IL GOVERNATORE GESSLER /—
E ù
$
QVflMlflLBM) S323LIL»
MELODRAMMA TRAGICO IN QUATTRO ATTI
,TRADOTTO DAL FRANCESE DAL
SIG.CALISTO BASSI,
DA RAPPRESENTARSI
(
'
NEL REAL TEATRO DI
S.CARLO
Nella Primavera del i833.
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3 La musicaè del maestro
ROSSINI
.
I hallianaloghi sono siati composti dal Signor Taglioni, primo ballerino e compositore de’
reali teatri
.
Architetto de1reali teatri e direttore delle deco- razioniSig. Cav.
D.
Antonio Niccolini.Inventore, direttore e pittoredello scenario Si- gnor Pasquale Canna. L’ esecuzionedelle sce- ne diarchitettura è delSignor Piccola Pclan- di. Quelle di paesaggio sono del Signor Luigi
Gentile.
Direttore delmacchinismoSig.FortunatoOuèriau•
Macchinista, Sig. Luigi Corazza.
\
Attrezzeria disegnata ed eseguila dal Sig. Luigi Spcrtini.
Direttori del vestiario, Signori
Tommaso
Novi eFilippo Giovinetti. »Figurista, Sig. Felice Cerroni.
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4 PERSONAGGI.
GUGLIELMO TELL
,Signor Lablache.
EDUIGE
, sua moglie,Signora Rainibaux
.
JEMMY
, lorofiglio,Signora S.
Ange
.MELCHTAL
, padre d’SignorBenedetti.
ARNOLDO
, amantedi Matilde,Signor lyànoff.
VALTER
,
Signor Ambrogi.
LEUTOLDO
,
Signor Tauro.
Un
pescatore*Signor Tati.
GESSLER,
governatore, SignorS. Ange.MATILDE
, suasorella,SignoraGarcia-Ruitz. , /
RODOLFO
, seguacedi Gessler,Signor Lombardi.
Uffizialie soldatidiGessler.
—
Paggi.— Dami-
gellediMatilde.•
—
Pastori d1ambo
i sessi.—
Danzatori.
—
Cacciatori.—
Svizzeri d’Uri, d’Untervale diSvitz.La
scenaè nella Svizzeraeprecisamente in Altorf e nellesue vicinanze.DigitizedbyGoogle
5
ATTO PRJMO.
SCENA PRIMA.
I
Ilteatro rappresentanna specie di villaggio in mezzoallemontagne.
A
destra dell’attore untorrente cheva aperdersisulla sinistrainmez- zo alle rocce. In lontano le alte montagne dellaSvizzera. Sopra unaroccia, a sinistra dell’attore, lacasadi Guglielmojsul davanti altretrecapanne
.
Coro di SvizzericC
ambo
isessi.Un
pescatore nella sua barca sul torrente. Guglielmo,pen- soso, appoggiato allasua vanga; Eduige eJemmy
intentiavarjlavori rustici.
-
Coro.
È
ilciel sereno,Sereno è ilgiorno5
Tutto d’intorno Parla d’amor
.
L’ecogiuliva Di questariva Ripetailgiubbilo De’nostri cor.
Coll’opreognuno Poi prestiomaggio Del
mondo
ognor Al Creator.
Pescatore,cantando.
Ilpicciollegno ascendi
Ó
timida donzella.
Deh
1 vieni, epago rendi Iltenero miocor.Iolascioil lido, o Lisa:
Non
sii dame
divisa5DigitizedbyGoogle
6
Ilcjel sereno èprono
A
noi <#nn grato eli.
Cug. ( Dolce è perlui lacura Del foco ond’ arde in seno,
JVèprova jlrioveleno *
Che
rai divora il cor. .Perchè vivereancora
Or
che ildeslin ci umilia?Fi canta; e Elvezia intanto Ahi quanto -piangerà! )
•
Pes. Gentil come la rosa
D
1un helmattiti nascente, Potrai d1un citi fremente. ' Placar, ben mio, 1’onror.
Ed
altuo fianco assisa Novella vita iospero.Proteggeràil mistero
Le
gioiedell1amor- /Edu. Jcm.
Felicenell’orgoglio D’un teneroabbandono, Delle tempesteil suono
Non
desta in lui timor.Ma
seal temuto scogliaLo
tragge avversa sorte,
L
1inno unirà di morteA’canti dell'amor.
( Odorisiinpoca distanza suonicgrida di gioia. )
Tulli. Oli! quale alta d’intorno Dolce armonia rtsuona!
Di festa il lietogiorno IVèviene ad annunziar.
Del Sol siccomeil raggio Risplondea'fior1sereno
,
La
gioia inogni Seno Rivive e sente amor.DigitizedbyGoogle
SCENA
II.V
Melchtal dalla collina, seguito
da
altri Svizzeri, Arnoldoe detti. - Comparendo Melchtal, fr/fft g/t stringono intorno e lofesteggiano, di- cendo:Salate,
onore,omaggio' Al saggio - tra ipastor’<SEdii. Il ritosi rinnovi Di tempi
men
funesti,E
premio alfinritroviLa
fedeltà, 1’amor.
Arn. (L’ amore»., oli dio!.. l’amore!..
Oh
qual pensieri., iogelo! ) Edu. aMelchtal,pregandolo a voler celebrarele nozze de'pastori.
Perte tìenlieti .
Mei. . _ (
Oh
cielo!)Edu.
E
ognunoil,fiaperte. ( come sopra..)
Gug. Dellavirtù, deglianni
( come sopra. ) Ilprivilegioè questo: *
Cedi, e giammai funesto Ilcielpernoi sarà,
Mei., cedendoalle istanze cheglivengonofatte: Pastori, intorno - ergete ilcanto;
Di questo giorno - s’innalzi il vanto.
Sì, sì, esultale -sì, celebrate
Le
puregioie -d’imenee amor.
Tutti. Al fremerdel torrente S’alzi di gioia ilgrido,
E
1’eco dolcementeDa
questoameno
lido A'monti, al Losco, al piano Ilsuon ripeterà.(Jl coropart*. ) Gug. ControI’ardor del giorno
11 solingomiotetto
V’offre sicuro ed ospitairicetto.
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8 ' .
Ivi, nel sen di paté, ;
Visserogli avimiei5 Ivi iofuggo i nemici
,
E
a1
sguardi loroascóndo
Che
, padreessendo, io son felicealmondo
. ( Abbracciando ilJiglio.) Mei. Egli è padre e felice... ( ad Arnoldo. )
Udisti, figliomio?
Questo èil maggior de'beni.
E
vorraisempre Della mia lunga età schernireivoti?La
festade’pastoriCon
unduplicenodoConsacra in questo giornodi contento Igiuri dell’imen...
ma
il tuo non sento.( Partono tuttifuorché Arnoldo.'}
. .
SCENA
III.Arnoldosolo.
T
;XI
mio giuroegli disse!^11mio giuro!.. Giammai. Perchè a
me
stesso Tacernonposso in qualfataleSon
rapitii mieisensi ?O
tu, di Gessler suora, eppursìumana
rO
mia Matilde, io t’amo
,T’adoro, e 1’onor mio Per teil dover,
1’Elvezia, il padre obbliol
Controla micidial valanga io fui
Di scudo a’giorni tuoi;
Illustre donna, iote salvai da morte,
Te
che destina altrui 1’empia miasorte.Ebbro
di vana spemeII cor, che pertelangue,
Tuttoper l’empio prodigò ilsuo sangue.
Aver
comun
con essoLa
gloria dellepugne,
Ecco lamia vergogna. Ipianti miei oggetto
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9 IThaiiperò cancellata...
Ma me
la rendeuna passione ingrata.
( Odesiun suono di caccia. )
Ma
qual suonj.. Del superboirei seguaci Scendon dalmonte...Oh
dio!Iviè Gessler, e seco èl’idolmio!...
Veder, udire io veglio Colei che m'innamora...
Se reosonio, sia almenfelice ancora. ( Perpartire. )
S C E N A
IV.Guglielmo e detto
.
Gug. .Arresta... Quali sguardi!..
Tu
tremi innanzi ame, Nè
mi vuoi direond1ardi...Tremar,
tremar perchè? Arn. (Potrò mentirgli il vero!)Domi
daun
fato austero,
Qualcornon fremerà? Gug. Arnoldo, ilver tu celi;
Ma
forza èche tusveli Il tutto all'amistà.
Arn. Esser potrei più misero!
Gug. Misero!.. Quai misteri?
Parlamiil ver
.
Arn.
Che
speri?Gug. Di rendereal ttiocore L’onore -e la virtù.
Arn. (
Ah
! Matilde, iot’amo
, èvero;Ma
fuggirtialfin degg’io.All’Elvezia, al dovermio 10 consacro un puro amor. ) Gug. ( Nel suo voltoioleggo appieno
Quaidolorehachiuso in seno
.
S’ egli infido a noi sirese, 11 rimorso alfin intese
,
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IO
E
emendarcol pentimentoPuò
l’antico disonor. ) Via, si tronchiognidimora:Sol vendetta anela il-Cor.
Arti. Morirò, sovuoi ch’io mora.
Gug. Pria
6
a spento V oppressore Arri. Contro 1'empio quali consigliForte appoggio? . ) :
Gug.
Ne
1perigli,-
Non
ven
ha cheun solper noi:Milleal reo nerestatipoi.
Arn. Pensa a’beri» chetu perdi.
Gug.
Non
li curo.Arn. .. Qual mai gloria Da'perigli puoi sperar?
Gug. Io non so seavrommi gloria 5
Ma
la sorte iovo’ tentar.Vieni, andiam: fia Yempio» estinto-.
Arn. Qual li resta asii, sevinto...
Gug. V’èla tomba. Vieni, andiam.
Arn. Teco sarò, Guglielmo, Allorche della pugna '-
•
L’ora sarà. ( Odcsi un suono dìcaccici. ) Gug. T’arresta.
(
Ad
Arnoldo, che vuol partire.)
Arn. ( Contrattempo fatale!'
)
Gug. Meielitalè, JVlelchtale!..
( Sisente dinuovoil suono dicaccia. ) Che sento! Egli è Gessler...mentreinesfida, Vorrai tu, da codardo,
La
grazia ambird
1un disdegnoso sguardo?Arn. Qual dubbio!., ocitili qualdubbio!
Mortale èquest’oltraggio
.
Io vq’ sulsuo passaggio Sfidare iltraditor.
...
Gug.
Non
azzardar 1’impresa;Pensa a salvareilpadre,
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1 1
Dalle nemichesquadre L’ Elvezia a liberar.
Arn. ( L’ Elvezia!..il padre!., oh amore!
Che
farò? ) ,Gug. Resisti?.. (Ei freme...ilvero
Mi
celò. )Arn. ( Ciel, lu sai seMatilde,m’ècara;
Ma
il mio core s’arrende a virtù. )
Odio e mortea quelvii traditor.
(
Ah
! si asconda ilmiopianto al suo sguardo,
E
l1
intensomio fierodolor.
)
Gug. Odi ilcanto sacratoad Imene;
Non
rammenti il pastorle suepene,Non
s’unisca il piacere al dolor.
Tu
seconda ilfurordi chem’ardo:Odioe mortea quel viitraditor
.
S
C E N A
V.Jemmy
, Eduìge, ilpescatore,Mclchtal, coro di Svizzeri, duefidanzale ed ilorosposi,Gu-
glielmoed Arnoldo.
Arn. (
Oh
smania! )Mei. Allor cheilcielo
La
vostra fede accoglie ( Aglisposi. ) Benedirvi degg’io.Gug. Chi d’onorar s’assume
La
molta età, suol riverire ilNume.
Arn. ( Illor contento M’èal cor velen
.
Oh
miotormento!Fataleamor! ) Tutti gli altri.
Ciel, chedel
mondo
Sei1’ornamento,Splendi secondo Allor contento
.
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Puro èraffetto Nel loro petto
Come
laluce D’un diseren.Mei. Delle antiche virtudi
(A"duesposi.
) L’esempiorinnovate
O
figlimiei, pensateChe
il suolo ove nascesteal vostroimeneDomanda
degli appoggi e de’custodi.
E
voi gentilia lorfide compagne, Chiusaè nel vostro pettoLa
lor posteritade. 1 figlivostri Degli avilor fian degni:Da
voi 1’Elvezia attendei suoi sostegni.
( Odesiilsuono della caccia. ) Gug. ( Gesslerdi nuovo!)
Arn. Andiamo. ( Parte. )
Gug. ( Gessler proscriveivoti! ( Agitato. )
E
da. Quai t’agitan trasporti? (A
Guglielmo.)
Perchè liberamente sianpalesi Ildì sorgea...
Gug.
Lo
spero...Ma
più Arnoldo non vedo.Edu. Ei ne lascia. . .
Gug. Eimi fugge.
Purcela indarnoilturbamento suo
.
Volo ad interrogarlo;
E
turavviva i giuochi. ( a Eduige. ) Edu.M’
agghiacci dispavento,E
mi parlidi festa? .Gug. Celail fragore a
1
rei della tempesta.
Può
soffocarla della gioiailcanto.Fiache Todano i crudi
Quando
leprischeavremnostrevirtudi. (Parte.).Glialtri ecoro.
Cinto ilcrine -di beifiori ,
Tra gliamori- scendi Imen.
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i3 Tcco alGue - pace scenda
E
nerenda- lieti appien.Per te solo- taceil duolo;
Perte lieto vive il cor.
Mula resta- la tempesta Nelle gioiedell’amor.
Qualchecalma- spera 1’alma Nell’ebbrezza del piacer.
(Mentre cantasi il corosi eseguisconodelle danzee diversi giuochi,fra quali quello ditirare colla balestra in un bersaglio,
chefinalmente vicn colto da
Jemmy
, al quale sono rivolti idueseguenti versi del coro stesso. )Gloria e onore algiovinetto,
Ch’ebbe il premio del valor!
Madre
mia!Qual
sommo
bene!Di destrezza il premioottiene
;
Di suo padre ha inpetto il cor
.
(Festeggiando
Jemmy
. ) Si cinge ilprò guerriero .Di bel tempratoacciajo,
E
indossa un rozzosajo Il semplice pastor.Ma
dove onore il chiama Perir da forte ei bi'ama,E
ildardo suo penètraLe
ascose vie del cor.Jem
. Ecco colà, tremante,E
reggendosiappena,Madre,
unpastor s’inoltra...Ilpescatore.
Egli èilbuonoLeutoldo.
Qual frangente loguida?
Jem.
Edu.
Coro.
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SCENA
VI.Leutoldo e detti.
Leu. Salvatemi!...
( Appoggiandosisopra unascure insanguinata.
)
Edu.
iChe
temi?Leu. Il loro sdegno...
Edu. Parla. Chi ti minaccia?
Leu. Quell’empio, che giammai Perdona; il più crudele, Di tutti ilpiù funesto...
Deh
! misalvate, otra voispento io resto.Mei. Che festi?
Leu. Il mio dovere.
Solo dimia famiglia
Lasciommi ilcieloun1adoratafiglia.
Un
vii seguace delgovernatore Rapirla osava almio paterno amore...Quest'arma mia1'oppresse...
Ah
! lo vedete voi: quest’è il suo saugue.Mei. Cielo!.. chi lo sostiene? Tuttope’giorni suoi temer conviene.
Leu. Sopra 1’opposta sponda
,
Un
certoasiim’avrei...Deh!
mi vi guida.(Pregando ilpescatore.
) Pes. Il torrentee la rocca
Vietanoavvicinarsi ove tuLrami
,
E
1’affrontarli, o misero,È
darsi a certa morte.Leu.
Oh
quanto ingiustoSei meco! all’ultim’ora
Non
odaituoi rimorsi ilsommo nume
.SCENA
VII.Guglielmo edetti
.
Gug. (
E
gu
sparì, nè a-rinvenirlo io giunsi.) Eoci di dentro.
Sciaguratou Leutoldo! - DigitizedbyGoogl
i5 Leu. Gran Dio! tu solmi puoi salvar.
Gug. Io sento
Minacciare dolersi...
Leu. Glimio Guglielmo!
Crudo destinm’ opprime
—
Mi
si persegue; nonson reo, me! credi,E
persottrarmial mio eludei destino Quello miresta soloarduocammino.Gug.
Tu
Todi, pescator:salvalo.Leu
.È
vano:Come
iltristo Gessici’ egliè crudele.Gug. Sventurato!., che apprendo!
Ma
s’ei lonega, iodi salvarliintendo.Eoci di dentro.
Chiede sangue 1’assassinio, 'E.Leutoldo il verserà.
Gug. Vieni, vieni, t’affretta... (a Leutoldo
. )
Edu. A
mortevai ...Gug. Non
temer, Eduige;Trova sicura guida
L’
uom
che nelcielo interamenteafHtla.( Scendein un battello,evogandoparte con Leutoldo
.
)
SCENA
Vili.1suddettijpoi Rodolfoe corodi soldati.
Coro di Svizzeri.
INfume
pietoso,j Dio di bontà!
Salvar clemente
Tu
puoi, signor,Dell1innocente 11 difensor.
Rod. esoldati, venendo infretta.
Di morte e scempio giunta1’ora.
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33 Dicestij cedialfin.
Gug.
Non
posso.
Ges. a'soldati.
p
eraPerail suofiglio.
G
ug-;
-Ah! no... terribillegge!
Gessler, di
me
trionfiUna
viltàm’ impone 5Il rischio di miofiglio: eccomi, innanzi
A
te miprostro.
Ges.
' Ecco 1’arciertemuto
,
L
ardito nuotator.La
tema ilvince,• ( Deridendolo.
L
abbatteun
detto ) .. .
Ah
! quest*avvilimentoE
giusto, e mipunisci adritto.*
enb Ah
!padre,Pensa alla tuadestrezza. 1
Gug.
Temo
iltroppo amor mio.Je™‘
Dammi
lamano
,Posalasulmiocore5
Senti: di tema no, batted’amore.
^^•
Ti benedico, figliomio, piangendo,E
ilprisco ardirsul petto tuo riprendo.La calma del tuocore Ritorna in
me
il vigore.
( Affetti miei tacete. )
À me
Tarmi Io sonGugli porgete ,
ielrno Teli
.
( Gli vienrestituita-la balestra e lafaretra che vuotaà terra. sceglie uno strale, e necela unaltro sotto la sua vesta.
) Ges. S’annodiil figlio suo.
Jem.Annodarmi!..
Che
ingiuria!Ah!no, chealmeno Libero iomora
. Espongo,Senza tremare, il capoalcólpo orrendo,
E
senza impallidir, fermol’attendo..3
34
Coro diSvizteri.
(
Ah
!nemmeno
1’innocenzaPuò
calmarla suavendetta. ) Jern. Coraggio, padremio!Gug. Alla Sua voce, dalla
man mi
cadono Quest’ armi ahbominaleE
leluci hodi pianto ottenebrate.Ah
figliò! eh’io t’abbracci Un’altra volta ancora.( Al céhHo di Gessivi*,
Jemmy
ritornapressòilpadre. )
Restaihittlóbile, e verla terrainchina
Un
ginocchio apregar. Invoca IddioChèj
sòlpél SUO favoreIl tìgliopuò salvareilgenitore...
Fétitìòcosì\
ma
volgiti Al cielo, che mirandoUn
capoame
sìcaro...Quésta punta d’acciaro
Può
tradir la mia speme Al minor movimentò. '^Jemmy
, pensa a tuafnadre.( f^ièti postò ilpòrno sttl capò a Jéfnffiy
,
eh'è tornato ihfrétta al suo luogo; Gu- glielmo con torbidi sguardiscorre intorno lapiazta guarda Gcsslerèportala
mano
dove hacelato ilsecondò strale prende lamim
* Scocca, è coglieilpomo
. )Svizzeri. Vittoria!
iem.
Oh
padre!Svizzeri. Suavita è salva. v
Gcs. ( Il
pomo
, oh rabbia!ColIse... ohfuror!) Svizzeri. Dal capo glielotolse
,
Guglielmo trionfò.
Jcm. Ei ftii salvò la vita.
Un
padre poteaMai
DigitìzedbyGoogle
35 Spengere unfiglio?.
Oh
eie!!Gug
. *' lò piùnonreggo...Io mi sostengo appena. Seita, miocaro figlio!...
Iosoccombo alla gioja!
(Sviene abbracóiando ilJtgUo,eglicadelo strale che avea nascosto. )
Jem.
Ah
!soccorrete ilpadre.Ges. ( Ei sfugge all’ira mia... )
Che
vedo! (Osservando ildardo caduto,y Gug.Oh
cielofil sol.mio behsalvai.Ges. Quel dardo ache? Gug. Perté, s’egli eraestinto.
Ges.
Trema
! •, .
Gug. Io tremar ? ‘
Ges* Sia dicaténe avvinto.„
( Isoldatieseguiscono..
)
* *
SCEN A
IH.Matilde, damigelle, e detti
.
*
«'* . « i t
Mat. iaver? delittoorrendo!'
Soldati. Entrambi den morir. r ,
Svizzeri. (
E
ancor" dolibiaiù soffrir ?) T
Ges.
Che
tostosien troncatiLor
giorniéciagurati.>v
• lologiurai
;
ma
i rèiSfidaro i sdegni miei
.
Attendali tfuitìdi in ceppi L’ora dèilor morir. ,
**
Mat. Che! ilfiglio?.. Ali!no: t’arresta.
Fiera sentènza è(jùeSta.. . ,
Ges. Datofuilsegno e basti.; 1 •
"
‘V.
Meco
tuinvati contrasti.^
Ilfiglio ancor... ,, ,
’‘
Mai. Giammai9
Giammai, finché
GvrÓ
.‘
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3G
In
nome
delsovrano,(
A
soldati. )Suo figlio a
me
sia dato,Un
popol vedi, insano,
(
A
Gessler.
)
Contro di tesdegnato,
E
tu resisti ancor?Rod. Cedilaj il padre
( Sotto vocea Gessler. )
Almen
ne resta.
Svizzeri. Alt1sì, hontade Delcielo è questa.
Guglielmo!.. oh sorte!
Vedendolo,incatenato fra'soldati. )
Atra! funesta! ,
Tal premio ottiene
La
suavirtù?Mormoran
essi;( Sotto vocea Gessler. )
Non
l’odi tu?L
1audacia dell’infidoNell’odiolor rivive.
Verso
Kusmac
ilguido:Pel lagoil condurrò.
Sul lago labufera...
Deh
! pensa... • >Van
timor!Chi mai, chi maidispera Dall’ abilnuotator?
(Deridendo Guglielmo. )
A
nuovo iltraggoorribile•Supplizio entro
Kusmac
,A
cui facinta illago.Svizzeri.Grazia!
Ges. Sì, or or vedrete
Come
ciascun fopago.
Io1’abbandono a’ rettili:
La
lor voracefame. » \ *•* ' '
Rod.
Ges.
Rod.
Ges.
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*7 Gli schiuderà1’avello
.
Jem. *
Ah
padre!Gug.
Oh
figlio!Svizzeri. Grazia!
Grazia!
Ges. Giammai no, no.‘ Mat. (
E
ilsuodestin sdegnato;Ma
fiaperme
salvato Ilfiglio eilgenitor. ) Jem.Quando
mivuol l’ingratoDa
un padre separato, Invoi sol sperail cor.
(
A
Matilde. )Gag.
Compi
il crudel miofato; (A
Gessler.
)
Ma
almeno il figlio amato Sia toltoa tant’orror.Svizzeri. (Misero! a qualmai fato Serbato- è il suovalor!
) Gess. Rod., Soldati
.
V L’irasoloche j,accende
Il lorsangue puòplacar.
Ges. Si sgombri, olà!il recinto, ( Alpopolò.
)
O
a’piedi vostriestinto Facciocostui cader.
Rod.Sold. Ilcennoognunrispetta;
Temon
la tua vendetta.Svizzeri. ( Silenzio: assicuriamo Ildì dellavendetta. )
Gug. Anatema a Gesslèr!
Jem. ' Udiste la sentenza?
(a
Matilde.)
Rod.
A
noi taDtainsolenza!Dovrem
soffrir, tacer? ' Ges. Se alcundi lors’inoltra,Si faccia al suol cade^.
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38
Mat.
Ah
!/vieni tij conme
.( Conduce seco
Jemmy
. ) Soldati. Evviva, evvivaGessler!Svizzeri* Anatema a Gessler!
( Gessler, Rodolfo ed isoldatisifannolar- go nella confusione del popolo, e trasci- nano Guglielmoaltrove. Ilpopolo,incal- zato da'soldati> si allontananella massi-
ma
costernazione.) *
• r
I •
Fine dell'attoterzo.
i ...
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3 9
ATTO QUARTO.
SCENA PRIMA.
Esterno 4 un’abitazione rustica, circondata da variecolline.
N<
.Arnoldosolo.
L'Nou mi Spiare p speme4i vendetta. .
Guglielmo ò fra patene» eimpaziente 10ai pngnm*ora l’istanteaffretto. In questo dolcoasilo,,, qual silenzio!..
Andiamo,... ipnon ascolto
Che
ilsuonode’mieipassi-,,oh! ya4a inbando11 segreto lerrpr... entriamo,., oh dio!
Sul limitar malgrado mio m’arresto...
Più il padre mio nonavvi! e invita io resto?
O muto
asiildel piantoDov’io sortiva il di
,
Jeri feliceahi quanto!
Oggifatai cosi!
Invanoil padreio.chiamo:
Egli non odepiù!..
a
F
uggir quel tetto iobramo*
Cho
paro undimifu.Voci di denteo.
Vendetta!
Arn.
QÙ
mi* speranza!peli1armi io sento i voti\ '
Sonessi i miei piùfidi.: <
Che
mai li guida ame
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4o
SCENA
II.Corodi Svizzeri e detto
.
Coro
.
Am.
"oro.
Am.
Coro.
Arn.
G
Coro.
_
uglielmo èprigioniero,^
E
ognundi ferro èprivo.Di rnrlo salvo, unvivo
E
in noidesir.
Armi
vogliamo:Perluimorir.
Da
gran tempo Guglielmo e mio padre Questa speme nutrivanointera.
Dove
staladesertariviera Lance espade nascosevi son.Ad
armarci accorriamo, voliamo.1 Dal pianto ornai si resti$L’iraal pensiersi desti Di miafatalità.
Suchi mio padreha spento,
E
delmio hen mi priva,La
morte scenderà,Non
temer, no; t’affida jMortesulreo già sta
.
Corriam, voliam, s’affretti.
% Lo
Chescempiosu noi trionfòdiquel.vileSi,vendetta dell’empio facciamo: Ilsentiero additarvi saprò.
Ah!
venite: delusala spemeRenderem
dichi vili nebrama.
Gloria, onore, vendetta ci chiamat
E
Guglielmo pernoinon morrà.Sìy vendetta5 delusa laspeme
' D’ ognitristo per noiresterà
.
• ( Partono.
)
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4*
SCENA
III.•
Lascena rappresentailgran lagode*quattroCan- tonij iniontanza scorgonsi varierupi, sopra unadelle qualiè la casadi Guglielmo. Alcu- ni scoglicircondano il lago.
Eduige ecorodidonnesvizzere.
Coro.
ÌResta
ornai; tiperdeil duolo.Non
ascolti suon di guerra?Edu. Gesslerio veder vo’solo...
Coro. Dal crudel che puoi sperar?
Morte solo...
Edu. - ‘Iola bramo;
Ah
! sì, la voglio. Eolitrionfa: iopriva Delfiglioeinun
diTeli,convieneh’ iovive?
SCENA
IV. -Jemmy
, Matildee dette.Jem.
.A-h
madre! (Di
dentro.)
Edu. Chiparlava
Questavoce sì cara?
Jem.
Madre
! (Come
sopra. ) Edu. Udirlo mi sembra.È
desso!èdesso!( Escono
Jemmy
e Matilde. )Mio
figlio!..Oh
sorte!..Ma
...oimè!tuopadre Ipassi tuoi non segue...
Jem. A’ferri ond’egli ècinto Togliersi alfin saprà, che daMatilde Tutto aspettardobbiamo.
Edu.
Tu,
di tuttocapace,Esser potraipernoi angiol dipace? Mat. Salvoda orribil
nembo
A
teritorno ilfiglio.Di bellapace in grembo, Noi giungerà periglio.
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4*
Matilde a voipredico
Un
termine aldolor;Con me
laspeme il dice,
La spemeond’ai*deil cor.
Edu. Jem.
Vivremdi pacein grembo,
N’èillabbro suo presagoj
E
s’ella nepredice'
Un
termineal dolor,
La
spemein essail dice Col suonodell’amor.Edu.
E
per partire ipostri mali estremi,Su queste rive dimorar tipiace Nostro caro conforto enostr’orgoglio? Mat. Esser1’ostaggio diGuglielmoio voglio.
E
qui lamia presenza Delsuo tornar risponde.( Comincia
ad
oscurarsi ilcielo. )Edu. Del suo tornar!
E
vanaNon
sarà questa speme?D’ Astorfa chetolto non vien per noi?
Jem. Ei nonèpiù colà!
Mat. Pel lagoè tratto.
Edu. Pel lago?.. L’ oragano Già si scatena...
Ovunque È
mortepel miosposo.Jem.
Oh
qual pensier! (*)Corretto( (*) Sovvenendoci di qualche cosa, ) Sia quest’obbliofatale,
E
di salvezzaalfin splenda il segpale.Edu. Chesperi, o figlio,tu?
Jem. $aJvarOlio padre,
Tutta Elveziasi scuota
( Allamadredi nascosto a Matilde
.
) Al sorgerdi que’fuochi,
E
in ogniriva'in cui Gessler discendaDigitizedbyGoogle
43 Che a vendetta vegliamo ovunque apprenda.
(
Jemmy
correadincendiare lacasa diGu-
glielmo, eportale sue armi. ) Mat. Qual maifragoreè questo! . Edu..(Sopra 1’alidelventoMorie passeggia... ! il mio Guglielmo è
, spento! '
Tu
qbe1’appoggioDeldeboi sei» *
AsqoJta ocielo
' Ivoti miei!
Se il mie Guglielmo
Tu
non mi rendi,
Sen#t difendi, i Perdutoio 1’ho.
Deh
! abbatti il mostroChe
ej fa oppressi}.Punisci il fallo ' Negliempistessi. \
A
3ecoro. SalvaGuglielmoDa
feroartiglio,
Da) suo periglio Salvalo, o qiel.
S C E N A
V.Leutaldo edetti.
Leu.
Jo
lovidi, iolo vidi!Dalla tempesta« spinto Guglielmo a questerive.^
Cessar d’esser cattive
Le
mani suementre il naviglio ei regge.Edu. Se Guglielmo purgiungo
,
Della procella ad onta,
Ad
afferrarla spiaggia,Della
comun
salvezza io vi rispondo.DigitizedbyGoogle
44
Mat.
A
lui tulli corriamo.Coro.-
A
luicorriamo!( Partono tutti da unlato.
) (Succede una burrascanel lago. Gugliel-
mo
, dopoaver combattuto colV onde, av- vicinail naviglioallaspiaggia, balzaso- pra uno scoglio, quindi respinge il navi- glio, nelquale trovasi Gessleredun nu- mero de'suoi seguaci,in mezzo allago,
chepoisiperde divista.
)
SCENA
VI.Guglielmo,
Jemmy
, Eduige, donne.Edu.
Io
tirivedo!Jem.
Oh
padre!Edu. Oh
istante di dolcezza! (Si abbracciano.)Gug. Qualesplendor vegg’io?
Jem. L’asiidelpadre mio,
Onde
donar Yallarme, iostesso incesi,E
a salvar1’armi tue soltantointesi. (Dando
alpadre la balestra e gli strali.
) Gug. Gessler! tupuoi venir.
SCENA
VII.Gessler,
Ges.
Edu.
Coro di Gug.
soldatie detti. Corodisoldatidallago
.
Invano
vuol fuggir:Sull’ormesueti movi.(
A
Gessler.)La
grazia suaritrovi In sendi morteil vii.È
lui!donne.
È
lui!Sgombrate:
La
Svizzerarespiri. (Ascende sopraunoscoglio.
)
45
A
te, Gessler!(Mentre Gessler sopraggiunge» Guglielmo lotrafigge con un dardo.
) -
Ges. Iomoro!.. ( Cade nellago.') Coro diSvizzeriche sopraggiungono.
È
ildardo di Guglielmo!Edu.
Oh
giorno dicontento! Tutti. Ilsuo morir dàfine a1nostri mali.
Gug.
A
Dio grazias’aspetta.Edu. Nulla ilpotèsalvar dallavendetta. (
La
tempesta va cessando per gradi. )SCENA
Vili.Valter, coro di Svizzeri armatie detti.
Val. -A. que’segnali, amici,
Cessiamo di temer. Sangue si chiede,
Onde
renderliestinti, e ilsangue vuoisi Dell’oppressor...Che
vedo!SalvoGuglielmo!
Oh
sorte!Alsuperbo si voli
.
( Perincamminarsi co’suoi. )
Gug
.E
vuoi? ( Trattenendolo.) Val. Ch’egli soccomba.
Gug. Nellagopuoi cercarla di luitomba.
Tutti. Onore, onora chine fece salvi!
Gug.
Non
saldafiaV impresa Finchéd’Altorfle detestate mura Da'fondamenti suoinon siandistrutte.SCENA ULTI M. A.
Arnoldo, Svizzeri armatie detti
.
Arn.
Son
quellemuraa servitù ridutte.Tutti. Vittoria! sì,vittoria!
Altorfè inpoter nostro.
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46 . ] Arn. Se spentoil padre miodal viinon era
,
La
giojaegli vedriad’Elvezia intera. (A
pocoapoco sidileguano le nubiredil1
cielo sirasserena. )
Tulli. Tutto cangia, ileie) si abbella
,
L’aria èpura,il,.di raggiantej
La
naturaè lietaanch*ella,E
alloSguardo incerto, errante Tutto dolce elieto appar.Quel contento- che in
me
sentaNon
può l’anima spiegar.‘
. »
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Cala ilsipario..
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