• Non ci sono risultati.

Investitori privati. Settimana dei mercati. 5 settembre :01 CET. 5 settembre :11 CET. La settimana entrante.

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Investitori privati. Settimana dei mercati. 5 settembre :01 CET. 5 settembre :11 CET. La settimana entrante."

Copied!
13
0
0

Testo completo

(1)

Settimana dei mercati privati

I prezzi del presente documento sono aggiornati alla chiusura del mercato del venerdì precedente (salvo diversa indicazione).

Per la certificazione degli analisti e per importanti comunicazioni si rimanda all’Avvertenza Generale.

La settimana entrante

Europa: la produzione industriale in Francia e in Germania dovrebbe mostrare un’apprezzabile flessione congiunturale a luglio, cosa che determinerà probabilmente una variazione analoga per l’aggregato dell’intera Eurozona. Per quest’ultima, nello stesso mese le vendite al dettaglio hanno mostrato una crescita mensile, mentre le rilevazioni definitive dei PMI Servizi e Composito di agosto sono state peggiorative. La lettura finale del PIL area euro del 2° trimestre dovrebbe confermare la statistica provvisoria (+0,6% t/t e +3,9% a/a).

Venerdì sarà tenuto infine un vertice straordinario UE per provvedere allo shock energetico.

Italia: la prima rilevazione dell’indice PMI Servizi di agosto è salita a 50,5 da 48,4 precedente.

Le vendite al dettaglio dovrebbero crescere di +0,3% m/m a luglio. Risultati societari: Tod's.

USA: l’ISM non Manifatturiero di agosto è atteso in calo ma sempre in territorio espansivo, mentre la bilancia commerciale di luglio dovrebbe mostrare un’ulteriore riduzione del disavanzo.

Focus della settimana

Anche la BCE potrebbe decidere per un rialzo di 75 punti base alla prossima riunione di politica monetaria. Come a luglio, anche la riunione di settembre è stata preceduta da un fuoco di fila di dichiarazioni tese a spostare verso l’alto le aspettative di rialzo dei tassi, da +50 a +75 punti base, presentato come un “anticipo” di rialzi dei tassi futuri. Visto l’avvenuto adeguamento del mercato monetario (che venerdì attribuiva una probabilità dell’80% a tale mossa) e dati il tasso di inflazione di agosto peggiore delle attese (+9,1%) e il tasso di disoccupazione di luglio al minimo storico (6,6%), dovrebbe essere piuttosto agevole condensare il consenso di un Consiglio, anche se profondamente diviso, su una stretta di +75pb per il tasso di rifinanziamento principale (che lo porti all’1,25%, mentre il tasso sul rifinanziamento marginale dovrebbe essere alzato a 1,75% e quello sui depositi a 0,75%). Il Consiglio potrebbe iniziare a discutere anche la possibilità di non reinvestire in pieno le scadenze APP, anche se una decisione in tal senso è più probabile a ottobre o dicembre. Per quanto riguarda le previsioni dello staff, infine, ci aspettiamo revisioni al rialzo per la crescita 2022 (da 2,8% a 3%), e al ribasso per quella sul 2023 a causa del protratto rincaro del gas e della possibilità di un suo razionamento: il rischio di recessione è un effetto collaterale accettato della politica monetaria di disinflazione e, anzi, ne è parte integrante. Le proiezioni di inflazione saranno alzate nel 2022 e nel 2023. Quelle riguardanti il 2024 potrebbero restare marginalmente sopra il 2%, e saranno da considerare per le indicazioni che possono fornire sull’estensione attesa del rialzo dei tassi.

5 settembre 2022 - 13:01 CET

Data e ora di produzione

Nota settimanale

Direzione Studi e Ricerche Ricerca per

investitori privati e PMI Team Retail Research Analisti Finanziari

5 settembre 2022 - 13:11 CET

Data e ora di circolazione

Area euro: inflazione e tasso ufficiale

Nota: per il CPI var. % a/a. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg

-0,3 -0,1 0,1 0,3 0,5 0,7 0,9 1,1 1,3 1,5

-3 -1 1 3 5 7 9 11 13

15 CPI Headline

CPI Core

Tasso di Rifinanziamento Principale BCE (asse dx)

(2)

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche

2

Scenario macro

Area euro

Nell’Eurozona a luglio il tasso di disoccupazione ha raggiunto il minimo storico di 6,6%, mentre l’inflazione preliminare di agosto il massimo storico di +9,1% a/a e, visti il ritiro di alcune misure calmieranti (sconti governativi tedeschi su trasporti e carburanti) e l’aumento del gas, potrebbe superare +10% nei prossimi mesi, deprimendo ulteriormente la fiducia degli agenti economici.

In area euro ad agosto l’indagine della Commissione UE sulla situazione economica ha mostrato un risultato in flessione a 97,6 dal precedente 98,9 (il consenso era pari a 98). Il raggiungimento dei minimi da febbraio 2021 è stato provocato da un calo del morale superiore alle attese sia nel manifatturiero sia nei servizi: nel primo, il sentiment è calato soprattutto in seguito alla discesa della componente produzione al di sotto della media di lungo periodo (situazione che potrebbe peggiorare nei prossimi mesi); nel secondo, invece, è stato il riflesso di un ritmo più moderato dell’attività che potrebbe frenare ulteriormente in autunno con l’esaurirsi della stagione turistica.

Per la fiducia dei consumatori, infine, è stata confermata la statistica provvisoria, che rimane coerente con una contrazione dei consumi per i prossimi mesi. In definitiva, gli indici sono in linea con una sostanziale stagnazione per l’Eurozona nel 3° trimestre. Dopo un robusto 1° semestre le prospettive per la seconda metà dell’anno sono decisamente più cupe: prezzi energetici su livelli insostenibilmente elevati e il rischio di un razionamento delle forniture di gas lasciano intravedere un possibile quadro recessivo tra il 4° trimestre del 2022 e il 1° trimestre del 2023.

Stati Uniti

Ad agosto l’ISM Man. ha confermato una crescita moderata del settore, mentre la fiducia dei consumatori rilevata dal Conf. Board è sorprendentemente salita in quanto le famiglie hanno rafforzato i propri programmi di spesa in considerazione del calo della benzina, e hanno fornito una più ottimistica valutazione dei redditi attuali e attesi grazie al mercato del lavoro in salute.

Secondo il report sul mercato del lavoro di agosto, i nuovi occupati non agricoli sono aumentati di 315 mila unità, dopo 526 mila di luglio. Il quadro occupazionale è rimasto ampiamente positivo, con rialzi diffusi a tutti i settori, specialmente i servizi privati. Il settore privato ha più che recuperato i livelli pre-pandemici, mentre il settore pubblico presenta ancora un deficit rispetto a inizio 2020.

Il tasso di disoccupazione è salito a 3,7%, da 3,5% di luglio, grazie a un aumento di 3 decimi del tasso di partecipazione, a 62,4%. I salari orari sono in aumento di 0,3% m/m (5,2% a/a). Le informazioni di agosto confermano le indicazioni di un mercato del lavoro persistentemente sotto pressione, con un significativo eccesso di domanda, che giustifica la previsione di una Fed sempre hawkish, in procinto di attuare un altro rialzo dei tassi da 75pb a settembre.

Area euro: indagini fiducia Commissione UE Stati Uniti: mercato del lavoro

Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg

0 20 40 60 80 100 120 140

-60-50 -40-30 -20-101020300

nov-19 feb-20 mag-20 ago-20 nov-20 feb-21 mag-21 ago-21 nov-21 feb-22 mag-22 ago-22

Sentiment Economia (asse dx) Sentiment Industria Sentiment Servizi Sentiment Consumi

0 1 2 3 4 5 6 7 8

-200 0 200 400 600 800

1000 Tasso di disoccupazione (scala dx)

Nuovi occup. manifatturiero (migliaia) Nuovi occup. non agricoli (migliaia)

(3)

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche

3

Mercati Obbligazionari

Titoli di Stato

L’ottava si è chiusa con una performance negativa per i titoli di Stato delle principali economie avanzate, in un contesto che resta decisamente volatile. Il BTP decennale si è fermato a 3,83%

dopo aver superato il 4% in settimana mentre il Bund riparte da 1,50%.

A condizionare gli scambi sul mercato secondario dei titoli di Stato è stato lo spostamento di prospettiva adottato recentemente dai principali banchieri centrali. Prima Powell e poi diversi esponenti della BCE, a partire da Schnabel, hanno sottolineato come l’orientamento delle banche centrali sarà progressivamente più restrittivo per contrastare l’inflazione, anche in presenza di indicazioni di un rapido e ampio rallentamento dell’attività economica. Questa posizione si potrebbe riflettere in una maggiore sensibilità delle valutazioni dei bond al flusso di dati strettamente collegato all’inflazione a fronte di una minor peso delle indicazioni sull’attività reale. Le prospettive per il debito governativo pertanto si legano di conseguenza anche al più ampio dibattito politico circa l’imposizione di un tetto al prezzo del gas (si veda sezione Materie Prime), la cui evoluzione potrebbe alimentare la volatilità sul settore, insieme all’esito della riunione della BCE in agenda per la prossima settimana (si veda Focus)

Corporate

L’ottava si è chiusa con una performance negativa sia sugli IG che sugli HY. Le prospettive di un’accelerazione nel ritmo di normalizzazione monetaria causate dalle pressioni sui prezzi, coniugate con timori di natura recessiva, pesano sui mercati. Il meeting BCE e il Consiglio straordinario europeo sulla crisi energetica sono gli appuntamenti chiave della settimana.

Dopo il buon recupero messo a segno a luglio, con una performance nell’ordine del 4,2-4,5%

senza significative differenze tra IG e HY, ad agosto la carta a spread denominata in euro ha segnato un brusco riprezzamento: il ritorno totale è stato, infatti, negativo sia sugli HY (-1,2%) che soprattutto sugli IG (-5,4%) penalizzati dal forte rialzo dei tassi core intervenuto nelle ultime settimane. In attesa delle riunioni delle banche centrali in calendario a partire dal prossimo giovedì in cui si riunirà il Consiglio della BCE (con lo scenario centrale che si è sposato verso un rialzo di 75 punti base), il quadro generale presenta parecchie criticità. Le Autorità monetarie stanno adottando, infatti, toni molto restrittivi a fronte di pressioni inflazionistiche elevate mentre l’economia reale appare in evidente rallentamento, soprattutto in Europa, con il rincaro dell’energia che pesa sulle imprese e riduce la domanda dei consumatori. Malgrado l’ampio allargamento già registrato sui premi al rischio, il peggioramento dei fondamentali potrebbe indurre ulteriori aumenti, accompagnati da un’elevata dispersione in termini di rating e di settori.

Titoli di Stato: variazione tassi a breve ed a lungo termine Corporate: il ritorno totale sui corporate in euro e dollari (dati in %)

Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg -20

-15 -10 -5 0

IG-EUR HY-EUR IG-USD HY_USD

1 settimana 1 mese YTD

(4)

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche

4

Valute e Commodity

Cambi

Il cambio EUR/USD si indebolisce in avvio di settimana con l'euro che riprende quindi la sua corsa ribassista nonostante si prospetti un rialzo dei tassi nella riunione BCE del prossimo 8 settembre. Il blocco del gas da parte della Russia accresce i timori di recessione in Europa e alimenta la spirale inflativa, guidata proprio dal rincaro energetico.

Il buon dato sugli occupati USA di agosto, della scorsa ottava, non dovrebbe assolutamente modificare l'approccio restrittivo della Fed, ribadito senza tentennamenti da Powell a Jackson Hole. L'euro prova a resistere alla forza del dollaro e attende la probabile reazione della BCE che alzerà i tassi di 75 punti base, nella riunione dell'8 settembre, per contrastare l'inflazione. In generale, sale l'attesa per gli appuntamenti delle banche centrali, previsti per questo mese.

Pensiamo che tutte proseguiranno l'azione di normalizzazione della politica monetaria, ad eccezione forse della Bank of Japan, unica fra le grandi istituzioni a non aver intenzione di cambiare l'approccio monetario, nonostante il deprezzamento della propria valuta. Se lo yen debole favorisce le esportazioni dei prodotti nipponici, di contro rende più costose le importazioni, aspetto non indifferente vista la domanda di materie prime ed energia di cui necessita l’economia nipponica. Anche la Banca d’Inghilterra dovrà dimostrarsi compatta nel fronteggiare l’inflazione alzando il bank rate, nel meeting di questo mese, frenando così la debolezza della sterlina.

Materie Prime

La settimana si apre carica di dubbi sulle forniture di gas all'Europa, dopo che Gazprom non ha riattivato il gasdotto Nord Stream 1 a causa di presunti nuovi guasti.

Due sono gli appuntamenti chiave di questa settimana sul comparto Energia. L'OPEC+

probabilmente manterrà invariate le quote sulla produzione di petrolio per il mese di ottobre nella riunione che si terrà oggi. Circolavano ipotesi di un possibile taglio, visto il ribasso delle quotazioni delle ultime settimane, ma le tensioni generate dalla decisione sul tetto al prezzo al greggio russo, presa dai leader dei Paesi del G7, ha favorito il recupero dei prezzi. I produttori vengono invitati comunque ad aumentare l’offerta, in vista delle conseguenze che potrebbero derivare dall’embargo del petrolio russo che scatterà il 5 dicembre seguito poi, il 5 febbraio 2023, da quello sui prodotti raffinati. Dubitiamo che queste richieste verranno assecondate, viste le difficoltà sulla domanda di petrolio e il rischio di un aumento dell'offerta di circa 1 milione di barili iraniani se parte delle sanzioni venissero rimosse. Il secondo tema è la trattativa relativa al tetto per il prezzo del gas in Europa, di cui si discuterà il prossimo 9 settembre in un Consiglio straordinario.

Tassi ufficiali BCE (sx), Inflazione Eurozona (sx) e EUR/USD (dx) Produzione Membri OPEC (%)

Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati BCE e Eurostat Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati OPEC aggiornati al 31.08.2022

0,98 1,08 1,18 1,28 1,38 1,48

-9 -7 -5 -3 -1 1 3 5 7 9 11

gen-10 apr-14 lug-18 ott-22

Tasso BCE

Inflazione Eurozona EUR/USD (dx)

3,48% 3,95%

0,91%

8,50%

14,95%

9,48%

3,64%

3,81%

0,67%

0,34%

36,98%

11,44%

1,86% Algeria

Angola Congo Iran Iraq Kuwait Libia Nigeria Gabon Guinea Eq.

Arabia S.

EAU Venezuela

(5)

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche

5

Mercati Azionari

Area euro

Le Borse europee avviano la settimana con segno negativo dopo il recupero di venerdì supportato dalla diffusione di dati macro, nel complesso, migliori delle attese. Il nuovo stop al flusso di gas russo tramite il Nord Stream1 crea infatti nuova tensione sul mercato energetico.

L’Euro Stoxx annulla i guadagni estivi e torna sui livelli di fine giugno; da inizio anno perde il 20%.

La discesa del prezzo del gas europeo dei giorni scorsi aveva incoraggiato le ricoperture sull’azionario di venerdì, subito annullate dalla notizia del nuovo fermo tecnico del gasdotto Nord Stream 1. I temi di maggior rilievo per l’azionario sono quelli che hanno orientato il dibattito e gli scambi nelle ultime settimane: il caro-energia, l’inflazione e le scelte di politica monetaria delle banche centrali. Nel frattempo, si continua a discutere di un possibile tetto ai prezzi europei per gli idrocarburi e di altre misure per contenere l'ascesa dei costi, mentre l’attenzione rimane puntata sulla riunione della BCE di giovedì. A livello settoriale europeo il comparto finanziario (banche e assicurazioni) ha guidato i rialzi nell’ultima settimana seguito dall’Auto; per contro Tecnologia, Beni di consumo e Media mostrano le maggiori debolezze. Il sentiment di fondo resta comunque improntato alla prudenza. Sui mercati restano i timori di una recessione globale mentre in Cina si registrano chiusure localizzate per arginare una nuova ondata pandemica da Covid-19.

Stati Uniti

Torna a salire la volatilità a Wall Street, che beneficia degli ultimi dati occupazionali, con salari inferiori alle attese, ma risente dei timori sulla crescita. Il sentiment resta condizionato dalla politica monetaria restrittiva volta a contrastare l’inflazione e la Fed intensifica il processo di riduzione del bilancio. Il consenso rivede leggermente al ribasso gli utili 2023.

A livello settoriale, prosegue la forza relativa dei compari difensivi e in particolare dei titoli “value”, in considerazione di un contesto di mercato nuovamente volatile e frenato dai timori riguardo a un rallentamento della crescita economica. Alimentari e Farmaceutici mostrano forza relativa, con il secondo ancora focalizzato sulle attese di crescita delle vendite derivanti dai vaccini anti Covid dopo che le Autorità sanitarie hanno approvato la somministrazione delle nuove versioni contro le varianti del virus. La politica aggressiva della Fed in termini di tassi sostiene il comparto Finanziario per via degli impatti positivi sui margini da interesse: in aggiunta, le prossime trimestrali societarie potrebbero registrare ancora performance positive legate alle attività di trading in seguito all’aumento della volatilità sui mercati. Resta sotto pressione il Tecnologico, soprattutto il segmento dei semiconduttori, che risente anche delle restrizioni del Governo statunitense alla vendita di chip per l’intelligenza artificiale a società cinesi.

Andamento settori europei Andamento indici Dow Jones, Dax e FTSE MIB

Nota: 01.01.2020= base 100 Fonte: Bloomberg Nota: 01.01.2020= base 100 Fonte: Bloomberg

80 90 100 110 120 130 140 150 160

gen-21 mag-21 set-21 gen-22 mag-22 Bancario

Tecnologico

Auto 50

70 90 110 130

gen-20 giu-20 nov-20 apr-21 set-21 feb-22 lug-22 Dow Jones Dax FTSEMIB

(6)

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche

6

Analisi Tecnica

FTSE MIB

FTSEMIB – grafico settimanale Livelli tecnici

Resistenze Supporti

25.280-25.367 21.269

24.983 21.223

24..835 21.146-21.093

24.574 20.724

24.445 20.469-20.420

24.196 19.960.19.681

23.625 19.479

23.153 18.576

22.931 17.806

22.565-22.607 17.669-17.636

22.229 17.304

21.947-21.993 16.550-16.450

Fonte: Bloomberg Nota: valori in grassetto identificano livelli di forte valenza.

Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg

Dow Jones

Dow Jones – grafico settimanale Livelli tecnici

Resistenze Supporti

36.952 31.182

36.513 31.165-30.982

35.824 30.775

35.492 30.143

34.723-34.727 30.074

34.281 29.653

33.904 28.902

33.586 28.495

33.364 26.691

32.278-32.325 26.143

32.026

Fonte: Bloomberg Nota: valori in grassetto identificano livelli di forte valenza.

Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg

(7)

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche

7

Appuntamenti della settimana entrante

Calendario mercati italiani

Data Evento Società/Dati macroeconomici Stima Preced.

Lunedì 5 Dati macro (••) PMI Servizi di agosto (*) 50,5 48,8

Risultati societari -

Martedì 6 Dati macro -

Risultati societari -

Mercoledì 7 Dati macro (•) Vendite al dettaglio m/m (%) di luglio 0,3 -1,1

(•) Vendite al dettaglio a/a (%) di luglio - 1,4

Risultati societari Tod's

Giovedì 8 Dati macro -

Risultati societari -

Venerdì 9 Dati macro -

Risultati societari -

Nota: si tratta del calendario indicativo dei principali appuntamenti macroeconomici e societari che può subire variazioni e integrazioni nel corso della settimana. (•) Il numero di pallini (da uno a tre) indica l’importanza del dato nel periodo di riferimento; (*) Dati già pubblicati; in tabella sono riportati da sinistra il dato effettivo e il consenso. Fonte: Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, Il Sole 24 Ore, Bloomberg, Milano Finanza

(8)

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche

8

Calendario mercati esteri

Data Paese Società/Dati macroeconomici Stima Preced.

Lunedì 5 Area Euro (••) PMI Servizi di agosto, finale (*) 49,8 50,2

(••) PMI Composito di agosto, finale (*) 48,9 49,2

(••) Vendite al dettaglio m/m (%) di luglio (*) 0,3 0,4

(••) Vendite al dettaglio a/a (%) di luglio (*) -0,9 -0,8

Germania (••) PMI Servizi di agosto, finale (*) 47,7 48,2

Francia (••) PMI Servizi di agosto, finale (*) 51,2 51,0

Regno Unito PMI Servizi di agosto, finale (*) 50,9 52,5

Risultati Europa -

Risultati USA -

Martedì 6 Germania (••) Ordini all'industria m/m (%) di luglio -0,7 -0,4

(••) Ordini all'industria a/a (%) di luglio -13,4 -9,0

Regno Unito PMI Costruzioni di agosto 48 48,9

USA (•••) ISM non Manifatturiero di agosto 55,4 56,7

PMI Servizi di agosto, finale 44,2 44,1

PMI Composito di agosto, finale 45,0 45,0

Risultati Europa -

Risultati USA -

Mercoledì 7 Area Euro (•••) PIL t/t (%) del 2° trimestre, stima finale 0,6 0,6

(•••) PIL a/a (%) del 2° trimestre, stima finale 3,9 3,9

(••) Consumi privati t/t (%) del 2° trimestre - -0,4

(••) Investimenti t/t (%) del 2° trimestre - -0,5

Germania (••) Produzione industriale m/m (%) di luglio -0,6 0,4

(••) Produzione industriale a/a (%) di luglio -2,1 -0,5

USA (•) Bilancia commerciale (miliardi di dollari) di luglio -70,3 -79,6

Giappone (••) Indicatore anticipatore di luglio, preliminare 100,2 100,9

Risultati Europa -

Risultati USA -

Giovedì 8 Area Euro BCE: Tasso sui depositi (%) 0,75 0,0

BCE: tassi di rifinanziamento marginale (%) 1,5 0,75

BCE: tasso di rifinanziamento principale (%) 1,25 0,5

Francia (•) Bilancia commerciale (milioni di euro) di luglio -12980 -13066

USA (••) Nuovi sussidi di disoccupazione (migliaia di unità), settimanale 240 232

(••) Sussidi di disoccupazione continuativi (migliaia di unità), settimanale 1438 1438

(•) Credito al consumo (miliardi di dollari) di luglio 33,0 40,2

Giappone Partite correnti (miliardi di yen) di luglio 65,3 838,3

(•) PIL t/t (%) del 2° trimestre, stima finale 0,7 0,5

(•) PIL a/a (%) del 2° trimestre, stima finale 2,9 2,2

Deflatore del PIL a/a (%) del 2° trimestre, stima finale -0,4 -0,4

Risultati Europa -

Risultati USA -

Venerdì 9 Francia (•) Produzione industriale m/m (%) di luglio -0,5 1,4

(•) Produzione industriale a/a (%) di luglio -0,1 1,4

Produzione manifatturiera m/m (%) di luglio - 1,2

Produzione manifatturiera a/a (%) di luglio - 3,3

Risultati Europa -

Risultati USA -

Nota: si tratta del calendario indicativo dei principali appuntamenti macroeconomici e societari che può subire variazioni e integrazioni nel corso della settimana. (•) Il numero di pallini (da uno a tre) indica l’importanza del dato nel periodo di riferimento; (*) Dati già pubblicati; in tabella sono riportati da sinistra il dato effettivo e il consenso. Fonte: Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, Il Sole 24 Ore, Bloomberg, Milano Finanza

(9)

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche

9

Performance delle principali asset class

Azionario

1 settimana 1 mese 12 mesi da inizio anno

MSCI -2,4 -5,3 -17,7 -19,4

MSCI - Energia -4,3 7,2 47,1 31,6

MSCI - Materiali -4,6 -4,4 -19,9 -20,4

MSCI - Industriali -2,3 -5,4 -19,9 -19,6

MSCI – Beni di consumo durevoli -2,0 -6,1 -22,0 -25,7

MSCI – Beni di consumo non durevoli -1,9 -3,2 -7,3 -10,7

MSCI - Farmaceutico -1,3 -5,3 -13,3 -13,9

MSCI - Servizi Finanziari -1,1 -3,1 -16,0 -17,3

MSCI - Tecnologico -3,7 -9,9 -22,9 -27,0

MSCI - Telecom -1,5 -6,3 -35,4 -29,9

MSCI - Utility -2,1 -1,5 -2,9 -4,4

FTSE MIB 0,1 -2,9 -15,9 -19,8

CAC 40 -1,7 -4,7 -7,8 -13,8

DAX 0,6 -3,9 -17,3 -17,8

FTSE 100 -2,7 -2,1 2,0 -1,4

Dow Jones -3,0 -4,5 -11,5 -13,8

Nikkei 225 -0,9 -2,0 -5,2 -4,1

Bovespa -1,3 4,1 -5,2 5,8

Hang Seng China Enterprise -4,1 -5,0 -25,9 -17,9

Micex 6,3 23,2 -28,7 -26,1

Sensex 0,7 1,4 1,9 1,7

FTSE/JSE Africa All Share -2,6 -3,1 1,5 -8,6

Indice BRIC -1,7 -1,4 -29,8 -21,9

Emergenti MSCI -2,0 -3,1 -26,1 -21,1

Emergenti - MSCI Est Europa -2,4 -9,9 -86,9 -85,8

Emergenti - MSCI America Latina -3,0 0,8 -12,2 1,5

Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg

Principali indici azionari economie avanzate (var. %) Principali indici azionari economie emergenti (var. %)

Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg

-25 -20 -15 -10 -5 0 5

FTSE-MIB DAX FTSE 100 Dow Jones Nikkei 225 1 settimana

da inizio anno

-100 -80 -60 -40 -20 0 20

Bovespa Hang Seng Emergenti Em. Est

Europa Em.

America Lat 1 settimana

da inizio anno

(10)

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche

10

Obbligazionario

1 settimana 1 mese 12 mesi da inizio anno

Governativi area euro -0,9 -4,7 -14,7 -13,3

Governativi area euro breve termine (1 - 3 anni) -0,2 -1,1 -3,2 -2,9

Governativi area euro medio termine (3 - 7 anni) -0,5 -2,9 -9,0 -7,9

Governativi area euro lungo termine (+7 anni) -1,5 -7,5 -22,5 -20,6

Governativi area euro - core -0,9 -4,5 -14,0 -12,8

Governativi area euro - periferici -0,9 -4,9 -15,4 -13,7

Governativi Italia -1,0 -5,0 -15,4 -13,4

Governativi Italia breve termine -0,3 -1,3 -3,6 -3,1

Governativi Italia medio termine -0,7 -3,3 -10,2 -8,8

Governativi Italia lungo termine -1,6 -8,2 -24,1 -21,3

Obbligazioni Corporate -1,0 -3,7 -13,1 -12,0

Obbligazioni Corporate Investment Grade -1,1 -4,2 -12,0 -11,0

Obbligazioni Corporate High Yield -1,7 -2,5 -11,1 -10,8

Obbligazioni Paesi Emergenti USD -2,0 -2,0 -19,4 -17,7

Obbligazioni Paesi Emergenti EUR -1,4 -1,7 -20,4 -18,4

Obbligazioni Paesi Emergenti EUR - America Latina -1,7 -1,7 -16,7 -15,8

Obbligazioni Paesi Emergenti EUR - Est Europa -1,1 -2,3 -23,6 -21,2

Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg

Principali indici obbligazionari economie avanzate (var. %) Principali indici obbligazionari corporate ed emergenti (var. %)

Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg

-15,0 -10,0 -5,0 0,0

Gov. Area

Euro Gov. - Core Gov. -

Periferia Gov. Ita 1 settimana da inizio anno

-24,0 -19,0 -14,0 -9,0 -4,0 1,0

Corporate

IG Corporate

HY Obb. Em.

EUR Obb. Em.

EUR - Am Lat

Obb. Em.

EUR - Est Europa 1 settimana da inizio anno

(11)

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche

11 Valute e materie prime (var. %)

1 settimana 1 mese 12 mesi da inizio anno

EUR/USD -0,9 -2,7 -16,5 -12,8

EUR/JPY -0,3 -1,1 -6,2 -5,9

EUR/GBP -1,1 -2,3 -0,6 -2,6

EUR/ZAR -1,9 -0,5 -1,5 5,6

EUR/AUD -0,8 1,0 9,4 7,3

EUR/NZD 0,0 0,5 2,4 2,4

EUR/CAD -0,2 1,1 14,2 10,3

EUR/TRY 0,6 1,3 -45,6 -16,6

WTI -8,4 -0,2 28,2 18,1

Brent -9,3 0,4 31,3 22,6

Oro -1,4 -3,4 -6,5 -6,4

Argento -5,2 -11,7 -25,5 -23,9

Grano 1,1 2,4 12,6 2,9

Mais 0,0 13,2 29,6 12,8

Rame -6,1 -2,2 -18,6 -21,5

Alluminio -5,7 -4,9 -14,8 -18,2

Nota: per le valute le performance indicano il rafforzamento (numero positivo) o indebolimento (numero negativo) della divisa estera rispetto all’euro; la percentuale indica cioè la performance di un euro investito in valuta estera. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg

Principali valute (var. %) Principali materie prime (var. %)

Note: un numero positivo indica un rafforzamento mentre un numero negativo indica un indebolimento della divisa estera rispetto all’euro; la percentuale indica cioè la performance di un euro investito in valuta estera.

Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg

Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg

-14,0 -12,0 -10,0 -8,0 -6,0 -4,0 -2,0 0,0

EUR/USD EUR/JPY EUR/GBP

1 settimana da inizio anno

-30,0 -20,0 -10,0 0,0 10,0 20,0 30,0

Brent Oro Mais Rame

1 settimana da inizio anno

(12)

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche

12

Avvertenza generale

Il presente documento è una ricerca in materia di investimenti preparata e distribuita da Intesa Sanpaolo SpA, banca di diritto italiano autorizzata alla prestazione dei servizi di investimento dalla Banca d’Italia, appartenente al Gruppo Intesa Sanpaolo.

Le informazioni fornite e le opinioni contenute nel presente documento si basano su fonti ritenute affidabili e in buona fede, tuttavia nessuna dichiarazione o garanzia, espressa o implicita, è fornita da Intesa Sanpaolo relativamente all’accuratezza, completezza e correttezza delle stesse. Le opinioni, previsioni o stime contenute nel presente documento sono formulate con esclusivo riferimento alla data di redazione del presente documento, e non vi è alcuna garanzia che i futuri risultati o qualsiasi altro evento futuro saranno coerenti con le opinioni, previsioni o stime qui contenute. Qualsiasi informazione contenuta nel presente documento potrà, successivamente alla data di redazione del medesimo, essere oggetto di qualsiasi modifica o aggiornamento da parte di Intesa Sanpaolo, senza alcun obbligo da parte di Intesa Sanpaolo di comunicare tali modifiche o aggiornamenti a coloro ai quali tale documento sia stato in precedenza distribuito.

I dati citati nel presente documento sono pubblici e resi disponibili dalle principali agenzie di stampa (Bloomberg, Refinitiv).

Le stime di consenso indicate nel presente documento si riferiscono alla media o mediana di previsioni o valutazioni di analisti raccolte da fornitori di dati quali Bloomberg, Refinitiv, FactSet o IBES. Nessuna garanzia, espressa o implicita, è fornita da Intesa Sanpaolo relativamente all’accuratezza, completezza e correttezza delle stesse.

Lo scopo del presente documento è esclusivamente informativo. In particolare, il presente documento non è, né intende costituire, né potrà essere interpretato, come un documento d’offerta di vendita o sottoscrizione, ovvero come un documento per la sollecitazione di richieste d’acquisto o sottoscrizione, di alcun tipo di strumento finanziario. Nessuna società del Gruppo Intesa Sanpaolo, né alcuno dei suoi amministratori, rappresentanti o dipendenti assume alcun tipo di responsabilità (per colpa o diversamente) derivante da danni indiretti eventualmente determinati dall’utilizzo del presente documento o dal suo contenuto o comunque derivante in relazione con il presente documento e nessuna responsabilità in riferimento a quanto sopra potrà conseguentemente essere attribuita agli stessi.

Le società del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, i loro amministratori, rappresentanti o dipendenti (ad eccezione degli Analisti Finanziari e di coloro che collaborano alla predisposizione della ricerca) e/o le persone ad essi strettamente legate possono detenere posizioni lunghe o corte in qualsiasi strumento finanziario menzionato nel presente documento ed effettuare, in qualsiasi momento, vendite o acquisti sul mercato aperto o altrimenti. I suddetti possono inoltre effettuare, aver effettuato, o essere in procinto di effettuare vendite e/o acquisti, ovvero offerte di compravendita relative a qualsiasi strumento di volta in volta disponibile sul mercato aperto o altrimenti.

L’elenco di tutte le raccomandazioni su qualsiasi strumento finanziario o emittente prodotte dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo e diffuse nei 12 mesi precedenti è disponibile sul sito internet di Intesa Sanpaolo, all’indirizzo https://group.intesasanpaolo.com/it/research/RegulatoryDisclosures/archivio-raccomandazioni.

Il presente documento è pubblicato con cadenza settimanale. Il precedente report è stato distribuito in data 29.08.2022.

Il presente documento è distribuito da Intesa Sanpaolo, a partire dallo stesso giorno del suo deposito presso Consob, è rivolto esclusivamente a soggetti residenti in Italia e verrà messo a disposizione del pubblico indistinto attraverso il sito internet Prodotti e Quotazioni (www.intesasanpaolo.prodottiequotazioni.com) e il sito di Intesa Sanpaolo (https://www.intesasanpaolo.com/it/persone-e-famiglie/mercati.html.

Comunicazione dei potenziali conflitti di interesse

Intesa Sanpaolo S.p.A. e le altre società del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo (di seguito anche solo “Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo”) si sono dotate del “Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n.

231” (disponibile in versione integrale sul sito internet di Intesa Sanpaolo, all’indirizzo:

https://group.intesasanpaolo.com/it/governance/dlgs-231-2001) che, in conformità alle normative italiane vigenti ed alle migliori pratiche internazionali, include, tra le altre, misure organizzative e procedurali per la gestione delle informazioni privilegiate e dei conflitti di interesse, ivi compresi adeguati meccanismi di separatezza organizzativa, noti come Barriere informative, atti a prevenire un utilizzo illecito di dette informazioni nonché a evitare che gli eventuali conflitti di interesse che possono insorgere, vista la vasta gamma di attività svolte dal Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, incidano negativamente sugli interessi della clientela.

In particolare, l’esplicitazione degli interessi e le misure poste in essere per la gestione dei conflitti di interesse – facendo riferimento a quanto prescritto dagli articoli 5 e 6 del Regolamento delegato (UE) 2016/958 della Commissione, del 9 marzo 2016, che integra il regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione sulle disposizioni tecniche per la corretta presentazione delle raccomandazioni in materia di investimenti o altre informazioni che raccomandano o consigliano una strategia di investimento e per la comunicazione di interessi particolari

(13)

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche

13 o la segnalazione di conflitti di interesse e successive modifiche ed integrazioni, all'articolo 24 del "Regolamento in materia di organizzazione e procedure degli intermediari che prestano servizi di investimento o di gestione collettiva del risparmio” emanato da Consob e Banca d'Italia, al FINRA Rule 2241 e NYSE Rule 472, così come FCA Conduct of Business Sourcebook regole COBS 12.4.9 e COBS 12.4.10 – tra il Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo e gli Emittenti di strumenti finanziari, e le loro società del gruppo, nelle raccomandazioni prodotte dagli analisti di Intesa Sanpaolo S.p.A. sono disponibili nelle “Regole per Studi e Ricerche” e nell'estratto del “Modello aziendale per la gestione delle informazioni privilegiate e dei conflitti di interesse”, pubblicato sul sito internet di Intesa Sanpaolo S.p.A. (https://group.intesasanpaolo.com/it/research/RegulatoryDisclosures).

Sul sito internet di Intesa Sanpaolo, all’indirizzo https://group.intesasanpaolo.com/it/research/RegulatoryDisclosures/archivio-dei- conflitti-di-interesse è presente l’archivio dei conflitti di interesse del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo in conformità della normativa applicabile.

Intesa Sanpaolo S.p.A. agisce come market maker nei mercati all'ingrosso per i titoli di Stato dei principali Paesi europei e ricopre il ruolo di Specialista in titoli di Stato, o similare, per i titoli emessi dalla Repubblica d'Italia, dalla Repubblica Federale di Germania, dalla Repubblica Ellenica, dal Meccanismo Europeo di Stabilità e dal Fondo Europeo di Stabilità Finanziaria.

Certificazione Analisti

Gli analisti che hanno predisposto la presente ricerca in materia di investimenti, i cui nomi e ruoli sono riportati nella prima pagina del documento, dichiarano che:

(a) le opinioni espresse sulle Società citate nel documento riflettono accuratamente l’opinione personale, obiettiva, indipendente, equa ed equilibrata degli analisti;

(b) non è stato e non verrà ricevuto alcun compenso diretto o indiretto in cambio delle opinioni espresse.

Altre indicazioni

1. Né gli analisti né qualsiasi altra persona strettamente legata agli analisti hanno interessi finanziari nei titoli delle Società citate nel documento.

2. Né gli analisti né qualsiasi altra persona strettamente legata agli analisti operano come funzionari, direttori o membri del Consiglio d’Amministrazione nelle Società citate nel documento.

3. Sette degli analisti del Team Retail Research (Paolo Guida, Ester Brizzolara, Laura Carozza, Piero Toia, Fulvia Risso, Mario Romani, Serena Marchesi) sono soci AIAF.

4. Gli analisti citati non ricevono bonus, stipendi o qualsiasi altra forma di compensazione basati su specifiche operazioni di investment banking.

Il presente documento è per esclusivo uso del soggetto cui esso è consegnato da Intesa Sanpaolo e non potrà essere riprodotto, ridistribuito, direttamente o indirettamente, a terzi o pubblicato, in tutto o in parte, per qualsiasi motivo, senza il preventivo consenso espresso da parte di Intesa Sanpaolo. Il copyright ed ogni diritto di proprietà intellettuale sui dati, informazioni, opinioni e valutazioni di cui alla presente scheda informativa è di esclusiva pertinenza del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, salvo diversamente indicato. Tali dati, informazioni, opinioni e valutazioni non possono essere oggetto di ulteriore distribuzione ovvero riproduzione, in qualsiasi forma e secondo qualsiasi tecnica ed anche parzialmente, se non con espresso consenso per iscritto da parte di Intesa Sanpaolo.

Chi riceve il presente documento è obbligato a uniformarsi alle indicazioni sopra riportate.

Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche - Responsabile Gregorio De Felice Responsabile Retail Research

Paolo Guida

Analista Azionario Analista Obbligazionario

Ester Brizzolara Paolo Leoni

Laura Carozza Serena Marchesi

Piero Toia Fulvia Risso

Analista Valute e Materie prime Mario Romani

Editing: Cristina Baiardi, Raffaella Caravaggi, Sonia Papandrea

Riferimenti

Documenti correlati

Le società del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, i loro amministratori, rappresentanti o dipendenti (ad eccezione degli Analisti Finanziari e di coloro che

pallini ((((da uno da uno da uno a tre da uno a tre a tre)))) indica l’importanza del dato nel periodo di riferimento a tre indica l’importanza del dato nel periodo di

Le società del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, i loro amministratori, rappresentanti o dipendenti (ad eccezione degli Analisti Finanziari e di coloro che collaborano

Dopo il meeting del 10 marzo in cui la BCE ha sorpreso il mercato, che si attendeva un atteggiamento ammorbidito dal recente scoppio della guerra in Ucraina, proseguendo sulla

Le società del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, i loro amministratori, rappresentanti o dipendenti (ad eccezione degli Analisti Finanziari e di coloro che collaborano

231” (disponibile in versione integrale sul sito internet di Intesa Sanpaolo, all’indirizzo: https://group.intesasanpaolo.com/it/governance/dlgs-231-2001 che, in conformità alle

Le società del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, i loro amministratori, rappresentanti o dipendenti (ad eccezione degli Analisti Finanziari e di coloro che collaborano

Un bambino con disturbo specifico dell'apprendimento ha un’intelligenza pari o spesso superiore alla norma, quindi si tratta di bambini che nella quotidianità delle proprie