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portato negli ultimi anni all’introduzio- ne, in determinati contesti produttivi, di disciplinari con un maggiore grado di tutela messi a punto sia da istituzioni pubbliche, sia da organizzazioni o im- prese private.

La parola agli esperti

La valutazione da parte degli esper- ti europei di benessere animale è stata eff ettuata nell’ambito di un seminario organizzato a Madrid nel settembre del 2009 dal Crpa in collaborazione con l’Università dell’Extremadura e l’Istitu- to spagnolo per la ricerca, l’agricoltura e le tecnologie alimentari (Inia). Sotto esame alcuni disciplinari (biologici e non) che riguardavano l’allevamento bovino e che contenevano elementi di tutela del benessere: regolamento Ce 889/2008, Soil Association (adottato nel Regno Unito), Krav (Svezia), Bioland (Germania), Naturland (Germania), Demeter (Germania), Skal (Olanda), Neuland (Germania), Freedom Food (Regno Unito), Marks & Spencer (Re- gno Unito), Agriqualità (Italia), Laiq - Legambiente per un’agricoltura di qua- lità (Italia).

L’obiettivo era quello di individuare e analizzare i requisiti più importanti dei disciplinari dal punto di vista scien- tifi co, valutando al tempo stesso la loro introduzione negli allevamenti dal pun- to di vista tecnico ed economico al fi ne di ottenere un signifi cativo aumento del benessere degli animali, ovviamente te- nendo conto di quanto già richiesto dal- la normativa comunitaria e dei sistemi di allevamento utilizzati generalmente in Europa.

Nella prima colonna a sinistra delle tabelle 1 e 2 sono elencati gli aspetti dei disciplinari che gli esperti hanno ritenu- to più importanti (punti di forza) per il miglioramento del benessere dei bovini da latte in azienda durante il trasporto e prima della macellazione. Negli stes- si disciplinari gli esperti hanno eviden- ziato anche i punti di debolezza, cioè la mancanza di norme che potrebbero ri-

Disciplinari sul benessere,

cosa migliorare per le vacche

di P. Ferrari, K. de Roest, C. Montanari

M

igliorare le condizioni di benessere per i bovini da latte, rispetto ai minimi di legge, possono rappre- sentare un’opportunità per diff erenziare la produzione lattiero casearia nell’otti- ca di soddisfare le richieste di un’elevata percentuale di cittadini e di consumato- ri europei che reclamano una maggiore off erta sul mercato di prodotti «animal friendly» ottenuti cioè da allevamenti

«PROGETTARE» OPPORTUNAMENTE LA GESTIONE DEGLI ALLEVAMENTI

Gli aspetti migliorativi in stalla riguardano la somministrazione di fi bra, la riduzione della competizione per l’accesso agli alimenti e all’acqua, la densità di allevamento, il divieto della stabulazione fi ssa e dell’utilizzo di educatori, spingivacche e pungoli elettrifi cati

Dal punto di vista delle strutture gli esperti considerano necessario mettere a disposizione degli animali diversi ambienti fra i quali poter scegliere

migliorati per quanto riguarda le con- dizioni di benessere in cui gli animali sono allevati.

I minimi di legge per la specie bovina so- no contenuti nella direttiva 2008/119/Ce, relativa alla protezione dei vitelli fi no a 6 mesi di età, e nelle norme di caratte- re generale relative alla protezione de- gli animali negli allevamenti (diretti- va 98/58/Ce), al loro trasporto (reg. Ce 1/2005) e alla loro macellazione (reg. Ce 1099/2009).

La richiesta di condizioni di vita mi- gliori per gli animali da allevamento ha

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BENESSERE ANIMALE

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solvere alcuni gravi problemi di benes- sere e che quindi meriterebbero di esse- re introdotte.

Gli aspetti migliorativi del benesse- re in stalla riguardano in particolare: la somministrazione di un adeguato tenore di fi bra, l’adozione di soluzioni tecniche che riducano la competizione per l’acces- so agli alimenti e all’acqua, la densità di allevamento, il divieto della stabulazione fi ssa e il divieto di utilizzo di educatori, spingivacche e pungoli elettrifi cati. Nel trasporto e al macello riguardano inve- ce: l’abbeverata prima del carico, l’im- piego di lettiera sui mezzi di trasporto, l’inclinazione delle rampe e l’organiz- zazione dei percorsi per le operazioni di carico-scarico e il divieto di utilizzo dei pungoli elettrici.

Il recente progetto europeo EconWel- fare, realizzato tra il 2008 e il 2011 (www.econwelfare.eu) con il coinvol- gimento di enti di ricerca di Olanda, Italia, Svizzera, Polonia, Regno Uni- to, Spagna e Repubblica di Macedo- nia, ha voluto approfondire l’analisi dei punti di forza e di debolezza degli attuali standard e di alcune iniziative pubbliche o private fi nalizzate appun- to al miglioramento del benessere dei bovini (da latte e da carne), dei suini e degli avicoli.

L’indagine sui disciplinari è stata condotta con il coordinamento del Crpa e la collaborazione degli altri partner del pro-

getto, attraverso l’esame della let- teratura scienti- fi ca e tecnica e la

consultazione di esperti europei di be- nessere animale e dei rappresentanti delle principali associazioni-organiz- zazioni delle fi liere zootecniche nel Regno Unito, in Olanda, Polonia, Ita- lia e Repubblica di Macedonia

Successivamente sono stati orga- nizzati cinque seminari in altrettanti Paesi coinvolti nel progetto, tra cui l’Italia, per valutare con i rappresen- tanti delle fi liere produttive effi cacia e fattibilità, vantaggi e svantaggi de- rivanti da un aumento dei livelli di benessere degli animali al di là degli attuali requisiti minimi di legge.

APPROFONDIMENTO

Il progetto benessere

TABELLA 1 - Importanza-effi cacia e fattibilità-opportunità degli aspetti migliorativi per il benessere delle vacche da latte in allevamento

Aspetti migliorativi importanti del benessere

secondo gli esperti Importanza Fattibilità secondo i rappresentanti della fi liera

Tenore minimo

di fi bra nella dieta Importante

Fattibile solo in parte:

- standard non facilmente defi nibili considerata la diversità dei sistemi di allevamento;

- necessaria fl essibilità compatibile con le diverse caratteristiche aziendali: sistema intensivo-estensivo, tipi genetici, produttività, qualità dei foraggi Soluzioni tecniche

per evitare competizione per l’accesso agli alimenti e all’acqua

Importante Fattibile solo in parte:

- diffi cili da applicare nei ricoveri più vecchi per gli investimenti richiesti

Disponibilità di lettiera

in zona di riposo Importante

Fattibile solo in parte:

- inapplicabile negli allevamenti che adottano pavimentazioni fessurate

Densità massima Importante

Fattibile entro certi limiti:

- densità troppo elevate aumentano la competizione e l’incidenza dei fattori di stress;

- criteri specifi ci (superfi cie minima disponibile per capo) dovrebbero considerare le diverse caratteristiche e specializzazioni dei sistemi di allevamento (intensivo-estensivo, peso iniziale e fi nale)

Divieto

della stabulazione fi ssa Importante

Fattibile solo in parte:

- la stabulazione libera ha già rimpiazzato la stabulazione fi ssa nella maggior parte delle aziende;

- la stabulazione fi ssa persiste soprattutto in aziende ubicate in aree marginali, che potrebbero venire penalizzate dalla sua abolizione

I punti di debolezza dei vari discipli- nari sono già stati aff rontati e descritti nell’articolo «Punti di forza del benesse- re animale», pubblicato su L’Informatore Agrario n. 24 a pag. 57.

Dal punto di vista delle strutture, gli esperti considerano necessario mette- re a disposizione degli animali diversi ambienti fra i quali scegliere per sod- disfare i propri bisogni.

Fondamentale an- che per i bovini la formazione del per- sonale di stalla, così come già previsto dal- la normativa europea per i suini e i polli da carne.

Da migliorare inoltre le condizioni di trasporto, sia incentivando con pre- mi il miglioramento delle condizioni degli animali a destinazione, sia aumen- tando il comfort termico dei veicoli. Al macello dovrebbero invece essere mi- gliorati il benessere degli animali in stabulazione durante l’attesa e l’effi - cienza di stordimento.

Infi ne, dovrebbero essere introdotte nei disciplinari norme e procedure spe-

cifi che per l’eutanasia e l’abbattimento

di emergenza degli animali in azienda e durante il trasporto.

L’opinione della fi liera

Al seminario italiano, svoltosi a Reg- gio Emilia nel giugno 2010 a cura del Crpa, hanno partecipato Coldiretti, Confagricoltura, Confederazione Italia-

na Agricoltori, Feder- bio, Prober, Unicarve, Anas, Unapros, Avi- talia, Una, Sud-Tra- de, Assica e Gruppo Amadori.

In generale si è ri- scontrato un diffu- so consenso in merito all’importanza di somministrare quantitativi minimi adeguati di fi bra, essendo questo un re- quisito necessario a mantenere la buona funzionalità del rumine dell’animale e, quindi, a preservarne la produttività.

Molte perplessità sono emerse, tutta- via, sulla possibilità di fi ssare limiti che possano adattarsi ai diversi sistemi di allevamento e alle diff erenti caratteri- stiche delle aziende e dei tipi genetici,

Densità troppo elevate aumentano la competizione e l’indicenza

dei fattori di stress

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TABELLA 2 - Importanza-effi cacia e fattibilità-opportunità per il benessere delle vacche da latte nelle fasi di trasporto e pre-macellazione

Aspetti migliorativi importanti del benessere

secondo gli esperti Importanza Fattibilità secondo i rappresentanti della fi liera

Abbeverata prima

del trasporto Poco

importante

Fattibile solo in parte:

- essendo già regolamentato dal reg. Ce 1/2005, non sono necessarie ulteriori prescrizioni per le specie considerate

Impiego di lettiera

sui mezzi di trasporto Importante Fattibile:

- maggiore protezione contro le lesioni accidentali e gli ematomi minori rischi di deprezzamento della carne

Minore inclinazione delle rampe

per carico-scarico animali su mezzi di trasporto

Importante

Fattibile:

- applicazione delle condizioni di sicurezza per i lavoratori che si occupano delle operazioni di carico e scarico;

- maggiore protezione degli animali contro le lesioni accidentali e gli ematomi che potrebbero causare il deprezzamento della carne;

- risparmio di tempo e aumento della produttività del lavoro durante le operazioni di carico-scarico Progettazione dei percorsi,

dei passaggi e dell’inclinazione delle rampe per accedere ai mezzi di trasporto

Importante

Fattibile:

- migliori condizioni di sicurezza per gli addetti alle operazioni di carico e scarico;

- maggiore protezione contro lesioni accidentali ed ematomi;

- minori rischi di deprezzamento della carne;

- riduzione dei tempi di carico e scarico

Divieto di utilizzo

dei pungoli elettrici Poco importante

Fattibile solo in parte:

- limitazioni al loro utilizzo sono già previste dalla normativa vigente (anche se di diffi cile controllo);

- l’adeguatezza delle strutture e l’addestramento degli addetti alla movimentazione del bestiame sono aspetti molto più importanti del divieto al loro utilizzo;

- mancanza di strumenti alternativi effi caci (da utilizzare in particolari circostanze nelle quali è ammesso l’impiego dei pungoli)

Per commenti all’articolo, chiarimenti o suggerimenti scrivi a:

[email protected] È condivisa l’opinione di vietare

l’utilizzo di apparecchi elettrifi cati per la movimentazione delle vacche

che determinano fabbisogni molto di- versifi cati.

Anche la disponibilità di lettiera in zona di riposo viene ritenuto un fat- tore importante che do-

vrebbe essere obbligatorio visto che i bovini soff ro- no di frequenti problemi agli arti.

Argomentazioni del tutto analoghe sono state avanza- te in merito alla fattibilità di stabilire limiti di densi- tà massima per tutti gli al-

levamenti. Esiste una comune consape- volezza che densità troppo elevate pro- ducono un aumento della competizione e dell’aggressività, peggiorano le condi- zioni igieniche e sanitarie dell’allevamen- to e costituiscono fonte di stress per gli animali. Si ritiene, tuttavia, che l’indivi- duazione di parametri di densità massi- ma non possa prescindere dal sistema di allevamento.

La maggior parte dei partecipanti ne condivide il divieto di utilizzare apparecchi elettrifi cati per la movi- mentazione dei bovini, tenuto contro dei numerosi inconvenienti che essi comportano.

Infi ne, vale la pena evidenziare come sia gli esperti scientifi ci sia la maggior

parte dei rappresentanti dei produtto- ri zootecnici italiani (a parte quelli di rappresentanza dei produttori biologi- ci) concordino nel ritenere che l’obbligo

di fornire agli animali il pascolo o spazi all’aper- to non sia prioritario per migliorare su larga scala il benessere dei bovini da latte. I secondi ritengono, inoltre, che tale requisito non sia nemmeno applica- bile a tutti gli allevamenti, tenuto conto delle diverse condizioni pedoclimatiche delle diver- se zone dell’Europa e degli investimen- ti che sarebbero necessari per ottempe- rare anche ai requisiti di salvaguardia ambientale.

Paolo Ferrari Kees de Roest Claudio Montanari Crpa Reggio Emilia

La fi bra nella razione è importante per una buona funzionalità del rumine

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