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Riassunto: macchina termica ideale (di Carnot)

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Academic year: 2021

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Riassunto: macchina termica ideale (di Carnot)

La macchina di Carnot `e formata da un ciclo in un gas perfetto, costituito da due trasformazioni isoterme (ab e dc in figura) e due adiabatiche (bc e da in figura).

E’ il prototipo ideale della macchina termica, che trasforma cio`e calore in lavoro. Le sue principali propriet`a sono:

• `e reversibile (le quattro trasformazioni lo sono)

• lavora fra due sole sorgenti a temperatura T2 e T1 > T2

• per i calori scambiati vale |Q|Q1|

2| = TT1

2 (le temperature sono assolute)

• il lavoro prodotto in un ciclo `e L = |Q1| − |Q2|

• il rendimento, definito come lavoro prodotto su calore assorbito, η = |QL

1|, vale η = 1 − TT2

1 ed `e sempre η < 1 (η = 1 solo per T2 = 0 o T1 = ∞).

(2)

Rendimento di macchine termiche ed enunciato di Kelvin

In una macchina termica viene fornito del calore Q1 e prodotta energia meccanica come lavoro L. La qualit`a di tale trasformazione `e misurata dal rendimento η definito come

η = energia ottenuta

energia assorbita = L

|Q1|

η < 1 sempre, anche per macchine ideali: parte del calore fornito alla macchina (Q1) `e sempre ceduto (Q2) alla sorgente a temperatura pi`u bassa; di conseguenza il lavoro prodotto L potr`a al pi`u essere pari alla differenza tra i due.

Si arriva quindi alla conclusione che non potr`a mai essere realizzato il motore perfetto (vedi schema qui accanto), in cui il calore prelevato da un’unica sorgente `e completamente trasformato in lavoro. Tale conclusione porta in modo naturale al seguente enunciato alternativo della seconda legge della termodinamica (enunciato di Kelvin):

Non esiste un ciclo termodinamico avente come unico risultato l’acquisizione di calore da un’unica sorgente termica e la sua totale trasformazione in lavoro

(3)

Entropia come funzione di stato ed enunciato di Kelvin

Consideriamo un ciclo S in cui si scambiano i calori Qi, i = 1, .., n con n sorgenti a temperatura Ti. Dimostriamo la seguente disuguaglianza:

n

X

i=1

Qi

Ti ≤ 0,

dove l’uguaglianza vale se il ciclo `e reversibile, la disuguaglianza altrimenti.

Introduciamo n cicli di Carnot Ci che lavorano fra ogni Ti e un T0 arbitrario, scambiando calore −Qi con ogni sorgente a temperatura Ti. Il calore scambiato da ogni ciclo con la sorgente a T = T0 sar`a Q0i = T0

TiQi.

Consideriamo il ciclo S e tutti i cicli Ci. La sorgente a T = T0 scambia un calore Q0 =

n

X

i=1

−Q0i = −T0

n

X

i=1

Qi

Ti . Le altre sorgenti scambiano in totale un calore nullo.

Se Q0 < 0, l’unico risultato finale `e che la sorgente a T0 cede calore che `e trasformato in lavoro, ma ci`o non `e possibile secondo l’enunciato di Kelvin. Necessariamente, Q0 ≥ 0, da cui la dimostrazione della disuguaglianza.

Se il ciclo `e reversibile, basta farlo girare in senso opposto per trovare che Q0 = 0.

(4)

Entropia ed enunciato di Kelvin

Se un ciclo `e reversibile, le temperature del sistema e della sorgente di calore sono uguali. Su tale ciclo

∆S = I

rev

dQ

T = 0.

Ci`o equivale ad affermare che la S come l’abbiamo definita:

SB − SA =

Z B A,rev

dQ T

`e una funzione dello stato del sistema. Se il ciclo `e irreversibile, si ha invece 0 = ∆S >

I

irr

dQ T ,

da cui, supponendo che il ciclo abbia una parte irreversibile da A a B e una parte reversibile da B ad A:

SAB >

Z B A,irr

dQ T .

Se dQ = 0, riotteniamo l’enunciato “entropico” del secondo principio.

(5)

Rendimento di altre macchine termiche I

Tutte le trasformazioni sono assunte reversibili e su di un gas ideale.

Ciclo di Stirling - costituito da due isoterme e due isocore.

Il calore `e scambiato in tutte e quattro le trasformazioni. Per le due isoterme,

Q1 = nRT1 log Vb

Va, Q2 = nRT2 log Va Vb Notare che Q1 = −TT2

1Q2 come per il ciclo di Carnot.

Per le due isocore, il calore scambiato `e lo stesso in valore assoluto:

Q = ncv(T1 − T2)

Il rendimento ηs di tale ciclo `e inferiore a quello del ciclo di Carnot ηc: ηs = |Q1| − |Q2|

|Q1| + |Q| = (|Q1| − |Q2|)/|Q1|

(|Q1| + |Q|)/|Q1| = ηc

1 + |Q|/|Q1| < ηc

(6)

Rendimento di altre macchine termiche II

Ciclo Otto (motore a 4 tempi) – Non contiene isoterme ma due isocore e due adiabatiche. Il calore `e assorbito nella trasformazione 1 → 2: Q1,2 = ∆Eint,12 = ncV (T2− T1), ceduto nella trasformazione 3 → 4: Q3,4 = ncV (T4 − T3). Il lavoro `e svolto nelle trasformazioni 2 → 3 e 4 → 1: L = L23 + L41.

L = −(∆Eint,23 + ∆Eint,41) = −ncV (T3 − T2) − ncV (T1 − T4)

Il rendimento `e dunque ηo = L

|Q1,2| = ncV(T2 − T1 + T4 − T3)

ncV(T2 − T1) = 1 − T3 − T4 T2 − T1 Ricordando che per una trasformazione adiabatica T V γ−1=cost., si trova

T1V1γ−1 = T4V4γ−1, T2V2γ−1 = T3V3γ−1, ma V1 = V2, V3 = V4, da cui (T1 − T2)V2γ−1 = (T4 − T3)V3γ−1 e infine

ηo = 1 −  V2 V3

γ−1

= 1 −  V2 V3

cVcp−1

Il rapporto V2/V3 `e detto rapporto di compressione.

(7)

Macchine frigorifere

Una macchina termica che trasferisce calore da una sorgente fredda ad una sorgente calda costituisce una macchina frigorifera (o frigorigena). Una macchina di Carnot che funziona “al contrario” `e una macchina frigorifera. Lo schema a lato precisa le relazioni tra il lavoro che si deve fornire alla macchina frigorifera e i calori scambiati con le sorgenti termiche.

L’efficienza di una macchina frigorifera `e misurata dal parametro

ε = energia utile

energia assorbita = |Q2| L

Per il frigorifero di Carnot abbiamo εc = |Q2|

|Q1| − |Q2| = T2

T1 − T2 = T2/T1

1 − (T2/T1) = 1 − ηc

ηc = 1

ηc − 1

dove ηc `e il rendimento della macchina di Carnot quando funziona nel verso usuale.

εc > 0 sempre. Notare che εc `e tanto maggiore quanto minore `e ηc.

(8)

Secondo principio, enunciato di Clausius

Cos`ı come il motore perfetto, anche il frigorifero perfetto (schematizzato qui a fianco) non esiste. Infatti, in tal caso la variazione di entropia complessiva del sistema (sorgenti termiche + gas) sarebbe pari a

∆S = −|Q|

T2 + |Q|

T1 < 0

in contrasto con la seconda legge della termodinamica (dato che il sistema `e chiuso).

Questo porta al seguente enunciato alternativo (di Clausius) della seconda legge:

Non esiste una trasformazione il cui unico risultato `e il trasferimento di calore da una sorgente a temperatura pi`u bassa ad una a temperatura pi`u alta

Gli enunciati di Clausius e di Kelvin sono equivalenti: `e immediato dimostrare che l’uno implica l’altro.

(9)

Rendimento delle macchine reali

Tra tutte le macchine termiche che operano tra due sole temperature T1 e T2 (con T1 > T2), la macchina di Carnot `e quella con il rendimento pi`u elevato.

Supponiamo di avere una macchina di rendimento ηx > ηc. Accoppiamola a un frigorifero di Carnot operante tra le stesse temperature e che utilizza tutto il lavoro prodotto dalla nostra macchina. Otteniamo una macchina che: (1) non utilizza lavoro esterno e che, (2) scambia le quantit`a di calore |Q01| − |Q1| e |Q02| − |Q2| con le sorgenti alle temperature T1 e T2

Dato che il lavoro prodotto dalla macchina termica `e pari a quello utilizzato dal frigorifero di Carnot, |Q1| − |Q2| = |Q01| − |Q02|, da cui |Q1| − |Q01| = |Q2| − |Q02| = Q.

Se ηx > ηc abbiamo ηx > ηc ⇒ |L|

|Q01| > |L|

|Q1| → Q = |Q1| − |Q01| > 0 Ma in questo modo, avremmo costruito un frigorifero perfetto!

Nessuna macchina termica reale che lavora fra due temperature pu`o avere un rendimento superiore a quella di Carnot.

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