• Non ci sono risultati.

MEA spa viale Repubblica, Melegnano (MI)

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "MEA spa viale Repubblica, Melegnano (MI)"

Copied!
17
0
0

Testo completo

(1)

MEA spa

viale Repubblica,1 20077 Melegnano (MI)

Oggetto:

OPERE DI MESSA A NORMA DELLA RETE DI SMALTIMENTO ACQUE REFLUE DELLA PIATTAFORMA ECOLOGICA DI MEA DI MELEGNANO

Titolo Elaborato:

01

RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA

Progetto:

E Plus Studio srl

viale Venezia, 2/b 27100 Pavia Ing. Stefano Pugni

t 0382.572825 f 0382.479091

pugni@e-plus.it www.e-plus.it

(2)

Pr

P

re em me es ss sa a

La presente relazione descrive l’impianto esistente e gli interventi di adeguamento dell’impianto di smaltimento acque meteoriche finalizzato al recepimento delle prescrizione di cui all'Allegato Tecnico "Scarichi in pubblica Fognatura" (prot. ATO n. 3794 del 24/03/2015), parte integrante e sostanziale del provvedimento di Autorizzazione Unica Ambientale per lo scarico in pubblica fognatura di acque reflue industriali e meteoriche di prima pioggia (prot. AUA n.166375/2015 del 30/06/2015) all'Impresa Melegnano Energia Ambiente SpA (in breve MEA), con sede legale e insediamento produttivo nel Comune di Melegnano, in Viale della Repubblica, 1 - 20077 (MI).

(3)

1-

1

- PE

P

ER RT TI IN NE EN NZ ZE E E E V VI IN NC CO OL LI I N NO OR RM MA AT TI IV VI I

L’area in oggetto è di proprietà della società municipalizzata MEA s.p.a. di Melegnano e si colloca nella parte nord-ovest del territorio di Melegnano, a ridosso del confine comunale con San Giuliano Milanese.

Di seguito sono riportate le coerenze:

a nord: proprietà di terzi – Saiagricola S.p.a. e Provincia di Milano a est: ferrovia Milano Lodi

a sud: proprietà di terzi – Cpl Concordia S.C.A.R.L.

a ovest: Strada Provinciale SP40 .

Figura 1 – ESTRATTO DI MAPPA CATASTALE

(4)

2

2

– – D DE ES SC CR RI IZ ZI IO ON NE E D DE EL LL LA A R RE ET TE E F FO OG GN NA AR RI IA A E ES SI IS ST TE EN NT TE E

Nel 2012 furono eseguiti alcuni interventi di adeguamento dell’impianto di smaltimento acque meteoriche e nere finalizzati al recepimento delle prescrizione normative e delle indicazioni di ARPA. Sino a tale data sia i reflui delle acque nere, provenienti dai servizi igienici della palazzina, sia le acque meteoriche dei piazzali e delle coperture confluivano in un unico recapito alla pubblica fognatura. Inoltre tale recapito risultava del tutto privo di vasche di trattamento delle acque di prima pioggia mediante separazione di idrocarburi prima del recapito in fogna.

Con l’intervento del 2012 si procedette all’adeguamento della rete al fine di garantire il rispetto della normativa allora vigente ai fini dell’ottenimento dell’allacciamento alla fognatura.

Il primo intervento riguardò la separazione fisica del recapito delle acque nere alla fognatura mediante la realizzazione di un nuova linea per il collettamento delle acque nere provenienti dagli scarichi della palazzina uffici e dal deposito frazione organica presente nel piazzale. Il secondo intervento interessò i due tronchi a servizio della piattaforma ecologica propriamente detta destinati al collettamento delle acque meteoriche provenienti dai piazzali e dalle coperture, ove non sono presenti scarichi di tipo civile. Furono inseriti due sistemi di trattamento delle acque mediante vasche di separazione di idrocarburi, adeguatamente dimensionate, in modo da garantire un adeguato trattamento in continuo delle eventuali acque di dilavamento dei rifiuti, prima dell’immissione in fognatura.

Pertanto ad oggi, a seguito degli interventi di cui sopra, la rete di scarico interna presenta tre punti di scarico in pubblica fognatura, come evidente dalla planimetria generale allegata al presente progetto, aventi le seguenti caratteristiche:

 ST1SF1 recapita acque reflue industriali (derivanti dalla pulizia macchine operatrici con acqua in pressione sottoposte a trattamento di sedimentazione) e meteoriche (derivanti dal dilavamento delle superfici scolanti e decadenti dalle coperture), inviate in pubblica fognatura previo trattamento (ITA1 - Impianto di prima pioggia in continuo formato da disoleatore a pacchi coalescenti per sedimenti, idrocarburi ed oli minerali leggeri non emulsionati mod. DSL R PC RAIN da 110 l/s);

 ST1SF2 recapita acque meteoriche (derivanti dal dilavamento delle superfici scolanti e decadenti dalle coperture), inviate in pubblica fognatura previo trattamento (ITA2 - Impianto di prima pioggia in continuo formato da disoleatore a pacchi coalescenti per sedimenti, idrocarburi ed oli minerali leggeri non emulsionati mod. DSL R PC RAIN da 80 l/s)

 ST1SF3 recapita acque reflue domestiche ed assimilate scaricate direttamente in pubblica fognatura;

(5)

3

3

– – I IN NT TE ER RV VE EN NT TI I D DI I A AD DE EG GU UA AM ME EN NT TO O

Il progetto qui esposto è volto alla verifica e messa a norma degli ambiti a disposizione del centro verificata l’impossibilità tecnica di addivenire ad una eventuale riduzione delle portate meteoriche da recapitare in pubblica fognatura. È infatti un dato imprescindibile che gli ambienti così strutturati in termini di dislocazione spaziale ed ambiti di manovra sono assolutamente funzionali alle attività ivi svolte. Lo smobilizzo o la riduzione degli spazi impermeabili che quindi concorrono a determinare la portata meteorica comporta l’impossibilità di svolgere le attività del centro.

In tal senso le acque meteoriche di prima pioggia saranno essere separate dalle acque meteoriche di seconda pioggia, raccolte da vasche di separazione a tenuta - vasche di prima pioggia - , dimensionate in modo da contenere complessivamente almeno 50 mc per ettaro di superficie scolante che verranno poi scaricate in pubblica fognatura 96 ore dopo il termine dell'ultima precipitazione atmosferica del medesimo evento meteorico, con una portata media oraria di 1 l/s per ettaro di superficie scolante drenata anche se le precipitazioni atmosferiche dell’evento meteorico non abbiano raggiunto complessivamente 5 mm.

Il convogliamento delle acque meteoriche di prima pioggia verso le vasche di accumulo garantisce l’uniformità della raccolta su tutta la superficie scolante drenata del centro come si evince dagli elaborati allegati.

La manutenzione dell’impianto dovrà essere effettuata con regolarità e sarà tenuto un apposito registro di gestione dell'impianto di depurazione, riportante le attività di conduzione e manutenzione ordinaria e straordinaria, riportando gli esiti dei controlli interni effettuati, la data e la firma di chi ha effettuato l'intervento e che dovrà essere messo a disposizione dell’Autorità di controllo.

Al fine di garantire una corretta gestione degli spazi del centro le superfici scolanti e comunque tutte le superfici soggette a dilavamento meteorico saranno mantenute in condizioni di pulizia tali da limitare il più possibile l’inquinamento delle acque.

Lo stato di fatto della rete del centro evidenzia la presenza di idonei pozzetti di campionamento in ottemperanza con quanto previsto dalla normativa vigente.

La tipologia delle acque di seconda pioggia del centro è tale che non sono assoggettate alle disposizioni del RR n. 4/06 e pertanto non sarà predisposta un’apposita rete di raccolta.

(6)

L’intervento in progetto porterà ad avere un nuovo impianto strutturato secondo il seguente schema:

1. Accumulo e rilancio dei primi 5 mm di pioggia caduti sulla superficie di raccolta (mediante conversione delle vasche esistenti);

2. Disoleatore tipo DSL R da 3 l/sec;

3. Pozzetto rilancio al filtro;

4. Stazione di dosaggio Ipoclorito di sodio (NaClO);

5. Filtrazione su quarzite per eliminare il Fe.

L’impianto é composto dai seguenti elementi:

2 valvole di chiusura automatica (una per vasca) vasca di prima pioggia in acciaio inox DN 315 con serraggio mediante galleggiante realizzato in PED e acciaio tipo AISI 304, collocato all’ingresso della vasca accumulo, che blocca il deflusso del refluo quando viene raggiunto il volume di prima pioggia.

2 elettropompe sommergibili (una per vasca) per acque modello ECO55250 ciascuna completa di catena per il sollevamento, cavo in dotazione da mt 5, carcassa corpo pompa e girante in ghisa G25, albero in acciaio inox AISI 416, tenuta meccanica in carburo di silicio contro le abrasioni da polveri e sabbie, motore in bagno d’olio in classe F, grado di protezione IP 68. Assorbimento ~ 0,37 kw – Inclusa staffa reggi tubo - Tensione 380 V.

(7)

1 impianto di separazione idrocarburi modello tipo DSL R della società Ecologia

Soluzione Ambiente spa in grado di ottenere un abbattimento del carico inquinante conforme a quanto disposto dall’allegato 5 del D. Lgs. n° 152 dell’ 11 Maggio 1999 limitatamente ai parametri idrocarburi totali e solidi sedimentabili. La vasca di trattamento e del tipo monolitica rettangolare idonea ad installazione fuori terra delle seguenti dimensioni:

- Lunghezza 240 cm.;

- Larghezza 120 cm.;

- Altezza vasca 128 cm.;

- Spessore pareti 10 cm.

- Coperchio pedonabile di portata 500 kg/mg Portata impianto di disoleazione: NG 10

L’impianto sarà completo dei seguenti accessori:

Filtro a coalescenza in schiuma tecnica filtrante di poliuretano-polietere a celle totalmente aperte e calibrate in 10 ppi, densita 25 kg/mc abbinato a sistema easy clean di pulizia mediante aria compressa in controcorrente e racchiuso all’interno di telaio in acciaio inossidabile tipo AISI 304.

valvola di sicurezza automatica in acciaio inox DN 110 con chiusura mediante otturatore a densimetro realizzato in PED e acciaio tipo AISI 304 collocato all’ingresso della vasca di separazione oli, che blocchi il deflusso del refluo in caso di troppo pieno o di presenza eccessiva di oli nella vasca;

1 conta litri elettromagnetico (ingresso DN 50) in acciaio INOX con lettura a bordo macchina;

1 pozzetto di carico prefabbricato monoblocco a pianta quadrata di dimensioni interne cm. 100 x 100 x 100 (H), completo di coperchio del tipo carrabile (portata fino a 2500 kg\mq) con idonea luce di ispezione in ghisa D400.

di n° 1 elettropompa sommergibile per acque modello ECO55250 completa di catena per il sollevamento, cavo in dotazione da mt 5, carcassa corpo pompa e girante in ghisa G25, albero in acciaio inox AISI 416, tenuta meccanica in carburo di silicio contro le abrasioni da polveri e sabbie, motore in bagno d’olio in classe F, grado di protezione IP 68. Assorbimento ~ 0,37 kw – Inclusa staffa reggi tubo - Tensione 380 V.

1 valvola a sfera due vie in PVC completa di attuatore elettrico avente le seguenti caratteristiche:

(8)

· Attacchi bocchettonati femmina per incollaggio

· Corpo, manicotti, sfera in PVC

· Tenute sfera PTFE

· Tenute asta EPDM

· Completo di attuatore elettrico Valbia “ON/OFF”:

· Tensione 24V AC/DC

· Custodia in tecnopolimero autoestinguente

· Duty rating 75%

· Rotazione 0° ÷ 90°

· Grado di protezione IP65; IP67

· Limitatore di coppia

· Resistenza anticondensa

· Indicatore di posizione

· Comando per intervento manuale di emergenza

· Lubrificazione interna sufficiente per vita dell’attuatore

· Temperatura di esercizio –20°C + 55°C

· Fermi meccanici di regolazione

· Connessioni elettriche PG11

· Interruttori di finecorsa n. 1 in apertura n. 1 in chiusura tipo SPDT

1 filtro deferrizzatore modello FQCT 650 idoneo ad una portata oraria di 4000 lt/h massimo, abbattimento ferro ossidato 90 %, l'impianto e completo di gruppo dosaggio ipoclorito di sodio per migliorare l'ossidazione del ferro

L'acqua di lavaggio del filtro dovrà essere rinviata alla vasca prima piogge, più lontano possibile dal pescaggio pompe, il ferro nell'acqua di scarico del filtro sedimenterà e sarà estratto una volta all'anno con la pulizia della vasca. Consigliato lavaggio con acqua pulita ogni 100 mc circa

1 quadro elettrico a norma con logica PLC adibito alla gestione del sistema da interni contenuto in cassa in materiale plastico IP65 inclusa nicchia in vetroresina con piede. Completo di:

· Display di comando e programmazione

· n. 3 elettrovalvole per gestione sistema di carico del filtro e controlavaggio con acqua di rete;

· contaore per il tempo di lavoro della pompa di carico del filtro

· Interruttore blocca porta

· Teleruttore e protezione magneto-termica

(9)

· Sensore elettronico di rilevamento pioggia

· Allarme acustico visivo di blocco e malfunzionamento

· Predisposizione per sistema di gestione allarmi in remoto EcotelR

Dimensioni di ingombro: larghezza: 50 cm, altezza: 50 cm; profondita: 20cm Tensione: 400V trifase + neutro a 50 Hz.

(10)

4

4

- - D DE ES SC CR RI IZ ZI IO ON NE E E E D DI IM ME EN NS SI IO ON NA AM ME EN NT TO O D DE EL LL L’ ’I IM MP PI IA AN NT TO O

Superficie: 11.305 m2

Altezza precipitazione incidente sulla superficie: 5 mm Tempo di precipitazione considerato: 15 min

Volume totale di accumulo: Vt = 11.305 x 0,005 = 56,53 m3

Portata risultante in arrivo all’impianto: Q = 11.305 x 0,0056 = 63,31 l/s

Nell’impianto di trattamento acque di prima pioggia è presente un primo comparto di accumulo e rilancio dei primi 5 mm di pioggia caduti sulla superficie scolante; tale comparto è composto da n.2 vasche monolitiche (vasche esistenti desoleatrici modificate per accumulo acque di prima pioggia) con le seguenti dimensioni:

 245x700H200

 245x900H200

Ogni vasca è munita in ingresso di n°1 valvola a galleggiante DN 400 che a vasca piena chiude l’ingresso convogliando l’acqua di seconda pioggia al by-pass.

L’acqua di prima pioggia verrà trattenuta nella vasca di accumulo per un periodo che va dalle 24 alle 96 h. Lo svuotamento dell’accumulo viene regolato tramite un sensore pluviometrico e un timer collegati al quadro elettrico. Il timer conta il tempo dal momento in cui il sensore risulta asciutto (quindi sicuramente ad evento meteorico cessato) e, dopo 96 ore da questo momento inizia l’attivazione della pompa di rilancio. Se dovesse iniziare un nuovo evento meteorico prima del termine delle 96 ore previste, il sensore risulterebbe di nuovo bagnato e il timer azzererebbe il conteggio, ripartendo di nuovo da zero a sensore asciutto. Questo impedisce che la valvola di chiusura dell’accumulo si apra e permetta l’ingresso di acque non considerabili di prima pioggia.

La portata della pompa è tarata sui 1-2 l/s, determinando un tempo di svuotamento pari a 16 ore per il totale delle due vasche. L’acqua trattenuta nell’accumulo viene rilanciata al disoleatore.

La disoleazione, cioè la separazione di oli, nafte e benzine, avviene sfruttando l'effetto di coalescenza, ovvero la formazione di grosse gocce dall'unione di tante microscopiche goccioline d'olio. Tale effetto viene innescato da un filtro a coalescenza, che ha anche la funzione di trattenere microparticelle di fango oleose.

Questo filtro è collocato in modo tale che il flusso d’acqua in uscita segua il tragitto più lungo possibile. L’acqua da trattare percorre tale tragitto con moto in regime laminare, il che favorisce un’efficace sgrassatura e disoleatura.

(11)

Comparto di accumulo acque di prima pioggia e di uscita dal sedimentatore

Le acque in ingresso verranno deviate da un deflettore montato davanti alla tubazione d’arrivo che farà in modo da dirigere il refluo direttamente verso il fondo della vasca e attenuare la velocità di trascinamento orizzontale delle particelle solide sospese.

Dimensioni vasca di accumulo A

Dimensioni esterne vasca: 245x700x200(H) Lunghezza utile della vasca: 6,80 m Larghezza utile della vasca: 2,25 m Altezza utile di ciascuna vasca: 1,75 m Superficie utile singola vasca: 15,30 m2 Volume utile singola vasca: 26,78 m3

Dimensioni vasca di accumulo B

Dimensioni esterne vasca: 245x900x200(H) Lunghezza utile della vasca: 8,80 m Larghezza utile della vasca: 2,25 m Altezza utile di ciascuna vasca: 1,75 m Superficie utile singola vasca: 19,80 m2 Volume utile singola vasca: 34,65 m3

Volume totale (26,78 m3 + 34,65 m3 = 61,43 m3) > Vt (56,53 m3)

Caratteristiche elettropompa sommersa

La pompa sommersa presente in ogni vasca, ha la funzione di svuotare l’accumulo della vasca di prima pioggia ed inviare i reflui al disoleatore per essere dissabbiati e disoleati. Con una portata di 1-2 l/s ed un volume di accumulo di 26 m3 per la vasca A e 34 m3 per la vasca B, le pompe impiegheranno rispettivamente circa 7 h e 9 h per lo svuotamento delle vasche.

CARATTERISTICHE TECNICHE

 Girante: multicanale

 Potenza: 0,37 Kw

 Motore: trifase 400 V

 Portata: 1-2 l/s

 Prevalenza: 4 m

 Mandata: DN40

(12)

 Passaggio libero: 50 mm

Per evitare di sovraccaricare la pompa che deve rilanciare i reflui al filtro per la deferrizzazione con una portata eccessiva superiore al carico idraulico massimo sostenibile dal filtro (4 m3/h), si prevede di fare funzionare le due pompe l’una in successione all’altra e non in contemporanea, per permettere di svuotare la vasca A da 245x700H200 e successivamente la vasca B da 245x900H200.

Comparto di disoleazione con filtro a coalescenza

Il disoleatore individuato è composto da una vasca di calma in c.a. a pianta rettangolare. In essa il filtro a coalescenza, costituito da un pannello di materiale particolare, è disposto sull’uscita del secondo comparto della vasca. Nel primo comparto (sedimentatore) avviene la separazione delle sostanze pesanti e grossolane dalle acque di scarico contenenti residui oleosi minerali. Nel secondo comparto (separatore), oltre ad una ulteriore decantazione dei fanghi leggeri, avviene la separazione degli oli e degli idrocarburi per flottazione.

Il condotto di ingresso è costruito in modo tale che l’intera superficie della vasca sia utilizzata senza che si formino correnti preferenziali. Essa, nella sezione di disoleazione, è provvista di un sistema di chiusura automatica, azionata tramite apposito galleggiante, il quale impedisce il deflusso di liquidi sia quando lo strato di oli raggiunge certi livelli, sia quando vi è un ristagno di acqua. Tale sistema garantisce l’impossibilità di una fuoriuscita imprevista di oli dall’impianto.

La tubazione di deflusso è sommersa, ad una profondità tale da evitare che la sostanza flottata possa essere scaricata con il refluo in uscita.

I rendimenti del dispositivo, che sono dell’ordine del 80-85%, dipendono in maniera rilevante dalla sua manutenzione e dalla cura con cui periodicamente vengono estratti gli oli dalla superficie e i fanghi dal fondo.

Dati di dimensionamento

 Tipo di utenza: acque di dilavamento superfici impermeabili

 Portata max impianto: 3 l/s

 Coefficiente di afflusso all’impianto: f = 1

 Dimensioni esterne vasca: cm 120x240x128H

- Lunghezza utile 2,26 m

- Larghezza utile 1,06 m

- Altezza utile 0,95 m

- Superficie orizzontale totale 2,40 m2 - Volume utile di totale 2,27 m3

(13)

 Tubazione IN/OUT = DN 100 -> D 110 mm in PVC

 Sistema di chiusura automatico di sicurezza per evitare la fuoriuscita degli oli leggeri costituito da una valvola con galleggiante:

- Materiale: acciaio INOX - Diametro: DN 100

 Cestello per filtro a coalescenza in acciaio INOX

 Filtro a coalescenza

 Il sistema di pulizia automatica dei disoleatori con il filtro a coalescenza, può essere effettuato grazie ad un compressore con serbatoio di accumulo aria; l’aria compressa insufflata tramite una tubazione in acciaio inox sotto al filtro, consente la flottazione delle goccioline d’olio rimaste intrappolate nei pori del filtro in polietere.

 Questo sistema consente di ridurre le spese di gestione e di allungare i tempi di sostituzione del materiale filtrante; infatti:

- Non è più necessario aprire i chiusini per effettuare la pulizia del filtro;

- La pulizia automatica costante aumenta la qualità di filtrazione e diminuisce la frequenza di intasamento del filtro e di conseguenza gli interventi di manutenzione - Aumenta la vita utile del materiale filtrante e quindi si riducono i costi sui materiali di

consumo;

CALCOLO DELL’IMPIANTO

Il dimensionamento dell’impianto di disoleazione si basa sul calcolo del volume della vasca di sedimentazione o vasca di calma e quello di separazione. Per il calcolo delle dimensioni nominali del comparto di separazione è necessario fissare i valori del coefficiente di massa volumica Fd considerata per il liquidi leggeri in oggetto, secondo la seguente tabella:

Fattori di massa volumica

Considerando un impianto classificato S-I-P (con sedimentatore, filtro a coalescenza, otturatore automatico e punto di campionamento) e una densità per gli idrocarburi leggeri fino a 0,85 g/cm3 (corrispondente al normale gasolio per autotrazione) si ricava un coefficiente Fd=1.

(14)

Con tale coefficiente si ha una dimensione nominale per il separatore pari a:

NS = Q x Fd = 3 x 1 = 3

Calcolo del volume del sedimentatore

Per il dimensionamento del volume del separatore dei fanghi, è necessario tener conto del possibile carico fangoso che accompagna le acque reflue in entrata all’impianto; a tal proposito si riportano in tabella 5 le aree e le tipologie di lavorazione con il relativo parametro.

Tenendo presente che il bacino d’utenza dei disoleatori dimensionati si riferisce ad aree raccolta provenienti da attività con un apporto medio di carico fangoso nelle acque reflue, per il dimensionamento del volume della camera per la raccolta dei fanghi si considera il parametro 200, perciò risulta:

Vf = 200 x (NS/Fd) = 200 x Q = 200 x 3 = 600 l = 0,6 m3

Tempo minimo di residenza idraulica richiesto nel comparto di sedimentazione: tsed min= 4 min

Dati di verifica:

Portata massima di trattamento 10,8 m3/h

Dimensioni del comparto di sedimentazione:

- lunghezza utile - larghezza utile

1,40 m 1,02 m

(15)

- altezza utile 0,90 m - superficie orizzontale del comparto 1,42 m2

- volume utile totale 1,28 m3

Verifiche:

Velocità ascensionale di flottazione (nel separatore):

Va = Q (10,8 m3/h) / S (1,42 m2) = 7,60 m/h < 30 m/h Tempo di ritenzione idraulica nel comparto di disoleazione:

td = V(1,28 m3)/Q(10,8 m3/h) = 6,6 min > td min

Volume minimo stoccaggio liquidi leggeri: Vmin oli = 10 x NS = 30 l Volume accumulo oli: 0,15 m3 > Vmin oli

Comparto di accumulo e rilancio ai filtri.

Il refluo in uscita dal disoleatore, privo dei principali inquinanti in ingresso ma che conserva una certa torbidità e un tenore di Fe variabile, viene accumulato in un pozzetto che ha la funzione di accumulo e rilancio delle acque trattate. L’accumulo è fornito di una pompa sommergibile, la cui portata di mandata viene regolata in funzione della portata massima adducibile al filtro (4 m3/h = 1,1 l/s). L’elettropompa rilancia il refluo al filtro per abbattere tramite filtrazione i solidi sospesi, i tensioattivi rimasti ed il Fe.

Dimensioni del pozzetto (120x120H200):

- lunghezza interna 1,00 m - larghezza interna

- altezza utile

1,00 m 1,60 m - superficie utile totale 1,0 m2 - volume utile totale 1,60 m3

Caratteristiche elettropompa sommersa

La pompa sommersa ha la funzione di rilanciare le acque ai filtri per essere filtrate. La pompa deve avere una portata massima di 1,1 l/s. Per regolare la portata la pompa sarà dotata di un inverter che variando la velocità della girante della pompa regolerà la portata adducibile ai filtri. Con una portata di 1,1 l/s ed un volume di accumulo di 1,6 m3, la pompa impiegherà circa 24 min. per lo svuotamento delle vasca.

CARATTERISTICHE TECNICHE

(16)

 Girante: multicanale

 Potenza: 0,75 Kw

 Motore: trifase 400 V

 Portata: 1 l/s

 Frequenza: 50 Hz

 Prevalenza: 9 m

 Mandata: DN40

 Passaggio libero: 50 mm

Stazione di dosaggio NaClO per ossidazione del Fe

L’impianto è completo di un gruppo di dosaggio Ipoclorito di sodio NaClO che ha lo scopo di migliorare l’ossidazione del Fe.

2 Fe + 3 NaClO = Fe2O3 + 3 NaCl

Sulla tubazione di mandata in PVC PN16 della pompa di rilancio è presente un sistema di dosaggio in linea.

La stazione di dosaggio è formata da un serbatoio in polietilene contenete la soluzione di NaClO al 12% e una pompa dosatrice con portata massima 0,5 l/h.

Stazione di Filtrazione

Il filtro deferizzatore, caricato a Quarzite, ha dimensioni tali da garantire complessivamente una filtrazione di circa 4 m3/h. Questo processo di filtrazione è da considerarsi esclusivamente di tipo fisico e permette l’abbattimento del Fe ossidato e dei solidi sospesi residui.

Dimensioni di filtri - n° filtri 1

- diametro 0,65 m - altezza 2,10 m

- portata massima di trattamento 4 m3/h > 1,0 l/s

Periodicamente, quando la pressione nel filtro aumenta, riducendo la portata di trattamento, è opportuno provvedere a effettuare un controlavaggio con acqua di rete (P=3bar) per liberare il filtro da eventuali ostruzioni. Tale controlavaggio rilancia le acque sporche in testa all’impianto. I tempi di inizio e fine del contro lavaggio sono determinati dai valori di pressione indicati dal manometro. Il controlavaggio è regolato con elettrovalvole motorizzate.

(17)

Reflui in uscita dall’impianto

L’effluente avrà standard di accettabilità conformi a quanto disposto dal D. Lgs. 152/06 e successive modificazioni, per gli oli minerali non emulsionati.

Il dimensionamento e le volumetrie sono conformi a quanto indicato dalla UNI EN 858-2. NORMA ITALIANA “IMPIANTI DI SEPARAZIONE PER LIQUIDI LEGGERI” ad esempio benzina e petrolio (corrispondente alla DIN 1999).

Questi standard vengono garantiti qualora il refluo in entrata sia conforme ai dati di progetto precedentemente esposti e l’impianto venga mantenuto in funzione in modo costante e corretto.

Riferimenti

Documenti correlati

Il filtro batterico anaerobico viene installato dopo il trattamento in fossa Imhoff e degrassatore, per gli scarichi di acque reflue domestiche che recapitano in fognatura

** A richiesta si possono fornire innesti rapidi diversi da quelli indicati Tutti i dati sono da intendersi SENZA ATTACCO MACCHINA.. ATTACCO MACCHINA CON PERNI Per Escavatore da 0.8

È quindi indispensabile discostarsi dai tradizionali orientamenti, che miravano esclusivamente alla depurazione senza che quest’ultima fosse associata all’esigenza

Al comma 2 viene precisato che, in assenza della disciplina di cui alla disposizione precedente, le acque meteoriche non sono soggette a vincoli o a prescrizioni salvo il

• necessità di miglioramenti strutturali (potenziamento impianti, completamento schemi deputativi) e gestionali (controlli in fognatura; misura parametri di processo degli

Tale costo può decisamente abbattersi, effettuando la produzione con biomasse miste, quali i fanghi attivi, ed utilizzando come substrati carboniosi prodotti di risulta, quali

L’impianto di fitodepurazione per il trattamento delle acque reflue enologiche della cantina Marabino ha evidenziato buone efficienze di rimozione già dalle prime fasi di

Penale Sent.. La Smalto Design S.r.l. ha proposto ricorso avverso la sentenza della Corte di appello di Milano del 22/02/2019 che ha confermato la sentenza del Tribunale della