Chimica Inorganica del Silicio Polimerizzazione nei Silicati
Prof. Attilio Citterio
Dipartimento CMIC “Giulio Natta”
Corso Chimica Inorganica
“CCS Chimica”
Argomenti Coperti
• Silice
•
Proprietà,•
struttura,•
usi•
Silice idrata•
Acidi del silicio• Silicati
•
Classificazione•
Struttura•
ProprietàVetri
3
Silice (SiO2)
•
La silice è un solido covalente. Esistono numerosi allotropi (talvolta dovuti alle impurezze contenute). Per lo più presentano una struttura di catene infinite di tetraedri (SiO4) condivisi per un vertice (RO/Si = 2)•
La forma di SiO2 più comune e stabile è il quarzo α, costituente di molte rocce (graniti e arenarie).Presenta struttura a catene
elicoidali interconnesse (destrorse o sinistrorse come le mani; i
cristalli sono otticamente attivi) che determinano un effetto
piezoelettrico sotto pressione. Ha una densità 2.65, intermedia tra le forme leggere 1.97 g·cm-3 (silice fibrosa W) e quelle dense 4.29 (Stishovite), ottenibili solo ad alte pressioni).
Quarzo α - Struttura
•
Assomiglia al diamante e al silicio (reticolo cubico a faccecentrate), ma un atomo di ossigeno è a ponte tra ogni coppia di atomi di Si.
1.54 Å 2.35 2.80 2.92
Silicio (Si)
n(SiO
2)
nSilice (SiO2)
• Esistono altre forme cristalline (tridimite e cristobalite) e corrispondenti forme di tipo β di struttura simile ma meno distorte. Sono anche comuni le forme microcristalline (gel di
silice - Kieselguhr- e celite - terra di diatomee) e le forme vetrose quali l’ossidiana e vari materiali sintetici.
• Il diagramma di stato della silice è molto complesso, oltre che per i vari polimorfi, anche perché molte interconversioni sono lente ed esistono così forme metastabili.
Transizioni Principali della Silice
quarzo-β tridimite-β cristobalite-β SiO2 liquida
quarzo-α tridimite-α cristobalite-α
867° 1470° 1713°
573° 120-260° 200-280°
veloce veloce veloce
lento lento lento
vetrifica
120 80 60 40 20 0
P/kbar
600 800 1000 1200 1400 1600 1800
Coesite Stishovite
quarzo-α quarzo-β
liquido
Tridimite Cristobalite
T (°C)
Asimmetria dei Cristalli di Quarzo 7
e Forme α e β
cristallo sinistrorso
cristallo destrorso
quarzo alfa
quarzo beta cristalli otticamente
attivi di quarzo α speculari come le mani
di una persona
Modificazioni α e β del Quarzo
Quarzo α Quarzo β
Catena elicoidale
in SiO2
9
Silice (SiO2)
•
Esistono altre forme cristalline (tridimite, cristobalite e stisovite) e le corrispondenti forme di tipo β di struttura simile ma meno distorte.•
Il diagramma di stato della silice è molto complesso, oltre che per i vari polimorfi, anche perché molte interconversioni sono lente ed esistono così forme metastabili (vetri silicei).Cristobalite
(visione lungo [1,1,1]) Tridimite Stisovite
(alta pressione)
Quarzo Vetroso e sua Struttura
Quarzo: forma α
→ Struttura cristallina ordinata
SiO cristallina: Cristalli di Quarzo
Il quarzo vetroso è metastabile
Quarzo Vetroso: reticolo disordinato tutti gli atomi legati ma a caso
→ sistema disordinato
11
Forme Amorfe di Silice – Gel di Silice
•
Sono anche comuni le forme microcristalline naturali e sintetiche, tra le quali le più importanti sono :•
celite – derivante dalla biomineralizzazione di SiO2 disciolta nelle acque da parte di microorganismi (scheletri di spettacolari geometrie)•
gel di silice - opali .Opale: non amorfo ma a cristalli molto piccoli (1000 Å).
Gel di silice: piccoli raggruppamenti
Usi della Silice
•
L’inerzia chimica della silice agli acidi (escluso HF), all’ossigeno e ad altri ossidanti ne consiglia l’uso per recipienti. E’ trasparente nelloultravioletto e molto usata in fotochimica e spettroscopia ultravioletto.
Il Si è protetto in superficie da un velo di SiO2; è un ottimo isolante.
•
L’α-SiO2 è un materiale piezoelettrico usato in filtri di frequenza e trasduttori (questo quarzo molto puro è per lo più preparato ecresciuto sinteticamente con processo idrotermale (400°C, NaOH dil.).
•
Il gel di silice è una forma molto porosa di silice ottenuta peracidificazione del silicato di sodio o da tetraalcossisilani; il precipitato gelatinoso è lavato e seccato per allontanare l’acqua contenuta in pori di 22-26 Å ed ottenere un solido con area superficiale di 700-800 m2·g-1 dalle caratteristiche proprietà di adsorbire selettivamente composti organici (usato per separazioni cromatografiche)
•
L’idrolisi a caldo di SiCl4 dà una silice molto sottile usata come riempitivo (silice fumata)•
Trova largo impiego nella preparazione di vetri per reazione con ossidi metallici o semi-metallici e come rinforzante in matrici polimeriche (per es. pneumatici). Forma silicati alcalini solubili.13
Acidi del Silicio
Acido
carbonico H
2CO
3Acido
silicico H
4SiO
4≡ Si(OH)
4(orto)
O H
C O H
O
Acidi del Silicio
H
4SiO
4 = Si(OH)4: Monosilicico, Ortosilicicoha forte tendenza a condensare intermolecolarmente per perdita di H2O [diversamente da H2SO4, H3PO4, H4CO4 (intramolecolare)]:
2Si(OH)4 → (HO)3Si–O–Si(OH)3 (Disilicico) → Trisilicico → Oligosilicico → Polisilicico → SiO2
Preparazione: SiO2 (amorfa) + H2O a H4SiO4 (soluzione) (poco solubile a 25°C: 120 mg SiO2 per Litro di H2O)
resistente al dilavamento (in acqua 5-75 mg/l, in Mare 2-14 mg/l) Acido debole (pKa1 = 9.51, pKa2 = 11.74)
Acido polisilicico: forma particelle di φ = 20-1500 Å: sol di silice
→ gel di silice condensazione di questi nuclei via ponti a ossigeno.
Usi: gel di silice come essiccante, mezzo assorbente, materiale di supporto per catalizzatori ed isolante.
15
Acidi del Silicio
•
Il sistema SiO2·H2O è molto complesso ed anche piccolevariazione nei rapporti inducono la formazione di diversi composti.
In soluzione si evidenziano almeno 5 specie (di formula generale SiO2·nH2O):
•
In genere, per precipitazione da queste soluzioni si ottengono acidi polisilicici di composizione non definita (e in particolare gel disilice).
Formula n Nome sol.(mol/l) H10Si2O9 2.5 Acido pentaidrosilicico 2.9 × 10-4 H4SiO4 2.0 Acido ortosilicico 7 × 10-4 H6Si2O7 1.5 Acido pirosilicico 9.6 × 10-4 H2SiO3 1.0 Acido metasilicico 10 × 10-4 H2Si2O5 0.5 Acido disilicico 20 × 10-4
Silicati
•
I sali degli ossiacidi del silicio (silicati) sono molto diffusi e anch’essi strutturalmente molto complessi. Costituiscono i componenti principali delle rocce. Si classificano in base all’organizzazione dei gruppi SiO4. Grossi osso-anioni del silicio
• 95% della crosta terrestre!! (O 46%: Si 27%)
• basi delle rocce, sabbia, suoli e argille
Il Si ha in geologia il ruolo che il C ha in biologia!!
Grande diversità:
• Al3+ può sostituire parte dei Si4+ → alluminosilicati;
• condensazione → catene, strati, ecc.
Silicati Cristallini – 17
I Maggiori Costituenti della Terra
• Tettosilicati: 63 % in volume
Plagioclasio (Ca,Na)(Al,Si)AlSi2O8
Ortoclasio KAlSi3O8
Quarzo SiO2
• Fillosilicati (Silicati a Strati): 5 % in volume
Biotite K(Mg,Fe)5(AlSi3)O10(OH,F)2
Muscovite KAl2(AlSi3)O10(OH)2
Clorite (Mg,Fe)5Al(AlSi3)O10(OH)8
• Silicati a Catena (Pirosseni e Anfiboli): 16% in volume
Ortopirosseni (Mg,Fe)SiO3
Augite Ca(Mg,Fe)Si2O6
Orneblenda NaCa2(Mg,FeAl)5[(Al,Si)4O11]2(OH)2
• Ortosilicati: 3% in volume
Olivina (Mg,Fe)2SiO4
Forme Amorfe di Silicati - Vetro
• Esistono forme amorfe di silicati di importanza tecnologica – i vetri
CaO
(SiO2)15
1700°C
Ca2+
Ca2+ Ca2+
Numerosi anioni differenti = nodi reticolari non ripetitivi.
Non possono dare solidi (SiO2)n + 3CaO → CaSixOy
miscela di polisilicati
VETRO
raffreddamento
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Vetro Siliceo: Reticolo Ionico Disordinato
Legame cov.
↓
Legame ionico B, Si, P
O
Li, Na, K Legante
covalente SiO2
B2O3 P2O5 GeO2
Arsensulfid
Legante ionico
Na2O K2O CaO
Vetrose
Sostanza Cristallina:
Ordine a lungo raggio
Punto di fusione netto
Viscosità ↑ per raffreddamento
Vetro:
Non ordinato
Rottura non netta
Viscosità ↑ per raffreddamento
→ Estrema liberta nella dinamica molecolare
Variazioni di Entalpia e Volume In funzione della temperatura per sostanze cristalline e vetrose.
Fusione vetrosa Solido duro
Volume
Tg Ts Temperatura Ts Punto di
fusione Tg Temp. di
Transiz. Vetr.
Vetro
Cristallo Mobilità
impedita
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Tecnologia del Vetro - Filatura
Silice SiO2
Na2O
Vetro Nax(SiOy)z
Fabbricazione fibre di Vetro
Composizione (diversi materiali)
Reazioni
chimiche Vetro fuso
formatura dimensionamento
avvolgimento
Filamenti di 5-24 µm Fibra lineare iniziale peso 2.8-4800 tex
Mat. filamento
Continuo Rocchetto
Tessuto
Tessuto in vetro Filo Mat. a fibra Avvolgimento
diretto Fibre tagliate
fornace Materie prime
Fragilità nei Vetri
Andamento della Viscosità di Vetri in Funzione dell’inverso della Temperatura ridotta T /T
Sistema Duro
→ Legge di Arrhenius:
Sistema Fragile
→ Legge di Vogel-Fulcher
( )
⋅
= k T
T A
B 0 exp
η η
( )
T =η0 ⋅exp kB(
TA−T0)
η
Viscosità (poise)
Forte
Fragile
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Colorazione dei Vetri
Blu con Ossido di Rame(II) (CuO) Rosso con Ossido di Rame(I) (Cu2O) blu scuro con Ossido di Cobalto(III) (Co2O3)
Violetto con Ossido di Manganese(III) (Mn2O3)
Verde con Ossido di Cromo(III) (Cr2O3)
giallo con Ossido di Ferro(III) (Fe2O3) e bruno
I vetri si colorano per aggiunte controllate di Ossidi Metallici :
Silicati Monomerici (Ortosilicati)
•
Grossi anioni di struttura [SiO4]4‾ : 32 e‾ (RO/Si = 4)•
Dei cationi metallici neutralizzano le cariche negative in questi solidi•
Ogni atomo di O terminale ha una carica formale -1.25
Silicati Telomerici e Polimerici
•
L’unità monomerica [SiO4]4- tende a condensare con se stessa, specie in presenza di catalisi acida, dando forme polimeriche2[SiO4]4‾ + 2H+ → [Si2O7]6‾ + H2O
•
Si elimina una molecola di acqua e si forma un ponte ad ossigeno condiviso, che ha carica formale zero.•
L’esempio più semplice di questa condensazione è lo ione dimerico disilicato [Si2O7]6‾ :Si O-
O O- Si O-
-O
Silicati Polimerici Lineari
•
La condensazione ripetuta molte volte porta a polimeri lineari per es. giada: Na+Al3+[SiO3]2‾•
Formula di ripetute unità [SiO3]2‾ (RO/Si = 3)Si O-
O O- -O Si
O-
-O
-O n
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Silicati (Classificazione Principale)
SiO44- Neso-Silicati 4 0 4 - 4 Formula Nome Rapporto O/Si Carica
tot. O ponte O term.
Struttura
Si2O76- Soro-silicati 3.5 1 3 - 3
SinO3n2n- Ciclo-silicati 3 2 2 - 2
-
O Si
-
O
O- O
Si O O
Si O O
O
Si O
Si O O
O O
Formula Nome Rapporto O/Si Carica
tot. O ponte O term.
(SiO32-)n Ino-silicati 3 2 2 - 2 (Pirosseni)
Struttura
(Si4O116-)n Ino-silicati 2.75 2.5 1.5 - 1.5 (Anfiboli)
SinO3n2n- Fillo-silicati 2.5 4 0 -1 2 4 0 0
(SiO2)n Silice 2 4 0 0 Tetto-silicati
Silicati (Classificazione Principale) (2)
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Polisilicati - Classificazione
Silicati a catena: Metasilicati [SiO3-2]n: molto frequenti in natura.
Struttura a catena (ripetizione continua di un gruppo Silicato) - monomero sconosciuto
Catene lineari: p.es. MgSiO3, Catene tridimensionali: p. es. CaSiO3 Silicati a nastri: Doppie catene:
Una catena doppia [Si2O5-2]n:
p. es. l’Allumosilicato Sillimanite Al[AlSiO5] Due doppie catene in Anfiboli [Si4O11-6]n:
p. es. Tremolite Ca2Mg5(OH)2[Si4O11]2
Due catene a tre termini come nel Ba4[Si6O16] Due catene a quattro termini come in Ba5[Si8O21] Due catene a cinque termini come in Ba6[Si10O26]
Silicati a strati [Si2O5-2]n: p. es. Caolinite Al2(OH)4[Si2O5], Talco Mg3(OH)2[Si2O5], Serpentino Mg3(OH)4[Si2O5]
Silicati Tridimensionali: p. es. Allumosilicato Na[AlSiO4], Feldspato Na[AlSi3O8], con pori: p. es. Faujasite, Zeolite Na2[Al2Si4O12]·×H2O
Silicati Polimerici Lineari
• {[SiO3]2-}n: possibili differenti forme per le diverse possibilità di
orientazione dei tetraedri uno rispetto all’altro (i legami Si-O hanno un parziale contributo di doppio legame per l’interazione pπ-dπ,
[rotazione parzialmente impedita]).
1T
2T 3T
-O Si
-O
O Si O-
O-
-O O-
n
31
Catene nei Metasilicati (SiO32-)n
850
710 pm 730
520 460 260
1T 2T lunghi 2T corti 3T 4T lunghi 4T corti
CuGeO3 Na2SiO3 Ba2Si2O6 Ca3Si3O9 Ba2Si4O8 Sr2(VO)2Si4O12
Silicati Ciclici
• La condensazione può evolvere a formare anelli con un numero variabile di unità ripetitive, la forma più semplice è il ciclotrisilicato:
per es. : [Si3O9]6- (RO/Si = 3)
Benitoite (BaTi[Si3O9])
33
Silicati Ciclici
• La condensazione con ciclizzazione può procedere a dare anche cicli a quattro unità di silicato (4 atomi di silicio e quattro osso gruppi a ponte – in totale un ciclo a otto termini) : [Si4O12]8-
Si O O
Si O
O
Si O
O
Si O
O
Silicati Ciclici
• Sono possibili cicli a numero di unità silicato superiori, per es. 6, quali quelli presenti nel berillo : Be2+3Al3+2[Si6O18]12- [cristalli esagonali prismatici allungati; se puri costituiscono delle pietre preziose note come smeraldi o acquamarina]
35
Silicati a Doppie Catene o Nastri
• La condensazione lineare può portare a catene di gruppi silicato in raggruppamenti a doppie o triple catene (nastri).
• Nastro compatto: La disposizione a nastro perfetta per collegamento di unità di catena metasilicica 1T per dare una rete a 2T di composizione [Si2O52-] è la disposizione più semplice ma poco frequente. Più comune se Al sostituisce Si in [AlSiO53-], come nella Sillimanite Al[AlSiO5].
• Nastro a ciclo: La disposizione di catene metasiliciche 2T affacciate porta a formare una rete 6T {[Si4O11]6-}n (anfiboli)
Silicati a Doppie Catene o Nastri
• I minerali silicei a struttura filamentosa prendono il nome collettivo di asbesti.
• Presentano elevata resistenza alla trazione, al calore e alla fiamma, grande flessibilità, nonché alla corrosione di acidi e basi.
Serpentini [Mg3(Si2O5)(OH)4 ] crisotilo o amianto.
Anfiboli [Si4O116-] Crocidolite e amosite
I materiali sono molto pericolosi per inalazione e contatto: inducono il cancro
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Silicati a Strati
• Appartengono a questa categoria di silicati dei materiali importanti quali le argille, le miche, il talco, il crisotile e la montmorillonite. La
disposizione planare perfetta per collegamento di unità di catena metasilicica 2T di [Si2O1812-] per dare una rete a 6T di composizione
[Si2O52-] è la disposizione più semplice ma più frequenti sono i polistrati.
Ca2+
Strato semplice Doppio strato
Silico-Alluminati
• Gli ioni silicato e alluminato hanno dimensioni simili e possono sostituirsi in numerosi minerali (isomorfismo), specie nei silico-
alluminati a strati. Le cariche sono compensate da cationi metallici di natura diversa (p.es. gli alcalini, alcalino-terrosi e cationi bivalenti di metalli di transizione (Fe)). I cationi bi- o monovalenti interconnettono gli strati mediante coordinazione ottaedrica tramite 6 atomi di O(OH).
• Caolinite
• Pirofillite
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Silicati e Silico-Alluminati Tridimensionali
•
Costituiscono i componenti più importanti della crosta terrestre.•
Le unità SiO4 hanno tutti gli atomi di ossigeno condivisi, determinando un reticolo tridimensionale (il caso limite in cui sono presenti solo atomi Si e O è costituito dalla silice). La sostituzione di parte del Si con Al (10 - 50%) induce il bilanciamento delle cariche negative in eccesso con ioni di metalli alcalini ed alcalino-terrosi (o metalli di transizione) non troppo piccoli (Li(I), Mg(II) e Fe(III) sono molto rari).•
Questi minerali subiscono lenta idrolisi da parte di soluzioni acide (in particolare in acque ricche di CO2) per dare minerali lamellari di pochi µm di lato che costituiscono le argille (il cui colore dipende dallapresenza di metalli di transizione e residui organici), componenti fondamentali dei terreni.
2KAlSi3O8 + CO2 + H2O → Al2(OH)4Si2O5 + 4SiO2 + K2CO3
•
La pressione influenza la formazione dei fedspati per la tendenza degli ioni alluminio, al suo aumento, a passare da CN 4 a CN 6.Classi di Tettosilicati
Vi sono tre classi principali di tettosilicati:
1. Le picnoliti presentano strutture
relativamente compatte, con reticoli a cavità piccole, riempite di cationi. Comprendono i feldspati, che sono i minerali più abbondanti sulla crosta terrestre.
2. Le zeoliti contengono strutture con cavità poliedriche connesse da ampie finestre che permettono la diffusione di ioni o molecole estranei. Sono sia naturali che sintetiche.
3. Nella famiglia detta “ultramarine” nella struttura si hanno cavità poliedriche con finestre troppo piccole per consentire il passaggio di altre molecole; gli ioni e le molecole estranee non possono sfuggire.
Esempi sono le ultramarine e la melanoflogite,
(SiO2)46·8(N2. CO2, CH4). Esempi di picnoliti
Silico-aluminati tridimensionali (Na[AlSiO4]) 41
- picnoliti
I composti a struttura compatta più comuni sono i feldspati (silico-
alluminati di calcio, sodio e potassio). Vengono classificati sulla base di diagrammi di stato ternari (zone di stabilità dei vari minerali).
Ultramarine
• Hanno analogie con i clatrati idrati, specie stabili a T < 0 °C, costituite da molecole H2O che formano gabbie poliedriche via legami a H. Le gabbie contengono
molecole estranee. Sono silicati colorati usati come pigmenti (es. lapislazzuli).
• Come gli altri tettosilicati si basano su un reticolo di composizione (Si,Al)O2 con i necessari cationi nelle cavità. In più sono presenti ioni negativi, come Cl-, SO42- e S22-. Le composizioni della ultramarina, della sodalite (incolore), della leucite sono:
ultramarina Na8Al6Si6O24.S2
sodalite Na8Al6Si6O24.Cl2
leucite KAlSi2O6
• Le strutture sono un reticolo 3D costituito da gabbie poliedriche a ottaedro troncato.
Gabbia sodalitica
43
Leucite KAlSi2O6
• Tetragonale ma
praticamente cubica (trasformazione tet. → cub. a 605 °C).
• Si trova in rocce
vulcaniche povere in silice. Per esempio sul Vesuvio.
• L’analogo contenente Cs è la pollucite.
Diagramma Ternario di Fase per i Fedspati
Feldspato alcalino [NaxK1-xAlSi3O8]
Ortoclasio [KAlSi3O8]
Miscela di due felspati
Albite Feldspati plagioclasici [NaAlSi O ] [Na Ca Al Si O ]
Anortite [CaAl Si O ]
Anortoclasio
Andesina Labradorite Bitownite Oligoclasio
Albite Anortite
C B
A
20 40 60 80 100%
20 40 60 80
20 40
60 80
45
Composizione dei Felspati (Na, K, Ca)
Anortite (mol. %)
Anortite Albite
Temperatura (°C)
20 40 60 80
0 400 1200
800 1600
Liquido
anortite a corpo centrato
Int. albite ss.
Mon. albite
Bassa Albite
Primitiva anortite Alta albite ss.
KAlSi3O8(mol. %)
KAlSi3O8 NaAlSi3O8
Temperatura (°C)
20 40 60 80
200 400 600 800 1000
1200 Liquido
Soluzione Solida
Sanidina
Ortoclasio (monoclino) Albite
Intermedia Alta Albite
Bassa Albite
Microclino (monoclino)
di Silicati
ortoclasio [KAlSi O ] muscovite MgSiO
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Zeoliti
• Sono silicoalluminati tridimensionali a struttura non compatta (cavità di qualche Å che rendono il materiale poroso ma regolare) con
possibilità di trattenere molecole di forma e dimensioni adatte (setacci molecolari).
[Na12(Al12Si12O48)]·27H2O 24 tetraedri SiO4 connessi
[Ca6(Al12Si24O72)]·H2O erionite
chabazite
Linde A
[Ca4,5(Al9Si27O72)]·27 H2O
Strutture e Usi di Zeoliti
Zeolite A
Zeolite Y Zeolite ZSM-5
Usi zeoliti (microporosità) zeoliti (cariche)
Intrappolamento di molecole Addolcimento acque, detergenti
Orientamento di molecole Reazioni tra ioni e molecole orientate Selettività di forma e dimensioni Ionizzazione di molecole
in reazioni Essiccanti
Separazioni di molecole (analitica) Separazioni di specie cariche da neutre Catalizzatori di reazioni Chimica Redox selettiva (H2O2/Ti-silicalite)
Chimica Acido-base (superacidi)
49
Cemento
Il cemento (o meglio la pasta cementizia) è un materiale composito
costituito da vari componenti di diversa struttura. Il cemento più diffuso è quello Portland costituito da :
Silicato tricalcico Ca3SiO5 45-60%
Silicato bicalcico Ca2SiO4 5-30%
Alluminato tricalcico Ca3Al2O6 6-19%
Ferroalluminato tetracalcico Ca4Al2Fe2O10 6-8%
Gesso CaSO4·2H2O 3-5
La preparazione del cemento si realizza per riscaldamento di silicoalluminati (scisti, argille) e CaCO3 in forno rotativo
progressivamente a 1500°C ottenendo particelle dure di 1-2 cm
(clinkers) che, dopo aggiunta di CaSO4 e macinazione a 200 mesh, formano una polvere finissima.
Presa del Cemento
L’indurimento del cemento (presa) si realizza per idratazione dei silicati e formazione di un silicato idrato colloidale (tobermorite, 50-60% v/v) e
cristalli esagonali di Ca(OH)2 (portlandite, 20-25 % v/v) in particelle fini (1-100 nm) che per le forti interazioni si aggregano in una massa
compatta.
2Ca3SiO5 + 6H2O → Ca3Si2O7·3H2O + 3Ca(OH)2 2Ca2SiO4 + 4H2O → Ca3Si2O7·3H2O + Ca(OH)2 Il processo, già significativo
dopo 1 ora dall’idratazione, termina dopo 4 ore con la
formazione di una massa dura ma plastica per la presenza di pori di varie dimensioni, che
H2O
cemento
Pori vuoti H2O nei pori
H2O nel gel
Silicati idrati v/v
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Alluminato e Solfato di Calcio nel Cemento
L’alluminato di Calcio (Ca3Al2O6) è un componente importante dei cementi. La sua cella elementare è costituita da 8 anelli, ognuno composto da 6 gruppi
tetraedrici [Al6O18]18- che generano buchi di 1.47 Å. Le celle sono tenute insieme da ioni Ca2+.
Il ruolo del solfato di Calcio (CaSO4) nel cemento è quello di
formare un solfoalluminato molto poco solubile che rallenta i tempi di presa del cemento.
L’adesione tra le particelle viene determinata dall’idratazione dei silicati di calcio con formazione di forti legami Si-O-Si-O sulla
superficie delle particelle. Gli ioni dei metalli alcalini interferiscono profondamente in questo processo e devono perciò essere presenti in ridotte quantità.