Struttura elettronica della materia
L’hamiltoniana del sistema di nuclei ed elettroni che alle energie ordinarie costituisce la materia e che, in accordo con la meccanica quantistica, ne definisce completamente la dinamica, pu´ o essere scritta nella forma:
H = X
a
h(r a ) + X
m
h(R m ) + X
a6=b
1
|r a − r b | + X
m6=n
z m z n
|R m − R n | − X
m,a
z m R m − r a
trascurando piccoli termini dovuti ad effetti relativistici ed elettrodinamici. m, n sono indici correnti sui nuclei, R le coordinate nucleari, a, b indici correnti sulle coordinate elettroniche r ,
h(r) = − ∇ 2 r 2 + v(r) h(R m ) = − ∇ 2 R
m
2M m
+ V (R m )
e v e V sono campi elettromagnetici esterni. La massa nucleare ` e superiore di un fattore 10 3 ÷ 10 5 alla massa degli elettroni e pertanto la dinamica nucleare ` e caratterizzata da scale temporali molto pi` u lunghe di quelle della dinamica elettronica.
Possiamo in generale scrivere la funzione d’onda nella forma:
Ψ(R, r ) = X(R)Φ(R, r ) Se Φ risolve l’equazione
X
a
h(r a ) + X
m6=n
z m z n
|R m − R n | − X
m,a
z m
R m − r a
+ X
a6=b
1
|r a − r b |
Φ(R, r ) = (R)Φ(R, r ) (1)
corrispondente alla soluzione stazionaria del moto elettronico fissati i nuclei, e X(R) risolve l’equazione:
X
m
h(R m ) + (R)
!
X(R) = EX(R)
allora:
HX(R)Φ(R, r ) = EX(R)Φ(R, r ) − X(R) X
m
h(r m )Φ(R, r )
| {z }
A
quindi X(R)Φ(R, r ) risolve il problema della dinamica di un sistema di nuclei ed elettroni eccetto per il termine che abbiamo designato A. Tale approssimazione ` e detta Born-Oppenheimer.
Non discuteremo qui l’entit` a di tale termine e quindi la validit` a della Born-Oppenheimer limitandoci qui a rilevare come il termine A giochi un ruolo essenziale nel determinare la dinamica del sistema quando le superfici (R) si intersecano o sono vicine fra loro, consentendo il passaggio del sistema nucleare da una superficie all’altra.
La soluzione dell’equazione (1) ` e tuttavia ancora un problema di notevole complessit` a.
Prima di tutto, la soluzione del problema ` e sottoposta al vincolo della statistica dei fermioni, la funzione d’onda Φ deve cio` e essere antisimmetrica rispetto allo scambio di due variabili elettroniche:
Φ(x ) = −P a↔b Φ(x )
dove P a↔b cambia di posto x a ed x b . Abbiamo qui introdotto per comodit` a la variabile x = (r, s) che tiene conto dello spin dell’elettrone insieme alla posizione.
Ricordiamo che ogni operatore di permutazione di N oggetti pu` o essere scritto come prodotto di per- mutazioni di coppia, ad esempio
P (1,2,3)→(2,3,1) = P 2↔3 P 1↔2 = P 1↔2 P 1↔3
Tale fattorizzazione non ` e unica, come mostrato nell’esempio, tuttavia se una fattorizzazione ` e costituita di un numero pari di fattori tutte le altre lo sono.
Definiamo un operatore A:
A = 1 N !
X
P
σ P P
dove abbiamo indicato con σ P la segnatura di P , pari ad 1 se P pu` o essere ottenuto con un numero pari di permutazioni di coppia, −1 altrimenti.
L’operatore A ` e detto di antisimmetrizzazione, infatti gode della propriet` a:
P a↔b Af (x ) = −Af (bf x)
pertanto, data una qualunque funzione f (x ), la funzione Af (x ) ` e antisimmetrica, come caso particolare possibilmente nulla.
L’operatore A ` e anche idempotente, cio` e AA = A, infatti considerato un qualunque operatore di per- mutazione Q avremo
QA = 1 N !
X
P
σ P QP = σ Q N !
X
P
P = σ Q A
AA = 1 N !
X
Q
σ Q QA = 1 N !
X
Q
σ Q σ Q A = A
E’ possibile applicare l’operatore A a qualunque funzione di N variabili. Una funzione vantaggiosa ` e il prodotto di funzioni di singola particella: Φ(x ) = Q
a φ a (x a ). L’applicazione di A a questo tipo di funzione porta ad N ! prodotti ed ` e equivalente all’espansione del determinante di Slater:
A Y
a
φ a (x a ) = 1 N ! det Z Z ij = φ i (x j )
esercizio 1 Mostrare che se due funzioni qualunque φ a e φ b del prodotto Φ sono uguali allora AΦ ` e nullo.
Mostrare che se una qualunque delle funzioni φ a che compongono il prodotto ` e combinazione lineare delle altre allora AΦ ` e nullo.
Nel seguito, assumeremo che la base di funzioni di singola particella φ i sia ortonormale, ovvero hφ i |φ j i = δ ij .
La funzione ρ (1) (y) =
Z
Φ(x )Φ(x ) X
a
δ(y − x a )dx
rappresenta la somma delle probabilit` a di trovare ciascuno degli elettroni nella posizione y e pertanto corri-
sponde al concetto di densit` a elettronica del sistema.
Dato un operatore moltiplicativo, il suo valore di aspettazione sulla funzione Φ pu` o essere scritto in termini della sua sola densit` a elettronica:
Z
Φ(x ) X
a
V (x a )Φ(x )dx = Z
V (x)ρ (1) (x)dx
Si pu` o estendere il concetto di densit` a elettronica in modo da ottenere il valore di aspettazione di operatori pi` u complessi.
ρ 2 (y 1 , y 2 ) = Z
Φ(x )Φ(x ) X
a,b
δ(x a − y 1 )δ(x b − y 2 )dx
Tutti gli operatori moltiplicativi dipendenti da due coordinate possono essere calcolati sulla base della densit` a ρ 2 . Per esempio, per l’operatore |r 1
a