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Dr. Geologo Roby VUILLERMOZ rue Charrey, AOSTA (AO) Regione Autonoma Valle d Aosta Comune di Nus Region Autonome Vallee d Aoste Commune de Nus

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Regione Autonoma Valle d’Aosta

Comune di Nus Region Autonome Vallee d’Aoste

Commune de Nus

Ri R ic ch h ie i es st t a a d d i i a a u u t t o o ri r iz zz za a zi z i o o ne n e p p er e r l l e e s s e e r r c c i i z z i i o o e e l l a a g g e e s s t t i i o o n n e e d d i i u u n n a a

p p i i a a z z z z o o l l a a p p e e r r i i l l d d e e p p o o s s i i t t o o p p r r e e l l i i m m i i n n a a r r e e d d i i r r i i f f i i u u t t i i s s p p e e c c i i a a l l i i p p er e ri i co c o lo l o s s i i e e no n o n n p p er e r i i co c o l l o o si s i vo v o lt l ti i

a a l l l l o o sm s ma a l l t t i i me m en n t t o o p p re r e ss s so o ce c en nt t ri r i a a u u to t o r r i i z z za z a t t i i es e st t er e rn n i i , ,

i i n n l l o o c c a a l l i i t t à à L L a a P P l l a a n n t t a a z z

P P RO R OG G E E T T TO T O M MU UN NI IC CI IP P AL A L E E

  RE R EL L AZ A ZI I ON O N E E G G EO E OL L OG O G IC I CA A E E G GE EO O TE T EC CN N IC I CA A

  MO M O D D EL E L L L AZ A Z IO I O N N E E S SI IS SM MI I C C A A

  ST S T UD U D I I O O D D I I C CO OM MP P AT A TI I BI B IL L IT I T À À

Committente:

Rival S.r.l.

Commessa:

20134RG Emissione:

aprile 2020 Versione:

11

D r. G eo lo go R ob y V U IL L E R M O Z

rue

C

harrey, 6 11100

A

OSTA (AO) Tel 016541854 - 3358079496 - Fax 0165369567 - e-mail:studio@vuillermoz.it Partita IVA 00621420074 C.F. VLL RBY 69A25 A326A

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Richiesta di autorizzazione per l’esercizio e la gestione di una piazzola per il deposito preliminare di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi volti allo smaltimento presso centri autorizzati esterni, loc. La Plantaz RELAZIONE GEOLOGICA E GEOTECNICAMODELLAZIONE SISMICASTUDIO DI COMPATIBILITÀ

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SOMMARIO

1. GENERALITÀ ... 4

2. INQUADRAMENTO GEOGRAFICO ... 4

2.1 INQUADRAMENTO URBANISTICO ... 5

3. DESCRIZIONE DELLE OPERE ... 6

4. CARATTERIZZAZIONE E MODELLAZIONE GEOLOGICA DEL SITO ... 8

4.1 CARATTERIZZAZIONE LITOLOGICA ... 8

4.2 CARATTERIZZAZIONE STRATIGRAFICA ... 8

4.3 CARATTERIZZAZIONE STRUTTURALE ... 8

4.4 CARATTERIZZAZIONE IDROGEOLOGICA ... 8

4.5 CARATTERIZZAZIONE GEOMORFOLOGICA ... 10

4.6 PERICOLOSITÀ GEOLOGICA ... 11

4.7 PIANO STRALCIO DELLE FASCE FLUVIALI ... 12

4.7.1 Sezione 99 ... 16

4.7.2 Sezione 98.1 ... 17

4.8 RILIEVO TOPOGRAFICO DI DETTAGLIO ... 18

4.9 CAMPI DI ALLAGAMENTO DELLE FASCE FLUVIALI ... 21

4.10 DIRETTIVA ALLUVIONI E PIANO DI GESTIONE DEL RISCHIO ALLUVIONI P.G.R.A. ... 22

5. AMBITI INEDIFICABILI E VINCOLI TERRITORIALI ... 23

6. MODELLAZIONE SISMICA ... 28

6.1 PREMESSE ... 28

6.2 DEFINIZIONE DEL TERREMOTO DI PROGETTO ... 30

6.3 VITA NOMINALE, CLASSI DUSO E PERIODO DI RIFERIMENTO ... 32

6.4 DEFINIZIONE DELLE FORME SPETTRALI ... 33

6.5 ANALISI DELLA RISPOSTA SISMICA LOCALE ... 36

7. INDAGINI, CARATTERIZZAZIONE E MODELLIZZAZIONE GEOTECNICA ... 38

8. SPECIFICO STUDIO SULLA COMPATIBILITÀ DELL’INTERVENTO CON LO STATO DI DISSESTO ESISTENTE E SULL’ADEGUATEZZA DELLE CONDIZIONI DI SICUREZZA IN ATTO E DI QUELLE CONSEGUIBILI CON LE OPERE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO NECESSARIE ... 40

9. CONCLUSIONI ... 42

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1. GENERALITÀ

Su incarico del committente è stata eseguita un’indagine geologico-tecnica riguardante la richiesta di autorizzazione per l’esercizio e la gestione di una piazzola per il deposito preliminare di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi volti allo smaltimento presso centri autorizzati esterni, in località La Plantaz nel comune di Nus.

Al fine di raggiungere la piena conoscenza dell'area oggetto dell’opera, si è proceduto all’esecuzione di una campagna di rilievi, all’analisi delle fotografie aeree disponibili ed allo studio della letteratura esistente circa il sito in questione.

Il contenuto della presente è conforme a:

 D.M. 11.03.88 – "Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l’esecuzione ed il collaudo delle opere di sostegno sulle terre e delle opere di fondazione";

 D.M. 17.01.18 – Aggiornamento delle “Norme tecniche per le costruzioni”;

 CIRCOLARE n. 7 del 21 gennaio 2019 del C.S.LL.PP con oggetto: Istruzioni per l’applicazione dell’aggiornamento delle “Norme tecniche per le costruzioni” di cui al decreto ministeriale 17 gennaio 2018;

 Legge regionale 6 aprile 1998, n. 11 e s.m.i. – Normativa urbanistica e di pianificazione territoriale della Valle d'Aosta;

 Deliberazione della Giunta regionale n. 2939 del 10 ottobre 2008 – Approvazione delle nuove disposizioni attuative della legge regionale 6 aprile 1998 n. 11 previste agli artt. 35, 36 e 37 in sostituzione dei capitoli I, II e III dell'allegato a alla deliberazione della giunta regionale 15 febbraio 1999, n. 422 e revoca della deliberazione della giunta regionale n. 1968/2008 – e s.m.i.;

 Legge regionale 31 luglio 2012, n. 23 e s.m.i. – Disciplina delle attività di vigilanza su opere e costruzioni in zone sismiche.

2. INQUADRAMENTO GEOGRAFICO

Il settore, individuato sulla planimetria catastale del comune di Nus, è situato in località La Plantaz, ad una quota di circa 527 m s.l.m.. L’area insiste su di un settore pianeggiante, caratterizzato in prevalenza da terreni già oggetto di attività artigianale di proprietà dei richiedenti. L’opera in progetto, consistente in una piazzola per il deposito preliminare di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, insiste sui mappali n. 486 e 499.

Pittometri – GeoNavigatore – sito web RAVA

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Richiesta di autorizzazione per l’esercizio e la gestione di una piazzola per il deposito preliminare di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi volti allo smaltimento presso centri autorizzati esterni, loc. La Plantaz

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Planimetria su base catastale– GeoNavigatore sito web RAVA: il riquadro blu indica l’area di progetto ela linea tratteggiata in blu la delimitazione dell’area di proprie della committenza

Corografia su base C.T.R. – GeoNavigatore sito web RAVA2.1INQUADRAMENTO URBANISTICOL’area è posta in zona in Ed3*.

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PRGC comune di Nus– GeoNavigatore – sito web RAVA

3. DESCRIZIONE DELLE OPERE

In base a quanto risulta dagli elaborati di progetto, di cui si riportano alcuni estratti, si intende realizzare una piazzola di circa 250 mq, sulla quale posizionare n. 3 cassoni di tipo container di tipo scarrabile, con tetto azionato da pompa idraulica manuale e valvole di ritegno, della capacità ognuno di circa 25 mc.

In particolare:

“…

La piazzola di circa 250 mq, completamente recintata lungo il suo perimetro, sulla quale saranno posizionati i tre container a tenuta, di tipo scarrabile, con copertura mobile, della capacità ognuno di circa 25 mc, sarà pavimentata in cemento armato su cui sarà posata malta additivata con quarzo e tirata ad elicottero, in maniera che sarà evitata la contaminazione del suolo e dei corpi ricettori superficiali e/o profondi

La piazzola sarà, comunque, dotata di adeguato sistema di raccolta dei reflui, che terminerà in pozzetti di raccolta a “tenuta” di idonee dimensioni, il cui contenuto sarà avviato ad impianto di trattamento autorizzato a mezzo di autospurgo.

L’area di conferimento, sarà delimitata da idonea recinzione metallica di tipo romboidale in maniera da renderla ben distinta dalle aree di stoccaggio dei materiali inerti destinati alla vendita.

…”.

Si ricorda che l’impianto della Rival S.r.l. è già autorizzato ai sensi dell’articolo 208 del D. Lgs. 152/2006 e successive modificazioni per le attività di recupero rifiuti (operazioni R5 ed R13 dell’allegato C).

La struttura in progetto è impostata su una platea in cemento armato e priva di strutture fondali.

La nuova piazzola risulterà essere posta ad una quota di 1 m superiore al piano di campagna attuale. Si evidenzia che la piazzola, sebbene priva di fondazioni, rispetto ad eventuali acque defluenti di esondazione sarà protetta lungo il lato est da una fila di New Jersey in cls e sul lato nord da blocchi in cls.

Per maggiori ragguagli tecnici si rimanda alla relazione tecnica ed agli elaborati allegati alla richiesta di autorizzazione.

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Richiesta di autorizzazione per l’esercizio e la gestione di una piazzola per il deposito preliminare di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi volti allo smaltimento presso centri autorizzati esterni, loc. La Plantaz

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Planimetria generale

Pianta di progetto

Sezione AA

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Sezione BB

4. CARATTERIZZAZIONE E MODELLAZIONE GEOLOGICA DEL SITO

4.1 CARATTERIZZAZIONE LITOLOGICA

Il substrato è presente, a monte dell’area di progetto, in limitati affioramenti lungo gli speroni, nelle pareti rocciose ed in corrispondenza delle incisioni torrentizie. Le rocce appartengono alla "Falda Ofiolitica Piemontese".

L’assetto litologico della zona è schematizzabile in:

 serpentiniti massicce, oficalciti e serpentinoscisti;

 metabasiti (prasiniti e anfiboliti);

 calcescisti grigi con intercalazioni di marmi calcarei micacei.

Le serpentiniti affiorano lungo tutto il settore mediano del versante; a questa litologia si possono associare inoltre degli serpentinoscisti, delle oficalciti e delle brecce serpentinitiche.

Le metabasiti si rilevano come intercalazioni in livelli stratoidi con i calcemicascisti.

La paragenesi fondamentale è data da albite, clorite, epidoto, anfibolo verde e biotite.

I calcescisti, costituiti essenzialmente da calcite, mica bianca e grafite, presentano una struttura intensamente laminata con scistosità penetrativa. In alcuni settori si rinvengono locali intercalazioni di marmi calcarei micacei di colore grigio.

4.2 CARATTERIZZAZIONE STRATIGRAFICA

Lungo il settore pianeggiante più prossimo alla Dora Baltea sono presenti dei depositi alluvionali recenti, costituiti da orizzonti sabbioso-ghiaiosi e ciottolosi allungati nel senso della corrente ed intercalati a sedimenti sabbioso-limosi: questi sono originati dalle esondazioni della Dora Baltea. Tale formazione poggia su depositi alluvionali antichi e/o su depositi glaciali.

4.3 CARATTERIZZAZIONE STRUTTURALE

Nell’areale non sono presenti affioramenti rocciosi e non si segnalano fenomeni di neotettonica nei depositi quaternari.

4.4 CARATTERIZZAZIONE IDROGEOLOGICA

La circolazione idrica del settore avviene principalmente nei materiali sciolti costituenti i depositi alluvionali e risulta legata alla presenza di livelli impermeabili, costituiti da occasionali intercalazioni limose.

La superficie piezometrica segue, in genere, l’andamento della superficie topografica media locale ed ha una profondità variabile in funzione della potenza della coltre di

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depositi sciolti. La direzione media dei filetti di flusso è inoltre disposta lungo la direzione di massima pendenza.

La circolazione sotterranea, prevalentemente di tipo superficiale o poco profondo, risulta influenzata da apporti provenienti dai versanti e dalle infiltrazioni di acque superficiali.

La situazione idrogeologica dell'area è infatti caratterizzata dalla presenza di un principale tipo di acquifero:

• acquifero in formazioni alluvionali: esso è costituito da sedimenti ghiaioso-sabbiosi con ciottoli e locali bancate più fini. Questo acquifero presenta una buona estensione ed una potenzialità idrica notevole in considerazione della buona permeabilità.

I terreni che risultano invece impermeabili sono costituiti dai settori ove sono presenti locali intercalazioni limose ed argillose.

La falda è posta a circa 3/4 metri dal piano di campagna: tale dato è stato ricavato a partire dal pozzo di proprietà della VALECO presente nel sito industriale.

Scheda tratta dal Report finale dell’”Indagine idrogeologica sul bacino della Dora Baltea da Villeneuve a Nus” – Politecnico di Torino (Febbraio 2010)

Dalle carte allegate al si rileva che la zona è posta nei pressi di corsi d’acqua significativi (Dora Baltea) e di laghi significativi e di particolare pregio (laghi di Les Iles di

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Saint-Marcel); è inserita nell’area di falda acquifera significativa; non si rilevano sorgenti nelle vicinanze.

4.5 CARATTERIZZAZIONE GEOMORFOLOGICA

Il settore in oggetto si sviluppa lungo la sponda sinistra della Dora Baltea, in un’area costituita da depositi di materiali sciolti, in prevalenza di origine alluvionale.

Estratto della Carta Geologica SCT – sito web RAVA

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4.6 PERICOLOSITÀ GEOLOGICA

Il settore oggetto di intervento risulta essere posto all’interno delle aree vincolate ai sensi della L.R. 11/98 e s.m.i..

Secondo la carta dei dissesti della RAVA, che include le zone censite dal PROGETTO IFFI (Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia), nel settore oggetto di studio non si segnalano fenomeni di dissesto.

Carta dei dissesti – GeoNavigatore – sito web RAVA

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La propensione al dissesto dell’areale è stata infine valutata attraverso l’analisi dei dati PSInSARTM: sono attualmente disponibili sul GeoNavigatore della RAVA i risultati sull’intero territorio valdostano che possono integrare le conoscenze finora acquisite sui fenomeni franosi con nuove informazioni di carattere quantitativo sull’entità e distribuzione areale dei movimenti superficiali. I dati radar satellitari elaborati con tecnica interferometrica derivano da due satelliti differenti: ERS 1 & 2 e RADARSAT. I dati derivanti dalla piattaforma ERS sono stati elaborati con la tecnica PSInSAR™ (permanent scatterers) e si riferiscono al periodo temporale 1992 – 2001. I dati derivanti dalla piattaforma RADARSAT sono stati elaborati con la tecnica SqueeSAR™ (permanent scatterers e distributed scatterers) e si riferiscono al periodo temporale 2003 – 2010.

PS-InSAR – GeoNavigatore – sito web RAVA

Nel settore di versante comprendente l’area di intervento sono stati riconosciuti movimenti superficiali solo di piccola entità, pari a pochi millimetri all’anno.

4.7 PIANO STRALCIO DELLE FASCE FLUVIALI

Relativamente ai fenomeni di esondazione della Dora Baltea, è stata realizzata la cartografia dell’altezza della lama d’acqua della piena di riferimento rispetto allo studio di modellizzazione idraulica del P.S.F.F.

Per la realizzazione della cartografia dell’altezza della lama d’acqua della piena di riferimento rispetto allo studio di modellizzazione idraulica del P.S.F.F., è stato utilizzato come base topografica il rilievo laser scanner con maglia 0.5m x 0.5m.

Relativamente alla piena duecentennale, sono state utilizzate le sezioni ricavate dal P.S.F.F., di cui si riportano i dati:

Sezioni 99.1 – 99bis – 99 – 98.1 - 97.4

Per queste sezioni si è presa l’altezza del pelo d’acqua (P.L. espresso come quota in m s.l.m. – quinta colonna) della piena duecentennale. Le sezioni sono riportate sulle planimetrie allegate

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Per l’elaborazione della carta, si è impiegata la quota del pelo d’acqua (P.L. espresso come quotainms.l.m. – quintacolonna) dellapienaduecentennaleper lesezioni interessanti i territori di Quart, Saint Marcel e Nus.

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La quota del pelo d’acqua alle varie sezioni è stata quindi interpolata in modo tale da ottenere un piano inclinato corrispondente topograficamente al livello della piena duecentennale. Dal modello solido si è infine calcolato il dislivello esistente tra la superficie topografica ed il piano della piena duecentennale ottenuto.

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Pagina 15di42 altezza, in centimetri, della lama d’acqua della piena duecentennale rispetto al piano di campagna

L’analisi della piena duecentennale ha quindi mostrato che nel settore in oggetto le acque raggiungono l’areale con altezze del pelo libero che variano da 0,9 m a 1,5 m.

Mediamente l’area presenta valori molto bassi, con altezze maggiori nel settore ovest e altezze minore nel settore est.

Confrontando il rilievo del centro di recupero, le quote definite nel PSFF e la simulazione condotta si può affermare che le stesse risultano congruenti ed evidenziano che la zona dell’impianto RIVAL è in generale posta ad una quota compresa all’incirca tra i 526 e i 527 m s.l.m., quota di poco inferiore rispetto a quella della piena duecentennale (527.9 m s.l.m.) del PSFF.

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Di seguito si riportano le planimetrie, le sezioni corrispondenti e le altezze di piena relative al Piano stralcio delle fasce fluviali relativamente al settore in oggetto. Sulle sezioni è segnata, in maniera indicativa, la quota del pelo libero della piena con tempo di ritorno pari a 200 anni con una linea blu tratteggiata.

4.7.1 Sezione 99

Carta degli Ambiti SCT – sito web RAVA

Scheda sezione – Carta degli Ambiti SCT – sito web RAVA Sezione 99

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4.7.2Sezione 98.1

Carta degli Ambiti SCT sito web RAVA

Scheda sezione Carta degli Ambiti SCT sito web RAVA Sezione 98.1

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4.8 RILIEVO TOPOGRAFICO DI DETTAGLIO

Come solitamente richiesto dagli uffici regionali ad integrazione della pratica precedente (marzo 2019) è stato eseguito il rilievo topografico di dettaglio del centro RIVAL, andando ad indicare i cumuli, le aree libere e i manufatti esterni necessari per inquadrare l’areale oggetto della presente relazione. Per meglio comprendere le dinamiche idrauliche della Dora in tale settore è stata eseguita una sezione topografica di dettaglio posta in corrispondenza del settore ove vengono stoccati i conglomerati bituminosi e che coincide con la sezione 98_1 del PAI.

Il rilievo ha preso come riferimento il caposaldo in sinistra orografica della sezione 98_1 del PAI. Di seguito si riporta la monografia del caposaldo.

Non avendo più rilevato in sito tale caposaldo sono stati battuti alcuni punti nei pressi della coordinata indicata rilevando una quota simile quella di riferimento.

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Pagina 19di42 Planimetria di rilievo con i punti battuti dal geometra e nel cerchio rosso con al centro la croce il punto

corrispondente al caposaldo.

La quota battuta in prossimità del caposaldo è pari a 533,166, mentre il caposaldo è a quota 533,227: il punto battuto risulta morfologicamente più alto rispetto a quello del caposaldo. Per rappresentare l’incertezza del rilievo si è deciso di considerare un range di 10 cm indicato sulla sezione con linea tratteggiata in marrone.

Di seguito si riporta la planimetria del centro sulla quale viene evidenziata la traccia della sezione di rilievo e progetto, prolungata verso nord e verso sud rispetto all’opera al fine di meglio visualizzarla rispetto alla piana alluvionale della Dora Baltea.

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Planimetria del centro RIVAL con indicazione della sezione di rilievo e di progetto (linea in magenta)

Di seguito si riportano la planimetria e la sezione relativa al pelo libero della lama d’acqua della Dora Baltea con portata duecentennale. Sulla sezione è riportata la quota interpolata del pelo libero in corrispondenza del settore ove verrà effettuato la piazzola in progetto: la quota risulta essere pari a 528,064 m s.l.m.

Quota del pelo libero della lama d’acqua della Dora Baltea con portata duecentennale in corrispondenza del settore ove verrà realizzata l’opera in oggetto: 528,064 m s.l.m.

Di seguito si riporta la sezione di rilievo e di progetto sulla quale sono stati riportati i livelli relativi alla sezione indicata sopra e riguardanti le piene con tempo di ritorno pari a 200 anni .

Sezione AA prolungata

verso nord e verso sud rispetto all’opera

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Pagina 21di42 Sezione AA – dettaglio della piazzola in progetto rispetto alla piena di riferimento (Tr200)

Come si evince dalla sezione la piazzola risulta essere posta ad una quota superiore rispetto alla piena di riferimento della Dora Baltea (Tr200 interpolata) per un’altezza di circa 0,7 m.

4.9 CAMPI DI ALLAGAMENTO DELLE FASCE FLUVIALI

Di seguito si riporta la planimetria dei campi di allagamento della Dora Baltea con tempi di ritorno di 2 e 20 anni. In rosso sono riportati i campi di allagamento con tempo di ritorno di 2 anni mentre in arancione quelli con tempi di ritorno di 20 anni; il cerchio con la linea tratteggiata in blu indica il settore in oggetto.

Campi di allagamento delle fasce fluviali

Dall’analisi della planimetria si deduce che l’area ove è posto l’impianto RIVAL ed in particolare la nuova piazzola in progetto è situata al di fuori dei campi di allagamento della Dora Baltea con tempi di ritorno di 2 e 20 anni: solamente il lembo più prossimo alla Dora Baltea è ricompreso nei campi di allagamento.

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Campi di allagamento delle fasce fluviali – dettaglio

4.10 DIRETTIVA ALLUVIONI E PIANO DI GESTIONE DEL RISCHIO ALLUVIONI P.G.R.A.

Di seguito si riportano le planimetrie del Piano di Gestione del Rischio Alluvioni P.G.R.A. relativamente al settore in oggetto: si tratta in generale di una fascia posta al margine di una zona industriale, in sinistra idrografica della Dora Baltea, a cui è stato attribuito il livello di rischio più alto R4; solo una parte dell’impianto ricade in zona con livello basso, ovvero R1.

Carta del rischio di inondazioni (Direttiva Alluvioni) - GeoNavigatore SCT – sito web RAVDA

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Pagina 23di42 Carta del rischio di inondazioni (Direttiva Alluvioni) - GeoNavigatore SCT – sito web RAVDA

Dettaglio livello di rischio: R4

5. AMBITI INEDIFICABILI E VINCOLI TERRITORIALI

Il settore oggetto degli interventi risulta essere posto all’interno delle ZONE inedificabili per frana e delle FASCE inedificabili per inondazione (artt. 35 e 36 L.R.

11/98 e suc. mod.); non rientra nel vincolo idrogeologico.

Nello specifico, l’areale ove è posta l’opera in progetto rientra in zona F3 per frana ed in fascia B per inondazione.

VINCOLI Riferimenti di legge PRESENZA PARERE

Ambiti inedificabili – aree boscate art. 33 – L.R. 11/98 e s.m.i.

Ambiti inedificabili – zone umide e laghi art. 34 – L.R. 11/98 e s.m.i.

Ambiti inedificabili – frane art. 35 – L.R. 11/98 e s.m.i. X

Ambiti inedificabili – fenomeni di trasporto in massa

art. 35 comma 2 – L.R. 11/98 e s.m.i.

Ambiti inedificabili – inondazioni art. 36 – L.R. 11/98 e s.m.i. X X

Ambiti inedificabili – valanghe art. 37 – L.R. 11/98 e s.m.i.

Fasce di rispetto – Fasce di rispetto dei corsi

d'acqua e delle vasche di carico art. 41 – L.R. 11/98 e s.m.i.

Fasce di rispetto – Fasce di tutela, rispetto e protezione delle captazioni e delle opere di stoccaggio delle acque per consumo umano

art. 42 – L.R. 11/98 e s.m.i.

Vincolo idrogeologico R.D. 3267 – 30/12/1923

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Art. 33 – GeoNavigatore – sito web RAVA

Art. 34 – GeoNavigatore – sito web RAVA

La legge regionale 11/98 e suc mod. e relative delibere attuative (delibera della Giunta regionale 2939 del 10 ottobre 2008), prevede che:

Art. 35 – F3:

Nelle aree a bassa pericolosità di cui all’art. 35, comma 1 – F3, è consentito ogni genere di intervento, edilizio ed infrastrutturale; nel caso di interventi di nuova costruzione, i relativi progetti devono essere corredati da uno specifico studio sulla compatibilità dell’intervento con i fenomeni idraulici, geologici e idrogeologici che possono determinarsi nell’area, e di verifica dell’adeguatezza delle condizioni di sicurezza in atto e di quelle conseguibili con le opere di mitigazione del rischio necessarie.

Riferimenti

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