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Corso di Meccanica, Macchine e Impianti Termici CAPITOLO 3 DIAGRAMMA DELLE SOLLECITAZIONI INTERNE

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Anno Scolastico 2009/2010

Corso di Meccanica, Macchine e Impianti Termici

CAPITOLO 3

DIAGRAMMA DELLE SOLLECITAZIONI INTERNE

(2)

3.1. INTRODUZIONE

Consideriamo una struttura qualsiasi, per esempio una trave appoggiata, sollecitata da carichi generici. Dopo avere trovato le reazioni vincolari, il prossimo passo da fare è quello di disegnare i diagrammi delle sollecitazioni.

La trave per effetto dei carichi (carichi applicati e reazioni vincolari) subirà delle deformazioni e all’interno della trave nasceranno delle “tensioni” ; se queste tensioni superano quelle limite del materiale di cui essa è composta, allora la trave si rompe.

Quando applichiamo i carichi alla trave, succede che essa viene sollecitata cioè si vengono a creare delle sollecitazioni che deformano la trave.

Le sollecitazioni che noi considereremo sono:

- Sforzo normale (dovuto alle forze parallele alla trave) - Taglio (dovuto alle forze perpendicolari alla trave)

- Flessione (dovuta alle forze perpendicolari alla trave e/o ai momenti applicati) - Torsione (dovuta ai momenti che ruotano attorno all’asse della trave)

Vediamo adesso come si disegnano i diagrammi delle sollecitazione nella trave di cui

sopra. Il metodo è generico cioè la metodologia che andremo a vedere,vale per

qualsiasi trave comunque caricata e comunque disposta o vincolata.

(3)

3.2 DIAGRAMMA DELLO SFORZO NORMALE

F=10000N

5m 5m

N=2000N

F=10000N

5m 5m

N=2000N R

BV

=5000N R

AV

=5000N

R

AO

=2000N

-

A C B

N

Si parte da un’estremità della trave per esempio dal punto A e si immagina di camminare sulla trave procedendo a ritroso, guardando sempre avanti. Si sommano algebricamente (cioè col segno meno se producono compressione e più se producono trazione) passo passo, tutte le forze parallele alla trave. In ogni punto della trave lo sforzo normale sarà uguale alla somma algebrica di tutte le forze incontrate sino a quel punto. Attenzione a considerare soltanto le forze che stanno alla sinistra del punto in cui ci si trova.

Si traccia una linea parallela alla trave (A-B) che si chiama fondamentale e si assume per convenzione il segno positivo se le fibre sono tese e negativo se sono compresse.

Quindi in scala opportuna si riporta perpendicolarmente alla fondamentale in ogni punto

il valore dello sforzo normale.

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3.3 DIAGRAMMA DEL MOMENTO FLETTENTE

Si parte da un’estremità della trave per esempio dal punto A e si immagina di camminare sulla trave procedendo a ritroso, guardando sempre avanti. Si sommano algebricamente (cioè col segno meno se antiorari e più se orari) passo passo, tutti i momenti che ci sono applicati sulla trave compresi quelli creati dalle forze perpendicolari alla stessa, fatti rispetto al punto che si sta considerando. In ogni punto della trave lo sforzo di flessione (momento flettente) sarà uguale alla somma algebrica di tutti i momenti sino a quel punto calcolati ed eventualmente presenti. Attenzione a considerare soltanto le forze e i momenti che stanno alla sinistra del punto in cui ci si trova.

Si traccia una linea parallela alla trave (A-B) che si chiama fondamentale e si disegna per convenzione il diagramma dalla parte delle fibre tese. Quindi in scala opportuna si riporta perpendicolarmente alla fondamentale in ogni punto il valore del momento flettente calcolato in quel punto.

Questo diagramma, quando è completato, ci fa vedere come varia lo sforzo di flessione lungo l’asse della trave, cioè dove è maggiore, dove è minore dove è nullo e in quali parti è costante.

A B

5m 5m

F=10000N

N=2000N

A B

5m 5m

F=10000N

N=2000N R

AO

=2000N

R

AV

=5000N R

BV

=5000N

A C B

Mf

max

+

Quando c’è una cerniera o un carrello in quel punto il momento flettente è zero.

(5)

M

A

= 0 ; M

B

= 0 ;

5000 5 25000

AV

2

Mc = R ⋅ = L ⋅ = N m

Quando il carico è concentrato il diagramma del momento è triangolare.

3.4 DIAGRAMMA DEL TAGLIO

A B

5m 5m

F=10000N

N=2000N

A B

5m 5m

F=10000N

N=2000N R

AO

=2000N

R

AV

=5000N R

BV

=5000N

A + C B

-

( )

( )

5000

5000 5000 5000

A C SINISTRA C DESTRA B

T N

T N

T N

T N

=

=

= −

= −

-Quando il carico è concentrato il diagramma del taglio è rettangolare. Si parte da

un’estremità della trave per esempio dal punto A e si immagina di camminare sulla

trave procedendo a ritroso, guardando sempre avanti. Si sommano algebricamente

(cioè col segno meno se dirette verso il basso e più se dirette verso l’alto) passo passo,

tutte le forze perpendicolari alla trave. In ogni punto della trave lo sforzo di taglio sarà

uguale alla somma algebrica di tutte le forze incontrate sino a quel punto. Attenzione a

considerare soltanto le forze che stanno alla sinistra del punto in cui ci si trova. Si

traccia una linea parallela alla trave (A-B) che si chiama fondamentale e si assume per

convenzione il verso positivo sopra la fondamentale e negativo di sotto. Quindi in scala

opportuna si riporta perpendicolarmente alla fondamentale in ogni punto il valore dello

sforzo di taglio. Questo diagramma, quando è completato, ci fa vedere come varia lo

(6)

sforzo di taglio lungo l’asse della trave, cioè dove è maggiore, dove è minore dove è nullo e in quali parti è costante.

3.3 DIAGRAMMA DEL MOMENTO TORCENTE

Si parte da un’estremità della trave per esempio dal punto A e si immagina di camminare sulla trave procedendo a ritroso, guardando sempre avanti. Si sommano algebricamente (cioè col segno meno se antiorari e più se orari) passo passo, tutti i momenti torcenti che ci sono applicati sulla trave, fatti rispetto al punto che si sta considerando. In ogni punto della trave lo sforzo di torsione (momento torcente) sarà uguale alla somma algebrica di tutti i momenti torcenti sino a quel punto calcolati ed eventualmente presenti. Attenzione a considerare soltanto i momenti torcenti che stanno alla sinistra del punto in cui ci si trova.

Si traccia una linea parallela alla trave (A-B) che si chiama fondamentale e si disegna il diagramma del momento torcente. Quindi in scala opportuna si riporta perpendicolarmente alla fondamentale in ogni punto il valore del momento torcente calcolato in quel punto.

Questo diagramma, quando è completato, ci fa vedere come varia lo sforzo di torsione

lungo l’asse della trave, cioè dove è maggiore, dove è minore dove è nullo e in quali

parti è costante.

(7)

TRAVI A DUE APPOGGI

Schema di Carico Sforzo di Taglio Momento Flettente

A P B

l/2 l/2

V A = V B = P2

+

- T(x) = + P2 (x < l

2 ) T(x) = – P2 (x > l

2)

M(x) = P2 x (x < l 2) M max = P l 4

q

A B

l

+

-

V A = V B = q l 2

T(x) = q l2 – x T max = q l 2

M(x) = q x 2 (l – x) M max = q l 8 2

A B

l

q 0

+ -

l / 3

V A = q 0 l 6 V B = q 0 l

3

T(x) = q 0 2 l l 2

3 – x 2 M(x) = q 0 x

6 l (l 2 – x 2 ) M max = q 0 l 2

15,6

A B

l

C

-

T(x) = – Cl M(x) = Cl x

V A = – Cl V B = + Cl

A B

l C

a b -

T(x) = – Cl V A = – Cl

V B = + Cl

M(x) = Cl x

M(x) = Cl x

(8)

TRAVI A DUE APPOGGI

Schema di Carico Sforzo di Taglio Momento Flettente

A P B +

a b -

V A = P bl ; V B = P al T(x) = + P bl T(x) = – P al

M(x) = P bl x M(x) = P al x M max = P a b l

A B

a b

q +

-

V A = q a

2 l (2b + a) V B = q a 2 l 2

T(x) = q a 2b + a 2 l – x T(x) = – q a 2 l 2

M(x) = q x2 a 2b + a 2 l – x M(x) = q a 2 l x 2

TRAVI A MENSOLA P

l +

V A = P ; M A = P l T(x) = + P M(x) = P x ; M max = P l

l

q A

A

V A = q l ; M A = q l 2

2 T(x) = + q x ; T max = q l M(x) = q x 2 2 M max = q l 2 2

l q 0

V A = q 0 l

2 ; M A = q 0 l 2 6

T (x) = q 0 x 2 2 l T max = q 0 l

2

M(x) = q 0 x 3 6 l M max = q 0 l 2

6

l A

V A = 0 ; M A = C C

T = 0 M(x) = C

+

+

l

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