16 AGOSTO 2022
Direzione Financial Advisory | Markets Strategy
MERCATI AZIONARI 2
MERCATI OBBLIGAZIONARI, CURRENCY E COMMODITY 6
VARIABILI MACROECONOMICHE 8
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MERCATI AZIONARI
I maggiori mercati azionari mondiali hanno esteso nell’ultima settimana il rally iniziato a metà giugno. L’indice MSCI ACWI ha messo a segno un progresso del 2,8%.
Le borse statunitensi hanno registrato una performance positiva, con lo S&P500 a +3,3% e il Nasdaq a +3,1%. A trascinare i mercati è stato l’andamento migliore delle attese dell’inflazione nel mese di luglio. La discesa del CPI dal 9,1% a/a di giugno all’8,5% a/a di luglio è stato interpretato dagli investitori come il segnale che la crescita dei prezzi al consumo possa avere toccato il massimo e che le pressioni al rialzo possano ulteriormente diminuire nei prossimi mesi. In tale scenario la Fed potrebbe alzare i tassi meno di quanto temuto in precedenza. La stagione delle trimestrali, inoltre, ha evidenziato come lo stato di salute delle maggiori società statunitensi rimanga buono nonostante il rallentamento della crescita economica.
Sulla base degli ultimi dati disponibili, l’utile per azione delle società dello S&P500 è cresciuto in Q2 del 6%.
Settimana positiva anche per i mercati europei, seppure la performance sia stata inferiore a quella di Wall Street. L’indice MSCI Europe ha guadagnato l’1,1%, con il mercato del Regno Unito a registrare una performance inferiore al benchmark nonostante l’andamento migliore delle attese del PIL nel secondo trimestre dell’anno e i maggiori indici dell’area euro a sovraperformare. Su questi ultimi non si sono fatti sentire i timori che il balzo dei prezzi dell’energia elettrica e del gas possa provocare un rallentamento della crescita.
I principali mercati emergenti hanno vissuto una settimana positiva, seppure tra forti differenze tra le diverse aree geografiche. In Asia le borse continuano a risentire della debolezza dell’economia cinese, penalizzata sia dalle difficoltà del mercato immobiliare sia dalle politiche stringenti per ridurre la diffusione del Covid-19. In America Latina, invece, i mercati hanno beneficiato del balzo della borsa brasiliana in attesa delle elezioni presidenziali in programma a ottobre e di una fase espansiva di politica monetaria nel 2023.
Indici azionari Div.* Valore 2020 2021 1 anno Ytd Ytd € 1 sett.
MSCI ACWI ESG Leaders USD 1.720 14,1% 19,1% -11,3% -14,5% -5,1% 2,6%
MSCI ACWI USD 658 14,3% 16,8% -10,5% -12,9% -3,3% 2,8%
S&P 500 ESG Leaders Index USD 365 19,3% 29,6% -3,1% -10,8% -0,9% 3,3%
S&P 500 INDEX USD 4.280 16,3% 26,9% -4,1% -10,2% -0,3% 3,3%
NASDAQ COMPOSITE USD 13.047 43,6% 21,4% -11,9% -16,6% -7,4% 3,1%
S&P/TSX COMPOSITE CAD 20.180 2,2% 21,7% -1,7% -4,9% 4,5% 2,9%
S&P/ASX 200 INDEX AUD 7.033 -1,5% 13,0% -7,3% -5,5% 2,5% 0,2%
NIKKEI 225 JPY 28.547 16,0% 4,9% 1,9% -0,9% -5,7% 1,3%
MSCI Europe ESG Index 86 -1,7% 22,0% -7,6% -10,4% -10,4% 1,0%
MSCI EUROPE EUR 148 -5,4% 22,4% -6,0% -8,7% -8,7% 1,1%
DAX INDEX EUR 13.796 3,5% 15,8% -13,4% -13,2% -13,2% 1,6%
CAC 40 INDEX EUR 6.554 -7,1% 28,9% -4,8% -8,4% -8,4% 1,3%
FTSE MIB INDEX EUR 22.971 -5,4% 23,0% -13,5% -16,0% -16,0% 1,7%
IBEX 35 INDEX EUR 8.400 -15,5% 7,9% -6,4% -3,6% -3,6% 2,8%
FTSE 100 INDEX GBP 7.501 -14,3% 14,3% 4,3% 1,6% 1,0% 0,8%
MSCI EM ESG LEADERS USD 1.277 17,9% -3,6% -23,9% -19,3% -10,4% 1,6%
MSCI EMERGING MARKET USD 1.017 15,8% -4,6% -21,2% -17,5% -8,4% 1,4%
MSCI AC Asia Ex-JP ESG Lead. USD 1.478 26,0% -4,2% -23,7% -19,0% -10,1% 0,6%
MSCI AC ASIA x JAPAN USD 652 22,5% -6,4% -21,3% -17,4% -8,3% 0,6%
SHANGHAI COMPOSITE CNY 3.277 13,9% 4,8% -7,0% -10,0% -5,8% 1,5%
HANG SENG INDEX HKD 20.176 -3,4% -14,1% -23,9% -13,8% -4,8% -0,1%
S&P BSE SENSEX INDEX INR 59.463 15,8% 22,0% 8,4% 2,1% 6,0% 1,8%
MSCI EM LATIN AMERICA USD 2.259 -16,0% -13,1% -8,9% 6,1% 17,7% 5,3%
BRAZIL IBOVESPA INDEX BRL 112.764 2,9% -11,9% -6,6% 7,6% 29,9% 5,9%
S&P/BMV IPC MXN 48.853 1,2% 20,9% -4,3% -8,3% 4,9% 4,6%
MSCI BRIC USD 272 15,4% -13,0% -27,3% -20,3% -11,5% 0,6%
MOEX 10 INDEX RUB 3.685 0,6% 8,3% -37,3% -36,7% -15,2% 5,5%
MSCI EM. MK EUROPE USD 80 -15,9% 9,1% -77,4% -76,4% -73,8% 5,3%
FTSE/JSE AFRICA TOP 40 ZAR 63.996 7,0% 23,3% 1,1% -4,6% 4,2% 1,4%
* divisa in cui viene calcolato il rendimento dell'indice - Dati aggiornati al 12/08/2022
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MERCATI AZIONARI - SETTORI
L’ultima ottava si è chiusa con i principali listini mondiali in territorio positivo, pur con un’importante dispersione di rendimenti tra i differenti settori, sia in Europa sia negli USA.
In Europa il comparto energetico (+3,9%) continua a distinguersi dopo una fase di relativa debolezza tra giugno e luglio e nonostante il prezzo del petrolio sia in contrazione. In primo piano Shell, BP e TotalEnergies, che hanno chiuso l’ottava con rialzi tra il 4% e il 7%.
Sempre nell’ultima ottava si è registrato anche l’importante apprezzamento dei Materials (+2,0%). I risultati migliori sono stati conseguiti dal segmento Paper &
Forest Products. In territorio misto i chimici e i titoli legati all’attività estrattiva.
Il settore Health Care (-1,8%) ha chiuso in territorio negativo e, dopo aver rappre- sentato per diversi periodi del 2022 un’alternativa difensiva per gli investitori, da alcune settimane sta subendo vendite nette da parte del mercato e si riporta a -4,8% da inizio anno. Medesimo trend per i consumer Staples (+0,2%) che però riescono a chiudere l’ottava sui livelli di apertura.
Risultati molto più solidi sono arrivati dal mercato azionario statunitense, soste- nuto non solo dai settori legati all’energia (+7,1%) e alle materie prime (+5,1%), ma anche dai finanziari (+5,5%) e dai settori più growth, come Communication Servi- ces (+4,5%) e Consumer Discretionary (+3,2%)
Questi ultimi segmenti nello specifico hanno beneficiato di rendimenti decennali stabili e della revisione delle aspettative del mercato sull’operato della Fed.
Meta Platforms ha chiuso la settimana a +8% e Walt Disney ha fatto registrare un balzo del +14% a seguito della comunicazione dei risultati trimestrali.
Bene anche Netflix +9,93%.
Come in Europa, sono rimasti più indietro i settori difensivi, come Staples (+1,2%) e Health Care (+1,6%).
Indici azionari Div.* Valore 2020 2021 1 anno Ytd Ytd € Ultima sett.
MSCI Europe Communication EUR 53 -16.1% 11,4% -5,6% -1,8% -1,8% -0,2%
MSCI Europe Consumer Disc EUR 195 5.4% 21,6% -15,2% -14,7% -14,7% 2,2%
MSCI Europe Consumer St EUR 297 -5.9% 17,7% 1,9% -4,2% -4,2% 0,2%
MSCI Europe Energy EUR 147 -37.2% 29,9% 40,1% 25,5% 25,5% 3,9%
MSCI Europe Financials EUR 61 -17.3% 24,7% -5,4% -8,0% -8,0% 2,7%
MSCI Europe Health Care EUR 248 -3.9% 22,9% -0,4% -4,8% -4,8% -1,8%
MSCI Europe Industrials EUR 296 2.2% 26,9% -13,0% -15,9% -15,9% 1,1%
MSCI Europe Info Tech EUR 153 13.6% 35,7% -18,7% -21,1% -21,1% 0,5%
MSCI Europe Materials EUR 317 6.1% 19,9% -12,9% -11,3% -11,3% 2,0%
MSCI Europe Real Estate EUR 117 -14.5% 5,6% -27,3% -22,1% -22,1% 4,2%
MSCI Europe Utilities Sector EUR 137 8.7% 5,3% -0,8% -5,1% -5,1% 1,8%
S&P 500 COMM SVC USD 204 22,2% 20,5% -26,5% -23,9% -15,5% 4,5%
S&P 500 CONS DISCRET IDX USD 1.338 32,1% 23,7% -7,6% -16,9% -7,8% 3,2%
S&P 500 CONS STAPLES IDX USD 784 7,6% 15,6% 5,3% -2,6% 8,1% 1,2%
S&P 500 ENERGY INDEX USD 598 -37,3% 47,7% 59,0% 41,4% 57,0% 7,1%
S&P 500 FINANCIALS INDEX USD 590 -4,1% 32,5% -8,5% -9,2% 0,8% 5,5%
S&P 500 HEALTH CARE IDX USD 1.556 11,4% 24,2% 0,5% -5,3% 5,1% 1,6%
S&P 500 INDUSTRIALS IDX USD 843 9,0% 19,4% -5,2% -5,8% 4,6% 3,7%
S&P 500 INFO TECH INDEX USD 2.635 42,2% 33,4% -2,6% -13,8% -4,3% 2,4%
S&P 500 MATERIALS INDEX USD 510 18,1% 25,0% -5,9% -10,5% -0,6% 5,1%
S&P 500 REAL ESTATE IDX USD 285 -5,2% 42,5% -1,8% -12,2% -2,6% 4,1%
S&P 500 UTILITIES INDEX USD 389 -2,8% 14,0% 12,4% 6,8% 18,6% 3,1%
* divisa in cui viene calcolato il rendimento dell'indice - Dati aggiornati al 12/08/2022
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MERCATI AZIONARI - FOCUS ITALIA
AMPLIFON
Fonte: BG Markets Strategy. Dati aggiornati al 16 agosto 2022
Settimana positiva in Europa, con Eurostoxx e FTSE Mib in rialzo del +1.38% e +1.70% ri- spettivamente, beneficiando dell’atteso dato sull’inflazione statunitense, risultato in calo.
Performance positiva per i finanziari (BPER Banca +4.8%, Generali +2.9%) e per il com- parto energetico (+1.5% Eni). In calo i titoli growth nella seconda parte della settimana, specialmente tecnologici (STMicroelectronics -1.4%) e comparto healthcare (Recordati -0.2%), in calo dopo la reazione positiva all’inflazione US.
Due peers di Amplifon hanno comunicato una revisione al ribasso sulle indicazioni per il 2022: Sonova ha indicato una riduzione del -2% sulla crescita dei ricavi (+15/+19% contro il precedente +17/+21%) e -6/8% circa sull’EBITA, mentre Demant ha annunciato una cre- scita dei ricavi attesa in area +4/6% (prima del +5/9%), nonché un EBIT nel range 3.5-3.8 miliardi (dai 3.6-3.9 precedenti). La lettura per Amplifon è negativa, nonostante la società abbia recentemente confermato le indicazioni sui target 2022 con la pubblicazione dei risultati del 3Q. La società ha già anticipato che dopo l’andamento pressoché stabile del secondo trimestre, anche il terzo trimestre dovrebbe subire l’effetto confronto con il 2021, compensato però da un recupero a doppia cifra nel quarto trimestre.
Secondo le ultime comunicazioni Consob, JPMorgan avrebbe ridotto la propria quota dal 7.6% al 5.15% in BancoBPM, sostanzialmente azzerando la componente cash (-2.6%) e mantenendo la restante quota attraverso equity swap e call option aventi scadenze tra dicembre 2022 e dicembre 2023 e tra ottobre 2024 e settembre 2025. La comunicazione spiega in parte la debolezza di agosto del titolo. La stampa enfatizza il fatto che JPMor- gan sia stata advisor di Credit Agricole ai tempi dell’acquisto del 9% del capitale di Banco BPM. Il CdA dell’istituto verrà inoltre rinnovato la prossima primavera, ed è probabile che la banca francese possa richiedere un posto in CdA in tale occasione.
Milano Finanza scrive in un articolo che le tasse sugli extraprofitti che gravano su Fer- ragamo e Farfetch hanno annunciato una partnership strategica globale, che prevede la collaborazione integrata delle due società e permetterà a Ferragamo di accelerare sul fronte dell’innovazione digitale grazie alla piattaforma Farfetch, beneficiando dell’e- sposizione globale di quest’ultima. Ad oggi, Ferragamo gestisce internamente il proprio e-commerce. L’accordo riduce il rischio di esecuzione del business digitale, seppur le sfide principali per la società rimangano quelle relative al rilancio del marchio e della crescita dei ricavi.
Milano Finanza riporta che PosteItaliane starebbe preparando un’importante campagna pubblicitaria subito dopo la pausa estiva per lanciare la propria offerta luce e gas, par- tendo con un’offerta flat. Come lancio pilota la società ha offerta la sua soluzione luce e gas con una promozione per dipendenti e pensionati del gruppo. Le tempistiche riportate dal quotidiano sono in linea con quanto emerso dalle presentazioni della società. Questo business dovrebbe prevedere un contributo target al 2024 di 400 milioni circa.
FERRAGAMO
Fonte: BG Markets Strategy. Dati aggiornati al 16 agosto 2022
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MERCATI AZIONARI - FOCUS ITALIA
PRYSMIAN
TELECOM
Fonte: BG Markets Strategy. Dati aggiornati al 16 agosto 2022
Fonte: BG Markets Strategy. Dati aggiornati al 16 agosto 2022
Eni in Italia sarebbero pari a 546 milioni (di cui 218 già pagati con l’acconto del 40%), e di 230 milioni in Regno Unito. I numeri confermano le indicazioni fornite dalla società in occasione della presentazione dei risultati (erano state quantificate in 800 milioni).
Il CEO di Prysmian Battista ha fornito alcuni spunti in un’intervista a Repubblica, ribadendo l’importanza dello sviluppo delle energie rinnovabili in Europa nella ridu- zione dei rischi sull’approvvigionamento di gas e nel processo di transizione verso l’indipendenza da altri paesi. La società sarebbe allo studio del Sun Cable Project, un progetto per portare a Singapore l’energia prodotta in Australia (4.200 km, 6 volte la più lunga interconnessione esistente). Il progetto è in fase preliminare, var- rebbe alcuni miliardi e consentirebbe di aprire un nuovo stabilimento in Australia, aprendo potenzialmente al mercato asiatico. Più critico invece il business della fibra ottica: la qualità superiore della fibra di Prysmian non è sufficiente ad attirare l’interesse dei player delle telecoms, che continuano ad orientarsi su aziende ci- nesi per contenere il costo degli investimenti. Si ricorda che circa il 60% dei ricavi di Prysmian è legato a rinnovabili e transizione energetica. Si tratta di un business in rapida crescita, che è atteso continuare a crescere a ritmi sostenuti anche nei prossimi anni. Tra i punti dell’accordo quadro di programma per un governo di centrodestra recentemente ufficializzato compaiono “il potenziamento e svilup- po delle infrastrutture digitali ed estensione della banda ultralarga in tutta Italia”, seguito da “la difesa delle infrastrutture strategiche nazionali”. Gli obiettivi citati nel documento non specificano la modalità con cui potrebbero essere realizzati.
Di recente, Alessio Butti (deputato e responsabile del dipartimento tlc di Fratelli d’Italia) aveva confermato la contrarietà alla vendita della NetCo da parte di Tim e auspicato un ruolo di CDP come azionista di controllo. Ragionando sulle opinioni di Butti, CDP dovrebbe quindi lanciare un’OPA sul 100% di Tim per rilevarne la quo- ta di controllo, facendo cedere alla società le attività retail per garantire la piena assenza di integrazione verticale (condizione necessaria per l’antitrust europeo).
Bloomberg riporta inoltre che, in base al piano Fratelli d’Italia, CDP potrebbe essere sollecitata dal governo al lancio dell’OPA, finalizzata al delisting, per poi cedere Tim Brasil e il business retail fisso e mobile. La Repubblica invece cita, tra i potenziali rischi, la necessità di riconoscere un premio generoso per accontentare Vivendi (socio al 25% di Tim) e la possibilità per CDP di consolidare il debito di Tim, gravan- do ulteriormente sul debito pubblico. Il piano prospettato per CDP sembrerebbe finanziariamente meno impegnativo per CDP, e i principali rischi sarebbero legati alla posizione dell’antitrust europeo su cui CDP sarebbe chiamata a raggiungere un accordo. In merito a Vivendi, non è da escludere che CDP possa comunque raggiun- gere un accordo per consentire alla francese di reinvestire nel capitale della BidCo chiamata a promuovere l’OPA su Tim o di acquisire gli asset retail, partecipando all’OPA, evitando a CDP di pagare un premio eccessivo.
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MERCATI OBBLIGAZIONARI, CURRENCY E COMMODITY
Indici Total Return Div.* Valore 2020 2021 1 anno Ytd Ultima sett.
REDDITO FISSO
CASH INDEX EUR 137 -0,5% -0,5% -0,5% -0,3% 0,0%
GOVERNATIVI ITALIA EUR 651 7,9% -3,0% -12,6% -9,6% -0,8%
GOVERNATIVI GERMANIA EUR 403 3,0% -2,7% -10,2% -8,4% -0,5%
GOVERNATIVI EUROZONA EUR 229 5,0% -3,5% -11,9% -9,6% -0,7%
CORPORATE EURO EUR 221 2,7% -1,1% -10,3% -8,7% -0,1%
GREEN BOND EURO EUR 113 4,8% -3,4% -14,6% -12,3% -0,5%
BLG MSCI CORP SRI EURO EUR 155 2,7% -1,0% -9,7% -8,2% 0,0%
HIGH YIELD EURO EUR 197 1,7% 3,2% -7,9% -7,8% 0,8%
GOVERNATIVI USA USD 400 8,0% -2,3% -8,9% -8,6% -0,1%
CORPORATE USA USD 304 11,3% -1,5% -13,2% -13,1% 0,8%
HIGH YIELD USA USD 310 4,7% 4,5% -5,4% -6,9% 0,9%
GREEN BOND USA USD 119 8,3% -1,6% -9,9% -9,3% 0,3%
BLG MSCI CORP SRI USA USD 192 9,6% -1,0% -11,8% -11,7% 0,6%
EMERGENTI HARD CURR. USD 785 5,9% -1,5% -15,4% -14,6% 1,1%
EMERGENTI LOCAL CURR. USD 114 4,3% -8,5% -17,6% -14,1% 2,5%
GOVERNATIVI USA EUR 400 8,0% 5,1% 5,4% 2,2% -0,8%
CORPORATE USA EUR 304 2,2% 5,9% 1,2% -2,3% 0,0%
HIGH YIELD USA EUR 310 -3,9% 11,9% 8,9% 4,0% 0,2%
GREEN BOND USA EUR 119 8,3% -1,6% -9,9% -9,3% 0,3%
BLG MSCI CORP SRI USA EUR 192 9,6% -1,0% -11,8% -11,7% 0,6%
EMERGENTI HARD CURR. EUR 785 -2,7% 5,9% -1,1% -3,8% 0,4%
EMERGENTI LOCAL CURR. EUR 114 4,3% -1,0% -3,2% -3,2% 1,7%
DIVISE
EUR/USD (var. % USD vs EUR) 1,026 -8,2% 7,4% 14,3% 10,8% -0,7%
DOLLAR INDEX (USD vs DM) 105,63 -6,7% 6,4% 13,5% 10,4% -0,9%
USD vs paniere EME 51,16 -5,7% 10,2% -9,2% 2,7% -1,5%
COMMODITY
GOLD USD 1.802 25,1% -3,6% 2,8% -1,5% 1,5%
PETROLIO (WTI) USD 92,09 -20,5% 55,0% 33,3% 22,4% 3,5%
Gli indici obbligazionari mondiali chiudono la settimana consegnando performance negative in area euro, positive negli USA con l’eccezione dei treasuries,.
Più favoriti, in una settimana chiaramente risk-on per i mercati finanziari globali, gli indici high yield e quelli relativi ai mercati emergenti sia in valuta locale che in USD.
Le notizie positive giungono dagli USA, veri protagonisti della settimana dal punto di vista dei dati macroeconomici positivi sia per quanto concerne l’inflazione (inferiore al previsto) che per quanto concerne il mercato del lavoro (che si riconferma in buona salute). Il numero dei lavoratori che ha fatto richiesta per la prima volta per ottenere i sussidi di disoccupazione si è attestato a quota 262.000 unità, un dato inferiore alle attese per 233.000, ma superiore alla passata lettura di 248.000.
Frenata a luglio per i prezzi alla produzione. Su base mensile il dato ha mostrato una flessione dello 0,5% a luglio contro il precedente 1,1%, con le attese che erano per una crescita dello 0,2 %. Su base annua l’indice dei prezzi alla produzione ha evidenziato un livello pari al 9,8% e si raffronta con il 11,3% della passata rilevazione (attese pari a 10,4% a/a).
I prezzi al consumo non sono aumentati a luglio grazie al forte calo del prezzo dei carburanti. L’indice CPI è infatti rimasto invariato il mese scorso dopo l’aumento dell’1,3% di giugno, contro le attese per un aumento dello 0,2%. Nei 12 mesi fino a luglio, l’indice dei prezzi al consumo è aumentato dell’8,5%, meno del previsto, dopo un incremento del 9,1% a giugno. Anche le pressioni dell’inflazione core, che esclude componenti volatili di cibo ed energia, hanno mostrato alcuni segnali di calmieramento perché l’indice CPI core è aumentato dello 0,3% a luglio dopo essere salito dello 0,7% a giugno, ma è cresciuto del 5,9% nei 12 mesi fino a luglio, allo stesso ritmo di giugno. Nei fatti, l’indice di fiducia dei consumatori ad agosto si è attestato a 55,1 punti, in rialzo rispetto ai 51,5 di luglio e ben al di sopra delle attese fissate a 52,5 punti.
Il rendimento del Treasury decennale si è attestato al 2,83%, invariato, in salita il rendimento del Bund tedesco, a +0,99% (+3bp), così come il BTP, a 3,07% (+5bp).
Sul fronte del petrolio, si segnala una risalita dei corsi del WTI che chiude a USD 92,09 rispetto ai USD 89,01 per barile della precedente ottava mentre il Brent si attesta a USD 98,15 rispetto ai USD 94,92 della chiusura settimanale precedente.
Per quanto riguarda l’oro la settimana si conclude con i prezzi in salita, il prezzo di chiusura è infatti pari a USD 1.802 rispetto ai USD 1.774,15 l’oncia.
Per quanto concerne le valute, l’USD contro EUR chiude in lieve deprezzamento attestandosi a 1,0258 mentre il JPY ha ripreso terreno portandosi a 133,48 rispetto a 134,97 dell’ultima ottava contro USD; il CNY invece tocca 6,7425 per USD, in apprezzamento rispetto al livello di chiusura dell’ultima ottava pari a 6,7607 per USD.
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MERCATI OBBLIGAZIONARI, CURRENCY E COMMODITY
Dati al 12/08/2022 1Yr 2Yr 3Yr 4Yr 5Yr 6Yr 7Yr 8Yr 9Yr 10Yr 15Yr 20Yr 30Yr RATING S&P
EMISSIONI IN EURO
GERMANIA 0,45 0,61 0,54 0,65 0,76 0,76 0,77 0,82 0,88 0,99 1,21 1,18 1,24 AAA
OLANDA 0,58 0,72 0,80 0,86 0,88 0,97 1,06 1,16 1,29 1,54 AAA
AUSTRIA 0,66 0,65 0,82 0,83 0,92 1,12 1,15 1,30 1,40 1,53 1,81 1,92 1,90 AA+
FINLANDIA 0,47 0,70 0,78 0,90 1,04 1,17 1,23 1,31 1,41 1,52 1,75 1,79 AA+
FRANCIA 0,52 0,52 0,87 1,00 1,11 1,12 1,20 1,32 1,40 1,55 1,90 2,06 2,14 AA
BELGIO 0,63 0,74 0,91 1,01 1,07 1,19 1,29 1,46 1,58 1,98 2,15 2,26 AA
IRLANDA 0,34 0,65 0,79 0,88 1,02 1,15 1,22 1,25 1,59 1,80 1,99 2,14 AA-
SPAGNA 0,86 0,74 1,00 1,12 1,32 1,48 1,67 1,71 1,93 2,10 2,45 2,67 A
PORTOGALLO 0,36 0,61 0,89 1,03 1,24 1,36 1,46 1,69 1,86 2,00 2,26 2,49 2,70 BBB
ITALIA 0,96 1,36 1,85 1,98 2,20 2,44 2,64 2,81 2,93 3,07 3,18 3,31 3,39 BBB
GRECIA 1,14 1,66 2,27 2,58 2,62 2,71 2,96 3,11 3,203,20 3,24 3,47 3,62 3,90 BB+
EMISSIONI IN VALUTA LOCALE
SVIZZERA 0,15 0,12 0,17 0,27 0,33 0,33 0,37 0,49 0,50 0,70 0,75 0,68 AAA
DANIMARCA 0,84 0,90 1,07 1,20 1,32 1,57 1,60 AAA
SVEZIA 1,80 1,64 1,53 1,50 1,42 1,45 AAA
GIAPPONE -0,12 -0,08 -0,08 -0,06 0,00 0,02 0,08 0,11 0,15 0,19 0,52 0,79 1,11 A+
GRAN BRETAGNA 2,21 2,05 1,89 2,01 1,93 1,92 2,02 2,00 2,11 2,52 2,58 2,54 AA
AUSTRALIA 2,85 2,88 3,10 3,19 3,21 3,28 3,31 3,37 3,41 3,43 3,65 3,80 3,80 AAA
NORVEGIA 3,09 3,09 3,00 2,92 2,89 2,85 2,87 2,87 AAA
CANADA 3,43 3,24 3,15 3,10 2,85 2,73 2,74 2,90 2,85 AAA
NUOVA ZELANDA 3,48 3,42 3,45 3,52 3,81 3,90 AAA
CINA 1,83 2,18 2,31 2,38 2,50 2,70 2,74 3,24 A+
INDIA 6,12 6,88 6,96 7,05 7,15 7,22 7,26 7,29 7,49 7,65 BBB-
BRASILE 13,73 12,92 11,92 11,55 11,74 11,87 BB-
RUSSIA 7,32 7,54 7,86 8,36 8,65 8,84 9,00 9,08 9,17 NR
TURCHIA 20,04 20,07 16,79 17,68 17,00 15,63 16,72 B+
EMISSIONI IN USD
STATI UNITI 3,24 3,24 3,18 2,96 2,90 2,83 3,33 3,11 AA+
RUSSIA NR
BRASILE 3,32 4,11 4,22 4,87 5,13 5,45 5,49 6,74 6,68 BB-
TURCHIA 6,50 8,30 8,68 8,83 8,81 9,34 9,43 9,44 9,41 9,11 8,85 B+
8
VARIABILI MACROECONOMICHE
USA: Inflazione CPI
Cina: inflazione CPI e PPI
Ultima settimana DAL 8 AL 12 AGOSTO
USA Attuale Precedente Segnale
10/08
A luglio l’inflazione ha rallentato più del previsto, all'8,5%
a/a contro stime del +8,7%, da un massimo in oltre 40 anni raggiunto a giugno. In moderazione l’energia, +32,9% dal +41,6% di giugno, a causa del rallentamento dei costi della benzina, diesel e gas naturale, mentre i prezzi dell'elettricità hanno accelerato. In rallentamento anche i costi per i nuovi veicoli e le tariffe aere. Di contro, l'inflazione ha continuato a crescere per i generi alimentari, affitti e auto e camion usati. Su base mensile, il dato è stato +0,0% contro stime di +0,22% e dal +1,3%
m/m di giugno. L'inflazione core è rimasta stabile al 5,9%
a/a di giugno, meglio delle attese di +6,1% (+0,3% m/m).
8,5% a/a 9,1% a/a
12/08
La lettura preliminare della fiducia dei consumatori dell'Univ.
del Michigan è salita a 55,1 dal 51,5 di luglio, il più alto in tre mesi e battendo le previsioni (52,5). L'indicatore sulle aspettative è salito a 54,9 da 47,3 ma il sottoindice delle condizioni economiche correnti è sceso a 55,5 da 58,1. Le aspettative di inflazione per l'anno a venire sono scese al 5%, mentre le prospettive di inflazione a 5 anni sono leggermente aumentate al 3% dal 2,9% del mese precedente.
55,1 51,5
UK
12/08
Il PIL 2Q 2022 si è contratto del -0,1% t/t (consensus -0,2%, precedente +0,8%); su base annua la crescita è stata del +2,9% a/a (consensus +2,8%, precedente +8,7%).
Servizi -0,4%: maggior contributo negativo dalle attività di assistenza sanitaria e sociale per la riduzione delle attività legate al Covid-19. Contributi positivi dai servizi ai consumatori, molti dei quali riconducibili a travel & leisure sull’allentamento delle misure legate alla pandemia. Dal lato consumi, la spesa delle famiglie è scesa dello 0,2%, compensando il contributo positivo degli scambi netti.
-0,1% t/t +0,8% t/t
CINA
10/08
L’inflazione CPI a luglio è salita al 2,7% a/a (consensus +2,9%, precedente +2,5%), l’incremento più rapido da luglio 2020, principalmente a causa di un aumento dei prezzi alimentari (+6,3% dal +2,9% precedente). In rallentamento l’inflazione non alimentare (+1,9% dal 2,5% precedente).
La Cina ha fissato un obiettivo di CPI intorno al 3% per quest’anno, lo stesso del 2021. In rallentamento l’inflazione
2,7% 2,5%
Fonte: BG Markets Strategy. Dati aggiornati al 12 agosto 2022
Fonte: BG Markets Strategy. Dati aggiornati al 12 agosto 2022
9
VARIABILI MACROECONOMICHE
Settimana in corso DAL 15 AL 19 AGOSTO
GIAPPONE
Attuale Consensus Precedente
1:50 15/8 PIL 2Q 2,2% t/t 2,6% t/t -0,5% t/t
CINA
04:00 15/8 Produzione industriale 3,8% a/a +3,9% a/a +4,3% a/a
04:00 15/8 Investimenti in asset fissi +5,7% a/a ytd +6,2% a/a ytd +6,1% a/a ytd
04:00 15/8 Vendite al dettaglio +2,7% a/a +4,9% a/a +3,1% a/a
USA
14:30 17/08 Vendite al dettaglio +0,1% +1,0% a/a
GERMANIA
11:00 16/08 ZEW -55,3 -53,9 -53,8
Giappone
Il PIL del 2Q è cresciuto del +2,2% ann. t/t dal -0,5% del 1Q e contro stime del +2,6%, tornando agli stessi livelli pre-Covid. Consumi privati e investimenti delle imprese sono stati i fattori trainanti, alimentati dalla ripresa della domanda dopo gli allentamenti alle restrizioni per il contenimento della pandemia a marzo. In aumento anche la spesa pubblica. I lockdown in Cina dovrebbero aver causato un calo sia delle importazioni che delle esportazioni, con un impatto neutro sul PIL.
CinaI dati sull’attività economica in Cina a luglio hanno mancato le attese, confermando una ripresa ancora debole. La produzione industriale è cresciuta del +3,8% a/a (prec. +3,9%, stime +4,3%): deboli sia la manifattura che il minerario, mentre in accelerazione le utility. La crescita degli investimenti in asset fissi è aumentata del 5,7% a/a ytd, anche in questo caso mancando le stime (prec. 6,1%, stime +6,2%): la richiesta del governo centrale ai governi locali di investire i fondi, raccolti tramite l’emissione di obbligazioni speciali, in progetti entro agosto ha effettivamente portato ad un aumento degli investimenti pubblici; in marcato rallentamento invece gli investimenti del settore privato. Le vendite al dettaglio sono aumentate al 2,7% a/a (prec. +3,1%, stime +4,9%) evidenziando l’impatto della politica di Pechino sul controllo della pandemia e che non sembra voler modificare. In rallentamento la gran parte delle componenti con solo poche che evidenziano un’accelerazione.
USALe vendite al dettaglio dovrebbero aumentare del +0,1% m/m a luglio (prec. +1,0%), aiutate dal Prime Day di Amazon, che dovrebbe evidenziare un forte aumento delle vendite fuori dai negozi. Un contributo sarà dato anche dall’aumento dei prezzi dei generi alimentari dato che le vendite al dettaglio sono riportate in termini nominali, mentre il calo dei prezzi della benzina dovrebbe aver dirottato gli acquisti verso altri settori. Le vendite ex auto e gas dovrebbero invece aumentare del +0,4% dal +0,7% precedente.
Germania
L’indicatore ZEW del sentimento economico è sceso a -55,3 ad agosto dal -53,8 di luglio, il più basso da ottobre 2008 e al di sotto delle aspettative del mercato di -52,7. Inoltre, il sottoindice delle condizioni attuali è ulteriormente peggiorato a -47,6 da -45,8, il più basso da aprile 2021, facendo presagire un calo ulteriore della crescita in Germania. I tassi di inflazione ancora elevati e i previsti costi aggiuntivi per il riscaldamento e l’energia determinano una diminuzione delle aspettative di profitto per il settore dei consumi privati.
DISCLAIMER _ Il presente materiale è prodotto da Banca Generali S.p.A. esclusivamente a titolo informativo ed è stato redatto senza particolare riferimento né a obiettivi d’investimento specifici o futuri, né alla situazione finanziaria o fiscale né tantomeno alle esigenze di un determinato destinatario. Poiché