probit) su un evento I/0

aver lavorato almeno 6 mesi nei primi 2 anni post-qualifica (Occupato)

//

fattori di rischio/protezione presi in considerazione:

caratteristiche individuali

- genere, cittadinanza, eventuale disabilità, età all’iscrizione

struttura del percorso di formazione e carriera

- durata percorso (1, 2 o 3 anni), eventuale biennio integrato, cambio di corso di IeFP (una o due volte)

caratteristiche contestuali

coorte di riferimento (wave)

• settore del corso

• provincia del corso

ente erogatore del corso

//

calcolo degli effetti marginali

(21)

probabilità di essere occupato: fattori di rischio/protezione

Nonostante siano più regolari negli studi, le ragazze scontano un piccolo svantaggio occupazionale rispetto ai ragazzi (20 giorni lavorati in meno nell’arco di 2 anni). Così come i giovani di origine straniera

rispetto ai loro pari italiani (-15 giorni lavorati).

Più significativo è lo

svantaggio dei portatori di handicap (-80 giorni).

La giovane età al

momento della qualifica può essere un ostacolo per l’inserimento lavorativo.

-5 -3 -15,9

-9,3

8,9

15,4 Ragazza

Straniero Portatore di handicap Età alla qualifica (ref. 17) 16 18 19 Durata percorso (ref. 3 anni) 2 anni 1 anno Biennio integrato (ref. No) Cambio corso FP (ref. No) Una volta Due volte

Nota: Vantaggio/svantaggio rispetto alla categoria di riferimento (valori percentuali).

(22)

l’efficacia degli operatori nel

preparare per il mondo del lavoro

(23)

preparazione per il lavoro: la performance degli operatori

// NB: confronto ceteris paribus: è come se tutti gli operatori avessero erogato il medesimo corso nel medesimo periodo, nello stesso posto ad allievi dello stesso tipo.

10%

20%

30%

40%

50%

60%

Operatore 28 Operatore 5 Operatore 8 Operatore 23 Operatore 10 Operatore 4 Operatore 6 Operatore 21 Operatore 27 Operatore 24 Operatore 25 Operatore 18 Operatore 2 Operatore 12 Operatore 1 Operatore 7 Operatore 14 Operatore 19 Operatore 29 Operatore 11 Operatore 13 Operatore 22 Operatore 20 Operatore 3 Operatore 16 Operatore 15 Operatore 9 Operatore 26 Operatore 17

media 36,3%

(24)

assolvimento dell’obbligo e inserimento lavorativo:

un’analisi congiunta dell’efficacia

degli operatori sui due fronti

(25)

qualifiche e lavoro due facce della stessa medaglia

//

valutare separatamente l’efficacia corsi di IeFP rispetto ai due obiettivi può essere fuorviante

//

la buona performance occupazionale di un corso può essere dovuta al fatto che molti studenti si sono persi per strada e solo i più motivati e talentuosi sono arrivati fino in fondo (efficacia senza equità)

//

analogamente, un corso che ottiene ottimi risultati nel contrasto alla dispersione (alta percentuale di qualificati) potrebbe avere dei pessimi riscontri in termini occupazionali, il che lascerebbe intendere che, nonostante il titolo acquisito, i qualificati siano «poveri di competenze» (equità senza efficacia)

//

i risultati nel contrasto alla dispersione e quelli relativi al successo lavorativo debbono essere tenuti simultaneamente in conto quando si valuta la performance degli operatori

//

proponiamo uno schema intuitivo per capire come distinguere i casi critici da quelli di

successo

(26)

performance degli operatori sui due obiettivi

media tasso di qualifica

20%

25%

30%

35%

40%

45%

50%

55%

60% 65% 70% 75% 80% 85%

titoli senza competenze

media tasso di occupazione titoli e competenze

per molti

pochi titoli e poche competenze titoli e competenze

per pochi

(A) % qualificati su iscritti

(B) % occupati su qualificati

(27)

una valutazione di sistema:

vale davvero la pena

prendere una qualifica?

(28)

il valore reale della qualifica sul mercato del lavoro

//

l’alta dispersione nei corsi di IeFP potrebbe dipendere dal fatto che gli studenti non valutano l’acquisizione del titolo come realmente decisiva per un inserimento proficuo nel mercato del lavoro

//

per capire se questa idea è fondata abbiamo cercato di capire qual è il differenziale nella probabilità di essere occupato tra un qualificato e un non qualificato a 1, 2 e 3 anni di distanza dalla data di completamento (teorico) del corso di IeFP

//

abbiamo operato dei confronti a parità di altre condizioni osservabili e dunque confrontiamo iscritti molto simili tra loro e diversi per il solo fatto di avere o non aver conseguito la qualifica

//

quindi pareggiamo le caratteristiche individuali (genere, cittadinanza, eventuale disabilità, età all’iscrizione), struttura del percorso di formazione e carriera (durata percorso, eventuale biennio integrato, eventuale cambio di corso di IeFP), caratteristiche contestuali (coorte di riferimento, settore del corso, provincia del corso), ente erogatore del corso

//

per tener delle possibili distorsioni nel confronto dovute a caratteristiche non osservate

(omitted variables bias) abbiamo replicato le stime anche con metodologia IV (effort = %

ore di assenza ai corsi): i risultati sono confermati.

(29)

Il bonus legato al

possesso della qualifica opera con effetto

immediato (+18,2%

dopo un anno) e cresce nel tempo.

A 3 anni dal termine degli studi, il 60% dei qualificati ha un’occu- pazione. Dei loro compagni che hanno abbandonato il corso, invece, solo il 35% è occupato, nonostante l’ingresso precoce nel mercato del lavoro.

la qualifica espande le opportunità occupazionali

Nota: Modello Probit - effetti marginali 20,9

29

34,9 39,1

51,5

59,1

1 anno 2 anni 3 anni

Probabilità di essere occupato a 1, 2, 3 anni dal termine teorico del proprio corso di IeFP

Dispersi Qualificati Bonus qualifica

+18,2% +22,5% +24,2%

(30)

esiti formativi e lavorativi di iscritti e qualificati nei percorsi dell’obbligo formativo

Torino, 5 ottobre 2017 // IoLavoro – 21a edizione //

un’analisi esplorativa sui percorsi di Istruzione e Formazione professionale in Piemonte

MARTINO BERNARDI GIANFRANCO DE SIMONE

www.fondazioneagnelli.it Fondazione Agnelli @fondagnelli

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