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SCHEMA DI CICLOTRONE

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Academic year: 2021

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(1)

A.Romero Restauro- Elettricità e Magnetismo II

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SCHEMA DI CICLOTRONE

SCHEMA DI CICLOTRONE

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CICLOTRONE

CICLOTRONE

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A.Romero Restauro- Elettricità e Magnetismo II

3

SINCROTRONE SINCROTRONE

Grafico dell'anello di accumulazione di un sincrotrone

Campi Magnetici fanno curvare le particelle e tengono vicine

particelle di stessa carica che stanno assieme nei pacchetti Campi Elettrici accelerano le particelle cariche nei tratti rettilinei

(4)

Sistema acceleratori del

Sistema acceleratori del Cern Cern

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A.Romero Restauro- Elettricità e Magnetismo II

5

Large

Large Hadron Hadron Collider Collider

(6)

CAMERE A BOLLE

CAMERE A BOLLE

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A.Romero Restauro- Elettricità e Magnetismo II

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SINCROTRONE

SINCROTRONE

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CAMPO MAGNETICO

Linee di forza: identiche al caso elettrico Tangenti alla direzione del campo B Ma sono sempre linee chiuse

Densità linee ∝Intensità campo Magnete a sbarra:

Limatura di Ferro

Zona ad alta intensità di B

Orientazione: escono dal polo N ed entrano nel polo S

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A.Romero Restauro- Elettricità e Magnetismo II

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CAMPO MAGNETICO

Altro esempio di magnete permanente:

La Terra

Intensità ≈1G

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CAMPO MAGNETICO

campo Bgenerato da una spira percorsa da corrente

Molto simile a quello di un magnete a sbarra

Interpretazione del magnete a sbarra

Correnti elettroniche a livello atomico

poli N e poli S interni si elidono mutuamente:

rimangono solo i poli estremi

Inseparabilità di polo N e polo S (osservazione sperimentale)

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A.Romero Restauro- Elettricità e Magnetismo II

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CAMPO MAGNETICO

No poli magnetici isolati:linee di forza chiuse Unità fondamentale generatrice del campo B

= Spira (dipolo magnetico)

Caso

Elettrico Caso

Magnetico

materiali si dividono in diamagnetici, paramagnetici e ferromagnetici a seconda di come si comportano le loro molecole in presenza di B esterno (lo contrastano, lo lasciano invariato o lo aumentano) . Fenomeni complessi da studiare. Dipendono da proprietà molecole, da temperatura,etc. Utilizzo in magneti permanenti

(12)

CAMPO MAGNETICO

Non ci sono punti in cui vengono generate linee di campo non ci sono sorgenti di sorgenti B

LINEE DI CAMPO = CURVE CHIUSE (SEMPRE)

•Esempio del magnete a sbarra:

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A.Romero Restauro- Elettricità e Magnetismo II

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SORGENTI DI CAMPO MAGNETICO (STATICO)

Solenoide:

Cos’è’:

Linee di Forza:

Identiche ad un magnete a sbarra (correnti di ampere)

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Esempio: datazione con radiocarbonio e analisi per mezzo Esempio: datazione con radiocarbonio e analisi per mezzo

di microscopia ionica

di microscopia ionica

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A.Romero Restauro- Elettricità e Magnetismo II

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Esempio: datazione con radiocarbonio e analisi per mezzo Esempio: datazione con radiocarbonio e analisi per mezzo

di microscopia ionica di microscopia ionica

A cosa serve?

Una sola macchina per due scopi

Microscopia ionica: analisi non distruttiva per la determinazione della composizione chimica, anche in profondità, di aree del reperto di dimensione fino al decimo di mm.

Radiocarbonio: metodo distruttivo (pochi mg) per la datazione di reperti organici fino a 60000 anni.

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Esempio: analisi per mezzo di

Esempio: analisi per mezzo di microscopia ionica microscopia ionica

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A.Romero Restauro- Elettricità e Magnetismo II

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Esempio: analisi per mezzo di

Esempio: analisi per mezzo di microscopia ionica microscopia ionica

Dipinti

Manoscritti

Paste vitree

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Esempio: datazione con

Esempio: datazione con radiocarbonio radiocarbonio (o carbonio 14) (o carbonio 14)

Rotoli del Mar Morto

Uomo di Similaun (Ötzi)

Mappa Vinland Sindone

Mammut

Arte Paleolitica Datazione di reperti organici fino a circa 50000 anni fa.

(ottenuta per mezzo del radiocarbonio).

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A.Romero Restauro- Elettricità e Magnetismo II

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Esempio: radiocarbonio e microscopia ionica Esempio: radiocarbonio e microscopia ionica

In questa strumentazione la forza di Coulomb e quella di Lorentz vengono ampiamente utilizzate (anzi senza di loro non potrebbe funzionare).

Entrambe le analisi (radiocarbonio e microscopia ionica) necessitano di un acceleratore di particelle.

Infatti, soltanto le particelle ad alta velocità permettono la datazione o le analisi

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Esempio: radiocarbonio e microscopia ionica Esempio: radiocarbonio e microscopia ionica

Per accelerare le particelle (che in questo strumento sono ionizzate e quindi possiedono una carica elettrica) si utilizza un acceleratore che sfrutta la forza di Coulomb.

In prima approssimazione possiamo dire che si tratta di un tubo in cui ad un terminale ci sono delle cariche positive.

Terminale a massa

Terminale positivo Particelle iniettate

nell’acceleratore (cariche negativamente)

La particella, carica negativamente, è attratta dal terminale positivo (forza coulombiana). L’effetto finale è una accelerazione (F=ma).

Gli acceleratori utilizzate per queste analisi hanno diversi milioni di volt di potenziale elettrico tra il terminale positivo e quello di ingresso.

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A.Romero Restauro- Elettricità e Magnetismo II

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Esempio: radiocarbonio e microscopia ionica Esempio: radiocarbonio e microscopia ionica

Che campo elettrico E devo avere per fare si che elettrone che parte da fermo arrivi dopo 1 metro con velocità 106 m/s ?

Me =9,1 10-31 Kg

Terminale a massa

Terminale positivo Accelerazione è costante

La particella, carica negativamente, è attratta dal terminale positivo (forza coulombiana). L’effetto finale è una accelerazione (F=ma).

x a m 2 mv

mv 1 2 1

ma eE

2 0

2

− = ⋅ ⋅

=

2 a 10

1 a 2 10

x a 2 v

12 12

2

= ⋅ ⋅ ⇒ = ⋅ ⋅ ⇒ =

N/C 8

, 2 10

8 , 10 2

6 , 1

10 5 , 0 10 9,1

ma/e

E

19 31 12 19

12 31

=

=

= ⋅

=

+ +

Lavoro forza elettrica eE

eE·x =∆ EK

Se v0 è zero

(22)

Esempio: radiocarbonio e microscopia ionica Esempio: radiocarbonio e microscopia ionica

Per curvare le particelle lungo il tragitto e per misurare il carbonio 14 si sfrutta la forza di Lorentz generata da potenti elettromagneti.

Lecce

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A.Romero Restauro- Elettricità e Magnetismo II

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Esempio:

Esempio: datazione con radiocarbonio datazione con radiocarbonio

Torneremo su queste tecniche (funzionamento, limiti e possibilità) nel corso del prossimo anno.

Particelle che escono dall’acceleratore

Campo magnetico

Rivelatore

Atomi più pesanti del 14C

14C

Per misurare quanto carbonio 14 è presente nel reperto (procedura alla base del metodo) bisogna separarlo dagli altri atomi.

La forza di Lorentz generata dal campo magnetico curva maggiormente gli ioni più leggeri (F = ma; la massa è minore e quindi a parità di forza l’accelerazione è maggiore). Ponendo un rivelatore nella posizione opportuna è possibile contare quanti atomi finiscono nel rivelatore con la massa del carbonio 14.

Atomi più leggeri del 14C

dalla forza di Lorentz

qvB=mv2/r r= mv/(qB)

(24)

ONDE ELETTROMAGNETICHE

Meccanismo di generazione nel vuoto:

1a“spira”:

corrente di spostamento

2a“spira”:

legge di

Faraday-Neumann

3a“spira”:

Corrente di spostamento Carica in movimento da qualche parte E1 variabile

Risultato:

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A.Romero Restauro- Elettricità e Magnetismo II

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ONDE ELETTROMAGNETICHE

Caratteristiche onde e.m:

Velocità di propagazione

π k ε

4 1

0

=

Costante Universale

- E, B, c  terna destrorsa

- Rapporto tra i moduli costante: E = c B - Onda trasporta energia, in egual misura nel

campo E nel campo B:

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Spettro

Elettromagne tico

λ λ λ λ

=

=

=

= ν ν ν

ν c

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