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HISTORIA HENRICO IV RE DI FRANCIA» D 1 PIETRO MATTE IN V ENETIA, M D C X X Conttnuatione dell

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(1)

Conttnuatione dell’

HISTORIA

HENRICO IV

RE DI FRANCIA»

ócdi Nauarra,

D 1 PIETRO MATTE

l

Nouam ente Tradotta dalFrancefe in Italiano»

CON LICENZA DE SVPERIORI ET PRIVILEGIO

.

IN V ENETIA, M D C X X 1 1

1.

Ter Bartolomeo fontana».

(2)

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(3)

ALLA REINA

•f-*r» .j

ADAMA, quell opera èdedkata

al

ben publico

,

ouc iono indrizzatc

tutte Thiftoric,alfcruitio del

Re, oue

tuttigl'aflfetti

debbono

riuol- gerfi,

all’immortale ripurationo d’Henrico

il

Grande

,

oue

rutti li

miei

pensieri

ìempre riguarderanno, & premurando-

la

à V. Maeftaj come

alla

T

utriccdel

Regno,

alla

Ma-

1

dre

del

mio Rè

,alla

Vedoua

del

mio Padróne

,

mi

li-

bero daquel,

ch’io

debbo aH’iftrutdone dellapofte-

ricà, alla

gloria

del figliuolo, alla

memoria

del

Padre, c

all

honorc de

voltri

comandamenti

.

Duoimi

di

non hauer potuto aggiugner

la

lode

della

diligenza

al

merito

deli

vbbidienza

,

ma

la

dilatiohc non

la

fen- de

fuori di

tempo

. Il

foggetto

è

immortale, giamai non

fi

cederà d’ammirare vna

vita così

gloriola, nc d

i

piagnere vna

così inafpetata,e tragica

morte. Que-

llo

giorno funello

del

quarto decimo dì

di

Maggio, che douea terminare levoftreangofeie,

le

ha acerba- mente rinouellate, cv’hiopprcflò con vn dolore in guifà violen

to,

che condimcultà

fi

fono

ritenuti gli

v

.-,

A

a Jpiriti,

(4)

/piriti,clic

voleaano

feguire le

voftre lagrime. Le

ttre

noie non inuecchieranno mai tanto, che non

tro-^

uino Tempre occafìonedi nuoui dolori. Egli

è

ben vero, ò Madama, che fono in parte

addolciti

dagli

effetti felicidel

voftro gouerno

,il

quale ha tatuato

quelli,

che

fi

ftimauano perduti, foftenuto

le

leggi dello

fiato,rilcuatele

Iperanzc de popoli

,

&

fatto

in

fomma vedere, che

in

vn cuor

di

Reina alberga vn coraggio

di

Ré, & che

l’Italia

ha prodotto vna Bian- ca à Luigi Dccimoterzo

,

come

la

produffe

altre

volte à Luigi Nono

la

Spagna. Voi rauuiuatc quel gran Principe,

del

quale piagne

laterrala

dipartenza, 6^

cantano

iCicliil

ritorno. Regna

nel

Rè fuo

figliuo-

lo

,trionfa nella reftauration della

Erancia

,c nella fa-

ma

delle

proprie

virtù.

V

iuc

in voi

,

ò Madama

,re-v /pira

ne

vofiri lofpiri,

&

è riuerito nella

voftraautori-

.

V'ha

lafciatola

forza

del

fuo

intelletto, ilrifpetto della fua

Macfià,

la felicitàdel

fuo Regno,

le

volon-

tàdi tuttilifudditi,

de quali voi dilponcte

si

bene, che par proprio

,chc’lprefcncc

ne temer debba

il

fu- turo

,

nè deplorare

ilpaffato

.

FJdAtthittU

i i •* '

;I

*

«CON.

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(5)

CONTINVATIONE

dell’ Hiftoria

D'HENRICO <Xy A R T Q

Rè di Francia

,

& di Nauarra^,

DI PIETRO MATTEL

*

E

lapace fagli

Ha

ti felici,laFrancia,cheperdei*

dicianni continuigoduta l'haueua all'ombradelle '

"

palme,edeglialloridelfuogran

,poteuadire che'lCielonon faprebbe,cheaggiugnere à tanta fe- licità;fc nonlacofianca piùtoftodefiderata,che

efperimentatane gliaffari delmondo.Cià erano ejìintiifemidellefattioni,le diffidentenontra- uagliauano piùglifpiriti,nonv’erapiu niente da muouer,nè da turbare;erano copertele priuatemiferie dallepubliebe pro- fferirà.

Non

fùmaiPrincipe alcunone piùin cafavbbidito,

&

amato,ne fuori piùammirato#temutodi lui.LiPrincipidellaChrifiianitàricercauan la fuaamicitia, e laiìimauano.

M

arieggiauacomeglipiaceuaicuoride gran- di,elavoluntàde' piccioli.Eranoijuoiaffari liberidaU'ingiuriedellane- ceffità, e della confufione.Hauenavedutoitradimentiorditicontroilfuofia tonelmedefimopuntofuamtiì cherifaputi.Queifuriofitorrentierano dal- laterra ifiefia fiati inghiottiti, laqualeeffitentauano

d

inondare.Ninnaco- fa chiedeuaal Cielo,chenonl’ottenefie, inninna ifuoivicinihaueuano ardi-

redi contradirgli.Chetemeuaegli fdachinon era temuto i

Nel

colmodiquelle contentezze ragunòvnpotenteefrercito,chedal pri-

mo

dìparue prometterla vittoria,e cantarficuroiltrionfo.Stanaognvno ultafolta per intenderedotteè

f

offeperferircelifintici ingelofifeono

inemb

“T

ti"*-.

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(6)

<r ,

HISTORIA DI FRANCIA

t

«

1

0 h trm*m

.

Vinm

benlafpaà,i

S

rn<k,rmhattianuvoler

ramni m £

J**

quelli,chefare nonlavorranno,

ma

nonfisi con chipatitela

fona

e'Iva- lorefono apparecchiatiàferire,

ma

nonf,vedeniffunnemico,ncpacerotta

,

nè guerra dichiaratasintende.

La

refìitutiondiIulìerf, la libertàdiLamagna,lanuova levacolDuca di Saltataeranobenlecagioni appaientidiquei?armata,

ma

altiniimo de veridtfegHiamuauanopochi'.Aeglièpemuffo digiudicar lagrandegrade' finidaquelladelCapparcecbio,fipuò bendire,che non polenajpera,laFran- cia [enongrand, ,e gloriofi fucciffi.

£

che nonha,tendogran tempofi ar- malopodcrojtementeellagiàmainon hauefiemaggiorattiene, intra- pTC\0%

V.ylrfènil di Parigi bauruavedutonello fpatiodi venticinque anni quat- trograndi appai cab,tarme,rna quefiovltimo erailpiù gagliardo,e’ipiù potentedi tuttt-LlDucadiSngly faceuaveder con proucficure,cheiprimi arnejifarebbono aScialon,quandoglivltimi per feguirgli altri vjcifìerodi Sorghidellaportadt SaviAdattino

.

1p,ùcorùggiojifpirtivi concorrevanocomenell' sic,idcmia dclvalore.e deUavmu,ilPrincipe<fInghilterra defderaua Rapprenderla primadifei- pltvadella mililiafolloIcomandodicotigran Capitano.1PiincipidiLa

-

\. magnavipottauar.o leLrofpade,eleloro[perangc.IlConte

A

aioitiofem- prelolitaa comandare vi veniva per ubbidire.

Et

ilFiferva dubbio eraper aggiugnere a,titolililudridiReflauratordellaFrancia,ediproiettardel ripeto della Chrifìiant là di quelloonora Ratlitro dell'Imperio.

' L'effe, cito

p

ragùnanainSciampagna,ilDucadildiuers,comeGouer- natordellaProiancia,eColoneilodiilaCanalicrialeggiera di Francialoco- tnandaua.Eraiugnfatodi.feinr

Ma Sumeri

inbuon'ordine,

&

benarmo, 9t,dequaliilDucadiKvhaneraColonello.

L’arriuo delFipoteuaatercfcerlodi quattro millaventil'huomhìedei reggimentideliefueguardie,($già apportano tanto'fìupore,e terroreài vieni, cheqitefiaparolafi,dettapubicamenteinColonia. E' temerità pen- fard, poter refifìeieàvnPrincipe, nelquale concorronoquefle tregranciua- litatva!or,potenza, (2 buonafortuna.

7

òitetnea,chefapacedellaCbriHianità nonfiturbafie,

&

cheilfoccorfo prcmefoàvnF,tncpep,cteftanienonoffendile la religione.JlRèdilfeal Munito

de

Papa, ches'tnfomaua piamentes 'eranofuo, veri amiciquelli chedomandavano,lfuofonarjo,eFeragiudalaconfaloro,perche quante aUarei,

game

in,n[ariapuntooffefa.iltempo,e la capixulation diluUert

Mo-

nopoi verificatoquifiaprtmefsa. .<

.

.t;. , . .

* Jl^cloindifecro, CU ardente dimoiti metteagli[piriti in quefìivaniter- rori‘Lgudiceva,ad alcuno,chcimaluaggivffieide faci nemici eranofatti perleuarilcredito allacandidc^gade'fuoipenfirriverfolateiigione^fuia-

tela

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(7)

DIDIETRO MATTEL

:

7

re lafedeltà defudditi dal fuofcruitio,& continuandodigran paroleinque-16 to ilo[oggetto, le qttai[ariano àgui[aditante perlenellaJuahi/loriaffenon ha- ncjjevietatoilpubiicario, finìconqutile.

La

piimaco/a, dellaquale ho parlato,eHataper ficuregga dellareligion CatìmicanelpaefediCleucs-lonon permetteròmaichefidolga nèdellemie armi, nèdellamiaintentione.lodiceuo CalerògiornoalSignordiSugly, che[etuttiiPrincipidiLamagnas’accordaffcroinfiemeper eleggereImpe- ratorevno de ProteHanti,ioper ognimodol’impedirei.

DefiderauaineHremodivederilfuoefferato,

ma

ninnacofa lo ritene- rla,chel'incoronatione dellaReina, JoUattion,chemancavaalle profperì• *

U

dellapace,

&

àidefideri intenfidelRegnodiFrancia.Queflo debito l- haueuantra/curato duci annicoloro,chedotteuxn pagarlo, equella,che de- ttatariceuerlo,CredendolaFranciadinon poterfarcofa,cheagguaglialei meritidiqueflagranPrincipeJJa,confeffaua,chel'impotenzalafaceua pa- rer ingrata.LaReina hauenalo fpiritocolmoditantealtre/ortidiconten- tegge,fjlaJuapietà latratteneuasidolcementenellafperangadellecoro- ne,chefidannolasii,che pocodefideraitailgodimentodi quelle,che quagiù

fidifpen/ano,auucnga cheilfu»animofofie offefo nell'apparenzadiveder/i defraudatadi quell'honore,che erafiatofempre communealleReinCj, di

Francia_»•

Quello, cheglialtriRèìxaueuano conceduto altaltreper cerimonia,il

Ri

lodoueuaacoleipcrobligo,cheincoronauatutte legratieàluidonatedal Ciclo,(S perpetuana1gigli nellafua Realepcfterità.Ftfu piùprcHoarifol- uerfi diconcedergliole,cb’ ellanonfè/cmbiantedi defiderarlo,commandan- do jubitoallaCittàdiParigi,chepenfaffeàgli bonari dafarfiperlafua en- trata finita,chefv/je l’incoronatione

.

Mi/e

adunqueinoperalaCittàottocentooperatiper l’apparecchiodique

Ha

pompa,e v'impiego molti/piritipellegrinipervinificarlimarmi,e le fatue. Seiltrionfohauefie bauutoilJuofine,l’Europanonhauria veduto co fafinule à qnefta,i$acctoche’l tuttofilagiudicato per ima parte,la tela d’o- ro,e d’argento,chefùdiflribuita afeefe allafiammadidugento cinquantami- tefeudi,Pai eoa, chefi fo/finraccoltetutte leperledellIndia,tuttiirefori dell' sifia per quefiaoecafione;

ma

Comeidifegni

f

pronati, e/limolati da di*

uerfe px/Jwni agitano potentementegli/piriticiRè, che davna bandaarden- tementebraniauadivederilfuoefercito,

&

nondimeno non giudicaua con- utueuoledi partirprimade IPincornaiienedellaReina,teneuai/uoidefide- ri tutti jcfpifi.

- Pìtpropalo, chefidifferiffequeHafefiafin à Settembre,SanguìnoCon- figlur ntt parlamento,epropoliodeMercatantidellaCittàdi Parigidi- nioHr'oitke queiia ditalione renderebbelaJpejainutile,eche quanto Pera fatto non patena più Jcruitc reftaua lungamenteefpofioallaria, peròil

Ri

. *JJc

(8)

«

H ISTORIA DT FRANCIA

diffealDucadiGhifa, chegliincrcfccuamoltodiquefioindugio periitept- t5iopo, chefiperdeva

,

Ninnacofa vietigiamaifattacon tanta diligenzachebafìiàfodisfarei

Ì

juei,chedefideròfamente iafpettano.IlDucadiGhifa

mo

firondodino»

lauermaggiorambitione,che di nonefferdegli vltimià comparireallafe*

fio,diceuajlruggerfi di non trouarfigii nell'armata, e che meglio quivi fer- iiirebbe,che nellincoronationedellaReina,echeerabeneilminor Capita- no,mafengaforfèilmaggior foldato delfuo reame.IlRèandò acaccia il

redi aS.Germano,ediflribucndoigiornich’eglipenfauadi trattenerfiinPa- rigi, diffeil

A

1attedi, ioandròdomanià dormireàS.Dionigi,ritorneràGin- vedi»rajjetteroimieiaffariVenerdì,correràSabbatoil cervo,Domenica mia moglie fardl’entrata,Lunedìficelebrarannolenonedimiafigliuoladi

Va

dome. Martedìfifaràilfeflino,eMercordìàcanali*.

E

bench’eifapeffe,e perdifeorfodelfuogiuditio,eper quel che credeua, cheilpapato non era piùinfuo potere, e chedelprefentenonhauea»chev»

Jolmomento,nulladimenoportavaifuoipenfieri molto avantincll'auucni- ridicendo, chemipreparavadellamateriaper accre{cere lafuahifloria,e‘l Martedìeden doallaMeffa,e prefentandogliilDelfinolofeudo'perl’offer- ta, difle alMarefcial di Feruaques,eiS.Geran GouernatordelBorbonefe’#

miofigliuoloportaadefiolofcudo,fpero,che porterà frafeianni lafpada ap- presodime.

Penò molto perrifoluer le difficoltà,chefiprefentauanopergli ordini,Ut»

gbi,&honoridell’incoronatione. IlSignorde RodetMaflrodellecerimo- nieraccontò fpefie voltequantofifeceinquella delleReine Eleonora mogli»

di Franccfco primo, Caterina moglie d'HcnritoII.

&

di Elifabettamoglie di CarloNono,lafua voluntà nondimenoferuì diRegola,edileggeintut- to,e pertutto.

Vifù qualchedifficultàper contp degliornamenti demanti.Le medefi-

me

differente,chefimettono affarmidelle cafcde Prencipi per diftinguere gli Primogenitidalli altri,òdalli tranfuerfali s'offcruanoancora negli orna menti nottiali,

&

funerali.Per quefiofivideroJòpralimantidiOrlient fre- giroffifopra igigli.Sopraquelli d“èrtoti fregi miniati

i

oro.Sopraquelli fjingiifregiattacati allafaldadellofcudo,così ancoraquellidiValloitBer ri,&s!laneor.hanno portatogli orli,òfengaornamento alcuno ,òveramen- tefarmiincartellate.òdiuerfificateconaltriornamenti

,

/opra quel- lidiEureiabilionid'oro,($ d'argento,quellidiBourbon bafloni refi.

IlmantodellaReina era fparfo di gigli Jenganumero come puramente reale, cnon conutneuole,cbtallaMae/là.

Madama,

elaReinaMargherita kaueuatio quattrogigli tutti d'oropurofopra gliorlidelormanti,lePrinci

-

pcfjè delfangue nepretendevanotrepcrìcdificrcnge deiformi,à finechete»

me

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(9)

,

Dii MBT1R0 MATTEL

<i ».

fcitìfuoieninodifferenti4aqueidiAia dama,fifieroparimentediflintidai i

d

queidell' altre PriacipcJJe. <.

JlCo-diSoiflonsdiceua,cheigigli eranoleinfegnedella lorcafa,chele,

br

notze,elorjepfiltureu’erano honorate,chelePrencipeffe del [angue gli baueuanofempreportate conledifferente deirami,edellefamigliereali, daqualictandifcefi.

AI

adamalaPrincipefiadiCondènell’entrata della

Rema

Elifabetta,MadamalaDouairieremadredel Principe diCondèalle fuenogte >A/ada»talaPrincipcJJafua madre,eilDucadiMompenfier neU le lor efequie»comebonari»eprorogatinein/eparatilidellaqualità dellor nafcimcnto,cbefent* quelloleVrincipcffcdel[anguenon [arianodì/linte dall’altre,comenido,che quefla diSlintione n on eragrataalRè,fi n’andò allafua cafadiMontigni,c

Madama

laConteffadi Soiffonsnon interucnuc allacerimonia.

Quefla partitaoffliffemoltailRè, eIomoftrònelfembiante,ilMartedì altiio. di

Maggio

,enelleparole,chedifieinquello propofttoàfuoi princi

-

palifornitori.Fornitoildefinarebebbeauuificomealcune trupe dicaualle- ria eh’erano nellcfscrcitovìueuano ddifiretione,enon obediuanoalDucadi Niuers,s’alteròmoltoco’Capitani,eiifie,chedoueuanoaffifiere alle cari- cheloropoi dirizzandoilragionamentoalConteflabile,&adaltriSignori, foggiunfc quandoilmiopopolo Jarà rouinatochiminutriràè chipagheràle

y

offrepenfìoni,e condotteiQueiche tniferuonofidebbono contentar diciò , che dòloro,bò ordinato,che

fidifalchidalla taglia, ciòcheilpopolobà dato allagentediguerra

,echeficomputi à tontodellamedefimagentediguer- ranella lor ntoflra ciòchehauranno bauuto dal popolo. OJJèruata quefla egualità>la difciplina,chcfi

f

ti

ma

tantodiffìcile,fimanterràal difpcttodei piùinfoienti,e deipiùlicentiofi.l.iCapitani prouederianoàquefti difordi

-

ni»fififermafieronell’efer cito,

ma

voglionovederel’incoronatiene,ei trionfi.

La

curiofitànon deuetoglierenientealdouere

,per vna battagliaio fareicento leghe,mav’qfficuro,clKper queflo nonfareipurvnpafio,efe non foffc.qui ncccfiarìa lamiaprefittila,nonmicivederefleal fteuro.

Tuttele difficoltà rifilate,

ma

consìgran pena,econtrailo,che[eia Rei-

tiri[offefiata nelprincipio diquellaimprefa, hauria perdutalavogliadifi- guitarla,le loroMaeflàfitrouaronoàS. DionigiMercordìferaàdodicidi AlaggiotilRealjuoarriuo,fi ricordò dinonefiermaifiatoà quella Badia dopòlafua conperfione,e queflamemoriaglifece direcotai parole.L’vltima volta, eh'iofui quinonbaueuaberede, nepenfauad’haueme-, boraringratit lidiothè

me

nimbbiaconceduto.

1 primipenfieri dellaReinafuronodiprepararftperriccuer la gratta,che fpetauailgiorno feguente.

Come

ilRèvidde, che cominciano àraccoglierfi in fimedefi

ma

perconfefiarfi,fi ritirò,e baciandolale diffemiasimiccL*

:

M

llSfi

>gle

(10)

io H ISTORI A DI PRANCIA

1610

U

SignordiVinifacendoinquefto Quartiereilfuovfficio diCapitandell*

guardiadeliaperfona,baueafattomurareleportedeliaCbiefadiS.Dionigi +

non lafciandone aperta,fuor chevnafola,perlaqualenon entrava chi non haueuavnbigliettoferino dalui,ònonfufjealmenconofcivto.Effa fu aperta sulamtgganotte,ciafcurrofipofein filaacconciandofiper vedere,ò efferve- duto.Li Catafalchi erano dital architettura,cheauuenga,chela ragunarrga fofie di fette in ottomila perfont,non eranoglivltimi impeditidaiprimi ; Niente:'opponevaalpaflone degl'occhi, nèdelieperfone.fi chegl"vuinon potefferovederquello,ci*fifaceva,egCaltriordinar quellojche doueafarfi.

L’OratoriodelSidallabanda dell'altareinfoiafepolturadi Dagobert J-'ondatordi quel

T

empio haueuadue aperture,Pvnafopral’Altare,el'al-

ua

foprail

T

beatrodellaReina,efopra tuttoquello ch'eradentro,efuori del Choro,egli vi venne fubito dopò pranfo,e parea bene, chefi[offe/pagliato la

Mai

fìàpirquetgiorno,e

/

haurfie cedutaallaReinaperitotivoler,fenoli lavangode gli bonari, chefifaeeuanìràlei ' '•'•Sf'?*-'* •» i

A f

penando,ch'ella fofie inordine fece alcun giro perlaGhiefa,dando le.

covmiffioninecejìarie.lljuogiuditiodeterminòla difficoltà dellapreceden- zatralidue Capitanidicentogentiluomini,equella,chefoprauennefra gliArcieri dellaguardia dcllapcrfonà,elimedefimi centogentilhuomini*

avvertendoli,che abbadafiero àfatti loro,edicendodinonbàttermaiveduto in fimilicerimonie,che glivninonfi fofierohumiliatiàgli altri.

Precedendotutto ciò,cheferuiuaallapoi»

pa,&

allamagnificenza di que- fl'attionCylaReina fu condottaalledue boreallaCbiefihcmontòfoprailgrS

T

beatro,ilDelfino, è'IDucad’Angiò%per l'indifpofithnedclDucad’Or- leans,epereffi liSig.diSouuray,e deBethunesloroGovernatorileportauo- volefaldedelmanto,Li Cardinali diGondy,ediSourdy,laconduceuano.ti PrincipediContyportavalacorona,ilDucadiVandofmelofeettro, ilCa- uaglierdiPondofmelamanodi givflitia.

Madama

,(4laReina

Marghe-

ritafeguitauanolaReina,

Madama

,laPrincipe(fadiCondò,

Madama

là P>incipefia diConty,

Madama

laPrincipcfiadiMonpcnfierportavanolaco dadelmantoreale.eChafieauttieuxCaualter d'honore aiutava à follcnerla d'ordineefprefjodifuaMaefli.

La

bellezzadi queflapompafuammiratadàtutti, laReìnaMargheri- ta vi apportòanch'efjàfplendore,ficomequellalacuimadreerafiatainco- ronatanelmedefimo Olimpo,Le MargheritediFrancia competrifeono ben prefjuà giglidiFirenze.Margheritade Paloisferviin filmileoccafione à Caterina deMedici,l'altre

Rane

han cenalalatitudineper occultamile noie,(4ipiantidelcangiamentodella loro conditione.Quellaè venutaallo corteper far vedertlecontentezzejcbericeHeHanella giuflitiadi quello,ih\

erafiato richiestoper

mago

deipreghifuoi

,prevenuto daldefiderio»efe- guitatodalfuo ripofo.Rendetutte lemaniered'boriantediriverenza* que-

* JiaRei-

(11)

ni. PIETRO MATTEI.

:

tt

fla Reina, riconofcendoin lei tanti meriti,eperfeltioni,che eredenonbaflar Vnafolacorona per incoronarne tante virtù.

Bifognatonf'efìart,che nonPeragtamàiveduto nefipolca vederenejfu- riacofa,chepareggialel’ordinerà belleg^a,e maefiàdiqueflagraiPattione;

ognunojlupiuaditanto filentioincosìgranmoltitudine,ditanta tiueren

%avcrfoifantimifieritraperfonedi religioni sì differenti,ditanto ordine, e

ditanta con fianca fra/piriti,impatienti,echenonpofioneffetfermati doue bifogniper lunghettadicerimonievnapatiente attcntione,effendoquiui toncorft alcuni"dalprincipiar dellanottey(faltri delnafeerdelgiorno-

QuandoilRèviddela Re'inaMfiedinon Fbauer vedutagiamaisì bel- la,ebenebeparejfe,cbel’e{ferfileuatatosipertempo,eperla faticadipe- nofa,ecerimoniojà giornatadouefjèriceuer alcun pregiudicio, non bebbemai ne piùfrefeo,ni piùbelloilcolare.

lo notauatuttiidifcorji delRèJa prontezza*uiuacitàdello fpirito,che fimoueaaffaipiùprefio,thegliocchi,epenetrauale cofe,che chifaperlevo- leuajbifognaualeindouinajje,nelmedefimo tempoligittauafù vnaperfo- na,c giudicanodell’attionedell’altra,chegli eramolto lontana-IlDucadì Efpemonglidifl'e,Sire,vedeteMonfignorMuntio>cheride dellemorjie del fuovicino,nonè così difseil

trideinvederychelaForce» e'IPadreCoton difeorrortoin(ieme,&erailve.ro*Giudicattadeipenfieri, e delleparole dai gefli del volto,edaque’degliocchi,einvniflefsotemponotauavnadama invnluogo,vnSignorinvn'altro,efaceuaaccorgerlidipiùlontani,ch’era»

dalui conofeiutì- -v

Qudtimouimenti, tante anioni.Tarlava àiSignori,cheglierano apprefso»

luircìuefcouodiRheims,liDuchidìEfpemondiMombafon,e diRais,Bel- legardefuo gran Scudiero, liSignoridiTralins,delaFonemiBellay ,edi VtCydauacarico alMarcbefedi t^erneuìl d'ofseruar quello,chefifauna,par

-

lauaaquei,che/lattanoàbafso,cortipatinaalCardinaldiGioiafa, perchelo faceuano digiunarelungamente,e allaReinaMargherita,chefi fofse le- uata troppo per tempo. kifpondea fubitoalle difficoltà,chefiprefentauano peri luoghi,Ilfuofpirito in

fomma

erapertutto,

ma

inniunaparte più, che infeftefso.

Gli era fiata apparecchiataunafedia,maFallegre^a,c'haueua,gliela fecetafeiare, emettergiùilcapello,e‘ttabarro,mutandoluogoadognimo- mento* femoreper parlarefi diquellocb’efsouedeuad»diquello chefiface- ua,flettemolto attentoallacdfecratione dellaReina,uolendo,chetuttoqutl-

' lo,cheuerauiapporlaffe riuerenga,efileni io.Sidolfe,cheitieni delle fine- flre rottidalDucadi

Mombafon

per hauerlauifla piùliberacafcafsefopra i Prelati,eh'erano polli à federe a piedidelfuo Oratorio ucrfo Voltare, lo noto queflo per chiuderlabocca àquellit’hanno dettodopochéciòfofsefatto bordine fuo

,

16iO

B

a

Ls

(12)

rj HISTORIA'DÌ FRANCTA

LaReina fu condottaaitantiall'altare perejferuiincoronata,laforma 10dell’incoronationi ricerca,chel’inferiorefucoronato dal fupcriore.shtgu-

fiodiedeilDiademaàHerode,Tiberioa

T

igeaneRèdell'Armenia, Nerone à Tiridate,DomitiauoàDeeebalo,Traianoi Partbama. LiPrincipi,chei noti ricotiofcononinno JopradilorolaricettonodallemanidiDiopermeg^go de’fuoiMinifin,e leReine, chenonhanlume»chedallachiarinadeiRè tvrofoledebbonoefj’ercotonatedaiRè.Efìerfu incoronata da^fluerofT

0

lomeofpofandovnaforella lemifein teflaiviftadell’eesercitola corona.

Mi

iridateladiede àAdilefta,Hcraclio à Eudofia,Conftantinoilgiouaneà Theodora,Fora àLeontia,&àinoftrigiorniChrifiina diLorena fùincoro- nata da FerdinandoGranDucadi

T

òfcana.MalapieràdellacafadiFran- ciaperdichiarar,chei/itoRè,e lefue Reine non hannomaeHà,chenon venga da Dio.glicbliga da riceuerela corona permanodefuoi Mini/lri>,einangi àifuoialtari

,riconojcendo,chequefìifourant honori dependonodallafua femplicegrada.LiRefifontrouatiaWincoronattonidelleReine,comefece1

*Luigiilgioitane,

àquellad'/fabeUadiHainault, e Filippodugufioà quella d'sllixdeBloi?,*v*.giàperautorigare,mafibene pedhonorarel'anione,ef- ftndoui nectfarialafùbtprefengad’iddioper

meno

de'feruifuoi. •<*

Lecoronefonoeguali,nonvi è tra loroninna difuguaglianga,

G

ionenohà più ragginellafua che Giunone.Quella,chelaReina incoronarla medefi-

ma

chenellafua confecrationericeueil.

La

ragione,chediduecuoiine forma vnfoto,efàleperfoneconfortiivnavita tnedcfima per compatirne egualmente,e lefpine,c lerofenonapproua puntola differenza delleCorone offertiata nell'mcorouionedel’ImperatricidiConfìantinopoli,nelamanie ra<Tincoronarleconriceuerl'/mperatordallamanodelPatriarcalacorona,i the metteincapoallamoglie. '2 > : '

:> .jut,!

Stando adunquela

Reme

iv.angi all’Altare conle

man

giunte,conleginoe chiùperterra, econ latcfìa inchinatafifèl'orat ione, acciòcheà Diopiaceffe d’aggradirl’attione diquelminiflerio,dell‘burniità dei miniftfifuoi colmati dolacd l'effetto delia fuagradarvirtù-F.(fendo flato elettoilFefcouodi Pari gì per prefentargliogli (acrifufatto tal’vntiòfoprala tefla è(oprailfeno del la Reina.IlPefcouodiRegiers fuo grand' elemoftniere perCindifpofi tienedel Card.di Perron grand'tlemoliuierediFrancia,prefcnròla coro»a,theilCar- dinaie di Gioioja mife (opralatefia diSua

Mac

fia-L\Prelatiprefentaron glitre honori, ciòfonolo(ceno,lamandellagiufiitia,etanello.Libaciare» dal qualeledonnefon difpenfatenelprcfìardeglihomaggifornìilmifìerio,

&

ilfilentiorbefù JemprerffcTuatolorcfepìùaugnfìo,e più venerabilevii RitornandolaReinadall’editare alfuo

T

brano pocomancò,chenon cadef felaco-ottadip:etre pretiofe-,chelefùpolla inluogodellagrandi. Effa vi torfefubitoconlamano,l'ajfficurò,tfermò, auguriodi felicità,chelafuaprie dentargoutrno appoiteria alle noflrc difgratie.Pareuarheiljuo cuorenon

, con-

(13)

DI PIETRO MATTE!. M u

tofentifleà tata copiadi gioie,àhonoriic dicontenterebbequeflogiornole 1610 fuggeriua,percheflettemalinconicafempre,^afflittacotnefefofic fiata in douinadiqualchemale.Intalmefiitia diflequelle parole. lo(lanaconfi- dorandodinon poterriccucr inquefla Chiefambeduefolibonori}ecconilpri

mo

l'altrofarànelmiofunerale quando àDiopiacerà

.

Quefla gran Reina tmitaua gl’imperatoridiConfìantinopoli,i quali cleg * gettanonelgiornodella loroincoronationeimarmi,eliporfidi delle lorofe- polture.Queftoerabatter lo fpirito toccodaimedefimimottini diquelgran lumedellaChiefaorientale,checomandanoàgli amici fuoigliinducefferoi memoriadifinirlafua fepolturaquadoilvedeffero inqualchegrad'allegreg ga.Si ricordauadi quella, delfa

,qual portailnome, che pagòallamorte di Juofigliuolo lagrande vfuradell'allegreràcbaiteuahauuto nel fuonafei -

mento,echenonflrefentìtantodellagloriad'efler’effaitata fouraiThroni degliAngelirfuanto hebbed'angofcia,e di doloreper vederlocofittoinCro ce tradue ladroni

.

IlRèc'baueua conftdcrato tuttaquelia cerimonia,difle,che eravngran fegnodellaEcclefialticadignitàl'batterordinatoleformepropriealle ceri- monieparticolariperhonorarlaReai dignità,chelealtreReligioninonha

*

nettanoftmilimaniere perconflagrareiRènei

Ad

inift ripropri perqueU'Ff- fido.Alcunglidifle,chefotto corticcia dellecerimoniefitrouanodigran

mi

fieri,chelepiùfanplici,epiù leggiere baueuanle loro ragioni, eilorfon- damenti,chefimilmenteilfumodell'incenfohaueuail fuo, rapprefentando lepreghiere,elintentionde fedelimandatealCielo.

Ciòglifè fouenired‘vn'eccellente difcorfo,cbeilCardinaldi

Pemon

ba- vettafattofopraqueflofoggeto,ene parlaua,comctutto l'orienteparla degli fcritti diGregorioNagiangeno.l’autorità de'quali erafigrande,chenon fu- rongiamai nèripreft,nè contradetti.Sentìgran piaceredel difeorfo,chefe- tentiPadre Cotone alMarchefedellaForcefopral'efplicatione della

M

effa

,

trdclPtucoronatione

.

Fatto queflos'acconciò perfentir'il refiodelfofficio,mettendoflnella fua Sedia, eritornò allafolitamarauiglia,tb’vn'AmbafdatoretTvngran Principe nonfifcoprifie.Cicognaglidifle, eh'vntalRènon faceua,checauar-

fiilcapello all’èleuatione,tlrimetteua poifubito,comes'haueffe

f

aiutato vn gentiluomodicinquecentolired'entrata,

queflorifpofcilRè fc noi hauejfmo quelfentimentodellaReligione,che fiam'obligati,portare-

mo

molto più riuerenga àqueflifacrofantimifieri,chenon facciamo, perche bifugna credere che doppoleparoledellaconfecratione pronuntiateinfino al lacomunione Giefu Chrifiofiafempreprejente fopra l'Altare.Quefle fon lefue proprie parole,necimancaaltro ,fenonlagratia,e’lbuon geloco’l qualelordauafpirito.lo lenotaua curiofamentepeiche adornaflerolafua J?ifloria,ebonoraflerolafua pietà-NegliattidellaReligione l’bumiltànò

àmen

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(14)

H H ISTORI A DI' FRANCIA

J^iofmenconucncnoleàiPrcncipi,chefiaàipopoli, ladcuolionenon pregiudi -

caallamae/là.Quelchepare indecenteallagranita l conucncnoleAlla fieli*

gioite.Dauidfaltàcomegli altrimangialiAna,enon ijdcguadi ricotto -

feerfratutti colui>che fopragli altril'baueua inalbato.LapiùfruttuoJa,e piùneceffarialcttionedeiRèèl'humiltà, ilnafeimento,e qualità loro tion gli rende fe non moltoinclinati al'orgoglio.L'butnilià,i‘lvercaratici e della gratin, tutte levirtù fin lodeuoh ne igrà PrcntipL, tua Phumiltàène- cej]aria,airaltrefon configliatiquefla^lor comandata,chi noli lehatutte fi puòfalnare,chinonhàqueflaejpedito

.

Intal burnii tà riceuè leReinaillibrodelVangelo#lobaciòin toiìofcitne to,ch‘efjo è laregoladellafalute,l'borologiodellafede,ladottrinadellafapie gaeterna,chefà regnareli. Quelch'efioinfegnaèverità feng’inganno, quelchecomandaèboutade fengamalìtia,qitelcheprometteè felicitàfenga meftitia.

Ma

quandofileuòdalfuoTbtonoper venirall'offerta,l’hnmil tà tutta fe le retirò nel cuore,nele lafcìòfuor cheladolerlanegliocchi,la maejlà pareuafopradilei,eintornodi leid'vnamanieraaugujìa,esìvene vabilethe camìnando pareua àquelli,chelamiravano angivnaDeacclefie, chevnaReinaterrena, efuali'hora,cheilRedifle,chequejìoteramcnteeira farlaReina, .-^ .-,.... ...

y

jifitiflffc

T

attele cofeàciòeran corrifpondentì>Penneeffa colmedefimo ordine ,

che fu condottaali'incoronationc,&efendoportateioffertefopraricchico*

feini coperti didamafeo bianco conlefranged'oro, lericeuettepermanodel lePrincipcffediGonty,di Alonpenficr,ediGhifa,eioffeiìsul'altarecon lafua.Ilvinoera induepicciolibarilid'argentodoraticipanea*oro,ilpa neciargento,elaborfaconi ?

.peggid'oro,dai} .feudiilpeggo* -IncominciatoilPrefatioilRèfeguitòlavoce del Cardinale diGioioft, cheflauaaHaltare.Quefloèvnantico fegnodellapietàdei

diFran eia dimefcolarilor voti,e levoci fraquelledei

m

iniflridiDio, Carlo

Ma

gno,Roberto,S-LuigicantauanoinChie[a,es'èvedutoilRèCarlo

Nono

fai meggiareallettorile,

jHonorò con tanta riuerenga,e diuotioneifantimifieri,che gliocchi di- mofìtauan Parfuradel cuore-liNuntiodelPapaconfederando quefioferuo re,quefeielevamenti difpiritotantopuri,e sifranchiJenerallcgiòconiFrt Lui,e diffe loro,che'lPapane fentirebbegran contentezza

.

A

tanti, e tantihonondiquefio giornoeh'eranoimaggiori,iqualipofea trearlaterra,conueniuaagiugnereilcumulodellegratie,chefi pofeon rice- ver dalCiclo,Infornaintera debencfici,ilcompendiodellemarauiglie,ilpe- gnoeternodel?amordiDio-BperòlaReina condottalaterga voltamangi all’Altare,fipofe inginocchiane foprailguanciale, cheleprejentòilDuca delElbeufericeuè lafantiffimaEucharifHa,haucndo permaggiorriuercn ZadepofialacoronaChaueuaintefla,dichiarationfolcnne,cbclecoronede nofiri

(15)

DI PIETRO MATTEL

'

noflriPrincipififottomettonoallacoronadelle[pinedi Cirri ilo,eh: tutta la lormaeflà dcpcndcdallafua omnipotenga,le lorgrandcg^e nonbauartra chiarezza,che dalfuo lnme,e paionolofmalto,che non appare intomoal col~

lo dellacolomba jc nonlapercuoteilSole.

Finilacerimonia à quattro bore,eglijiraldifparferoal popolo gran nu- merode peggid’oro, ed'argento,rimbombandotuttalaCbiefadigridi, cd' efclamationidigioia, e difeliciti.lonon bò fattola defcrittioncminutame- te,necosì efatar?,entecome buompotrebbedefiderare,queflai vn'hifiorla nonvncerimoniale.Seli Signori c’hannoferitilo inqueflaoccafionereflanp

offefidinonefferenominatinelprefentedifcorfo,deuono ricordarfi,cheino- milorofonJcrini altroue»cheipericoli

jdellebatagite,nonlepompedelle cerimonie fonoilorveriTbeatri

.

'

la

Reina fu condottaallafua camera dalDucadiGhifa,edal Cauaglier filofratello. IlRèla riccuetenell'^fnticamera,

&

in qtiefioincontro tardar delcuore Juaporò perlelagrime degl’occhitanto tcneramente,econ sìgra- deaffett ione,cheJarebbono giudicatiquellipergtvltimi abbracciamoti-

Le

difie,chedouea lodar Dio,chele cofefufierofuccedute tanto projperamente, che no feramaifattanifiunacofa cdmaggiorordine,ne più dimoflratìone

<Phonore,(f accorgendofi c’haueapiù vogliadiripofare,che dimangiatelo manaòche ciafcunovfeifie dellafua camera.

Gli paruccosìbelloilmantoreale,ch'cjfa fibancacanato,chediffefubito à SaneerreControllcur generaledellafuaargenteria,eGuardarobadella Reina, che volea fareamacafacca deltiile(lamateria,oltre tre altredidiuer-

,ficoloriarricchitedivariecifrericamateper portarfopra l’arme.

E

perche

nonlapoteua bauerprimadella partita

,glicommandò,chedouefiefeguirlo perlepotie,e portagliela

f

ubito,chefofièfornita,pregandolaReina,chevo- iefic follecitarglicfa.

CenòkS.Dionigi,e incenandolifuriferto,chefriglisimbufeiatoridi ....edi .... eranataqutrela,l’haueuapreuifìo,efapendo, cheiloro animialteratiper qualcheomifjione dicomplimento,che l’vno fiimaua do- verefier refìituito dall’altropotrebbon farne rifentimnitoallaprimaocca- fione,diede penfieroalNuntiodelPapa diproueder,chenonfaceffero niffuna cofaindegnadel rifpetto debitoàquell’anioni.Quellacofafù manegiata defiramente,chela[olennitànon fu punto turbata, Pyimbafciator di...

gettòdiquandoinquandocertimotti attià prouocarPaltro à rifponderli^na Tsln<baJciatordi

....

hauea promeffodinoti offenderfeprimànonera offtfc,t>rencdcndo,che fein queflo difcorfoglidauadellaSignoriainluogo dell'eccellenza,termini,chefolifuroncagionedi tuttoquantoilrumore,che Jitcceffefra loro,farlasformato rompere ,e far rumore.Stette tacito,?fermo con moltapenadellagrauitàSpagnuoladifficileàfuperarfemedefima,non potendo intantoilfuouolto diffimular laperturbatanei

&

agitation dello fpirito.

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(16)

i« H ISTORIA DI FRANCIA.

f£io

fpirito.Nelritornardalla cerimoniaaccopagnaronoilNuntio, (3ajpettaro- no,chefaficmontatoincarolaper tornarà Parigi.Nelpuntofiefiò della partita venneroalleparole,

&

dalleparoleallemani.llRivolle vedereil padronedellacaja,cjuamoglieper (aperta forma,ilvantaggio,el’eftodel- la queflione.

Doppocenamandòàdire allaReina per ChafleauFicux,che fe voleua andar à Parigil'afpetterebbe,&efia rifpofe,ch’era all'ordineperpatire.Ri- tornarono infiemeincarola,e'IRèdifiorfeJopra detta qn culla conlede- fcrittioni,(3ejagerationi,conlequalimarauigliofamente/apertaadomar quello cberacÒtaua.Lagioiainchc eradauagli metta gratia.DueBufoni di corteper mantenerloin cosìbuona difpoftiànes’andauambattendo infieme per viaggiodanaritiàlui,evillatteggiandofi;peròl'ytlfer delleguardieve derido,checotalgioco di fpadccotiàcanallofifaceua troppo vicinoalla

tarro^aM

fi[libito ritirare,

ma

ilRèordinò,chelilafeiafiefare, perchetre pigliarlapiacere.

Tuttalafera non parlòd’altro,che diquello,chebaueua veduto, e nota- io,non potendoammirarà baflangalamaeflà,legrafie, c lefatelevera- ramentereali dellaReina.SopraqtteflolaBrofiaMedicomolto dotto, e Matematicodifie alDucadiFandofmefcguitandovnpiùlungodifcotfo, chefcilRepatenaJchinarl'accidentedelquale era minacciato vivrebbe an- cora trentanni.

Non

ftvuolmaidireàiRèciò,chepuòloroapportar tra- vaglio,parendo alDucadi Fandofmepiù àpopofito,chela Brofiamedefimo fefie l'apportatordelfuo auuifojupplicòilRèad afiottarlo.ilRidomandò ciò,che voleua,

&

all’borailDucadiFandojmcfitacque.

Mail

fuofilen- tio acciebbeinlui lavolontàdifaperlo.Gli fèinflativa, s'efiutò, alla fink ilcomandamentodelRegli cattò dibocca quel chela Brofia glihaueua det- to.FcifitemattodifieilRi,glicredete:SirerifpofiilDucadiFondofine, inqttelìe cefiilcredereè benprobihito,

ma

non giàlapaura.

La

falutcdi V-

Mac fà

obligatuttoilmondo,e

me

/òpratuttigli altriànonfiorettar triuna coja.Imfupplicohumiliffiinamenteà volerfentir quello,chedice; ilRinonvolle,e

gW

prohibìdiparlarne;

Non

pofiofardimenodifieil

Du-

crr,dinonauertirnelaReina,ilRèreplicòperduevolte, s'eglineparlaualo prianrtbbedellafua gratta,cosìla Brofiafuributtato.

Ho

hauuto quello dijcorfode verbo advorbumdalDucadiFandofme.

Nel medefimotempolaReinafificeabejfc d’vn'altropronoflicofilqua-

le afic,fnaua,eb'efsanonpafièriaquelli giorni di gaudio, edi trionfo,finora tiUn~.bcdiremotrauaglio.Ritornando daS.Dionigi viddeeolui,chcl’ha- tanadi ciò auvertita,c glifoceconofiere,cheperefiere nella(uàincoro natio-

».£

f

icecàutetutte le cojeprofpcramente, conpiù prcbabtl ragionefidoueu*

[pera,:ibene che temer'ilcontrario

Madama

,difie colui, l’entratanon t ancorfidalenon hauròdetto la veritàabbrucieròimieilibri.

£

vero,

(17)

DI PIETRO MATTEI. ir

£

vero,che CeraflatopronoRicato lungotempoprimavn.tgrandeafflit-161 Itone,che doueuariccuerenelmefedi

Maggio

dell’annomillejcicento dieci.

Ma

contefrale principe!).’ d'Europi,efiièforfè lamcncuriofadi fimiti ofieruationitcon non venbaninna,chemaggiormentelefpreggi,ne che dia lorminor fede. Efja non fèmaggiorconto diejucflapredittione,chedeità minaccia degli

M

strologhi,iquai dicevano, che doueua morirnelpartodi

At

adamaCirriRinafaafecondafigliuola .

Non

fiparlauaall'bora,chediquotare g-aruPaccìdente, chedoueua acca -

iere,veniuanoallamemoriamoltepred.tionifoprale

Come

te,liEccliffi, le congiuntiani de Tianetti fupertori. Leouicohaueua auuertiti,& fcongtura~

tiliRènati fotto l'ariete, e laLibraadbatterficura.La(IellaTannoinan- Zj vedutadi belmezzogiorno,erafiataconfiderai daiMatematici come Jegno d’vno qualche(ini si co effetto.IlfiumedellaLoire banca inondatoco’l medefimo furore, chealtempodellemortiviolentid'Hcnrico Recando,edi

Nemico f

erg. ,lefagianiperuertitefilfreddo,e'Icaldoeccefftuo,equeimò- ti dighiaccio, chejividero JopraglifiumidellaLoire, edillaSonni,empie- ronglianimidifimigliamitimori,fierano iiuulgatiper Parigi,verfl della SamaritanadelPonte nttouoad imitationedelleCenturiedi

NoRradamus

»

iquali partauano chiaramentedellamortedelRè

.

E

grande temeritàl’intraprenderea predirquello,chealtri,cheDionon puòdirefacognitiondelfuturoècircondatada tenebre impenetrabili aU'bu manogiuditio.Selfuturofipotefiefapcr perle(ielle

,gl'h uomini non ba- urcbbon,cheftrcde Profetiiqu&li annuntiafìerofi dilontano,eprimadi tanti fecoli la lorrodendone,loRatodellaChieja,cgli vltimi giornidelmon do:

ma

quantoa

me

tengo per fermo,cheJele {Iellenon danno alcunanotitia dìquefiigrani colpi,checaion foprade’ Principialapazgìtmamfeflailcon- futarteperfonepriuatefleinfluente per indouinaril lo)-fine.

Il religiofodippreggo, chequeRoPrincipefece di tutte

P

offeruationì,che erano fatte,etanto più lodeuolein lui,quantola curiofitàRubilifee infenfì

-

bilmentelacredenzanello Jpiritodegrandi perlorifeontro diqualche veri -

tì,com’èimpoflibile,chemirandofempre nelfegnonòfi tocchivnavolta.

La

Corte,che perl'otiofa gl’ingegnifattili, eperlavanitàglirendecuriofi,i Pulimento propriodi quefii indouini,effa gliadoraquandohandetto laven- tigliefeufaquandofifono ingannati,firicordadellaverità,edellebugiefi dimenticateDiopermette,chela difgratiainteruengaacolui, che hi credu- to,che doueainteruenire,non già per autorigare l'inganno,

ma

fibene per punirlaleggerezza dichi afcoltal'ingannatore.

Quandoafeefe allacoronagli fùdettosulbel principio,chefaria fepelli- to otto,ò dietegiorni dopòilRèNemicoIII. l'arca delquale eraindepofito aCompicgne;Chefarebbeammazzatonelcinquatafettefimo annodellafua età,chetal dijgratia gl'intenterebbein occafiond'vnagra cerimonia, e cento

C

altri

(18)

18 HISTO RI A DI FRANCIA

ióioaltri capriccide qualieifiburlaua,folitofempreàdire,cheDiofolofapeut

ilconto deidìdellavitadell'intorno,

&

ancoraché per gliauuenimenti di ciò,chegliera flatopredettodellefucprincipaliauuenture,

eparimentedel~

lafuaajcer.fione allacoronado u epelafua fedeeffertentata à pormentea ftmili ciancieflette nondimenofemprefermo,ecodiarneneldifpresgo,che ne faceva-

fattainLamagnalafua natiuità.laqualglidauailcinquantafettefu-

mo

anno per terminedella vita,pervncolpoviolente.Buombafle gran

Ma-

tematicohauea publicatoconvnfuolibro intitolato latrombettadelCaua- lierImperiale,chequello Prencipe andanafelicementeallamonarchiadell'- Europafe vn’accidenteterribile, che’lminacciauainmeg^pdefuoi grandi, egloriofidilegninon l'impediua.

L'iftefso Coiffier chauea predettoalDucadiGuifaPeflto delli flatidi Blois alDucadiAlayennelaperditadellabattagliade lury,hauea detto,cbeilRèmoririainque[Pannodimorte violenta.

M

adamadiGhifa m’hatiferito,chevngranPredicatore, difsealei,e al DucadiGhifa fuofigliuolo,che quefla gioiafariaturbata da vnejìrcmotra

-

uaglio.ò'cratrovatojupra vn’editareaMontargìsilpronoflico diqueflain- felicegìomata-FnimagincdiBologna hauea lagrimato,e moltealtre ofser- uationipiàtoflo curicie,chedimomento.

S'è vdito ditealleMarcjeiale de

Ranche

laRegina Caterina defiderà- fad’intender,cheattuerebbede fuoifiglinoli,e chifarebbelor fitccefs oreque- gliche intraprendenad'affioramela,lefi vedere invnJpeccbio,cbe rapprc- Jentauavnafata dentro ìaqualeciajcimodentro giraua,quar.Panni douca regnare, c che ilRc F/cin icoTergodopò hauer fattoi fluidiDucadiGhifa» loattrauenò a guifa d'vn raggio, doppoilPrincipediNauartafiprcfentò,t fattone vintidne incontanente difparue«

Al

entrefificeal'apparecchioddl'incoronationc,gUpi moflrovnprono- flicovenutodiSpagna,ilqualdiceva,cheviigran Rè,ch'erafiato inprigio- nenellafua giouentù morirebbenelmcjediA/aggio.Difse,chequelloera vuodefolitiartifici delliSpag nudiper turbar tal[egregiadi quell’incoro- natione,echefidoucarimandarloro l’apportatorconvnfimil auifo.Tareua ch'eglimedefi

mo

fofsc la Sibilla,cheprediccfse lafuadì)gratta.Difjeal DucadiSugly,c haueavnnonfoche (oprailcuore,che i impedivadinon poterrallegraifi,chedubitaua diqualchefìranoaccidente, e dicea fpefso» chenon bauria lunga vita,eche doppolamorteibuoni s’accorgerebbono dellafua perdita.

Glifùdetto,cheperlepioggit continuedituttalaPrimaveraillafinca- totutto dellaCittàdiFai igi eramolto fangofo,efe non nettauano leflrade l'entrata dellaRcinariufciriamcltoincommodaalli Signorielettiper ca- mbiard'intorno allafualcttica-Rifpofe quefìononm'importabilenoivedrò» Hai-

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(19)

DI PIETRO MATTE!.

i<r L'arbore piantatonella cortedel Lottareilprimo giorno diMaggiacs. l6i<

3

fiodafcsleffafinga alcuno sforgo,e eontra ogni opinione conlacimariuni- ta vcrfola fialapicciola.Bafiompierre vedendoqncfìo dijsc alDucadiGhi- fa,col quale liana appoggiato foprale sba> re diferrodella picciolaGaleria innangilacameradellaReina, cheinLamagna,C

J

inItaliat’interpretereb- be queftacaduta per malaugurio,eperlorouefiiamentodell'arbore,l’om- bredelquale[eminaàbeneficio di tutto'lmondo.Stimandoilkt\cbeparlaf- ferod’altracofamifii!capobellamentefraloro,cnotatotuttoildifeorfo,lur difie,fonvent anni,che con prefagimi fon fpeg£ate Parecchie,non farà fi nonquello,cheDiovorrà

.

IlSabbatoalliotto diMaggiovenne à vederlaReina,la qual'eraa tauo- la,e ledimandòfi[aria l’incorationeperilMartedì

&

efia fitacquenon po- tendo rifponder conformealfio defidcriollRèledifle.Voinonparlatecor- tei rifpofi laReina, checiòfifaccfiedomani,

ma

Sancerrem'hadettobor’bo

-

ranon poterfarfiche Gìoucdì.

Mandò

à chiamare Sancerre,s'alteròdique- ila Ittnghegga,dolendofiperò piùdeltempo,edeli*occafioni,chefiperdcua- no,chediducento milafeudi,cheglicollanal'indugio

,

C

J

a quellopropofito diffe allaReina,

Mia

AmicaficiònonfifàGiouedì,viafficttro,chepaffuto Venerdì nonmivedretepiù.LaReinafirridendo.Voifareteben contento di

•vederancoral'entrata.

Non

certofiguitòilRè,che Venerdì vidima Dio.L*huomoproferijce delleparole fecondoilfiofcnfo,eriejconopoiin vn’altro

Paleggiando nelleTuellereitilmercordìdijfeàMontigny,

&

a Cico-

gne,che vorrebbeefiermorto,comerifpoferoejfi f 1

nonhauendoniunaoc- cafione di defiderardimorire

,percheera lavita fuatuttacolmadiprofpc- rità,edicontai tegge,rifpofevoifetepiùfilici dime;diffe fpe(fo,& à molti lemedefimeparole,ifioifiruitorifafjìigeuano,eh’ets’affiligcjfeJerigaoc*

cafone

,percheall’bora hauea tanta projperitànegl’affari,tantariputation nei difegni/noi,cheniunacofas’opponeua più attuo volerefinon peraug

-

meritarlagloriadellafia potenga.

T

antebenedittionihaueanellafua ca- landre potcuacomequel fanioRèdel?Egitto, moflrarlaReina fua moglie, e iPrincipi fitoi figliuolicome[noitefori,c fimaggiorgratie,chevndelpro- fittopofiaconferireavnPrincipegrande

.

Nellecofipiùdeplorabili,ecomedifpcratc Iddiogli donafimprevna gran forteggadicuore,

&

vnacofìangainuincibile,che aifiruitori[noi apjrortauaammiratione ,e fpauentoàfioinemici,cheilvedeuanocome vnsintea ripigliar nttouefirge alPhoia,cirépenfanano dtranello atter- rato. Alanellebagatclledellacortenonfipotataritenere dinon farco- tiofier lafia inquietudine»cnaturaiimpatienga perl’anradondellequali bramattaalcunavoltadi cambiar couditioncjodaualafi..indine, nellaqua- letrenanalaveratranquillità dellofpirito.Niente vimancadiccuaeglija

C

3 manna

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20 HISTORI A DI FRANCIA

361o mannavipioueji corui vi portanoilpandalCielo,fel'acque vifonoamare, vi èdellegno peraddolcirle,fe vièilcontrailodì

Amalec,&

d'Edom,vièan corailtrionfo diAioìfe,tdilofue.Maquefiaforte divitanonè perliPrin- cipi,chenon fonnatiperloro,

ma

perliloro flati,eperlipopoli,Jopraiquali fonconflituitiPlorihannoinqucilomarealtroportochelajcpolturaj:hi -

fogna, che muoianonell'attione .

Qiiandoifuoiprincipaliferuitori,chenon fapeano neammetterelamen- zogna,nedijfimulare laveritàlirapprefentauanoalcundifordiueneifuoi affari,&vfandol’autoritàc’hauealordato,notauano liberamentc,efmeera- mentelecofe,chenon erano approuate datutti,prometteuadi pigliartem- poper prouederui,adduceuadelleragìoni,rapprcfentaua de gli inconuenien

-

ti,e delleconfeguenge

,poi conchiudendoconmolta moderationeferina la- feiarfi trafportarda quell’impeto ordinariode’Principi,aqualivien contra- detto-,diceuaquando iononcifaròpiù,fiuedrà quelch’io vaglio.

Defldciandojcbela Reinafoffleinformatadell'ordine,cdegliaflatidelre- gno,lene faceuadellelittioni,eneldi[correrePauifauadi riconofcerequelle perfune,nellequalieflubauvapiù confidenza, dicendo, che ne potrebbe bauer dibiioz.no co’ltempo,enotandoch'vflaallontanamiifuoipenfierida que-

flobfjogno,Aggiungala,chefecondol’ordine,c'Icorfo dellanaturadouc- ua andarefìoilprimo,

ma

chetafeierebbe laFranciain talefiato, etuttele cofleflebili tepermodo,cafficurate,chenon baurialapenadell'altreReine percorifemarie.

Pochi giorniprimadellafraiticoron.itioncpaffandn conlei dallacamera alGabinetto,fl'fermòvicinoallaporta per parlarad alcuno,euedcndo,chela ajpettaua,lc difle [arridendo,paffate, paffute.AiadamalaReggente.

Com-

probauatnfindall'Imaciòche’lCielo delibcrauadifare,eglihuomini ban dichiarato dopai quel cheDiobaiieuaordinato,epredettoil

Re

isiefio.

Pioti flatiea gia-maichiamatoilDelfinoRè,efsendoquefloFviti-

mo

paiola,chetKijitafcianovfeir drbocca, perchelagelafta del /up;emo comtiiandaincntononpe>mette,chefipronuntiffenonall’esìremo,emiri- cord,cbcfedendoglidiidavnSignore c'baurcbbe defideratoalDelfino

ma

dozzina degliannifuoi,i tjpofcnon vorrei giàio,chen’hauefjcvnoJolo,cil giornodell' iiicoronafio ic,come[eDio haueflevoluto,chein corigran rau- nanjafaceffel’vltimadijpofl tiene dello sìato,difle alleguardic,eccoilvo- firòRè.

Vfcendovngiornodellacarozjadifle al Pti.-cipe diCondè,elBaron di S.Charmant,che erafìat*uuertito,cbtino»irebbedimorte violenta inla-

nacarozza.L'vltìma volta^beritornòda Monceanx.pafsòàSan Maurice Fofjez à vcdtruiilDiIfino,efipanilamedefimafera dopò cena per venir a dormiied Parigi,quandoglifùdetto,che eraben che uontaflc à cauallo» (be

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DI PIETRO MATTEL 21

che etàpericolofo andardinotteincartona, nfpofes'alcundeuc temerne, deuteffer ioquegli perchemic flato detto,ch’iomoriròincarraia.

Hauea

corftin

canora

moltigratti pericoliperfarliapprenderlave« ritidiquellipronoflichi.

damai

nonfiricorderà laFranciadel rouefeittm mentodella

canora

nelfiume Senna,alporto deAIeuilly,e di ciò,cheuè,a dentroythenonflimid’eficrinobligodilodarDio, che conjeruòilnofìroRè, efottraffe laReinacomedime%ol'ombrehorribili dellamorte,elafaluòda quello naufragio,per[alitar la

F

ranciaaltempode’fuoibifogni.h’ abbia-

mo

detto alnone,e lodiremo ancora nelprogreffo di qneft’hifìoria,che lapro- fonditàdi quell’acque non hebbe for^ad’eflinguer nelcuordi lei,leitine,(J eternefiammedell'amor,che ptrtauaalfuoRè,poichéleprimeparole,che diflenonfuron,chediredoue èilRèi

Fumatematicolifèdire nell’afjedio dellaFera,che non pafìerebbeun talgiornofenica pericolo della uita.Indifpregio di queflifegnififè ue- derallamuraglia,(3alcannone degli nemici,(3incenandolafera*

T

rauefly lodoIddio,che quel giorno notato perinfelice ,fofiepaffuto prò-

fperdinentc Accompagnòcoitorchi laÙucbeJsa de Beaufort,aAio- tiyotte eraallogiata,

&

inciampandoicanniliinuncattiuopafst firafeinaronoinfumeconloro lacarraiainunprecipitio,tuttiquel

-

li,cheerano dentrocorferoungranpericolo ;lacarrotga andòinpe%~

,<3 icauallirimafero,0morti,0flroppiati. Quell’accidente ,

che Jeguì poco doppolaminaccia eraaffaipotentein findall’boraper farprohibtr l’ufo della

canora

,

ma

ilfé ne fecebeffe,enoncre- dettemai,.chc questo[offeun fegnodiquelc’hauea predetto?Attia*

logo.

Feroè,chepervn Trencipc,che vàinpublicononèpiùpericolofafiancai chevitacarena.IlRèdellaChina vivàe oltre leproprieguardie,chelocir condano, hàJempiecinque,òJeiperfone accommodate,evcFlitod'habit»fi- miti àfuoi,acciochcnonfiadipinto,neconofeiuto.Quando fupropollo al Al-ildifegnoditurbarlaFrancia,e d’accenderaivnaguerraciuile,diffe,che dògli pareuaìmpoffibilementre,cheilRè viuea#cheprimad'cgn'ahra co- fa bifognanafarlomorire.Quandoquegli, ch'era l’orditor dellatramma,dif- fe,chequelcolpoeramoltodifficile, rifpofeilAI. dinonconofcercofapiù fa- cile,poichéilRè andanaJemprein

canora

.

A/on bifogna uè Hirnar,nè[predartuttiifogni.Queglide gran Principi non fon vani jopralegrandirijolutioni,doppo lequalificonofce,chefonofla- tidiurnamente infpirati Pochigrandiaccidentifono mteruenutiallaReina fetidaalcun precedete fogno.SognòlamortediPapaLeone Fndecimo.eche’l CardinalAldobrandinolediceuaperconJolarla,cbcil[uccefiorenonfarebbe mancoamorcmldi luiallacajafua.FiddeinfognolamortedelGranDuca Ferdi-

itfié

1

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HISTORI A DI FRANCIA

V61oFerdinandofuoZio

,

e*/giornofeguentemandòperilfuo Agente,edomait- dogliychenuoue bancadituie rifpondendoegli d'baueric buone,ella rcpigliò, thèleprimenonfarebbonotali.

Pochi giorniaitantiàquefloaccidentefece ditefogni,[henefuro» veri prefaggi,stltempo, cheigioiellieri lefalrricauanolateoremafognò, cheli più

greffidiamanti,e tuttilibellipeggi,chaucuadato perarricchirla,s'erano conuertiteinpeile,lequali dagl'interpreti deltifognifonpigliateper lagri- me.Ilfecondo lafeguiggar difpakento,e’IRèmarauigliandoledomandò, chebatteria.

Non

volle effaperòdifcoprirlo così allaprimadicendofolamcn- te,cheifiignitran

m

engogne,echeeffanon prefìaualorfedente anch'iodif- feilRè, chebattetedunque fognai ripiegataalla fineconOlanda, difefogna- no, che vi era dato convncoltello /oprala ficaia piceiolalodatoIddio,difje il Uè, chequeflononè altrochevnfogno.Effaglidomandòfcvolta,chefacefìe leuarlaRtnouillerefttaprimadonnadicamera.IlRèrifpofenon bifognar perall'bora,ctornò[abitoà ridormire.EraPrincipefiber.compoflo,cba- nca duecofcegualmente àdifpofitionfua,cioèdormire,efuegtiarfiquando voleua.

Moltecofefurprefe.enotate dS.Dionigi permalaugurioilRè,laReina differo,cheillorfonnoera flato interrottodavnbaibagianni vccel notturno

,

efunePie,ilqualehauea gridato tuttala nottetula feriePiradella lorcame- ra.1 a pieira,cheferueali'aperturadellacauemanelaqualefonfepellitigli Rèfitmòaperta.Lacuriofnàofseruatriceditutte Iocifejccoàcattinoau- gurio,cheiltorchio dellaReinafifpegnifieua fe

medefmo

,cheduevoltefc nonvhauefie poflalamano,fariacadutalafua corona,lonon fapea, cheperi- fare quandol'inejjògiornoconftderandoqueflo Principe,liTheatri tanto pie nidipopolo,eftordinatodiflc,cbcdògli faceuafoueniredeltremendodì'.del giuditio,echeogn'vnfìuperiaben da doueroquandoilGiudicecomparifie-

Tréanniprimadi cosìfatto accidente duegcntilhucmini ,

fvnBcarnefe, el’altroCcndon.vfe,direligion differente.eferuitoridelRè,gliportarondue vifioriihel'aucrtiuan diqucPl'vltimo giorno.L'rnononhauea viftonifu- ria co fa,che

m

fogno,ìdlti odiceua,thèvegg biondovngrand'huomogliera apparito,ilqualeportanoilritrattodelRi Joprailctwe.egUhaueadetto,là a Fontainebicau,eueilRèanitre;à quandotu, cdigli quef‘o,cqueflo percom- mondamentodiDio,Obtdì,ilRcl’afcolto,eJoaucnendogH,che molti Ciarla- tani hauean copertogl’inganniloro]confintili auuifrper auìditàdiguada- gno,rivedendo, cheilgcnrilbuomo ria

f

uta -centofiudìchauea ordinato glifoffèrodati perloJuoviaggiocondire,cheinquejlo fattonon haueaal- trodifegnotthed’vbedtrd Dio,efetuiràS.AlocUà,nondifpieggòquijfan- trifio,erimafe con buona opinionedi chi lo recò.

Moltidoppoilcolpofivanteranno dhauerlo predetto,ciufcunafiverrà

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(23)

DI PIETRO MATTEL if

porfràgVindouini,efivedràadognimodo, che Caffandra hàdetto laveritàt téla.

ma

con quefla fciagura,che non èHatacreduta da perfona,nonpafìeràperò domani,che conftjjeremtutteeJJ'crpurtroppo verequefleperdittioni.

IlRèvenne à vederlaReina,che cenauanelfuopiccioloGabinetto,

f

erut- tadallefue donzelle,leparlò,beuèdue volte de fuoi auangi piùtofloperal- legrerà,che perfetec’hauefie,&vfiìfubìtoper andar àdormire.

E

pere' ilfuoefercito eraperpetuo oggettode’fuoipenfteri,trouandoftnelmaggior Gabinettopocoprimacb’cntra/sencl letto,prcfeTralin perlobraccio,

&

ap-

poggiandouiftfopra glidifle quefle parole.

AI

ohi fanfinifi cogiuditio delmio viaggio,

ma f

peroinDio,che davnacagionedaloroHimatamaluaggia,e giutlijfimaalmio parere, ne catteremo de buonieffetti-

Stana ancorlaReina nelpiccioloGabinetto quand'egliandò à dormiret» viflettegran

per*

intrattencndoft àdifeorrerdi quello,che strafatto,e chereflattaàfarfi.Eranifuoiferuitoripiù dinoti obligatiper piùrifpettii ricordarfidi quefìogiorno,

ma

efia volle,chelamemoriadellafua incorona- tionc fbfleaccompagnata da quelladellafuaaffettionc,cperòmandòloroin particolare diquellemedagliediqae'peggid’oro,(3 d'argento, chelalibe- ralitàhaucadifpeufato alpublico à San Dionigi.

E

comandò à Dargougefuo

T

heforiere didarne atuttigliofficiali dellafua cafa.Quefii peggid'oroha- ueano davnabandailfuo impronto a marauiglia ben fatto,edall'altravna gran corona,dallaquale vfeiuanotreramiciòeranovnalloro,vnaPalma»

<3 vn'Oliua,conquefl’infcrittiene all'anticaordinata dal CancelliereSedi-

lil’oclicitas.

Ordinò ancorala fera,medeftmamolte cofeperilcompimentodellafua entrata-A'oinepc.Jfiamben parlaral prefente,pache domaniaqucjì’borano fe ne faràpii'parola.\Sifono veduti inalbatigli siuhi, iTheatri,ifefloni ,

edifiggatilefìatue a quefìofine, le belletruppedellacauallcria,dellagio- uentù,e dell’infanteriadellaCittà,quelperò,che rimaneua a vederfieratalt chefipoteanodi, e alli fpettatori lemedcfimeparole,che s’vfiuano perinui

-

tarcalli fpettacoli fecola;i,cioè,venitea vedere quello-chenons’èveduto perlopaffuto, echeda ninno degli viuentiferà veduto perl’auenire.

Di

tut- te le cerimaniedella cafa diFrancialepiùhe!le,e lepiù fontuofefon quelle dclP incorcnationi,& entratedelleRcine.Gli ornamentiti lunghihaliti,il Jcfioaggiunganoallapompa,egratie, ebelleggeparticolari, etengonglioc-

chiti cuori, e tutti glifpiritifofpcfi tralallegregga,el’ammiratior.c.

Sifarebbe uedutalaReinanellafualeticafatta aguifa deicarri trionfali ,

guarnitadentro,\e difuoridi tela d’oro,ed’argento,la Jcàia, lestanghe,le bandinelle, le colonne,ipedi Hallifimili,e’lbaldacchino difopra.IlDelfi- naacauallo.

Madama,

e laReinaMargheritafimilmeutein lettici,ditee Principefsc,oDucbefse vcHitealla Reale conletcjìecoronatefopra chinee learde,conleualdrappedi tela d'àrgfltfi

Ja

coda deimanti portata dagli Scudieri,

I

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