DIARIO DELLE LEZIONI DEL CORSO DI ANALISI MATEMATICA I (L–Z)
CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA AEROSPAZIALE
DANIELE ANDREUCCI
DIP. SCIENZE DI BASE E APPLICATE PER L’INGEGNERIA UNIVERSIT`A LA SAPIENZA
VIA A.SCARPA 16, 00161 ROMA, ITALY
Le dimostrazioni fanno parte del programma, salvo che quando viene esplicitamente indicato il contrario con il simbolo (s.d.).
1
1. Luned`ı 27/9/2010
Presentazione del corso.
Insiemi numerici N, Z, Q.
Qcome campo totalmente ordinato.
Teorema 1.1. Per ogni x ∈ Q, vale x · 0 = 0.
Per casa 1.2. Dimostrare che per ogni x ∈ Q, (−1) · x = −x. Teorema 1.3. (s.d.) Per ogni x, y > 0 razionali, esiste n ∈ N tale che nx ≥ y.
Rappresentazione decimale dei razionali.
Teorema 1.4. Non esiste nessun x ∈ Q tale che x2= 2.
Approssimazione di √
2 per eccesso e per difetto con numeri razionali.
Definizione di maggiorante.
Paragrafi di riferimento sul testo: 1.1, 1.2.
2. Marted`ı 28/9/2010
Insiemi limitati superiormente e inferiormente.
Definizione di estremo superiore e inferiore, di massimo e di minimo.
Esistenza dell’estremo superiore in R di ogni insieme limitato superiormente.
Teorema 2.1. Se A `e limitato superiormente, inf(−A) = − sup A.
Teorema 2.2. Se A `e limitato superiormente, sup A `e il minimo dell’insieme dei maggioranti di A.
Esempio 2.3. Calcolo di sup e inf di:
A =n1
n| n = 1, 2, 3, . . .o
, A = {x |p
x2+ 10 < x + 1} , A = {xy | (x, y) ∈ (0, 1) × (0, 1)} .
Definizione di intervalli aperti e chiusi, limitati e illimitati.
Per casa 2.4. Calcolo di sup e inf di:
A =n1
n | n = 1, 3, 5, . . .o
∪n 1 − 1
n | n = 2, 4, 6, . . .o .
Per casa 2.5. Dimostrare:
Un insieme finito ha massimo e minimo.
Paragrafi di riferimento sul testo: 1.2.1.
2
3. Mercoled`ı 29/9/2010
Teorema 3.1. (s.d.) Sia Q che R \ Q sono densi in R.
Teorema 3.2. L’estremo superiore di un insieme `e unico.
Teorema 3.3. Se A `e superiormente limitato, M = sup A se e solo se i) M `e un maggiorante di A;
ii) per ogni ε > 0 esiste x ∈ A tale che x > M − ε.
Definizione di potenza xq per ogni q ∈ Q.
Esempio 3.4. Sia x ∈ (0, 1), e definiamo A =
k
X
n=0
xn| k = 1, 2, 3, . . . ; allora
sup A = 1 1 − x.
Per casa 3.5. Sia
B =
p
X
i=1
xmi| p = 1, 2, 3, . . . mi ∈ N , m1< m2< · · · < mp ; si dimostri che
sup B = 1 1 − x.
Teorema 3.6. Se a > 1, allora per k = 1, 2, 3, . . .
ak≥ a + (k − 1)a(a − 1) . Teorema 3.7. (s.d.) Q `e numerabile, R non lo `e.
Paragrafi di riferimento sul testo: 1.2.2.
3
4. Venerd`ı 1/10/2010
Definizione di valore assoluto di un numero reale.
Teorema 4.1. Per x ∈ R, a ≥ 0 vale
|x| ≤ a se e solo se
−a ≤ x ≤ a . Corollario 4.2. Per x, y, z ∈ R valgono
|x + y| ≤ |x| + |y| , e
|x − y| ≤ |x − z| + |z − y| . Esercizio 4.3. Risolvere le disequazioni:
|x − 7| ≤ x , |x − 1| ≥ x2
Teorema 4.4. (Principio di induzione) (s.d.) Se la proposizione Pn `e vera per n = m, e se da Pn segue Pn+1per ogni n ≥ m, allora Pn `e vera per ogni n ≥ m.
Esempio 4.5. Dimostrazione di
m
X
k=1
k = m(m + 1)
2 ,
e di
(a + b)m=
m
X
k=0
m k
akbm−k.
Paragrafi di riferimento sul testo: 1.2, 1.4, 1.5, 1.6, App. 1.B.
5. Luned`ı 4/10/2010
Definizione di funzione; dominio, codominio, immagine, grafico, controimmagine.
Dominio naturale. Funzioni iniettive, suriettive, biiettive. Restrizioni di dominio e codominio.
Funzione inversa di biiezione. Grafico ottenuto per simmetria rispetto alla retta y = x.
Estremo superiore e inferiore di una funzione. Massimo e minimo assoluti. Esempi di esistenza e non esistenza del massimo e minimo.
Funzioni goniometriche: cos, sin, tg. La funzione inversa arctg : R → (−π/2, π/2).
Successioni come funzioni N → R.
Esempi.
Paragrafi di riferimento sul testo: App. 1.A, 2.1, 2.2, 2.3.
4
6. Marted`ı 5/10/2010
Le funzioni arcsin e arccos.
Definizione di funzione composta f ◦ g.
La composizione `e associativa ma non commutativa.
Definizione di funzione crescente e strettamente crescente; definizione di funzione decrescente e strettamente decrescente.
Teorema 6.1. Se f `e strettamente crescente, allora `e invertibile.
Teorema 6.2. Se f `e strettamente crescente, anche l’inversa lo `e.
Teorema 6.3. Se f e g sono entrambe crescenti, o decrescenti, f ◦ g `e crescente.
Se una delle due `e crescente e l’altra decrescente, f ◦ g `e decrescente.
Esempio 6.4. La funzione
f (x) = 1
psin2x + 1
`e decrescente su [0, π/2].
Per casa 6.5. Se f `e crescente, e f (c) = f (d), allora f `e costante su [c, d]. Definizione di funzioni pari e dispari.
Esempio 6.6. Caso delle potenze intere: sono pari [dispari] se l’esponente `e pari
[dispari].
Per casa 6.7. Siano f pari, g dispari; oppure f dispari, g pari; oppure f pari, g pari; allora f ◦ g `e pari.
Siano f dispari, g dispari; allora f ◦ g `e dispari. Costruzione, a partire dal grafico di f (x), dei grafici di f (a + x), a + f (x), f (ax), af (x), |f(x)|, f(|x|).
5
7. Mercoled`ı 6/10/2010
Definizione di funzioni monotone.
Esempio 7.1. Esempi di successioni monotone e no:
an= 1 + 1
n; bn =
n
X
k=0
1
2k ; cn= 1 +(−1)λn
n , se π = 3, λ1λ2λ3. . . .
Differenza intuitiva tra {an} sopra e
dn=
1 + 1
n, n dispari;
2 + 1
n, n pari.
Definizione di limite finito di una successione.
Significato grafico della definizione di limite.
Definizione della funzione parte intera.
Esempio 7.2. Calcolo del limite di:
n2+ n + 1
5n2+ 3 , cos n + 3 2n + sin n2
Teorema 7.3. Se {an} `e crescente e limitata, allora
n→∞lim an= sup
n∈N
an. Se {an} `e decrescente e limitata, allora
n→∞lim an= inf
n∈Nan. Definizione di limite infinito di una successione.
Esempio 7.4. Si ha
n!
2n → ∞ se n → ∞.
Per casa 7.5. Dimostrare che per ogni fissato A > 1 si ha
n!
An → ∞ se n → ∞.
6
8. Venerd`ı 8/10/2010
Definizione di successione convergente, divergente, irregolare.
Teorema 8.1. Una successione convergente `e limitata.
Esempio 8.2. Si ha per n → ∞ An
nb → ∞ , nn n! → ∞ ,
ove A > 1, b > 0 sono costanti.
Definizione di sottosuccessione.
Teorema 8.3. Una successione converge a L ∈ R se e solo se ogni sua sottosuccessione converge a L.
Teorema 8.4. Una successione limitata ha una sottosuccessione convergente.
Commenti alla dimostrazione del teorema precedente; esempio di an= (−1)n
1 + 1 n
.
Teorema 8.5. Se {a2k} e {a2k+1} convergono allo stesso limite, allora tutta la successione {an} vi converge.
Paragrafi di riferimento sul testo: 5.1, 5.3.
7
9. Luned`ı 11/10/2010
Esempi di comportamento di funzioni vicino a x = 0:
x2, [x] , sin 1 x, 1
xsin1 x.
Definizione di limite (finito e infinito) di una funzione f (x) per x → x0, x → x0±, x → ±∞.
Teorema 9.1. Il limite se esiste `e unico.
Teorema 9.2. (Permanenza del segno) Se f (x) → L > 0 per x → x0, allora f (x) > 0 per x ∈ (x0− δ, x0+ δ) \ {x0}, con δ > 0 opportuno.
Corollario 9.3. Se f (x) ≤ 0 per x ∈ (x0 − δ, x0 + δ) \ {x0}, con δ > 0, e se f (x) → L per x → x0, allora L ≤ 0.
Teorema 9.4. Casistica di
x→xlim0
[f (x) + g(x)] . Teorema 9.5. Casistica di
x→xlim0[f (x) · g(x)] . Teorema 9.6. Casistica di
x→xlim0
f (x) g(x).
Esempio 9.7. Comportamento per x → ∞ delle differenze delle funzioni x2, x,
x + sin x.
Per casa 9.8. Costruire un esempio di f e g tali che
x→∞lim f (x) = ∞ , lim
x→∞g(x) = ∞ , lim
x→∞
f (x) g(x) 6 ∃ .
Esempio 9.9. Calcolo del limite per x → ∞ di
amxm+ · · · + a0
bnxn+ · · · + b0 . (9.1)
Per casa 9.10. Calcolo del limite per x → −∞ di (9.1). Paragrafi di riferimento sul testo: 4.2, 4.3.
10. Marted`ı 12/10/2010
Sospensione dell’attivit`a didattica decisa dalla Facolt`a.
11. Mercoled`ı 13/10/2010
Sospensione dell’attivit`a didattica decisa dalla Facolt`a.
8
12. Venerd`ı 15/10/2010
Sospensione dell’attivit`a didattica decisa dalla Facolt`a.
13. Luned`ı 18/10/2010
Dimostrazione di
x→xlim0
[f (x)g(x)] = α + β , se lim
x→x0
f (x) = α , lim
x→x0
g(x) = β ;
x→xlim0
f (x)
g(x) = ∞ , se lim
x→x0
f (x) = α > 0 , lim
x→x0
g(x) = 0 + . Esercizi:
f (x) = x2+ 7
x3− 1, lim
x→1−f (x) = −∞ , lim
x→1+f (x) = +∞ , lim
x→2f (x) = 11 7 .
x→∞lim [x] + 1
x + 1 = 1 . f (x) = x − 3
x2− 5x + 6, lim
x→3−f (x) = 1 , lim
x→3+f (x) = 1 . f (x) = arctg x
π
2 + arctg x, lim
x→∞f (x) = 1
2, lim
x→−∞f (x) = −∞ . Definizione di potenza Axcon A > 0 e x ∈ R.
Esercizio:
x→∞lim Ax
xb = ∞ , A > 1 , b > 0 . Dimostrazione delle disuguaglianze
1
cos x > sin x
x > cos x , −π
2 < x < π
2 , x 6= 0 .
9
14. Marted`ı 19/10/2010
Teorema 14.1. (del confronto) Se f (x) → L, g(x) → L per x → x0, e se f (x) ≤ h(x) ≤ g(x) , 0 < |x − x0| ≤ ¯δ,
allora h(x) → L per x → x0. Esercizi:
x→0limsin x = 0 , lim
x→0cos x = 1 ,
x→0lim sin x
x = 1 , lim
x→0
1 − cos x x2 = 1
2. Interpretazione geometrica degli ultimi due limiti.
Teorema 14.2. (cambiamento di variabile) Se f (x) → L per x → x0, g(y) → x0 per y → y0, con g(y) 6= x0, allora
y→ylim0
f g(y) = L . Esercizi:
x→xlim0
sin x = sin x0, lim
x→x0
cos x = cos x0,
x→0lim arctg x
x = 1 , lim
x→0
arcsin x x = 1 . Definizione di logaritmo logax con a > 0, a 6= 1 e x > 0.
Per casa 14.3.
x→1lim
x2− 2x + 1
x − 1 sinx +√ x x − 1
.
15. Mercoled`ı 20/10/2010
Esercizi sui limiti. Applicazioni del teorema di cambiamento di variabile.
Tra gli altri esercizi:
x→∞lim p3
x2+ 1 − 3 q
x2+ x√3 x − 2 ,
x→0+lim xx, lim
x→1
x2− 2x + 1
x − 1 sinx +√ x x − 1
. Per casa 15.1. Dimostrare che
x→∞lim
[x]
X
n=1
cos(nx) xn = 0 .
Definizione di funzione continua in un punto, e di continuit`a a sinistra e a destra.
Paragrafi di riferimento sul testo: 7.1.
10
16. Venerd`ı 22/10/2010
Esempi di funzioni continue: funzioni trigonometriche, polinomi, funzioni razionali, logaritmi, potenze.
Prodotti, somme, quozienti e composizioni di funzioni continue sono continui.
Definizione dello spazio C (I) con I intervallo.
Definizione di discontinuit`a eliminabili, di I specie, di II specie.
Esempi dei vari tipi di discontinuit`a.
Esempio 16.1. La funzione (qui a > 1) f (x) = a1xsin1
x, x 6= 0 , f (0) = 0 ,
in x = 0 `e continua da sinistra ma non da destra. Teorema 16.2. Una funzione monotona pu`o avere solo discontinuit`a di salto, o eliminabili se negli estremi di un intervallo.
Teorema 16.3. (degli Zeri) Sia f ∈ C ([a, b]), con f(a)f(b) < 0. Allora esiste un c ∈ (a, b) tale che f(c) = 0.
(Dimostrazione con il sup e con il metodo delle bisezioni.) Paragrafi di riferimento sul testo: 7.1, 7.2, 7.3.
11
17. Luned`ı 25/10/2010
Qui [a, b] `e un intervallo limitato e chiuso.
Teorema 17.1. (dei valori intermedi) Sia f ∈ C ([a, b]), con f(a) < f(b).
Allora per ogni f (a) < y < f (b) esiste un c ∈ (a, b) tale che f(c) = y.
Teorema 17.2. Siano f , g ∈ C ([a, b]), con f(a) < g(a), f(b) > g(b). Allora esiste c ∈ (a, b) tale che f(c) = g(c).
Teorema 17.3. Sia f ∈ C (I), I intervallo. Allora per ogni y ∈
infI f, sup
I
f esiste c ∈ I tale che f(c) = y.
Corollario 17.4. Se I `e un intervallo e f ∈ C (I), allora f(I) `e un intervallo.
Esempio 17.5. Applicazione all’esistenza di soluzioni dell’equazione 1 − 2−x= a
x, x > 2 ,
al variare di a ∈ R.
Lemma 17.6. Se f ∈ C ([a, b]), allora f `e limitata su [a, b].
Teorema 17.7. (di Weierstrass) Se f ∈ C ([a, b]), allora sup
[a,b]
f = max
[a,b] f , inf
[a,b]f = min
[a,b]f . Definizione del numero di Nepero
e := lim
n→∞
1 + 1 n
n . Calcolo dei limiti
x→∞lim
1 + 1 x
x
= e . lim
x→−∞
1 + 1 x
x
= e , (per casa).
x→0lim(1 + x)1x = e .
x→0lim
ln(1 + x)
x = 1 . lim
x→0
ex− 1 x = 1 .
x→0lim ax− 1
x = ln a , (per casa) .
Definizioni di seno e coseno iperbolico. Per casa: cosh2x − sinh2x = 1 per x ∈ R.
Paragrafi di riferimento sul testo: 5.2, 6.2, 7.3.
12
18. Marted`ı 26/10/2010
(dr Dario Bellaveglia)
• Numeri Complessi: Definizione. Parte Reale. Parte Immaginaria.
• Operazioni tra numeri complessi.
• Definizione e propriet`a del complesso coniugato.
• Rappresentazione trigonometrica. Modulo. Argomento. Formula di De Moivre.
• Rappresentazione Esponenziale di un numero complesso.
• Esercizio: calcolare parte reale e immaginaria del complesso coniugato di z = 3 + 2i
i − 2 .
• Esercizio: scrivere in forma esponenziale z = 4i
√3 + i.
• Esercizio: calcolare
2
√3 − i+1 i
2
.
19. Mercoled`ı 27/10/2010
Teorema 19.1. Se f : I → R (I intervallo) `e continua e invertibile, allora `e monotona.
Teorema 19.2. Se f : I → R (I intervallo) `e continua e invertibile, allora f−1 `e continua.
Studiare la risolubiit`a delle seguenti equazioni in R:
x6+ 2x5− 3x2− x = 1 −√ 2 , x5+ 10x4− 3 = −25 ,
sin x −1 2
= 7 10. Calcolo del limite
x→0lim
(1 + x)α− 1
x = α .
Definizione del simbolo o piccolo o(f (x)) per x → x0. Calcolo del limite
x→∞lim
x2+ 6x + 1 x2+ 6x
x2+sin x+1
= e .
13
20. Venerd`ı 29/10/2010
(dr Dario Bellaveglia)
• Radici n-esime di un numero complesso e loro rappresentazione geometrica.
• Teorema fondamentale dell’algebra (s.d.).
• Conseguenze nel caso di polinomi a coefficienti reali.
• Esercizio: trovare le soluzioni dell’equazione z4= −2
1 − i√ 3.
• Esercizio: trovare le soluzioni dell’equazione z4+ 2z2+ 2 = 0 .
• Esercizio: trovare le soluzioni dell’equazione z5+ z + zi = 0 .
21. Marted`ı 2/11/2010
(dr Dario Bellaveglia)
• Esercizi sui numeri complessi: trovare, se esistono, z ∈ C soluzioni di z2− i¯z + |z|2= 4 ,
z3= 5¯z ,
|z|2− 2(¯z)2= 4i + 2 .
• Successioni ricorsive: definizione, esempi, criterio per la selezione dei possibili valori del limite.
• Esercizio: calcolare il limite per n → ∞ della successione ricorsiva (an+1=14a2n+ 1
a0= 1 .
• Esercizio: sia {an}n∈N, una successione ricorsiva tale che (an+1≥ 3an
a0> 0 . Dimostrare che
n→∞lim an = +∞ ,
e mostrare con un controesempio che questa conclusione `e falsa se non si assume a0> 0.
• Formula di Stirling (s.d.), esempi.
14
22. Mercoled`ı 3/11/2010
Problema del calcolo di aree. Approssimazione con plurirettangoli.
Definizione di suddivisione (o partizione) di un intervallo.
Ampiezza di una partizione, partizioni pi`u o meno fini di altre.
Definizione di somma inferiore e superiore relativa a una partizione e a una funzione limitata:
s(D, f) , S(D, f) . Teorema 22.1. Se D∗ `e pi`u fine di D∗∗, allora
s(D∗∗, f ) ≤ s(D∗, f ) ≤ S(D∗, f ) ≤ S(D∗∗, f ) .
Definizione di integrabilit`a secondo Riemann per funzioni limitate su intervalli chiusi e limitati.
Metodo di verifica di integrabilit`a: se esiste una famiglia di partizioni Dn tale che
n→∞lim s(Dn, f ) = lim
n→∞S(Dn, f ) = L , allora f `e integrabile eRb
a f = L.
Esempio di funzione non integrabile:
f (x) = 1 , x ∈ [0, 1] ∩ Q , f (x) = 0 , x ∈ [0, 1] \ Q . Le funzioni costanti a tratti sono integrabili secondo Riemann.
Paragrafi di riferimento sul testo: 9.1.
23. Venerd`ı 5/11/2010
dr Dario Bellaveglia
• Ordine di infinito e di infinitesimo e confronti, definizioni ed esempi.
• Simboli di Landau, definizioni e propriet`a.
• Ordine di infinito (infinitesimo) rispetto all’infinito (infinitesimo) campione.
• Esercizio: calcolare l’ordine di infinito o infinitesimo per x → ∞ di (1 + xα)
1 − cos 1 x
, al variare da α ∈ R \ {2}.
• Esercizio: calcolare il limite
x→1lim
log e+e2x − 1 xα− x−2α , al variare di α ∈ R \ {0}.
Paragrafi di riferimento sul testo: 6.1, 6.2.
15
24. Luned`ı 8/11/2010
Teorema 24.1. (della Media) Se f ∈ R(a, b), allora
(b − a) inf
[a,b]f ≤
b
Z
a
f ≤ (b − a) sup
[a,b]
f .
Se inoltre f ∈ C ([a, b]) allora esiste c ∈ [a, b] tale cheRb
a f = (b − a)f(c).
Lemma 24.2. (linearit`a) Se f , g ∈ R(a, b) e α, β ∈ R allora αf + βg ∈ R(a, b)
e b
Z
a
αf + βg = α
b
Z
a
f + β
b
Z
a
g .
Lemma 24.3. (monotonia) Se f , g ∈ R(a, b) e f ≤ g, alloraRb a f ≤Rb
a g.
Esempio 24.4. La f (x) =R1 0
dt
t+x, x > 0, `e decrescente. Lemma 24.5. (additivit`a risp. all’intervallo di integrazione) Se f ∈ R(a, b), e c ∈ (a, b), allora f ∈ R(a, c), f ∈ R(c, b), e
b
Z
a
f =
c
Z
a
f +
b
Z
c
f .
Vale anche il viceversa: se f ∈ R(a, c), f ∈ R(c, b), allora f ∈ R(a, b) e vale l’uguaglianza sopra.
Corollario 24.6. Gli integrali di funzioni non negative sono funzioni crescenti del secondo estremo di integrazione e decrescenti del primo estremo.
Lemma 24.7. Se f ∈ R(a, b) allora f+, f−, |f| ∈ R(a, b) e
b
Z
a
f
≤
b
Z
a
|f| .
Per casa 24.8. Studiare la monotonia della funzione
f (x) =
1 x
Z
0
dt
t + x, x > 0 .
Paragrafi di riferimento sul testo: 9.3.
16
25. Marted`ı 9/11/2010
Esempi di integrali come funzioni del secondo estremo.
Teorema 25.1. (Uniforme Continuit`a) Se f ∈ C ([a, b]) allora per ogni ε > 0 esiste un δ > 0 tale che
|x − y| ≤ δ , x, y ∈ [a, b] =⇒ |f(x) − f(y)| ≤ ε .
Teorema 25.2. Le funzioni continue su un intervallo limitato e chiuso sono ivi integrabili.
Teorema 25.3. Le funzioni monotone su un intervallo limitato e chiuso sono ivi integrabili.
Tasso di variazione dell’integrale come funzione del secondo estremo.
Migliore approssimazione lineare di una funzione.
Paragrafi di riferimento sul testo: 8.1, 9.2.
26. Mercoled`ı 10/11/2010
Definizione di derivata, e di derivate destra e sinistra.
Esempi di funzioni derivabili: c, x, xn. Punti angolosi e cuspidi.
Esempio 26.1. La funzione |x| ha un punto angoloso nell’origine, mentrep|x| ha
una cuspide.
Per casa 26.2. Calcolare la derivata di |x|3in x = 0. Una funzione derivabile in x0`e continua in x0.
Teorema 26.3. (Fondamentale del Calcolo Integrale) La derivata diRx c f in x0 vale f (x0), se f `e continua in x0.
Teorema 26.4. Linearit`a della derivata:
(αf + βg)′ = αf′+ βg′, se f e g sono derivabili, e α, β ∈ R.
Derivate di polinomi.
Teorema 26.5. (Leibniz) Se f e g sono derivabili, allora (f g)′= f′g + f g′.
Derivate di sin, cos.
Teorema 26.6. Se f `e derivabile in y0 = g(x0), e se g `e derivabile in x0, allora la funzione composta f ◦ g `e derivabile in x0 e
(f ◦ g)′(x0) = f′(g(x0))g′(x0) . Derivata di ex, ax, xrcon r ∈ R, tg x.
Per casa 26.7. Derivare arctg x.
Paragrafi di riferimento sul testo: 8.1, 8.2, 8.3, 8.4, 9.4.
17
27. Venerd`ı 12/11/2010
dr Dario Bellaveglia
• Teorema (Derivata della funzione inversa.) Siano I un intervallo, x0∈ I e f : I → R continua e strettamente monotona. Se f `e derivabile in x0
e f′(x0) 6= 0, allora l’inversa f−1 di f `e derivabile in y0= f (x0) e vale (f−1)′(y0) = 1
f′(x0).
• Derivata di loga(|x|), sinh(x), arcsin(x).
• Esempi: la funzione
f (x) =√3 x , non `e derivabile in x = 0;
l’inversa della funzione
f (x) = (x − 4)6,
non `e derivabile in y0= 0 (che corrisponde a x0= 4).
• Esercizio: Calcolare la derivata della funzione
f (x) = |x2− 1|
√1 + x4 ex−1− 1
23
.
• Esempio: la funzione f (x) =
(sin x1 , x 6= 0 , 0 , x = 0 ,
`e derivabile in R \ {0}.
• Esempio: la funzione f (x) =
(xαsin 1x , x > 0 , 0 , x = 0 ,
`e derivabile in {0} se α ≥ 1.
• Esempio: la funzione
f (x) = (sin√ x)3
`e derivabile e ha derivata continua in [0, +∞).
• Esercizio: calcolare l’ordine di infinitesimo per x → ∞ di
f (x) = 1
2 cos x + x2log(2x+ 7), g(x) = x1−log x.
• Esercizio: calcolare
x→0lim+
√3
x sin22x(√ x − 1) 1 + x − cos 3x . Paragrafi di riferimento sul testo: 8.3, 8.4, 8.5.
18
28. Luned`ı 15/11/2010
Definizione di estremo locale.
Teorema di Fermat.
Definizione di punto critico o stazionario.
Esempi di punti critici che sono o non sono punti di estremo, e di punti di estremo che sono o non sono critici.
Teorema: i punti di estremo locale sono critici, o punti ove la funzione non `e derivabile, o estremi dell’intervallo di definizione.
Esercizio 28.1. Trovare i punti di estremo locale di f (x) = x2p|x − 1| + 1. Uso del segno delle derivate destra e sinistra nei punti angolosi. Teorema di Rolle.
Esercizio 28.2. Trovare i punti di estremo locale di f (x) = x/(1 + x2). Teorema di Lagrange del valor medio.
Interpretazione geometrica del teorema di Lagrange.
Corollario: su intervalli, f′> 0 implica f strettamente crescente, f′≥ 0 equivale a f crescente. In modo analogo: f′ < 0 implica f strettamente decrescente, f′ ≤ 0 equivale a f decrescente.
Corollario: se f′≡ 0 su (a, b) allora f =costante in (a, b).
Applicazioni allo studio di funzioni.
Esercizio 28.3. Studio di f (x) = arctg[ex/(1 + ex)]. Paragrafi di riferimento sul testo: 8.6, 8.7.
19
29. Marted`ı 16/11/2010 dr Dario Bellaveglia
• Funzioni primitive; definizione ed esempi.
• Se una funzione ha una discontinuit`a di prima specie in un intervallo I non ammette primitive in I.
• Teorema: Siano F e G funzioni primitive nell’intervallo I della medesima f : I → R. Allora esiste una costante C ∈ R tale che
G(x) = F (x) + C , per ogni x ∈ I.
• Corollario: Sia f ∈ C([a, b]). Se F `e una primitiva di f in [a, b] allora
b
Z
a
f (s)ds = F (b) − F (a) .
• Definizione di integrale definito e indefinito
• Esempio: Calcolare π
2
Z
−2
f (x)dx , dove
f (x) =
(x3, x < 0 , cos x , x ≥ 0 .
• Esercizio: studio delle funzioni
f (x) = lnx − arctg(x − 1) , g(x) =p(|x| − 1)(|x| − 2)3 2.
Paragrafi di riferimento sul testo: 9.4.1.
30. Mercoled`ı 17/11/2010
Sospensione della didattica decisa dalla Facolt`a.
20
31. Venerd`ı 19/11/2010
dr Dario Bellaveglia
• Derivata seconda, funzioni convesse e concave.
• Esercizio: studio della funzione f (x) = x2
x + 1ex+1x .
• Integrazione delle funzioni razionali.
• Esercizi: Calcolare gli integrali indefiniti Z 2x + 2
x2+ x + 1dx . Z x5
x3− 1dx ,
Z x
√6x − 9x2dx ,
Z 2x − 1
(x − 1)(x − 2)dx , Z x3− 6
x4+ 6x2+ 8dx . Paragrafi di riferimento sul testo: 8.9, 9.6.1.
32. Luned`ı 22/11/2010
Formula di integrazione per parti.
Calcolo di
Z
ln x dx , Z
eaxcos bx dx , Z
arctg x dx ,
1
Z
0
x arctg x dx . Integrazione per sostituzione.
Calcolo di
ln 5
Z
0
ex√ ex− 1 ex+ 3 dx ,
Z
ln x dx .
Integrazione di funzioni razionali di sin x, cos x: sostituzione delle formule parametriche
tgx
2 = t , sin x = 2t
1 + t2, cos x =1 − t2 1 + t2.
Calcolo di Z cos x
1 + sin x + cos x.
Significato geometrico del fattore ϕ′(t) nella formula di integrazione per sostituzione.
Paragrafi di riferimento sul testo: 9.5.
21
33. Marted`ı 23/11/2010 dr Dario Bellaveglia
• Esercizio: determinare dominio e asintoti della funzione f (x) =
s log(2x − 3) log(|x − 3|) − 1.
• Integrazione delle funzioni razionali.
• Esercizio: studiare la funzione f (x) = log
1
|x| − |x − 2|
, e disegnare il grafico qualitativo di
g(x) = 1
log
1
|x|−|x−2|
, senza fare ulteriori calcoli.
• Esercizio: determinare A ∈ R in modo tale che la funzione f (x) =
((x + 1)4, −2 ≤ x ≤ −12 A arctg(x + 3) − 1 , x < −2 ,
risulti continua nel suo dominio; per tale valore di A determinare estremo superiore e inferiore, massimi e minimi locali.
• Esercizio: determinare (se esistono) i punti di massimo e minimo locale in I = [−3, 3] della funzione
f (x) =
x4
Z
0
sinπ 2
√4
t dt .
• Esercizi: calcolare i seguenti integrali Z x2
4 + x6dx .
e
Z
1
log x (log x + 1)xdx , Z 2 +√3
x + 1 1 +√
x + 1dx ,
Z sin x
2 cos x − sin2x + 6dx , Z sin(2x) − cos x
sin x + 9 sin3xdx , Z
x2arccosxdx .
Paragrafi di riferimento sul testo: 9.5.2, 9.6.2.
22
34. Mercoled`ı 24/11/2010 3 ore
Integrazione di funzioni razionali; il metodo dei fratti semplici.
Calcolo di:
Z 2x + 1 x2+ 1dx ,
Z 1
x2+ px + q, con 4p2< q.
Calcolo di
Z R
x,r ax + bn cx + d
dx , e in particolare di
Z r x + 1 x − 1dx ,
Z x23
r x
x + 3dx . (34.1)
Calcolo di
3
Z
1
lnx2+ 2x + 3
|x|
dx .
Calcolo di Z
R(cos x) sin x dx , e in particolare di
√3
Z
0
√ x
4 − x2dx .
Definizione di integrale improprio su un intervallo limitato o illimitato. studio di integrali convergenti:
Z∞
0
e−zdz = 1 ,
1
Z
0
dx xα = 1
1 − α, se e solo se α < 1.
Applicazione allo studio della convergenza di serie.
Teorema del confronto per integrali impropri di funzioni nonnegative.
Applicazione alla gaussiana:
Z∞
0
e−x2dx < ∞ .
Paragrafi di riferimento sul testo: 9.6, 9.7.
23
35. Venerd`ı 26/11/2010
dr Dario Bellaveglia
• Riepilogo forme indeterminate. Ogni forma indeterminata si pu`o ricondurre alle forme 00 o ∞∞.
• Teorema di de l’Hˆopital (Dimostrazione solo nel caso di funzioni infinitesime)
• Applicazioni: calcolare i seguenti limiti
x→0lim
x − sin x x3 ,
x→1lim
xx− x 1 − x + log x,
x→0lim
x sin x − 2 + 2 cos x x log(1 + x) − x2 .
• Esercizio: studiare la funzione
f (x) = 2x − 5x| log x|
log x ,
e dire se `e prolungabile in modo continuo e derivabile nell’origine
• Calcolo di
Z
R(x,p
1 − x2)dx . Z
R(x,p
x2+ c)dx , c ∈ R \ {0} ,
Paragrafi di riferimento sul testo: 8.7.2, 9.6.2.
24
36. Luned`ı 29/11/2010
Criterio del confronto asintotico per integrali impropri.
Esempio 36.1. Calcolo di
Z∞
2
dx x(ln x)β
al variare di β.
Assoluta integrabilit`a. L’assoluta integrabilit`a implica l’integrabilit`a.
Esempio 36.2. La funzione (sin x)/x `e integrabile ma non assolutamente
integrabile su [1, ∞).
Definizione di serie convergente, divergente, irregolare.
Se la serieP an converge, allora an → 0 per n → ∞ (condizione necessaria per la convergenza).
Una serie converge se e solo se la serie resto (o coda) converge.
La condizione necessaria non `e sufficiente per la convergenza; per esempio
∞
X
n=1
1
nα < ∞ ⇐⇒ α > 1.
SeP an eP bn convergono, converge ancheP(λan+ µbn).
Calcolo della somma della serie di Mengoli.
Teorema di confronto con gli integrali impropri: se f : [k0, ∞) → R, e f ≥ 0, f decrescente, allora
∞
X
n=k
f (n) < ∞ ⇐⇒
Z∞
k0
f (x) dx < ∞ .
Per casa 36.3. Discutere la convergenza della serie armonica generalizzata X∞
n=1
1 nα
al variare di α ∈ R.
25
37. Marted`ı 30/11/2010
Criteri del confronto e del confronto asintotico per serie con termini nonnegativi.
Esempio 37.1. Studiare la convergenza di
∞
X
n=1
n (n + 1)3,
∞
X
n=1
n n + 1,
∞
X
n=1
2 (ln n)β,
∞
X
n=2
1 (ln n)n ,
∞
X
n=2
1 (ln n)ln n,
∞
X
n=1
nβ
n+1
Z
n
π
2 − arctg x dx . Qui β ∈ R `e un parametro arbitrario. Calcolo della somma di
X∞ n=1
2n+ 3n 6n .
Criterio di Leibniz per serie a segno alterno.
Per casa 37.2.
∞
X
n=1
anxn n2+ 1,
∞
X
n=1
anxn n + 1,
∞
X
n=1
n2 2n,
∞
X
n=1
n!
(n + m)!,
∞
X
n=1
ln n n√
n + 1
∞
X
n=3
1
n ln n(ln ln n)β,
∞
X
n=1
h
1 n
Z
0
√x 1 + x2
iβ
,
∞
X
n=0
exp (−√ n) .
Qui a > 0, m ∈ N e β ∈ R sono parametri assegnati.
26
38. Mercoled`ı 1/12/2010
dr Dario Bellaveglia; 3 ore
• Calcolo di Z
R(x,p
ax2+ bx + c)dx .
• Polinomio di Taylor: introduzione, definizione e prime propriet`a
• Teorema di Peano
• Sviluppi di MacLaurin fino all’ordine n di ex, log(1 + x), cos x, sin x:
ex=
n
X
k=0
1
k!xk+ o(xn) , x → 0 , log(1 + x) =
n
X
k=1
(−1)k
k xk+ o(xn) , x → 0 , cos x =
n
X
k=0
(−1)k
(2k)!x2k+ o(x2n+1) , x → 0 , sin x =
n
X
k=0
(−1)k
(2k + 1)!x2k+1+ o(x2n+2) , x → 0 .
• Polinomio di Taylor di funzioni composte.
Esempio: calcolare gli sviluppi di MacLaurin di esin xfino all’ordine 4.
• Esercizio: Dire per quali α ∈ R converge l’integrale improprio
+∞Z
1
3 x+ 5
e−2x 1
x2αdx , e calcolarne il valore per α = 1.
• Calcolare i seguenti integrali definiti:
3π 2
Z
−π2
(x + 1)2| cos x|dx ,
4
Z
0
√x (x − 9)(√
x − 3)dx ,
5
Z
3
log(x2− 4) x3 dx , Z−1
−119
(x + 3)arccos√ 3x + 4
√3x + 4 dx .
Paragrafi di riferimento sul testo: 8.11, 9.6.2.
27
39. Venerd`ı 3/12/2010
dr Dario Bellaveglia
• Sviluppi di MacLaurin fino all’ordine n di (1 + x)α, cosh x, sinh x, arctgx.
• Applicazioni del Teorema di Peano al calcolo dei limiti e allo studio di funzioni
• Teorema:
Sia f : (a, b) → R, n volte derivabile in x0∈ (a, b), n ≥ 2 e tale che f′(x0) = f′′(x0) = · · · = f(n−1)(x0) = 0 , f(n)(x0) 6= 0 . Allora
n pari ⇔
(x0 `e punto di minimo locale forte se f(n)(x0) > 0, x0 `e punto di massimo locale forte se f(n)(x0) < 0,
n dispari ⇔ x0 non `e punto di estremo.
• Esercizio: Dire se x0= 0 `e punto di estremo per la funzione f (x) = x4arctg(cosh(x2) − 1) .
• Sviluppare all’ottavo ordine in x0= 0 la funzione
x
Z
0
sin(t2)
t .
• Stabilire gli ordini di infinitesimo di f (x) =p
1 + 2x2− 1 − x2, x → 0 , g(x) = ex sinh x− ex2, x → 0 , h(x) = cos
2
√x
− 1 + log
1 + 2
x
, x → +∞ .
• Esercizio: Calolare i seguenti limiti
x→0lim
x arcsinx − x2
√1 + x4− cos(x2),
x→0lim
log(cos(2x)) log(1 + tan(2x)),
x→limπ2
sin x − 1 − cos2x e2x−π− 1 + π − 2x,
x→+∞lim
q1 + x+1x3 − x log x x
xx1 − 1
+√x log2x. Paragrafi di riferimento sul testo: 8.11, 8.12, 8.12.1.
28
40. Luned`ı 6/12/2010
Teorema 40.1. Sia an> 0 per ogni n. Se an+1
an ≤ r < 1 per ogni n, allora la serieP
nan converge. Se an+1
an ≥ 1 per ogni n, allora la serieP
nan diverge.
Corollario 40.2. (Criterio del rapporto) Se esiste
n→∞lim an+1
an
= L ,
allora se L < 1 la serie converge, se L > 1 la serie diverge.
Applicazione (impossibile) alla serie armonica generalizzata.
Teorema 40.3. Sia an≥ 0 per ogni n. Se a1/nn ≤ r < 1 per ogni n, allora la serieP
nan converge. Se a1/nn ≥ 1 per ogni n, allora la serieP
nan diverge.
Corollario 40.4. (Criterio della radice) Se esiste
n→∞lim a1/nn = L ,
allora se L < 1 la serie converge, se L > 1 la serie diverge.
Definizione di convergenza assoluta.
Teorema 40.5. Se una serie converge assolutamente allora converge semplicemen- te.
Esercizio 40.6.
∞
X
n=1
n 2
√n− sin 2
√n
2
,
∞
X
k=1
k!
kk−1,
∞
X
k=1
k24k 2k+ 5k,
∞
X
n=1
xn n! .
Per casa 40.7.
∞
X
n=1
(n!)b (an)!.
Paragrafi di riferimento sul testo: 5.8.3, 5.9.
29
41. Marted`ı 7/12/2010
dr Dario Bellaveglia
• Approssimazione di funzioni con polinomi.
• L’approssimazione non migliora necessariamente con l’aumentare dell’ordine.
Esempio:
f (x) = (1 − x)−1, x0= 0 , x = −1 .
• Teorema: Formula del resto di Lagrange (s.d).
Sia f : [a, b] → R, e x0 ∈ [a, b]. Se f `e n volte derivabile in [a, b], n + 1 volte derivabile in [a, b] \ {x0} e f(n)`e continua in [a, b], allora ∀x ∈ [a, b], x 6= x0, esiste y ∈ (x0, x) tale che
f (x) = Tn(x) +f(n+1)(y)
(n + 1)! (x − x0)n+1,
• Esempio: calcolare sin(0, 5) con un errore inferiore a 10−5
• Esempio: calcolare√
e con un errore inferiore a 10−6
• Esercizio: calcolare√
26 con un errore inferiore a 10−5
• Teorema (s.d): Se f(x) ∈ Cn+1[a, b], per ogni coppia x0, x ∈ [a, b] vale f (x) = Tn(x) +
x
Z
x0
(x − t)n
n! f(n+1)(t)dt .
• Esercizio: sviluppare al quarto ordine la funzione
f (x) = 1
1 + log(1 + x2).
• Esercizio: calcolare, al variare del parametro α, il limite
x→+∞lim
(2x + x2)√3− (x + x2)√3
xα .
Paragrafi di riferimento sul testo: 8.13.
30
42. Venerd`ı 10/12/2010
• Esercitazione.
• Calcolare lo sviluppo di McLaurin di log1 + x
1 − x.
• Determinare il carattere della serie
+∞
X
n=1
tan
1
n + 1− sin1 n
2 3!
.
• Calcolare il limite
x→+∞lim
log(x + 3) − log(x) − 3 sinx1 cos1x− 1 .
• Determinare al variare dei parametri α, λ ∈ R il carattere della serie
+∞
X
n=1
sin 1
n− tan1 n
n2α− λ .
• Determinare il polinomio P9(1/n) di grado 9 tale che la serie
+∞
X
n=1
"
cos1
n− 1
3
− P9
1 n
# nα,
converga per α ∈ R pi`u grande possibile, e trovare il valore massimo di α.
• Determinare il carattere della serie
+∞
X
n=1 nα
Z
(n+1)α
sin(t3) t dt , al variare di α ∈ (−∞, 0).
• Trovare l’espressione che lega I(n) a I(n + 2) se I(n) =
Z ex2 xndx .
• Trovare le radici complesse dell’equazione z2|z| = z .
31
43. Luned`ı 13/12/2010
dr Dario Bellaveglia
• Teorema(s.d.):
Sia f : (a, b) → R, n volte derivabile in x0∈ (a, b), n ≥ 3 e almeno n − 1 volte derivabile in (a, b), e tale che
f′′(x0) = f′′′(x0) = · · · = f(n−1)(x0) = 0 , f(n)(x0) 6= 0 . Allora
n pari ⇔
(x0 f `e convessa in x0 se f(n)(x0) > 0, x0 f `e concava in x0 se f(n)(x0) < 0, n dispari ⇔ x0 x0 `e punto di flesso per f.
• Teorema(s.d.): Sia f : (a, b) → R derivabile in (a, b), allora sono equivalenti (1) f `e (strettamente) convessa in (a, b),
(2) f′`e (strettamente) crescente in (a, b), (3) f ≥ (>)f(x0) + f′(x0)(x − x0).
• Teorema(s.d.): Sia f : (a, b) → R una funzione (strettamente) convessa in (a, b). Allora
(1) f `e continua in (a, b),
(2) ∀x ∈ (a, b), esistono finite f−′, f+′ e f−′ ≤ f+′, (3) f−′, f+′ sono (strettamente) crescenti.
• Esercizio: studiare la convessit`a di
f (x) = 1 + (|x| − 1)13.
• Definizione di serie di potenze, insieme di convergenza, raggio di convergenza
• Lemma: se la serie di potenzeP∞
k=0ak(x −x0)k converge in x16= x0, x1∈ R, allora essa converge assolutamente per ogni x ∈ R tale che |x−x0| < |x1−x0|
• Teorema Sia r il raggio di convergenza diP∞
k=0ak(x − x0)k, allora (1) la serie converge assolutamente per ogni x tale che |x − x0| < r, (2) la serie non converge per |x − x0| < r.
• Osservazione: il teorema precedente non da alcuna informazione nel caso
|x − x0| = r, che va considerato separatamente caso per caso.
• Teorema: Sia {ak} una successione reale. Se
k→∞lim
p|ak k| = L ∈ [0, ∞], oppure
k→∞lim
|ak+1|
|ak| = L ∈ [0, ∞], allora la serieP∞
k=0ak(x − x0)k ha raggio di convergenza r =
1
L, se L ∈ (0, +∞) , 0 , se L = +∞ , +∞ , se L = 0 .
• Esercizio: determinare il raggio di convergenza di
∞
X
k=0
xk (k2+ 2)2k . Paragrafi di riferimento sul testo: 8.9, 5.10.
32
44. Marted`ı 14/12/2010 dr Dario Bellaveglia
• Serie di Taylor, definizione ed esempi
• Se f ∈ C∞(a, b) e x0 ∈ (a, b), allora f `e sviluppabile in serie di Taylor di centro x0in x, cio`e
f (x) =
∞
X
k=0
f(k)
k! (x − x0)k =: T [f, x0](x) , se e solo se En(x) = f (x) − Tn(x) → 0, quando n → +∞.
• Teorema: Sia f ∈ C∞(a, b) e ∀x ∈ (a, b) risulti:
|f(n)(x)| ≤ MCn, ∀n ∈ N , con M e C costanti positive, allora si ha
n→+∞lim En(x) = 0 , ∀x ∈ (a, b) .
• Applicazioni: Le serie di Taylor di ex, sin x, cos x, sinhx e coshx convergono per ogni x ∈ (−∞, +∞).
• Teorema(s.d): sia P∞
k=0ak(x − x0)k una serie di potenze con raggio di convergenza r > 0 tale che
f (x) =
∞
X
k=0
ak(x − x0)k, allora
(1) ak=fk!(k) per ogni k ∈ N, (2) La serie di potenzeP∞
k=1kak(x−x0)k−1ha lo stesso raggio di convergenza r e
f′(x) = X∞ k=1
kak(x − x0)k−1, ∀x ∈ (x0− r, x0+ r) , (3) La serie di potenze P∞
k=0 ak
k+1(x − x0)k+1 ha lo stesso raggio di convergenza r e
x
Z
x0
f (t)dt =
∞
X
k=0
ak
k + 1(x − x0)k+1, ∀x ∈ (x0− r, x0+ r) .
In altre parole, all’interno dell’insieme di convergenza si pu`o derivare ed integrare per serie.
• Applicazioni: serie di Taylor di log(1 + x)
• Esercizio: Trovare l’insieme in cui converge assolutamente la serie
+∞
X
k=0
[x(x + 1)]k 3kek .
• Esercizio: dire se in x0 = 0 la funzione f (x) = xx `e sviluppabile in serie di potenze di x, e/o in serie di potenze di altre funzioni.
• Esercizio: determinare i valori dei parametri α, λ ∈ R per i quali converge le serie
+∞
X
n=0
2 cos1
n− e−n21 − 1
nα− λ
.
• Esercizio: calcolare la derivata della funzione F (x) =
cos(tan x)
Z
(sin x)2
et2dt ,
e stabilire l’ordine di infinitesimo di F′(x) per x → 0.
Paragrafi di riferimento sul testo: 8.13.1, 9.9.
33
45. Mercoled`ı 15/12/2010
Riordinamenti di serie.
Teorema 45.1. Una serie che converge, ma non converge assolutamente pu`o essere riordinata per convergere a un numero arbitrario, o per divergere, o per essere irregolare. (s.d.)
Teorema 45.2. Se una serie converge assolutamente, tutti i suoi riordinamenti convergono alla sua stessa somma.
Intorni, punti di accumulazione, aperti, chiusi, frontiera, apertura e chiusura, insiemi compatti.
Esercizio 45.3. Studiare la convergenza delle seguenti serie
∞
X
n=1
Z∞
n
e−x2dx ,
∞
X
n=1
(−1)ntg 1 nα,
∞
X
n=1
(n!)b (an)!.
Paragrafi di riferimento sul testo: 4.1, 5.11, 6.5.
34