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BIBLIOTECA NAZ. Vittorio Emanuele III. xxìjr D

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BIBLIOTECA NAZ.

VittorioEmanueleIII

xxìjr

D

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(5)

SULLA FORMAZIONE DEL

M O L I B D E N

"j.

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I

SULLA

FORMAZIONE DEL MOLIBDENO

LETTERA

DI GIULIO CANDIDA

A

f,

Signor VINCENZO PETAGNA

r

Pubblico Professobb diBotanica nslla RboiaUniversità’ di Napoli,eMembro

•ellaRbalb Accademiadelle Scienze , B BELLELettere.

NAPOLI ypCCLXXXV.

Presso Giùseppe-MariaPorcelli.

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/

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Evostrereiterateesortazioni, or- natissimo mio Signor D. Vincen- zoy perchè io dessi alla luce le

osservazioni, ch’ebbi l’opportunità di

faresovraalcunioggetti della storianaturale, nel breve.corso del viaggio intrapreso nel-

ranno 1783per laCalabriaulteriore(già pri-

mariccaed amena, ed ora divenutapergli orribilitremuotiteatrodispavento,di j^rrore, edi lutto) ,allorachefuispedito dallano- stra,Accademia conregaleapprovazione, per

A

3 le

(10)

(<^)'

le osservazioni, che riguardavano la bota- nicainparticolare; mi sono state d*incita- mento a porreinordine1’intiero mio gior- nale. Lemalattie pericolosissime'> e Inn»' ghissime , alle quali è stato forza ,'ch*^io

. 'ioggiacessi,dopoilmioritorno pe’ notissimi disaggi,estrapazziivipatiti,dellequalinon ancora sonoallo’ntuttolibero;non mi hanno però permessodiporlo in pulito per farne parte al

pubblico amigliortempo.Insuavecevicon- tenterete perora,chesolo dellemieosserva- zioni, cheoltreaquetlè'cheriguardavano la

botanica,aveVano pér óggettoTaltre partidel- la Storia naturale’,che sarebbestatobiasime- voleiltrascurarle; vi esponga'tuttoquello, chehoosservato intorboa’mezzi,chéadopera lanaturainfornlareilmolibdeno. Spero, ché questa parte dellefnieosservazioninehvi sa*

ri discara;perchè avoi stesso setnbraroM*

noparlantigliesemplaridiesso , allorché li feci passare nell’istruttivo museo del nostro dottoederudito,comuneamicoilSignorAbà*^

te

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te Minervini; ancheperchè da chiaris»

simi, ed accurati naturalistiilSignor Abate Fortis* ilSignor G)nmiendatore Dolemieu«

U Signor Cavaliere Gioeni, il SignorMar- chese de Cubieres,ilSignorA&elius, ed as-

saialtri cforestieri, e nostri,nell’esaminar- li,interessantissimifuronogiudicatipervenire

/

incfaxarodellasin’oca oscura formasione di tal minerale . Scelgo tanto più volentieri questa pane ; iperchè essa non solo può giovareamigliorare,erettifìcaTel'idee, le

^uali i naturalisti, cd ichimicifinorahan- noavutodicotestominerale;maanche per- chè l’argomentononsirestringe ad appagare la sola lodevole curiosità de’filosofi; anzi contribuisce ad estendere, ed accrescer di moltoilnostrocommercioesterno,consom- movantaggio eprofitto della nazione. Noi nonabbiamoilbisognod’imitare qualcheal- tea illustre,edavveduta nazione,laqualene hagelosamente pro&ito 1’esterno commercio di essoin miniera. Dalle miniere,lequaliab-

A

4 bia-

(12)

biamo;edaquelle che si possono porreih istatodisomministrarlo,siamoa jjortata, dinon attenderlo piùmanipolato dafuora.,Noi pos-

•,.siam ben provvederea’nostri bisogniperla costruzione de'crogiuoli; performarelebac- chettine^da disegno; perbrunireilferro, e perfarloconservaredallaruggine;pelconsùmoi che ne fanno1nò&ri Vasellai costruttori di cappelli,evetrai;ie.pe^'^ timc“,' chesipo- trebberodare a diversesostanze,inparticola- rea’legni .(h) >^danchedisomministrarlo a

,.

. 7-4 .do»

(a^ Il‘Signor Cavaliere A\ara, ora.*ie- gnissimoministro'dell'.Auf^tissimo Monarcaiel-

leSpagne'pressolaS.,Sede,inuna sua anno- fazione allabell'operadelSignor Bowles, che hapertitoloIntroduzioneallaStoriaNaturale, edallaGeografiaFisica' diSpagna,neltom>i

F^g*133 dell’eduzione diParma; portaVespe- rimento fatto inRomadal meritevolissimoSignor Car^

(13)

dovìzia alle altrenazioni,siain'minieraVsia' manifatturato.

L’assunto,chemihoproposto per oranóit èd’intartenermi nelformareanalisichimiche;

lequaliconsommadiligenzasono statefatte da'accreditatis»mi,esommichimici sulmo- libdeno; mabensì 'di palesare ciò» che ho avutolafortuna'di ascoltare,e divedere,al-'

*lorchèsorpresi-|a naturasulfatto'; e fui in' istato'di-,giudi<mre del misterioso', éd am-"

mirabile suo lavorìo' informarlo. Se adal-'

* V

tri veri, ed accurati filosofi'fòsse conces- sa simil sorte in premio di tanti loro ^su-' dorìt

4-. ' .

CardinalZelada,dacuirisultò, che la polve--

re'molibdenicascioltanello spirito divinoretti-

ficato,edistesasoprailegni,comunicavaloro unvagocolore di ferro»Glialtri usisonopur troppo, noti. Vedati ilSignorGàelin Miner.

S-12$.

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(*0)

Jori»eJispendj»che impiegamo ndle loton»

cerche;dimolto migliorerebbero, esi esten»

Jerebbero lenostre ct^izioni sulsegno mi'

aerale. Finora non siè potuto mai discch*

rire,nèilprincipio terreo«chefa labaseda*

metalliynètutto quell’akro« eh’entra nella

diversaloroformazione;ilmeccanismodi cui si vale lanatura in metallizzare la so>

stanze.Coseegualmente ignote, che desidera- te (a).Iohocercatoconsemplicità^conesat- tezza, e.condiligenza riferirà,e ciocchémi è stato,dettodavmdkhe,elUateguide;equello, checo* proprimiei occhiho con piacere, e sorprendimento osservato;edhounite quella riflessioni,lequali lasanafìlosofla,e lachi- mica ne somministrano. Voigiudicharetedel meritoditalmia scoveru, e qualunquesiasi fe-*-

(O

TtiasìilCtUbuSig.Jdacquer, Dir»*

ziomtr» diGhim.art.Metallo

.

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(I* )

<iitica.efatene quell’uso, cbe sthnerete pi4 pròprio;nontantoconsultandolabontàsom-*

ma»ed'amóre,che’lvostro ottimo cuore pes menudre;quantoilvostro purgato, e fino dbccmimento,edivostrisuperiorilumi

.

cUmolibdeno si trova abbondantemente in diverse parti della .Calabria.Senaa noverare per ora tiascunódi questiluòghi) basteràdescrivere

^abbondante,e riccaminiera di esso, che incontrasi nellenimentodi Squillacs>celebree rinomataCittà.Trovàndomiinquestodistretto a*9diMaggiodel178}stimaipropriovisitar**

Miprovidi primainCencrachi^villaggio dì Squillace) dìdue guide,.tdi quelleprò»

priamente che erano avveizeallavorodelmo»

hbdeno.Via facendodalla riva delmare Jonb versoiluoghi mediterranei;incontrai oltra la

una

vegetabile,

k

qualeformalasuperficie >

sottodi essaun suolo o in tutto cretaceo«

o^compostodi argillasabbiosa,opurmarga»

ceo,riccodi miche) addettoaliapastura)edai

giardinaggi.£* questo suolo.&cilea dikmarsir

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Z' f

( IS)

fttaco»minor frequenzadellesoprappostecol- line.Esseper Io piùson composte d’uncal- carcogranelloso, depostoinconfuso; edin Cuiappena'sono riconoscibili ì corpi organi-

cimarini, da un’antico mareivideposita- ti. Giunsi allevicinantedel rioSagghiano,

ilqualesi scarica, nel fiume Beltrana, circa.

duemiglia distante dalllto. Quivi pervenuto,

vidiuntotalecangiamentonella superfìciedel-' laterra. Iterreni erano composti di tenace.

umonereggiante,ed’abbondarneargillaocra-

cea rossagnola, che formavano delle ampie eprofondecroste, inaltezza di$in6 pal- mi. Illetto delSagghianò veniva ricolma- to di massi rotolati quarzosi e granito-

si. 'k proporzione,chem’inoltrava,sima-

nifestava maggiórmente il cannato cambia- mentonelsuolo. Alcuni montiscantonatida- gliultimi tremuoti dimostravano nell*interno, esser,composti-di paniti s non.moltosolidi$ e compatti.-Incerte diripate sembravanoua ammonticchiamento di ghiaje« t di.miche. Dopo

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I

Dopoun buontrattodi salita mi trovai tra

.boschi ghiandiferi. Ravvisai.il suolo cor- rispondenteaitestégià detto: ed incontrava

talvoltanudiridossifattidi-dure rocce gra»

.nitose. Doveimontarefinoallavetta dique^

'Stealture, le quali siestendevanoinampio verdeggiantepiano, sgombro d'alberi, ea- dom'atò disiepaglie di Erica cinerea, e di

Citisonero

.Questimonti, iqualinonsono 'moltoelevati,echesiveggonoda anteceden>

ticatastrofi abbassati^ e manifestamente di<«

>staccati dallacatenadegliApenniiii,formano tuttavolta partediessi. Ovunquevolgeagli occhi, scorgeva lastessauniformitàdelsuo-

.lo,edellepiante additate, Quivilaveduta erasommamente deliziosa, dominandosi così ilmarTirreno,cheilIonio. Attraversata la .già dettapianura»giunsifinalmentealluogo»

.ove giacca laricefeata miniera delmolibde*

no;dettotantoilluogo,che’imineraleTer^

ra-ligada’paesani. i

yedesialla bellaprimainqùestaestremità di

'

. pia-

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»

(

M

)

ylanura un’iocayo*che raesembra 'unconoài roversdo»e troncato;Uqualedalauo bordo aipuòconsicurezzaguardareiin tutta lasua

grandezza. Laprofondità sua> la qual’èdi quasii$opalmi•, pareggia coldiametro ddla siusuperiìcialecirconferenza.Accantoadesso conodallaparte» che risguarda P occidenteSi scorgonoprecipitosevoragini,delle' qualinon siriconosceil'fondo, edhanno con esso co- sBunicazione. Vicinoall'orlasulla pianuraàrt

sonofabbricatealcuneconserve d’acque pio^

vane,bea'grandL,

me

«eo.molto Faticosa,edabpiantoperigliosa k la-discesa inquesto gran bacino; imperciocchésonoini- guste,edirupate leviottde;laterras’affon- da;esisdrucciolapressoche adogni passo.

V

interno di talbacinoédigranito,il-quale ba uncoloretuttoinsiemetra’lbiondoe’lùh SCO;edinbuonapartescrepolato4ed!latna>-.

fo<II.fondoha undiametrodiunaséssantinà dipalmi;edè inegualeperidifferentiseè-

vif che perlaureat-chp

ù

dilama-dalle*pa- reti

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ettibteriori.Al Utodimettogkjrtof eh*è

ilpiù profondo,vi trovai deU’acqua impania**

luu>d«irakettadi4inSpai®»* checovri*. \

va unasuperficiedifiguraellitticadicircaao pdminelmaggior diametro.» edi14dilati- tudine; era nerognolaall’apparenza > niente corrotta,putentedi fegatodi zolfo>e

^

sa-

pore acido.Quest®*®i®i®®do covato d’ac- quaèquello,cheoracomunicacolle già dette frongini; ed è sottoposto perpmidicolarmente

e*mentovttiserbato)diacque piovane.Quan- dol’uopoilrichiede»sifàdaessicalarel ac**

quanell’accennatoellittico poao;equando nonveII’è più bisogno»sidàlo scoloper le ttfittitevoragini-Dasifiattopozzo solamentesi estraeilmolibdenoQiiesìsaper dalleguide ^ perchèilpozzo eracosi ristretto;«perchènon ittcttevanae profitto maggior estensione del

'Jlacino.Misidisse»cheilpresente padrone

eh'èl’IllustreMarchesedi Squillace»codvolee»

«ichene*tempiandati sene scavava inquasi lattai’iaoiTa*

^ nd»

a’oostndit'ùamplia-

ta»

s

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( i6)

ioquandoè piaciuto,ed ha prodottocorri- spondentementeinmaggioreaUx>ndanzàilmi-

nerale. Volgevailsecondoarmo,che nonsi tì'avagliava'in taleminiera.

-Daessemie guide pria d’ognialtro volli informarmidellemanovre> che adoprano per ricavareilmolibdeno.Eccovi,ciocchérilevai da’ lorodetti^ 11primoscopo degliscavatori egliè diessereattentianon.far.mancaremai

i’acquanelpouo,osia recipiente,-che deé somministrareil;molibdeno;dimanierache per

lomeno un mesepriiUa<i’>intrt^renderel’ope- ra,simanda adosservareilluogo,pervedere

«evi siao.no1’acquanecessaria Semanca sifarimettere da’ descritti serbato)>e'sibada inoltrea chiudere benel’apérturacomunicante colle.voragini. L’acqua,cheiviristagni^ha rorigine principaledaocculte sorgive-sotter-

. xaneedellostesso recq>iénte.Lepioveallevol- tenedannoaccrescimento,ftu^endolàgiungere

I sino all’altezza di dieci palmi.iMavoro non

n

fai9aLd’.invetno..Orditariamente^siincoBiMcia

«».

’-dall'

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/

( I?)

dall’Aprile, esi lasciaa’primifreddidel Set- tembre. Accadespessodidoversi solo lavora-'

lene’ tremesidellastateElaragionesiè,

cher acqua diviene fredda dal Settembre-

sino air Aprile, cheresterebbero i lavoratori assideraticolrischio dellavita

.Quindiè,che:

nellegiornaliereopere, non pria che ilsole monti su queirorizonte, essisimettono afati- care Cominciano innanzialtro, quasiogni mattinadall'aprirlafocedel recipiente,e fan- noscappar fuoralamaggiorpartedell’acqua

,

restandovene poca da non impedirlorodicam- minarvi dentro,e lavorare.Stanno seminudi,

agambescoverte quasidicontinuonell'acqua^

chearrivaacoprirloroigaretti. Nel mentre chesilavoral’acqua, la qual’è sorgente,

nonapportaloroimpedimento,acagiondelli- beroesito,che hadallafoce,chesitienead un dato livello aperta . Con certe appro- priatevanghe taglianoilaterali del recipien- te inqueisiti, eh'eranopoc’anzi bagnati,

ocovertidall’acqua , chesiè fatta , come

B di-

I

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(*8)

dicemmo,sonire.Dondesiestraggonoconpiùi

omenofacilitàimassi compattitumidi,epe-*

santi,chesuventCrsono molibdeno perfetto« edallevoltenonben formato ancora. Prose*

guono asmarginaredovedue.|Cdovequattro palmi dentro almonte « secondo che riesce lorodiincontrare ut» tale minerale*Cessanodal?**

IoscavoinqueiMti> oveinvecedel molib- denotrovano,pietrequarzose ogranitidi di- versa consistenza,checostituiscono,comeho

detto,rintieromonte. Sannoperpraticase- guirletracce delminerale àirqualesisuole estendere in giro;taloraèinterrotto dallecen-

natepietre^dagraniti,edaaltri fossilinonpas- satiinmolibdeno. Nelle notti seguenti si tie- ne chiusa 1*apertura, chene’giorni antece^

denti serviva a dareloscoloall’acque;edm<

questi intervalli sene accumula tanto« che agguaglialasolitaaltezza.Replicanolemede- sime operazioni per tanti giornisino a che,

facendo i dovuti tentativi per ogni parte lateralmente al recipiente,s’assiemino d’aver

estrat-

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( 19 )

•strattoi’ititietomolibdeno, Compito il pri»

moscavolateralepassanoadafTondaie labase delrecipientecon dareilgià detto scoloatut*

»

rintieraacqua stagnante; esollecitamente siattende in taleoperazione aripulireilfondo dal limacelo,chel'ingombrava. Nettatoilfon>

do,,chiudonoilcondotto^chehafattoprecH pitarleacquenellevoragini;ele sorgivene somministranodellenuove, manonallapri- mieraaltezza. Intalguisacestasopsaillivello

dell’ac<piaintornoalpozzo una nuovapare- te, da.cuisipuòricavare ilmolibdenocollo stesso metodoantecedentemente esposto.Que- sto listcettocontorno dàper piò giorniilmi- nerale. Dopoche esso èstatoesaurito dalle pareti,siapplicanoascavareilfondoje fan- ' iK>deviare1’acqua,laqualeimpedirebbeloro di estracreilmolibdenoda quel luogo;dondese ae cavalamaggiorparte-Famestierinon im- piegaresoverchiagentenell'estrazione del mi- serale,nèfarlacon molta sollecitudine; ma proporzioouc U numero degli operai, e'1

; B a tem-

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( co)

tempoallacapacità delpozzo; imperciocché diversamente operando non si concede quel tempo,chelanaturarichiede performarlo«

edoscarseggerebbe, o non se n’estrarrebbe affatto.

Soglionsi trovareinunione delmolibdenot nelcacciarsidalpozzo>de’pezzidiquarzo,di

talco,e dimica;oisolati,ounititraloro,etal- volta col ferro,etalvoltacol feld-spatoformanti

i graniti;etaloraanches'incontranode’gra- natelliomisticoliedettesostanze,oseparati comeperlopiù avviene;de'qualituttitorne- rà inacconcio ragionarne a suo luogo. Ab- bondanteè lasabbia molibdenicanel detto ino*

go,.dovesicava,dellaquale,quandosirin- viene esser perfetta,ne tengono conto.Del molibdeno, che si estrae,sene fa solleci-

tamentelascelta,affinchènons’induri,per- dendolasua umidità. Buttanoquelleporzio- ni , lequali lorosembrano imperfette : ne separano lepietre, e leterreeterogenee: e

«quelloeh' èperfettamentemetallizzato,lo tri- tola-

f.n

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( *I)

telano , eIoripongonone’ barili; dentro a’

quali dinuovo siconsolida, equasisempre forma dentro adessiunsoloammasso

.

Sonoparimente degnidi atteniione alcunife- nomeni bennoti agliscavatori Nell’ estrarre ilmolibdenodalrecipiente sono soventecol- piti da ungas, che sprigionandosi, scoppia con romorio;raffredda all’istantequelleparti

del lorocorpo, in cui s’imbatte;esmuove.l’ac- quajcheseglioppone. Perlopiù suole tal gasuscirea guisadiunsemplicevento;eta*

lorainsiemeconisgorghid’acqua.Sparge que- stofluido elasticounpenetranteputoredi zol- fo. Perliprimigiornidelnuovo lavoro an- nuale appena nepossonosoffrirelasensazione, chepoi collo scorrere de’ giorni per1’assuefa- zione divieneloro indifferente , ed anchein-

sensibile. Nell’affacciarmi, chefeciall*orlo delbacino,nesentiilaforzadiesso,laqua- lenel calar giù apoco a poco svaniva, ela risentiva ogni volta , che tornava a risa-

lire. Soffrono inquesta dimora gli scavato-

fi j tr

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riunasetestraordinaria ; Yestinguono ,'hè*

vendoconindifFerenza1'acqua del recipiente r usanonelpasto,edintutteleore.L’usoin abbondanzadiessa'oltreache'accresce loro'la fame,ladigestione, e le orine; ritraggohò

purequestialtrivantaggicioèdisaldarelerè*

centiferite,di cicatrizzare l’inveteratepiaghe,c

diprestarefficacerimedioagliafflittidellalue venerea,ancorchéfossecronica. Molti,che nonpossono beveriasulluogo, se néprov- veggono; ovvero prendonoilmolibdeno per formareI’acqua medicata. Serveoggidì1’ac- qua molibdenica di panacea a queinaturali

.

Seessasitiene per alquanti mesi inunva- sodivetro, o dicristallo, ancorché chiu^*

so consùghero, e cera dispaglia,sen*^e- vapora un buonquartodeisuo volume pel gas, chesivolatizza,eeh’èalsommo eU^

stico,.

Raccoltedallemie guide tuttequeste cogni*

zioni,comemeglioritrarrepotei, passaiaconi*

siderareconposatezza,edattenzione, tutto ci6>

che

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\

(23 3

«heera necessarioalmioscopo.Vidi,«heil

primoorlo delgranbacino,dopoladenater- ra vietabile,checompone unostratodi cir- caunpalmo,eraformatodiargillaocracearos>

acggiaate, della profondità,ovedi4ovedi$ palmi.Seguonopoisino alfondode’massidi rquaczo per Iopiù bianco«e ulvoltadiunco- Jorceleste dilavatoj osolidi ofriabili;di granitipiùo menocompattilo decomposti,in posizioneora orlzontale, ora perpendicolare,

«doraconfusa:dimichedivario colore,eh’

«ntrano onellacomposizione de’granili .0

chesonoaderenti^cdincastrate ne’ quarzi,'jo jche stanno da per sestesse. In certisitisi scorgono alcuni striscioniliscie tersi,iquali aiebbonoilloro lustro allezappejchenelca- vare ilmolibdeno , vi rimasero .1’impres- sione.

.Lespeciediquarzo,di

mka

,e^digraniti ,

chesiravvisano.nelpresente luogo,sonolese-

denti.11quarzofragile, ei quarzo pingue,

«mbiduedicalar bianco,edilquarzo colora-

B 4 to,

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itoynelqualeilcolore,chepiùpredomina, èil

celeste.Lamica,comedicemmo, chesitrova o accantoalquarzo,o mista conesso,oche -locircondi,èbianca;maassaifrequentemea- tesiravvisa dorata,odicolorpiombino ca-

tico,o nera, contenenteferro.1granitisono 0semplici, cioèun’ammassodi dettiquarzi

,

e dellecennate miche;o compostidiquarzo^di

•mica,e di feld-spato.Sene incontranodi quelli, cheoltrealquarzo,allamica,edalfeld-spato»

contengonovisibilmente particelle di ferro, e

questisono ìpiùabbondanti; edaltri, che oltrealledettesostanze,/edialferro,racchin- donogranateli!benformati » drusa, e terra

fgranatica. - -

Quello,cheinaltrichiarissimi naturalistiavea

letto in-riguardoalladecomposizionede’quar- zi,ede’ graniti,ebbiilpiacerediverificarlo.

,

.edosservarlo io stesso in tuttelefinoramen- tovate specie . Delle sostanze , eh’ entra-

no nellacoinposizione di questi graniti, le più soggette alia decomposizjoxw., sono, ile

fer-

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'(25)

ferree»posciamicacee,che CodtcngdQOfer«

ro)edindilequarzose.Sivedonoesse-je. i*

avete piùvolteosservate negliesemplaridame

depositati nelmuseodel Sign.Abate Minervini

,

parte,che, giàcominciano a decomporsi»e parte quasituttedecomposte,eridotte inunpolveri- noper lo piùquarzoso)cherassembra un’ar>

gilla,eche nehainfatti,porzione ,emiste col vetriuolo. 11 quarzo,sivededfUostesso

mododecomposto;manoncontienetanto prinW cipioacido,quantone hanno,igraniti..L’arià e1*acquacogliacidi»chein seracchiudono

,

producono questa metamorfosi; ma con.tale dilTerenza. Allora» cheall’aria. liberasuccede

fattadecomposizione,lepredettesostanze'^

diminuiscono.considere.volmenteìnel peso» e riduconsi inminuta polvere.Quandopoinon sunoesposte immediatamente alcontatto! del- r aria

^atmosfèrica »,.irei decomporsi:»,non perdonoillora peso»forseperchènonsidis-^

sipa del tuttoilgas»chesisprigiona in atto delladecomposizione;esovente neppurecam- bis?

(30)

< 3«)

timo

h

pfiifrìenfigura.Se'vengono:perquat

/

chetempocoperte dalleacque» piùpresto sUe*

medeladecomposizione.Sepoiladimoradel-

ieacque sudiessesostanzeduralepiù,allo»

va411xambiodeliagiàdetta semplice decom»

posizione,siveggonocon sorprendimentopas- sarea fbmare ilmolibdeno. Igranatdli,i qualipiù delledivisatesostanze resistono al- iadecomposizione, o trovansinel primiero stato,'andtenell’impastodelfostessomolih»

deno;osemìdccotnposti formanti unatenra, ed alénagranatica-',xheabbondainsotal-pro- vincia.'Setglragenti sonopiùefficaci, «d hanno sudi loroazioneper lungo tempo,si riduconoin*unaspecie d^ocra,laspialecon-

•ribuiscepuressa-allaiformazione delmolH^de- 00.Nqnvi saràdiscaro chequi v'accenni, che'Hstessametamorf^ihoosservatofrequen*»

tementein diversepanidellaCalabria; ese- gnatamentefrailuo^ìdamevisitati,merita-*

no-essere controdistinti limontigranitosi di S.'VeneredelRizzoposti in riva delmare

Fac-

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( 27^

Pàcciànci piùd’appressorimolibdèno.-Ntl tttolodeiprofondo bacino, fecicommciait scavarea canto all’acqua’del recipiente,«

si''trovò un*inqjasto arenosò di nmldjdeno^

insiemecolquale ne uscironovaijmas^'coitt^

pani ^« solidi in gran parte’ molibdenoS ed'in parte non dìiferitano daC già desctii^

ti sassi-, * dallè:sostanaè dell’internodel?

incavo. Tra i'inoki'y ahe aprii per «e*

glio osservarli;tn*imbaRd'inUrtoin parti»- ectàredellafiguradi unoubo, 41quale avea

b

fronte diduepalmi in circa^pesanteall'ec»

cesso>ed umido. Questo Milapattesuperio»

rs'^ checorrispondea al disopradel livello dell’acqua,eragranitodecoiB^sio;neHa'par-

tesouc^sta ndl’ esteneiofte dipocbmenodi un palmo e mezzo,era molibdeno''. SIfeaméz»

xavaunafasciadi-circa quattrodita',die par- tecipavaeddilasem|ikedecomposmonere' di molibdeno cheprincipiata^aformarsi pressoP

anzidetta fascia;ilquale eraIfelloe fermatoV quanto daessapiò

d

dkcocta’^iUruppi per lo

(32)

(28 )

iofungoin duemetà, eritrovai 1’interna composizione essere^appuntino corrispondente

^Uaestèrnaf^rma;anzi neir-internosidistin*

gueano' megliolesuccessivegradazioni, pron*

re,>edatteadecomporsi , oamètallizzarsi#

Le,làtalì,e dolorosecircostanze delmioViag*

giomiobbligarono a maFincuoredidividerlo ia porzioniadattealtrasporto;. delle qualiorase,

*1®.conserva una-nel .predettomuseoMinervi- niano,doveI'avete veduta,e riveduta. c*-’

r Siproseguìlo scavo,e'aigiunseadaflòn»

darlopocomenodì4palmi; mentre avea già' altrettanto,oforsepiùd’ampiezza.Sortì flio- ra inabbondanza ilmolibdeno sovente perfet"

to inmassisolidi, oafoggiadilimo d'un colorfoscoInsiemementesiestraevanoigra«

uhi perlopiù decomposti.Nel molibdeno so- lidosiravvisavano, madirado, c chiara- mentemolti gruppi di miche, e dipezzuoli quarzosi, perordinariobianchi.Dall* altro poi, eh’eralimaccioso, osabbioso, sesi poneva

nell'acqua,sisq>aravadaluilamica, ed«na ter-

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(33)

( op)

terra>siliceo-ocracea. Indistanzadi $ palmi dall'acquadelrecipienteinoltrandosiloscavo>

sparveilmolibdeno; edinsuavecenellostes- so continuatolivellosiosservavanoalcuni quar«.

zi,egranitidecomposti Tale decomposizio- nenons’estendea moltodentro. Accanto al primo scavo continuavailmolibdeno,disposto- adoppiofilone» l’unsopraTaltro,altocia- scunoun palmoincirca;masvaniva, dopo averinternato loscavo alladettadistanza di

4in 5palmi. Vicinoalleacqueerapiù per- fèttoil molibdeno ;edandavadegradando>in perfezionea misura , che daesse sene di- scostava. Non voglio lasciar diavvertire >- cheilmolibdeno«ch’eraunitoalquarzo,avea unchiaroremoltobrillante<edunagrana fi-.^

nissima;maquello piùd’appressoaigraniti ^ uncolore atroferruginoso, edunamaggiore untuosità

.

I

Volliestenderelemieosservazioni nelbas- sodiquella parte interiore del bacino ^ la quale è contiguaalrecipiente ,estaperpen- di-

(34)

( 30)

^(^trmentesottoposta allegiàdcKritte va- sche.Uprimo suolodell’altezzadiun palmo*

su cuis'incominciòloscavo , era uncom- postodi^niti,ne’qualiabbondavalamica*

non'poo>decomposti. Sotto talsuolo giace»

unostrato, diottimomolibdeno; non saprei se si profondava piùdi4 palmi> peccioc-*

chènon mifizpermesso oltra taleprofondità proseguirfi. .Ioscavo. Quivi incontrai anche

in.abbondanzai

iscrittigranateci. Semi pre.chesismoveva*osiscavavailmolibde- no* esalava un.gas*checi (.obbligavaa vol- gerealtrove il.volto perrespirare 1’aria ali mos&rica.

N^o

svelleredaquestosito, ipez*

zi dimolibdeno alquantoimmaturo* mi sì presentòunodi essi,che comparivaaldifuo*

rileggiermente fosciato da tantebianche U-.

nee, che apertolo, vidi*che1’internomas-*

so molibdenico racchiudeva nelsenolongitu-t

dinalmenteunnocciolodiquarzo decomposto*

in partebianchissimo ^edinparte diunco- lorpiombino* edin qualche luogo erapur/

tln-

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(35)

( 3*)

tintodiuncolorodiocragialla» Lourayrisa;

penetrato da'iUametuidelmolibdeno> che si andavaformando, e che Tiatessevano insieme col giàdettoquarao.Lta superficie,che cinge questo Qoccblo,èdiunmolibdenoperfetto,inpaste fibroso,lecui fbredallacirconferenza cado»- noobliquamentesull'anzidettonocciolo.'Bete virisovverrà,checonparticolare attenaiot»

avete osservato talparlante esemplare ndl(>

spesso mentovatomuseo Minerviiùano. / L'ultimacosa,chemiriuscìesaminare fu

ì varj pezzi , che feci estrarre dal mezzo del recipiente. Ad- occhio benconosc evasi» eh' eranoquestii descrittigraniti deepi&-f posti,chesinella superficie,comenell’iateir noerano ripieni di pezzetti molibdenici ^ i qpali dalladecomposizionedi essigranitis’an*

davanoindiverse guise formando .

£

non debbo omettere»ciocchédopoaltrotempoho osservatone‘ dettiesemplari,cioè, chequelle particelle,eh’ estraendosiil.massodall!acqua, cominciavano a diventarmdibdeno,Vhopoi lav-

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(36)

(32)

ravvisateperderela'faccia,elatessituramo>»

libdenica,e farpassaggio allanatura, efor-

made’ granitidecomposti

.

^

Iltemposeni accorgermene volava.Lemie’

guidemipressavanoalritorno ; mi fuforza lasciarequestoammirevole ,estupendo labo- ratorio dellanatura , ora guardando condi- spiacenzailcielo ,chesiimbrunivai ed ora gittandolosguardoalluogo, cheabbandona»

va. Accrebbe il miodispiacere ilriflettere,

chenon misierano somministrati glioppor- tunimezzi,eper fermareun disegnodel tut- to, cper analizzare1'acqua ;dellaqualeper' primodissolventesiserve laprovvida natura in produrretal minerale.

Finorahoavuto1onorediporviinconsi- derazione, descrivendotalminiera, tutto quel- lo,che meritavariflessione perlaformazione

delmolibdeno.Senza cheioilrilevi,benda ciòsene ritraggonovarieverità,edinteres- santissimescoverte.

Laprimasiè, che questominerale,che che altri

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(37)

( 33) A

altris’abbiaimmaginato stando al tavolino ,

è unaproduzione secondariadellanatura> la qualelova,dateleopportunematerie, digiorno

ingiorno -producendo.Senz’altroaggiungervi, bastaastabiliretaleinconcussaverità, laso- lacavadiSquillace,che ha fruttatocentinaja

^imiglìajadicanutadi.molibdeno peYlunga seried’ànni,laqualeprimanonesistea. Da piccoloscavo,che da prima s’incominciòafare,

sièpoiandatotrattotrauo a misuradellafor*

mazione cdellaestrazione delmolibdeno am~

pliando-,eprofondandoildescrittobacino; il

quale tuttogiornone somministradelnuovo;

e-'loprodurràinappressosina tanto cheesi- stanolematerieatteaprodurlo.

'-Lasecondapoiè,cheilquarzo, osolo,

o comeparte principale costituentei graniti,

-somministraungranmaterialeperlaformazio- ne delmolibdeno; e cheVabbondanza della

•terraquarzosaèquella , chetra1’altrepro- prietà,dàcoiracido suoproprio,e col flogi-

stoillucidoatalminerale.Sononellaferma

C ere-

(38)

( 34>

credcnzft,'che' questaterraquarzosa^ ois^

la,o unita adaltre terrejnetallicbe ^ chf

siseparano da'già descritti ingredieoó nel‘i la formazione del taolibdeao.i sia quella«r

che incontrò nelle suediligetui analisi del?

lapiombagine.»!speciedimolibdetiò',ilrinor matissimo chitriico Schede (^rj; il qua?

lelaci descrive di aspettosimileallacieta.;

eper essere iiuimareente unita col prtjprio acir do.,rappellòtfcft/odìpiombagine.L’avertr(>>

vatanell’analisidelmolibdeno,dopo,ilSignor de rIsle,respertissimochimico:-,enaturall-r stailSignor Sage(b') la terraaluminpsa>ed

- /'•'•jr-'"''un’

' ui[iiJÌTrrr'i"r. u!r.' in.'?"

.r'<a) V^ggofii.it.suo Saggiosullamolibde- na 0 piombagine,negliatti.ddrAccademia di Stockolin1edopo'it^oiìer appartafonella,rag-

coltadegliOpuscoli.sceltisulleScienze,esull*

Arti,<dusifo,md in Aliano del1783 tom^^.

pag.di.seg.

(b) Elemens deMinerai docimast, tom*

il.nella sua XIV.specie del ferro

.

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(39)

(35)

un’akni’tètva^j^ocbente, nondistrugge talr T«EÌtà<.!!^perdrinonsiamo ancora inchiaro*

d'onderabbiaorigine la terraquarzosa;perchè anche*quasidòi cià) fossenotò,è ben risaputo) die qu2»i'nonmai'sitrovanonelregnoininera**

leletenu pure*c< scevre" dic^ialtrasostane eà'eterogènea; cosicchéquella eh’ egli' ehia->

lUacteeiaaesotbènte,. ha:potuto-esserelaquar^

zeta,Saquàle.nelladecomposiùofle delquar.*

zo,'lia^ac(^statataleproprietà,.comecen-«

tmmMa;^i'icìinaàineni& -cemei-cdla suàsdi^

M

accuratezaa ^avverte''a-qu«toproposito i>

èhiarissiiao Scopoli- ( ; che non*è.co*

aà‘nuova')'cheì'vasi sdàterra , co' qualisi frano respwknzs) edaumiehinoal.minm-ale-, che•si*vuole^aiBalrazaFe,unamatèria,che ahit èestraneaq'.à che>da.ciÓnéuisultinoprodot>- ti-aiTatto-nuovi)^ iquali^'nonsiravviserebbe.*»

- ' C a ro,

. notenfDia.:Cb. delMacquer

art.molibdttu.s! ...

ù

..

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(40)

( S5)

ro > segUsperimenti sifacessero inva» di vetro,0in crogiuoli di qualche metallo ca->

pace aresistereall’azionede’sali.Questastes*

sa terraquarzosaè quellacheilvalentissimo Pottchiamatalcosa;e cheentraanche a suo avvisonellaformazionedeimolibdeno (a).

Laterzaveritàèpatente,cioè. chelemi«

che decomponendosi contribuiscano aliasuai

formazione non piccola parte.di. ta>

le verità punto ne dubita il celeln-e..Mao- quer(è)

.Quandoessenonsono perfettamen*

tedecompostesiscorgono anche>nellacostru*

zione'di siffattominerale. Nella suaanalisi

si manifestano sempre con. chiarezza-. Oa

ciòèderivato> chealcuniillustrichimici,e naturalisti,ches'imbatterono nelfare1’ ana-

lisi in esemplari di non perfetto molibde- no,ne’ qualilemiche nonerano ancora dri tut-

{aj Examendu.crayonnoir Se£t8>

(1>) Diz. diChim.art.molibdeoa^

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(41)

/

(37)

tuttodecomposte; loposeronell’ordine dd

talco'y e della mica . Il Pott con qual**

cheriserbatezzadisse(a),che’lmolibdenos’

avvicinavaallanaturadel talco ; mail Cra- ner(l>) , ilGerhard(0,ilSignordel’Isle inuna suamemorialettanellaAccademia Re>

galediParigi, edaltri« senza esitanza al- cunailregistrarono tra le miche. Lo Sco- ]K>li pur’ egli da prima lo pose'in questo genere(J); maavendolo poi meglio esami- natoy lo‘Stimò a ragione per una sostan- zadiversay eche dee daper sestesso for- mare un nuovogenere(e). Nonlasciod’av- vertirey chenonsempreèveroyspecialmen-

C j te

(a) Dissert. surleseicomuny el'altra Exam. ducray. noir.Se^.$.

(b) £lem. dedocimastiq.tom.i.§.44.

(c) BeytraegeI-pag. 364-

Cd) Principi mineralogia§.44. Sp.

(e) NtUcnotealMacquerd. are.

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(42)

( 39)

tenelmolibdeno perìetto, la cacatteristkra?, chegliilchiarissimo'WaIIeria(<z^diesseri

molibdeno sempre compostodi-partkèllesqua- mosepiùomenograndi,nonmoltocompatti», nè troppounite.Imperciocchégliesemplari,con*

pattismi,iquali alla faccia esternarassembranoun piombo, e checol solo pestarlidimostranodi esse- recompostidaunpolverinofinissimo,edila*

minettesottilisùme^cifannovedere, che.l’uofli grandenonusò indarci siffatta caratteristica lasuasolitasommadiligenia ; ma ciò forse avvenne,perchèeglinond)besottogliocchi delVeramenteperfettomolibdeno.Moltomeno reggeamartello,ciocchéegliavanza(ò),eh*

dalzolfo^ilquale corrodeilferro,dipenda la suastrutturasquamosa, e1’indole pittoria ;

avendogiàveduto d ondetalestruttiuaabbia origine;evedremonelseguito,chenonderiva

' dal

. Ca} System,minerai, spec.334.

(b) Aetiad.spec.334.

ù

obs.

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(43)

C39>

dal ferrol’iudole pìttoria,, Da.questanena«

sce un'altra seconda verità') 'cioè, cheil quarzo,elamica,costituendo lamassimapar-

tedellabase del molibdeno-, come sono,di naturarefrattaria; cosìpomunicano almine-

talequestaloro rimarchevole notissima pro- prietà. Previde ciòinparte1’ avvedutissimo Pott;e perciòconchiuse («) » chel'essereil molibdeno inalterabile al fuoco, ogni qual

voltailvaso,incuisiponga,siachiuso,de- rividalla terratalcosa» laqu^U entranella

suacomposizione*

i

Laquartanon sipone indubbio da chic- chessia,cheilferro,osoloocomepartede*

graniti, decomponendosi, divieneingrediente uguahnentenecessario degli altri due antece-

denti intalecomposizione

.Quindiè,cheal- cunivalentichimici, enaturalisti traquali

C 4..

.. f...u

. ì ' ’t

(a) Czam. duerayonnoir» 8>

(44)

(40)

ilQwist (a), ilPott (b"), il Cronstfcdt(c), ed il de 1’Isle(d), mossi dall'abbondan-«

zadel ferro, che nerisultadalla suaanalasi,

hanno posto, sebbenea torto,ilmolibdeno tra’lgenere de’ ferri. Il Wallerio(e) pu- re lo descrive tralespecie del'ferro;e lo

credeunferrocorroso,volatile, mineralizza- to,diaspettoneregiante,squamoso,pittorio, refrattario,eduntuoso;ilSignorSage anche

nellaXIVspeciedelferroloripone. Anzise vogliamoattenercia quello,che nescrisselo

stessoWallerio, il ferro fuso, o il regolo

%

mar-

(a) A£l.Ssockolm.voiX.pag.laj.

(b^ Diss-ezam<duCray. noir. Se£I. 6,

7»

&

8.

' '

(c) Saggioperformareunsistema diMi- neralogia Sez. 154.

Cd) Nella aiata memoria. Vedasiatufit

ilMacquerDiz.Ch.art.molibdena.

(e) System,minerai, spec. 334*

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(45)

( 4I-);

marzialenell*acquasalina,.ondl’-acquaforte lasciatf^perunconvenevolespazio ditempo.

t

acquistalafaccia,el’indole.delmolìbdenó;e;

sevogliamo aluicredere,ancheilferroscioU to dal zolfo,dopolafatiscenzanell'aria;pfen»i de unastruttura uguale ad esso. Non no*:

go , che in qttesti casi il ferro all’esterno aspetto sembriunmolibdeno; non ammetto però , econ ogni ragione, che talrisultato

siaunvero,edeffenivomolibdeno. Altrivi ravvisaronolozinco,chesuolessere insepa-*';

rabilecompagnodal ferro« e loposero-assai;

impropriamentetraleminieredel*zinco. Cod opinarono l’Henckel (a) il Lawson(i) , ed altri (e).Avviene purtalvolta,chelaminiera del molibdenotrovasi presso quella dellostagno.

(a) Pyritolog.pag.75,

&

S7i.(

!- (b) Dissert.deNihHo

.

(c) Ephem.natur. curios. tOjm.V.pag.508; ó1MuscoTissiniano54.

(46)

(C4a^>;

«MBe «wertirono'ilLawsont WaW.

liftiot 4 donderasce., ch^idlora:

p&rlosugna.entralaccidenalmentè nella foc^

nazionedelmolibdeno;quindiè i.cheqUalebe*

fiatasièmani&suto nell’analisidelmoUbdei;

no^ manonsempre. Perciò questo minerale^

nonsi dee arroUare tra lespecie dello stai»,

gno, come.nella prima edizione della sq&:

è

mineralogiaIavea fatto ilSignor.Sage(eì)

ed altri autori; nècrederlonecessario grediente..del [molibdeno« come il refnur tirono .li. non mai^.lodati aldiasunza.[Sirt mori.CronstedtknOrisi, iqualitengono:

il molibdeno per^ imi^olfo saturatodalGa^

to%. e dallò> stagno i Non si' dee con«u siderare questo^tiltimq .come parte iaté^) grante» e necessaria alla sua formazio»

ne;poichénon semprevis’incontra ;esen- zadiesso, lanatura produceil perfetto;mo- libdeno.£' vero> chenella,formazionedi ;esso

' '•7 . -•. .V-. .•) vi

(a) Edia. del1774.pag. 24?

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(47)

(43;)

vi-r.concórre/il.zolfo > U quale'ai rìcw4^

semprenell’analisi» chesenef*

perdiredaqui a^piOco; nondimenoperò qs-»

sendo.il zolfo sólounod^liagenti)nonper«^

GÌò::si doveà dal Cronstedf ^ )-j dal Born

(i)

descrivere «ellaclasse delle so-^

stanze flogistiche-i; edirsi nn’jo//o minerà^

limoso dalf<rr0Li.t.daU«stagno-^-./Moltome*»

rio.sidoveaidalSig..Conte Ginanai (c)riput tarc.i«rutu'mancassìtadipiombòj-checpn-»

tieneuh.pòcodiargento;nò confondersi -coH»

galenadiPlinio. Errore in cuiprima di’lui^

.eranopuralai incorsi(i).

,Nonvi spiàccU»che prima di passar oltr«

-... :: ; ... qui;

WWW«lii» * jri"'

'

.

'

. ' .j

. ' .*

-.-(a),Sag.citàt.sez)154.. . . . , ^ :

-'^(b) LithophyU Bornian.pari.I.pag. 6r.

' {c) DescrizioaedelMuseoGinaxuùparu

i«.)das^I.pagf7S»aftnot.'Ì78. i

^ (d^ Scopoli, j>r.di'min:$.44.

»

lulU.

aot. alMacquer.

, ../•

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(48)

<44)

kju!vi soggiungaunaparticolarità,che'incon^

trai doponellaprofonda valle di s.Simìo«

postainmezzo imonti diPlacanica, com-, postaper lopiù distrati calcarei . Ravvi-

saiychenelfondodiessaricoperto di acque>

correnti , solo quelle 'porzioni formate':di^'

quarzo,dimiche»edigraniti , eche erano*

incastratenelcalcareo,siandavanoformandoin molibdeno; eche neppurun ómbra nepotei' scorgere negliammassi calcari. Siappressi-'

al vero il SignorBowles, allorchédo-:

polereiterateosservazioni fitte ne’Regnidel-;

laSpagnaT-ecrieac ',che' ht'vem" miniera dipiomboda designare,osiadi molibdeno, nonsiuova,chene’banchidipietraarena- ria,mescolatatalvolta colgranito, chenoti s’èdecompostoancora,echeformavacollase-

. ' pa-

ca) Introduzioneallastorianaturale,ed allageografìafisicadelleSpagne,tom.i.pag,

133.seg.

...

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(49)

(45)

parazionedellesuepairtilaterraopietraai^

•naria.. i. . . ii

< Dallefinqui.espostecose ne deriva, che ta]minerale,ilquale impropriamente chiamia-

mo

molibdeno (0)1 denominazione chehoan- corioritenuta pernoncagionarconfusione« dee, tolto qualunque dubbio dell’immortai Linneo(b')iriputarsi unsemimetallo> o me- tallointperfetto,benattoacostituireunpro- prio genere , IlSignor Crellportò anchepa- rere (f),che’lmolibdeno racchiudesse in se la^calce diun nuqyo metallo 'Quello che 41.Linneo^ desideravaper togliersiogni dubbio di,ricavarne il.regolo, ha mcoimnciato a

: - (a) Mattioli.Com.inDioscorid.Pott E*, duCray, noir,se£ha. Scopoliprincip.dimi- nerai.§.44.spec,.s.e nelle 4prr«annpuùoni.a/

.^ibcquerart.Molibdena. .

, System,natur.tom.HI. p* x*i. .

NoiosiEntdekungpag.

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(50)

< 46-)

«Marteiinlussile fcsonsztenafe’if«gnórH|.

clm > allievo del celebre Bergmann (

%ireéèf(fi-avelloficàv^à^-éd‘e*sè«‘diverso

^^(jueìfo'ée'melàUf csenùnietalli fiaórà odt

'taltegolo-noA‘si'è'finora'abbi^*

•tànzaesaniinatb-^ma

^

'da"‘-speriwre-j'che ^uh

l’industfia, « ló'^ùdióde’'Blotìrr VbP- tentìthhiiid ad'ottenerlo^perfètto l>6itóiè^eglino-’ttbh ^'v?'fossero'finora^'gitìirtb~à tRavarló

; sempre' perSSarà^ véro f-chéVéfb

&e

'confbh'ctersi-fr molftfdeiin"nè"'co'^gériM

<lene-n&he/o''drf'frf«^V*<i^ei zìtk»-,

4

eèÌTó%ta^;*!fr^cófi

^«mp^MèoV'^I»^

fefefS-'dftó détto, èmiltfa(ftitique- t^cìfe

ilmolibdenodee formareunparticolaregenere tnrTìRégtirrnursoirtsi fc

r

lecito-dixm^P- - (fiwrelà ^ofiibagmc'’^,%égnendt>'^varj('\«lenti

;{3.q:;ri;q,iqcu: .f.u?,:'rn

U

ii'.''•g^cnpgV.r.u •> -fjsC.It-.M

( a) BergmannScragràph*Regn."''rtftHé#.

5-33.’’E,èJfiDirvel/tfe la-R;A.^dèsIef.'diM.

dela-Blaikherfer

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(51)

•(47')

^Murdùtiii«shlmìcipir uaàiitpeei& delra«i iibdeno.'Benchè^^ iossii'pia tche>dopo k:«o*

curate analisi 'dello SchfielcT,ilBergmanntmeta laichedifTeréB«ft:trft'iroolihdfioe.-e

k

pioi»>

bagine(a)',esenzaesitanza alcun»k'Scoprì 4Jafcb*a:perfine;ao5tan®ediyérk</l)t'epura le wieidyFereate', 'C)*» ijàipupgotto.m. lork»

-n«nbastano/ -pef.fatecW gittdkare; di diversp

(g^ftoare.Ucrédersi/ p<ifeboVacido aèreoais

«ok.proprietàtdell» piooibagin^,Ifc.non.già!dei 4rtplibdcnQ cosi propriaetetUè: détto;è uniaOp»

•aionenonbeo fondata pwéhàse.rnekco»l

ra.a doviziasi nell’una>.cbendl’alpa; cosai

Jd« chehodetto,esonoi pérfSoggiuog)Bc«

xjùarissiinamenté.so n*deduce'., Patinia»<»rar»

,cho lé>tva{ie -specie delmolUideno,chesiso»*

aio.finoraicaratt^i^ata-dat-lnaturalisttnccahe

•netnplici.varietà';

ù

debbanorq^utar*perrv^t

Ci!; >-0.' n'. r.oi-.

jw»''F'gi'UJJi-'if! 3'.'--?"r»rT?".i

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adLcnfiu«^M^quir;Arti,mplibdeod.

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