BILANCIO DI PREVISIONE 2015
RELAZIONE DEL RESPONSABILE
DEL SERVIZIO FINANZIARIO
ALLEGATO D
INDICE
IL CONTENUTO DEL BILANCIO 3
LE ENTRATE 3
LE ENTRATE TRIBUTARIE 3
Addizionale sui consumi di energia elettrica 4
Imposta provinciale di trascrizione autoveicoli 4
Imposta sulle assicurazioni per responsabilità civile auto 4 Tributo regionale per deposito in discarica rifiuti solidi 4
Tributo per l’ambiente 5
Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES) 5
I TRASFERIMENTI ERARIALI 6
I TRASFERIMENTI REGIONALI 7
LE ENTRATE EXTRATRIBUTARIE 7
ENTRATE DERIVANTI DA ALIENAZIONI BENI PATRIMONIALI 8
I TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALE 9
ASSUNZIONE DI PRESTITI 10
LE SPESE 11
IL PROGRAMMA DEGLI INCARICHI 11
LA SPESA DEL PERSONALE 12
L’AMMORTAMENTO DEI PRESTITI 17
OPERAZIONI DI INTEREST RATE SWAP 20
IL FONDO DI RISERVA 21
IL FONDO SVALUTAZIONE CREDITI 22
RIDUZIONI DI SPESA PREVISTE DALLA LEGGE 228/2012 22
GLI INVESTIMENTI 26
GLI EQUILIBRI DI BILANCIO 32
IL PATTO DI STABILITA’ INTERNO 33
Art. 172 TUEL (D. Lgs. 18/08/2000 n. 267) comma 1, lettera f – Tabella dei
parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale 39
I SOGGETTI PARTECIPATI 41
IL CONTENUTO DEL BILANCIO
Le entrate
Sinteticamente, l’evoluzione delle entrate correnti presenta il seguente andamento:
Andamento delle entrate correnti
2013 ACCERTAMENTI
2014 PREVISIONE
INIZIALE
2014 PREVISIONE
ASSESTATA
2015 PREVISIONE
INIZIALE
Entrate
€/000 €/000 €/000 €/000
Entrate tributarie 40.680 36.489 35.889 35.217
Trasferimenti statali 6.651 645 645 520
Trasferimenti regionali e da altri enti del settore pubblico
34.467 30.551 34.760 30.914
Entrate extratributarie 19.419 30.015 34.077 29.117
Totale 101.217 97.700 105.371 95.760
Nel dettaglio, le entrate tributarie, che rappresentano l’autonomia finanziaria dell’Ente e quindi una delle principali fonti di finanziamento delle spese inserite in bilancio, sono le seguenti:
2013 ACCERTAMENTI
2014 PREVISIONE
INIZIALE
2014 PREVISIONE
ASSESTATA
2015 PREVISIONE
INIZIALE
Entrate Tributarie
€/000 €/000 €/000 €/000
Imposta Responsabilità Civile Autoveicoli 26.199 23.600 22.200 21.760
Imposta prov.le trascrizione di autoveicoli 10.256 9.850 10.650 10.420
Addizionale sui consumi di energia elettrica 402 0 0 0
Tributo Ambientale Provinciale 2.054 2.539 2.539 2.537
Compartecipazione tassa smaltimento rifiuti in discarica
616 500 500 500
Altre Entrate 1.152 0 0 0
Totale tributi propri 40.679 36.489 35.889 35.217
Compartecipazione IRPEF 0 0 0 0
Totale entrate tributarie 40.679 36.489 35.889 35.217
Le entrate tributarie
Occorre precisare, analizzando le singole poste di entrata, che la valutazione dei gettiti è avvenuta, evitando di sovrastimare le previsioni, in linea con le politiche di bilancio che si intendono realizzare ed in linea con la situazione generale di crisi economico-finanziaria.
Le previsioni dell'anno 2015 sono state effettuate in base alle realizzazioni dell'anno 2014.
Addizionale sui consumi di energia elettrica
Istituita nel 1988 con D.L. 28/11/1988 N. 511, si applica sui consumi non domestici fino a 200.000 Kwh di consumi mensili con potenza impegnata superiore a 200 Kwh.
Nell’anno 2012 L’addizionale sui consumi di energia elettrica è stata sostituita con il fondo speri- mentale di riequilibrio che successivamente con il D. Lg. 95/2012 è stato poi oggetto di riduzione.
Nell’anno 2013 sono stati realizzati € 402.207,87 per conguagli dell’anno 2011 fatturati nel 2013.
Dall’anno 2014 la previsione risulta essere a zero in quanto i conguagli dovrebbero essere esauriti.
Imposta provinciale di trascrizione autoveicoli
È stata istituita, con D.Lgs 446/1997, a favore delle Province dal 01/01/1999, riassorbendo l’imposta erariale (IET) e l’addizionale provinciale, dovute fino al 31/12/1998 sulle trascrizioni nel PRA. La sua assegnazione ha comportato, conseguentemente, una riduzione dei trasferimenti erariali.
A partire dal 2000, la Provincia ha deliberato l’aumento massimo consentito del 20% sull’imposta base.
Dall’anno 2007 la Provincia si è avvalsa della facoltà prevista dalla Legge Finanziaria di maggiorare dal 20% al 30% la tariffa base.
L’aumento dell’anno 2012 rispetto al 2013 è dovuto alla soppressione della tariffa per gli atti sogget- ti ad iva ed alla loro previsione degli stessi, secondo criteri vigenti per gli atti non soggetti ad iva. In definitiva, per tutte le tipologie di trascrizioni, dal 16 Settembre 2011, viene applicata la misura della tariffa proporzionale. (art. 1 comma 12 D.L. 138/2011).
La previsione dell'anno 2015 è formulata sulla base dei dati 2014 assestati.
Imposta sulle assicurazioni per responsabilità civile auto
L’art. 60 del D.Lgs. 15/12/1997 n. 446 ha previsto che il gettito dell’imposta sulle assicurazioni con- tro la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, esclusi i ciclomotori, sia attribuito alle Province dove hanno sede i Pubblici Registri Automobilistici nei quali i veicoli sono iscritti, ovvero per le macchine agricole, alle Province nel cui territorio risiede l’intestatario della carta di circolazione.
Il decreto del Ministero delle Finanze 14/12/1998 n. 457 ha disposto con regolamento le norme per l’attribuzione alle Province ed ai Comuni del gettito delle imposte sulle assicurazioni. I pagamenti vengono effettuati dalle società di assicurazione ai concessionari della riscossione che riversano a lo- ro volta gli incassi alle Province interessate.
La normativa vigente è impostata nel senso che le Province non hanno la titolarità del tributo, ma del solo gettito, per cui risultano difficoltosi i controlli dei soggetti obbligati al versamento del tributo.
Tuttavia rimane questo il maggior provento tributario della Provincia.
Il decreto 68/2011 sul federalismo regionale e provinciale ha modificato la tipologia di tale imposta, attribuendo la titolarità alle Province, con gli obblighi ed i poteri conseguenti.
La previsione 2015 è iscritta in bilancio sulla base dei dati 2014 tenendo conto della tendenza di ri- duzione che già è stata effettuata nell’anno 2014 in sede di assestamento.
Tributo regionale per deposito in discarica rifiuti solidi
Il tributo è stato istituito, a favore delle Regioni, con provvedimento di accompagnamento alla finan- ziaria 1996, Legge del 23/12/1995 n. 549, in ragione di aliquote differenziate per tipologia di rifiuti, prevedendo altresì che il 10% del tributo riscosso venisse devoluto alle Province.
Il tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi è stato istituito con l’art. 3, commi da 24 a 40 della L. 28 dicembre 1995 n. 549. Il tributo è dovuto per il 90% alle regioni e per il 10% alla Provincia. Il soggetto passivo dell’imposta è il gestore della discarica o dell’impianto di inceneri- mento (Legge R.T. 29 luglio 1996 n. 60). L’ammontare dell’imposta è fissato, per tipologia e kg di rifiuto, con legge regionale entro il 31 luglio di ciascun anno, per l’anno successivo ovvero, in man- canza della legge regionale, nella misura vigente per l’anno precedente.
Il gettito è stato stimato nella stessa misura dell’anno precedente, corrispondendo all’effettiva realiz- zazione “storica” effettuata negli anni.
Tributo per l'esercizio delle funzioni di tutela, protezione e igiene dell’ambiente
È stato introdotto dal 1993 come addizionale alla tassa rifiuti riscossa dai Comuni, e dal 1995 è ap- plicato con l’aliquota del 2,5%.
Questa addizionale è stata introdotta con il D.Lgs. 30/12/1992 n. 504, art. 19, con decorrenza 1 gen- naio 1993 a fronte dell’esercizio delle funzioni amministrative della Provincia di organizzazione del- lo smaltimento dei rifiuti, del rilevamento, della disciplina ed il controllo degli scarichi e delle emis- sioni e la tutela, difesa e valorizzazione del suolo.
Il tributo è commisurato alla superficie degli immobili assoggettati dai Comuni alla tassa per lo smal- timento dei rifiuti (TARSU) e soggetti passivi sono gli stessi sui quali grava la predetta tassa comu- nale. Il tributo provinciale si applica anche nel caso in cui i Comuni abbiano, ai sensi del D.Lgs.
05/02/1997 n. 22, istituito la cd. “Tariffa Ronchi”.
La tariffa è composta da una quota determinata in relazione al costo del servizio e da una quota rap- portata alla quantità di rifiuti conferita, all’entità dei costi di gestione ed al servizio fornito; essa do- vrà coprire i costi di investimento e di esercizio.
L’aliquota è determinata annualmente dalla Provincia nella misura compresa tra l’1% ed il 5%. Il tri- buto in argomento è accertato direttamente dai singoli Comuni del territorio provinciale mentre la ri- scossione può essere effettuata o dal Comune o dall’agente della riscossione i quali riversano l’imposta provinciale all’Ente competente. Dall’anno 2012, la Provincia, ha adottato la variazione dell’aliquota al 5%.
Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES)
Il D.L. n. 201/2011 (art. 14, comma 1) ha istituito, a decorrere dal 1° gennaio 2013 il tributo comu- nale sui rifiuti e sui servizi, a copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento (TARES), come individuati dal regolamento previsto dal comma 12 dello stesso articolo richiamato.
Dall’entrata in vigore della TARES, disciplinato da apposito regolamento è soppressa l’applicazione della Tarsu (o della Tia) nonché l’addizionale comunale per l’integrazione dei bilanci degli enti co- munali di assistenza. Più in particolare sono eliminati:
• la tassa Smaltimento Rifiuti Solidi Urbani (Tarsu) – capo III del D.Lgs. 507/93;
• la tariffa per la gestione dei rifiuti urbani (TIA1) – art. 49 del D.Lgs. 22/97;
• la tariffa per la gestione dei rifiuti urbani (TIA2) – art. 238 D.Lgs. 152/2006;
• l’addizionale ex eca, introdotta dal R.D.L. 2145/1937, già interamente devoluta ai comuni dall’art. 3, comma 39, della legge 549/95.
Il nuovo tributo prevede al suo interno:
• la componente destinata al finanziamento dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati;
• la componente volta a finanziare i servizi indivisibili dei comuni.
La componente rifiuti del tributo può avere due diverse modalità applicative (art. 14, comma 29, D.L. 201/2011):
•
•
•
• tributo;
••
•• tariffa corrispettiva.
L’art. 14, comma 28, del D.L. 201/2011 fa salva l’applicazione del tributo provinciale per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione ed igiene dell’ambiente, previsto dall’art. 19 del D.Lgs. 504/92.
Il tributo è applicato nella misura percentuale stabilita dalla provincia sull’importo del tributo ed è commisurata alla superficie dei locali e delle aree assoggettabili al tributo, esclusa la maggiorazione relativa alla componente dei servizi.
Dall’anno 2014 è entrata in vigore la TARI (TAssa RIfiuti) per la quale previsione è stato fatto rife- rimento allo stesso gettito TARES.
La previsione del tributo provinciale iscritta nell’anno 2015 è uguale a quella dell’assestato 2014, corrispondente al gettito storico leggermente maggiorato per effetto dell’incremento della base im- ponibile dei Comuni a seguito dell’entrata in vigore della TARES.
Risultano inadempienti alcuni Comuni per i quali dovranno essere attivate le procedure di riscossio- ne coattiva.
I trasferimenti erariali
L’importo del fondo sperimentale di riequilibrio ammontava per l’anno 2012 per la Provincia di Pisa ad Euro 10.330.902,21.
Lo stesso veniva istituito a partire dall’anno 2012, dal comma 1 dell’articolo 21 del Decreto Legisla- tivo 06/05/2011 n. 68, che prevedeva la sua alimentazione mediante gettito della compartecipazione provinciale all’Irpef in misura corrispondente ai trasferimenti erariali soppressi ed alle entrate deri- vanti dalla soppressa addizionale provinciale all’accisa sull’energia elettrica, prevista dall’articolo 52 del D. Lgs. n. 504 del 1995.
La ripartizione del fondo tra le province, determinata in base al Decreto del Ministero dell’Iinterno, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, è stata effettuata con i seguenti criteri:
il 50% del fondo in proporzione al valore della spettanza figurativa dei trasferimenti fiscalizzati al 01.01.2012;
il 38% del fondo in proporzione al gettito della soppressa addizionale provinciale all’accisa sull’energia elettrica prevista dall’articolo 52 del D. Lgs. n. 504 del 1995;
il 5% del fondo in proporzione alla popolazione residente;
il 7% del fondo in proporzione all’estensione del territorio provinciale.
Il concorso alla manovra di finanza pubblica degli enti locali, nel rispetto dei principi di coordina- mento della finanza pubblica di cui agli articoli 117 terzo comma e 119 secondo comma della Costi- tuzione e conformemente agli impegni assunti dal nostro paese in sede comunitaria è perseguito at- traverso la riduzione del fondo sperimentale di riequilibrio, disposta dall’articolo 16 del Decreto Legge 06/07/2012 n. 95, convertito con modificazioni dalla Legge 07/08/2012 n. 135, modificato dall’articolo 1 commi 119 e 121 della Legge di stabilità 2013, cioè la L. 24/12/2012 n. 228.
Le norme di cui sopra prevedono al comma 7 le riduzioni del fondo sperimentale di riequilibrio del fondo perequativo e dei trasferimenti erariali dovuti alle province di 1.200 milioni di euro per cia- scuno degli anni 2013 e 2014 e di 1.250 milioni di euro a decorrere dall’anno 2015.
Il Decreto Legge n. 35/2013 ha previsto la quota di riduzione per ciascuna provincia, assegnando alla provincia di Pisa la riduzione di Euro 12.512.822.
Ne deriva quindi che la Provincia di Pisa dovrebbe restituire alla Stato la differenza di Euro 2.182.000, che dovrebbe essere conguagliata sui versamenti da parte dell’agenzia delle entrate, a tito- lo di imposta responsabilità civile auto.
Il bilancio di previsione 2013 è stato quindi assestato su tali valori, anche se, in sede di conversione del Decreto Legge n. 35/2013, non sono stati confermati i tagli per le Province.
Successivamente è poi intervenuto il D.L. n. 126 del 31/10/2013 con il quale è stata effettuata la mo- difica delle ripartizione dei tagli alle Province assegnando alla Provincia di Pisa un taglio di € 12.579.231,00.
Ne è derivato quindi che la Provincia di Pisa ha dovuto restituire alla Stato la differenza di Euro 2.248.328,79, somma conguagliata sui versamenti da parte dell’agenzia delle entrate a titolo di impo- sta responsabilità civile auto nei primi mesi dell’anno 2014, in base all’art. 1, comma 129 della L.
228/2012.
Per l’anno 2014 oltre alla riduzione prevista dall’art. 16, comma 7 del D.L. 95/2012 ammontante ad € 2.339.653,61 sono stati aggiunti ulteriori tagli previsti dal D.L. 66/2014 per l’importo complessivo di
€ 4.572.241,76 per il complessivo di restituzione allo Stato per € 6.911.895,37.
Per l’anno 2015 il contributo della Provincia alla Finanza Pubblica in applicazione di tutte le norme vigenti ammonta ad € 8.898.000,00 per divenire, a partire dell’anno 2016, € 9.000.000,00. La somma viene iscritta nelle spese del Servizio Risorse Finanziarie quale trasferimento da corrispondere allo Stato.
Non risultano pertanto iscritti trasferimenti erariali con esclusione del Fondo Sviluppo Investimenti per importi residuali e completo azzeramento dall’anno 2017.
I trasferimenti regionali
La riduzione dei trasferimenti regionali dipende principalmente dalla riduzione delle assegnazioni per il Fondo Sociale Europeo per la formazione professionale e delle politiche attive del lavoro e per l’esaurirsi di progetti a destinazione vincolata.
Le entrate extratributarie
Al progressivo venir meno della dipendenza dalla finanza derivata (dallo Stato, dalla Regione) per il finanziamento della gestione dell’ente, si è accentuata l’attenzione su tutte le altre entrate correnti della Provincia. Si conferma, nel corso di questi ultimi anni, la maggiore attenzione alla redditività del patrimonio sia per quanto concerne i fitti degli immobili di proprietà provinciale, sia per quanto riguarda le entrate derivanti dai canoni (demanio idrico e occupazione suolo pubblico). Nonostante l’attenzione dell’ente alla massimizzazione delle giacenze di cassa gli interessi attivi hanno subito una riduzione rilevante per effetto della tendenza di riduzione dei tassi di interesse e delle giacenze di cassa.
L’aumento dei proventi dei servizi pubblici, a partire dall’anno 2013, rispetto agli anni precedenti è dovuto principalmente all’aumento delle sanzioni per violazione codice della strada, a seguito della iscrizione delle stesse per effetto dei ruoli inviati ad Equitalia per sanzioni non riscosse per gli anni 2008 – 2011, che sono stati finalizzati, nell’anno 2013, a copertura di eventuali spese che potrebbero derivare alla Provincia dai contenziosi sui lavori pubblici e per effetto della diversa iscrizione in bi- lancio delle sanzioni stesse, che l’anno prima venivano contabilizzate nel Titolo II dell’entrata quali trasferimenti dalla Provincia di Firenze.
Nell’anno 2014 risultano inoltre iscritti € 8.000.000,00 quale sanzioni per violazioni al codice della strada destinate al Fondo Svalutazione Crediti per effetto di una diversa modalità di gestione rispetto agli anni precedenti consistente nell’iscrizione integrale delle sanzioni elevate e della iscrizione del Fondo Svalutazione Crediti per le sanzioni non effettivamente riscosse.
La tabella seguente illustra, per tipologia, l’andamento triennale delle principali voci che compongo- no l’entrata corrente:
Differenze VOCI DI ENTRATA
Accertamenti 2013
(a)
Previsione iniziale
2014 (b)
Previsione assestata
2014 (c)
Previsione iniziale
2015 (d)
valori assoluti
(e=d-c)
%
(f=e*100 /b)
Titolo 1° Entrate tributarie
Tributo in materia ambientale 2.054.346,69 2.539.000,00 2.539.000,00 2.537.000,00 -2.000,00 -0,07 Imposta provinciale di trascrizio-
ne 10.256.104,17 9.850.000,00 10.650.000,00 10.420.000,00 -230.000,00 -2,33
Addizionale sui consumi di ener-
gia elettrica 402.207,87 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Imposta su assicurazioni R.C.
Auto 26.198.982,21 23.600.000,00 22.200.000,00 21.760.000,00 -440.000,00 -1,86
Compartecipazione IRPEF 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Tributo per deposito in discarica
rifiuti solidi 615.734,58 500.000,00 500.000,00 500.000,00 0,00 0,00
Altri tributi 1.152.239,38 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Totale Titolo 1° 40.679.614,90 36.489.000,00 35.889.000,00 35.217.000,00 -672.000,00 Titolo 2° Trasferimenti cor-
renti da stato, regione, altri enti
Trasferimenti dello Stato 6.650.514,02 645.000,00 645.000,00 520.000,00 -125.000,00 -19,37
Trasferimenti regionali:
Contributi a parziale copertura
spese generali 2.090.043,88 2.950.000,00 3.810.000,00 2.950.000,00 -860.000,00 -29,15 Regionali diversi 7.696.677,07 4.415.000,00 6.912.000,00 7.473.000,00 561.000,00 12,70 Funzioni delegate 21.720.612,30 20.127.000,00 20.863.000,00 17.633.000,00 -3.230.000,00 -16,04 Trasferimenti correnti da altri enti 2.959.631,42 3.059.000,00 3.175.000,00 2.858.000,00 -317.000,00 -10,36
Totale Titolo 2° 41.117.478,69 31.196.000,00 35.405.000,00 31.434.000,00 -3.971.000,00 Titolo 3° Entrate extratribu-
tarie
Entrate patrimoniali diverse:
Cat. 1 Proventi servizi pubblici 11.431.596,30 21.209.730,00 23.487.730,00 21.297.730,00 -2.190.000,00 -10,32 Cat. 2 Proventi dei beni dell'ente 4.274.859,89 4.121.000,00 4.521.000,00 4.195.000,00 -326.000,00 -7,91 Cat. 3 Interessi su anticipazioni e
crediti 150.133,41 100.000,00 100.000,00 100.000,00 0,00 0,00
Cat. 4 Utili netti delle aziende
partecipate 296.832,88 0,00 162.693,00 0,00 -162.693,00 -100,00
Cat. 5 Proventi diversi 3.265.673,17 4.584.270,00 5.805.577,00 3.524.270,00 -2.281.307,00 -49,76 Totale Titolo 3° 19.419.095,65 30.015.000,00 34.077.000,00 29.117.000,00 -4.960.000,00
TOTALE 101.216.189,24 97.700,000,00 105.371.000,00 95.768.000,00 -9.603.000,00
Entrate derivanti da alienazioni beni patrimoniali
L’art. 58 della Legge 06 agosto 2008 n. 133 pone l’accento sulla valorizzazione del patrimonio im- mobiliare di Regioni, Province, Comuni ed altri Enti Locali. E’ prevista la redazione del Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni Immobiliari quale allegato al Bilancio di Previsione.
Il Servizio Patrimonio ha provveduto alla redazione dello stesso mediante apposita proposta di deli- bera consiliare al cui dettaglio viene fatto rinvio, tenendo presente che trattasi di beni non strumentali e quindi direttamente non collegati all’esercizio delle proprie funzioni istituzionali.
Il ricavato delle alienazioni è inserito in bilancio per complessivi € 16.770.000,00:
- nell’anno 2015 per € 4.650.000,00 che costituiscono finanziamento del programma degli inve- stimenti;
- nell’anno 2016 per Euro 3.320.000,00 che costituiscono finanziamento del programma degli in- vestimenti e per € 1.000.000,00 a rimborso straordinario prestiti, per l’importo complessivo di € 4.320.000,00;
- nell’anno 2017 per Euro 7.800.000,00, che costituiscono finanziamento del programma degli in- vestimenti.
Sono poi inseriti quali previsioni di Bilancio:
• Esercizio 2015 - Euro 16.000.000,00 complessivi per vendite partecipazioni societarie, pro- venti derivanti dalla vendita della partecipazione nella Società Agricola Fondi Rustici Monte- foscoli che finanziano il rimborso straordinario prestiti per l’intera quota;
• Esercizi 2015 – 2016 – 2017 Euro 40.000,00 l’anno per complessivi € 120.000,00 nel trien- nio per vendite automezzi destinati alla sostituzione degli stessi.
In base all’art. 199 del Testo Unico degli Enti Locali che disciplina le modalità di finanziamento de- gli investimenti, gli stessi proventi derivanti da alienazioni di beni del patrimonio immobiliare, sono destinati a spese di investimento ed al rimborso anticipato di prestiti già accesi.
La risultante è una politica di bilancio da valutare positivamente in quanto costituisce sistema di au- tofinanziamento che evita il ricorso all’indebitamento, in linea con le normative di carattere generale di indirizzo agli enti locali e che hanno inoltre effetto positivo sui saldi di cui al patto di stabilità.
I trasferimenti in conto capitale
I trasferimenti finalizzati ad investimenti in conto capitale per il 2015 ammontano a € 76.807.000; di cui € 7.330.000 di fondi provenienti dallo Stato, € 60.682.000 di fondi provenienti dalla Regione, € 6.085.000 provenienti da altri enti ed € 2.710.000 relativi a trasferimenti in conto capitale da altri soggetti:
Trasferimenti di capitale dallo Stato
- € 7.330.000 per interventi diversi Istituti scolastici superiori (da Ministero).
Trasferimenti di capitale dalla regione
- € 1.000.000 per lavori difesa dal rischio idrogeologico e dagli incendi boschivi;
- € 528.000 per lavori di riqualificazione territoriale fiume Arno;
- € 2.800.000 per interventi difesa della costa;
- € 6.604.000 per interventi su opere idrauliche eventi diversi;
- € 133.000 per SRT 12 Abetone – interventi risanamento acustico;
- € 1.302.000 per manutenzione straordinaria viabilità;
- € 10.025.000 per navigabilità Scolmatore d’Arno;
- € 40.000 per acquisto automezzi:
- € 19.500.000 per derivazione fiume Serchio;
- € 2.300.000 per lavori fiume Era cassa di espansione E1 – E2;
- € 150.000 per ristrutturazioni edifici scolastici:
- € 16.300.000 per trasferimenti regionali.
Trasferimenti di capitale da Comuni
- € 1.175.000 per navigabilità Scolmatore d’Arno;
- € 10.000 per realizzazione rotatoria SP25 Vicopisano e SP 2 Vicarese;
- € 300.000 per lavori di viabilità.
Trasferimenti di capitale da altri Enti del settore pubblico - € 3.600.000 per navigabilità Scolmatore d’Arno.
Trasferimenti di capitale da altre Province
- € 1.000.000 per navigabilità Scolmatore d’Arno.
Trasferimenti di capitale da altri soggetti
- € 630.000 da vari soggetti per ristrutturazione immobili;
- € 2.000.000 da COSVIG per ripristino movimenti franosi SP329 e SP 27.
- € 80.000 da AEP per ripristino caldaie istituti scolastici.
Assunzione di prestiti
Nella programmazione del bilancio 2015 risulta confermata la volontà di contribuire allo sviluppo economico del territorio provinciale, mediante il potenziamento delle infrastrutture viarie, dell’edilizia scolastica ed altri investimenti di alto valore strategico per la collettività.
Una delle fonti di finanziamento principale degli investimenti, costituito dal ricorso all’indebitamento, è stato azzerato già da diversi anni. Nel Bilancio di Previsione 2015 e nel bilancio pluriennale per gli anni 2016 e 2017 viene continuata tale politica per perseguire ancora di più ri- spetto agli esercizi passati, la politica di riduzione del debito complessivo, iniziata a partire dall’anno 2007, pur assicurando alcuni investimenti rilevanti e prioritari, con altre modalità di finanziamento.
Tale strategia è in linea con l’art. 77 bis, comma 10 della L.133/2008, che prevede l’emanazione di un decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze che, sulla base degli obiettivi programmatici indicati nei documenti di programmazione economico – finanziario dovrebbe determinare per gli En- ti locali, le percentuali di incremento della consistenza dell’indebitamento al 31 dicembre dell’anno precedente, decreto che ancora non è stato predisposto.
Inoltre, l’articolo 204 del Testo Unico degli enti locali nella nuova versione definitiva ha modificato la capacità di indebitamento degli enti locali introducendo la gradualità di riduzione, per il rapporto interessi passivi/entrate correnti previsto nella misura del 8% a decorrere dall’anno 2012.
Le pesanti restrizioni operate dalle varie manovre che sono intervenute negli anni sui limiti del patto, inducono inoltre alla non programmazione di investimenti mediante indebitamento, che non potreb- bero quindi concretizzarsi in pagamenti. Le pesanti restrizioni inducono alla ricerca di risorse per il rimborso straordinario prestiti, in modo da creare possibilità di spesa sulla parte investimenti per la prosecuzione dei lavori finanziati da indebitamento acceso negli anni precedenti, che non è più so- stenibile con il quadro della finanza pubblica attuale.
E’ stato provveduto alla individuazione di ulteriori risorse, provenienti da autofinanziamento.
Nonostante la riduzione delle risorse, viene fatto ricorso all’avanzo economico, anche se per importi modesti (ossia l’eccedenza delle entrate correnti non destinate alla spesa di parte corrente), per il fi- nanziamento delle spese di investimento.
Vengono inoltre utilizzati i proventi derivanti dall’alienazione del patrimonio immobiliare per il fi- nanziamento degli investimenti inseriti nel programma annuale dei lavori pubblici e per il rimborso straordinario dei prestiti.
Le spese
La diminuzione delle entrate tributarie e la significativa riduzione dei trasferimenti erariali e regiona- li ha prodotto una eccessiva rigidità della spesa, già parzialmente incomprimibile per effetto soprat- tutto dell’indebitamento contratto negli anni 2000-2004. La Provincia ha adottato le seguenti politi- che di bilancio:
• riduzione della spesa per rimborso prestiti dovuta:
a. ad alcune operazioni di rimborso realizzate nell’anno 2010 i cui benefici finanziari sono stati già evidenti nel 2011;
b. ad alcune operazioni di rimborso realizzate nell’anno 2011 i cui benefici finanziari sa- ranno concretizzati nel 2012;
c. ad altre operazioni realizzate nell'anno 2012, il cui beneficio finanziario decorre dal 2013 grazie alla attribuzione di trasferimenti erariali finalizzati proprio al rimborso prestiti per €. 1.068.000,00;
d. a nuove operazioni di rimborso prestiti straordinario, da realizzare al termine dell’esercizio 2013 mediante l’utilizzo dei trasferimenti erariali arretrati per l’importo di circa
€ 5.500.000,00 i cui benefici finanziari si concretizzeranno a partire dall’anno 2014;
• politiche di spesa in riduzione tese a privilegiare le funzioni fondamentali ed istituzionali;
• proseguimento della riduzione delle spese generali per il funzionamento dell’Ente con particola- re riferimento alle spese per affitti che risultano al “minimo storico”;
• proseguimento della revisione dell’attività progettuale da rendere ancora più evidente in sede di predisposizione del P.E.G., allo scopo di ottenere risorse finanziarie da parte di terzi per la resa di servizi al territorio;
• proseguimento del potenziamento delle attività, da rendere ancora più evidenti in sede di pre- disposizione del P.E.G., tendenti all’aumento della base imponibile di alcune entrate quali ad esempio la Cosap ed i canoni del demanio idrico, anche finalizzate all’equità di imposizione fiscale, i cui benefici finanziari si concretizzeranno nell’anno 2015;
• potenziamento delle attività, da rendere ancora più evidenti in sede di predisposizione del P.E.G., tendenti all’aumento dei controlli delle imposte principali della Provincia.
Le politiche di contenimento della spesa sono inoltre finalizzate a rendere più efficace ed efficiente l’attività dell’ente e questo viene attuato mediante un’attività di revisione, da attuare anch’essa in se- de di P.E.G. e di gestione, della qualità, mediante valutazione spesa/benefici della spesa stessa.
Il programma degli incarichi
L’art. 7, comma 6 del D. Lgs. n. 165 del 2001, prevede che: “le Pubbliche Amministrazioni, per esi- genze cui non possono far fronte con personale di servizio, possono conferire incarichi individuali, con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa, ad esperti di par- ticolare e comprovata specializzazione anche universitaria, in presenza dei seguenti presupposti di legittimità:
a) l'oggetto della prestazione deve corrispondere alle competenze attribuite dall'ordinamento all'am- ministrazione conferente, ad obiettivi e progetti specifici e determinati e deve risultare coerente con le esigenze di funzionalità dell'amministrazione conferente;
b) l'amministrazione deve avere preliminarmente accertato l'impossibilita' oggettiva di utilizzare le risorse umane disponibili al suo interno;
c) la prestazione deve essere di natura temporanea e altamente qualificata;
d) devono essere preventivamente determinati durata, luogo, oggetto e compenso della collaborazio- ne.
Si prescinde dal requisito della comprovata specializzazione universitaria in caso di stipulazione di contratti d'opera per attività che debbano essere svolte da professionisti iscritti in ordini o albi o con soggetti che operino nel campo dell'arte, dello spettacolo o dei mestieri artigianali, ferma restando la necessità di accertare la maturata esperienza nel settore. Il ricorso a contratti di collaborazione coor- dinata e continuativa per lo svolgimento di funzioni ordinarie o l'utilizzo dei collaboratori come lavo- ratori subordinati e' causa di responsabilità amministrativa per il dirigente che ha stipulato i contrat- ti.”
L’art. 46 comma 1 della Legge 133/2008, prevede che gli enti locali possono stipulare contratti di collaborazione autonoma indipendentemente dall’oggetto della prestazione, solo con riferimento alle attività istituzionali stabilite dalla legge o previste nel programma approvato dal Consiglio ai sensi dell’art. 42, comma 2 del T.U.E.L.
L’art. 6 comma 7 D.L. n. 78 convertito con Legge 122/2010 stabilisce che al fine di valorizzare le professionalità interne alle amministrazioni, a decorrere dall’anno 2011, la spesa annua per studi ed incarichi di consulenza, non può essere superiore al 20% di quella sostenuta nell’anno 2009.
L’art. 9 comma 28 D.L. n. 78 convertito con Legge 122/2010 stabilisce, per le amministrazioni dello stato, a cui gli enti locali possono adeguarsi in linea di principio, che possono avvalersi di personale a tempo determinato o con convenzioni, ovvero con contratti di collaborazione coordinata e conti- nuativa, nel limite del 50% della spesa sostenuta per le stesse finalità nell’anno 2009.
Le sezioni riunite in sede di controllo della Corte dei conti, con la delibera N. 7 dell’anno 2011, ha stabilito che debbano escludersi dal limite di cui sopra le spese finanziate con finanziamenti aggiun- tivi e specifici trasferiti da altri soggetti pubblici o privati.
La parte degli incarichi relativa alle collaborazioni coordinate e continuative rientra nel limite di spe- sa degli incarichi e nel limite di spesa del personale.
La determinazione del limite di spesa per l’anno 2013 è stata effettuata sulla base della spesa soste- nuta nell’anno 2009.
L’art. 1, comma 5, del D.L. 31/08/2013 n. 101 ha disposto che il limite degli incarichi per l’anno 2014 non può essere superiore all’80% del limite di spesa per l’anno 2013 e per l’anno 2015 al 75%
dell’anno 2014; viene quindi fatto rinvio alla specifica delibera consiliare per il dettaglio degli inca- richi e per il controllo dei limiti di spesa.
La spesa del personale
Siamo nella fase di attuazione della Legge n. 56 del 7 Aprile 2014 “Disposizioni sulle città metropoli- tane, sulle Province, sulle Unioni e fusioni di Comuni”.
L’incertezza nell’applicazione di una norma di legge che non ha individuato un percorso ben definito di riordino delle funzioni fondamentali rimaste e, nel contempo, di gestione provvisoria di quelle fun- zioni che potranno essere trasferite, sta creando incertezze nella gestione del personale che esercita la propria attività sia nelle funzione cosiddette fondamentali sia nelle funzioni che potranno essere tra- sferite.
Questo passaggio istituzionale presenta un’elevata complessità, in quanto implica la coordinata attua- zione dei principi di riordino istituzionale delle funzioni introdotte dalla Legge n. 56/2014 con i prin- cipi di coordinamento della finanza pubblica senza nuovi e maggiori oneri, nonché la definizione e at- tribuzione delle risorse finanziarie dedicate alle funzioni che permangono di competenza delle Pro-
vince e di quelle da attribuire ai soggetti che subentreranno nelle funzione trasferite, in relazione alla generalità dei rapporti attivi e passivi oggetto di successione, inclusi i rapporti di lavoro e le altre spe- se di gestione e dovrà essere necessariamente condotto con il coinvolgimento operativo delle Provin- ce.
Dovrà essere prevista una nuova organizzazione dell’Ente con una nuova macrostruttura che dovrà privilegiare le funzioni fondamentali e che nell’immediato provveda anche alle gestione delle altre funzioni oggetto di riordino. Tutto questo dovrà essere organizzato tenendo conto dell’importante ri- duzione del numero dei Dirigenti, che, per effetto delle norme oggi in vigore, non potranno essere rinnovati nei loro incarichi.
In un contesto così complicato e difficile prioritario dovrà comunque essere il mantenimento di un li- vello di eccellenza nell’erogazione dei servizi ai cittadini.
Particolare attenzione in questa fase di riordino delle funzioni sarà data alle garanzie occupazionali del personale dipendente, ed attento ed improntato alla collaborazione sarà il rapporto con la parte sindacale dell’Ente per una gestione condivisa di tutti i passaggi che riguarderanno l’occupazione dei dipendenti.
Nell’esame specifico della spesa si può dire che il legislatore già con la manovra estiva D.L. n. 78/10 convertito in Legge n. 122/10, all’art. 14, commi da 7 a 10, aveva disciplinato la spesa di personale negli Enti Locali. In particolare, con il comma 5-bis dell’art. 3 del D.L. n. 90 del 24 Luglio 2014 con- vertito con modificazione dalla Legge 11 Agosto 2014, n. 114 che modifica il comma 7 dell’art. 14 della Legge 122/2010 con il quale è stato interamente sostituito il comma 557 dell’articolo unico del- la Legge n. 296/2006 (Finanziaria 2007), già modificato ed integrato dal comma 120 dell’art. 3 della Legge n. 244/2007 (Finanziaria 2008) e dall’art. 76 del Decreto Legge n. 112/2008 convertito, con modificazioni, in Legge n. 133/2008.
Resta invariato, per gli Enti soggetti al Patto di stabilità, l’obbligo di assicurare “la riduzione delle spese di personale”.
Con il susseguirsi dell’approvazione delle varie norme sopra richiamate, sono stati precisati i criteri di computo delle spese di personale, chiarendo definitivamente l’esclusione degli oneri derivanti dai rinnovi contrattuali e lasciando sostanzialmente invariato (comma 2) l’elenco delle voci che ai fini dell’applicazione del comma 557 sono comunque da considerarsi spesa di personale.
Pertanto, sono da considerarsi spese di personale “anche quelle sostenute per i rapporti di collabora- zione continuata e continuativa, per la somministrazione di lavoro, per il personale di cui all'articolo 110 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, nonché per tutti i soggetti a vario titolo utilizzati, senza estinzione del rapporto di pubblico impiego, in strutture e organismi variamente denominati partecipati o comunque facenti capo all'ente”.
Relativamente alla composizione della spesa di personale, sono ancora valide le indicazioni già forni- te dal Ministero dell’Economia con Circolare n. 9 del 17 febbraio 2006 nonché le indicazioni fornite dalla Corte dei Conti, sez. Autonomie con Deliberazione n. 16/2009.
In ultimo con la Legge n. 114 dell’11/08/2014 si è provveduto ad inserire il comma 557-quater che dispone che “ai fini dell’applicazione del comma 557, a decorrere dall’anno 2014 gli enti assicurano, nell’ambito della programmazione triennale dei fabbisogni di personale, il contenimento delle spese di personale con riferimento al valore medio del triennio precedente alla data di entrata in vigore della presente disposizione”.
Con il comma 557, più volte modificato, sono state individuate le azioni per garantire il contenimento della dinamica retributiva e occupazionale, “da modulare nell’ambito della propria autonomia e ri- volte, in termini di principio, ai seguenti ambiti prioritari di intervento:
a) riduzione dell’incidenza percentuale delle spese di personale rispetto al complesso delle spese correnti, attraverso parziale reintegrazione dei cessati e contenimento della spesa per il lavoro flessibile;
b) razionalizzazione e snellimento delle strutture burocratico-amministrative, anche attraverso accorpamenti di uffici con l’obiettivo di ridurre l’incidenza percentuale delle posizioni dirigenziali in organico;
c) contenimento delle dinamiche di crescita della contrattazione integrativa, tenuto anche conto delle corrispondenti disposizioni dettate per le amministrazioni statali”.
Rispetto a queste disposizioni molto restrittive ed in considerazione dei tagli dei trasferimenti erariali e regionali già previsti dalle manovre finanziarie succedutesi nel tempo, ed alla disposizione conte- nuta nel D.L. n. 95/2012 convertito in Legge n. 135/2012 all’art. 16, comma 9, che nelle more della riduzione e razionalizzazione delle Province, vieta alle stesse di procedere ad assunzioni a tempo indeterminato, disposizione confermata anche dalla deliberazione n. 25 del 29/10/2013 della Sezione Autonomie della Corte dei Conti. Con l’approvazione della Legge n°56/2014 si è di fatto dato avvio al processo di riordino.
Anche per l’anno 2015 si confermano inoltre le seguenti misure organizzative, stabilite dal D.L.
78/2010:
a. riduzione delle spese destinate al rimborso delle spese di viaggio dei dipendenti, prevedendo una spesa non superiore al 50% di quella sostenuta allo stesso titolo nell’anno 2009;
b. rimborso dei carburanti per l’utilizzo del mezzo proprio, anche se autorizzato dall’Amministrazione per le attività istituzionali, pari al rimborso spese mezzi di linea;
c. riduzione delle spese destinate alla formazione dei dipendenti;
d. in applicazione di quanto previsto dall’art. 9, comma 2-bis del D.L. n. 78/10 convertito in Legge n. 122/10, le risorse decentrate destinate alla remunerazione del salario accessorio e della produttività dei dipendenti non possono superare il corrispondente importo dell’anno 2010, e sono comunque ridotte in misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio non dirigente;
e. in applicazione di quanto previsto dall’art. 9, comma 2-bis del D.L. n. 78/10 convertito in Legge n. 122/10, le risorse decentrate destinate alla remunerazione della retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti, non possono superare il corrispondente importo dell’anno 2010, e sono comunque ridotte in misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio;
La spesa di personale prevista nell’anno 2015, raffrontata con le previsioni iniziali e quelle assestate degli anni 2013 e 2014, è così identificata:
Previsione Previsione Previsione Previsione Previsione Voci di spesa
Iniziale 2013 Assestata 2013 Iniziale 2014 Assestata 2014 Iniziale 2015 Spesa fissa di personale a tem-
po indeterminato
11.111.000 10.847.000 10.840.000 10.943.000 10.681.000
Oneri riflessi 4.836.000 4.929.000 4.846.000 4.768.000 4.629.000
Spesa personale a tempo de- terminato e varie
915.000 890.000 740.000 785.000 240.000
Spesa per salario accessorio 2.976.000 3.104.000 2.768.000 2.890.000 2.630.000
Somme a disposizione per as- sunzioni varie
0 0 0 0 0
Spesa per operai forestali 423.000 471.000 431.000 431.000 431.000
Spese per progetti comunitari 100.000 100.000 100.000 100.000 50.000
Spese per rinnovo CCNL 0 0 0 0 0
Totale € 20.361.000 20.341.000 19.725.000 19.917.000 18.661.000
Mensa 150.000 150.000 150.000 168.000 170.000
Rimborsi spesa viaggi 34.000 34.000 33.000 23.000 28.000
Totale complessivo € 20.545.000 20.525.000 19.908.000 20.108.000 18.859.000
La tabella evidenzia:
Spesa di Personale
articolazione delle spese di personale
Impegni anno 2010
Impegni anno 2011
Impegni anno 2012
Impegni anno 2013
Stanz. ass.to 2014
Stanziamento iniziale 2015
Retribuzioni lorde personale
a tempo indeterminato 12.422.672,91 11.969.057,07 11.499.454,33 10.942.720,10 10.872.000,00 10.625.000,00 Retribuzioni lorde personale
a tempo determinato 1.013.000,00 1.018.000,00 965.000,00 890.000,00 785.000,00 240.000,00 Contributi a carico Ente 4.057.966,37 4.021.000,00 3.877.282,00 3.726.022,00 3.619.000,00 3.564.000,00 Lavoro straordinario 142.000,00 130.000,00 139.550,00 137.490,00 141.000,00 89.000,00 Fondo per i Dirigenti 557.000,00 540.000,00 475.957,00 452.813,00 453.000,00 227.000,00
Salario accessorio (Ind. Tur- no, reperibilità, rischio, disa-
gio) 194.250,18 195.000,00 191.234,00 188.108,22 190.000,00 190.000,00
Fondo produttività 2.455.749,82 2.405.000,00 2.338.874,00 2.265.536,02 2.247.000,00 2.200.000,00 Produttività particolare 37.007,95 35.000,00 16.669,00 22.074,76 30.000,00 30.000,00 Spese operai forestali 290.000,00 331.000,00 301.000,00 352.000,00 400.000,00 400.000,00 A Totale €. 21.169.647,23 20.644.057,07 19.805.020,33 18.976.764,10 18.737.000,00 17.565.000,00
IRAP su personale dipenden-
te 1.324.000,00 1.271.206,85 1.254.473,00 1.181.000,00 1.149.000,00 1.065.000,00 Irap su operai forestali 21.000,00 22.000,00 22.000,00 25.000,00 31.000,00 31.000,,00 B Totale €. 1.345.000,00 1.293.206,85 1.276.473,38 1.206.000,00 1.180.000,00 1.096.000,00
Spese per Co.Co.Co. 114.047,70 70.060,74 53.200,00 50.650,00 72.000,00 62.600,00 Spese per mensa 200.000,00 200.000,00 180.000,00 150.000,00 168.000,00 170.000,00 Rimborsi spesa viaggi 76.602,34 35.000,00 32.183,00 28.556,43 23.000,00 28.000,00 C Totale €. 390.650,04 305.060,74 265.383,00 229.206,43 263.000,00 260.600,00 Totale €. 22.905.297,27 22.242.324,66 21.346.876,71 20.411.970,53 20.180.000,00 18.921.600,00 Esclusione Spese
Spese per categorie protette -702.972,46 -727.141,52 -686.430,03 -652.219,19 -652.219,19 -652.219,19 Spese rinnovo CCNL da veri-
ficarsi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Spese rinnovo CCNL dipen-
denti già firmato -2.410.637,58 -2.355.154,36 -2.268.830,91 -2.197.806,29 -2.197.806,29 -2.197.806,29 Spese rinnovo CCNL dirigen-
ti già firmato -283.930,57 -284.000,06 -270.870,32 -265.219,19 -265.219,19 -265.219,19 Spese Co.Co.Co. non a carico
bilancio 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Spese di personale non a ca-
rico bilancio 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Rimborsi per pers.comandato
altri Enti e varie -136.344,77 -164.289,70 -155.924,91 -178.394,61 -146.082,92 -100.000,00 Rimborsi da Ministero per
servizi elettorali
D Totale €. -3.533.885,38 -3.530.585,64 -3.382.056,17 -3.293.639,28 -3.261.327,59 3.215.244,67 Totale Generale
(A+B+C-D)
€. 19.371.411,89 18.711.739,02 17.964.820,54 17.118.331,25 16.918.672,41 15.706.355,33
- la riduzione costante della spesa per il personale a tempo indeterminato (spesa fissa + oneri rifles- si);
- importante riduzione della spesa per il lavoro flessibile per effetto della scadenza dei contratti di lavoro attribuiti ai sensi degli art. 90, 108 e 110 del D.Lgs. 267/2000;
- riduzione della spesa destinata alla contrattazione decentrata;
Di conseguenza dall’analisi delle singole voci emerge nel corso degli anni, la elevata riduzione com- plessiva della spesa di personale.
Le azioni individuate nella nuova scrittura del comma 557 dell’articolo unico della Legge 296/06 per garantire il contenimento della dinamica retributiva e occupazionale, “da modulare nell’ambito della propria autonomia e rivolte, in termini di principio, ai seguenti ambiti prioritari di intervento, sono state così affrontate:
• la riduzione dell’incidenza della spesa di personale sulla spesa corrente è costantemente su livelli ampiamente rassicuranti, circa il 23,14% nonostante la variabilità della spesa corrente e i tagli ai trasferimenti statali imposti dalla normativa approvata che ne modificano il dato;
• la riduzione dell’incidenza percentuale delle posizioni dirigenziali in organico per effetto della scadenza dei contratti.
• il contenimento delle dinamiche di crescita della contrattazione integrativa che si è già concretiz- zata nell’anno 2011, 2012 e 2013 e si sta concretizzandosi nell’anno 2014 e si concretizzerà an- cora di più nell’anno 2015, per effetto dell’applicazione del comma 2-bis dell’art. 9 della Legge n.
122/10.
• la costante riduzione del rapporto tra abitanti e personale dipendente, si è passati da un rapporto nell’anno 2009 di n. 1 dipendente ogni 738 abitanti, a quello dell’anno 2010 di n. 1 dipendente ogni 768 abitanti, a quello dell’anno 2011 che è stato di n. 1 dipendente ogni 793 abitanti, a quello dell’anno 2012 di n. 1 dipendente ogni 819 abitanti, a quello dell’anno 2014 di n. 1 dipendente ogni 841 abitanti e quello odierno di n. 1 dipendente ogni 849 abitanti..
Consistenza del personale in servizio Tempo inde-
terminato
Ex-livello 2010 al 31.12.10
2011 al 31.12.11
2012 al 31.12.2012
2013 al 31.12.13
Data o- dierna
Cat. A ex-3°Q.F. 0 0 0 0 0
Cat. B1 ex-4°Q.F. 79 80 76 76 76
Cat. B3 ex-5°Q.F. 90 90 83 82 80
Cat. C ex-6°Q.F. 208 205 197 194 193
Cat. D1 ex-7°Q.F. 102 96 94 91 90
Cat. D3 ex-8°Q.F. 38 34 33 31 32
Dirigenti 5 5 4 4 4
Tempo deter- minato
Dirigenti 9 9 8 8 8
Categorie varie 8 8 7 6 3
Totale 539 527 502 492 487
Analisi della spesa personale relativa alla verifica del contenimento della dinamica retributiva ed oc- cupazionale (art. 1, comma 557, L. n. 296/2006 come modificato dal D.L. n. 78/2010 convertito in Legge 122/2010)
Riepilogo personale 31/12/2010 31/12/2011 31/12/2012 31/12/2013 oggi
Numero dipendenti 539 527 502 492 487
Numero abitanti 414.154 417.782 411.190 413.602 413.602
N.dipendenti/N.abitanti * 1000
1/768 1/793 1/819 1/841 1/849
Media nazionale da Decreto Min.
Interno 9/12/2008 fino al 2010 e Decreto 16/03/2011 dal 2011 e Decreto 24/07/2014 per il periodo 2014-2016
1/809 1/452 1/452 1/452 1/676
L’ammortamento dei prestiti
Le percentuali di indici di indebitamento sotto riportate (che differiscono dalla capacità di indebita- mento effettiva prevista ai sensi dell’art. 204 del T.U.E.L.) forniscono un’analisi dell’andamento del- la spesa per ammortamento dei prestiti e della rigidità del bilancio.
Importi /1.000
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Onere
Dati di compet.
Dati di compet
Dati di compet
Dati di compet
Dati di compet
Dati di compet
Dati di compet
Previs.
assestate
Previs.
Interessi passivi 8.493 * 9.431 5.482 5.248 3.460 5.400 11.874** 5.683*** 4.030 Rimborso
quota capitale 12.082* 13.316 13.025 12.660 10.839 10.377 16.054 10.190 10.170
Rimborso quota capitale straordinaria
0 0 0 1.153 4.259 2.887 20.500 0 16.000
Totale rimborso
quota capitale 12.082 13.316 13.025 13.813 15.098 13.264 36.554 10.190 26.170
Totale 20.575 22.747 27.844 19.061 18.558 18.664 48.428 15.873 30.200
Entrate
ordinarie 92.073 106.280 98.868 99.417 94.366 91.804 101.216 105.371 95.768
Spese correnti 79.429 95.623 81.142 86.209 73.239 76.612 87.342 91.802 81.767
% oneri per interessi / entrate
ordinarie 9,2% 8,88% 5,55% 5,28% 3,64% 5,88% 11,73% 5,39% 4,20%
% oneri per interessi / spese
correnti 15,2% 9,87% 6,76% 6,09% 4,72% 7,05% 13,59% 6,19% 4,92%
% oneri per ser- vizio prestito / entrate ordinarie
22,3% 21,41% 28,17% 19,18% 19,66% 20,33% 47,84% 15,06% 31,53%
% oneri per ser- vizio prestito / spese correnti
25,9% 23,79% 34,32% 22,12% 25,34% 24,36% 55,44% 18,17% 36,93%
*Dati di cassa
** Importo comprensivo di € 5.780.646 relativo alla competenza 2013, € 2.136.119 relativo ai flussi di interesse del derivato Dexia-Crediop/Depfa Bank per l’anno 2009, € 1.513.322 relativo ai flussi di interesse del derivato Dexia-Crediop/Depfa Bank per l’anno 2010, € 2.443.484 relativo ai flussi di interesse del derivato Dexia-Crediop/Depfa Bank per l’anno 2011.
*** Importo comprensivo di € 883.000 quale restituzione flussi di interesse derivati Unicredit relativi agli anni 2008/2009, accantonati in relazione all’esito del contenzioso.
Nel prospetto seguente viene indicato l’andamento del debito a partire dall’anno 2007, anno in cui il debito ha raggiunto la sua spesa massima, dal quale si evince la riduzione costante:
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Residuo Debito
Iniziale 202.703.733 192.086.089 178.518.613 168.653.796 159.609.387 152.667.117 139.402.475 123.164.579 112.974.579 Accensione nuo-
vi prestiti 2.060.956 0 3.160.000 5.375.672 4.983.846 0 0 0 0
Rimborso presti-
ti 12.678.599 13.567.476 13.024.817 12.660.431 10.343.265 10.377.490 10.348.467 10.190.000 10.170.000 Estinzioni antici-
pate 0 0 0 1.159.297 809.518 2.887.152 5.705.646 0 16.000.000
Altre variazioni
+/- (riduzioni) 0 0 0 237.052 0 0 183.783 0 0
Riduzione conta-
bile 0 0 0 363.300 773.333 0 0 0 0
Totale Riduzione
Indebitamento -10.617.644 -13.567.476 -9.864.817 -9.044.409 -6.942.270 -13.264.642 -16.237.896 -10.190.000 -26.170.000 Residuo Debito
Finale 192.086.089 178.518.613 168.653.796 159.609.387 152.667.117 139.402.475 123.164.579 112.974.579 86.804.579
Le previsioni della spesa per rimborso prestiti risultano in riduzione rispetto ai risultati di competen- za dell’anno 2010 per lo scadere di alcuni prestiti, per l’entrata in ammortamento di un ridotto nume- ro di prestiti contratti precedentemente a seguito di una politica di limitato ricorso al debito, per ef- fetto delle seguenti operazioni straordinarie effettuate a partire dall’anno 2010:
OPERAZIONI ANNO 2010
RIDUZIONE MUTUI
Sono state ridotte n. 5 posizioni di mutui Cassa Depositi e Prestiti per un complessivo di quota capi- tale residua per € 237.052,18. L’operazione ha determinato un risparmio, a partire dal 2011, in ter- mini di rata annuale di € 39.877,70.
Residuo debito al 31/12/2010
Rata anno 2010 Residuo debito al 01/01/2011
Rata anno 2011 Differenza
2.339.091,98 149.382,30 2.155.602,62 189.260,00 39.877,70
ESTINZIONE ANTICIPATA MUTUI
Sono state estinte n. 105 posizioni di mutui Cassa Depostiti e Prestiti. L’operazione ha determinato un risparmio, a partire dal 2011, in termini di rata annuale di € 275.000,00.
Debito residuo al 31/12/2010
Rata anno 2010 Residuo debito al 01/01/2011
Rata anno 2011 Differenza
1.159.298,24 275.000,00 0,00 0,00 275.000,00
RINEGOZIAZIONE MUTUI
Sono state rinegoziate n. 120 posizioni di mutui Cassa Depositi e Prestiti per un complessivo di € 13.019.682,78 di debito residuo. L’operazione ha determinato un risparmio, a partire dal 2011, in termini di rata annuale di € 1.777.721,94.
Debito residuo al 31/12/2010
Rata anno 2010 Residuo debito al 01/01/2011
Rata anno 2011 Differenza
13.019.682,78 2.930.132,04 13.019.682,78 1.152.410,10 -1.777.721,94
OPERAZIONI ANNO 2011
In data 27/06/2011 sono state estinte n. 9 posizioni di mutui Cassa Depositi e Prestiti l’operazione comporterà un risparmio, a partire dal 2012, in termini di rata annuale di circa € 50.000,00.
Debito residuo da estinguere Indennizzo Somma versata
562.113,57 42.410,06 604.523,63
Nella seduta del Consiglio Provinciale del 27/10/2011 è stata presentata la seconda estinzione antici- pata di cui n. 8 posizioni di mutui Cassa Depositi e Prestiti SpA, l’operazione comporterà un rispar- mio, a partire dal 2012, in termini di rata annuale di circa € 325.000,00.
Debito residuo da estinguere Indennizzo Somma versata
3.697.110,31 14.059,86 3.711.170,17
OPERAZIONI ANNO 2012
In data 27/12/2012 sono state estinte n. 8 posizioni di mutui Cassa Depositi r prestiti l’operazione porta un risparmio, a partire del 2013, in termini di rata annuale di circa € 260.000,00:
Debito residuo da estinguere Indennizzo Somma Versata
2.887.152,09 280.193,85 3.167.345,94
OPERAZIONI ANNO 2013
Al termine dell’esercizio 2013, in coincidenza con il pagamento della rata annuale 2013, sarà effet- tuata l’operazione di rimborso straordinario prestiti iscritta in sede di previsione mediante l’utilizzo di € 5.500.000,00 di trasferimenti erariali per residui perenti non accertati nei rispettivi anni di com- petenza. Tale operazione permetterà di ottenere un risparmio, a partire dall’anno 2014, in termini di rata annuale di circa € 530.000,00:
Debito residuo da estinguere Indennizzo Somma Versata
5.500.000,00 479.506,09 5.979.506,09
La politica di riduzione dell’indebitamento, è stata realizzata anche con altre operazioni:
f. modifica della modalità di accensione dei prestiti, per adeguare il fabbisogno di cassa per il pagamento degli stati di avanzamento lavori delle opere pubbliche, al rimborso dei prestiti,