QUA - Quartiere bene comune
VILLA OSPIZIO E MIRABELLO. Potenziamento dei legami di prossimità rivolti a progetti di coesione sociale
2° incontro online del Laboratorio di Quartiere dell’AMBITO E
Villa Ospizio, Mirabello, Villaggio Stranieri-Bazzarola, San Maurizio 17 dicembre 2020, 17.30-19.30, piattaforma Google Meet
Partecipanti
Gigliola Venturini (Auser), Elena Bragazzi (cittadina), Cecilia Ruozzi (Cooperativa Giro del Cielo), Daniele Olivi (Uisp), Alessandro Barozzi (centro sociale Venezia - Villa San Maurizio), Daniela Pellacini (Passaparola Aps), Daria De Luca (associazione culturale Cinqueminuti), Barbara Chierici (cooperativa sociale Coress), Giuliano Parmiggiani (Pd Reggio 6), Erio Codeluppi (centro sociale Arci Nuovo Gramsci - La Casetta del Campo di Marte), Elena Torelli (coop sociale L’Ovile - Centro di mediazione dei conflitti), Maurizio Ientile (Associazione Acc.Qua), Lucia Sangiorgi (cittadina), Ivan Bertocchi (Gisport/Beriv), Chiarastella Viale (cittadina), Rosa Amoruso (cittadina).
Non presenti causa imprevisti hanno dato il loro contributo: Marta Andrei (La Polveriera), Fulvio Bucci (Cooperativa di comunità Impossibile)
Comune Reggio Emilia
Antonia Monticelli, Paolo Tamagnini
Servizio Politiche per la Partecipazione Comune Alessandro Oleari
Polo sociale territoriale Est
INTRODUZIONE
L’incontro è strutturato come intervista collettiva e ha lo scopo di aprire un dialogo e un confronto su temi rilevanti che interessano i quartieri della zona urbana est della città.
Dopo una breve introduzione per raccontare le attività svolte fino ad ora (Atlante, questionario “Reggio Emilia come va?”, bando “I quartieri ripartono”), sono stati presentati la metodologia, il processo di lavoro e gli strumenti ed il tema oggetto di discussione della riunione. L’incontro si è focalizzato intorno a politiche di partecipazione e di co- progettazione volte a rafforzare le dinamiche relazionali per rilanciare il recupero e la cura del quartiere.
L’idea è di sviluppare e consolidare servizi di prossimità in relazione a quelli pubblici esistenti coinvolgendo gli abitanti e gli attori operanti sul territorio. A tal fine sarà possibile incrementare socialità e inclusione auspicando un’unica regia per le attività da realizzare
ARGOMENTI DI DISCUSSIONE
1. Quali idee e progetti vorreste sviluppare insieme per potenziare e sviluppare i servizi di prossimità a Villa Ospizio e Mirabello?
Intergenerazionalità, socialità e benessere fisico: azioni capillari e diffuse per migliorare l’offerta dei servizi di prossimità
Alcune proposte:
Individuare e mappare luoghi del quartiere sia pubblici che privati a uso pubblico (o comunque messi a disposizione del pubblico) per renderli sedi di attività motoria rivolta a tutti, in particolare donne, anziani, persone sole in aggiunta a quelle già operative prima dell’emergenza sanitaria;
Promuovere corsi di yoga, pet therapy e attività motoria in diversi luoghi del quartiere, come realizzato al parco San Lazzaro;
Attivare un servizio di accompagnamento per la spesa per persone in difficoltà;
Ampliare i luoghi di svolgimento della cosiddetta ginnastica condominiale, sulla falsa riga dell’esperienza portata avanti da Emmaus nella sala di via Caravaggio;
Diffondere in tutto il quartiere, sia nei centri sociali che nelle sale di condominio e altri spazi aperti al pubblico, il filòs, rivolgendosi soprattutto agli anziani soli;
Attivare il progetto Luoghi Comuni in luoghi simbolo della socialità come la Residenza Gerra e il centro sociale Venezia in un viaggio performativo e intergenerazionale attraverso le “storie” di queste realtà di quartiere. Sarebbe importante declinare le azioni progettuali sull’adolescenza e la preadolescenza nel medio e lungo termine mettendo insieme ragazzi e famiglie, prevedendo momenti
“aperti” che vadano oltre alla semplice educazione parascolastica pomeridiana;
Sviluppare progetti di riqualificazione del verde ed educazione all’orticoltura presso il giardino della Residenza Gerra, aperti a tutti;
Pensare a progetti che mettano insieme persone diverse fra loro per accrescere la socialità, lo scambio esperienziale e non solo per far fronte a bisogni specifici. Lo scopo dovrebbe essere quello di unire le persone, includendo tutti, e non solo attraverso l’individuazione dei problemi, per non rischiare di “targhetizzare le iniziative per le loro condizioni personali. Si rischia di formare “isole di persone”
escludendo molti cittadini.
Rigenerazione urbana attraverso il potenziamento delle relazioni fra le persone: progetti per tutti al Campo di Marte 1 e 2
Alcune proposte:
Ampliare l’inclusione intergenerazionale al Campo di Marte 1, sia dal punto di vista dell’offerta socio-ricreativa sia che nella organizzazione delle attività ludiche, oggi principalmente declinate sugli anziani che frequentano il centro sociale Arci Nuovo Gramsci-La Casetta.
Sviluppare proposte accattivanti di socialità, sport e intrattenimento per le giovani famiglie al Campo di Marte 1 non solo in modo estemporaneo, ma proposte con una continuità temporale
Adeguare gli spazi del centro sociale Nuovo Gramsci-La Casetta alle esigenze di tutte le fasce d’età dando la possibilità di poter ospitare discipline e iniziative rivolte a tutti, soprattutto alle famiglie e ai ragazzi (doposcuola, laboratori, corsi, eventi, attività sportive ecc.). Il grosso limite del Centro Sociale è la capienza interna, che essendo molto limitata non può ospitare iniziative rilevanti.
Valorizzare il campetto da basket del parco Campo di Marte 2 coinvolgendo la squadra sportiva Basket 2000 Reggio Emilia che svolge attività alla palestra scolastica comunale della scuola primaria Elsa Morante (Villaggio Stranieri). Un gruppo di giovani frequentatori del campo sarebbe disponibile a prenderlo in cura collaborando con l’attiguo centro sociale Arci Sergio Stranieri, con l’obiettivo di attirare e attivare nuovi volontari.
Portierato sociale di quartiere da Polveriera a Zona Stazione: coesione, scambi interculturali, azioni di prossimità
Alcune proposte:
Realizzare azioni diffuse di contrasto alla vulnerabilità nei quartieri Mirabello e Zona Stazione supportando la popolazione residente secondo modalità condivise con tutti i partner operanti sul territorio, partendo dal bando Welcom della Fondazione Manodori attraverso la Cooperativa di comunità Impossibile;
Rilanciare il progetto Portagirevole rinforzando il ruolo de La Polveriera come punto di riferimento in cui trovare informazioni, nuovi servizi alla persona e di ascolto (recapito pacchi, spesa a domicilio, supporto per piccoli lavori di manutenzioni, alfabetizzazione digitale, ecc) oltre a spazi aperti di formazione, convivialità e scambio;
Utilizzare il know-how de La Polveriera in Zona Stazione rilanciando in loco il portierato sociale. Ai nuovi servizi occorre dare continuità: all’esperienza delle
“antenne di quartiere”; al supporto scolastico in via Turri e strade limitrofe;
complesso abitativo di Reggio Est;
Promuovere il progetto Community Radio (radio di comunità) in Zona Stazione:
tutto ciò che ruota attorno alla radio porta un importante valore aggiunto a livello sociale: podcast, dj-set, programmi, interviste. Occorre partire dall’ascolto e dal contenuto, che deve essere maggiormente valorizzato. Per questo progetto servono tante competenze e persone che abbiano l’intenzione di raccontarsi.
2. Siete disposti a collaborare tra voi per sperimentare azioni di prossimità a supporto della coesione sociale nel quartiere ?
Implementare qualitativamente le proposte progettuali attraverso la messa in rete di nuovi partner e nuovi spazi.
Alcune proposte:
Il progetto del Portierato sociale de La Polveriera vede fra i suoi partecipanti la cooperativa sociale Coress che si è detta disponibile a collaborare con altre realtà, anche in campo non prettamente sociale;
La polisportiva Beriv Multisport e la società sportiva Gisport, che gestiscono il centro polisportivo di via Terrachini, lo stadio Mirabello e diverse piscine comunali, si sono dette disponibili a mettere a disposizione le proprie competenze sportive per i progetti di coesione sociali sviluppati;
La Uisp di Reggio Emilia è disponibile a essere coinvolta nello sviluppo dei progetti in essere e ad attivare le progettualità programmate in partnership con gli altri attori che operano sul territorio;
Individuare un luogo dove provare a istituire uno spazio di comunità collaborativo, animato da diverse realtà e attività volte a supportare e sviluppare servizi di quartiere. La Polveriera, in qualità di spazio “flessibile” non può oggi ospitare spazi deputati a queste attività ma cerca partnership e alleanze con soggetti interessati per approfondire questa possibilità;
Valorizzare gli spazi di Café Reggio, in piazza Domenica Secchi, facendolo diventare un contenitore di socialità in cui i bisogni dei cittadini possano insieme diventare progettualità e risorse comunitarie in grado di promuovere diverse attività con il coinvolgimento degli abitanti del quartiere attraverso il coordinamento della Cooperativa di comunità Impossibile.
Si propone il progetto Luoghi Comuni che ha l’obiettivo di individuare luoghi di interesse storico e architettonico da rigenerare attraverso la partecipazione delle persone come strategia di incontro. Creando itinerari storico-artistici per riscoprire parti della città.
IMPEGNI
Partecipanti al focus-group. Coinvolgere altre persone potenzialmente interessate ai temi chiave da portare avanti, invitandole concretamente a iscriversi e a partecipare.
Architetti di quartiere. Si impegnano ad inviare e condividere il report con i partecipanti e ad organizzare un nuovo incontro di restituzione di quanto emerso nei vari focus-group.
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PROPOSTE E TEMI CHIAVE DA PORTARE AVANTI
Intergenerazionalità, socialità e benessere fisico: azioni capillari e diffuse per migliorare l’offerta dei servizi di prossimità
Dare seguito azioni progettuali di successo (come l’attività motoria condominiale) e svilupparne di nuove rivolte a tutti, in particolare donne, anziani, persone sole in aggiunta a quelle che erano già operative prima dell’emergenza sanitaria. Rendere i progetti più diffusi e capillari su tutti il territorio (sale condominiali, circoli, ecc).
Rigenerazione urbana attraverso il potenziamento delle relazioni fra le persone: progetti per tutti al Campo di Marte 1 e 2
Implementare l’inclusione intergenerazionale al Campo di Marte 1 e 2, attraverso l’adeguamento dell’offerta socio-ricreativa e sportiva, oggi orientata verso le fasce d’età più anziane. Migliorare le infrastrutture ricreative al Campo di Marte 1.
Valorizzare il campo di basket del Campo di Marte 2.
Portierato sociale di quartiere da Polveriera a Zona Stazione: coesione, scambi interculturali, azioni di prossimità
Attivare il portierato sociale di quartiere a Polveriera e Zona Stazione sperimentando azioni di prossimità a supporto della coesione sociale come: piccoli servizi di quartiere, socializzazione, attività culturali e formative. Connettere l’esperienza de La Polveriera con la Zona Stazione per farle interagire fra loro.
Sviluppare la radio di comunità di Zona Stazione e valorizzare gli spazi di Café Reggio.