• Non ci sono risultati.

INVESTMENT WEEKLY MERCATI AZIONARI 2 MERCATI OBBLIGAZIONARI, CURRENCY E COMMODITY 6 VARIABILI MACROECONOMICHE 8

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "INVESTMENT WEEKLY MERCATI AZIONARI 2 MERCATI OBBLIGAZIONARI, CURRENCY E COMMODITY 6 VARIABILI MACROECONOMICHE 8"

Copied!
10
0
0

Testo completo

(1)

01 GIUGNO 2021

INVESTMENT WEEKLY

MERCATI AZIONARI 2 MERCATI OBBLIGAZIONARI, CURRENCY E COMMODITY 6 VARIABILI MACROECONOMICHE 8 SOTTO I RIFLETTORI | L’ORO TORNA A BRILLARE 10

Direzione Financial Advisory | Markets Strategy

(2)

2 MERCATI AZIONARI

Settimana decisamente positiva per i mercati azionari, come dimostra il +1,5%

messo a segno dall’indice MSCI ACWI. Gli emergenti fanno la differenza, chiudendo l’ultima ottava del mese di maggio a +2,3%, gli USA tornano a correre grazie al Nasdaq (+2,1%), l’Europa rimane indietro (+0,9%), ma consolida comunque una prima parte dell’anno di assoluto rilievo (+12,4%).

Il mercato statunitense ha vissuto un inizio settimana senza particolari entusiasmi, con la rilevazione della fiducia dei consumatori al di sotto delle aspettative e il dato sulle vendite di case nuove in espansione, ma ad un ritmo inferiore rispetto alle attese. Le successive rilevazioni macro, però, hanno riportato l’ottimismo tra gli investitori: il mercato del lavoro continua la sua ripresa con le richieste per i sussidi di disoccupazione inferiori alle aspettative (406 mila unità rispetto alle 425 mila unità stimate). Bene anche gli acquisti di beni durevoli al netto della componente trasporti, che hanno sorpreso al rialzo (+1,0% rispetto al +0,8%

stimato) e positivo l’inizio delle trattative per il nuovo piano infrastrutturale proposto dall’amministrazione Biden. La spesa delle famiglie ad aprile è cresciuta a fronte di una contrazione del reddito, dovuta alla riduzione dei social benefits stanziati dal governo.

In Europa la settimana si era aperta con la rilevazione dell’Ifo migliore delle attese e la stagione delle trimestrali che ha continuato a delineare uno scenario positivo.

Il sentiment degli investitori è stato guidato dalle dichiarazioni delle varie banche centrali, con la BoE che ha aperto alla possibilità di una stretta anticipata vista la robustezza della crescita economica in UK, e dall’avanzamento delle trattative sul nuovo piano fiscale statunitense.

A livello geografico, il CAC40 ha trainato il mercato, nonostante la crescita del PIL nel Q1 2021 sia risultata inferiore alle attese (contrazione dello 0,1% a fronte di un’aspettativa espansiva pari a +0,4%). Bene l’Italia (+0,8%) e il DAX (+0,5%). Poco mosse, invece, Spagna (+0,2%) e UK (+0,1%), nonostante la buona performance del settore finanziario, direttamente legato alla politica monetaria sui tassi d’interesse.

Rimbalzano gli emergenti, trainati dalla performance di Cina, con Shanghai che guadagna oltre il 3%, e America Latina (+2,9%), esposta positivamente al sentiment di risk on degli investitori grazie al legame con il mercato delle materie prime. Il mercato azionario cinese, e più in generale quello asiatico, sono stati supportati dalle dichiarazioni accomodanti della Fed che hanno stemperato il nervosismo dei mercati sull’inflazione, favorendo i titoli tecnologici ad elevata crescita.

Il rialzo ha portato a relative prese di profitto sul finire della settimana da parte degli investitori.

Indici azionari Div.* Valore 2019 2020 1 anno Ytd Ytd € Ultima sett.

MSCI ACWI USD 711 24,0% 14,3% 39,6% 10,0% 10,3% 1,4%

S&P 500 INDEX USD 4.204 28,9% 16,3% 38,8% 11,9% 12,1% 1,2%

NASDAQ COMPOSITE USD 13.749 35,2% 43,6% 46,7% 6,7% 6,9% 2,1%

S&P/TSX COMPOSITE CAD 19.852 19,1% 2,2% 30,1% 13,9% 20,5% 1,7%

S&P/ASX 200 INDEX AUD 7.180 18,4% -1,5% 22,7% 9,0% 9,5% 2,1%

NIKKEI 225 JPY 29.149 18,2% 16,0% 33,0% 6,2% 0,6% 2,9%

MSCI EURO EUR 149 22,0% -3,9% 25,4% 12,4% 12,4% 0,9%

DAX INDEX EUR 15.520 25,5% 3,5% 31,7% 13,1% 13,1% 0,5%

CAC 40 INDEX EUR 6.484 26,4% -7,1% 35,9% 16,8% 16,8% 1,5%

FTSE MIB INDEX EUR 25.169 28,3% -5,4% 37,2% 13,2% 13,2% 0,8%

IBEX 35 INDEX EUR 9.225 11,8% -15,5% 27,7% 14,3% 14,3% 0,2%

FTSE 100 INDEX GBP 7.023 12,1% -14,3% 12,9% 8,7% 13,3% 0,1%

MSCI EMERGING MARKET USD 1.361 15,4% 15,8% 47,1% 5,4% 5,6% 2,3%

MSCI AC ASIA x JAPAN USD 884 15,4% 22,5% 48,3% 4,9% 5,1% 2,3%

SHANGHAI COMPOSITE CNY 3.601 22,3% 13,9% 26,5% 3,7% 6,5% 3,3%

HANG SENG INDEX HKD 29.124 9,1% -3,4% 25,9% 7,0% 7,1% 2,3%

S&P BSE SENSEX INDEX INR 51.423 14,4% 15,8% 59,7% 7,7% 8,8% 1,7%

MSCI EM LATIN AMERICA USD 2.541 13,7% -16,0% 41,9% 3,6% 3,8% 2,9%

BRAZIL IBOVESPA INDEX BRL 125.561 31,6% 2,9% 44,4% 5,5% 5,0% 2,4%

S&P/BMV IPC MXN 50.041 4,6% 1,2% 37,1% 13,6% 14,0% 0,5%

MSCI BRIC USD 404 19,8% 15,4% 40,7% 3,0% 3,2% 2,3%

MOEX 10 INDEX RUB 5.731 27,6% 0,6% 14,6% 6,6% 9,3% 0,3%

MSCI EM. MK EUROPE USD 343 25,5% -15,9% 22,7% 11,1% 11,4% 2,4%

FTSE/JSE AFRICA TOP 40 ZAR 61.345 8,8% 7,0% 29,3% 12,8% 20,5% 1,9%

* divisa in cui viene calcolato il rendimento dell'indice - Dati aggiornati al 28/05/2021

(3)

3 MERCATI AZIONARI - SETTORI

All’interno di un’ottava largamente positiva per tutti i principali indici azionari, i movimenti settoriali continuano a ricoprire un ruolo fondamentale nella definizione dei risultati.

Il mercato europeo è stato trainato al rialzo dalla tecnologia (+3,1%) e dai consumi voluttuari (+3,2%), con il Real Estate (+3,6%) per la prima volta in risalto da inizio anno, ma che incide meno a causa del peso limitato rispetto al mercato nel suo complesso.

Il settore tecnologico è stato trainato dall’industria dei semiconduttori, con ASML (+5,12%), Infineon (+4,27%), STMicroelectronics (+3,32%) e ASM International (6.75%) in netto rialzo. Tra i consumi voluttuari, si registrano risultati molto positivi nel segmento auto, con i principali produttori che mettono a segno guadagni oltre il 4%: BMW +4,32%, Renault +4,84%, Porsche +6,26%, Stellantis (+4,77%). Brilla Volkswagen (+9,71%) sulla spinta del progetto di rinnovamento della gamma verso autovetture elettriche e ibride.

Rialzo solido anche per alcuni player del lusso: Richemont +9,89%, Moncler (+8,99%), Swatch (+7,58%)Bene anche gli altri segmenti, con solamente 4 titoli che chiudono la settimana in territorio negativo: Ocado Group (-3,35%), Inditex (-1,51%), Adidas (-0,86%

e Ferrari (-0,03%). Dall’altro lato, frenano gli energetici (-1,8%) e rimangono ferme le Utilities (-1,1% e +0,8% YTD), che in un ambiente guidato da prospettive di crescita ed esposizione al ciclo economico sembrano essere ignorate dagli investitori. Tra gli energetici, pesano i risultati dei principali player (BP -1,76%, Total -2,19%, Royal Dutch -4%), mentre avanzano gli altri titoli, come Neste Corp (+3,64%), Repsol (+1,77%) e la svedese Lundin Energy (+2,50%). Tra i finanziari, continuano a rivalutarsi le banche, con alcune eccezioni legate agli istituti nordici (Skandinaviska Enskilda Bank -2,34%, Svenska Handelsbanken -3,65% e Danske Bank -3,41%). Risultati più modesti, invece, per il comparto assicurativo, con Allianz, Zurich e Prudential che chiudono in territorio positivo, ma guadagnando meno dell’1%. Tra i capital markets, risultati generalmente positivi (UBS +2,90, LSE +1,06%, Partners Group +3,16%), con la sola eccezione di Deutsche Boerse che perde il 2%.

Anche il mercato azionario statunitense è stato trainato dalle società legate alle aspettative di crescita economica e alla forza della ripresa industriale. Communication Services (+2,5%), Consumer Discretionary (+2,2%) e Information Technology (+1,6%) hanno ripreso a guadagnare terreno dopo alcuni passaggi a vuoto dovuti alla rotazione settoriale. Tra i media Facebook guadagna quasi il 4%, così come Walt Disney. Sui tecnologici, scivola Apple a -0,65%, mentre si registra il balzo di Nvidia (+8,36%).

Misti i sistemi di pagamento, con Visa che chiude a +0,23% e Mastercard a -1,91%.

Molto contrastati i risultati dei titoli energetici, che complessivamente chiudono sulla parità: Exxon Mobil chiude a -0,93% e Chevron a -0,32%. Poco sopra la parità, invece, Conocophillips (+0,16%) e EOG Resources (+0,34%). Perdono terreno Sclumberger (-1,94%), Kinder Morgan (-2,03%) e Baker Hughes (-3,78%). In risalto, invece, Marathon Petroleum (+3.71%), Valero Energy (+4,15%) e Occidental Petroleum (+3,34%)

Indici azionari Div.* Valore 2019 2020 1 anno Ytd Ytd € Ultima sett.

MSCI Europe Communication

Services Sector EUR 54 0,7% -16,1% 15,3% 11,8% 11,8% 0,0%

MSCI Europe Consumer

Discretionary EUR 224 29,7% 5,4% 51,6% 19,1% 19,1% 3,2%

MSCI Europe Consumer

Staples EUR 284 22,3% -5,9% 9,5% 7,8% 7,8% -0,2%

MSCI Europe Energy Sector EUR 101 3,7% -37,2% 11,9% 12,7% 12,7% -1,8%

MSCI Europe Financials EUR 63 17,2% -17,3% 38,5% 18,3% 18,3% 1,1%

MSCI Europe Health Care EUR 223 28,7% -3,9% -1,6% 5,3% 5,3% -0,2%

MSCI Europe Industrials EUR 317 32,4% 2,2% 41,1% 14,3% 14,3% 1,4%

MSCI Europe Information

Technology EUR 167 36,0% 13,6% 36,6% 16,4% 16,4% 3,1%

MSCI Europe Materials Sector EUR 340 21,2% 6,1% 41,7% 14,2% 14,2% 0,8%

MSCI Europe Real Estate EUR 149 19,0% -14,5% 17,6% 4,5% 4,5% 3,6%

MSCI Europe Utilities Sector EUR 138 25,4% 8,7% 16,6% 0,8% 0,8% -1,1%

S&P 500 COMM SVC USD 257 30,9% 22,2% 43,3% 16,0% 16,2% 2,5%

S&P 500 CONS DISCRET IDX USD 1.380 26,2% 32,1% 38,6% 6,0% 6,2% 2,2%

S&P 500 CONS STAPLES IDX USD 725 24,0% 7,6% 20,0% 4,2% 4,4% -0,4%

S&P 500 ENERGY INDEX USD 390 7,6% -37,3% 33,5% 36,2% 36,5% 0,0%

S&P 500 FINANCIALS INDEX USD 630 29,2% -4,1% 60,6% 28,5% 28,7% 1,1%

S&P 500 HEALTH CARE IDX USD 1.437 18,7% 11,4% 21,5% 8,6% 8,8% -0,7%

S&P 500 INDUSTRIALS IDX USD 886 26,8% 9,0% 54,5% 18,3% 18,5% 1,9%

S&P 500 INFO TECH INDEX USD 2.427 48,0% 42,2% 42,9% 5,9% 6,1% 1,6%

S&P 500 MATERIALS INDEX USD 547 21,9% 18,1% 57,2% 20,1% 20,3% 0,6%

S&P 500 REAL ESTATE IDX USD 270 24,9% -5,2% 25,0% 18,5% 18,7% 2,1%

S&P 500 UTILITIES INDEX USD 330 22,2% -2,8% 10,0% 3,3% 3,5% -1,6%

* divisa in cui viene calcolato il rendimento dell'indice - Dati aggiornati al 28/05/2021

(4)

4 MERCATI AZIONARI - FOCUS ITALIA

ACEA

BREMBO

Fonte: BG Markets Strategy. Dati aggiornati al 31 maggio 2021.

Fonte: BG Markets Strategy. Dati aggiornati al 31 maggio 2021.

Settimana complessivamente positiva in Europa, con Eurostoxx e Ftse Mib in lieve rialzo, anche se sull’indice italiano pesa lo stacco dei dividendi di lunedì; bene i Consumer (soprattutto il lusso con Moncler) e gli Industriali (spicca Stellantis), male Assicurativi e Utilities. In un’intervista al Sole24Ore, il CEO di Acea Giuseppe Gola ha espresso fiducia sulla potenziale revisione al rialzo dei target 2021 in occasione della prossima relazione semestrale; il CEO si attende inoltre di chiudere l’operazione di riassetto del portafoglio di asset fotovoltaici (che prevede l’ingresso in joint venture di un partner finanziario) entro fine anno, o al più tardi entro la prima metà del 2022. L’intervista è stata ricca di spunti positivi; durante la presentazione dei risultati del primo trimestre la società aveva confermato un target di EBITDA compreso nel range 1224-1247 milioni.

Numerosi articoli si sono soffermati sui possibili scenari per la cessione di BancaMonte dei Paschi di Siena; secondo il Sole24Ore, lo scenario base rimarrebbe la cessione ad un unico operatore, ma vista la mancanza di interessamenti concreti sarebbe al vaglio anche il frazionamento della rete. In ogni caso, la Stampa riporta che prima di qualunque dismissione il Tesoro dovrebbe concludere l’aumento di capitale per 2.5 miliardi. Lo scenario di frazionamento potrebbe essere una valida alternativa, tenendo conto anche del fatto che Orcel avrebbe espresso un potenziale interesse per la rete commerciale nel nord-est ma non per quella del sud Italia; tra i player interessati ai vari asset dell’istituto senese ci sarebbero Unicredit, Banco BPM, BPER Banca, Poste e Mediocredito Centrale.

Tra i punti più importanti emersi nell’intervista su Repubblica al vice-presidente esecutivo di Brembo Matteo Tiraboschi, sono da segnalare: la solidità del portafoglio ordini per i prossimi 3-5 anni e l’ottimismo per lo sviluppo della crescita organica; l’interesse per operazioni di M&A e in particolare acquisizioni sia in verticale che in orizzontale privilegiando innovazione (a tema elettrificazione), software e analisi dati; infine, l’azionista di controllo Bombassei (53.3% del capitale) fra pochi giorni beneficerà del doppio diritto di voto e non esclude di poter scendere al di sotto della maggioranza assoluta (ma comunque senza perdere controllo e gestione). I commenti sono sostanzialmente in linea con quanto già affermato in passato e al momento rimane difficile immaginare una società target specifica in ambito di acquisizioni: l’identikit fornito non sembrerebbe sposarsi con Pirelli (confermando la natura finanziaria dell’acquisto del 5% di Pirelli nello scorso esercizio);

positivi i commenti su ordini e crescita organica. Il nuovo CEO di Iren sarà Gianni Vittorio Armani, designato all’unanimità dal Comitato del Sindacato, composto da Marco Bucci, Chiara Appendino e Luca Vecchi (rispettivamente sindaci di Genova, Torino e Reggio Emilia); l’ex CEO Massimiliano Bianco proseguirà il rapporto di lavoro fino al 30 novembre 2021. Armani vanta un passato in McKinsey, in Terna Rete Italia (come AD), in Anas (come Presidente e AD) ed infine come Direttore Strategy, Development and Regulatory nel gruppo A2A.

(5)

5 MERCATI AZIONARI - FOCUS ITALIA

RETELIT

SESA

Fonte: BG Markets Strategy. Dati aggiornati al 31 maggio 2021.

Fonte: BG Markets Strategy. Dati aggiornati al 31 maggio 2021.

Mediaset, a seguito della decisione dell’Assemblea degli Azionisti, cancellerà il voto maggiorato, come previsto negli accordi con Vivendi; Milano Finanza riporta inoltre che sarebbe in corso una trattativa tra Mediaset e DAZN per valutare un accordo di sub-licenza delle partite di Champions League di cui Mediaset detiene i diritti per i prossimi 3 anni. La notizia della cancellazione del voto è in linea con gli accordi presi con la società francese, mentre un eventuale accordo con DAZN potrebbe rappresentare un elemento positivo sulle stime, al momento di difficile quantificazione.

Un articolo del Sole24Ore riporta come a giugno si chiuderà il primo semestre effettivo del programma cashback; la Corte dei Conti ne ha evidenziato alcune criticità, e sarebbe in fase di discussione una revisione del programma. Per quanto riguarda la lotteria, dal 10 giugno si aggiungeranno le lotterie settimanali a quelle mensili. Nexi aveva già ribadito la limitata incidenza delle iniziative governative sulla crescita dei ricavi, per un impatto pari a circa l’1% dei ricavi.

arbles, società che fa riferimento al fondo infrastrutturale spagnolo Asterion, ha comunicato la decisione di promuovere un’OPA volontaria sulla totalità delle azioni di Retelit; Marbles detiene attualmente (direttamente ed indirettamente) il 28.748%

del capitale sociale. Il prezzo d’offerta è pari a 2.85 euro (premio del 10.7% sull’ultimo prezzo di chiusura prima del lancio dell’OPA), e la finalità dell’operazione sarebbe il delisting della società. Tra gli azionisti che detengono una quota superiore al 5%, il gruppo libico LPTIC (14.369%) e Michael Ebnner (tramite Athesia, 8.285%). Il prezzo di offerta è leggermente superiore al nostro target di prezzo fissati per la società.

La società ha un flottante del 40% ed è difficile al momento stimare quali siano le possibilità che l’offerta raggiunga la soglia minima di accettazione (66.67%).

Sesa ha annunciato la nuova acquisizione del 55% di Addfor Industriale (ricavi per circa 1 milione ed un margine EBITDA del 20%), società specializzata in soluzione di AI e Data Science per il settore industriale; l’operazione è stata caratterizzata da multipli (EV 5x l’EBITDA) in linea con precedenti operazioni e prevede il coinvolgimento del management della società acquisita nel gruppo Sesa. Notizia positiva che conferma il dinamismo del gruppo in tema di acquisizioni; l’operazione aumenta l’esposizione di Sesa nel campo della Data Science, ora pari a 5 milioni di ricavi.

(6)

6 MERCATI OBBLIGAZIONARI, CURRENCY E COMMODITY

Indici Total Return Div.* Valore 2018 2019 1 anno Ytd Ultima sett.

REDDITO FISSO              

CASH INDEX EUR 138 -0,4% -0,5% -0,5% -0,2% 0,0%

GOVERNATIVI ITALIA EUR 726 10,6% 7,9% 5,6% -2,2% 0,8%

GOVERNATIVI GERMANIA EUR 437 3,0% 3,0% -2,1% -3,3% 0,3%

GOVERNATIVI EUROZONA EUR 253 6,8% 5,0% 0,5% -3,5% 0,5%

CORPORATE EURO EUR 242 6,3% 2,7% 4,6% -0,9% 0,3%

HIGH YIELD EURO EUR 212 9,5% 1,7% 12,0% 2,2% 0,3%

GOVERNATIVI USA USD 434 6,9% 8,0% -3,4% -3,2% 0,4%

CORPORATE USA USD 343 17,3% 11,3% 3,8% -3,5% 0,6%

HIGH YIELD USA USD 324 14,7% 4,7% 12,1% 1,9% 0,4%

EMERGENTI HARD CURR. USD 916 14,4% 5,9% 8,8% -1,9% 0,5%

EMERGENTI LOCAL CURR. USD 141 13,5% 4,3% 8,7% -2,4% 0,8%

GOVERNATIVI USA EUR 434 6,9% -0,2% -12,5% -3,0% 0,3%

CORPORATE USA EUR 343 19,6% 3,1% -5,3% -3,4% 0,5%

HIGH YIELD USA EUR 324 16,9% -3,6% 3,0% 2,1% 0,3%

EMERGENTI HARD CURR. EUR 916 16,7% -2,3% -0,4% -1,7% 0,4%

EMERGENTI LOCAL CURR. EUR 141 13,5% -3,9% -0,5% -2,2% 0,7%

DIVISE              

EUR/USD (var. % USD vs EUR)   1,219 2,3% -8,2% -9,1% 0,2% -0,1%

DOLLAR INDEX (USD vs DM)   90,03 0,2% -6,7% -8,5% 0,1% 0,0%

USD vs paniere EME   57,84 -1,4% 6,0% 6,0% 0,1% -0,6%

COMMODITY              

GOLD USD 1.904 18,3% 25,1% 10,8% 0,3% 1,2%

PETROLIO (WTI) USD 66,32 34,5% -20,5% 96,7% 36,7% 4,3%

divisa in cui viene calcolato il rendimento totale - Dati aggiornati al 28/05/2021  

*** Dollar Index (57,6% eur - 13,6% jpy - 11,9% gbp - 9,1% cad - 4,2% SEK - 3,6% chf)

La settimana si chiude in maniera positiva per tutti i comparti del mercato obbligazionario senza eccezioni. La performance è stata ancora influenzata principalmente dai dati macroeconomici relativi all’Eurozona (in misura minore) ed agli USA (prevalentemente), dalla diffusione dei vaccini per contrastare la pandemia legata al Covid-19 e dalla retorica delle banche centrali principali (BCE e Fed) che confermano tramite i loro principali esponenti la linea di politica monetaria ultra accomodante. Ciò ha sostenuto i titoli obbligazionari, principalmente i titoli di stato, i cui rendimenti sono scesi dopo un paio di settimane molto volatili che hanno avuto un impatto sia sui rendimenti che sul differenziale BTP/Bund. In merito ai principali dati macroeconomici, negli USA le richieste di sussidio di disoccupazione sono diminuite più del previsto per la settimana terminata il 22 maggio attestandosi a 406.000, rispetto ai 444.000 della settimana precedente. Si tratta del livello più basso da metà marzo 2020 e conferma il mantenimento delle richieste al di sotto di 500.000 unità per tre settimane consecutive contribuendo così a spingere al rialzo i rendimenti dei treasuries. Il tasso di crescita economica degli USA nel primo trimestre si conferma ad un tasso annualizzato del 6,4%. Nell’Eurozona, il dato relativo al sentiment delle imprese tedesche a maggio, misurato dall’’indice IFO, è salito a 99,2 (consenso: 98,0), il livello più alto in due anni. Le aspettative delle imprese sono balzate a 102,9 da 99,2, il livello più alto da novembre 2017. Anche la componente relativa alla situazione attuale è migliorata a 95,7 da 94,2. L’aumento è stato in gran parte guidato dai settori della vendita al dettaglio e dei servizi, dove il sentiment delle imprese è tornato ai livelli pre-crisi. Il rendimento del Treasury decennale a fine settimana si attesta a 1,582% in discesa rispetto all’1,623% della scorsa settimana, mentre il rendimento del Bund tedesco si attesta a -0,1895%

anch’esso in discesa rispetto al -0,1325% della scorsa settimana, così infine come quello del BTP decennale che chiude a 0,913% finalmente sotto la soglia dell’1,00%

dunque ed in discesa rispetto allo 1,033% della scorsa settimana, spread in discesa a 110 punti base rispetto ai 117 punti base della scorsa settimana. Dunque rendimenti e spread in discesa. Sul fronte del petrolio, la settimana si chiude in rialzo. Il WTI chiude a USD 66,92 rispetto ai USD 63,88 per barile della precedente ottava mentre il Brent si attesta a USD 69,4 rispetto ai USD 66,71 della chiusura settimanale precedente. Per quanto riguarda l’oro invece la settimana si conclude in chiara salita, il prezzo di chiusura è infatti pari a USD 1.904 rispetto ai USD 1.882 l’oncia. Il metallo giallo si è spinto ai massimi da oltre 4 mesi, ma resta volatile a causa delle incertezze sull’inflazione e sulle prossime mosse delle banche centrali. Per quanto concerne le valute, si arresta la flessione dell’USD contro EUR, il cambio resta ormai saldamente sopra il livello di 1,19 toccato in precedenza ed è stabile rispetto al livello di 1,2180 toccato la scorsa settimana attestandosi ad 1,2204. Lo JPY cala lievemente portandosi a 109,78 rispetto a 108,25 dell’ultima ottava nel cambio con il dollaro, diversamente dal CNY che recupera ancora toccando 6,3684 rispetto al

(7)

7 MERCATI OBBLIGAZIONARI, CURRENCY E COMMODITY

Dati al 28/05/2021 1Yr 2Yr 3Yr 4Yr 5Yr 6Yr 7Yr 8Yr 9Yr 10Yr 15Yr 20Yr 30Yr RATING S&P

EMISSIONI IN EURO

GERMANIA -0,63 -0,66 -0,68 -0,64 -0,57 -0,45 -0,36 -0,36 -0,28 -0,18 0,13 0,12 0,39 AAA

OLANDA -0,70 -0,66 -0,57 -0,50 -0,43 -0,41 -0,32 -0,12 -0,03 0,47 AAA

AUSTRIA -0,62 -0,62 -0,57 -0,50 -0,40 -0,35 -0,25 -0,15 -0,05 0,05 0,31 0,51 0,69 AA+

FINLANDIA -0,59 -0,65 -0,64 -0,53 -0,47 -0,33 -0,27 -0,22 -0,12 -0,02 0,34 0,65 AA+

FRANCIA -0,63 -0,64 -0,58 -0,59 -0,51 -0,28 -0,14 -0,02 0,08 0,17 0,47 0,66 0,97 AA

BELGIO -0,66 -0,61 -0,54 -0,43 -0,29 -0,22 -0,11 -0,01 0,15 0,34 0,67 0,93 AA

IRLANDA -0,56 -0,59 -0,53 -0,46 -0,37 -0,26 -0,15 -0,04 0,21 0,43 0,70 0,91 AA-

SPAGNA -0,52 -0,50 -0,40 -0,35 -0,22 -0,03 0,06 0,21 0,33 0,47 0,83 1,45 A

PORTOGALLO -0,52 -0,58 -0,54 -0,38 -0,27 -0,06 0,06 0,16 0,34 0,47 0,79 0,82 1,42 BBB

ITALIA -0,46 -0,32 -0,16 -0,01 0,16 0,39 0,48 0,65 0,79 0,91 1,36 1,61 1,88 BBB

GRECIA -0,15 -0,30 -0,20 -0,07 0,12 0,24 0,83 1,11 1,33 1,80 BB-

EMISSIONI IN VALUTA LOCALE

SVIZZERA -0,79 -0,76 -0,68 -0,57 -0,50 -0,42 -0,39 -0,28 -0,21 -0,15 0,08 0,13 0,14 AAA

DANIMARCA -0,51 -0,51 -0,40 -0,21 -0,04 0,15 0,35 0,60 AAA

GIAPPONE -0,27 -0,14 0,02 0,18 0,43 0,80 AAA

SVEZIA -0,12 -0,12 -0,12 -0,11 -0,09 -0,07 -0,04 -0,01 0,04 0,08 0,28 0,45 0,68 A+

GRAN BRETAGNA 0,03 0,06 0,16 0,23 0,34 0,48 0,57 0,73 0,80 1,15 1,29 1,30 AA

AUSTRALIA 0,03 0,06 0,28 0,60 0,82 1,04 1,22 1,39 1,59 1,69 2,12 2,38 2,61 AAA

NORVEGIA 0,57 0,77 0,96 1,10 1,21 1,31 1,41 1,47 1,52 AAA

CANADA 0,20 0,33 0,52 0,81 0,92 1,20 1,50 1,92 2,06 AAA

NUOVA ZELANDA 0,32 1,11 1,52 1,85 2,40 2,71 AAA

CINA 2,36 2,59 2,75 2,93 2,92 3,06 3,04 3,09 3,58 A+

INDIA 3,80 4,27 4,69 5,41 5,54 5,99 6,16 6,35 6,00 6,62 6,91 BBB-

BRASILE 5,64 6,76 7,94 7,87 9,12 BB-

RUSSIA 5,76 6,08 6,34 6,74 7,00 7,23 7,41 7,50 7,60 BBB

TURCHIA 18,68 18,71 19,10 18,80 18,66 BB-

EMISSIONI IN USD

STATI UNITI 0,03 0,14 0,30 0,80 1,26 1,59 2,20 2,28 AA+

RUSSIA 0,86 1,01 3,43 3,77 BBB

BRASILE 0,64 0,65 2,11 2,22 2,54 3,10 3,75 4,96 5,00 BB-

TURCHIA 2,62 3,75 4,88 5,09 5,44 5,81 5,89 6,39 6,30 6,49 6,94 7,09 BB-

(8)

8 VARIABILI MACROECONOMICHE

USA: NUOVI ORDINI DI BENI DUREVOLI

Ultima settimana DAL 24 AL 28 MAGGIO

USA Attuale Precedente Segnale

27/5

I nuovi ordini di beni durevoli fabbricati negli Stati Uniti sono diminuiti dell’1,3% m/m ad aprile, ben al di sotto delle attese di mercato per un aumento dello 0,7% e dopo essere aumentati dell’1,3% (rivisto al rialzo dall’1%) a marzo. Si tratta del primo calo degli ordini di beni durevoli in quasi un anno, poiché la carenza di approvvigionamento ha continuato a influire sulla produzione, principalmente per la carenza globale di chip semiconduttori. Escludendo i trasporti, i nuovi ordini sono aumentati dell’1,0%

ed escludendo gli ordini per la difesa sono rimasti praticamente invariati.

-1,3% m/m 1,3% m/m

Fonte: BG Markets Strategy. Dati aggiornati al 1 giugno 2021

(9)

9 VARIABILI MACROECONOMICHE

Settimana in corso DAL 31 MAGGIO AL 4 GIUGNO

CINA

Attuale Consensus Precedente

03:00 31/5 PMI Composito 54,2 - 53,8

EUROPA

11:00 1/6 CPI 2,0% a/a 1,9% a/a 1,6% a/a

11:00 4/6 Vendite al dettaglio -0,5% m/m 2,7% m/m

USA

16:00 1/6 ISM Manifatturiero 60,7 60,7

14:30 4/6 Employment Report 600 mila 218 mila

CINAIl PMI Composito cinese di maggio è aumentato a 54,2 contro 53,8 di aprile. A livello di singole componenti, Il PMI manifatturiero del mese ha subìto un lieve calo sia rispetto al consenso del mercato sia al dato di aprile (entrambi a 51,1). Si è trattato della lettura più bassa da febbraio, dovuta alla pressione inflazionistica e ai colli di bottiglia dell’offerta.

Ha sorpreso, invece, al rialzo la componente non manifatturiera a 55,2 da 54,9 di aprile.

EUROPA

La stima preliminare dell’inflazione di maggio nell’Eurozona è aumentata al 2,0% a/a, più delle attese per un aumento dell’1,9% a/a e dopo l’ 1,6% a/a di aprile. Si tratta della lettura più alta dall’ottobre 2018, determinata principalmente ad un effetto base e all’aumento dei prezzi dell’energia (13,1% vs 10,4% di aprile). Il dato core ha subìto un aumento dello 0,9% a/a, in linea con le attese e contro lo 0,8% di aprile.

Il dato relativo alle vendite al dettaglio dell’Eurozona di aprile è atteso in lieve calo a livello congiunturale dello 0,5% m/m rispetto all’incremento del 2,7% di marzo. Su base tendenziale le vendite sono attese in rialzo del 26,6% a/a verso il 12% a/a di marzo, per effetto base di confronto con i mesi del 2020 caratterizzati da lockdown.

USAL’indice ISM del settore manifatturiero di maggio è si è attestato a 61,2, in crescita rispetto alla rilevazione di aprile di 60,7 e migliore delle stime 60,7, in territorio espansivo per la 12° rilevazione consecutiva su livelli massimi a 10 anni, a riprova del momentum positivo dell’economia statunitense, supportata da un ingente piano fiscale. In settimana è in pubblicazione anche l’ISM della componente dei servizi, atteso in rialzo a 66,5 dopo 62,7 di aprile, in espansione per il terzo mese consecutivo dopo le progressive riaperture.

I libri paga nel settore non agricolo di maggio sono attesi in aumento di 600 mila unità dopo il rallentamento di aprile che ha visto i nuovi posti di lavoro aumentare solo di 218 mila unità. Il mercato del lavoro dovrebbe fornire segnali di recupero, con un tasso di disoccupazione per maggio atteso in miglioramento al 5,9% contro il 6,1% di aprile.

61,2

(10)

10

L’oro ha recentemente superato la barriera di USD 1900 l’oncia. Tra i fattori che hanno determinato il recupero del metallo prezioso vi sono certamente:

Le crescenti attese di inflazione: le recenti rilevazioni sopra le attese dei dati di infla- zione, soprattutto negli USA, hanno generato incertezza sui mercati in relazione alle dinamiche future dei prezzi e alle conseguenti azioni da parte delle principali banche centrali. La retorica delle banche centrali ha raffreddato i timori di inflazione e i ren- dimenti obbligazionari governativi si sono stabilizzati a livello globale determinando un calo nei rendimenti reali.

L’indebolimento dell’USD: la tolleranza della Fed per livelli di inflazione più elevati, considerati come temporanea conseguenza della combinazione di effetti base e di un incremento del prezzo delle materie prime, insieme all’impegno della banca centrale a mantenere una politica monetaria accomodante, ha pesato sul dollaro USA.

I prodotti specializzati in investimenti in oro (ETF/ETC) con detenzione fisica a livello globale hanno sperimentato nel corso del mese di maggio afflussi per un controva- lore superiore a USD 500 milioni, dopo aver mostrato costanti deflussi nei trimestri passati. L’inversione di tendenza ha riguardato soprattutto i prodotti US, mentre quelli europei avevano già mostrato un recupero delle masse nel corso del mese di aprile.

Sono aumentati gli acquisti da parte della Cina e, nonostante la pandemia, le impor- tazioni dall’India sono rimaste stabili: le importazioni cinesi dalla Svizzera, sono sa- lite a 40,2 tonnellate ad aprile, volumi superiori a quelli dei 14 mesi precedenti messi insieme, nonché un record da dicembre 2019. I due Paesi asiatici insieme consumano quasi metà dell’offerta mondiale di oro.

Alcune banche centrali hanno incrementato da inizio anno le proprie riserve auree:

l’India ha aggiunto altre 19 tonnellate alle proprie riserve auree; l’Uzbekistan 23; a marzo, l’Ungheria ha acquistato 63 tonnellate d’oro, triplicando le sue riserve auree (si è trattato del quarto maggior acquisto da parte di un istituto centrale dal 2009).

Le posizioni nette speculative assunte dai traders in aumento nel corso del mese di maggio di oltre il 10% rispetto ai minimi di marzo.

Nel breve periodo è verosimile che l’oro possa ancora essere supportato da residui timori di inflazione.

Nel medio-lungo periodo, superati i timori sulla dinamica dei prezzi e sul prematuro intervento da parte delle banche centrali, il prezzo dell’oro potrebbe beneficiare di un incremento della domanda: quando l’epidemia in India sarà finalmente contenuta, vi sarà una sostanziale domanda di oro repressa, che si accompagnerà ad una domanda cinese comunque robusta generata da una crescita economica del paese ormai consolidata.

SOTTO I RIFLETTORI – L’ORO TORNA A BRILLARE

ORO E INDICE DELL’USD

COMEX: POSIZIONI NETTE SPECULATIVE (TONNALLATE)

Fonte: BG Markets Strategy. Dati aggiornati al 1 giugno 2021

Fonte: BG Markets Strategy. Dati aggiornati al 1 giugno 2021

DISCLAIMER _ Il presente materiale è prodotto da Banca Generali S.p.A. esclusivamente a titolo informativo ed è stato redatto senza particolare riferimento né a obiettivi d’investimento specifici o futuri, né alla situazione finanziaria o fiscale né tantomeno alle esigenze di un determinato destinatario. Poiché

Riferimenti

Documenti correlati

pallini ((((da uno da uno da uno a tre da uno a tre a tre)))) indica l’importanza del dato nel periodo di riferimento a tre indica l’importanza del dato nel periodo di

Si avverte inoltre che MPS Capital Services e/o altre Società appartenenti al Gruppo Montepaschi, gli amministratori e/o rappresentanti e/o le rispettive persone ad essi

Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti dovrebbero mostrare una crescita dello 0,2% m/m in aprile, in rallentamento rispetto allo straordinario dato di marzo del 9,7% m/m

La presidente della banca centrale europea, Christine Lagarde, ha dichiarato che gli acquisti netti nel quadro del PEPP si terranno ad un ritmo “moderatamente inferiore rispetto

Qualsiasi informazione contenuta nel presente documento potrà, successivamente alla data di redazione del medesim\o, essere oggetto di qualsiasi modifica o aggiornamento da parte

pallini ((((da uno a tre da uno a tre da uno a tre)))) indica l’importanza del dato nel periodo di riferimento da uno a tre indica l’importanza del dato nel periodo di

231” (disponibile in versione integrale sul sito internet di Intesa Sanpaolo, all’indirizzo: https://group.intesasanpaolo.com/it/governance/dlgs-231-2001 che, in conformità alle

Sul mercato immobiliare, il numero di contratti di vendita di case in via di conclusione in novembre è diminuito del -2,2% m/m, una variazione ampiamente al di sotto delle