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Capitolo 11 del testo Allora l’immagine di un generico vettore x =x y

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Academic year: 2023

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(1)

1

Esercizi di ripasso 2

1. Sia Pr : R2 → R2 l’endomorfismo che manda ogni vettore v ∈ R2 nella sua proiezione ortogonale sulla retta r passante per l’origine di equazione 2x − 3y = 0. Calcolare una matrice per Pr.

Determinare l’immagine del vettore v =4 7



e la controimmagine dei vettori u =  6

−5



e w = 1

2 3

!

Soluzione. Se fissiamo la base canonica di R2: N = 1 0

 ,0

1



, allora la matrice di Pr `e (v. Capitolo 11 del testo)

1 13

9 6 6 4



Allora l’immagine di un generico vettore x =x y



` e 1

13

9 6 6 4

 x y



= 1 13

9x + 6y 6x + 4y



Per esempio il vettore x = 4 7



si trasforma in Pr(x) = 78/13 52/13



=

6 4



(v. figura 1)

(2)

Per quanto riguarda la controimmagine: ricordiamo che la controim- magine di un vettore w `e l’insieme dei vettori che vengono trasformati in esso. Nel nostro caso `e chiaro che ogni vettore viene trasformato in qualche vettore che giace sulla retta. Per questo motivo, il vettore

 6

−5



ha controimmagine vuota, mentre il vettore

 1 2/3



ha contro- immagine non vuota. Occorre determinare tutti i vettori x

y

 tali che

1 13

9 6 6 4

 x y



=

 1 2/3



In definitiva, dobbiamo risolvere il sistema ( 9

13x +136y = 1

6

13x +134y = 23 Procediamo alla riduzione

9 13

6 13 1

6 13

4 13

2 3

!

→ 9 6 13 6 4 263

!

→ 1 23 139 6 4 263

!

→ 1 23 139 0 0 0

!

Abbiamo quindi infinite soluzioni della forma−23t + 139 t



(`e una retta data in forma parametrica). La controimmagine del vettore w (rosso

(3)

nella figura 2) `e costituita da tutti i vettori che hanno punto inizia- le nell’origine e punto terminale sulla retta di equazioni parametriche appena calcolata, per esempio i vettori in blu nella figura 2.

2. Nel caso di una rotazione del piano di un angolo θ in senso antiorario i calcoli sono pi`u facili in quanto l’applicazione `e biiettiva: abbiamo quindi un isomorfismo. Verificare con un disegno che l’immagine di un vettore v `e il vettore v ruotato di un angolo θ in senso antiorario.

Mentre la controimmagine di un vettore w (cio`e l’insieme dei vettori da cui proviene) `e costituito daun solo vettore che si ottiene ruotando w di un angolo θ in senso orario.

3. Determinare l’applicazione lineare L : R3 → R4 tale che i vettori

 2 0 3

,

 0 2 4

siano nel nucleo dell’applicazione e che L

 0 0 1

 =

 1 0 1 0

. Calcolare

l’immagine di

 1 2 3

 e la controimmagine (detta anche pre-immagine

o immagine inversa) di

 1 0 1 0

 e di

 1 1 1 1

 .

(4)

Soluzione. Osserviamo che i tre vettori assegnati sono linearmente indipendenti, infatti la matrice

2 0 0 0 2 0 3 4 1

ha determinante 4 6= 0. Allora le nostre ipotesi ci forniscono diretta- mente una matrice di L rispetto alla base costituita da questi vettori per il primo spazio e la base canonica per il secondo spazio:

 2 0 3

7→

 0 0 0 0

 7→

 0 0 0 0

(l’ultima freccia (all’apparenza superflua, `e quella che ci d`a le coordi- nate del vettore immagine rispetto alla base fissata, qui ovvio perch´e abbiamo preso la base canonica.)

 0 2 4

7→

 0 0 0 0

 7→

 0 0 0 0

 e

 0 0 1

7→

 1 0 1 0

 7→

 1 0 1 0

 La matrice dell’applicazione `e quindi

M (L) =

0 0 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0

Per calcolare L(

 1 2 3

) occorre prima trovare le coordinate di

 1 2 3

 in termini della base fissata del primo spazio:

(5)

 1 2 3

= a

 2 0 3

+ b

 0 2 4

+ c

 0 0 1

Questo `e un sistema lineare che ha per soluzione a = 12, b = 1, c = −52. Quindi

L(

 1 2 3

) =

0 0 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0

1 2

1

52

=

52 0

52 0

L’immagine dell’applicazione `e il sottospazio di R3 generato da

 1 0 1 0

 ed `e quindi costituito da tutti i vettori aventi uguali coordinate. Il

vettore

 1 1 1 1

ha quindi controimmagine vuota. Mentre il vettore

 1 0 1 0

 ha controimmagine non vuota. Si ottengono risolvendo il sistema

0 0 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0

 a b c

=

 1 0 1 0

ossia c = 1 dove questo valore `e la coordinata dei vettori della contro- immagine rispetto alla base fissata. Questi invece, espressi nella base canonica, sono della forma:

= a

 2 0 3

+ b

 0 2 4

+

 0 0 1

 cio`e

2a 2b 3a + 4b + 1

(6)

Per esempio, il vettore

 2 2 8

`e nella controimmagine.

Osservazione. Pu`o essere utile confrontare il metodo di calcolo del nucleo di una applicazione con quello del calcolo della controimmagine di un qualche vettore w. In effetti, il nucleo non `e altro che la contro- immagine di 0. Per il calcolo del nucleo si studia un SLO, per il calcolo della controimmagine si studia un sistema, non pi`u omogeneo, ma che ha la stessa matrice dei coefficienti di quello usato per il nucleo.

4. Determinare l’applicazione lineare L : P2 → R2 in cui il vettore x − 1 `e nel nucleo di L, L(1) =1

2



e L((x − 1)2) =3 4



. Calcolare L(x + x2) e calcolare la controimmagine di 1

2

 .

Soluzione. I vettori 1, x − 1, (x − 1)2 sono linearmente indipendenti e quindi costituiscono una base di P2. Le condizioni date quindi deter- minano univocamente l’applicazione lineare. Ne possiamo calcolare la matrice prendendo la base ordinata B = (1, x − 1, (x − 1)2) per il primo spazio e la base (ordinata) canonica N per il secondo spazio.

Otteniamo

1 7→1 2

 7→1

2



x − 1 7→0 0

 7→0

0



(x − 1)2 7→3 4

 7→3

4



da cui la matrice

M (L) =1 0 3 2 0 4



Volendo ora calcolare L(x + x2) occorre prima esprimere il vettore (x + x2) come combinazione lineare della base scelta, trovando cos`ı le sue coordinate.

x + x2 = a(1) + b(x − 1) + c(x − 1)2 = cx2 + (b − 2c)x + a − b + c

(7)

confrontando i coefficienti dei due polinomi abbiamo il sistema lineare





a − b + c = 0 b − 2c = 1 c = 1

da cui a = −2, b = −1, c = 1. Possiamo allora calcolare

L(x + x2) =1 0 3 2 0 4



−2

−1 1

=1 0

 .

In alternativa, si poteva calcolare come segue

L(x+x2) = L(−2(1)−(x−1)+(x−1)2) = −2L(1)−L(x−1)+L((x−1)2)

= −21 2

 +3

4



=1 0

 come sopra.

Per trovare la controimmagine di 1 2



bisogna risolvere il sistema

1 0 3 2 0 4



 x y z

=1 2



Se il sistema risultasse incompatibile vuol dire che il vettore 1 2

 non appartiene a Im L. Tuttavia il sistema

(x + 3z = 1 2x + 4z = 2

`

e compatibile. Infatti usando il metodo di Gauss, abbiamo

1 0 3 1 2 0 4 2



→1 0 3 1 0 0 −2 0



ossia il sistema

(x + 3z = 1

−2z = 0

(8)

da cui



 x = 1 y = t z = 0

Questa terna di numeri va interpretata come le coordinate di un poli- nomio rispetto alla base B per cui essa corrisponde al polinomio

1 + t(x − 1)

La controimmagine cercata quindi `e costituita da {1 + t(x − 1)|t ∈ R}

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