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BIBLIOTECANAZ,!
,|j VittorioEmanueleIII
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XXVI Ui;„
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Digitizedby
'•r\!
SULLA NECESSITA'
DIRENDERE UNIFORMI
, IPESI,
E LE MISURE DEL REGNO D
ID. MELCHIORRE DELFICO
ASSESSOR MILITARE NELLA PROVINCIA
DI
TERAMO
Cuisi
aggiungono cu Ordini
,e le
Istru.ZIONI
DATE DA FERDINANDO
I.DIARACONA SULLO
STESSOSOGGETTO.
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NAPOLI MDCCLXXXVII.
PressoGiuseppe
Maria
PorcelliLibraio, eStampatoredellaRealeAcc.Militar?.Con Ucin\t AiSuperiori .
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eesoe^Baeeseee
( m )4>
A CHI LEGGE •
'Idea di doversirendereuniformilemisure,edipesiin
unoStato, sierapiùvoltepresentata all'animo mio;
ma
nonavreiforsepensatogiammaia
prestarvi unapartico- lareattenzione,ciimplorare quella delGoverno,sefortunatamen-tenonmifosserovenuti sotto gliocchide’.pubblicimonumenti , chefavorivanoilmiopensiere;perchédimostrano, che treSe- toliadietro,mercé lasavie^a diFerdinandoPrimo',questo
•
\
Regno godidiunsìutilestabilimento.
Mi
èparso dunqueurr dovere,di farli noti alPubhlicOjaccompagnandoliconpocheos-servazioniumiliate alSovrano;perindicarmaggiormentel'utilità ,
I importanzaela facilitàdell'oggetto, onde possa nascere la
speranza,diveder effettuilounpubblico bene',elinternacom- piacenzadiavervi contribuito.
Non
ho avutal* ideadi fareun Trattato,ma
daresoloalquante indicazioni, che devono esser sufficienti,per eccitareildesideriodiunulterioreesame, edi quellepiùmatureconsiderazioni,chedevonocondurreall'effettodesiderato.Vale.
A
2S.RM.
I
r
Digitizedby
Digitizedby
s. m. m.
j
SIGNORE
Ra
5doveri,che unsudditopuòfendere alsuo Sovrano,e cheglipossonofar meritare1’ono-revole titolo dibuonCittadino
,quellomisem-<
bra’specialmentecommendabile,eprezioso,che
ciportaad invocarelaSovranaClemenza,ed
attenzionesuqualche oggettodipubblico beuc,psichiallora
ledueprincipali,
«
ptaMereaffezionidelnostrocuore,cioè 1’amordellaPatria, edelPrincipe,chen’èlaparte lapiò interessante,sitrovanoassaifelicementecombinate.E
noto j V.M.
,chetalisentimentinon sonorestatioziosinell'ani-mo
mio, perchèspessomiho
fatto unpiacere d‘ invitareil Vostro cuore ad alcunapubblica beneficenza,ocolcorreggere qualcheleggebarbarica,ocoldistruggerne gli abusi,ocol tetti-MB
firn*
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44 vi h*
sa
rtia
maATeie-aorettificalequalche ramodellapubblicaEconomia,cheha pur tantobisognodicure,ed'intelligenteattenzione•
Ed
èstato poi perme
fan-nuovopiacere,quandoho potuto confermare, econvalidarelemieideeconquelle diqualcheSovranoVo-
stroAntecessore,esoprattuttodicolui, che primosucode-stoTronoportòl'Augustono-nsediFerdinando,echeallave- rafelicitàde’suoipopoli,
come
Voi, parevadestinatodalla Provvidenza.CosiinunaltraMemoriapresentataaV.M.sul TribunaledellaGrascia,vimostrai,cheFerdinandoI.restituìlalibertàdel
Commercio
nelRegno
,edabolì tedureleggidi quelTribunale, chepoi nelladiscontinuazione delRegioGo-
vernoessendosiinfelicementerinnovate, aspettanoancoraleVostreultrthepotentideterminazioni peressere assolutaraeute
eliminate,edistante•Co.y
su
allaM.V.presentoun .nuove imitabileesempiodiquelgranPrincipe,checorisublime-ac- corgimentostabiline' suoidomili)1’uniformità de’ pesi,edel»’lemisure,con massimo dannoritornatepoiallaprimieracon-
fusione.
E
speroancoradipotermirenderenuovamentegrato allaM.
V. co! f>rlc conoscere qualche altragrande ideadi quelSovrano,disommo
vantaggia Nazione, eche ren- deràladiluimemoria sempreppiùrispettabile, ecara.Ma
ac-* '1 f '
9 .
-T-»
ciocchélaM. V.dell’oggetto presentecomprenda interamente
l’importanza,elagrandezza,credoindispensabile,! esporlo,
senonnellasuaintegrità,almenonellesue più necessarie re- lazioni »
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La
necessità diaveredellemisure, epesidivarie sorti iusentitasubitonelleSocietà«ed anche prima chenascesse1*usodellamoneta; poichécollepermutazionifacendosiallora tuttoilcommerciointerno,edesterno,bisognavariportarele quantità de' genericommerciabiliadunaidea,o misura
comu-
nementericonosciuta,acciònonnascessero fraudi,contese,e confusioni.Le misure,edipesiadunquedavanolabasealla buonafede,•edalla facilitazione de’cambj, peiqualisisod- disfacevanoireciproci sociali bisogni. L' utilità,che neri-traevano3Popoli,eleNazioni,lefecero riputarcosesacre in-
tanto,chenet recinti de' templi depositate,allaparti colarcu-
stodia,eprotezione de’
Numi
sitenevanoaffidate,eterribili pene minacciate furono controcoloro,cheinqualunquemodo
’"*' •** —* ';
nefussero stativiolatori.
• . / *
L’unità de’Governi,edelle leggiportavainconseguen-
za,chelastessaunitàsiconservassenellederivazioni legisla-
tive,ecbe
come uno
eraillinguaggio,unalalegislazione; cosiancoralastessauniformitàdeipesi,edellemisurefusseconservata.Pure quettosìutile,enecessario stabilimento nel-
laricorsa"Bafbafledi'Europainfelicemente siperdè,evifu
bisognoditutti:glisforzidellaragione,ede'Princìpi perpo- terlo ristabilire.Inalcuni luoghi fu desiderato,inaltritenta- to,oeseguitosecondo cheleparticolaricircostanze resero le
Nazionipiù, o
meno
capaci di ricevereleimpressionifavore- voliM vm )*f
tea
a««ssocsjcoGsao oe^:»c=>o o<u^
.x=jcK«=
oBU--H>u>3j»av
B9»Volidiuna buonalegislazione.
Ma
senzaandarvagandofra lestoriedeglialtriStati,nonsaràinconveniente di accenna-*realcunacosa riguardo alnostro, checifaràconoscere le
antiche*epermanenticagionidiquesto generaledisordine.
Chiunqueperpoco conoscalastoria delflegno#devesa-
pere, quale nefosselaprima formazione>equaliidifet-
tioriginali.elealterazioni , elevicende,ondenon venne maiaquellaindole diperfettacostituzione*chesoiopuòfare latranquillitàvera, edilverobenesseredelleNazioni. Fin dalsuoprincipio essononfu, che un aggregatodidivertì Principati,edidiversiPopoli,cheavevano costumi.origine, elingue diverse, edadiverse leggi, econsuetudiniancora
governati;per cuisivede quanto doveaesserdifHcile, di
farvipassare quella uniformitàdidritti* disentimenti* e di usanze,cheforma laveraarmonia, elaforzaviventede’
corpisociali-Ogni Popolo areaquindi,comeisuoicostumi, cosiisuoi pesi,lesuemisure,lesuemonete, che conquel-
latenacitàdisentimento,cheè propriadellignoranza,edel-
labarbarie,volleassolutamente conservare. •
L’ autoritàlegislativanon essendoallorabenconosciuta
e
meno
sentendosiancheilbisognodi(àieuniformità nellari- strettezzadelcommercio, queste variazionifurono moltotra-scurate: ed ancorchélaleggequalchevolta vi prendesse par- te
,pureperchè nonattaccavalecagionideldisordine,lasua fòrza rirqaseinefficace.
Senzaricorrere agliAutori,che del Public® Dritto ragion na-
.Digitized
by-Googl
if
(IX )4*
naronu,ciascuno potràcolproprio intendimento comprendere»
chelafacoltàdistabilireipesi»elemisurealsoloSovrano siappartenga,echesiaperciò di que’drittidiSovranità,che con vocaboloforense Regalie maggiotisisogliononominare.
Nè
infattipuòesserealtrimenti, perchè riguardanoesse l'in- terasocietà, tantopellatopoliticodeliapubblica sicurezza,quantoperl’economicidelcommercio,edella
comune
sussi- stenza.Or
essendolacosapersestessaevidentissima,pos- siamorifletterequanto siandasse franoilungidalvero,e dall'utileinquesto, affate;poicU4»>»«colofu tacciataallat-bìtriode'Baroni,*edelleTerrelavaria costituzionedellemi-
sure,
ma
furonoanchelasciati loro de*drittiparticolari, ed abusivisudiesse,chesottovarjtitolifuronoconosciuti<E
gliAngioini,che peggio anchedeglialtriconobberol’artedel governo,vilasciaronointrodurre«uovidritti ,nuoviabusi,
enuova confusione, ondeinfinitamentesiaccrebberoidisor- dini,che avrebberodovutosbarbicare.
Questamanifesta,edecisalesioneall’utilepubblicò', ed
all’autoritàSovrana produsse naturalmentetaliabusi-,etanto ripetuti,cheil
Governo
dovèfinalmentericonoscerne1’irre- golarità,epensareaqualchesalutareinnovazione.SeìTrifletteinfatti
,chetuttociòcheha uncarattere di barbarie inmezzo ad unfloridostatosociale,etuttociò,che facilitalamalafede,elefrodi,chemoltiplicaleliti,erende
piùdiffìcileilcommercio, èunprincipiodi-dissoluzione, o almeno
un
fomitediinsociabilità,edidiffidenza,sivedrà,$
cheDigitizedby
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X )4*
o^OT--Me?M8oooeM
cho diventa
un
oggettodegnodeilepiùdiligenti,epremurose curedeiGoverno,odel Legislatore.
.
Che
talieffettidebbanoessereprodotti ingrandissimapar^te dallavaiietà,edincertezzadellemisure,niuno,che cono- scala.Società,elaStoria, ne potrà affattodubitare:nèè
sempre dalusingarsi,chesipossa agevolmenteveniread
una
rettificazione,poichégliabusi radicati,esostenutidacoloro,
che conillegittima forzalisannorivolgalea propriovantaggio,
non
solohaamo bisogno dituttoillegittimopotereper esser distrutti,ma
aneh*d'un» cen» sagacità, edattenzione,che solapuòassicurarne1'effetto.Basta,leggerei'illustreOperadel Signor delaMare (r) per conoscerein partetuttigl'inutili,e
replicatisforzifattidallaFrancia,chesoffretanto difformi- tàpolitiche,ed economiche, perridurread
uniformità almeno»lemisure,edipesi; evisivedrà,
come
mancò’ nellariu- scita,pernon averattaccatigiràbusi^» data una convenien- te,e ferma basealnuovo
stabilimento.
Non
avvennecosi inInghilterra,perchèErricoL
chesi puòriguardarecome
ilfondatoredellaCostituzione,avendo moderato il potere arbitrario,riuscìacorrèggere girabusi,che ue dipendevano,
©
aportare lo Stato aquell''armoniadi forze, eregolaritàdimovimento, chelorendesuperiorea tuttiimiracolidell’amicalegislazione,tantovantati dalGre--
c»
(i) Traiti- dipoiUtIU>.VI
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*( XI H*
co
entusiasmo,e tantoammiratidai politicimoderni. Senza direun paradosso,sipotrebbeforseaffermare, chelaleggedi Errico,percuiridusseall'uniformitiipesi,elemisure
d'Inghilterra,avesse noasolo
sommamente
contribuito alk buonafede,edalcaratteremoraledi quellanazione,ma
al suopotereancora,edallagrandezza,eJ estensionedelsu*commercio:poichénellemacchinepolitichesono bene spesso
lepiù piccolemolle,che agiscono con maggiorforza,epro- duconoglieffettipiùgrandi.
_
Or coma
in ioghilicna,inFrancia,edaltroveilpub- blicobisognorisvegliòl’idea,ed ildesideriodell'uniformi-tà de' pesi, edellemisure,cosiancora nelsavioanimodi FerdinandoI.nacquequestopensi ere di pubblica beneficenza
.
Ma,
o ravvisandoJs„ difficoltà,che potevaincontrare,o con savio accorgimento considerando,che questa novità meritava dellepreparazioni;primadi venireatalgenerale stabilimento,volledaresullostessosoggettoaltredisposizioni,chelodo-
vevanoopportunamente agevolare
.
Incominciòegli,secondoilcostumedegliAntichi,dallo
stabilire1’autenticitàdellepubbliche misure-*
tendone us
permanente pubblicomonumento
,non sdegnòdifarlosegnare collesue imprese, ecolsuonome
sovrano(2). CiascunoB
2può
(a) Gl'ImftratoriRomaniti[taroanch'erriunpregio di prcrm
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4
*<xìi 54
*può'vederequest’Operapubblicanelcortiledel CastelloCapua- no.odellaVicaria,sebbeneorarestimalsituata
,ed alquan- todeformatadaltempo.Itiun massodi
marmo
quadratofece Ferdinandoincideresed incavarelevariemisure, che dove-vanoservired’Archetipointuttoil
Regno
, ecolleseguenti parole,che ancoravisileggono,lovolleautenticare:FERDINANDYS
.REX
.INVT1LITAT- EM
.REI.P.HAS
TMENSVRAS. PEK
.MAOIST-
ICO». Ftrnt
MANDA VIT.
Oh
quantodovetteesserepiticaroallanazione,vedereilnome,
eleimpresedelsuoPrincipesu d’unignobilesasrso,simbolodellapubblicasicurezza, che se fossestatoinscrit-
tosu qualcheinsanamoleinaliatadallavanità,odall’ambi-
arne
1'
.
...
V~~ *• Cosi'prender cura delle pubbliche misure,*diapporviiloronomi.
JMP-
CAESAHF FX
.AVCTÓK1TATE VESPAS.
VI.CAES- M. AVR. ET,
L.VER,
cos. P*X. X.
TI.
CAES. AVG.
F.UH MENSVRAE EXACTAE _
IN
CAP1TOUO
P.X.
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*•( xin )*
'Cosicodestosavio Principeincominciandodallaccertare al
Pubblicoisegnidellalealtà) dellabuonafedt)edellasicure»»
delCommercio,disposeiprimipassi,cheallaSuprema Auto- ritàsiconvenivano,per poteredistruggeregliabusi,che tan- todanneggiavanolo Staro.
Ma coma
Ferdinandoconoscevi le regole dell’artedigovernare, cosìsapeva ancora - mentedisporre te -cose, acciòneprovenisseroglieffettidesi- derati•'Egliavevaquellavera eragionevoleliberalitàdegna.jpun Sovrano, perlaqualenonsi'depauperanolanazionei eVErario conparticolari disadatte largizioni', e~per1citiabo-
lendosilemeschina,esationinoncombinabili colladignitàdel Sovrano,siliberailPopoto divessazioniattearecaremise- ro proventoall’Erario,edinfinitoincomodo,cdanno' afsud-
diti ! _ !
Codestoprincipioavendoferino*ncr suospirTt'o','epiù nel suo cuore aveaqui!Principe presoungiustoabbomiUentot controtutte -quellecontribuzioni, cho pocovantaggiosepar?
fondipubliti,erano divenuteoffre j
dipubblicatribolazione.
E
talierano appuntoglioffre}de'inisuratóri, e pesatori,chenon pi#* esercitatisecondofanaturadellacarica,erano^passatiadessere
titolivendibili .
o-attuabili;epermetrode' qualivessazioniai particolari, efraudi alPubblicoaifacevano continuamente.Erano*
dunquediventati-odiosi alcuorediquelPrincipe, sensibileai benede'suoiPopoli,eche nonsoffriva,chesottopretestidi
vile interesse, fossero -frequentemente travagliati. Vedutaegli
adunquel'ingiustiziadellacosa>nonbilanciòun
moment»
,ad
- . ab»-
*•( XIV )+
aboliretaliofficj, erestituendoancheinquestapartel'intera
libertàdelcommercio,prescrissesolo quell’ esazioni,chepotè*
vanomeritareiltitolodidrittiin ogni senso. Infatti,chesi paghiiltempo,el’qpera di colui,che conservairegjpesi, .
emisure, eche mette suglialtriilbollo dellapubbli» Auto-
liti.«J-u- ;j«mniT.un»^uuDiuiArenetipi, è pur.troppogiu- sto,eragionevole;
come
ancora,chechipesa,ernisnrain pubblicoluogo,ov>assiste,siariconosciutodell'opera,edeltravaglio:
ma
che trascurandolarealitàdel!»'cosa, s’impon- ganodritti .arbitrar),echecodestidrittinonesercitatidaper- soneproprie,ma
alienatialpiùofferente,diventinoun fondo dipocarendita,edimassima vessazione; questononsoloè contrario albuon senso,ma
poco degnod’unanobileAmmi-
nistrazione.
Dopo
qu^tepreliminarilodevolissime disposizioni,venne .finalmenteFerdinandoalprincipaleoggettodelragguagliamen-todellemisure:epoiché,
come
giàvedutoabbiamo,leave»inNapolistabilite,volle,cheintuttoil
Reame
lestessemi-
suredellaCapitale fosseroesattamenteosservate.Prescrissedi-stintamentetuttequelle chepotevanousarsi, rivocò qualun- queprivilegio,
o
esenzioneincontrarto,divisòHbollo,che apporresidovea,equantoperogni misura doveapagarsi:or- dinò,chein tutte le principaliCittàdelleProvinciesitenes-seroformateinpietra,e pubblicamenteesposte,estabilicon-
venientipenecontrochiunque avesse mancatodìubbidire.In- *•
.Cuicòquindi dell!esecuzioneiTesorieri dellePiovine» tan-
to
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XV K*
*io acciocchébadasseroall’accertamentodellacosa,quantoper- chèiPopolinonsoffrisserovessazioni,edaggravj»e no»
fosse faciiedidar luogoallefrodi
.(3)
Sel'oggetto.
Signore
,sembrapiccolo per se stesso,non visembreràpoitalese ne- consideratelageneralità,perchèri-guardatuttelepersone,tuttiiluoghi, itempi, icontratti
edentra inquasitutte legiornalierecontrattazioni.
£
seè piccoloriguardoallasomma
,edaidanniconsideratiseparata- mente,nonè poitaleariguardarlo«»llasuatotalità; ed.a considerare,chelapiùpovera, edinfeliceparte' dellaNazio- ne,quellacioè,chfcvideveesserepiùa cuore, perchèpiù.
utile,piùattiva,epiùsilente n’èilpiùparticolarmente tra-
vagliata. Questeragionimossero1'animo diFerdinandoI-,
poichénelpreambolandoliedittosftlèjjnementele annuncia,
m
queste ragionimueveranuo' similmentel’animo Vuoto,benefico,-
.-
, poi-
(3) I’Editto, eleIstruzioni sitroveranno in fine. Se' possonoservir'dimodello in guanto- alla tcmjprcitàpostano-pe-
ròesstrmoltomiglioratainquantoallaesecuzióne, ed escuta- e&nstnazione,ah'
?
di'somma
importanza.A
questoggettome-\
sita,diessertenuta presenteuna Memoriadel Sig.
Dupuy
iclC AccademiadelleIscrizioni'~ Su
imezzi di trasmettere allapo-•strritd- laconoscenza esatta dei pesi, e misure presenti.- Histoire del'Accadi tòmiXIV.pagi553.
xvi
poichénellaveraaffezione,etenerezza pelVostro Popolo,si-
curamentelosuperate.
§• n.
Sonogiàscorsi treSecoli,
Signore
,cheilsaggioFerdi-nando
dettavadacotestostessot'rono, dondeorah
M.V.Sór licitaisuoiPopoli,leggi, chefarebberoonorealsecolono-stro,chesireputapurequellodellaFilosofia, edellaragio-
ne.Qualche anima grande però nasceintuttiiSecoli, equan-
doquest’anima è quella d'
un
Principe,sipuòriputarfe- licequellaNazione, chesitrovanellefortunate circostanze, da poterne godere labeneficainfluenza.Ma
disgraziatameute fiitroppoinfelicealloralasituazionediqnestecontrade,poi- chéiPapi. ediBaroni tenneroilRe
, edilRegno
intale sutodiviolenza,^!*lebuone^e
savielegginon ebbero tem-po
diadagiarvi*!; ondenellesusseguentilagcimevolivicende tutto ritornòallaprimitivaconfusione.Non
fiadunquemeraviglia,chele preziosememoriediquel Principegiacciono ancoraihpredadell’obbko, eChelastu- diosa,edindagatrice curiositàne richiamiqualchevolta alcu-na- all»
comune
utilità, edallapubblicaluce.Eccociò,che puòfareun buonsudditojecosìpuò veramentecorteggiareil proprio Principe,invitandoloanome
dellaNazione, aresti- tuirecon maggiorestabilità,efermezzaquelleleggi,allequa-lileinfelicicircostanzede’tempi impedironola -sussistenza, • •
ladurata.
Ma
acciocchélaM. V.semi
lapiù precisa necessi- .là
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XVH )•*
tàditaleristabilimento,»!compiacciadate uno sguardo aqual-
che ahraparticolareconsiderazione .
Selageneralitàd’unbisogtioneindical'importanza,
V
M.hagiiveduto,
come
esso fu sentitogeneralmenteinEuropa,«
cbe quandoleNazionidallabarbarie rinacqueroad unaesi- stenza migliore,fralealtreantiche lodevolicostumantequel-ladell’uniformitàdellemisure cercarono anchedistabilire.
Le misurenelsignificatopiùesteso,erealenon sonoal- tro,chesegnidi quantità,siaessacontinua,odiscreta, ai quali
come
«1cspmsnnù
, oreinitrirconoscimiairapportano leideede’ contraenti. Sono dunquequasi laparolarealedel commercio;poiché atalisegni ciascunoattacca l’idea della quantità ,erealitàdellacosa.Ma
seleparolesonosoltanto autorizzate dalla legge dell'uso,lemisuredevonoessereauto- rizzatedallalegge positiva,-pcrcìiè£mao
unaparte della legge istessa,e sonoilsimbolodelleazioni,ede'contratti dallalegge approvati. Facendopartedellalegge,devono avere le qualitàsue,cioè di essere generali,comuni,uniformi,e note atuttalaNazione.Ladiversità,ovarietà,o è unafraude,
o
puòprodurla:etuttociòche dà luogoallefrodi, olefa- cilita,èundifettosostanzialedellalegge, ecaratterizfirmale ilPopoRj r chelasoffre,olasostiene.
Insostanza,tuttociò,cheiuunoStato,epiòinuna Monarchianon tendeall’unità,oè -un principio di dissoluzio- ne,ounresiduo di barbarie, ed’ignoranza; l’uno, el’altro contratto, edistruttivod’una buona Costituzione;
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l'altrovergognosonelleAmministrazioni,chetendonoallaper-
fezione,almenocol desiderio.Sechi consideralecontraddillo-'
nidello spirito
umano
, restasorpresoinvederspessogliusi•barbariinmezzoalmaggiorecivilizzamento,deve anche con- venire,chespessocon mosttorossoreconserviamodelleabitu-
•dininocive,edellecostumanze pococivili,che conleggiera
faticapotrebberoessere
o
del tutto disfatte,o ragionevolmente modificate.
Sequestidifettifosseroinfrequenti,edaccidentali.sipo-
trebberoforsenegligere,esoppouarc;
ma
essendocontinui,e confermati;*eportandolapiùmalefica influenza sopra granpartedelleazionicomuni,meritanoparticolareattenzione.
• In primo luogolabuonafede , chedeveessereilprimo elementodituttequelleazioni,perlequalisussistelasocietà,
•ir.-ndemolto dubbioso, cd equivoca: poiché puòevitarsi'con
, j * %
«utterfugj, edar luogo ad
Sm*
numerosafiliazionedicavilli, disofismi, edifrodi.Or
quandofaleggepermancatiladi chiarezza,edi semplicitàpuòlasciarliberoilcampo
allama-
lafede,efarlaanche rimaner impunita,
manca
giàdi, quella certezza,ediquéll' effettosicuro, chelarendeutile, ene-cessarla alla società.
E
quando‘laleggemanca
di-questeQua-
lità, riescepiùdifficile diravvisate quelle relazionimorali,
dallequalirisultalaGiustizia.Glianimiumanisioppongono spesso alvero,opervanità, oper intereresse,operabitudi-
ne;eseaciòche naturalmente accade*nuovi,epiù efficaci cagionitiaggiungano,ledispute,edicavillisimoltipliche-
rati-
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/
4C xix H*
iai,no,eleregoledellaGiustiziasiperderannotantonelsen- timento,quantonell’azione.
Ma
lasciandoglierrori -volontari dellamalignitàumana
,quellidell’ignoranzadevonoessere,e sonoinfattianchefrequenti;onde nonsoloaccadonodelleam-
biguitàne’ contratti* 10a5F csSPanchene’gittdizj,perchè è quasiimpossibile,cheiMagistratiabbianointeraconoscenzaditantevariazioni. Eglièinutiledi darlepruoveditutto
questo, perchè'-talicausenon sonorare,elavocepubblicapiù
ri'ognialtroargomento 1»dimostra.*
— ^
>licommercio,
«he
nellabuonafedehalesue radicinon
potràfiorireinuna Nazione, doveolrtegl'inceppamentidella Finanza,devesoffrireanchequelli, chelatrascurata legisla-zione producesuglioggetti, che immediatamenteloriguarda-
no. Quaudu
dunque inuna
Statoisegnidelcommercio sono ditanta differenza,«
varietà, lamalaintelligenza, eilprimo ostacolo, eda codesta succede necessariamentelamalafedeIonon adducofotti, ed escmpj, perchè non.occorre dicom- xnoverel’immaginazione,quandoabbiamodalcantonostro la verità,elaragione.
Non
parleròneppnrediquell’altrefrodi dicommercio,che nonriginrd—
tpn fiicolati,ina1interas- sepubblicone'<Uwj,enelleDogane; poichésubitocheviò incertezza,evarietàsicomprende, chedebb' esserecosamolto facilead accadere.' .
Per qualunquelatoadunquesiriguardi questa difformità civile,sivedrà,cheessaè ugualmentedannosa,vergognosa,
edingiusta,perchè somministramateriali alla mala" fede,pro-
ti
a
teg-Digitizedby
4< xx )4*
reggelefrodi erendeoscurelepiù usuali regole dellagiu-
stizia.
I
UT.Sequestimotivi,
Signor*
,muovertimo
ilVostrofresiAnimo
avoler determinatamentestabilireungeneraleraggiti*, gliamentodellemisure, nonvogliateesitaresuldubbio, che questaoperazionepossaessere efimera,o
didifficileesecuzio*.He* E*vero» fhoiZiucbuonokftgifuronofenomeni pJSSSg-
gieri,e non ebbero, chelalucediun baleno;
ma
questonon accaddepermancanzadelleleggistesse; efusolo difètto,a
degli esecutori*
0
dellemaladattatecircostanze.Non
avver- rebbecosìdiquesta:indicatadaibisogno, edimostratadall*ragione,nonsolonon troverebbeostacoli,
ma
ledisposizioni piùfacili,6 pttrMttf. .E
primieramenteleCómulfidoglianze,ctietuttogiornosi' ascoltanocotltroil'disordinedellemfsurv,mostramigiilage-neralitàdelbisogno,edeldesiderio,perchèitristiancoradi- ventano qualchevoltailzimbello de’lorosimili.
Gr
quando' una Nazioneègiàdispostaaìkcverearralegge', iton solo.non provalespiacevoliimpressioni,chelanovità, perse stessasuo-lecagionare,
ma
con veraaviditàl'accoglie, enon s'imba- razzaincritiche,inquistioni,ed esami.L’ahromotivo, che larenderàdifacilesuccesso,st* inquel caratteredievidenza, che porta secolacosa; e1’effettodell’evidenzaèprincipal-mentequello’diannullareisofismi,esoddisfare pienamente
u ’• gl*
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-K XXI }*
•li
M
ragioninoli*U <WM
poido»
«.cnaion.ìdadifferenzadileggi,davarietà di
conduce
dellePtovm
eie-,enelqualel'Amministrazione Economicaè
mume ù
uniforme. Basta dunque,ohele savie prescrizióni««noreal- mente emanate,chesenesiaaffidatol’adempimento a probe,edefficacipersone, perchèinbreve temposiagiàintutto
d Regno
eseguito.E
sebbenevipossanoessere de-contratti fatr lisecondoleantichemisure,nonsaràdifficileoperazione,ài, tubuli allenuove, essendolacosapersestessa ntiii.^licisiima.Ho
dettodi*sopra, chelemisurealtronon sono, che v segnidellaquantità.,che ruòesserecontinue, odiscreta:U
prima riguardal’estensione eglintervalli-,l’altra. lacompren- ìuìxx dc'corpia a»30-jatsìliquidi-,osecchi. Cosidallalinee
finoalmiglio;.daliapiù. piccolaconchiglia fcaoallamaggior misura cava:dall’acinofinoalcantaro-,sipuòfare
una
seri*kprogressiva.dipesi-, emisuresufficientiaibisogni del
com-
mercio; ed averede’segnifacilmentemisurabili,•aiqualisipossanopoiridurrequell! -di-grande*», odicapacità-maggio-
re; poichésubito,-cheuna. jnisuraqualunque,si-riduceagli»
elementiinteri.i'una misuralegale,ha, giàquellacertezza,
che-lecempete
Non
vièbisogno dunquedimoh’arte,o
scienza,perchè lemisure sonogiàfatte,erimansolodiret»--derlegenerali ne’vocaboli.enell’ u«'o.
• Gli antichi,ed anche-l’Imperator Giustiniano, vollero,che;
sicepositassero ne'Templi,a-nelleChieseiCaini'ioni,ast<n'
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t
Prototipi dellemisure,ede1pesiper renderli più rispettabili,e
sicuri;ma
iPrincipi Cristianiavendo pii riguardoallasan- titàdeluoghi,che non doveanoesserdapubblichefaccende,e dìspute turbati, nestabilirono lacustodia ne’ proprj palagi , oihluoghidipubbliciragione;acciòconservasserolastessasantità,esicurezza,senza .che viprendesseparte te Religione.
AltrettantostabilìFerdinando,avendoordinato chesottola pubblicacustodiafossero tenute,per potersi inogni occasione riconoscere,econfacilitàparagonare
.
.
Con
similiidee,cpiòdistintamente prescrittesiporrebbe • quindi rinnovare untalestabiliremo,che niun incomodo,o
dispendioporterebbe allo Stato,ma
veri,e presemi vantaggi, oltrediquelli,checoll’andardel-tempo ne proverebbe|,Na-«ione.
E
Voi,Signore, che con vera Clemenza, edegualGiu- stizialaprosperitàdelvostro Popolo costantementedesiderate;vedrete,chequestasemplicissimaoperartenedigrandissimo
•benesarà operatrice. Vedrete,
come
lacertezzadellemisure daràmaggiorsicurezza ai contratti faciliteràicambj,edilcommetto
,diminuiràicavilli,ilitigj ,elefrodi,chealte- ranosommamente
la morale delPopolo. sirendsranno pià.comuni
laveritàje lasincerità, che sonoiprimielementi rie’contratti,esiagevoleranno per conseguenza-quelleazio- ni,perlequali la societàsisostiene, & ingrandisce,esimi- gliora.
Signore
,ionon hofattoaltro,cherappresentareallaM.
V, unalegge,cheda codestoTrentofaemanai*. Oscuratafra le
f * V
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4-( xxirr >£•
uuijarcaosoo — —
—
—
-—
--i—
n^ letenebre de' secoli,edell obblio,da Voi solatesulSoglio, dove nacque, deveripigliarnuovaluce,perespandersicon nuovaattivitàsu questo VostroReame
.Se FerdinandoPrimo intempid' infelicericordanzaebbeacuorequeit’operadige-«neralebeneficenza,
h M. V
-consimiliidee, con sentimenti anchepiù nobili1edumani,edintempifelici,potràrinno—variacon perpetuastabilità,econ
un
semplice atto divolon- tà,beneficarelaNazione,cheviadora,e vibenedice,co- me
colpiùvivo sentimento, e profondorispetto fa,chit
DiV.M.
•**
1 v
Napoli2j.Maggio 1767,
Umilits.t lossequiosi!!.Suddite MelchiorreDelfico.
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£ioogIe
Compuntititutionisunni
xm-
Iniitionh Administtationtf TiesaurarìatusCalabriefaflumperme Vincìlaumde Campititi»RcgiumThesaurariumdi
3
e ProvinciefoL- 38.a».an>*480
F
Erdinandus D. G.Rex
Sicilie,Hierusalem8cc. Magnifi- coviroVincilaode Campitello Thesaurario CalabrierGonsiiiariofidelinostrodile&o gratiam
&
bonara voluniatem•Quoniam
aocepimussubditisnostri:hujus Regni exdiversitate mensurainm&
ponderum quibus utunturvaria&
diversaAn-
na, 8tincoramodareduridarj*volentesprò commoditate 8c bono pubile0-*acipsorunasubditorumrelev atione,prediflas raensuras &,pondera equarecuraponderibusfc.mensurisCivi-uùs
nostreNtapolisut in tptoRegno
ipsarummensurarum81 ponderum ahequaliias,eapropierconfisidfcfide,pnidfentia, suificiemia»&
legaHtarevettrrs; tenorepresenthim dbcerta nostra scienti»-,deliberate&
consultovobispredicoThesau-
rariomaùdamus
,quatenusacceptisprosentibusprovideatis per bannorura emissiones,&
aliaremedia vobisyisa,quoddicV
,mensure
&
ponderaper provincia: Calabrie,ac civitates,ter- ras,castra&clocaipsarumProvinciarumredtteanturad equa- Rtatem diftaruffl mensurarnm 8c ponderumprefate Civitatis Neapoljs:&.quoddo
ceteroindiftisProvinciisutamur pre- dilla ponderibus,mensurie,&
nullisaliis,juxtaseriem,con- rinentiam, tenoreminstrufiioflumquasunacum
presentibus vobis trasmi£limus, adquasnosrefcriraus: volentesetiam£>
quod
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<H xxvi )+
is<=9oe<aB.
quodfaciatis divulgareper
omnes
civitatesnostra*&
Iotadi- tteProvinciebannum
nostrum pyplicumonuii quadecet sol- lemtiitatevallatimi,quod item vobis milh.nus.Et quosinve»neritispostequatioaemdiflarum mensuraium fc<ponderimiac
diedibaimidivulgaiionem intotuinvel in partem,predilli!
nosuis01diuatiauibus centra venisse,cogatisSecompellatis,ad
solveaduni
penam
inbannum
ipsoadjeclamjuxtaipsiusfor-mam &
renore.n:quoniamiu .premissis8*circa pretnissavobis concedunus.vices»voces,&
poustatemnosiras,plenarieper presemisinauditi»earumdem
cenoremuni versis&
singalisDu-.,cibus>Marchiauibus.Comitibus<Baronibus,Gubernatoribus Capitaueis,Syndicis,Uuiversitatibus,
&
horabiibus dillePro- vincie,&
omnibusaliisad quosspellato:, Sepresente*per- venerint,Sefuetùitquoiaodolibetpresentate:«piatenti»in-pre-dillisvobis pareant
,pròquanto gratiamnostram caram ha- bent,fitpenatamilleducatorum cupitmt-evitarer in
quorum
teslimoniumpresente!fierifecimus«&.parvonostrosigillomu- dili= Datum.in
Castellonovo
Neapoliidievi.Aprili!1480.cw. xxxvmi.
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REX FERD1NANDUS
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«Daminus
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mandavi! mihir 'Anto nulo
j>sPetrvtus.
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tr,'. luru-
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xxvii > 4
»Istruzionidale per lo SignoreRealmagnifici>Vtàcilao dé- CampitelloThesaurariodeCalabria superiorele infra
-
scripteCopie peripsodaeseguirse inleTerre del-
lasuajurisdi\ionesuper ponderibus,
&
mett--
suris:(ibid. fol,39.a t)“tT'NprimisconsiderandolaMajestàdelSignore
Re
ligranni JX. dampni8cjaZtre,qualipervenonoadsojsubditiSeva»
xalli,
&
ancoaltinegoziantiin lotuoRegno
per lavarietà dellipisi»8cmisurediverseliqualisoindtcìoRegno;inten- dendo adquilHopportunary.tuteprovidereha deliberato,che in tutto quistosuoRegnosehabiaadusaredaquainnanfe iotomolo,rotolo,march»,bilance,Secanna,.lequaleseu- sanoinquisutCittàdeNapoli,Seper questoveestataespe-dha-iacommissionesuper,ciò necessaria,Seper laerpediuous
dequellave facrmoleinfrascritteistruzionivj. *.
Inprimi» vese
manda
le'infrascriptemisurevj.thomolo, mecio thomolo,quartoidethomolo,meczo quarto dethomo-
lo,rotolo,decinaciòi quartoderotolo,meczorotolo,uno tercioderotolo,uno quarto derotolo, mateho-,ebilance, , canna meczac*ttn*,6t .ulteriusvesemanda
lomascho,coti ioqualedebeateraerc’nare,&
faremereharelemisure gupra- diZ‘,&
voliminoj che estendonovuiinleTerredevostra ìurisdiZioue ferritedareadciascunade diZ* Terrau»
tiro-mob
aiu'Uto,& merchi»
,uao meczo thomolosimiliter,uno quartode thomolo Sa,uno meczo quarto de thomolosinjiliter•
Da
aiu-«K xxviii
ahistati
&
mercati,fasitniliterlidarriteunorotolounadeci- napuò
dequadro
rotola&
meczorotolo.unoterciodero- tolo,faunoquano
derotolosirailiteraiustati &cmercatidel mercoelqualevesemandai comeèdi£tode soprauno mar- citoai (stato,&
mercato,una canna,.uuamecza canuaaiu- stata,&
mercatautsupra.
'Eterigereteperloprecto dedillecosele infrascripte
quantitatevj.perlothomoloaiustato famercatotaritregra-
nadece, per loquartodé rhomok»similiteraiustato famercato
taridue grana io,per lo raecxoquartode thomolo,utsupra taridui,
&
perciascunorotolo aiustato&
mercato grana17.igtperciaschedunadecina,cheso rotola quattro, aiustata,Re
mercatautsupratariuno grana T8.:permeexorotolo grana -13.perunternoderotologranait. per
mu>
quartoderoto- io grana it.perciascunacanna mercatafaaiustatagranaio, perciascunamecxa canna granas- aiustata&
merca- ta#per ciascuno bracxoaiustato 81mercato grana5.Et perchè cogno6CÌmo,cheInalcuneCartellepiccole,fa
adaltrikiochi in poteredevostra iurisdixione vesarda mol-
todifficile.faqnndamreodoimpossibilepigliaredillecose,fa laretalepagamento,perquesto veseordina,
&
comanda, chea
dilli Castelli fa lochiimpotenti nonlidonatedillecosesicon
inquantoipsimedesimi voleranno,pigliandoperò daipsid
supradiflopagamento, verum adquillorochenonpiglieranno le supradtHecose per lacaosa predica volimovelicomanda- ci,faordinatesudo
quellapenaadvw
benvia», che, loro nonDigitizedby
4< xxix H*
non debeano mesurare,nepesareconmesura alcuna,
&
piso, chenonsiaaiustato,Semercatodelmercho denostraCorte,&
cheselorosevolerannofarefarelesupradittemesure,&
pisi.pocheseleaverannofattefareledebanoportareaiolo-
co,cheserràpervuideputato,
&
quellefareadiustareSemer- care,Sedepoquelleusatepagando peròleaiustature&
mer- cature.Etper iustaturaSemercaturade ciascuno thomolo farrite
pagaretaritre.Seperaiustaturadelmeczo thomolotari
uno
. Iterapermercaturadelmecio thomolotariuno
,Seperlamer- catura de quarto de thomolotatiuno,&
perl'aiustaturade meczo quarto de thoraob grana15., Seperaccomodaturadel dettomeczo quartotariuno,Itemperlamercaturadellacanna gTana5, per lamerca-
turadellamecza canna, grana duiSemeczo perlamercaturadel tracio granaunoSemeczo
.
Itemaiustatura, Semercatura, Sealtrespesede ciascuno rotolograna sey, itemperlamercatura thomolo conlealtre spesede ciascheduno
penò
grana4.Itempermercatura dequal- sivogliamarcho da meczalibrasiaddodici libregrana5.,&
per aiustatura delmarcho. meczalibrasinoad dudice grana due;Itemperlamercaturadellebilanezegrano uno,6tper la mercaturadellasdola grana doy,iteroper aiustatura dela ascio-
k
granaduy
.Etper certe iustecaust moventelamentedenostra
Ma-
ieatàadciòcheiecose predice habianodebito effetto Vese3 cadi-
ordina
&icomanda,che debeate sospenderetuttiprivilegigri-de &
qualsivole provisioneconcesetantoaduniversitatequan- to ad qualsivoleparticolarepersonaconcernente direttevelindirette lecose preditte cossicornonuiper lepresente istni-
ctioni quellesospendimo usque ad nostrum beneplacitum
.
Insuperveseordina
&
comanda adciòche semprelotho- snolomecio thomolo quarto de thomolo,&
mecio quartose possano trovaremesti&
senezafraudo o diminucione alcuna ordinante inleterreprincipale dellayostraiurisdiiione, chein ciascheduna deditteTerresedebeaintagliareinpetramar-
mora
uno thomolo,uno mecao thomolo, uno quarto de tho- snolo,uno
meczo quartode thomolo4idi astati conlivostri Campioniadciòche secondoquilltsepossanofere, fatti che seqranno se possano meritare,Se adiustare per quellocheserrannopervui inditteTerredeputati pagsndoseperò
lopreciodellamercatura
&
adiuststut*cornoèdittodesopri.Et però chealapresente variotatedellemisure
&
pisinon sedonasse impedimentoalecosefatte,2*contrattate,volimo»chetutticontrattifattinantelapresentenostraordinatione ala
mesuta6cpisosolito perlopassato inlavostriProvinciasa
babiano adreducereconlapresentamostran-.esura
&
pisi,se-condok»bilancio,
&
scandagliogetterà dittamesataconla quale averrando vindute&
coutrattate'con questa, che depre*sentevese
manda
, Sedeceteroprovidendochelicontratti chesifaranno,seiaciano ad queBa misura6tpisi1»qualiad pre-<f
(xxxi )4*
presente viti
mandano
,&cnettanofarciteobiigareperdide Terre,&
lochidelavostra iurisdizione.Etper simigliarne volitilo se facza lo scandaglio dcleven- detesofidedcletrailedelavostraProvinciaadciòche
omne uno
conseguisca quelloche iustamèntelìè dovuto («ducendo lemesureantique alscandaglio deliamesura nova.PretereavolendonuiprovederechelipisidelemoneteSe
altrecosesuptile lequalisepesano con marchi
&
tarpisese adiustano adfine, che ciascuno habialosuodebitomandamo quadro
marche Sequailioparadebilattcze~d»moneta, cole qualifariteadiustaretu£!ele*altredevostraProvincia,&
per ehtstatura, Semerchaturadelipredialimarchi,SebilameYe {arme pagare corno de supraèdido,fi*similmente veseman-
dano cannerr.eea;canneSebraczeconlequalifarriteadulata- letuilelealtredeleTerre dela vostra,imisdidione Se.farritepagarelamercatura
&
a dittaturacornodesopraèdido.
Et perchénostravohtntà è omninochelesupradidsmi-
sureSipisiseobservano
? SitenganopertudeleTerredela vostraiurisdidione Seche
non
sepossano usarealtremesure sirisi,chenonsiano aiustati,.Semerchatiutsupra:per 1»presenteve.jjriitumo chedatecheaverritedidipisi8cmisure
adetteUniversitateSiTerreutsupraperhannlpublicidano- atraparte farritepreconiczare SibannirepertutteleTerre
&
lochidevostraiurisdizione chedebeanousaredide mesureSe
pie>Sinonaltreponendoindidibanuiquellapenavipare- ràimpediente, Si necessaria 8cchequaluncha Terraolocovo- lesse
4*( xxxir )4»
lesseadiustareo mercare alcuna dedittemisuredebeacompa- rereinquelleTerrechepervui sarannodeputate
&
d’avante adquillichein ditteTerrepervui sanandosubstituitiadfa- re quellemercare&
adiustarepagandoper lamercatura,&
adiustaturacornode supraèditto .
Et aciòchenostraCortenon possaessere nellapercepib- ilededittidirittiinaliquo fraudata veseordina». Seper la
presente instruttionecomanda,chedelapercepcionedele
me-
aure&
pisimandati,8canche dequelli,cheper vui se faran-no
fareperbisognodeleTerredelavostraiurisdiiione,8tde l'assignaaione,chevui farrite de, quilli,8cdela aiustatura,&
mercaturachepervuiovostri Substitutise fàrrà debeatefare
quiternolucido Sedarò,
cum
appositioneeorum nominunt 8ecognominum
dequillorochepiglieranno dittemesure&
pisi, fitanche dequilloro che venerannoadaiustare dittemesureA
dela quantità StqualitàdeliÌMroyti pervenerannoperdette cause. Et nonfate lo contrario perquanto avetenostra gratia cara.Ezpeditxfuerunt praesentesinstruttiones in Castello
novo
£ryitatis nostise NeapolisXV].Apriiis1480.
EEX FERDiNANDUS
A-SECRETARIU»
Johannes
pou
Loc.Maga.Carnee.T.Vaxallus
Curie
XXXV],
Copia
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4 < xxxm >9
CopialitterarumRegia Camera Summarìticircaexequtionem^ #
imtruclionum regiarum ponierum,
& memurarum.
(ibiJ.p.38.)
M
AgnificeMaestàVirdeioamiceV.Re
vihostersiremellonocarissimecommixionesalutem:instru-perU
Olone,
&
banni supralanovaordinationedepise&cmesure pertuttoloRegno- Però vuisubito exeqoirete fi*farriteese- guire fedelmente,&
diligentementequantoindilleinstrulliono&
commissionesecontene; facendo etiampubblicareperlilo- chinecessarilibannipredialiiuxtaaltenoredequelli,&
far-ritededarareinIohannoliluoghi,inliqualiliSindici dele Terre averanno comparireperlacaosapredilla.Etordinarete inlilochi, òtTerredoverateexercizio sehaverà dafareho- miniidonei
&
legali,liqualihabeano, fi*debeanoordinare,&
tenerebono cunto de quantopertalecaosa se exigerà 8c expenderà,inaialotenore deleistrullionipredille, loqualecunto habiano puntareinquestaCamerasuis terminis,
&
tem- poribus,&
dequantoseexequeràcontinuamenteavisareteque- staCamera
, fi*nonfatealtramente peicosaalcuna.Datua
NespoliinRegiaCamera SummarieXXV.
Aprilis 14I0. ss Mi-^bus Ciropanu* pio Mag. Altorum
s
in liUerarunjCurieXI
4-( xxxiv >4»
• CopialìticrarumRegi*Camene S ammari* supertxailio/ie pondcrum,6-mensurarum.(ibij.p.49.)
T f
*
M
Agnificus VirRegiefidelis&
amicenoster carissimeu-
latem;però, cheinlidipaxatiperlaI^egiaCortevesostateremesseleinstruZiuni,Sicommissionisuperpon-
deribus, Semensuris Se inquellenonsefamencione alcu- na,chesedeveexigereperaiustatura< Semercatura desta-
terà &t decine per tanto p«r tenore della patenteRegia qua fungimur auZoritate ve ordivamo dicimo, Se
comandamo
che debeateexigere8cpercipereperaiustatura.8cmercatura deomne
stateràda uno cantaro okra granaXII.8cdauno canta- ro abaxo granaVI.Itemperomne
decina,che donatetariVII.granaX. •
Et per adiustatura, 6c mercatura de decinatari1. 8c
permercaturasoladeladecinagranaIV.Itemperlacanna che
donateVI.
&
perlaroeczacanna grana X.&
per Iobratto granaV-Itemperl’aiustatura.&
mercaturadelacanna&
mec»zacanna grana V.peruno. Etperaiustatura,8cmercatura deiobtaraJgtana.Il» questoéx?quirete nonobstante, che ptr. di£leistruzioni Sealtreprovisioue perJaRegia Corte ad Viti.dircelisupra talefacenda altroveseordina. Etcircale
altreobservationiobscrvaretelotenore
&
forma de diZeistru- zione&
provisionedelaRegiaCorte.Etdelepecunieper vui,operaltro invostro
nome
exigendevinefarritetenerebono cunto , fi*lemandante una conlealtrepervui exigendeint-
„ P°~
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'+( XXXV )-£
potere del
magnifico Messer Pasquale Diai Garlon Regio
Gene-
rale Percettore&
Procuratore non fandoaltramente se aveteca- ralagrariadelSignorRe
.Datum
Neapoli inRegiaCamera Summanx
DieXXVUL
Mail V11LI„ d.,480.Michu* Ctmpanu, pròMag.A&orutn
=: In lifterarumCuri®XI,i'
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