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PIANO INTEGRATO PER IL DIRITTO ALLO STUDIO E LA QUALITÀ DEL SISTEMA DELL OFFERTA FORMATIVA 2021/ a ANNUALITÀ A.S

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PIANO INTEGRATO

PER IL DIRITTO ALLO STUDIO E LA QUALITÀ DEL SISTEMA

DELL’OFFERTA FORMATIVA 2021/2024

1 a ANNUALITÀ – A.S. 2021-2022

COMUNE DI LECCO

Assessorato all’Educazione e allo Sport

Area 6 – Servizio Scuola, Formazione e Università

Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 50 del 27 ottobre 2021

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I N D I C E

INTRODUZIONE pag. 3

PREMESSA pag. 4

RAPPRESENTAZIONE SISTEMA SCOLASTICO CITTÀ DI LECCCO Nota metodologica

Popolazione scolastica Città di Lecco Scuole dell’Infanzia

Scuola Primarie

Scuole Secondarie di I Grado Gli Istituti Comprensivi cittadini Comitati Genitori

Centro per l’istruzione degli adulti (CPIA) Le Scuole Secondarie di II Grado

pag. 8 pag. 8 pag. 9 pag. 9 pag. 12 pag. 15 pag. 18 pag. 19 pag. 21 pag. 22 COMUNITÀ EDUCANTE E TRASVERSALITÀ

Un’esperienza Concreta: Il Progetto Post Scuola I SERVIZI DEL COMUNE PER LE SCUOLE

Il Protocollo d’intesa con i dirigenti scolastici 2019/2022 Borse di studio

Convenzione con l’Associazione delle Scuole dell’infanzia paritarie

Sistema Integrato dei Servizi di Educazione e Istruzione dalla nascita ai sei anni (segmento 3-6)

Servizi per l’inclusione scolastica

Servizio di assistenza educativa agli alunni diversamente abili Disabili Sensoriali

Servizi di scuola potenziata Centro Ricreativo Diurno Estivo Ristorazione scolastica

Il sistema di monitoraggio della qualità

Fornitura gratuita dei libri di testo per la scuola primaria Dote Scuola

Centro raccolta materiale didattico Servizi di conciliazione tempi e orari Servizio “Pre-Scuola”

Sorveglianza entrata/uscita da scuola Servizio “Piedibus”

Servizio “Ponti, Partenza… Via”

Osservanza dell’obbligo scolastico

Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO) Centro di Formazione Professionale Polivalente (CFPP)

Istituto Civico Musicale “Giuseppe Zelioli”

pag. 23 pag. 23 pag. 25 pag. 25 pag. 26 pag. 27 pag. 28 pag. 29 pag. 29 pag. 30 pag. 30 pag. 31 pag. 31 pag. 32 pag. 32 pag. 33 pag. 33 pag. 33 pag. 33 pag. 34 pag. 34 pag. 34 pag. 34 pag. 34 pag. 35 pag. 36 PROGETTI PER LE SCUOLE

Schede dei progetti

pag. 38 pag. 49

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INTRODUZIONE

Ripartire dalla scuola: si tratta di un’esigenza che questi mesi di pandemia hanno reso sempre più evidente. La scuola è una grande possibilità per tutti: per i nostri alunni, per scoprire i talenti su cui investire per progettare il proprio futuro; per dirigenti e docenti, per lasciare segni indelebili nelle coscienze e nelle esistenze dei propri alunni; per le famiglie, per trovare alleati nel percorso di crescita dei propri figli in una logica di corresponsabilità.

La scuola ha il dovere di istruire i propri studenti: per questo servono soprattutto le conoscenze disciplinari e le competenze didattiche degli insegnanti. L’Amministrazione Comunale vuole supportare questa importante finalità, finanziando tra l’altro una serie di progetti che avranno lo scopo di ampliare l’offerta formativa degli istituti della nostra città. A tale proposito vuole però anche valorizzare tutta la ricchezza che nasce dall’interno, grazie alla passione degli insegnanti e grazie alla creatività degli studenti; pertanto verranno forniti dei contributi anche alle progettualità che nascono “dal basso”, dalle esigenze di ogni plesso, dalle intuizioni dei suoi protagonisti (dirigenti, docenti, famiglie, alunni) e che avranno come obiettivo principale la promozione delle competenze e lo sviluppo dei talenti dei nostri ragazzi.

La scuola ha anche il dovere di educare: per farlo ci vuole l’autorevolezza di chi riesce ad essere guida ferma e credibile; ci vuole una condivisione di prospettive tra docenti e famiglie, in una logica comunitaria. Non si può pertanto prescindere dal ruolo della Comunità educante, che si allarga fino a comprendere tutte quelle realtà che sono presenti nei quartieri delle nostre scuole, dalle associazioni del terzo settore, alle società sportive, alle realtà produttive. Il primo passo mosso nella direzione della Comunità educante è il post scuola, una possibilità di ampliare l’esperienza degli alunni delle nostre scuole con la collaborazione delle associazioni del territorio.

Questa Amministrazione intende davvero porre la scuola al centro del processo di crescita di questa città: vede negli alunni di oggi, siano essi iscritti alla scuola dell’infanzia, primaria o secondaria di I grado, le radici della città del domani, che occorre siano piantate ben salde per avere un domani una solidità costituita da cittadini attivi, in grado di prendere decisioni e assumersi responsabilità, mettendo i propri talenti a disposizione del bene comune.

Un grande ringraziamento a tutti coloro che saranno compartecipi e corresponsabili di questo processo di cura e attenzione educativa per gli alunni della nostra città.

L’Assessore all’Educazione e Sport

Emanuele Torri

Il Sindaco Mauro Gattinoni

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PREMESSA

Il presente documento espone ed articola l’azione ordinaria e strategica dell’Amministrazione Comunale verso una continua e progressiva integrazione del sistema scolastico nel suo complesso con la città e con le proprie comunità, nell’ottica di una rinnovata visione della persona nella sua integralità, attenta ai bisogni di cui è portatrice nelle diverse fasi della sua vita formativa e di crescita nel suo diritto di cittadinanza.

La Legge n. 31/80 di Regione Lombardia è stata la prima legge quadro regionale successiva al riordino delle funzioni delegate alle regioni in materia di istruzione del 1977, finalizzata a sostenere le competenze comunali a garantire ai cittadini l’accesso all’Istruzione ed al conseguimento dell’obbligo scolastico.

La Regione chiedeva ai Comuni di pianificare annualmente gli interventi, di quantificare la spesa sostenuta, affinché potesse venire supportata con appositi finanziamenti.

Già a partire dagli anni ‘90 l’efficacia di tale legge perse la sua funzione originaria a causa di un drastico taglio dei trasferimenti agli enti locali derivanti dalla prima grande crisi della finanza pubblica.

Da allora il perimetro dei finanziamenti pubblici si è costantemente e irreversibilmente ristretto fino a riuscire a finanziare, in maniera residuale, solamente i contesti territoriali più disagiati, le zone più depresse, quelle montane, quelle ad elevato rischio di esplosione sociale.

La storia dell’evoluzione successiva del processo di riforma normativa del sistema scolastico statale e regionale e delle sue modalità e condizioni di finanziamento ha reso desueta la pianificazione fino a quel tempo conosciuta anche se la legge 31/80 ha continuato a restare in vigore, seppure avendo perso qualsiasi forma di efficacia finanziaria per le amministrazioni locali.

Per gli anni successivi ai ’90, di conseguenza, la redazione e l’approvazione consiliare di questo documento è stata da molti Comuni abbandonata, perché ridondante e pleonastica rispetto ai nuovi processi di Programmazione, Gestione e Controllo entrati in vigore, alla separazione delle competenze politiche, strategiche, di gestione e di controllo in capo ai diversi organi dentro le amministrazioni comunali nel frattempo consolidate.

Contestualmente, anche i processi di evoluzione dell’autonomia scolastica si sono orientati verso diverse forme di concertazione e di accordo tra il sistema dell’istruzione e della formazione e i soggetti dell’Amministrazione Pubblica locale e del territorio cominciando a prefigurare una rete di governance locale più plurale ed articolata.

Infine, solo recentemente Regione Lombardia ha provveduto all’abrogazione della vecchia legge, ormai diventata integralmente obsoleta grazie al riordino complessivo della disciplina delle competenze locali in materia di Diritto allo studio nel quadro dei principi stabiliti dalla legislazione statale (D.Lgs. n. 267/2000 T.U.E.L.) e regionale (L.R. n. 19/2007).

Ne è disceso che ogni Comune “può” dotarsi, nella propria autonomia, di uno strumento di programmazione degli interventi per l’esercizio del diritto allo studio, come avveniva già in vigenza della citata L.R. n. 31/1980, con l’unica precisazione che non sussiste più l’obbligo di trasmettere detto piano alla Regione in funzione di un suo automatico finanziamento.

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La L.R. n. 19/2007 (art. 7, comma 5), relativa al sistema educativo di istruzione e formazione professionale, più nello specifico attribuisce ai comuni – in attuazione delle rispettive competenze programmatorie e in coerenza agli indirizzi definiti da Regione - l’organizzazione della rete scolastica di primo ciclo e la definizione del piano dei servizi, espressione delle specifiche esigenze educative e formative del territorio e della connotazione territoriale della domanda.

Novità importante dal punto di vista dello spostamento di sguardo della Regione venne rappresentato dall’introduzione del sistema Dote scuola, incentrato appunto sulla dote quale strumento finanziario per l’accesso ai servizi, gestito da un unico livello di governo e con un unico procedimento, al fine di contribuire alla spesa sostenuta dalle famiglie per l’istruzione.

Questo cambiamento spostò il vettore della relazione istituzionale dalla Regione direttamente alla famiglia, anche se attraverso la mediazione dei Comuni.

Esso segnò altresì il passaggio dal sostegno all’offerta a quello della domanda, al fine di garantire il pieno esercizio della libertà di scelta rispetto ai percorsi educativi.

La materia del diritto allo studio in Lombardia è ad oggi principalmente disciplinata, oltre che dalla vigente legislazione statale, dalle disposizioni contenute nella citata L.R. n. 19/2007 in una logica di forte integrazione tra le politiche educative, formative, professionali, di orientamento al lavoro.

Altresì, gli interventi per il diritto allo studio sono diventati maggiormente integrati con il più generale sistema di welfare locale e con i suoi soggetti istituzionali, del terzo settore, del volontariato, dentro un contesto non più solo comunale ma che comprende l’area degli ambiti sociali e della propria programmazione di zona.

Per questa ragione è ormai improprio parlare di piano del diritto allo studio a favore di una più ampia “programmazione integrata delle politiche educative e formative a supporto del diritto/dovere all’istruzione e all’obbligo”.

Ad oggi il sistema di leggi che regola il complesso delle politiche educative e formative è incardinato sulle principali seguenti leggi:

• Decreto Legislativo n. 112/1998 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della Legge 15/3/97 n. 59”

• Legge n. 107 del 13 luglio 2015 “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”

• La Legge n. 59/1997 “Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni e agli enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa”

• La Legge n. 285/1997 “Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l’infanzia e l’adolescenza”

• Il Decreto Legislativo n. 112/1998 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della Legge 15/3/97 n. 59”

• D.M. 26.8.1992 e D.M. del 10.3.1998 e successive modifiche in materia antincendio.

• La Legge n. 162/1998 “Modifiche alla legge 5.2.1992, n. 104, concernenti misure di sostegno in favore di persone con handicap grave”

• Il D.P.R. n. 275/1999 “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche”

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• Il D.P.R. n. 233/1998 “Regolamento recante norme per il dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche e per la determinazione degli organici funzionali dei singoli istituti”

• La Legge n. 4/1999 “Disposizioni riguardanti il servizio mensa nelle scuole e la vigilanza degli alunni da parte dei docenti”

• La Legge Regionale n. 1/2000 “Riordino del sistema delle autonomie in Lombardia”

• Il Decreto Legislativo n. 59/2004 “Definizione delle norme generali relative alla scuola dell’infanzia e al 1° ciclo dell’istruzione, a norma dell’art. 1 della Legge n. 53/2003”

• Il Decreto legislativo n. 76/2005 “Definizione delle norme generali sul diritto-dovere dell’istruzione e formazione della Regione Lombardia, a norma dell’art. 2, comma 1, lettera C), della legge 28 marzo 2003, n. 53”

• Legge regionale n. 19/2007 “Norme sul sistema educativo di istruzione e formazione della Regione Lombardia”

• D.P.R. 20 marzo 2009 n 89 “revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione ai sensi 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112 convertito, con modificazioni, dalla Legge 6 agosto 2008, n.

133;

• La Legge n. 107 del 13 luglio 2015 “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”.

Dunque attualmente le ragioni, il senso e l’impianto del Piano per il diritto allo studio hanno assunto una finalità diversa: quella di presentare al Consiglio Comunale, unitamente ai servizi obbligatori previsti, la proposta delle più articolate politiche educative, formative e di orientamento scolastico considerate come le più opportune per favorire il diritto/dovere all’istruzione.

Il presente piano si struttura in tre macro aree:

1) La rappresentazione del sistema educativo-formativo cittadino, le agenzie educative, i dati quantitativi di offerta e di frequenza, comprendente anche gli istituti e le scuole riferite alla fascia pre-obbligo e post-obbligo.

Tale esposizione non si limita esclusivamente al ciclo dell’obbligo, in quanto vi è la consapevolezza di un “unicum” del percorso di vita di un bambino e di uno studente, dall’esperienza della scuola dell’infanzia ai percorsi superiori e post diploma.

Questa dimensione verticale consente di integrare le diverse offerte formative con tutte le azioni di “orientamento” utili ad accompagnare gli studenti e le famiglie nei percorsi di scelta.

2) La rappresentazione di tutti i servizi di competenza comunale finalizzati a sostenere il diritto allo studio: quelli di supporto, quelli del sostegno e dell’inclusione, quelli integrativi.

3) La proposta agli studenti e alle famiglie dei percorsi e dei progetti offerti alle scuole, organizzati in macro ambiti tematici, forniscono la possibilità di un arricchimento di esperienza scolastica, approfondiscono il forte legame di una presenza delle scuole dentro il sistema associativo e di vita civica e sociale della città, creano opportunità di crescita civile, sociale e valori riguardo a tematiche rilevanti di cittadinanza attiva e di partecipazione.

Inoltre, proprio perché gli interventi di sistema trovano fonti di finanziamento, titolarità di spesa, contributi di natura volontaristica diversi, risulta poco esaustivo fornire una rappresentazione economica del valore del piano e delle risorse investite nel sostegno al diritto/dovere dell’istruzione.

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Infatti, oltre a quanto direttamente afferente alle voci di spesa propri dei servizi educativi, significativi investimenti derivano dal complesso piano di interventi sulle manutenzioni ordinarie e straordinarie di strutture, dagli interventi promossi e finanziati da altri servizi dell’Area 6 e dall’Amministrazione nel suo complesso, da tutti i soggetti esterni finanziatori di singole progettualità, da tutti i costi indiretti e nascosti riferiti al ricco capitale umano, professionale, specialistico volontario coinvolto.

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RAPPRESENTAZIONE SISTEMA SCOLASTICO CITTÀ DI LECCO

Nota metodologica

Scuola statale - Per scuola statale si intende la scuola gestita direttamente dallo Stato tramite il Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca (MIUR).

Scuola non statale - Per scuola non statale si intende una scuola non gestita dallo Stato e, a seconda della natura dell'ente gestore, si suddivide in pubblica e privata. Si parla di scuola non statale pubblica quando il gestore è il Comune, la Provincia o la Regione e di scuola non statale privata quando i gestori sono enti privati laici o religiosi. Le scuole non statali si suddividono in due categorie: scuole paritarie e non paritarie.

• Le scuole paritarie private o gestite da enti locali, hanno conseguito la “parità” (riconosciute ai sensi della legge 62 del 10 marzo 2000) alle scuole statali. Tali scuole svolgono un servizio pubblico, offrono percorsi conformi agli ordinamenti scolastici vigenti e rilasciano titoli di studio aventi valore legale. La loro frequenza regolare consente l’assolvimento dell’obbligo di istruzione.

• Le scuole “non paritarie” sono istituzioni private che svolgono un’attività organizzata di insegnamento con caratteristiche conformi all’ordinamento scolastico italiano. La regolare frequenza della scuola non paritaria costituisce assolvimento dell’obbligo di istruzione;

tuttavia, tali scuole non possono rilasciare titoli di studio aventi valore legale (né intermedi, né finali), non possono assumere denominazioni identiche o comunque corrispondenti a quelle previste per le istituzioni scolastiche statali o paritarie e devono indicare nella propria denominazione la condizione di scuola non paritaria. Inoltre, per esercitare la propria attività, devono essere iscritte in appositi albi regionali aggiornati annualmente. Esse rappresentano solo lo 0,4% circa delle scuole italiane e sono concentrate prevalentemente nel settore dell’infanzia.

Scuola pubblica - E’ definita dall’insieme della scuola statale e della scuola non statale gestita da altri enti pubblici (Comune, Provincia, Regione).

Istituti comprensivi - Gli istituti comprensivi sono autonomie scolastiche formate dall’aggregazione di scuole dell’infanzia, di scuole primarie e secondarie di I grado statali, costituiti per garantire la permanenza di scuole che non raggiungono, da sole o unificate con scuole dello stesso grado, dimensioni ottimali (500 alunni per l’ottenimento dell’autonomia scolastica, 600 alunni per l’assegnazione del DS e del DSGA). (D.P.R. 18/06/1998 n. 233 “Dimensionamento ottimale istituzioni scolastiche” e D.P.R. 20/03/20019 n. 81 – riorganizzazione della rete scolastica).

Istituti di istruzione secondaria superiore (I.I.S.) - sono le scuole che afferiscono al secondo ciclo di istruzione (ex scuole superiori). Tali istituti offrono diverse tipologie di percorsi formativi che si riferiscono a offerte formative di diverso ordinamento (liceale, tecnico, professionale).

Le istituzioni formative accreditate (o Centri di Formazione Professionale o CFP) sono così denominate in quanto sono state riconosciute in possesso di specifici requisiti di qualità definiti sia a livello nazionale sia regionale, relativi in particolare agli aspetti didattici e alla disponibilità di

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risorse professionali e strutturali adeguate per svolgere attività di formazione. L’accreditamento viene rilasciato dalla Regione in cui ha sede l’istituzione formativa e, in sostanza, è l’atto con cui si riconosce ad un organismo la possibilità di proporre e realizzare interventi di formazione, anche finanziati con risorse pubbliche, finalizzati al conseguimento di titoli e/o di certificazioni riconosciuti su tutto il territorio nazionale.

I percorsi formativi realizzati dalle istituzioni formative accreditate rivolti agli adolescenti e di durata triennale permettono di conseguire una qualifica professionale regionale riconosciuta e sono utili ai fini dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione e del diritto dovere all’istruzione e alla formazione.

POPOLAZIONE SCOLASTICA CITTA’ DI LECCO A.S. 2021/2022 SCUOLE DELL’INFANZIA

Nell’anno scolastico 2021/22 le scuole dell'infanzia sono 20, come lo scorso anno, di cui 5 statali e 15 paritarie.

Sezioni

Le sezioni sono 54, di cui 16 nelle scuole statali e (30%) in quelle paritarie 38 (70% ) . Iscritti

I bambini iscritti nelle scuole dell’infanzia sono 1.157 (612 maschi e 545 femmine).

Distinguendo gli iscritti tra scuole statali e paritarie si ha la seguente situazione:

➢ 332 iscritti alle scuole statali (il 29%), di cui 173 maschi e 159 femmine

➢ 825 iscritti nelle scuole paritarie (il 71%) , di cui 439 maschi e 386 femmine.

Rispetto all’anno scolastico precedente gli iscritti sono diminuiti di 11 unità (-0,94%), in linea con il calo dei residenti della stessa fascia d’età (-1,29%).

Di seguito si riporta il grafico con gli iscritti alle scuole dell’infanzia negli ultimi dieci anni e la tabella con il numero di iscritti nelle scuole statali e paritarie.

Iscritti alle scuole dell’Infanzia

Scuole dell’infanzia Maschi Femmine Totale

458 457 451 428 420 407 391 341 332 332

1086 1047 1008 986 925 894 886 899 836 825

0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 1800

paritarie statali

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10

Statali

Scuola dell'infanzia S. Stefano - via Aldo Moro 34 33 67

Scuola dell'infanzia Damiano Chiesa - via Ghislanzoni, 9 20 32 52

Scuola dell’infanzia Aquiloni - via O. Sora 45 35 80

Scuola dell'infanzia "Rosa Spreafico" - via Gilardi, 11 43 36 79

Infanzia Caleotto - via Giusti, 7 31 23 54

Totale statali 173 159 332

Paritarie

Scuola dell'infanzia D. Mazzucconi - Via S. Filippo Neri n. 5 38 28 66

Scuola dell'infanzia E. Bonaiti - Via Magenta n. 2 26 31 57

Scuola dell'infanzia Gianni Locatelli - Via Don Morazzone n. 2 20 20 40

Scuola dell'infanzia A. Nava - Via Belvedere n. 21 33 17 50

Scuola dell'infanzia Monumento ai Caduti - Via A. Monumento n.7 14 12 26

Scuola dell'infanzia Volta Via Aspromonte 44 48 92

Scuola dell'infanzia Antonio Corti - Via Ghislanzoni n. 72 49 41 90

Scuola dell'infanzia Antonio Piloni - Via G. Galilei n. 30 9 12 21

Scuola dell'infanzia Pietro Barone - Corso Monte S. Gabriele n. 84 9 8 17 Scuola dell'infanzia Papa Giovanni XXIII - Via S. Nicolò n. 1 41 31 72

Scuola dell'infanzia San Giuseppe - Via alla Fonte n. 8 32 32 64

Scuola dell’Infanzia G. Pozzi – P.zza dell’Oro 3 38 29 67

Scuola dell’Infanzia d. g. Nava – Via Renzo 7 43 38 81

Scuola dell’Infanzia dell’Era Alde’ – Via d’Acquisto 7 15 14 29

Scuola dell’Infanzia M. Ausiliatrice - Via Caldone n.18 28 25 53

Totale paritarie 439 386 825

Totale iscritti alle scuole dell’ infanzia 612 545 1.157

Non residenti

Gli alunni non residenti che frequentano le scuole dell’infanzia sono 165 di cui 40 iscritti nelle scuole statali ( il 24%) e 125 (il 76%) in quelle paritarie

Rispetto all’anno precedente (n. 173) i non residenti sono diminuiti di 8 unità (- 4,6 %).

Di seguito si riporta il grafico con i non residenti iscritti alle scuole dell’infanzia negli ultimi dieci anni.

186 162 177 165 153 153 153 166

129 125 34

37 12 26 34 22 29 22

44 40

0 50 100 150 200 250

statali paritarie

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11

Stranieri

Gli alunni stranieri che frequentano le scuole dell’infanzia sono 179 di cui 86 iscritti nelle scuole statali ( il 48%) e 93 (il 52%) in quelle paritarie.

Rispetto all’anno precedente (n. 196) gli stranieri sono diminuiti di 17 unità (-9,5%)

Di seguito si riporta il grafico con gli stranieri iscritti alle scuole dell’infanzia negli ultimi dieci anni.

Alunni con Bisogni educativi speciali (BES)

Gli alunni con Bes che frequentano le scuole dell’infanzia sono 45 di cui 16 iscritti nelle scuole statali ( il 36%) e 29 (il 64%) in quelle paritarie.

Rispetto all’anno precedente (n. 39) sono aumentati di 6 unità ( +13%)

Di seguito si riporta il grafico con gli iscritti alle scuole dell’infanzia negli ultimi dieci anni.

82 74 78

54 79 78 84 90 94 93

120 124 131

141 99 100 86 91 102 86

0 50 100 150 200 250

statali paritarie

21 21 26 30 27 30 26 24 25 29

9 11

9

11 18 16

12 19 14

16

0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50

statali paritarie

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12

SCUOLE PRIMARIE

Nell’anno scolastico 2021/22 le scuole primarie sono 15, come lo scorso anno, di cui 12 statali e 3 paritarie.

Classi

Le sezioni sono 112 di cui 81 (72%) nelle scuole statali e 31 (28 %) in quelle paritarie.

CLASSI I anno II anno III anno IV anno V anno Totale

Scuole statali 16 16 16 16 17 81

Scuole paritarie 6 7 6 6 6 31

Totale 22 23 22 22 23 112

Iscritti

I bambini iscritti nelle scuole primarie sono 2.207 (1.144 maschi e 1.063 femmine).

Distinguendo gli iscritti tra scuole statali e paritarie si ha la seguente situazione:

➢ 1.549 iscritti alle scuole statali (il 70%), di cui 797 maschi e 752 femmine

➢ 658 iscritti nelle scuole paritarie (il 30%) , di cui 347 maschi e 311 femmine.

Rispetto all’anno scolastico precedente gli iscritti sono diminuiti di 107 unità (-5%), in linea con il calo dei residenti della stessa fascia d’età (-6%).

Di seguito si riporta il grafico con gli iscritti alle scuole primarie negli ultimi dieci anni.

Iscritti alle scuole primarie

Distinguendo gli iscritti per anno di corso e tipologia di gestione, si ha la seguente situazione:

ISCRITTI I anno II anno III anno IV anno V anno Totale

Scuole statali 288 293 303 328 337 1.549

Scuole paritarie 129 136 110 145 138 658

Totale 417 429 413 473 475 2.207

Di seguito la tabella con il numero di iscritti nelle scuole primarie statali e paritarie.

733 736 722 715 688 675 682 662 668 658

1747 1762 1783 1829 1828 1839 1780 1721 1646 1549

0 500 1000 1500 2000 2500 3000

statali paritarie

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13

Scuole primarie Maschi Femmine Totale

Statali

Scuola primaria S.STEFANO - Via De Gasperi, 20 114 98 212

Scuola primaria DE AMICIS - Via Amendola, 24 57 70 127

Scuola primaria E. TOTI - Via Zelioli, 22 47 35 82

Scuola primaria T.TARELLI - Via A. Gemelli 25 41 66

Scuola primaria CARDUCCI - P.zza Carducci, 10 113 103 216

Scuola primaria A.DIAZ - C.so Monte Santo, 22 98 90 188

Scuola primaria F.FILZI - Via Timavo, 1 20 18 38

Scuola primaria C.BATTISTI - V.le Montegrappa, 27 105 103 208

Scuola primaria G.OBERDAN - Via Consonni, 1 122 105 227

Scuola primaria N.SAURO - Via Alla Chiesa, 16 45 32 77

Scuola primaria S. Pellico - Via Ai Poggi, 103 47 44 91

Scuola primaria - La Nostra Famiglia – Via Belfiore, 49 4 13 17

Totale statali 797 752 1.549

Paritarie

Istituto M. Ausiliatrice - Via Caldone, 18 127 109 236

Collegio Volta- Via Cairoli, 77 83 82 165

Istituto P. Scola - Via Mazzuccconi, 67 137 120 257

Totale paritarie 347 311 658

Totale scuole primarie 1.144 1.063 2.207

Non residenti

Gli alunni non residenti che frequentano le scuole primarie sono 421 di cui 171 iscritti nelle scuole statali ( il 41%) e 250 (il 59%) in quelle paritarie.

Rispetto all’anno precedente (n. 438) i non residenti sono diminuiti di 17 unità (-4 %).

Di seguito si riporta il grafico con i non residenti iscritti alle scuole primarie negli ultimi dieci anni.

Stranieri

232 266 266 249 265 243 267 243 247 250

127 131 155 149 145 149 144 173 191 171

0 50 100 150 200 250 300 350 400 450 500

statali paritarie

(14)

14

Gli alunni stranieri iscritti alle scuole primarie sono 267 e rappresentano il 12% del totale iscritti.

Il 99% degli stranieri frequenta le scuole statali (264) e solo l’1% le scuole paritarie (3) . Rispetto all’anno precedente (n. 293) gli stranieri sono diminuiti di 26 unità (-10 %).

Di seguito si riporta il grafico con gli stranieri iscritti alle scuole primarie negli ultimi dieci anni.

Alunni con Bisogni educativi speciali (BES)

Gli alunni iscritti alle scuole primarie che presentano una disabilità sono 117 e rappresentano il 5%

del totale iscritti.

L’81% frequenta le scuole statali (95) e il 19% quelle paritarie (22).

Rispetto all’anno precedente (n.124) gli alunni con Bes sono diminuiti di 7 unità (- 6%).

Di seguito si riporta il grafico con gli iscritti alle scuole primarie negli ultimi dieci anni.

SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO

5 1 2 6 7 14 18 6 13 3

249 277 275 312 314 294 313

303 280

264

0 50 100 150 200 250 300 350

statali paritarie

18 20 20 21 23 26 24 23 21 22

62 59

84 76 87 98 104 106 103 95

0 20 40 60 80 100 120 140

statali paritarie

(15)

15

Nell’anno scolastico 2021/22 le scuole secondarie primo grado sono 8, come lo scorso anno, di cui 5 statali e 3 paritarie.

Classi

Le sezioni sono 78 di cui 56 nelle scuole statali (72% ) e 22 in quelle paritarie (28% ).

CLASSI I anno II anno III anno Totale

Scuole statali 19 18 19 56

Scuole paritarie 8 7 7 22

Totali 27 25 26 78

Iscritti

Gli alunni iscritti nelle scuole secondarie di primo grado sono 1.782 (912 maschi e 870 femmine).

Distinguendo gli iscritti tra scuole statali e paritarie si ha la seguente situazione:

➢ 1.277 iscritti alle scuole statali (il 72%), di cui 641 maschi e 636 femmine

➢ 505 iscritti nelle scuole paritarie (il 28%), di cui 271 maschi e 234 femmine.

Rispetto all’anno scolastico precedente gli iscritti sono diminuiti di 23 unità (-1,29%), in controtendenza con i residenti della stessa fascia d’età ( +0,36 % + 7 unità ).

Di seguito si riporta il grafico con gli iscritti alle scuole secondarie di primo grado negli ultimi dieci anni.

Iscritti alle scuole secondarie di primo grado

Distinguendo gli iscritti per anno di corso e tipologia di gestione, si ha la seguente situazione:

ISCRITTI I anno II anno III anno Totale

Scuole statali 430 381 466 1277

Scuole non statali 163 167 175 505

Totali 593 548 641 1.782

551 514 474 472 516 521 555 544 537 505

1370 1384 1353 1351 1298 1300 1305 1301 1268 1277

0 500 1000 1500 2000 2500

statali paritarie

(16)

16

Di seguito la tabella con gli iscritti alle scuole secondarie di primo grado statali e paritarie nel Comune di Lecco.

Scuole secondarie di primo grado Maschi Femmine Totale Statali

Scuola secondaria di primo grado A. Nava - Via Pozzoli, 4 56 39 95

Scuola secondaria di primo grado T. Grossi - Via Ghislanzoni, 7 84 69 153 Scuola secondaria di primo grado A. Ponchielli - Via Puccini, 1 49 36 85 Scuola secondaria di primo grado Don Ticozzi - Via Mentana, 48 212 210 422 Scuola secondaria di primo grado A. Stoppani - Via Grandi, 22 240 282 522

Totale statali 641 636 1.277

Paritarie

Istituto M. Ausiliatrice - Via Caldone, 18 103 94 197

Collegio Volta - Via Cairoli, 77 76 72 148

Istituto M. Kolbe - Via Mazzuccconi, 67 92 68 160

Totale paritarie 271 234 505

Totale scuole secondarie di primo grado 912 870 1.782

Non residenti

Gli alunni non residenti che frequentano le scuole secondarie di primo grado sono 481 di cui 227 iscritti nelle scuole statali ( il 47%) e 254 (il 53%) in quelle paritarie.

Rispetto all’anno precedente (n. 484) i non residenti sono diminuiti di 3 unità (-0,6%)

Di seguito si riporta il grafico con i non residenti iscritti alle scuole secondarie di primo grado negli ultimi dieci anni.

282 248 248 243 254 211 278

222 275 254

252 277

213 229 210

208

184 231 209 227

0 100 200 300 400 500 600

statali paritarie

(17)

17

Stranieri

Gli alunni stranieri iscritti alle scuole secondarie di primo grado sono 181 e rappresentano il 10%

del totale iscritti.

Il 97% degli stranieri frequenta le scuole statali (176) e solo il 3% le scuole paritarie (5) . Rispetto all’anno precedente (n. 186) gli stranieri sono diminuiti di 5 unità (-3%).

Di seguito si riporta il grafico con gli stranieri iscritti alle scuole secondarie di primo grado negli ultimi dieci anni.

Alunni con Bisogni educativi speciali (Bes)

Gli alunni iscritti alle scuole secondarie di primo grado che presentano una disabilità sono 111 e rappresentano il 6% del totale iscritti.

L’ 86% frequenta le scuole statali (95) e solo il 14% quelle paritarie (16).

Rispetto all’anno precedente (n. 104) gli alunni con Bes sono aumentati di 7 unità (+6%).

Di seguito si riporta il grafico con gli iscritti alle scuole secondarie di primo grado negli ultimi dieci anni.

4 4 2 2 1 6 7 1 8 5

176 184 178 169 165 184 191 198 178 176

0 50 100 150 200 250

statali paritarie

19 14 12 13 13 14 18 16 18 16

50 57 56 53 69 72 72 83 86 95

0 20 40 60 80 100 120

statali paritarie

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GLI ISTITUTI COMPRENSIVI CITTADINI

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Di seguito la composizione dei plessi afferenti a ciascun Istituto Comprensivo, inclusi quelli ubicati nel territorio dei comuni contermini di Ballabio e Pescate.

GLI ISTITUTI COMPRENSIVI DI LECCO

ISTITUTO COMPRENSIVO “FALCONE E BORSELLINO” – LECCO 1 (SEDE: VIA ALCIDE DE GASPERI, 20 - LECCO)

DENOMINAZIONE COMUNE INDIRIZZO

Scuola dell’Infanzia “S. Stefano” Lecco Via Moro,4

Scuola dell’Infanzia “D. Chiesa” Lecco Via Ghislanzoni, 9

Scuola Primaria “S. Stefano” Lecco Via A. De Gasperi, 20

Scuola Primaria “De Amicis” Lecco Via Amendola, 24

Scuola Primaria “E. Toti” Lecco Via Zelioli, 22

Scuola Primaria “F.lli Torri Tarelli” Lecco Via A. Gemelli, 2

Scuola Primaria “G. Marconi” Pescate Via Papa Giovanni XXIII, 8

Scuola Secondaria Primo Grado “A. Nava” Lecco Via Pozzoli, 4

Scuola Secondaria Primo Grado “T. Grossi” Lecco Via Ghislanzoni , 7

Scuola Secondaria Primo Grado “A. Ponchielli” Lecco Via Puccini, 1

Scuola Secondaria Primo Grado “Papa Giovanni XXIII°” Pescate Via Papa Giovanni XXIII°, 33 ISTITUTO COMPRENSIVO “DON GIOVANNI TICOZZI” - LECCO 2

(SEDE: VIA MENTANA, 48 - LECCO)

Scuola dell’Infanzia “Gli Aquiloni” Lecco Via Sora, 10

Scuola dell’Infanzia “Pianeta Bimbi” Ballabio Via Fiume 27

Scuola Primaria “G. Carducci” Lecco Piazza Carducci, 10

Scuola Primaria “A. Diaz” Lecco Corso Monte Santo, 22

Scuola Primaria “F. Filzi” Lecco Via Timavo, 1

Scuola Primaria “Fantasia” Ballabio Via Confalonieri, 24

Secondaria Primo Grado “Don G. Ticozzi” Lecco Via Mentana, 48

ISTITUTO COMPRENSIVO “ANTONIO STOPPANI” LECCO 3 (SEDE: VIA ACHILLE GRANDI, 35 - LECCO)

Scuola dell’Infanzia “Rosa Spreafico” Lecco Via Gilardi, 11

Scuola dell’Infanzia “Caleotto” Lecco Via Giusti, 7

Scuola Primaria “C. Battisti” Lecco Viale Montegrappa , 27

Scuola Primaria “G. Oberdan” Lecco Via Don Consonni, 1

Scuola Primaria “La Mongolfiera” c/o Ospedale Lecco Via Dell'Eremo, 9/11

Scuola Primaria “N. Sauro” Lecco Via Alla Chiesa, 16

Scuola Primaria “S. Pellico” Lecco Via Ai Poggi, 103

Scuola Primaria “La Nostra Famiglia” Lecco Via Belfiore, 49

Scuola Secondaria Primo Grado “A. Stoppani” Lecco Via Achille Grandi, 22/A

COMITATI GENITORI

Ai sensi della Circolare Ministeriale n. 274 del 19 dicembre 1984 e dell’art. 15 del D. Lgs.

297/1994 è riconosciuta ai genitori degli studenti la facoltà di riunirsi in assemblee, comunemente denominate “Comitati Genitori”, per discutere di aspetti di carattere generale delle scuole o delle classi frequentate dai propri figli; a tal fine possono utilizzare a titolo gratuito i locali delle scuole. Il Comune, inoltre, sostiene le iniziative progettuali promosse dai Comitati dei genitori con le scuole stesse con una piccola quota, trasferita ad ogni Istituto Comprensivo ai sensi del Protocollo d’intesa tra l’Amministrazione Comunale e le dirigenze scolastiche degli Istituti Comprensivi del Comune di Lecco. Per tutti i termini degli accordi si rinvia al testo del Protocollo.

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Nel sistema scolastico lecchese si sono costituiti i seguenti Comitati Genitori:

ISTITUTO COMPRENSIVO LECCO 1:

- Comitato Infanzia Santo Stefano – Scuola dell’infanzia “S. Stefano”

- Comitato “Vivacemente” - Scuola primaria “S. Stefano”

- Comitato “Tutt’Amicis” – Scuola primaria “De Amicis”

- Comitato di Chiuso Scuola primaria “f.lli Torri Tarelli”

- Comitato GECO - Scuola secondaria di I grado “A. Nava”

- Comitato CO.GE - Scuola secondaria di I grado “Tommaso Grossi”

- Comitato Genitori Maggianico Scuola primaria “E. Toti”, Scuola primaria “f.lli Torri Tarelli”

e Scuola Secondaria di I Grado “A. Ponchielli”

- Comitato “Siamo Scuola” intero Istituto Comprensivo Lecco 1 [*]

ISTITUTO COMPRENSIVO LECCO 2:

- Comitato Bonacina Scuola primaria “F. Filzi”

- Comitato “Insieme si fa” Scuola primaria ‘A. Diaz’

- Comitato COGE Scuola primaria ‘G. Carducci’

- Comitato “Associazione Scuola Famiglia” Scuola secondaria di I grado “Don G. Ticozzi”

ISTITUTO COMPRENSIVO LECCO 3:

- Comitato “Scuola Amica” (intero Istituto Comprensivo Lecco 3)

[*] Il Comitato in questione, ai sensi del proprio Statuto, è stato costituito unicamente ai fini di raccogliere fondi per le attività curricolari ed extracurricolari dell’ICS Lecco 1.

L’Amministrazione Comunale svilupperà forme di accompagnamento di un processo di integrazione tra i diversi comitati al fine di tutelare, insieme alla specificità dei singoli territori di riferimento, anche un più alto livello di coerenza interna sulle tematiche comuni e condivise dall’insieme del sistema scolastico cittadino.

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CENTRO PER L’ISTRUZIONE DEGLI ADULTI “FABRIZIO DE ANDRÈ” (CPIA)

Il Comune di Lecco mette a disposizione del Centro per l’Istruzione Degli Adulti “Fabrizio De Andrè” la sede centrale della presidenza e dei servizi di segreteria, al primo piano dell’edificio scolastico in via Puccini 1, nel plesso condiviso con la scuola secondaria di I grado “A. Ponchielli” di Maggianico.

Il CPIA è una struttura del Ministero dell’Istruzione, autonoma ed articolata in una Rete Territoriale di Servizio su scala provinciale, che realizza un’offerta formativa per ragazzi a partire dai 16 anni di età ed adulti, con percorsi di formazione articolata su più livelli.

L’apprendimento permanente è funzionale al consolidamento delle competenze chiave. Integrando e arricchendo i percorsi per gli adulti, il CPIA favorisce il raccordo con altre tipologie di percorsi di istruzione e formazione e stipula a questo scopo convenzioni con Università, Enti Locali e agenzie pubbliche e private. A questo scopo il CPIA coordina la rete per l’apprendimento permanente di cui alla Legge Regionale n 30/2015 e alla Legge n 92/2012 rapportandosi con il Distretto di Lecco dell’ATS Brianza e in particolare con il coordinamento degli Uffici di Piano di Lecco, con Rete Salute e la Comunità Montana.

Il Centro coordina anche l’offerta formativa relativa ai percorsi di istruzione superiore serali, a cui gli studenti accedono definendo il proprio patto formativo individuale, mediante un accordo di rete stipulato con gli Istituti Superiori lecchesi ‘Bertacchi’, ‘Fiocchi’ e ‘Parini’.

Il CPIA ha come obiettivo primario quello di contribuire a colmare il deficit formativo della popolazione adulta della provincia di Lecco, fornendo occasioni di formazione e socializzazione, ed elevare i tassi di mobilità sociale del nostro Paese, che sono tra i più bassi in Europa.

Il PTOF triennale della scuola 2019 – 2021 prevede obiettivi di miglioramento legati ai temi dell’occupabilità e alle certificazioni in vista dell’occupazione.

Il CPIA è scuola polo per l’utilizzo didattico delle nuove tecnologie per tutti gli Istituti comprensivi e gli Istituti superiori della Provincia di Lecco.

Il Centro collabora con il Comune di Lecco nella realizzazione del ‘Progetto Penelope’ per favorire l’integrazione delle donne straniere attraverso l’apprendimento della lingua italiana e la conoscenza del territorio di Lecco, della sua cultura e dei servizi che offre.

L’Accordo Territoriale tra Regione Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia del 30 gennaio 2015, in attuazione dell’art.3, c. 2, del DPR 263/2012, rende possibile, sia pure con caratteri di eccezionalità e in presenza di particolari e motivate esigenze, l’iscrizione nei percorsi dei Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti, di studenti che hanno compiuto il quindicesimo anno di età.

A Lecco il CPIA eroga servizi alla popolazione adulta in altri punti della città, grazie a convenzioni stipulate direttamente con la provincia di Lecco, con l’IIS Badoni, l’IIS Fiocchi e l’ICS Lecco 3 Stoppani.

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LE SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO DI LECCO

SCUOLE SECONDARIE DI II GRADO STATALI

DENOMINAZIONE INDIRIZZO

Istituto d’Istruzione Superiore “Antonio Badoni” Via Rivolta, 11

Istituto d’Istruzione Superiore “Giovanni Bertacchi” Via XI Febbraio, 6

Istituto d’Istruzione Superiore “Giuseppe Parini” Via Badoni, 2

Istituto d'Istruzione Superiore “Medardo Rosso” Via Calatafimi n.5

Istituto d’Istruzione Superiore “P. Angelo Fiocchi” Via Belfiore, 4

Liceo Classico “Alessandro Manzoni” Via Ghislanzoni, 7

Liceo Scientifico “G. Battista Grassi” Largo Montenero, 3

SCUOLE SECONDARIE DI II GRADO PARITARIE

DENOMINAZIONE INDIRIZZO

Liceo Scientifico - Collegio Alessandro Volta Via Cairoli, 77

Istituto di Istruzione Superiore “Casa degli Angeli” Via Belvedere, 31 Istituto di Istruzione Superiore “Dante Alighieri” Via Caduti Lecchesi a Fossoli, 7/9

Istituto “Giacomo Leopardi” Via Mazzucconi, 71

Istituto “Maria Ausiliatrice” Via Caldone, 18

Istituto professionale per odontotecnici “Alessandro Volta” C.so Promessi Sposi 100

PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE

DENOMINAZIONE INDIRIZZO

Centro Formazione Professionale ENAIP Via Caduti Lecchesi a Fossoli, 29

Fondazione “Luigi Clerici” Via Baracca, 5/Via A. Grandi, 15

Centro Formazione Polivalente Via A. Grandi, 28/Via M. Montessori 20

ISTRUZIONE UNIVERSITARIA

Politecnico di Milano – Polo Territoriale di Lecco Via G. Previati, 1/c

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COMUNITÀ EDUCANTE E TRASVERSALITÀ

Il Patto per la Comunità educante costituisce l’orizzonte di senso all’interno del quale si inserisce il Piano per il diritto allo studio: tutte le scelte dell’Amministrazione hanno come elemento fondante il Manifesto della Comunità educante, che vuole essere un ecosistema che allarga i confini dell’agire educativo nell’ottica dell’inclusione degli attori territoriali che tutti i giorni si impegnano per garantire il benessere e la crescita di ragazze e ragazzi.

Gli obiettivi della Comunità Educante sono:

promuovere i diritti all’apprendimento e allo sviluppo delle differenti potenzialità di ciascuno dei suoi cittadini; incentivare il dialogo e la costruzione di trame educative tra i diversi soggetti per l’attivazione di percorsi personali di crescita, sviluppo e affermazione di sé; favorire sinergie per potenziare e valorizzare l’offerta territoriale, sia quella già esistente sia le nuove proposte; auto-generare e mettere a sistema buone pratiche attraverso la condivisione delle eccellenze altrui, per riconoscere e dare valore alle diversità in un ambiente relazionale aperto e stimolante; incoraggiare il confronto e lo scambio intergenerazionale nell’ottica di un arricchimento reciproco; sostenere un sistema educativo che ricomprenda diversi linguaggi quali componenti essenziali per la costruzione di significati condivisi per ognuno e per uno sviluppo del tessuto cittadino, della sua cultura e dell’agire educativo; contribuire alla nascita di luoghi di partecipazione (luoghi educanti) che qualifichino la città e che siano riconosciuti come punti di riferimento fisici dell’educazione .

La Comunità Educante comprende scuole, Istituzioni locali, parrocchie, realtà del Terzo Settore e del tessuto produttivo e del commercio, professionisti, famiglie, singoli cittadini e tutti i soggetti che, a vario titolo, promuovono strategie educative in grado di interpretare la collegialità e dare respiro alla responsabilità attraverso forme di progettazione integrata tra i soggetti coinvolti.

A ciascun soggetto appartenente alla Comunità Educante viene chiesto di far propri i seguenti valori:

FIDUCIA; RESPONSABILITÀ; RELAZIONE; CORAGGIO; LIBERTÀ; INCLUSIONE; TALENTO.

Inoltre, le azioni su cui si fonda sono:

COOPERARE, COSTRUIRE, ACCOGLIERE, VALORIZZARE, INVESTIRE, POTER PRODURRE UN CAMBIAMENTO, PRENDERSI CURA.

La Comunità educante si costruisce con lo sviluppo di progetti che prevedano momenti di coinvolgimento della cittadinanza; che abbiano come obiettivo il riconoscimento dei talenti e percorsi inclusivi.

L’elaborazione del Patto per una Comunità Educante richiede un tavolo permanente di alleanze animato da tutti i soggetti coinvolti al fine di raccogliere il pluralismo delle visioni, mettere in comune esperienze, competenze, risorse umane, strutturali e finanziarie per progettare, attuare e dare valore alle iniziative in modo ottimale e qualificato. La strategia partecipativa di fondo determina i livelli di confronto, contributo e coinvolgimento per affrontare le sfide di oggi e di domani attraverso un’azione corresponsabile e democratica. Ciascun soggetto risponde alle reali esigenze rilevate in stretto coordinamento con le Istituzioni coinvolte, condividendo opportunità educative rivolte ai giovani e alle famiglie della città.

UN’ESPERIENZA CONCRETA: IL PROGETTO POST SCUOLA

Il Documento Unico di programmazione, approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 1 del 25 gennaio 2021, prevede, tra l’altro, nella logica del “Patto per una Comunità Educante” l’obiettivo dell’Amministrazione Comunale di ampliare le opportunità formative e educative a favore dei minori, mediante lo sviluppo di un’azione educativa e progettuale di rete (famiglie, scuole, associazioni culturali e sportive) finalizzata alla strutturazione dei servizi di post scuola presso le scuole primarie cittadine.

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A conclusione delle fasi di analisi del bisogno delle famiglie, svolte anche mediante sondaggi, incontri con le Associazioni del territorio, l’Amministrazione Comunale ha avviato, in via sperimentale e in collaborazione con le scuole, il servizio di post scuola in cinque scuole primarie (S. Stefano – G. Oberdan – C. Battisti – F.

Filzi – De Amicis) al fine di favorire la conciliazione tra le esigenze formative delle famiglie al termine dell’attività scolastica quotidiana e gli orari di lavoro dei genitori.

Le attività ludico-espressive, sportive e di supporto didattico che caratterizzano il post scuola saranno coordinate e gestite da figure educative all’interno di gruppi composti di massimo 20 bambini. Ai bambini saranno garantiti laboratori in cui verrà privilegiato un approccio che integra diversi aspetti:

didattici, attraverso il supporto scolastico;

sociali, fornendo un luogo d'incontro e di scambio d'esperienze, che aiuti l'apprendimento della socialità̀ e del vivere insieme;

ludici: in un luogo libero, ma protetto, si offre la possibilità̀ di giocare, di esprimersi e di sperimentare sentimenti, emozioni, interessi;

orientativi, basati sull'apprendimento di tecniche che offrono la possibilità̀ di scoprire e sviluppare i talenti individuali e acquisire nuove risorse espressive per allargare le proprie vedute.

L’attività per l'anno scolastico 2021/2022 è iniziata lunedì 4 ottobre 2021, prevedendo 3 aperture settimanali di 2 ore ciascuna, al termine dell’attività scolastica.

Il post scuola si svolgerà, in questa prima fase sperimentale, nei seguenti plessi e giorni:

“G. Oberdan”: lunedì, martedì e giovedì

“C. Battisti”: lunedì, martedì e giovedì

“F. Filzi”: lunedì, mercoledì e giovedì

“Santo Stefano”: martedì mercoledì venerdì

“De Amicis”: lunedì, mercoledì e giovedì

E’ previsto un contributo economico quadrimestrale a carico delle famiglie che tiene conto del numero di figli iscritti al servizio e della residenza anagrafica.

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I SERVIZI DEL COMUNE PER LE SCUOLE

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA

SECONDARIA I GRADO

SCUOLA SECONDARIA II GRADO

PROTOCOLLO D’INTESA CON I DIRIGENTI DEGLI ISTITUTI COMPRENSIVI STATALI BORSE DI STUDIO CONVENZIONE SCUOLE

INFANZIA PARITARIE

SEGMENTO 3-6 ANNI SISTEMA INTEGRATO

SERVIZIO DI ASSISTENZA EDUCATIVA AGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI SERVIZI DI SCUOLA POTENZIATA CENTRO RICREATIVO DIURNO ESTIVO SERVIZI DI RISTORAZIONE SCOLASTICA

LIBRI DI TESTO

DOTE SCUOLA CENTRO RACCOLTA MATERIALE SCOLASTICO

SERVIZIO PRE SCUOLA SERVIZIO SORVEGLIANZA

ENTRATA/USCITA

SERVIZIO “PONTI, PARTENZA… VIA!”

OSSERVANZA DELL’OBBLIGO SCOLASTICO

PCTO POST SCUOLA

IL PROTOCOLLO D’INTESA CON GLI ISTITUTI COMPRENSIVI 2019/2022:

FUNZIONI, COMPETENZE, FINALITÀ

Con deliberazione n. 149 del 13 giugno 2019 la Giunta Comunale ha approvato il nuovo

“Protocollo d’Intesa 2019/2022 tra l’Amministrazione Comunale di Lecco e le Dirigenze scolastiche statali degli Istituti Comprensivi del Comune di Lecco”, in vigore dall’1 settembre 2019 al 31 agosto 2022.

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Le istituzioni firmatarie del Protocollo di intesa, con la stipula del presente atto, riconoscono la pari dignità e autonomia di ogni ente e individuano nella concertazione e nel coordinamento gli strumenti privilegiati di rapporto.

Le parti convengono inoltre sulla necessità di procedere ad una maggiore integrazione delle azioni del Comune e delle singole istituzioni scolastiche, privilegiando modalità di confronto e di esecuzione delle attività da parte del sistema scolastico territoriale, più dirette e autonome, ma omogenee dal punto di vista organizzativo e programmatico.

Le parti s’impegnano pertanto a procedere ed a operare, nel rispetto delle specifiche aree di competenza e nella piena assunzione delle rispettive responsabilità, per offrire ai cittadini servizi adeguati e di qualità.

L’accordo ha per oggetto le seguenti materie:

a. piano comunale dell’offerta formativa;

b. manutenzione ordinaria e spese per piccole riparazioni;

c. spese varie d’ufficio e di gestione;

d. fornitura di arredi e attrezzature;

e. integrazione scolastica degli alunni disabili e prevenzione del disagio minorile;

f. ristorazione scolastica;

g. palestre scolastiche;

h. concessione degli spazi scolastici in orari extrascolastici o di apertura delle scuole;

i. calendario scolastico;

j. rendicontazioni e dati statistici;

k. sicurezza e prevenzione incendi ed eventi sismici.

I trasferimenti agli Istituti scolastici statali previsti dal Protocollo d’intesa nel triennio scolastico 2019/2022 sono destinati ai seguenti interventi:

- interventi educativi e didattici;

- progetti proposti dai Comitati genitori;

- piccole manutenzioni, riparazioni e spese varie d’ufficio;

- acquisti di arredi e attrezzature.

Il budget messo a disposizione dal Comune viene gestito autonomamente dalle dirigenze scolastiche, nel rispetto della destinazione d’uso delle singole voci che compongono il totale e rendicontate.

Ad integrazione del vigente “Protocollo tra l’Amministrazione Comunale e le Dirigenze scolastiche degli Istituti comprensivi statali”, il Comune di Ballabio ha approvato il “Protocollo d’intesa tra il Comune di Lecco, il comune di Ballabio e gli Istituti Comprensivi statali cittadini a sostegno dell’offerta formativa per gli alunni residenti nel proprio comune e frequentanti le scuole secondarie di I grado statali della città – anni scolastici 2019/2020 – 2020/2021 – 2021/2022”, con lo scopo di favorire la continuità didattica fra i segmenti scolastici del primo ciclo.

BORSE DI STUDIO

Nella logica della “valorizzazione dei talenti”, l’Amministrazione Comunale intende riconoscere un contributo economico per quegli alunni che hanno ottenuto risultati scolastici che

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dimostrano la loro eccellenza. Si chiederà alla direzioni scolastiche di stendere una proposta di criteri utili all’individuazione delle eccellenze.

CONVENZIONE CON L’ASSOCIAZIONE DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA PARITARIE

Nella logica del “continuum educativo” il Comune di Lecco, riconosce l’importanza della scuola dell’infanzia quale opportunità per la crescita di ogni bambino, e di sostegno dei processi di socializzazione, autonomia e apprendimento per la fascia pre-obbligo 3-6 anni.

Il Comune di Lecco interviene annualmente con propri impegni finanziari, finalizzati a garantire il mantenimento e il potenziamento delle scuole dell’infanzia statali ed intende valorizzare, attraverso specifici rapporti convenzionali, il concorso di enti pubblici e del privato sociale per la promozione di un sistema integrato di servizi per l’infanzia atti a garantire alle famiglie la libertà di orientamento culturale e di indirizzo pedagogico.

In città sono presenti n. 5 scuole dell’infanzia statali e 15 paritarie, rappresentate dall’Associazione Scuole dell’Infanzia paritarie di Lecco, alla quale il Comune riconosce la doppia funzione di rappresentanza delle scuole aderenti e di servizio interno rispetto alle necessità di natura amministrativa, fiscale e formativa.

Il Consiglio Comunale, con deliberazione n. 40 del 30 settembre 2019, ha approvato la Convenzione tra il Comune di Lecco e l’Associazione Scuole dell’Infanzia paritarie di Lecco per il periodo 1 settembre 2019 – 31 agosto 2022 che ha per oggetto il sostegno al servizio educativo pubblico svolto dalle scuole dell’infanzia paritarie di Lecco, riconosciute ai sensi dell’art. 1, comma 6, della Legge 62/2000 e ne disciplina le modalità di organizzazione, di gestione e di attuazione.

Le risorse economiche, conferite annualmente sulla base dei criteri di riparto, sono pari a € 1.400.000 per il funzionamento ordinario dei servizi e per l’assistenza educativa agli alunni con disabilità.

Con decreto del Sindaco n. 52 dell’8 aprile 2021 è stata costituita la Commissione paritetica tra il Comune di Lecco e l’Associazione Scuole dell’Infanzia paritarie di Lecco allo scopo di istituire un luogo stabile di consultazione tra i due enti e di verificare e concordare proposte in merito a:

• eventuali razionalizzazioni del numero delle sezioni;

• servizio di assistenza educativa specialistica agli alunni diversamente abili;

• valore delle rette di cui all’art.12;

• nuovi progetti da attivare nelle scuole associate;

• servizi integrativi e complementari , di cui all’art.10.

Inoltre esamina, entro il 30 ottobre di ogni anno, il rendiconto annuale complessivo della gestione dell’Associazione e degli Enti associati.

L’Associazione entro il 31 luglio di ogni anno garantisce un’adeguata informazione sull’attività svolta in un’apposita riunione congiunta della Commissione Consiliare IV e della Commissione paritetica stessa, al fine di relazionare sull’attività di gestione.

La commissione paritetica può comunque riunirsi ogni qualvolta una delle due parti firmatarie della convenzione ritenga necessaria la convocazione.

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SISTEMA INTEGRATO DEI SERVIZI DI EDUCAZIONE E ISTRUZIONE DALLA NASCITA AI SEI ANNI (SEGMENTO 3-6)

Con il decreto legislativo n. 65 del 13 aprile 2017 è stato istituito il sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’art. 1, commi 180 e 181, della legge n. 107 del 13 luglio 2015 della “Buona Scuola”, costituito dai servizi educativi per la prima infanzia (nidi e micro nidi, sezioni primavera, scuole dell’infanzia). Il Decreto all’art. 8 prevede l’adozione di un Piano nazionale di durata triennale, che definisce la destinazione delle risorse finanziarie disponibili per il consolidamento, l’ampliamento e la qualificazione del sistema integrato e, all’art. 12, la costituzione di un fondo nazionale per la progressiva attuazione del Piano.

Con Deliberazione del Consiglio dei Ministri del 5 ottobre 2021, a seguito delle Intese sancite in sede di Conferenza Unificata tenutesi in data 8 luglio 2021 e 9 settembre 2021, è stato adottato il Piano di azione nazionale pluriennale per il quinquennio 2021-2025, avente ad oggetto le seguenti finalità:

a) consolidare ed ampliare la rete dei servizi educativi per l’infanzia a titolarità pubblica e privata convenzionata, anche per favorire la riduzione della soglia massima di partecipazione economica delle famiglie alle spese di funzionamento dei servizi educativi per l’infanzia pubblici e privati;

b) stabilizzare e potenziare gradualmente le sezioni primavera, di norma aggregate alle scuole dell’infanzia statali o paritarie o inserite nei Poli per l’infanzia, per superare progressivamente gli anticipi di iscrizione alla scuola dell’infanzia;

c) ampliare e sostenere la rete dei servizi per i bambini nella fascia compresa tra 0 e 6 anni, in particolare nei territori in cui sono carenti le scuole dell’infanzia statali;

d) riqualificare edifici scolastici di proprietà pubblica già esistenti e sottoutilizzati, e promuovere la costruzione di nuovi edifici di proprietà pubblica, anche per costituire Poli dell’infanzia;

e) sostenere la qualificazione del personale educativo e docente, in coerenza con quanto previsto dal Piano nazionale di formazione di cui all’articolo 1, comma 124, della Legge 107/2015 e promuovere i coordinamenti pedagogici territoriali.

Per gli interventi di attuazione delle predette finalità, articolabili in:

- nuove costruzioni, ristrutturazione e risanamento di proprietà delle amministrazioni pubbliche,

- finanziamento spese di gestione, in quota parte, dei servizi educativi per l’infanzia, - formazione continua del personale docente ed educativo in servizio,

sono stati rese disponibili, per i comuni lombardi, le seguenti risorse finanziarie:

• per l’esercizio fiscale 2021: € 47.099.038,24;

• per l’esercizio fiscale 2022: € 48.973.299,85;

• per l’esercizio fiscale 2023: € 49.155.452,26.

Si è attualmente in attesa di conoscere l’entità delle risorse assegnate al Comune di Lecco per l’annualità 2021 in base al piano di riparto da adottarsi con decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Il Servizio Scuola, Formazione e Università assumerà il ruolo di promotore delle iniziative inerenti la verticalizzazione 3-6 e si coordinerà con Regione Lombardia per il monitoraggio dell’utilizzo delle

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risorse, sulla base dei contributi economici che verranno trasferiti a sostegno degli interventi sopra indicati.

La normativa impone ai Comuni anche obblighi di coordinamento e monitoraggio del processo di verticalizzazione del segmento 0-6. A tal fine il Servizio Scuola, Formazione e Università ed i Servizi sociali continueranno l’attività di raccordo finora intrapresa.

SERVIZI PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA

Servizio di assistenza educativa agli alunni diversamente abili

Il Servizio di assistenza educativa specialistica ha come finalità quella di sostenere l’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili, l’attuazione di progetti educativi che rispondano ai loro bisogni, l’incremento del livello di inclusione scolastica attraverso la moltiplicazione delle opportunità formative e lo sviluppo di competenze socializzanti del soggetto e nel contesto.

Il servizio è regolato dalle “Linee operative del servizio di assistenza educativa specialistica per l’inclusione degli alunni con disabilità nelle scuole dell’infanzia (statali e paritarie) e dell’obbligo”, al fine di assicurare l’acquisizione delle conoscenze del programma scolastico per gli alunni in situazione di difficoltà.

Il Servizio nelle scuole viene effettuato dall’Impresa sociale “Girasole”.

A seguito della comunicazione del Distretto di Lecco – Ambiti di Lecco, Bellano e Merate alle scuole di ogni ordine e grado in merito alla procedura per la richiesta degli interventi di assistenza educativa specialistica agli alunni disabili, il Servizio Scuola Formazione e Università raccoglie e verifica la seguente documentazione fornita dalle Istituzioni scolastiche:

o Allegato A “Ipotesi di progetto di plesso/Istituto per l’inclusione della disabilità”, che descrive il contesto organizzativo, le tipologie di bisogno presenti, le risorse professionali specifiche assegnate, l’ipotesi progettuale e l’ipotesi di utilizzo delle ore di assistenza educativa;

o Allegato B “Dati relativi al singolo alunno/studente” di tutti gli alunni disabili certificati per i quali si richiede l’attivazione del servizio, corredati dal Verbale di accertamento della disabilità dello studente e dalla Diagnosi funzionale;

o l’Allegato C “Progetto analitico di plesso/Istituto sull’inclusione della disabilità”;

o i Progetti Educativi Individualizzati (PEI) degli alunni che usufruiscono dell’assistenza educativa, secondo il nuovo modello uguale per tutte le scuole, caratterizzato da un’elevata integrazione dei soggetti coinvolti nell’educazione dell’alunno disabile (GLO=Gruppo di Lavoro Operativo per l’inclusione, Comune, assistenti sociali, famiglia), che si connota come un piano di lavoro da svolgere nel corso dell’anno scolastico descrivendone le fasi, non più come un documento statico concluso una volta redatto.

Dopo la valutazione tecnica da parte della pedagogista delle domande di assistenza pervenute e alla luce delle disponibilità economiche, vengono assegnate le risorse umane ed il monte ore per ogni scuola primaria e secondaria di primo grado, statale o paritaria, per lo svolgimento del servizio di assistenza educativa.

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