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30 sono risultati intradurali (4 cervicali, 6 dorsali e 20 lombo-sacrali), 2 extradurali (1 cervicale e 1 lombo- sacrale), 13 “a clessidra” (7 cervicali, 3 dorsali e 3 lombo- sacrali)

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Academic year: 2021

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RIASSUNTO

I neurinomi spinali, lesioni a lenta crescita e benigne che si

possono sviluppare in tutto il canale spinale, rappresentano il 25% di tutti i tumori spinali e nella maggioranza dei casi sono solitari. Hanno origine dalle cellule di Schwann delle radici sensitive dorsali, ma in circa il 25% originano dalle radici motorie ventrali.

Scopo di questa tesi è quello di descrivere gli aspetti clinico-radiologici, ma soprattutto il trattamento chirurgico nei risultati raggiunti nel recupero dei sintomi neurologici e l’incidenza delle eventuali recidive in una serie di neurinomi spinali operati nella U.O. di Neurochirurgia Universitaria.

Pertanto abbiamo preso in esame in un totale di 228 casi di tumori del rachide 45 pazienti (21 maschi e 24 femmine) con età media di 55.1 anni (range 34-78) trattati per neurinoma spinale nel periodo aprile 1999-novembre 2009.

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E' stata posta particolare attenzione ai neurinomi “a clessidra”, i quali hanno la peculiarità di estendersi in sede paraspinale attraverso il forame di coniugazione: essi presentano particolari difficoltà chirurgiche e spesso necessitano di un secondo intervento per ottenere una asportazione totale.

I neurinomi erano distribuiti nel tratto cervicale in 12 casi, nel tratto dorsale in 9 casi, nel tratto lombare in 24 casi.

30 sono risultati intradurali (4 cervicali, 6 dorsali e 20 lombo-sacrali), 2 extradurali (1 cervicale e 1 lombo- sacrale), 13 “a clessidra” (7 cervicali, 3 dorsali e 3 lombo- sacrali).

Nel 75,5% il sintomo principale era il dolore segmentario che spesso durava da molto tempo, fino ad un massimo di 5 anni. Seguiva il deficit radicolare motorio e/o sensitivo, presente nel 53,3% dei casi ed in ultimo i disturbi midollari tipo paraparesi, presenti nel 28,9%, prevalenti ovviamente nei casi del tratto cervicale con il 58,3%.

In tutti la diagnosi è stata posta correttamente con RM

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senza e con contrasto, che ha permesso una precisa diagnosi in tutti i neurinomi “a clessidra”. I neurinomi “a clessidra”

risultavano il 28,9% localizzati maggiormente nel tratto cervicale (53,8%); in questi casi era eseguita anche DSA o Angio-TAC per lo studio dell'arteria vertebrale.

Tutti i pazienti erano operati con approccio posteriore con tecnica microchirurgica con il microscopio operatorio, ottenendo un’asportazione totale nel 97,9%, nonostante la percentuale del 28,9% di neurinomi “a clessidra”; solo un paziente con neurinoma “a clessidra” lombare gigante esteso anteriormente necessitava di un secondo intervento.

La RM post-operatoria ha documentato in tutti l'asportazione totale.

Con l’intervento si è assistito alla scomparsa del dolore segmentario in tutti i 34 pazienti, solo in uno non nell’immediato post-operatorio, ma dopo tre mesi. Nei 30 pazienti con deficit neurologici il 90% ha presentato miglioramento o recupero completo e il 10% è rimasto invariato.

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Non è stata osservata nessuna recidiva.

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