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Biblioteca digitale sella Società Ligure di Storia Patria

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Academic year: 2022

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(1)

Questo volume fa anche parte della collezione di

Do c u m e n t i e St u d i p e b l a St o r ia d e l Co m m e r c i o e d e l Di r i t t o Co m m e r c i a l e It a l ia n o PUBBLICATI SOTTO LA DIREZIONE DI

F E D E R I C O P A T E T T A MA R I O C H I A U D A N O

Ac c a d e m i c o d’It a l i a d e l l a R. Un i v e r s i t à d i Ge n o v a

(2)

COLL 2 f t . ±

R. DEPUTAZIONE D I STORIA PATRIA PER LA LIGURIA

NOTAI LIGURI DEL SEC. XII

i

OBERTO SCRIBA DE MERCATO

( 1190 )

A C U R A

D I

MARIO CHIAUDANO e RAIMONDO MOROZZO DELLA ROCCA

G E N O V A

R. DEPUTAZIONE DI STORIA PATRIA PER LA LIGURIA

PALAZZO ROSSO

1938-XVII.

(3)

Stab. Tip. Miglietta, Milano e C. - Casale Monf.

(4)
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--- ---

1. —r Predisposti da tem po g li studi per l ’edizione dei notai li ­ guri del sec. XII, ci parve che non fosse il caso di ritardare u lte­

riorm ente la pubblicazione di quelle parti che erano g ià trascritte e pronte per la stampa. Per questo m otivo e non per altra con sid e­

razione, la serie dei Notai L igu ri del sec. XII si apre con questo volum e, nel quale si raccolgono le im breviature che il notaio Ober- tus Scriba de Mercato redasse nel 1190, e che form ano una parte del R egistro intitolato Lanfranco I , che si conserva nel R. Archivio di Stato di Genova, e che contiene a parte il G iovanni Scriba, insie m e al Registro D iv e rso ru m 102, i più antichi fram m enti d i cartolari notarili genovesi. La d iligentissim a descrizione del Registro detto Lanfranco 1, fatta dal Moresco e dal Bognetti (1) ci esonera dal ri­

petere qui cose g ià note sulla com p osizion e di questo m anoscritto e sulla identificazione del notaio e sulla datazione della parte ora edita. Nulla dobbiam o al riguardo aggiungere e n u lla è necessario m odificare.

2. —i La presente edizione riguarda due im portanti fram m enti (ben seioentottanta im breviature!) del cartolare del notaio Oberto d e ll’a n n o 1190, che si trovano riu n iti, in siem e ad altri, nei prim i due quaderni del Registro così detto del Lanfranco I. La num era­

zione dei fogli del Lanfranco I, che abbiam o conservata inalterala, ind ica per sè m edesim a con m olta esattezza quali parti del registro furono riprodotte in questo volu m e e con quale ordine. Natural­

m ente, prescindendo dalla com posizione attuale del Lanfranco I pub blichiam o le im breviature del 1190, com e esse seguivano n e l­

l ’ordine cronologico originario nel cartolare del notaio Oberto.

(1) Cfr. Per l'edizione dei notai liguri del sec. XII, in questa Collezione, voi. X, Torino 1938, pag. 69 e seg., pag. 104 e seg.

(7)

Vili INTRODUZIONE

L ’ordine è il segu en te:

fol. 35 r. - 55 v. 11 g en n aio 1190 - 10 marzo 1190 fol. 60 r. - 80 v. 11 marzo 1190 - 12 m aggio 1190 fol. 88 r. - 88 v. 9 lu g lio 1190 - 13

. \

lu g lio 1190 fol. 56 r. - 57 v. 13 lu g lio 1190 - 17 lu g lio 1190 fol. 89 r. - 94 v. 18 lu g lio 1190 - 3 agosto 1190 fol. 130 r. - 135 v. 3 agosto 1190 - 18 agosto 1190 fol. 58 r. - 59 v. 18 agosto 1190 - 21 agosto 1190 fol. 136 r. - 136 v. 21 agosto 1190 - 23 agosto 1190 D a ll’esam e di questi fogli risulta che ci troviam o di fronte a due d istin ti fram m en ti del cartolare di Oberto d e ll’anno 1190; e preci­

sam ente u n o di u n quaderno che ha com e estremi i fol. 35 r.-80 v.;

l ’altro di un secon do quaderno con estrem i i fol. 88 r.-136 v. Il pri­

m o fram m ento è costituito da ventuno fogli doppi; il secondo di so li n ove. Tra il prim o e il secondo quaderno vi è una lacuna, in quanto che l ’u ltim o atto del fol. 80 v. (ultim o del prim o quaderno) è del 12 m a g g io 1190, e il prim o atto del fol. 88 r. (prim o del se­

co n d o quaderno) è del 9 lu g lio 1190. Siccom e di am bedue i qua­

derni si conserva il cuore (rappresentato nel secondo dal fol. 94 v.- 130 r.) ed è probabile che i quaderni avessero un num ero di fogli eguale tra loro, la lacuna deve dipendere piuttosto dal secondo qua­

derno che n o n dal prim o. Per di più la lacuna si riferisce al p e ­ riodo dal 12 m a g g io 1190 al 9 lu g lio 1190; in tutto 51 g io rn i. L ’esa­

m e delle im breviature contenute in ogn i foglio (1) lascia presum ere che la lacu n a n o n possa estendersi più di 18-20 fogli (recto e verso) con un quan titativo com plessivo di circa duecento im breviature.

A ttribuendo tre di questi fo gli al prim o quaderno (che risulterebbe così origin ariam en te di 24 fo gli doppi) ed altri 15 al secondo, anche questo v ien e a raggiu ngere i 24 fogli doppi. Secondo tale nostra su p p o sizion e il prim o quaderno avrebbe avuto quindi anche tre fo g li in iz ia li, n ei quali sarebbe stato il m ateriale del p rincipio d el­

l ’a n n o ; e il seco n d o quaderno si sarebbe esteso a l l ’incirca a tutto

(1) In fa tti riten en d o in via d i ip otesi ch e dal 12 m aggio al 9 lu g lio 1190 il n otaio Oberto avesse redatto u n n u m ero di im breviature ap prossim ativam ente id en tico a q u ello d el periodo 1 febbraio-30 aprile 1190, n e viene u na m edia d i circa q uattro im breviatu re o g n i giorno. In m edia i fogli doppi, n elle q u at­

tro pagine, com portano circa ven ti im breviature, essendo in tu tto il m s. 680 per tren ta fogli doppi. Tenendo conto d i questi dati p resun tivi si g iu n g e a p ­ p u n to ai totali in d ica ti n el testo.

(8)

INTRODUZIONE IX

settembre. Tutto ciò fa anche presum ere che il cartolario per l ’anno 1190 si com p onesse di tre fascicoli d i 24 fo g li doppi ciascuno, con un totale di 288 facciate.

3. —- Circa l ’appartenenza d elle im breviature al notaio O b e r t m scriba de Mercato, il m in u to esam e del m anoscritto, ch e n ecessitò la presente edizione, non ha portato alcun nuovo elem en to, m a forse qualche indizio certo per non escluderla. Tra i notai che co m p aio n o com e testi o com e parti nelle im breviature troviam o lordunus (1), R ainerius (2), Stram bus (3); Oberto invece n o n si incontra m ai. Nel doc. 438, del 26 aprile 1190, che riguarda una quitanza rilasciata da G uglielm o fornaio a Imberto de Vercelaxi, si rich iam a u n a p ree­

sistente carta di ricon oscim en to di debito rilasciata da q u est’u ltim o : unde fuit facta carta p e r m a n u m O b e r tu m (sicl) notarii. M olto spesso queste quitanze venivano redatte dal notaig_che aveva a suo tem po scritta la carta che conteneva il ricon oscim en to d i debito e q uindi, in questa ipotesi, il ritrovarsi questa quitanza relativa ad u na cautio redatta da Oberto, può essere un in d izio m olto fondato che le im - b ieviature appartengano a questo notaio (4).

4. —h La presente edizione fu preparata dal dott. Morozzo sui facsim ili fotostatici cortesem ente m essi a nostra d isp osizio n e dal D i­

partim ento di Storia d e ll’U niversità di W isco n sin e fu p o i revisio nata e coliazionata sul m anoscritto dal prof. C hiaudano. Il m etodo di pubblicazione è quello che fu g ià seguito dai prof. Chiaudano e Moresco n e ll’edizione del cartolare di G iovanni Scriba (5). Ab-

(1) Cfr doc. 108 e 109.

(2) Cfr. doc. 450.

(3) Cfr. doc. 481.

(4) Nel cartolare d i G uglielm o Gassinese (cfr. ed izione in questa Collezione, voi. XII, Tonino 1938) il doc. 474 co n tien e u n a quitanza di Federico ad Opizone da Sori, con riferim ento ad u n a carta q u a m fecit O bertu s nota riu s u t c o n f t - t e n t u r . Se p ure q uesto u ltim o in ciso n o n com pare in altri riferim en ti ana­

logh i, può però pensarsi ch e in questo caso la dichiarazione d e ll’esistenza della carta riferita alla confessio d elle parti, era fatta per escludere l ’accertam ento del fatto per scienza propria del notaio e si p uò supporre con q ualche fond a­

m en to che quando, com e n e l doc. 438 d e ll’Oberto, questo riferim en to alle parti n on esiste, la carta richiam ata fosse con osciuta al notaio, e q uesto n e p otesse attestare l ’esistenza senza riserva, perchè da lu i redatta e conservata n el car­

tolare d elle su e im breviature. È u n ’ipotesi ad o g n i m odo ch e n o n h a m aggior valore d i u n indizio.

(5) C fr . M . C h ia u d a n o e M . M o r e s c o , Il cartolare d ì G iovanni Scriba, Torino 1935, voi. I, pagg. i l e seg.

(9)

X INTRODUZIONE

b iam o soltanto conservato tutte le volte che com pare nel m s. l ’j.

n o n sostitu en d olo con l ’i, desiderando conservare questa partico­

larità ortografica, che può interessare g li studiosi di filologia. Gli atti n o n cancellati sono stati contrassegnati con un asterisco (*) e quando la cancellazione appare effettuata con più o m en o di du«

lin ee trasversali lo abbiam o in d ica to in nota. Così abbiam o a n n o ­ tata o g n i cancellatura o correzione di parole ed o g n i segno parti­

colare esisten te n el contesto o n ei m argin i del m s.

5. —r Tralasciam o o g n i com m en to alle im breviature, perchè siam o d e ll’avviso che soltanto quando saranno edite tutte le im b re­

viature notarili del sec. XII esistenti nel R. A rchivio di Stato d i Ge­

nova, sarà p o ssib ile aver elem en ti sufficienti per una illustrazione com p leta di queste fonti im portantissim e per la storia del diritto e del com m ercio italian o. A ll’edizione n on abbiam o aggiunto il glos sario perchè sarà redatto a parte per tutta la serie dei notai ligu ri, dopo la loro p u b blicazione. L ’Index lo co ru m et p erson a ru m , che ch iu d e il v o lu m e, è stato dagli autori curato in o g n i più m in u to particolare e con grande abbondanza di riferim en ti. Abbiam o voluto che questo in d ice, conform e del tutto a quello del G iovanni Scriba e d e g li altri v o lu m i d ella serie, rispondesse ad og n i più esigente in d a g in e di n o m i o d i.lu o g h i.

6. —r È nostro dovere d i ringraziare il prof. Robert L. Reynolds del D ipartim ento di Storia d e ll’U niversità di W isco n sin , per aver m esso a nostra d isp osizion e le fotostatiche del Lanfranco I che ser­

v iron o per predisporre la presente edizione. Un grazie dobbiam o an ch e al co m m . Perrone, Sopraintendente del R. A rchivio di Stato di G enova, per la cortesia colla quale c i agevolò la consultazione e lo studio del m s.

(10)

OBERTO SCRIBA DE MERCATO

(11)

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V

Il cartolare d i O berto Scriba d e M ercato - io . 77 r.

(12)

1. L an fran co .... contrae una societas con Ottone Mattono 11 g e n ­ n a io 1190. (1).

[Io. 3 5 r . ] .

Ego Lanfrancus ... (2) accepi in societate a te Otone M alluno lb.

-x .... (3) [con ira quas m i]to lb ...vi. (4). Hanc societatem porto in M aritimam causa m ercandi et inde Ianuam . Proficuum et capitale quod in ea (5) [fuerit] in tua vel lu i certi m isi potestate m itere pro- m ilo et extracto capitali lucrum per m ed ium debem us dividere.

[A ctum Ianue in dom o] N icole M alloni (6)...xi. die ianuarii. Te- stes Oberlus M allonus, R ugerius Qure et Bufarus Saragus.

?. G io van n i di A p r i contrae una societas con Ugone Mattono. 11 g en n a io 1190.

Testes Olo M allonus, N icola M allonus, Bufarus Saragus et R u­

geriu s Cure. Ego Iohannes de Apri accepi a te H ugone M allono lb.

.^xvi. in societate contra quas m ito lb. .xm . Hanc societatem porto in M aritim am causa m ercandi et in d e Ianuam . Proficuum et capi­

tale quod in ea fuerit in tua vel tui certi m isi potestate m itere pro­

m ito et extracto capitali lucrum per m ed ium debem us dividere.

A ctum ubi superior eo die.

3. Ugone Mallono v e n d e ad Enrico di G iovanni Cane di Sestri P o ­ nente e a Baldoino anche p e r il loro fratello Oliviero una terra ivi. 11 g e n n a io 1190.

Ego H ugo M allonus accepi a vobis Enrico fìlio Iohann is Canis de

(1) Quasi t u t t i g li a t t i sono cancellati con du e sole linee trasversali e s e p a ­ rati l ’uno d a l l ’altro da u n a linea che tiene t u t t a la larghezza della sc rittu ra.

Se la cancellatura è f a tta con p iù o m e n o linee, lo in d ic h ia m o in nota. Si sono con trassegn ati con un asterisco gli atti n on cancellati.

(2) A bm so.

(3) Abraso.

(4) Abraso.

(5; Abraso.

(6) Abraso.

(13)

2 M . CHIAUDANO - R. MOROZZO DEULA ROCCA

Sesto et B ald o iin o fratribus em entibus prò vobis et fratre vestro O liverio lb. .v. et s. .v. dr. ian. pro quibus vendo vobis duas ta- bulas terre posite in Sesto in canto m ee terre deversus terram Co- m itise sive M aloxelli. Coheret ei inferius strata (1), superius et ab u n o latere terra m ea et ab ab (2) alio latere terra M aloxelli. Predicta terra debet m en su rari sicut m urus [eiu s] sit deversus m are et m urus debet esse in m en su ra et debet esse deversus frontem de m ari can ­ n elle . h i . m in u s sesta. Predictas duas tabulas cum om n i iure et co­

m odo que habeo extra m u ru m usque in m are in iaram fratris tui (3; isto precio v o b is vendo, trado et si plus valet dono vobis. H anc etiam v e n d ic io n e m vobis et vestris heredibus et cuilibet per vos per m e et heredem m éu m non m agis inpedire et ab o m n i h om in e l e ­ g itim e defendere p rom ito. A lioquin penam dupli vobis stipulanti- bus p rom ito sicu t in tem pore valuerit et inde om nia m ea vobis pi g n o r i o b lig o . P ossessionem et d om in iu m inde vobis dedi se cunfi - teor. Actum u b i superior eo die et hisdem testibus.

4. G io v a n n i di Chiavari contrae una societas con R obaldo de Me­

se ma. 12 g e n n a io 1900.

Testes G eorgius de (4), W u ilielm u s Golta et Nicola de Raneto.

E go Ioh an n es vir R i...e (5) de Clavari accepi a te Rubaldo de M esema lb. .vi. dr. ian. contra quas m ito lb. .in. Hanc societatem p orto in M aritim am causa m ercandi et inde Ianuam debeo venire et capitale et lu cru m quod in h is lb. .vini, fuerit in tua vel tu i certi m is i potestate m itere prom ito et extracto capitali lucrum per m e­

d iu m debem us dividere. Actum Ianue in dom o Ronifacii de Volta .x ii. die ian u arii.

5. O berto ferraio p ro m e tte a Negro di Passano suo padre di passa­

re gli a l im e n ti a lui ed a Buonafante sua madre. 12 gennaio 1190.

Testes G u ilien co n u s de Aquabona, Obertus de Aquabona et Ru- bald u s de M olo et Girardus ferarius. Ego Obertus ferarius fìlius Migri de P axano p rom ito tibi Nigro patri m eo dare tibi et matri mee Bone- fante v ictu m et vestitu m dum vixeris tu vel mater mea sicut m eum posse portaverit per m e et heredem m eum , et totum ut predictum

( 1) strata corretto su litu s m aris cancellato.

(2) Sic!

(3) Da in a tu i in sopralinea.

(4) Abraso.

(5) Abraso.

(14)

OBERTO SCRIBA DE MERCATO 3

est cum plere et observare tibi. Cunfìteor m e teneri sacram ento.

A lioquin penam lb. .x. tibi stipulanti prom ito rato m an en te pacto.

A clum u b i superior eo die.

fi. R ic h e ld a v e d o v a di G u g lie lm o Selvagno e G iovanni S elva g n o con la m o g lie Giulietta ve n d o n o a Sim on e abate del m onastero di S a n t’A n d re a di Sestri Ponente alcune terre in Celle. 12 g e n ­ naio 1190.

(1) Nos R ichelda uxor o lim W u ilielm i Selvagni, Iohannes Sei va gn u s et Iuleta iugales cunfìtem ur nos accepisse a te Sym one aba­

te m onasterii Sancti Andree de Sesto em ente n om in e m onasterii lb.

dr. ian. .ccjlxi. pro quibus vendim u s tibi unam terram cum dom o, torculari et tinea, positam in Qelli cui coheret superius via p u b li­

ca et terra com u n is de qua co m u n i vendim u s tibi nostram partem , ab utroque latere terra W u ilie lm i M anentis, inferius terra nostra et M anentis. Item un am terram ib i ubi est fons. Coheret ei superius via, inferius et ab u n o latere terra com u n is de qua com u n i v e n d i­

m u s tibi octenam . Item bosci de Lavello quem solitu s sum habere cum W u ilie lm o M anente m edietatem sicut est term inata et si n on term inata m edietatem pro in d iv iso et coheret illi b o [sco ] ab utroque lstere terra m onasterii Sancti Andree. Item in Valle Scura o cte­

nam pro in d iviso cu m m onasterio et cunsortibus. Item in P edexello unam terram cui coheret superius lo cu m et dom um quam lib i v e n ­ dim u s, inferius via, ab uno latere terra m onasterii et ab ali terra G uilielm i [/o . 35 -u.] M anentis (2) que fuit divisa. Predictas terras cum o m n i suo iure et com odo, introitibus, exitibus et p ertin en tiis quod habere visi sum us et per nos invenire poterit m onasteriu m in la v e llo et eius pertinentiis usque in .... (3) tibi em en ti n o m in e v e n ­ dim u s tradim us et si plus valet dono tibi cuncedim us. H anc etiam v en d icio n em tibi et tuis succesoribus per nos et heredes nostros num - quam m a g is inpedire et ab o m n i h o m in e leg itim e defendere et auctorigare prom itim us. A lioquin penam dupli sicut v en d icio in tem pore valuerit vel m eliorata fuerit tibi stipulanti n o m in e m on a ­ sterii prom itim us et in d e om nia nostra tibi p ignori ob lig am u s. Pos- sessionem et d o m in iu m inde tibi n om in e m onasterii dedisse cunfìtem ur et quisque nostrum vendit et obligatur tibi in so- lid u m renuens legem qua dicitur si duo vel plures et cet. Insu- per nos Iohannes et Iuleta iugales iuram us supra D ei evan-

(1) Ego cancellato.

(2) Abraso.

(3) Abraso.

(15)

4 M. CHIATJDANO - U. MOROZZO DELLA ROCCA

gelia d eh in c vendicionem predictam ürm am et raiam habere et non m agie illam contravenire et facere ex ea cartam bona fide in ­ su (1) m onasterii vel eius m iso in laude sui iudicis usque ad .1. m en sem postquam erim us m aiores annis .xxv. et nobis iuerit quexita et sum us m aiores .xviii. a n n is. Hec om nia fecit Iohannes cu n silio Bo­

ni Vasalli Fiveleli et, W u ilie lm i centragi suorum parentum et Fu- leta cu n silio W u ilie lm i Mali Filiastri et Otonis de Mirto suorum pa- rentum et tarn luleta quam Richelda renuerunf legem iu liam , ins ipotece et senatus cunsultu m velleian u m . Actum Ianue in eclesia Sancti D am iani .xii. die ianuarii. Testes W u ilielm u s de Marino, Toescus de Bulgaro, Ricus filius W u ilielm i R icii, Bonus Segnor fi- liu s Idonis M alloni.

7. S im o n e abate del m onastero di S. Andrea di Sestri Ponente d i ­ chiara di dovere a G iovanni Selvagno una s o m m a a saldo del pre zzo della terra di cui a l l ’atto precedente e Ottone di Mirto ga­

rantisce Vobbligazione. 12 g en n aio 1190.

Ego S \m o n abas m onasterii Sancti Andree de Sesto cunfìteor m e debere tibi Iohann i Selvagno lb. dr. ian. .lx. pro precio terre quam m onasterio Sancti Andree vendidisti cum uxore tua et matre in A celli quas prom ito tibi vel tuo certo m iso per m e vel m eum m isum solvere usque ad dies .vni. ante kalendas m adii proxim i. A lioquin penam dupli tib i stipulanti prom ito et inde om n ia bona m onasterii tibi p ig n ori o b lig o . Et. ego Oto de Mirto si abas non tibi Iohanni cu m p leverit integre ut supra cunstituo m e tibi proprium debito- rem et pagatorem de lb. .ilx. ad predictum term inum renuens le­

gem qua p rin cip alis debitor prius est cunveniendus. Alioquin pe­

n am d up li tib i stipulanti prom ito et inde om nia mea tibi pignori o b lig o et cet. Actum ubi superior eo die. Testes Bonus Vasallus Fi- v elelu s, W u ilie lm u s Malus Filiaster, W u ilielm u s (2) et W u iliel­

m u s (3).

8. T esta m en to di Stella m o glie di Oliviero Oreiano. 12 gennaio 1190.

Ego Stella uxor Oliverii Oreiani de ultim a volúntate m earum rerum talem ordinacionem facio. ludico prò anim a mea lb. .x i i. quarum decenum iudico operi Sancti Laurentii. Residuum [de 11).]

.xii. dabo ubi m ichi videbitur pro anima mea. O m nium aliorum (1) bona... iusu in sopralinea.

(2) Abraso (3) Abraso.

(16)

OBERTO SCRIBA DE MERCATO 5

m eorum bonorum viru m m eum O liverium heredem in stitu o. Hec est mea ultim a voluntas et cet. Actum in dom o O liverii Oreiani, t'o die. Testes Iohannes Selvagrius, À nsaldus iiliu s W u ilie lm i Ro­

ta Idi, Obertus Corsus, Andreas nepos Ba... cii (1) et A nsaldus de Sancto D am iano (2).

9. 1 fratelli Villano e A m e r ig o di Molassana ve n d o n o ad O ttob on o del fa D onalo Rastello due parti di una terra in Molassana. 13 g e n ­ naio 1190.

Testes Rubaldus de Valle, W u ilielm u s Apostolus, W u ilielm u s Grusus barilarius et Iohannes de [Q u er]cu (3). Nos V illanus de Mola- rana et Am aricus fralres accepim us a te O lone Bono filio olim D on a­

li Rastelli [Ib .] novem pro quibus ven d im u s tibi duas parles unius torre posile in Molagana in loco qui dicilur T ilia, cui coberel supe- rius et int'erius via publica, ab una terra Rubaldi de Valle, ab alia terra h o m in u m de Gleredo. Predicte terre duas parles isto precio tibi vendim u s et si plus valet dono tibi dam us et p rom itim u s eam libi ab o m n i h o m in e legitim e defendere prom itim us. A lioquin penam dupli sicut ven d icio in tem pore valuerit. libi stipulanti prom itim us.

P ossessionem et d o m in iu m inde tib i dedim us. Actum Ianue in dom o B onifacii de Volta .xiii. ianuarii.

10. Oddone bottaio e G u g lie lm o ferraio del fu A lb erto di Cavanna Nuova dichiarano di dovere a G u glielm o Bianco Credone una s o m m a a titolo di dote della loro soì-ella Verdelia. 13 g en n a io 1190.

Testes Daniel Molaganus, Guido Botarius, Iohannes de Quercu, et Andreas serviens In gon is de Flexo. Nos Odo botarius et W u ilie lm u s ferarius fìlii o lim Alberti de Cavana Nova cunfìtem ur nos debere tibi W u ilielm o Bianco Credoni lb. dr. ian. pro dote Verdelie sororis n o­

stre uxoris tue lb. .vi. Dotem (4) prom itim us [tibi j vel iuo certo m iso per nos vel nostrum m isu m solvere usque ad kalendas ianuarii proxim i sub pena dupli uterque in solidum . Actum ubi superior eo die.

11. G u g lielm o Bianco Credone dichiara di aver ricevuto da Odo bottaio e G u g lie lm o ferraio la dote di Verdelia loro sorella sua m oglie alla quale costituisce l ’antefatto. 13 g en n aio 1190.

(1) Abraso.

(2) A m argin e : T [e s ta m e n tu m ].

(3) Abraso.

(4) quas cancellato.

(17)

6 M . CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA

Ego W u ilielm u s Blancus Grido accepi a vobis Odone boiario et W u ilie lm o ferario fratres lb. .xxv. (1) pro dote Verdelie uxoris mee sororis vestre de quibus bene sum quietus. Et, dono ei n o m in e an- tifacti per vos eius m isos tantum quod bene valeat Ib. .xnn. quas volo ut habeat meo dono secundum m orem Ianue, et cel. Actum libi superior eo die et hisdem testibus.

12. A n d e b r a n d in o del fu Agostino di Pinzano dichiara di aver ri cevuto da Adaldina vedova di Oberto Boleto una s o m m a della do­

te di A ld a del fu Giberto di Rapallo t sua moglie e le costituisce l'antefatto. 13 gennaio 1190.

C/o. 36 ?•.].

Testes Obertus Fornarius, Albertus Lucensis, H ugo Scotus et lo- lian n es filius W u ilielm i de Molo. Ego Andebrandinus fdius olim A gu stini de Piagano de episcopatu Luce accepi a te Adaldina uxo- re o lim Oberti Boleti (2) lb. .vili. dr. ian. pro dote Aide uxoris mee fdie o lim Giberti de Rapallo unde bene sum quietus et dono ei per antifactum per te suum m isum lb. .vili, quas- volo ut ipsa habeat m eo dono secundum m orem Ianue. Actum Ianue in dom o Oberti Boleti, .xiii. die ianuarii (3).

13. G io va n n i ferrano del fu Alberto R i d o di C am era dichiara di av e r ricevuta la dote di Berta del fu Martino di Varese sua moglie e le costituisce l ’antefatto. 14 gennaio 1190.

Testes O glerius de La[vania] (4) Albertus Lavaninus, Albertus ferarius de Varese. Ego Iohannes ferarius fdius o lim Alberti Ricii de Cam era accepi a te Berta uxore mea filia olim Martini de Varese lb . .vili. dr. ian . prò tuis dotibus unde bene sum quietus. Et dono tib i n o m in e antifacti tantum in bonis meis habitis et habendis quod bene valeat lb. dr. ian. .v. quas volo ut habeas m eo dono secu n d u m m orem Ianue. Actum Ianue in dom o Iohannis Rapalii .xn n . d ie ianuarii.

14. A m e r ig o di Costa dichiara di dovere a Guglielm,o Fieramosca una s o m m a p e r la dote di lausola del fu Oberto Pelato, sposa del di lui fig lio Guglielmo. 14 gennaio 1190.

(1) lb. .xxv. in sopralinea.

(2) Da accepi a Boleti in sopralinea.

(3) Sul m argin e su periore: debet denarios .nit.

(4) Abraso.

(18)

OBERTO SCRIBA DE MERCATO 7

Testes M icliael de Crispa, Arnaldus m agister de Balneo spega- petra et Rubaldus ferator et W u ilie lm u s Argufus. Ego A im ericus de Costa de Albario cunfiteor m e debere tibi W u ilie lm o Feram usca lb. dr. ian . .in. et s. .vili. pro dote Iausole nuris lu e, filie o lim Oberti Pelati de Albario, uxoris fìlii tui W u ilie lm i, quas p rom ito tib i vel tuo certo m iso per m e vel m eu m n u n ciu m solvere usque ad duos annos proxim os hoc m odo. In prim o anno lb. .11. et in secu ndo s. .xxviii. A lioquin penam dupli tibi stipulanti prom ito et inde o m n ia m ea tibi p ign ori o b lig o et cet. Actum Ianue in dom o Bo- n ifacii de Volta eo die.

15. G u g lie lm o F ie m m o sca dichiara di a v e r ricevu to da In g on e del fu Oberto Pelato di A lbaro la dote della di lui sorella Iausola, m o g lie di suo figlio G u g lie lm o, alla quale costituisce l ’antefatto.

14 gen n a io 1190.

Ego W u ilie lm u s Ferram usca accepi ab Igone fìlio o lim Oberti Pelati de Albario lb. dr. ian. .x prò dotibus Iausole eius sororis uxoris fìlii m ei W u ilie lm i und e bene sum quietus, et dono ei per te A im ericum de Costa eius m isu m n o m in e antifacti tantum in bonis m eis habitis et habendis quod bene valeat lb. dr. ian. .v quas volo ut ipsa habeat m eo dono secu ndum m orem Ianue et cet.

Et prò dote et antifacto om n ia m ea habita et habenda tib i eius n o m in e stipulanti p ig n o ri o b lig o . Actum u b i superior eo die el h isd em testibus.

16. Clarm onda, ve d o va di A lb e rto di Barbarola, fa quietanza ai figliastri G iovanni e Nicola di una so m m a spettantele p e r la p r o ­ p ria dote. 15 g en n a io 1190.

* Testes W u ilielm u s Sm erigius, W u ilie lm u s Quartanus et Oto Pe-

§us. Ego Clarm onda uxor o lim Alberti de Barbarola (1) cunfìteor m e bene esse quietam et solutam de lib. .xim . a vobis Iohanne et Nicola fìliastris m eis quas patri vestro prò m eis dotibus dederam, de quibus bene sum quieta. Actum Ianue, in dom o B onifacii de Volta, .xv. die ianuarii.

17. Bernardo Riccio arruola A rn a ld o C a m oglin o di Noella e D o ­

(1) rota in sopralinea.

/

(19)

nato di P ietro Bono di C am ogli, m arinai, p e r u n v ia g g io in Levante. 16 gen n aio 1190.

Testes A nselm us de Riva Alta, Donatus fìlius H ugonis Guertii et W u ilie lm u s C am oginus de Cruce. Berardus RLcius cu n ven it in h u n c m o d u m cum Arnaldo C am ogino de Noella et Donato filio Petri Boni de C am ogi, silicet quod Arnaldus et D onatus debent ire cum Berardo et sociis (1) de Ianua ad Gaietam et inde in Sarde- niam et de Sardonia Ultram are et de Ultramari redire in quam terram ch ristian oru m Berardus et socii voluerint. Berardus debet cuique illo ru m prò cunductu Ultramare bisantios de Ultramare .xiiii. et portare de Sardenia Ultramare .x. m inas cuique frum enti vel ordei et dare in Sardenia tantum de cunductu unde em ant pre- dictas .xx. m in a s. Isti m arinarii debent facere Berardo et sociis (2) illa m secu ritatem quam a lii m arinarii eis fecerint et totum ut p red ictu m est prom iserunt sib i ad invicem cum plere sub pena du p ii de q u an tu m est cundu ctum et cet. Actum Ianue in dom o Bo n ifa cii, .xvi. d ie ianuarii.

18. A lc h e r io banchiere, si riconosce debitore di Lorenzo di A d a m o da M ilano di una so m m a p e r merce ricevuta. 16 gen n aio 1190.

Testes Obertus S a v o n ... (3), Iohannes de Selega et Iohannes Arael- la s. Ego A lch eriu s bancherius accepi a te Laurentio filio Adam de M ediolano ta n tu m de tuis rebus unde prom ito tib i vel tuo certo m iso per m e vel m eu m n u n ciu m solvere usque ad festum sancti Andres lb. dr. ian. .x x ii. A lioquin penam dupli tibi stipulanti prom ito et in d e o m n ia m ea tibi p ig n o ri ob lig o et cet. Actum ubi superior eo die.

19. E n rico d ich ia ra di aver ricevu to da Guglielm o battifoglia, suo fratello, u n a s o m m a in restituzione della sua parte nella societas che a v e v a n o divisa. 16 g en n aio 1190.

[/o . 36 v .] .

Testes presbiter W u ilielm u s de Sancto Dam iano, W u ilielm u s de Beerri et Io h an n es de Borcoli. Ego Enricus cunfiteor quod socie- tatem quam tecu m habebam , W u ilielm e batifolia frater m i, in quam societatem uterque nostrum m ixit lb. .xxx. de capitali, n o­

stro co m u n i volúntate d ivisim u s et uterque nostrum suas lb. .xxx.

'

8 M . CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA

(1) et sociis in sopralinea.

(2) et sociis in sopralinea.

(3) Abraso.

(20)

OBERTO SCRIBA DE MERCATO 9

recuperavi*. Et prom ito tib i quod occasion e predicte socielatis vel occasione alicu iu s placiti quod inde inter nos exstitisset deh in c n u llam in q u isio n e m (1) vel postulacionem tib i et heredi tuo sive alicui per te per m e vel aliam personam faciam und e tu vel aliqua persona per te dann um habeas et de sacram ento quod de predicta societate feceras te a solvo et de o m n i iure et ratione que super le habebam vel tib i u sq u e in h u n c diem querere possem tib i finem et refutacionem facio et de h in c in rebus vel persona tibi per m e vel aliam personam non ofendam m e sciente. Et totum ut predic- tum est iuro supra D ei evangelia cum plere et observare. Actum Ianue in eclèsia Sancti D am iani (2) .xvi. die intrantis ianuarii.

20. G u g lielm o battifoglia dichiara di aver ricevuto da Enrico, suo fratello, una s o m m a in restituzione della sua parte nella societas che avevano divisa. 16 g e n n a io 1190.

Ego W u ilie lm u s batifolia cunfìteor quod societatem quam tecum Enrico fratre m eo habebam in qua uterque nostru m m ix it lb. .xxx.

de capitali, nostra co m u n i voluntate d iv isim u s et uterque nostru m suas lb. .xxx. r e c u p e r a v i. Et p rom ito tibi quod d eh in c occasione predicte societatis vel alicu iu s placiti quod inde inter nos exstitis­

set dehinc n u lla m in q u ix ic io n e m vel p ostulacionem tib i vel tuo heredi sive alicu i per te faciam per m e vel aliam personam unde tu, vel aliqua persona per te, danum habeas. Et de sacram ento quod de societate predicta fecisti te absolvo et de o m n i iure et ra- lio n e que super te habebam vel tibi usque in h u n c diem petere posem facio tib i finem et refutacionem et deh in c in rebus tu is vel persona per m e vel aliam personam n o n offendam vel ofen di fa­

ciam (3) m e sciente. Et totum ut predictum est iuro supra Dei evan- gelia cum plere et observare. Actum ubi superior eo die et hisdem testibus.

21. Enrico orefice, dona a G u g lie lm o battifoglia, suo fratello, una parte della s o m m a di cui al doc. n. 19. 16 g en n a io 1190.

Ego Enricus aurificus titu lo d onacionis inter vivos dono tibi W u ilielm o batifolia fratri m eo (4) lb. dr. ian. .xx. que su n l de illis lb. .xxx. quas tecum habebam in societate. Hanc d on acion em

(1) Sic!

(2) eo die cancellato.

(3) Da vel a faciam in sopralinea.

(4) fratri m eo in sopralinea.

(21)

10 M . GHIAUDANO - B. MOROZZO DELLA ROCCA

p rom itto tibi dehinc per m e vel heredem m eu m tibi et tuo Jieredi firm am et ratam habere et non m agis contravenire el iuro supra Dei evangelia quod predictas lb. .xx. n u lli persone n isi tibi dedi vel o b lig avi. Actum ubi superior eo die et hisdem testibus.

22. G u g lielm o battifoglia dichiara di aver ricevuto da suo fratello Enrico, lei donazione di cui al doc. n. 21. 16 g en n aio 1190.

Ego W u ilie lm u s batifolia cunfìteor quod tu Enricus frater m eus donasti m ic h i lb. dr. ian. .xx. de illis libris .xxx. quas m ecum m iseras in societate et de predictis lb. .xx. m e bene quietu m voco.

Ac.1 um ubi superior eo die et hisdem testibus.

23. A n s e im o de Crispa di A lbaro dichiara di dovere a Giordano Molassano u n a s o m m a p e r la dote di Sibilla del fu Oberto P e ­ lato di lui m o g lie . 16 g en n a io 1190.

Ego A nselm us de Crispa de Albario cunfìteor m e debere lib i Ior- d a n i Molavano lb. dr. ian. .v. m in u s dr. .xii. pro dote S ib ilie uxo- ris tue fìlie o lim Oberti Pellati de Albario, quas prom ito tibi vel tuo certo m iso per m e vel m eu m m isu m solvere usque ad festum p roxim u m sancte Marie Candelarie. A lioquin penam d u p li tibi sti­

p u lan ti p io m ito et cet. Actum in Bisagno sub porticu dom us qua stabat lord an is predictus, eo die. Testes D aniel Molaganus, Ansaldus Airaldi, i'rsu s de Pede M ontis, O glerius de Crispa et A im ericus de Castro.

24. Giordano Molassano dichiara di aver ricevuto da Ingone del fu Oberto Pelato una s o m m a , dote di Sibilla, sua m o g lie e le costituisce l ’antefatto. 16 g en n a io 1190.

Ego lo rd an is Molaganus accepi a te Ingone filio o lim Oberti Pe­

la ti de Albario lb . .x ii. dr. ian. prò dote Sibilie sororis tue uxoris m ee, de quibus m e bene quietum voco. Et dono ei per te suum fra- tre m et n u n ciu m tantum in bonis m eis habitis et habendis n om in e a n tifacti quod bene valeat lb. dr. ian. .vii. quas volo ut habeat m eo dono secu n d u m m orem Ianue et cet. Actum ubi superior eo die et hisd em testibus.

25. -Ottone de La Rabia, A renborg a sua m oglie ed A n n a v e d o va di G u idone T itu ice costituiscono una societas. 17 gennaio 1190.

£ /o . 37 r .] .

Nos Oto de La Rabia et Arenborga iugales accepim us a te Anna

(22)

OBERTO SCRIBA DE MERCATO 11

(!) uxore o h m G uidonis T ituice lb. dr. ian. .xx. contra quas m iti- m u s lb. .x. Cum hanc (2) societate debem us laborare Ianue in terra usque ad tres annos et o m n i anno facere tibi vel tuo cerio m iso ra- tion em . P roficuum et capitale quod in ea fuerit in tua vel tu i certi m isi poteslate m itere prom itim us et extracto capitali lu cru m per m ed ium debem us dividere (3). Et uterque nostrum ob lig a tu r de ea tibi in solid u m . Hec fecit Ariborga cu n silio presbiteri VVuilielmi de Castello et Lanfranci Fornarii suorum v icin oru m , renuens legem iu lia m et cet. Hec om n ia fecit Arriborga c u n silio presbiteri W ui- lie lm i de Castello et Lanfranci Fornarii de Castello suorum vicin o - rum , renuens legem iuliam et cet. Actum Ianue in Castello in una dom o eclesie Sancte Marie, .xvii. die ianuarii.

26. Ugolino Mallono ed Oberto Clerico di Chiavari locano ad Od­

done Vario del fu A lb e rto di S in ib a ld o di R iv a ro lo u n a terra da lui tenuta coi p r o p r ii fratelli. 17 g en n a io 1190.

Testes Sym on botarius, Obertus Corsus de Sancto D am iano et Cunradus de Cabella. Nos H u go lin u s M allunus et Obertus Clericus de Clavari locam us tib i O doni Vario filio o lim Alberti d e Senebaldo de Rivarolio ad ten en d u m usque ad octo annos totam terram Ber tram ini et Parentini fratrum tuorum quam tecum u llo m odo in d i­

vise e liim eis pervenit a patre vestro (4) tali m odo quod debes ter­

ram m eliorare et bonificare et solvere n ob is o m n i a n n o s. .xxxii. n om in e cu n d ictio n is. Et prom itim u s tibi terram usque ad term i- ri um dim itere et cu n d iction em in ea non ascendere et expedire ab o m n i hornine. A lioquin penam lb. .v. dr. ian. tib i stip u lan ti pro­

m itim u s et inde om n ia nostra tibi p ign ori o b lig am u s. Et ego Odo predictus prom ito vobis U g o lin o et Oberto predictis terram usque ad octo annos tenere et m eliorare et n on peiorare et s. .xxxii. en- nuatim vobis prò cu n d iction e solvere. A lioq u in penam lb . .v.

dr. ian. vobis prom ito et inde om n ia m ea vobis p ign o ri o b lig o et cet. Actum Ianue in dom o B onifacii de Volta eo die.

27. G u g lielm o di Canale a v e n d o ricevuto un q u a n tita tiv o di pe p e si o b b lig a al p a g a m e n to di una s o m m a v erso Gualterio di Len- drex. 17 gen n aio 1190.

Testes Martinus draperius de Albario, Iohannes Paltrus et lo ­ fi) Anna in sopralinea su E rm elina cancellato.

(2) Sic!

(3) Da et extracto a dividere in sopralinea.

(4) et m atre cancellato.

(23)

12 M . CHIAUDANO - R. MOROZZO DELLA ROCC\

h an n es Baibus. Ego W u ilielm u s de Canali accepi a te G ualterio de L englex tantum piper unde prom ito libi vel tuo certo m iso per m e vel m eum n u n ciu m solvere usque ad pasca proxim um resuretio- n is lb. dr. ian. .x l. et s. .xv. A lioquin penam dupli tibi stipulanti prom ito et inde om n ia m ea lib i pignori obligo et cet. Et ego Ber- nardus Brunus si W u ilielm u s de Canali non libi G uallerio pre- dicto cum pleverit ut supra dicitur, cunstituo m e tibi proprium de- bitorem et pagatorem predicti debiti renuens illam legem qua prin- cipalis debilor prius est cunven ien d u s. A lioquin penam dupli tibi prom ito et inde o m n ia m ea tibi p ign ori ob ligo et cet. Actum ubi superior eo die.

28. G io v a n n i fibularo dichiara di av e r ricevuto dalla m o g lie Ai- dela una s o m m a in dote e le costituisce altrettanto in antefatto.

18 gen n a io 1190.

In n o m in e am en . Ego Iohannes iìbularius accepi a te Aidela uxo- re m ea lb. .xx. (1) prò tuis dotibus unde bene sum quietus et dono tib i n o m in e antifacti tantum in bonis m eis habitis et habendis quod bene valeat lb. .xx. (2) quas volo ut habeas m eo dono secun- d u m m orem et cet. Actum Ianue in dom o fdiorum o h m O glerii G uid onis .xviii. d ie ianuarii. Testes Belengerius de Mari (3), O berlus Fornarius, Iohannes Gatus et Sicardus Pelliparius.

29. Vivaldo del f u Oliviero di Marassi e la m oglie Benvenuta ven d on o a d A n sa ld o di Airaldo la m età di uno casa presso il B iso­

gno. 19 g e n n a io 1190.

Testes In go de Flexo, D aniel Molaganus et Andreas m agister a n ­ tela m i. Nos V ivaldus fdius O liverii de Maraxi et Benavenula iugales accep im us a te A nsaldo filio Airaldi lb. .vm. pro quibus vendim u s lib i m edietatem u n iu s dom us et terre retro dom um , posite in Bi- sa g n o . Coheret d o m i et terre ante via publica, retro fluvius Bisa- g n i, ab una parte terra Airaldi et ab alia terra nostra sicut term i­

nata est. Predicte dom us et terre m edietalem deversus terram pa- tris tu i cu m o m n i suo iure et com odo isto precio tibi vendim u s et si p lu s valet, d o n o tib i cuncedim us et prom itim us eam lib i et tuo heredi et cu ilib et per te, per nos et heredem nostrum num quam ma- g is inpedire et defendere ab o m n i hom ine legitim e defendere et auctorigare. A lio q u in penam d up li sicu t vendicio in tem pore va-

(1) Una parola cancellata illeggibile.

(2) Una parola cancellata illeggibile.

(S) L onbardus d e Mari cancellalo.

(24)

OBERTO SCRIBA DE MERCATO 1 3

lu erii tibi stipulanti prom itim us et inde o m n ia nostra tibi pign ori ob liga m u s uterque in solidum . P ossessionem et d o m in iu m inde tibi dedim us. Prediclam ven d icion em iuravit B enavenuta supra Dei evangelia d eh in c iìrm am et stabilem habere et non m a gis c o n ­ travenire e t facene ex ea cartam in laude tui iu d icis ad .1. m en sem postquam ero m aior .xxv. an n is et m ich i erit quesita. Hec o m ­ nia fecit V ivaldus (1) velie et iusu patris sui O liverii presentis. Ac­

tum Ianue in dom o B onifacii de Volta xvm i. d ie.ia n u a rii. Hec o m ­ nia fccit Benavenuta cu n silio D an ielis Molagani et Andree m agistri quos per v icin o s et parentes cunsiliatores in hoc elegit renuens le­

g em iu liam et cet.

30. Vivaldo di Oliviero di Marassi e la m o g lie Benvenuta p r o ­ m e tto n o di pagare a d A n saldo A iraldo una s o m m a , ricevuta in prestito gratuito. 19 g en n a io 1190.

fjo. 37 r . ] .

Testes Ingo de Flexo, D aniel M olaganus et Andreas m agister A n­

telam i. Nos V ivaldus filius O liverii de Maraxi et Benavenuta iuga- les accep im us a te Ansaldo Airaldo in m u tu o lb. .vi. dr. ian. quas nobis am ore prestas. Quas prom itim u s tib i vel tuo m iso redere et liberare usque ad duos annos proxim os. A lioquin penam dupli tibi stipulanti prom itim us et inde om n ia nostra tibi p ign ori ob liga m u s uterque in solid u m et cet. Actum Ianue in dom o B on ifacii de Volta

• x v i i i i . die ianuarii. Hec fecit V ivaldus velie patris sui presentis.

31. Oglerio Cavarunco v en d e ad Oglerio Capo di Pagana una t e r ­ ra a Capo di Pagana. 19 g e n n a io 1190.

Testes D on um d ei iudex, W u ilielm u s Vanus T ornellus, Rubaldus Tarallus et A m egius A lvernacius. Ego O glerius Cavaruncus accepi a te O glerio Capud Pagane lb. .m i. pro quibus vendo tib i unam terram que fuit patris tu i, que p ervenit patri m eo a fratre tuo Bo­

n o Vasallo pro quodam debito, positam in Capite Pagane. Coheret ei superius terra Rubaldi Capitis Pagane, in inferius et ab uno latere terra tua, ab alio latere via privata qua dividitur bec terra a tera (2) D on idei iu d icis. Predictam terram isto precio tibi vendo, trado et si plus valet d o n o tib i cuncedo et prom ito eam tibi et cu ilib e t per te per m e et heredem m eu m num qu am m agis inpedire et ab o m ­ n i h o m in e leg itim e defendere et auctorigare. À lioquin penam d u ­ p li sicut ven d icio in tem pore valuerit tibi stip u lan ti p rom ito et

(1) cu n silio cancellato.

(2) Sic!

(25)

1 4 M . CHIATJDANO - R. MOROZZO DELLA ROCCA

inde om nia m ea tibi pignori o b ligo. P ossessionem et d o m in iu m inde tibi dedi. Actum Ianue, Ianue (1) sub porticu Ansaldi Lecave lu m eo die.

32. Giovanni Corrigia dichiara di aver ricevuta da Guidone mac stro di Castello una s o m m a in dote di Verde, di lui figlia, sua m o g lie ella quale costituisce altrettanto in antefatto. 19 g en n a io 1190.

Testes M arinus Cigala, Giberlus Crido, Iordanis Bone Seire et Rubaldus de M odolanego. Ego Iohannes Corrigia fdius o lim Soci de Porta de Lango (2) accepi a te G uidone m agistro de Castello lb.

dr. ian. . x x x v i i . pro dote Viridis uxoris m ee fdie (3) tue unde bene quietum m e voco. Et dono ei per te suum patrem et n u n ciu m no­

m in e antifacti tantum in b on is m eis habitis et habendis quod bene valeat lb . dr. ian. . x x x v i i . quas volo ut ipsa habeat m eo dono secu n d u m m orem et usum Ianue et pro dote et antifacto om n ia mea babita et habenda tibi et ipsi p ignori obligo. Actum Ianue in Ca­

stello in dom o G uidonis predicti, eo die.

33. G u ido m aestro di Castello dichiara di dovere a G iovanni Cor­

rigia una parte della dote prom essa e di cui n e ll’atto precedente.

19 g en n a io 1190.

E go Guido m agister de Castello cunfìteor m e debere tib i Iohanni Corrigie lb. dr. ian. .xi. pro dote fìlie m ee Viridis uxoris tue quas prom ito tib i vel tuo certo m iso per m e vel m eum n u n ciu m solvere usque ad carnislevarium p roxim um . -Alioquin penam dupli tibi stip u lan ti p rom ito et cet. Predictos denarios debent recipere Adam frater G uidonis predicti et Iohannes Marchesie avunculus Iohann is Corige qui eos debent locare sicut eis videbitur bonu m Viridis u sq u e dum locab u n t in terra vel dom o in qua Viridis sit secura de predictis libris .xv. Lucrum quod inde interim exierit debet esse Io h an n is C origie et uxoris. Actum ubi superior eo die et hisdem testibus.

34. G iova n n i Corrigia p ro m e tte a Guido maestro di Castello di non abb and ona re m ai Verde di lui figlia sua m oglie. 19 g en n aio 1190.

Ego Iohannes Corrigia filius o lim Sogi de Porta de Lango pro-

( lj S i c !

(2) Da fìliu s a Lan^o in sopralinea.

(3) m ee cancellato.

(26)

OBERTO SCRIBA DE MERCATO 15

m ito tib i G u id o n i m agistro de Castello quod n u llo m odo vel in g e ­ n io d em ittam fdiam tuam V in d em uxorem m eam vel separabo m e ab ea occa sio n e u lla paretele (1) sive per parentelam aliquam . Alio- q u in p en am lb . .xxxvn . dr. ia n . tibi stipulanti prom ito et inde o m n ia m ea tib i p ign o ri o b lig o et totum ut predictum est com piere et observare et in n u llo per m e vel aliam personam contravenire iuro supra Dei evangelia. A ctum ubi superior eo die et hisdem te- stibus.

35. I n g o n e d e l fu Oberto Pelato di A lbaro contrae una societas c on G io v a n n i Pelle di Bisagno. 20 gen n a io 1190.

E go In g o filiu s o lim Oberti Pelati de Albario accepi in socie- tate a te lo h a n n e Pelle de B isagno lb. j i i i. contra quas m ito ìb. .iiii- H anc societatem debeo portare per m are et terrain et laborare cum ea quo m ic h i vid eb itu r usqu e ad u n u m annu m et usque ad .i. an n u m capitale e t lu cru m quod in hac societate fuerit cum toto lucro quod a liu n d e u llo m od o habuero in tua vel tu i certi m isi potestate m itere et extracto capitali lu cru m per m ed ium debem us dividere, A ctum Ianue, in dom o B on ifacii de Volta, .xx. die intrantis ianua rii. Testes B onaventura Frealdi, Iohannes iudex de Albario et Io h a n n es de F olia.

3ti. R a i m o n d o del fu B uonvassallo di Castello si ob b lig a di resti- tuire al 1° s e tte m b re 1190, al fratello Ottone, una s o m m a rice v u ta in m u tu o . 21 g e n n a io 1190.

[fo. 38 r.]

Testes H u go de Reco, Oto iudex, W u ilielm u s de Levanto. Ego R aim u n d u s filiu s o lim Roni V asalli de Castello accepi in m utuo a te O tone fratre m eo lb. dr. ian . .xx. quas prom ito tibi vel tuo certo m iso u sq u e ad kalendas septem bris proxim i. A lioquin penam du­

pli tib i stip u lan ti p rom ito et in d e om nia m ea tib i pignori obligo^

A ctum sub porticu O tonis de Castello .xi. die exeuntis ianuarii (2).

37. U gon e F e r r a n o dichiara di aver ricevuto dai coniugi G iovanni de Q u ercu di Bisagno e Volpe una s o m m a p e r dote di Vienna, sua m o g lie , alla quale costituisce l ’aìitefatto. 22 gen n a io 1190.

Testes D an iel Mula^anus, O glerius de Crispa, A nselm us de Cri spa, M artinus Mirteti de Campo A gn elli. Ego H ugo Ferrarius ac-

(1) SicJ

(21 L ’a tto è cancellato da tre linee trasversali.

(27)

1 6 M . CHIAUDANO - R. MOROZZO DEULA ROCCA

cepi a vobis Iohann e de Quercu de B isagno et Y ulpe iu g a lib u s lb.

.xvi. den. ia n . pro dote V ien n e quarum lb. . v i i . m in u s s. .1111. sunt de rebus o lim patris su i et lb. . v i i . de tuo> p atrim onio V ulpis e t lb. .n. et s. .u n . de tuis rebus, Iohann es predicte, u n d e bene su m quietu s. Et dono ei n o m in e antifacli tantu m in b on is m eis habend is quod bene valeat lb . .x. quas volo ut ipsa habeat m eo d on o secu n d u m m orem Ianue. Et pro dole et antifacto o m n ia mea habita ei liabend a vo b is et ipsi p ig n ori o b lig o . A ctum Ianue in d o m o B o n ifacii de \ o l t a .x. die exeu n tis ianuarii.

3 8 . G io v a n n i de Q u ercu d i B isa gn o dichiara di d o v e re a d Ugone F e r r a n o u n a s o m m a a saldo della dote di cui al doc. 37. 22 g e n ­ n a io 1190.

E go Io h a n n es de Q uercu de B isagno cunfiteor m e debere tib i Hu- g o n i Ferario v iro V ien n e p riv ig n e m ee s. x . dr. ian . de dote V ien­

n e u x o r is tue, quos p ro m ito tib i vel tuo certo m iso per m e vcl m e u m n u n c iu m solvere et liberare a festo p rox im o sancte Marie C andelarie usq u e ad .11. an n o s, silicet s. .xxv. per a n n u m . A lioquin p e n a m d u p li tib i stip u la n ti p rom ito et cet. Actum ubi superior eo die et h isd em testi bus.

39. V ienna, fig lia di Volpe, fa quietanza a G iovan n i de Quercu, suo p a d r ig n o , p e r una s o m m a da lui pagata nella dote di cui ai d u e a tti p re c e d e n ti. 22 g e n n a io 1190.

E go V ien n a filia V u lpis cunfiteor quod tu Iohannes de Quereli so lv is ti m ic h i in m ea m d otem lb. . v i i . m in u s s. .ira. que fuerunt de b o n is patris m ei que in tua potestate fuerunt. De predictis lb.

.v ii. m in u s s. .ira. m e b ene quietam voco et facio tibi finem et refu tacio n em o m n iu m b o n o ru m que fuerunt patris m ei que ullo m o d o in tuo posse fuerunt. Predictam finem et refutacionem iuro

^upra D ei ev a n g elia d eh in c fìrm as et ratas habere et non m agis co n traven ire. A lio q u in p enam dupli de quanto fuerit questio tibi stip u la n ti p r o m ito et cet., rato m anente pacto. Hec o m n ia fecit V ien n a c u n s ilio O glerii de Crispa et A nseim i de Crispa suorum p aren tu m ren u en s leg em iu lia m et cet. Actum ubi superior eo die et h isd em testib u s.

40. G io v a n n i de Quercu e Volpe dichiarano v ic e n d e v o lm e n te che Volpe diede in dote a Vienna, di lei figlia, una s o m m a presa nel p r o p r io p a tr im o n io con riserva di usufrutto. 22 gennaio 1190.

(28)

OBERTO SCRIBA DE MERCATO 1 7

C unfesi fueru nt ad in v ic e m Iohann es de Quercu et Y ulpis iugales quod Y u lp is eorum co m u n i voluntate dedit de suo patrim onio Y ien n e illie sue in dotem lb. .vii. tali m od o quod si ipsa super- v ix erit Io h a n n em v iru m su u m quod ipsa debet usufructuare de bo­

n is Io h a n n is d u m ipsa vixerit lb . .vii. et restituere eas et dim itere post su u m o b itu m heredi Iohann is. Actum Ianue ubi superior eo die et h isd em testibus (1).

41. Ugone di Castello contrae una societas con A n drea d o m estico di l n g o n e di Flexo et O m o d eo di San Donato p e r com m erciare nella M arem m a. 23 g en n a io 1190.

Testes G u ilielm u s batifolia, Rubaldus de Cana, et Sym on de O li­

vastro. Ego H ugo de Castello de Super Frascario accepi a vobis A n­

drea serviente In g o n is de Flexo cu n san g u in eo m eo et H om ine Dei de Sancto D on ato lb. dr. ian . .vj \ . pariter, contra quas m ito lb.

.ih . et s. .v. H anc societatem porto in M aritim am causa m ercandi et in d e Ianuam debeo venire et capitale et lucrum quod in ea in e­

rii in vestra vel vestri certi m isi potestaestate (2) m itere prom ito et habere debeo m ed iu m lu cri. A ctum Ianue in dom o Bonifacii de Volta n o n o die exeuntis ianuarii (3).

42. G u g lie lm o ed Alda, figli di Giulio e Bona di Coreglia, v e n ­ do n o a D o n o d id io di Vallebella, Oberto Cappono di Pixino, l s e m b a r d in o del fu G iova n n i di Vallebella e ai di lui fratelli, u n a terra alla p ie v e di Plecania. 23 gennaio 1190.

[/o . 38 v .]

Testes Petrus Ursus, Iohannes fìlius o lim Iu lii et Bernardus Ur­

sus. Nos W u ilie lm u s et Alda fìlii o lim Iu lii et Bone de Corela ac- cep im u s a vobis D on u m d ei de Valle Bella et Oberto Capono de Pi x in o et Insenbardino filio o lim Iohann is de Valle Bella et fratribus tu is s. dr. ian . .xvin. pro quibus vendim u s vobis totam terram p len am et vacuam quam habere visi sum us vobiscu m indivise quam n o b is a m atre nostra Bona pervenit in plebeia Plecanie a m onte Rapalli usq u e in aqua Lavanie et a costa Canavali usque in costam N oxigie. Totam terram quam infra predictas coherentias habere visi su m u s v o b iscu m et per nos invenire poteritis isto precio vobis ven ­ d im u s et si p lu s valet dono vobis cuncedim us et prom itim us eam v o b is et vestris heredibus per nos et heredes notros non m agis

(1) L ’a tto è cancellato con tre linee trasversali.

(2) Sic!

(3) A m a r g i n e : Cassa. L ’atto è cancellato da cinque righe trasversali.

M Ch i a u d a n o - R . Mo r o z z o De l l a Ro c c a, O berto S criba de M ercato. 2

.

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