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1996 RELAZIONI E BILANCIO

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1996

RELAZIONI E BILANCIO

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BILANCIO

al 31 dicembre 1996

160° esercizio di attività bancaria.

5° esercizio di Carispo - Cassa Di Risparmio di Spoleto S.p.A.

Codice banca ABI 06315.6

Banca aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.

Sede legale

Spoleto, Via Felice Cavallotti, 6

Costituita nel 1836. Trasformata in S.p.A. con operazione di scorporo eseguita nel 1992 ai sensi della Legge 218/90.

Iscritta al n. 2.294 del Registro delle Società presso il Tribunale di Spoleto.

Iscritta alla C.C.I.A.A. di Perugia al n. 168950. Codice fiscale e Partita I.V.A. 01943160547.

Capitale Sociale (*)

L. 66.000.000.000 interamente versato

suddiviso in 66.000.000 di azioni del valore nominale unitario di L. 1.000.

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Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto 47,54%

Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde S.p.A. 30,00%

Fincari S.p.A. 7,46%

Privati 15,00%

Rete Territoriale

26 filiali in 3 province e 18 comuni.

(*) con delibera dell’Assemblea Straordinaria del 17 febbraio 1996 è stato approvato un aumento di Capitale Sociale di L. 3.300.000.000 da realizzarsi con esercizio di warrant su obbligazioni emesse.

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CARICHE SOCIALI E DIREZIONE Consiglio di Amministrazione

PRESIDENTE Alberto PACIFICI

VICE PRESIDENTE Edison CITTADONI

CONSIGLIERI Paolo Antonio BETTI

Carlo Alberto CIRI Camillo FERRARI Giorgio MILANI Marcella MOLLAIOLI Giorgio MARIOTTI Dario POMPILI Romeo ROBIGLIO Comitato Esecutivo

PRESIDENTE Alberto PACIFICI

VICE PRESIDENTE Edison CITTADONI

CONSIGLIERI Marcella MOLLAIOLI

Dario POMPILI Romeo ROBIGLIO Collegio Sindacale

PRESIDENTE Bruno BRUNORI

MEMBRI EFFETTIVI Gino BARDINI

Enrico D'AGATA

MEMBRI SUPPLENTI Roberto RAMBALDI

Aldo RAMONDELLI

(5)

DIRETTORE GENERALE Silvio PEDRAZZI VICE DIRETTORE GENERALE (*) Bruno PROIETTI

(*) nominato dal Consiglio di Amministrazione nel gennaio 97

(6)

ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE

Sede legale e direzione generale Spoleto - Via Felice Cavallotti, 6 Dipendenze in provincia di Perugia Spoleto - Piazza Mentana

Spoleto - Piazza Garibaldi Spoleto - Via Flaminia Spoleto - Via G. Marconi Spoleto - Loc San Giacomo

Spoleto - Via Loreto (Ospedale Civile) Spoleto - Zona Industriale (*)

Giano dell'Umbria - Loc. Bastardo Castel Ritaldi - Loc. La Bruna Campello sul Clitunno

Cascia

Massa Martana Norcia

Perugia

Cerreto di Spoleto

(7)

Acquasparta Avigliano Umbro Montecastrilli Montefranco Sangemini

Terni - Via Mazzini

Terni - Centro Commerciale Cospea Terni - Via Di Vittorio

Ferentillo Guardea

Dipendenze in provincia di Macerata Esanatoglia

(*) Sportello aperto nel febbraio 97, in sostituzione dell’agenzia di Spoleto - Loc. Baiano (presso SMMT)

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RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULLA GESTIONE 11

CONSIDERAZIONI GENERALI 13

ATTIVITÀ DELLA CASSA 18

ANDAMENTO DELLA GESTIONE 21

La Banca in sintesi 21

Stato Patrimoniale riclassificato 22

Esposizione dello Stato Patrimoniale per classi di fruttuosità 24

Esposizione dello Stato Patrimoniale per allocazione delle risorse aziendali 25

Conto Economico scalare riclassificato 26

Conto Economico rapportato al totale attivo netto 27

Composizione percentuale del Conto Economico 28

Raccolta 29

Impieghi 35

Impieghi Finanziari 39

Redditività e struttura patrimoniale 41

azioni proprie 50

servizi diretti 52

Organizzazione territoriale, interna e la gestione del patrimonio immobiliare 53

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO 58

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE 59

CONCLUSIONI 60

PROPOSTE ALL’ASSEMBLEA 61

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 63

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SCHEMI DI BILANCIO 73

NOTA INTEGRATIVA 83

ALLEGATI DI BILANCIO 165

CONDENSED ANNUAL REPORT 175

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RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

SULLA GESTIONE

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CONSIDERAZIONI GENERALI

Signori Azionisti,

lo scenario congiunturale a livello internazionale risulta caratterizzato, per il 1996, da elementi di crescita moderata, realizzatasi peraltro in maniera non omogenea nei sette paesi maggiormente industrializzati, il cui PIL aggregato ha fatto registrare una crescita del 2,2%.

Del 2,5% è risultata, in particolare, la crescita degli Stati Uniti che, superati i timori di una ripresa di tensioni inflazionistiche, hanno goduto di una fase di relativa positività, con buone condizioni del mercato del lavoro, con un tasso di disoccupazione attestatosi sul 5,4% e con un disavanzo dei conti pubblici limitato all’1,4% del PIL, il più basso dall’inizio degli anni ‘80.

In Giappone, ove pure la crescita del PIL si è collocata al 3,8%, il tracciato del ciclo congiunturale è andato progressivamente flettendo, a causa della stagnazione dei consumi privati e dell’irrigidimento della politica fiscale, per poi risalire attorno all’1,5% che rappresenta, attualmente, la previsione di consuntivo per il 1997.

La crescita dell’economia nell’ambito dell’ UE dovrebbe invece essersi attestata, nel ‘96, sull’1,6%, con un miglioramento congiunturale più marcato nel secondo semestre.

Il modesto risultato è da attribuire, per lo più, alle politiche economiche di risanamento dei bilanci pubblici rese necessarie, seppur con diversa intensità, in ciascuno dei paesi dell’Unione per realizzare le convergenze necessarie al rispetto degli accordi del trattato di Maastricht in vista dell’obiettivo dell’unificazione monetaria.

In Germania una certa ripresa, verificatasi a partire dal secondo semestre, è stata alimentata, per lo più, dalla domanda estera, rinvigorita dalla debolezza del marco.

Sono tuttavia peggiorate le condizioni del mercato del lavoro ed il tasso di disoccupazione ha raggiunto l’11,3%; in flessione sono risultati i consumi privati e gli investimenti.

Anche in Francia la domanda estera ha avuto un ruolo, insieme a quella interna (in fase di leggero miglioramento), per il raggiungimento del modesto risultato dell’1,3% di crescita del PIL.

La disoccupazione si è, comunque, ulteriormente aggravata portandosi al 12,7% .

In Gran Bretagna la crescita del PIL è stata, invece, del 2,4%, con una robusta ripresa realizzatasi soprattutto negli ultimi sei mesi dell’anno, con consumi privati in incremento di quasi il 3%, investimenti in

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aumento del 3,4% e disoccupazione scesa di un punto percentuale, fino a raggiungere il 6,5% nei primi mesi del ‘97.

****

Nel 1996 l’economia italiana ha subito, rispetto all’anno precedente, una flessione abbastanza pronunciata.

La crescita del PIL ha raggiunto a stento il punto percentuale, a causa del raffreddamento sia della domanda interna che dei ritmi di incremento di quella estera.

Per ciò che concerne l’interscambio con l’estero, in particolare, le importazioni di beni e servizi, valutate a prezzi costanti, sono diminuite dell’1,6% e le esportazioni dello 0,2%.

Consumi privati assai moderati e investimenti deboli per effetto dell’incertezza sulle prospettive evolutive del quadro congiunturale hanno inciso sui livelli occupazionali, sostanzialmente stabili rispetto al 1995 ma con un tasso di disoccupazione aumentato al 12,2% per effetto della crescita della componente femminile della forza lavoro.

Aspetti positivi sono tuttavia rinvenibili nel quadro dei fondamentali della nostra economia: il tasso di inflazione è infatti sceso al 2,6% tendenziale attestandosi, in media d’anno, al 3,9% rispetto al 5,4% del

‘95; la bilancia dei pagamenti ha fatto registrare miglioramenti sensibili, fino a raggiungere un avanzo, nel saldo delle partite correnti, di quasi 70 mila miliardi; le passività nette sull’estero sono calate al 3,6% del PIL e la lira è rientrata, alla fine di novembre, negli accordi di cambio europei ad un livello di parità centrale fissato a 1.906,5 lire per ECU, corrispondente a 990 lire per marco tedesco.

Il peso delle politiche di risanamento dei conti pubblici, in particolare attraverso la leva fiscale (la cui pressione è aumentata portandosi dal 41,7% al 42,5%), ha inevitabilmente scaricato i suoi effetti sull’economia reale; la produzione industriale è diminuita del 2,8% ed il calo degli ordini ha inciso sul livello delle scorte, in diminuzione sensibile rispetto all’anno precedente, e sul grado di utilizzo degli impianti, anch’esso in contrazione marcata.

Secondo i dati attualmente disponibili, la debole espansione dell’economia sarebbe stata sostenuta, in parte, dal settore delle costruzioni che, per quanto in crisi, avrebbe collocato il suo contributo in termini di valore

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La politica monetaria attuata negli ultimi mesi ha confermato gli orientamenti restrittivi finalizzati al contenimento dell’inflazione.

E’ inoltre continuata la flessione dei rendimenti a medio-lungo termine ed è stato possibile, per la Banca d’Italia, intervenire nel gennaio 1997 per ridurre dal 7,5% al 6,75% il tasso ufficiale di sconto.

Per quanto riguarda l’attività degli intermediari creditizi, nel 1996 gli impieghi bancari sono cresciuti del 2,4%, con una contrazione in termini reali dell’1,8%.

Moderata, in particolare, è stata la domanda di credito delle imprese.

Gli impieghi a breve termine sono cresciuti dell’1,2% rispetto al 3,2% del 1995, mentre quelli a medio- lungo termine sono risultati in aumento del 3,8% contro il 2,1% dell’anno precedente.

I crediti in sofferenza sono cresciuti dell’11,6% (21% nel ‘95), superando i 123 mila miliardi, pari al 10,1%

degli impieghi complessivi.

Abbastanza preoccupante appare, in questo quadro, la situazione del settore delle costruzioni, ove l’incremento di sofferenze è stato del 26,9 % ed il rapporto tra sofferenze ed impieghi è salito al 20,2%, di oltre quattro punti superiore rispetto al dato del 1995.

Sul fronte dei depositi si è evidenziata una crescita del 2,5%, sintesi di una forte ripresa dei depositi a breve termine e di una flessione dei certificati di deposito a diciotto mesi ed oltre, spiazzati dalla normativa fiscale penalizzante introdotta in giugno; in contrazione sono risultate anche le operazioni di pronti contro termine .

La raccolta obbligazionaria è invece cresciuta del 27,3%, soprattutto per l’effetto di sostituzione con i certificati di deposito.

La redditività bancaria per il 1996 dovrebbe risultare sostanzialmente stabile; per il margine d’interesse le previsioni appaiono nel senso della contrazione, a causa della riduzione progressiva della forbice tra tassi attivi e passivi e della maggiore incidenza dei finanziamenti a medio-lungo termine con spreads di minore entità.

Il margine di intermediazione è invece previsto in incremento, a consuntivo, del 4,3%, soprattutto per effetto della crescita dei ricavi da negoziazione titoli.

****

Nel corso del 1996 la dinamica congiunturale regionale ha evidenziato un andamento espansivo assai contenuto, con alcune differenze tra i comportamenti delle due province.

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Il dato sui consumi elettrici per forza motrice, indice approssimativo dei livelli di produzione raggiunti, mostra un incremento complessivo, per i 12 mesi del 1996, dell’1,85%, sintesi di un aumento di quasi il 3%

nella zona di Perugia e dell’1,85% in quella di Terni.

L’incremento percentualmente più elevato è ascrivibile alla fascia d’utenza di più piccole dimensioni (fino a 30 Kw), con un 3,37% che si riduce al 2,94% passando a quella “fino a 500 Kw” e all’1,38% per le utenze con potenza impegnata superiore ai 500 Kw.

Le imprese di piccole e piccolissime dimensioni sono risultate più vivaci nella provincia di Perugia, con consumi in crescita del 3,58% rispetto al 2,76% di Terni dove, invece, sono le medie imprese che sembrano aver realizzato i più elevati incrementi produttivi (+3,36% rispetto al 2,82% di quelle perugine);

limitato allo 0,95% è invece risultato l’incremento di utilizzo dell’input energetico nella grande industria ternana, a fronte del 2,75% di quella perugina.

In entrambe le province, tuttavia, la serie degli incrementi bimestrali è risultata spesso interrotta da flessioni o decrementi netti consistenti, a conferma della situazione di instabilità e del raffreddamento congiunturale verificatosi negli ultimi mesi dell’anno ed ancora avvertibile nei primi mesi del 1997.

Sul fronte delle esportazioni i dati del periodo gennaio - settembre 1996 confermano, per l’Umbria, uno sviluppo dei flussi superiore al dato medio nazionale (+2,63% rispetto al +1,93% dell’Italia), con un aumento concentrato in provincia di Perugia (+7,70%) a fronte di un decremento del 3,77% verificatosi invece in quella di Terni.

I comparti più dinamici sono risultati quelli della meccanica e dell’alimentare che, sempre a Perugia, hanno conseguito aumenti, rispettivamente, dell’11,58% (+15,67% nelle macchine agricole) e del 23%.

In flessione invece i minerali ferrosi e non ferrosi e i prodotti non metallici.

Espressa in quantità, la variazione positiva dell’Umbria è risultata di quasi 3 punti percentuali superiore a quella nazionale ed è da considerare indicativa di un certo ampliamento delle quote di mercato detenute, seppur con qualche sacrificio sui prezzi.

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internazionali che cresce progressivamente e che potrà rappresentare, per il futuro, un elemento di grande importanza per favorire una ripresa dello sviluppo.

Sul versante delle importazioni il consuntivo ‘96 si attesta invece su un decremento, in quantità, dell’11,97% contro il -2,98% nazionale e su una flessione del 6,79% in valore a fronte del -4,40% del totale Italia, spiegabili, probabilmente, con politiche di destoccaggio e di riposizionamento, rispetto alle fonti di approvvigionamento degli input produttivi, influenzate da previsioni non favorevoli sull’andamento della domanda interna e sulla dinamica, sempre più contenuta, di quella estera.

Le rilevazioni statistiche relative agli aggregati creditizi, riferite al settembre 1996, sembrerebbero confermare l’andamento non negativo dell’economia regionale, anche se di basso profilo e certamente caratterizzato da una complessità di situazioni che non consente di delineare un tracciato evolutivo univoco.

Premettendo che l’assenza di dati sull’ultimo trimestre del ‘96, probabilmente il più colpito da fenomeni recessivi, non può non avere influenza sulle valutazioni esprimibili, v’è da osservare che l’incremento dei depositi, pari al 5,42%, pur riflettendo, in qualche misura, le incertezze relative all’impiego della liquidità nel contesto di mercato finanziario del periodo, risulta di 2,65 punti percentuali superiore a quello verificatosi nell’Italia centrale (+2,77%) e dello 0,73% più elevato del totale Italia (+4,69%); gli impieghi complessivi (in lire ed in valuta) hanno fatto registrare un incremento del 5,9% rispetto allo 0,29 del Centro - Italia ed al 2,54% nazionale; le sofferenze sono invece aumentate del 9% rispetto al 7,92%

dell’aggregato Toscana - Umbria - Marche - Lazio, risultato non certo rassicurante ma assai lontano rispetto al +13,12% nazionale.

Per quanto riguarda il mercato del lavoro i dati disponibili, riferiti all’ottobre 1996, indicano un incremento dell’occupazione in Umbria, rispetto allo stesso mese del 1995, dell’1%; in media d’anno l’incremento si attesta invece su un livello più basso, corrispondente allo 0,4%, analogo a quello dell’Italia Centrale.

Il tasso di disoccupazione, calcolato secondo i rigidi criteri ISTAT, risulta pari al 10,1% contro una media del 10,2% del Centro Italia e del 12,1% nazionale.

Il numero degli occupati appare in incremento nella componente dell’occupazione autonoma (+3,5%) ed in flessione nella componente alle dipendenze (-0,1%).

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Sotto il profilo settoriale, in espansione risulta il terziario (+2,2%), stabile l’agricoltura ed in flessione l’occupazione industriale, che passa dalle 97.000 unità del 1995 alle 94.000 del ‘96 (-3,1%).

In controtendenza sembra essersi mosso il comparto dell’edilizia, che vede passare il numero dei propri addetti dai 25.000 del 1995 ai 26.000 del 1996, a fronte della flessione verificatasi invece a livello nazionale.

Con riferimento alla provincia di Perugia, nel periodo gennaio - dicembre 1996 è aumentato del 64% il ricorso alla Cassa Integrazione Ordinaria a causa, per lo più, della instabilità e della temporanea contrazione di alcuni mercati di sbocco dei comparti dei minerali e prodotti non metalliferi, della meccanica, del legno e mobili e della cartotecnica e grafica; in diminuzione del 41%, invece, le erogazioni degli interventi di CIG straordinaria.

Nel ternano i dati disponibili, riferiti al 3° trimestre 1996, mostrano un calo sia di ore utilizzate di CIG ordinaria (-19,8%) che di straordinaria(-83,7%).

Infine, nell’intero 1996, del 7% sono aumentati, in Umbria, gli avviamenti con contratto di formazione lavoro, in incremento del 47% nel ternano e in diminuzione dell’8% nel perugino.

L’indicatore relativo alla nati - mortalità delle imprese offre, per la regione, un quadro positivo che ne conferma il buon orientamento verso l’iniziativa imprenditoriale: il saldo tra aziende nate e cessate è infatti, al 31 dicembre del ‘96, positivo per 1339 unità, con un incremento del 2,17% (2,12% per Perugia e 2,33%

per Terni) rispetto all’1,75% dell’aggregato nazionale.

In sintesi, l’economia umbra manifesta segni di rallentamento, emersi a seguito del progressivo mutamento dello scenario di riferimento, in particolare a livello nazionale.

In quest’ambito, infatti, la situazione di crescente incertezza relativa alla effettiva efficacia delle manovre tese al riequilibrio dei conti pubblici, ed il peso delle manovre stesse sul reddito di famiglie e imprese e, ovviamente, sui consumi, alimentano le preoccupazioni degli operatori economici ed ampliano l’area di sfiducia sulla possibilità di una consistente ripresa, in tempi brevi, della domanda interna.

A ciò si aggiunge il minor dinamismo della domanda internazionale, anch’esso con ripercussioni sulle decisioni d’investimento, rallentate o rinviate in attesa di un chiarimento sulle evoluzioni possibili del ciclo congiunturale.

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ATTIVITÀ DELLA CASSA

Signori Azionisti,

nel 1996, come già precedentemente detto, il credito bancario nazionale è cresciuto con ritmi moderati registrando un incremento del 2.4%, la provvista tradizionale del 2.57%. I crediti in sofferenza, dopo una crescita annua dell’11.6%, rappresentano il 10.1% del totale degli impieghi economici.

La Cassa evidenzia crescite patrimoniali sensibilmente superiori ed un migliore rapporto crediti in sofferenza su crediti totali ( nominale al lordo rettifiche ), pari al 4.39%.

Gli impieghi crescono del 9.64%, la raccolta diretta del 11.13 %.

Le risorse complessivamente raccolte dalla Cassa ammontano a Lmld 1.317 e presentano un significativo tasso di crescita, pari al 9.82%.

La raccolta vincolata ha raggiunto il 41.76% del totale, considerando anche le obbligazioni e le operazioni in pronti contro termine. Nella provvista si è verificata una diminuzione dei certificati di deposito e l’ingresso dello strumento obbligazionario per motivazioni legate al differente trattamento fiscale intervenuto. Il comparto comprende anche obbligazioni cum warrant emesse nell’ambito della operazione

“O.P.V. della Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto SpA”.

La sensibile caduta dei tassi, avvenuta soprattutto nell’ultimo semestre, ha contenuto notevolmente la redditività delle attività tradizionali legate alla intermediazione finanziaria. Il margine gestione denaro flette, infatti, dell’1.57%. Ne è conseguita, comunque, una positiva ripresa del corso dei titoli. La Cassa ha realizzato ottime performances nella attività di trading pur esprimendo, a fine esercizio, ulteriori 6 miliardi di plusvalenze non rilevate contabilmente.

I proventi netti da servizi sono cresciuti del 17.7% circa a seguito di una attenta politica di vendita e di prezzo.

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E’ proseguita l’attività di controllo dei costi che ha permesso il contenimento degli stessi rispetto all’andamento inflattivo (+ 2.74% ) e, di fatto, un incremento zero in termini reali.

Spostando l’analisi alle altre spese amministrative si riscontra un decremento dello 0.85%, già in termini nominali.

Tutto ciò ha consentito di raggiungere un risultato lordo pari a Lmld 25, con un incremento del 19.2%

rispetto al 1995.

Sono stati eseguiti ammortamenti civilistici e anticipati anche per usufruire dei benefici fiscali consentiti. Il confronto con il valore di mercato dei titoli ha fatto registrare uno sbilancio positivo tra riprese e rettifiche per Lmld 0.2. E’ proseguita la prudente valutazione del portafoglio crediti. Alla fine dell’esercizio l’aggregato era coperto da stanziamenti per il 4.74%, e raggiunge il 5.46% considerando anche il fondo rischi su crediti.

E’ stata imputata al conto economico sia l’imposta patrimoniale sia l’onere derivante dalla richiesta di contribuzione INPS sugli stanziamento al Fondo di Previdenza per gli anni dal 1985 al 1991, che avrebbe potuto essere diluito nel triennio 97-99.

Dopo gli stanziamenti per imposte dirette emerge un risultato netto pari a Lmld 6.3, con un incremento dell'1.56% rispetto il 1995. Si ha motivo di ritenere che il R.O.E., superiore al 7%, possa ritenersi più che soddisfacente .

Si ricorda che gli azionisti della Carispo SpA, riuniti in Assemblea straordinaria, hanno approvato, nel febbraio 96, un progetto di aumento di capitale articolato nelle seguenti fasi:

• aumento gratuito del capitale sociale da L. 60 Mld a 66 Mld mediante imputazione della corrispondente quota parte del fondo sovrapprezzo azioni;

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• aumento di capitale sociale da L. 66 Mld a L. 69.3 Mld, riservato ai portatori dei warrant; l’opzione per la sottoscrizione delle azioni, del valore nominale di L. 1.000 più L. 1.000 di sovrapprezzo, potrà essere esercitata dal 1 gennaio al 31 maggio 1999.

L’operazione, che ha avuto l’obiettivo di consolidare il ruolo di banca locale che la CaRiSpo intende affermare è coerente con le strategie aziendali e non è stata effettuata per esigenze patrimoniali essendo la Banca in linea con i ratios prescritti dalla Autorità di Vigilanza.

L’iniziativa, finalizzata a supportare la crescita dimensionale e qualitativa dell’attività, si è conclusa positivamente nei termini previsti.

A completamento dell’argomento è utile ricordare che la Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto ha deliberato la dismissione di una quota del pacchetto azionario detenuto nella Carispo.

La cessione, che è stata effettuata attraverso una Offerta Pubblica di Vendita (OPV), ha riguardato n.

3.300.000 azioni ordinarie Carispo, pari al 5% del Capitale sociale, unitamente alla cessione dei diritti di opzione alla sottoscrizione del prestito obbligazionario cum warrant la cui emissione è stata deliberata dall’Assemblea straordinaria degli azionisti il 17 febbraio 1996.

La suddetta operazione è stata effettuata dalla Fondazione nel rispetto di quanto previsto dalla Direttiva Dini sulle dismissioni delle partecipazioni bancarie da parte delle Fondazioni stesse..

In corso d’anno l’Assemblea della società partecipata “ C.A.I. - Credito Agricolo italiano Spa “ ha approvato un piano di ristrutturazione che in sintesi prevede:

• cessione di crediti alle società Partecipate

• rimborso di obbligazioni C.A.I. SpA di proprietà delle Partecipanti

• progressiva estinzione dei conti interbancari e relativo conguaglio

• assunzione di alcuni dipendenti del C.A.I. SpA da parte delle società Partecipanti

L’attività di credito agrario potrà essere esercitata direttamente dalla Cassa. Richiederà un considerevole sforzo, soprattutto per la acquisizione del necessario know how.

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Durante i primi mesi dell’esercizio 1996 ha avuto luogo una visita ispettiva da parte della Banca d’Italia, eseguita nell’ambito delle normali funzioni istituzionali dello stesso Organo di Vigilanza. L’attività ha interessato buona parte della Struttura e si è concretizzata in un proficuo confronto sulle varie tematiche sviluppate.

Si segnala , inoltre, l’approvazione nel mese di novembre, da parte del Consiglio di Amministrazione della Cassa, di un piano strategico pluriennale avente lo scopo di ammodernare i processi produttivi dell’azienda per adeguarli alle nuove sfide competitive che la evoluzione del mercato richiede.

Alla fine dell’esercizio il Direttore Generale, Dott. Alberto Bizzarri ha lasciato il servizio per essere collocato in quiescenza.

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ANDAMENTO DELLA GESTIONE

Per una più puntuale analisi della struttura economico-patrimoniale della Cassa, si ritiene opportuno esporre alcuni principali elementi patrimoniali ed economici e, di seguito, la rielaborazione dello Stato patrimoniale per macro aggregati e del conto economico scalare con la evidenza delle singole contribuzioni.

La banca in sintesi - principali aggregati (in milioni di lire)

31.12.1996

Totale attività 1.017.092

Crediti concessi 541.409

di cassa 494.367

di firma 47.042

Titoli di proprietà (1) 278.558

Risparmio gestito 1.316.925

di cui raccolta diretta 788.800

di cui raccolta indiretta 528.125

Posizione interbancaria netta 120.879

di cui crediti v/banche 155.322

di cui debiti v/banche 34.443

Patrimonio netto (2) 89.076

Margine di interesse 50.794

Margine di intermediazione 68.884

Risultato lordo d’esercizio 24.978

(22)

Cash flow 17.207

Utile d’esercizio 6.256

Dividendo

R.O.E. 7.023

Attribuzione a riserva(%) 39.00

pay out (%) 61.00

Filiali (3) 26

Personale (4) 220

(1) al netto rettifiche di valore per Lmil 101 e riprese di valori per Lmil 277 (2) al netto dell’utile d’esercizio

(3) di cui 1 sportello interno e lo sportello - Spoleto - Zona Industriale - aperto nel febbraio 97, in sostituzione dell’agenzia di Spoleto - Loc. Baiano (presso SMMT).

(4) dipendenti assunti a tempo indeterminato e contratto Formazione Lavoro

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Stato Patrimoniale riclassificato (in milioni di lire)

ATTIVO 1996 1995 var. %

Cassa e altre disponibilità 7.457 9.051 -17.61

Crediti:

verso clientela 494.367 454.420 8.79

verso enti creditizi 155.321 114.414 35.75

Titoli 278.558 244.763 13.81

Immobilizzazioni:

Titoli 0 15.095 -100.00

Partecipazioni 12.720 10.527 20.83

Immateriali 1.689 930 81.61

Materiali 24.038 24.393 -1.46

Altre attività 42.942 32.492 32.16

TOTALE DELL'ATTIVO 1.017.092 906.085 12.25

ATTIVO / COMPOSIZIONE % 1996 1995 var.

(24)

Cassa e altre disponibilità 0.73 1.00 -0.27 Crediti:

verso clientela 48.61 50.15 -1.54

verso enti creditizi 15.27 12.63 2.64

Titoli 27.39 27.01 0.38

Immobilizzazioni:

Titoli 1.67 -1.67

Partecipazioni 1.25 1.16 0.09

Immateriali 0.17 0.10 0.07

Materiali 2.36 2.69 -0.33

Altre attività 4.22 3.59 0.63

TOTALE DELL'ATTIVO 100.00 100.00

(25)

Stato Patrimoniale riclassificato (in milioni di lire)

PASSIVO 1996 1995 var. %

Debiti:

verso clientela 533.512 494.006 8.00

verso enti creditizi 34.443 19.399 77.55

rappresentati da titoli 255.288 215.773 18.31

Altre passività 38.160 28.978 31.69

Fondo per rischi ed oneri 56.621 51.897 9.10

Fondo per rischi su crediti 3.736 2.906 28.56

Patrimonio netto:

Capitale e riserve 89.076 86.966 2.43

Utile d’esercizio 6.256 6.160 1.56

TOTALE DEL PASSIVO 1.017.092 906.085 12.25

PASSIVO / COMPOSIZIONE % 1996 1995 var.

(26)

Debiti:

verso clientela 52.44 54.52 -2.08

verso enti creditizi 3.39 2.14 1.25

rappresentati da titoli 25.10 23.81 1.29

Altre passività 3.75 3.20 0.55

Fondo per rischi ed oneri 5.57 5.73 -0.16

Fondo per rischi su crediti 0.37 0.32 0.05

Patrimonio netto:

Capitale e riserve 8.76 9.60 -0.84

Utile d’esercizio 0.62 0.68 -0.06

TOTALE DEL PASSIVO 100.00 100.00

(27)

Esposizione dello Stato Patrimoniale per classi di fruttuosità.

(in milioni di lire)

ATTIVO 1996 comp.% 1995 comp.% var.% var.

comp%

Attività fruttifere 940.966 92.51 839.217 92.62 12.12 -0.11

Attività non fruttifere 50.399 4.96 41.545 4.59 21.31 0.37

Attività immobilizzate 25.727 2.53 25.323 2.79 1.60 -0.26

1.017.092 100.00 906.085 100.00 12.25

PASSIVO 1996 comp.% 1995 comp.% var.% var.

comp%

Passività onerose 823.243 80.94 729.178 80.48 12.90 0.46

Passività non onerose 98.517 9.69 83.781 9.25 16.89 0.44

Patrimonio netto+utile 95.332 9.37 93.126 10.27 2.92 -0.90

1.017.092 100.00 906.085 100.00 -1.25

(28)

Esposizione dello Stato Patrimoniale per allocazione delle risorse aziendali - Situazione generale -

(in milioni di lire)

1996 1995 var. %

+ Patrimonio e fondi liberi 99.068 96.033 3.16

- Immobilizzi finanziari netti 12.720 25.622 -50.36

- Immobilizzi tecnici netti 24.614 24.210 1.67

= A. Disponibilità patrimoniali 61.734 46.201 33.62

+ Fondi del personale 42.270 39.272 7.63

- Immobili fondi del personale 1.113 1.113 0

= B. Disponibilità fondi del personale 41.157 38.159 7.86 + Raccolta da clienti e finanziamenti 823.243 729.178 12.90

- Crediti a clientela ordinaria 494.367 454.420 8.79

- Finanziamenti a istituzioni creditizie 52.611 55.623 -5.42

- Riserva obbligatoria 37.246 30.268 23.05

= C. Disponibilità raccolta 239.019 188.867 26.55

+ Voci residuali del passivo 52.512 41.602 26.22

- Voci residuali dell’attivo 50.399 41.545 21.31

= D. Disponibilità residuali 2.113 57 3.607.02

+ Investimenti interbancari 65.465 28.522 129.52

+ Investimenti in titoli 278.558 244.762 13.81

(29)

Conto Economico scalare riclassificato

(in milioni di lire)

1996 1995 var. %

Proventi da impieghi 97.672 96.781 0.92

interessi da clientela ordinaria 60.710 59.245

interessi da istituzioni creditizie 9.446 8.214

interessi e dividendi su titoli 27.516 29.322

Costo della raccolta 46.878 45.176 3.77

interessi a clientela ordinaria 46.008 42.719

interessi ad istituzioni creditizie 870 2.457

MARGINE DI INTERESSE 50.794 51.605 -1.57

Proventi netti di intermediaz.ne e diversi 18.090 10.567 71.19

profitti (perdite) da op.finanziarie 7.737 1.772

ricavi e recuperi da servizi 11.617 9.820

costi per servizi 1.264 1.025

MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 68.884 62.172 10.80

Costi operativi e diversi 42.466 41.333 2.74

costo del personale 26.462 25.192

altre spese amministrative 16.004 16.141

RISULTATO GESTIONE ORDINARIA 26.418 20.839 26.77

Saldo proventi ed oneri straordinari -1.440 116

RISULTATO LORDO D'ESERCIZIO 24.978 20.955 19.20

Rettifiche di valore 9.880 6.769 45.96

su immobilizzazioni finanziarie 29 597

su immob. materiali ed immateriali 2.762 2.534

(30)

su crediti 6.988 3.465

su titoli 101 173

Accantonamenti 1.348 2.887 -53.31

al fondo rischi su crediti 1.348 887

al fondo per rischi bancari generali 1.500

al fondo rischi ed oneri 500

Riprese di valore 1.906 3.361 -43.29

su immobilizzazioni finanz.rie - -

su crediti 1.629 1.872

su titoli 277 1.489

UTILE LORDO 15.656 14.660 6.79

Imposte sul reddito 9.400 8.500

UTILE D'ESERCIZIO 6.256 6.160 1.56

Conto economico rapportato al Totale attivo netto

(31)

% 1996 1995 var.

10.Interessi attivi e proventi 9.590 10.667 -1.077

20.Interessi passivi ed oneri assimilati -4.609 -4.986 0.377

30.Dividendi ed altri proventi: 0.013 0.014 -0.001

40.Commissioni attive 0.558 0.525 0.033

50.Commissioni passive -0.124 -0.113 -0.011

60.Profitti e perdite da operazioni finanz. 0.778 0.341 -0.437

70.Altri proventi di gestione 0.584 0.559 0.015

80.Spese amministrative -4.175 -4.562 0.387

90.Rettiffiche di valore su imm.mater.e im. -0.272 -0.280 0.008

100.Accantonamenti per per rischi ed oneri 0 -0.055 0.055

120.Rettifiche di valore su crediti ed acc.ti -0.687 -0.382 -0.305

130.Riprese di valore su crediti ed acc.ti 0.160 0.207 -0.047

140.Acc.namenti ai fondi rischi su crediti -0.133 -0.098 -0.035

150.Rettifiche di valore su immobiliz.finan. -0.003 -0.066 0.063

160.Riprese di valore su immobiliz. finan. 0 0 0

170.Utile delle attività ordinarie 1.681 1.826 -0.145

180.Proventi straordinari 0.097 0.052 0.045

190.Oneri straordinari -0.239 -0.040 -0.199

200.Utile straordinario -0.142 0.013 -0.155

210.Variazione del f.do rischi ban. generali 0 -0.166 0.166

220.Imposte sul reddito -0.924 -0.938 0.014

230.Utile d’esercizio 0.615 0.680 -0.065

Composizione percentuale del Conto Economico

(32)

Proventi da impieghi = 100

1996 1995 var.

Proventi da impieghi 100.00 100.00 0

Costo della raccolta -47.99 -46.68 -1.31

Margine di interesse 52.01 53.32 -1.31

Ricavi netto da servizi 18.52 10.92 7.60

Margine di intermediazione 70.53 64.24 6.29

Costi di struttura -43.48 -42.71 -0.77

Risultato della gestione ordinaria 27.05 21.53 5.52

Saldo proventi ed oneri straordinari -1.47 0.12 -1.59

Risultato lordo d’esercizio 25.58 21.65 3.93

Rettifiche, riprese accantonamenti a fondi -9.54 -6.50 -3.04

Utile lordo 16.04 15.15 0.89

Imposte sul reddito -9.62 -8.78 -0.84

Utile d’esercizio 6.42 6.36 0.06

Composizione percentuale del Conto Economico

(33)

1996 1995 var.

Proventi da impieghi 1561.25 1571.12 -9.87

Costo della raccolta -749.33 -733.38 -15.95

Margine di interesse 811.92 837.74 -25.82

Ricavi netto da servizi 289.16 171.54 117.62

Margine di intermediazione 1101.08 1009.29 91.79

Costi di struttura -678.80 -670.99 -7.81

Risultato della gestione ordinaria 422.28 338.30 83.98

Saldo proventi ed oneri straordinari -23.02 1.88 -24.90

Risultato lordo d’esercizio 399.26 340.18 59.08

Rettifiche, riprese accantonamenti a fondi -149.01 -102.19 -46.82

Utile lordo 250.25 237.99 12.26

Imposte sul reddito -150.25 -137.99 -12.26

Utile d’esercizio 100.00 100.00 0

(34)

Raccolta

La raccolta tradizionale, al netto delle obbligazioni ed operazioni in pronti contro termine, è cresciuta in modo significativo (+4.05 % contro il 2.57 % del Sistema).

In corso d’anno la Cassa ha emesso titoli obbligazionari, anche per rispondere in modo sempre più puntuale alle variegate esigenze della clientela.

Il comparto, pari a Lmil. 46.600, è composto da obbligazioni cum warrant, zero coupon e con cedola . Questi ultimi sono sia a reddito fisso che variabile. Al lordo della nuova forma tecnica il differenziale positivo rispetto al Sistema si amplifica (+11.31% contro il 7.66%).

Nel suo complesso, considerando quindi anche le operazioni in pronti contro termine, l’aggregato ha registrato una crescita dell’11.13% contro il 7.40% del Sistema.

Il prospetto che segue analizza prima la composizione dell’aggregato secondo le forme tecniche tradizionali, ricollocandovi altresì i certificati di deposito e le obbligazioni, che nel bilancio trovano legittimazione fra i “debiti rappresentati da titoli” e poi nel suo totale, comprendendo la raccolta da operazioni in pronti c/termine.

(35)

forma tecnica 1996 1995 var. %

Depositi a risparmio 152.831 156.168 -2.14

Conti correnti 306.598 270.175 13.48

Certificati di deposito 208.688 215.773 -3.28

Obbligazioni 46.600 0 100.00

Totale raccolta al netto pronti c/t 714.717 642.116 11.31

Raccolta pronti c/t 74.083 67.663 9.49

Totale raccolta da clientela 788.800 709.779 11.13

(36)

composizione % 1996 1995 var.

Depositi a risparmio 21.38 24.32 -2.94

Conti correnti 42.90 42.08 0.82

Certificati di deposito 29.20 33.60 -4.40

Obbligazioni 6.52 0 6.52

Totale raccolta al netto pronti c/t 100.00 90.61 100.00 90.47 0.14

Raccolta pronti c/t 9.39 9.53 -0.14

Totale raccolta da clientela 100.00 100.00

composizione % 1996 1995 var.

Area Spoleto-Perugia 50.92 52.34 -1.42

Area Terni Valnerina 49.08 47.66 1.42

(37)

L’andamento cedente dei depositi a risparmio (-2.14% contro il -2.83% del Sistema) è la logica conseguenza delle esigenze di diversificazione di investimenti della clientela.

Esigenza ancor più sentita nell’esercizio 96, particolarmente interessato da una curva dei tassi tendente al ribasso.

I conti correnti sono cresciuti del 13.48% (+ 6.10% del Sistema) ad opera di una sempre più incisiva azione di fidelizzazione della clientela.

I certificati di deposito sono pari al 29.20% dell’aggregato raccolta al netto delle operazioni in pronti contro termine, e al 26.46% considerando tutto il comparto (per il Sistema si registra rispettivamente il 27.26% e il 23.91%).

L’andamento cedente del comparto (-3,28% contro il -0,51% del Sistema), del resto già previsto, trova riscontro nella minore appetibilità dell’investimento a medio-lungo termine sotto il profilo fiscale (cfr. d.l.

323 del 20/6/96).

L’aggregato è composto per il 4.83% da certificati a tasso variabile, (16.25% del 1995) e per il 36.51% a breve termine (25.26% del 1995).

Nell’anno in corso, come già rilevato, è iniziata l’emissione di titoli obbligazionari. Il nuovo strumento copre il 5.90% del monte-provvista. E’ stato particolarmente apprezzato dalla clientela. Il range di scadenza va da due fino a tre anni.

Anche la provvista acquisita con operazioni in pronti contro termine ha subito un buon incremento (+9.49% contro +5.60% del Sistema).

E’ uno strumento utilizzato per contattare nuova clientela e per quel target di clientela che momentaneamente dispone di interessanti somme da destinare a prossimi investimenti.

Nella evidenza della composizione percentuale tra le forme tecniche sopra individuate, come già evidenziato, flettono i depositi a risparmio, i certificati di deposito ed i pronti contro termine. Le altre due forme tecniche, conti correnti ed obbligazioni, denotano un andamento positivo e rispondono alle due principali strategie che investono il settore: fidelizzazione e stabilizzazione di raccolta.

La distribuzione per settori di attività economica, di seguito esposta al netto delle operazioni in pronti conto termine, evidenzia una importante presenza del comparto “famiglie e istituzioni private”.

(38)

composizione % 1996 1995 var.

Imprese finanziarie 0.17 0.08 0.09

Imprese non finanziarie 5.76 5.40 0.36

Famiglie e istituzioni creditizie 90.82 91.52 -0.70

Pubblica amministrazione 3.25 3.00 0.25

100.00 100.00

(39)

Lo stesso aggregato, al lordo delle operazioni in pronto conto termine, non presenta significative variazioni:

composizione % 1996 1995 var.

Imprese finanziarie 0.15 0.07 0.08

Imprese non finanziarie 5.22 5.44 -0.22

Famiglie e istituzioni creditizie 91.68 91.69 -0.01

Pubblica amministrazione 2.95 2.80 0.15

100.00 100.00

La composizione non è variata significativamente rispetto allo scorso anno.

L’estrema capillarità dei depositanti continua ad assicurare una elevata stabilità della raccolta, come si evince dalla composizione percentuale della raccolta per scaglioni di importo e numero di rapporti.

Raccolta tradizionale, al netto dei pronti contro termine:

(40)

Per scaglioni di importo

composizione % 1996 1995 var.

fino a 20 milioni 30.05 30.02 0.03

da 20 a 50 milioni 24.95 26.72 -1.77

da 50 a 100 milioni 14.66 14.59 0.07

oltre 100 milioni 30.34 28.67 1.67

100.00 100.00

Per numero di rapporti

composizione % 1996 1995 var.

da 5 a 20 milioni 86.23 88.32 -2.09

da 20 a 50 milioni 10.02 8.50 1.52

da 50 milioni a 100 milioni 2.54 2.07 0.47

oltre 100 milioni 1.21 1.11 0.10

100.00 100.00

(41)

Totale raccolta diretta (compresi PCT):

Per scaglioni di importo

composizione % 1996 1995 var.

fino a 20 milioni 26.95 27.15 -0.20

da 20 a 50 milioni 22.45 24.54 -2.09

da 50 a 100 milioni 15.05 14.91 0.14

oltre 100 milioni 35.55 33.40 2.15

100.00 100.00

Per numero di rapporti

composizione % 1996 1995 var.

da 5 a 20 milioni 85.21 87.73 -2.52

da 20 a 50 milioni 9.79 8.53 1.26

da 50 milioni a 100 milioni 3.29 2.30 0.99

oltre 100 milioni 1.71 1.44 0.27

100.00 100.00

I mezzi fiduciari complessivi affidati dalla clientela assommano a 1.317 miliardi circa, con una crescita del 9.82%.

Per la raccolta indiretta, si registra un interessante aumento, pari al 7.92%.

(42)

La variazione positiva è più marcata nell’ambito della raccolta gestita, intendendo per tale, gestioni patrimoniali e fondi comuni (+13.79%). Sono performances conseguenti ad una maggiore sensibilità della clientela verso i mercati mobiliari, stante anche i positivi andamenti.

1996 1995 var. %

Raccolta diretta da clientela 788.800 709.779 11.13

Raccolta indiretta 528.125 489.351 7.92

Totale raccolta 1.316.925 1.199.130 9.82

Nei comuni nei quali opera, la Cassa di Risparmio di Spoleto detiene una quota di mercato pari al 12%

circa, facendo registrare un andamento crescente rispetto alle risultanze degli esercizi precedenti.

Il numero dei rapporti in essere é cresciuto del 4% circa. Il credito unitario medio si attesta a Lmil. 11, contro Lmil. 9 del 1995.

Continua il processo di fidelizzazione della clientela, dimostrata anche dalla crescita degli strumenti di pagamento innovativi erogati e dalle polizze assicurative collocate.

(43)

Impieghi

Il comparto, al lordo delle rettifiche di valore, evidenzia una crescita del 9.64% contro il 2.4% del Sistema, attestandosi a Lmil. 518.983.

L'analisi di cui appresso riporta la riclassificazione del comparto secondo gli aggregati propri della Banca d'Italia ai fini delle segnalazioni di Vigilanza.

cod.PUMA FORMA TECNICA 1996 1995 var. %

1011.01 DEPOSITI C/O UFF.PP.TT. 1 9 -88.89

1115.04 C/C AMMASSI 60 55 9.09

1115.08 C/C TESORERIE 1.672 1.074 55.68

1115.18 C/C ORDINARI 213.727 199.450 7.16

1119.10 FINANZIAMENTI IMPORT 4.525 2.912 55.39

1119.16 FINANZIAMENTI EXPORT 8.071 11.534 -30.02

1123.02 MUTUI 135.830 120.979 12.28

1131.08 PRESTITI PERSONALI 52.074 46.256 12.58

1131.26 SOVV.DIVERSE A SC.FISSA 44.898 48.319 -7.08

1131.76 SOVV.DIVERSE A SC.RAT. 2.907 1.370 112.19

1139.00 PRESTITI SU PEGNO 6 6 0

1163.04 CESSIONI DI CREDITO 16.537 18.059 -8.43

1163.12 CESSIONI DI CREDITO ALTRE 9.827 100

1171.40 CREDITI IN SOFFERENZA 22.800 16.477 38.37

1709.04 C/C PASSIVI CLIENTELA 1.343 717 87.31

2341.20 PORTAFOGLIO COMM.LE 2.175 2.396 -9.22

2341.30 PORTAFOGLIO FIN. DIRETTO 1.419 1.930 -26.48

2341.38 PORTAFOGLIO FIN. ALTRO 2 5 -60.00

2341.42 PORTAFOGLIO ARTIGIANO 1.109 1.825 -39.23

(44)

CREDITI AL VALORE NOMINALE 518.983 473.373 9.64

rettifiche di valore -24.615 -18.953 29.87

- di cui analitiche -16.414 -9.986 64.37

- di cui forfetarie -8.201 -8.967 -8.54

CREDITI ISCRITTI IN BILANCIO 494.368 454.420 8.79

- di cui in valuta 24.454 14.382 70.03

(45)

Dalla aggregazione per forme tecniche contabili, si ottengono le seguenti risultanze:

FORMA TECNICA 1996 1995 var. %

CONTI CORRENTI 233.338 219.300 6.40

PORTAFOGLIO 4.705 6.156 -23.57

MUTUI 130.157 120.979 7.59

PRESTITI PERSONALI 52.074 46.256 12.58

SOVVENZIONI DIVERSE 75.909 64.205 18.23

CREDITI IN SOFFERENZA 22.800 16.477 38.37

CREDITI AL VALORE NOMINALE 518.983 473.373 9.64

COMPOSIZIONE % 1996 1995 var.

CONTI CORRENTI 44.96 46.33 -1.37

PORTAFOGLIO 0.91 1.30 -0.39

MUTUI 25.08 25.56 -0.48

PRESTITI PERSONALI 10.03 9.77 0.26

SOVVENZIONI DIVERSE 14.63 13.56 1.07

CREDITI IN SOFFERENZA 4.39 3.48 0.91

CREDITI AL VALORE NOMINALE 100.00 100.00

COMPOSIZION\E 1996 1995 var.

(46)

Area Spoleto - Perugia 72.22 68.59 +3.63

Area Terni Valnerina 27.78 31.41 -3.63

Come visto, il comparto, nel complesso al lordo delle rettifiche di valore, ha fatto registrare una interessante crescita, ben superiore alla performance di Sistema.

Crescite significative si registrano nel comparto conti correnti ( +6.40%), prestiti personali (+12.58%) e mutui ( +7.59% ). Il portafoglio vede diminuire il suo peso all’interno del comparto (-23.57%).

I crediti in sofferenza crescono del 38.37%. Rappresentano attualmente il 4.39% dell’intero aggregato.

L’aggregato al valore di realizzo rappresenta l’1.80% contro 1.59% dell’anno scorso.

Pur essendo interessati da un significativo aumento nell’esercizio in corso, questi ultimi mantengono un peso sensibilmente inferiore rispetto alla media del Sistema (10.10%).

Nell'esercizio i crediti sono stati rettificati per Lmil. 24.615 pari al 4.74% del totale, contro il 4.00% del 1995.

I crediti soggetti a svalutazioni analitiche sono pari a Lmil. 40.460, la relativa percentuale di svalutazione è del 40.57%.

Gli altri crediti, di Lmil. 478.521, sono soggetti ad una svalutazione forfettaria complessiva dell’1.71%

circa.

Considerando anche gli stanziamenti al fondo rischi su crediti (voce 90) il totale dei fondi (contabili) disponibili, a presidio del comparto crediti, si eleva dal 4.74% al 5.46%, contro il 4.62% del 1995.

Il trend degli impieghi a clientela ha presentato in corso d'anno andamenti non sempre costanti. Da agosto in poi, comunque, la curva ha assunto un andamento costante e crescente.

Il comparto mantiene una buona capillarità.

Il credito unitario medio si attesta a Lmil 28.6 contro i 25.5 del 1995. Nei crediti in sofferenza il credito

(47)

Numero rapporti di impiego complessivi var.% composizione % 1996 rispetto al 95 Area Spoleto -

Perugia

Area Terni Valnerina

Totale crediti 2.36% 53.28 46.72

Considerando i crediti al netto delle rispettive rettifiche di valore, l'aggregato ha fatto registrare una crescita base annua dell’ 8.79%.

La Cassa continua a perseguire una attenta politica del credito, modulando la sua offerta in funzione delle differenti e sempre più innovative esigenze della clientela.

Sul fronte “retail”, con apposite convenzioni, ha favorito il credito al consumo con processi di erogazione particolarmente veloci ed analisi di merito strettamente rispondenti al target destinatario.

La Cassa ha promosso interessanti contatti con nuova clientela di indubbia valenza strategica, ponendo le basi per una proficua implementazione delle attività basate anche sulla operatività indotta.

Le tabelle di cui appresso evidenziano il grado di concentrazione dei crediti.

esposizioni in Lmil.

1996 1995 var.%

Primi 10 clienti 111.176 99.203 12.07

Primi 30 clienti 174.321 151.327 15.19

Primi 50 clienti 204.915 176.891 15.84

percentuale su totale crediti

1996 1995 var.

(48)

Primi 10 clienti 21.42 20.96 0.46

Primi 30 clienti 33.58 31.97 1.61

Primi 50 clienti 39.48 37.37 2.11

Con riferimento al settore di attività economica, per l’intero aggregato si evidenzia la seguente composizione percentuale:

SAE Descrizione composizione 1996 1995 var.

430 Società produttive 27.28 33.60 -6.32

620 Artigiani 4.96 6.74 -1.78

621 Altre famiglie produttive 11.21 14.10 -2.89

134 Comuni 9.86 11.44 -1.58

600 Consumatori 26.54 24.86 1.68

*** Altri settori 20.15 9.26 10.89

100.00 100.00

L'attività di servizio della Cassa, in merito alle performances di credito a clientela, non si esauriscono con

(49)

Collabora con altre Istituzioni creditizie e finanziarie verso cui dirotta l'operatività cosiddetta speciale, non gestita direttamente. In linea di massima, comunque, vengono sostenuti gli oneri per le relative istruttorie.

Il progressivo meccanismo di despecializzazione dell’attività bancaria sta interessando anche la Cassa. Ciò si traduce nella minore dipendenza da società partecipate, almeno per quanto riguarda le tipologia del credito, pur speciale, meno particolari.

1996 1995

erogazioni importo erogazioni importo

Credito Agricolo SpA 96 2.596 191 6.115

Cariplo SpA 5 5.250 3 2.150

Mediocredito dell’Umbria SpA 3 3.281 25 14.232

Leasindustria SpA 3 88 17 1.070

Mediocredito Fondiario

CentroItalia Spa 3 929 13 3.939

110 12.144 249 27.506

(50)

Impieghi finanziari

Gli investimenti di carattere finanziario della Cassa si attestano a Lmil 446.600 e segnano un incremento del 16.06% rispetto al 1995.

1996 1995 var. %

Rapporti con Banche 155.322 114.414 35.75

Titoli a reddito fisso 266.759 247.606 7.74

Titoli azionari 1.623 936 73.40

Titoli altri 10.000 10.000 0

Partecipazioni 12.749 11.124 14.61

Totale Impieghi Finanziari 446.453 384.080 16.24

- svalutazioni dirette titoli -101 -173 -41.62

- riprese di valore titoli 277 1.489 -81.40

- svalutazioni dirette partecipazioni -29 -597 -95.14

Effetto netto svalutazioni/rivalutazioni 147 719 -79.55

Impieghi Finanziari netti 446.600 384.799 16.06

(51)

L'apertura per classi omogenee dei rapporti con Banche può essere così rappresentata:

RAPPORTI CON BANCHE 1996 1995 var. %

Banca d’Italia 37.246 30.268 23.05

c/c di corrispondenza 25.546 18.141 40.82

altri rapporti 92.530 66.005 40.19

Totale 155.322 114.414 35.75

L’incremento del rapporto con Banca d’Italia consegue alla maggiore crescita degli aggregati di raccolta soggetti a riserva obbligatoria.

Si evidenzia, in particolare, la nuova normativa in materia di ritenuta fiscale su talune rendite finanziarie (d.l. n. 323 del 20/6/96) da cui consegue una maggiore performance dei certificati di deposito a breve (soggetti a Rob), rispetto a quelli a medio-lungo termine (non soggetti).

(52)

Il comparto titoli alla fine dell’esercizio comprende esclusivamente titoli “non immobilizzati”.

Dal confronto con i prezzi di mercato emergono plusvalenze non rilevate contabilmente per Lmil. 6.016 (Lmil. 3.205 nel 1995), così ripartite:

su titoli quotati 3.921

su titoli non quotati 2.095

totale plusvalenze 6.016

Le partecipazioni sono detenute per scopi puramente strategici. Si segnalano rettifiche di valore, pari a Lmil. 29, eseguite in ossequio ai disposti di cui all’art. 18 del D.lgs 87/92.

(53)

Redditività e struttura patrimoniale

1996 1995 var.assolut var.%

Interessi attivi da Clientela 60.710 59.245 1.465 2.47

Interessi passivi a Clientela -46.008 -42.719 -3.289 7.70

Contribuzione gestione Clientela 14.702 16.526 -1.824 -11.04

Interessi attivi da Banche 9.446 8.214 1.232 15.00

Interessi passivi a Banche -870 -2.457 1.587 -64.59

Contribuzione gestione Banche 8.576 5.757 2.819 48.97

Interessi e Dividendi su Titoli 27.516 29.322 -1.806 -6.16

MARGINE GESTIONE DENARO 50.794 51.605 -811 -1.57

Utile da negoziazione Titoli 7.406 2.490 4.916 197.43

Utile/Perdita da negoz.ne in Cambi 331 -740 1.071 -144.73

Margine Altri Servizi 10.353 8.795 1.558 17.71

Spese per il Personale -26.462 -25.192 -1.270 5.04

Imposte indirette e tasse -3.070 -3.000 -70 2.33

Altri costi operativi -12.934 -13.141 207 -1.58

Imposte sui redditi -9.400 -8.500 -900 10.59

Saldo Gestione straordinaria -1.440 116 -1.556 -1341.40

Riprese di Valore 1.629 1.872 -243 -12.98

CASH FLOW 17.207 14.305 2.902 20.29

Plusvalenze/Minusvalenze

176 1.338 -1.162 -86.85

(54)

Ammortamenti -2.762 -2.534 -228 9.00

UTILE LORDO 14.621 13.109 1.512 11.53

Rettifiche di Valore -7.017 -4.062 -2.955 72.75

Accantonam. Fondi Patrimoniali -1.348 -2.887 1.539 -53.31

UTILE NETTO 6.256 6.160 96 1.56

(55)

Schema di concatenazione degli indici di Bilancio della Cassa di Risparmio di Spoleto SpA nel 1996 (fra parentesi i valori della Cassa nel 1995)

Redditività mezzi propri

UN/PATR 7.023%

(7.124%)

Incidenza accant. e Redditività lorda su Grado di imp.dir.sul

red.oper.

capitale investito patrimonializzazione

UN/RDG 25.046% RDG/TA 2.456% PATR/TA 8.758%

(29.396%) (2.313%) (9.543%)

Margine unitario Costi di struttura

di intermediazione per lira intermediata

MINT/TA 4.994% COP/TA 4.175%

(6.862%) (4.562%)

(56)

Contributo gestione Contributo gestione Incid.costi personale

denaro servizi CP/COP 62.313%

MI/MINT 73.738% ARN/MINT 26.262% (60.949%) (83.004%) (16.996%) Produtt.tà personale

(DEP+IMP)/DIP 5.612 (5.056)Lmil.

Costi unit.personale CP/DIP 114

(108)Lmil.

Legenda:

ARN - Altri ricavi netti CP - Spese per il personale PATR - Patrimonio

COP - Costi operativi MI - Margine d’interesse DIP - Dipendenti DEP - Depositi clientela MINT - Margine d’intermediaz. TA - Totale attivo IMP - Impieghi clientela RDG - Risultato di gestione UN - Utile netto

(57)

Riclassificazione conto economico scalare (in milioni di lire)

RISORSE 1996 1995 Var.%

Margine di interesse 50.704 51.605 -1.75

Proventi netti da servizi 18.090 10.567 71.19

Sbilancio componenti straordinarie -1.440 116 -1341.3

Totale 67.444 62.288 8.28

DESTINAZIONI 1996 1995 Var.%

Costi operativi e diversi 42.466 41.333 2.74

Risultato lordo dell’esercizio 24.978 20.955 19.20

Totale 67.444 62.288 8.28

RISORSE / COMPOSIZIONE % 1996 1995 Var.

(58)

Margine di interesse 75.31 82.85 -7.54

Proventi netti da servizi 26.82 16.96 9.86

Sbilancio componenti straordinarie -2.13 0.19 -2.32

Totale 100.00 100.00

DESTINAZIONI / COMPOSIZIONE % 1996 1995 Var.

Costi operativi e diversi 62.96 66.36 -3.40

Risultato lordo dell’esercizio 37.04 33.64 3.40

Totale 100.00 100.00

(59)

La riclassificazione dello scalare economico, proposta per macro aggregati ripartiti tra “Risorse” e

“Destinazioni”, evidenzia un minor peso della componente margine di interesse sul totale risorse.

Ciò è dovuto all’andamento cedente della intera struttura dei tassi con impatto significativo nella relativa forbice, solo parzialmente compensato dalla pur interessante crescita delle quantità intermediate.

La tabella di cui appresso evidenzia le variazioni percentuali afferenti le aggregazioni di forme tecniche di raccolta e impiego relativamente ai rispettivi tassi medi ed alla giacenza media.

Variazione % rispetto al 1995

su giacenza media su tassi medi

a = debiti verso clientela 7.48 -0.01

b = debiti verso banche -53.49 -1.99

c = crediti verso clientela 5.45 -0.36

d = crediti verso banche 17.18 -0.01

e = crediti in titoli e partecipazioni 1.74 -0.72

f = c+d+e totale crediti 5.49 -0.47

g = a+b totale debiti 4.55 -0.06

h = f-g totale disponibilità proprie investite 10.03

Segue appresso la formazione del margine di interesse per contribuzione netta dei vari comparti:

(60)

1996 1995 var. %

Contribuzione netta clientela 14.702 16.526 -11.04

Contribuzione netta Banche 8.576 5.757 48.97

Contribuzione netta titoli e partecipazioni 27.516 29.322 -6.16

50.794 51.605 -1.57

Il maggiore peso della componente “Servizi” è la conseguenza di una sempre più vivace politica di vendita dei prodotti finanziari e non, accompagnata da una attenta politica di pricing.

In particolare sono stati “oliati” i meccanismi di vendita soprattutto per quei servizi a più alto valore aggiunto e che sono in grado di infondere nella clientela un giusto “appeal” ed una conseguente e sempre più salda fidelizzazione.

(61)

Il comparto evidenzia i seguenti aggregati:

1996 1995 Var.%

Intermediazione in titoli e cambi 7.737 1.772 336.63

Altri servizi netti e recuperi 10.353 8.795 17.71

Totale 18.090 10.567 71.19

La crescita del primo aggregato consegue ad una attenta politica di timing nella attività di trading e ad una sempre maggiore operatività con clientela in materia di “risparmio gestito”.

Le spese amministrative, nel complesso, si incrementano del 2.74%.

1996 1995 Var.%

Costi del personale 26.462 25.192 5.04

Altri spese amministrative 16.004 16.141 -0.85

Totale 42.466 41.333 2.74

L'incremento dei costi per il personale discende, sostanzialmente, dall’adeguamento del Contratto Collettivo Nazionale.

(62)

Positivo è il trend in diminuzione delle altre spese amministrative, risultante di strategie convergenti verso sempre più tangibili economie di scala.

(63)

Si riepiloga, di seguito, la ripartizione del risultato lordo.

RISULTATO LORDO 24.978

Rettifiche di valore 9.880

- su partecipazioni 29

- su titoli non immobilizzati 101

- su beni immobili 798

- su beni mobili 1.140

- su beni immateriali 824

- su crediti 6.988

Riprese di valore 1.906

- su titoli non immobilizzati 277

- su crediti 1.629

Accantonamenti 10.748

- a Fondo rischi su crediti (voce 90) 1.348

- a Fondo imposte (dirette) 9.400

Utile netto 6.256

Totale risultato lordo 24.978 24.978

Il risultato netto è stato così determinato dopo una adeguata e prudente politica valutativa delle poste patrimoniali.

(64)

Con riferimento l’operatività a medio e lungo termine la Cassa rientra in tutte le regole delineate dalla Banca d’Italia. In particolare i finanziamenti a medio e lungo termine alle imprese sono abbondantemente sotto il limite del 20% della raccolta, evidenziando un margine di Lmil 71.851 con una esposizione del 10.89% della raccolta.

Tutte le altre regole di trasformazione delle scadenze sono ampiamente osservate.

Per quanto concerne l’esposizione del rischio di tasso di interesse, calcolato attraverso il confronto delle vite residue dell’attività e passività, la Cassa è esposta per il 3,49% contro il 3.67 della media del Sistema a giugno 96, mantenendo sostanzialmente la stessa esposizione del 95 (3.44%).

(65)

La rilevazione in merito ai “Grandi rischi”, operativa da settembre 1994, si prefigge lo scopo di monitorare le esposizioni la cui entità, rispetto al patrimonio delle Banche eroganti, sia di particolare rilievo.

1996 1995 Var.%

Patrimonio di Vigilanza 90.016 90.316 -0,33

15 % del Patrimonio 13.502 13.547 -0,33

Limite globale: 8 volte il patrimonio 720.130 722.528 -0.33 Posizioni oltre il 15% del Patrimonio

Posizioni oltre il 10% del Patrimonio-nominale 106.179 65.737 61.52 Posizioni oltre il 10% del Patrimonio-ponderato 32.324 15.476 108,87

Limite disponibile (a regime) 687.806 707.052 -2.72

La normativa prevede, per il 1998, l’abbassamento della soglia al 10%.

La Cassa è perfettamente in linea anche con riferimento alle segnalazioni riguardanti i rischi di mercato.

(66)

La posizione patrimoniale individuale complessiva può così riassumersi:

1996

− Rischi di credito 48.165

− Rischi di mercato 4.420

Totale 52.585

Patrimonio 90.016

Eccedenza 37.431

Le rilevazioni per il fondo interbancario di tutela dei depositi pongono sempre la Cassa in situazione di normalità.

Con l’emanazione del D.Lgs 659 del 4/12/96 è stata resa obbligatoria da parte di tutte le banche del sistema l’adesione ad un fondo di garanzia dei depositanti.

Nel contesto di tale disposizione è stato modificato in Lmil. 200 il limite di copertura per ogni depositante e sono state altresì individuate le fattispecie di raccolta escluse dalla copertura del fondo medesimo.

Il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi ha provveduto ad adeguare il proprio statuto ed il regolamento al dettato normativo in esame ed ha impartito a tutti gli aderenti le nuove disposizioni in ordine alle segnalazioni statutarie.

Le innovazioni introdotte a seguito del recepimento del decreto 659 evidenziano una nuova struttura del sistema di indicatori gestionali, la quale è tesa a dare più enfasi al profilo patrimoniale della banche. Il

(67)

La base contributiva verrà calcolata in relazione ai depositi protetti dal fondo secondo la nuova ed articolata formulazione del regolamento.

(68)

Il quadro di cui appresso fornisce i consueti elementi comparativi fra la Cassa ed i dati medi di Sistema, secondo il precedente regolamento:

Carispo Sistema Soglia Soglia 30/06/96 30/06/96 osserv. anomala Profilo di rischiosità

- qualità 3.39 7.67 10.0 16.0

- copertura 18.04 40.60 50.0 75.0

- concentrazione 11.39 11.06 - 25.0

Profilo di solvibilità 12.25 16.56 6.0 4.0

Profilo di liquidità 37.78 35.07 0 25.0

Profilo di efficienza

- reddituale 68.10 69.23 90.0 100.0

- gestionale 4.50 2.62 - 5.5

Come si evince la Cassa è perfettamente in linea con gli indicatori previsti, status mantenuto costantemente fin dalla istituzione delle suddette segnalazioni.

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