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Compatibilità tra ANF e quote integrative rendita Inail

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Academic year: 2022

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Compatibilità tra ANF e quote integrative rendita Inail

Figli inabili, quota integrativa della rendita; assegno nucleo familiare; agevolazioni fiscali. Messaggio INPS del 22/02/2021

Inail e le quote integrative:

Le quote integrative in Rendita costituiscono parte integrante della rendita, di cui seguono le vicende e pertanto cessano quando vengono meno le condizioni o superati i limiti per le concessioni. Le quote integrative hanno natura indennitaria, pertanto, non essendo assimilabili agli assegni familiari, sono cumulabili con altri trattamenti di famiglia.

Il concetto d'inabilità per i figli, ai fini del riconoscimento della quota integrativa nelle prestazioni economiche Inail, viene chiarita con Inail circolare n. 63 del 27 ottobre 1995, spiegando che per la concessione della quota o della rendita agli inabili si rende indispensabile la sussistenza di una grave infermità o difetto fisico o mentale che comporti un'assoluta e permanente impossibilità a svolgere qualsiasi attività lavorativa proficua.

Pertanto, al fine della corretta istruttoria della pratica si rendono necessari i seguenti adempimenti:

1. una visita medica per il riscontro obiettivo delle condizioni psico-fisiche dell'interessato, dalla quale dovrà scaturire una diagnosi circostanziata delle menomazioni ed un giudizio medico-legale in ordine alla possibilità dello stesso di attendere ad un proficuo lavoro;

2. una verifica (contestuale) da affidare ad un ispettore addetto alla vigilanza esterna oppure ad un funzionario socio-educativo volta ad accertare se in concreto l'interessato presti una qualsiasi attività lavorativa proficua.

Il perdurare di tali condizioni fisiche ed economiche dovrà essere oggetto di revisione periodica con cadenza biennale.

Compatibilita' tra assegni familiari INPS e quote integrative della rendita INAIL.

gli assegni familiari e gli altri trattamenti di famiglia comunque denominati, "hanno la natura di emolumenti integrativi in funzione diretta del carico familiare di chi percepisce la retribuzione o la pensione", mentre "la maggiorazione della rendita da infortunio ha natura indennitaria secondo l'art. 77 del T.U. n. 1124 del 1965, che, infatti, all'ultimo comma definisce tale maggiorazione quale parte integrante della rendita medesima".Circolare n°207 del 06/11/1986

INPS Messaggio n°754 del 22/02/2021

Con il presente messaggio, Inps fornisce precisazioni in merito all'accertamento e alla revisione dell’inabilità, prevista dalla normativa in materia di assegno per il nucleo familiare (ANF) di cui all’articolo 2 del decreto-legge 13 marzo 1988, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 maggio 1988, n. 153, in favore dei soggetti, minorenni inabili o maggiorenni inabili a proficuo lavoro, componenti il nucleo familiare del richiedente la prestazione.

Accertamento amministrativo per maggiorazione importo ANF

L’articolo 2, comma 2, del decreto-legge n. 69/1988, convertito, con modificazioni, dalla legge n.

153/1988, nel disporre che l’assegno in argomento compete in misura differenziata in rapporto al numero dei componenti e al reddito del nucleo familiare secondo specifiche tabelle, precisa che i

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livelli di reddito di tali tabelle sono aumentati per i nuclei familiari che “comprendono soggetti che si trovino, a causa di infermità o difetto fisico o mentale, nell’assoluta e permanente impossibilità di dedicarsi ad un proficuo lavoro, ovvero, se minorenni, che abbiano difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro età”.

Le disposizioni fornite dall’Istituto in materia di accertamentodell’inabilità ai fini dell’ANF prevedono che la certificazione medica presentata a corredo della domanda deve essere esaminata dall'Ufficio medico legale di Sede anche per i soggetti fruitori dell’indennità di frequenza al fine di valutare la effettiva “incapacità del minore a compiere gli atti della propria età” o, nel caso di componente maggiorenne, la “inabilità assoluta e permanente a proficuo lavoro” (cfr. la circolare n. 11/1999).

Per approfondire

Le quote integrative Inail requisiti per i figli:

Per gli eventi che ricadono nel regime di indennizzo del danno biologico, (D. Lgs. 38 del 2000) le quote integrative vanno applicate esclusivamente alla parte di rendita erogata per le conseguenze patrimoniali in quanto le quote integrative, avendo finalità di ristoro di un pregiudizio economico, non possono essere applicate alla quota di rendita che indennizza il danno biologico, la quale prescinde dalla capacità di produzione del reddito del danneggiato.

Requisiti per ciascuno dei figli legittimi, naturali, riconosciuti o riconoscibili, adottivi, indipendentemente dalla data di nascita e quindi anche se successiva all’evento.

fino al 18° anno di età, nessun requisito;

figli inabili, senza limiti di età, finchè dura l'inabilità

fino al 21° anno di età, frequenza di scuola media superiore o professionale, vivenza a carico e assenza di lavoro retribuito;

fino al 26° anno di età, frequenza di corso normale di laurea, vivenza a carico e assenza di lavoro retribuito;

Note correlate:

Art. 103 DpR 1124/1965 L’infortunato, nei riguardi del quale sia stata accertata un’inabilità permanente indennizzabile in rendita, deve presentare all’Istituto assicuratore, agli effetti della liquidazione delle quote integrative, la richiesta documentazione anagrafica.

La documentazione anagrafica non è richiesta in caso di indennizzo in capitale perché per detto indennizzo non sono previste quote integrative.

Sono compresi dal giorno della nascita, i figli concepiti alla data dell’evento; salvo prova contraria, si presumono concepiti alla data dell’evento i nati entro 300 giorni da tale data.

Con riferimento alla prescrizione del diritto alle quote integrative, Inail con la nota operativa n. 1694 del 19 febbraio 2013. chiarisce che cambia il termine prescrizionale per quanto concerne le quote integrative della rendita liquidata all’infortunato. Infatti, non si applica più la prescrizione triennale di cui all’art. 112 del T.U. INAIL, bensì quella quinquennale previsto dall’art. 2948 c.c.

La detrazione per i figli a carico, Guida agevolazioni Disabili 2020 Le detrazioni base

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Il contribuente che ha figli fiscalmente a carico ha diritto a una detrazione dall'Irpef il cui importo varia in funzione del suo reddito complessivo.

La norma ha stabilito detrazioni di base (o teoriche): l'importo effettivamente spettante diminuisce con l'aumentare del reddito, fino ad annullarsi quando il reddito complessivo arriva a 95.000 euro.

Attenzione: una persona si considera fiscalmente a carico di un suo familiare quando dispone di un reddito complessivo uguale o inferiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili. Solo per i figli di età non superiore a 24 anni, dal 1° gennaio 2019 questo limite è aumentato a 4.000 euro.

La detrazione di base per i figli a carico è attualmente pari a:

1.220 euro, per il figlio di età inferiore a tre anni

950 euro, se il figlio ha un'età pari o superiore a tre anni.

Se in famiglia ci sono più di tre figli a carico, questi importi aumentano di 200 euro per ciascun figlio, a partire dal primo.

La maggiore detrazione per il figlio disabile

Per il figlio disabile, riconosciuto tale ai sensi della legge n. 104 del 1992, si ha diritto all'ulteriore importo di 400 euro.

Se i figli sono più di uno, l'importo di 95.000 euro indicato nella formula va aumentato per tutti di 15.000 euro per ogni figlio successivo al primo. Pertanto, sarà pari a 110.000 euro nel caso di due figli a carico, a 125.000 per tre figli, a 140.000 per quattro, e così via.

La ripartizione tra i genitori

La detrazione per i figli va ripartita al 50% tra i genitori non legalmente ed effettivamente separati.

In alternativa, e se c'è accordo tra le parti, si può scegliere di attribuire tutta la detrazione al genitore che possiede il reddito più elevato. Questa facoltà consente a quest'ultimo, come per esempio nel caso di "incapienza" dell'imposta del genitore con reddito più basso, il godimento per intero delle detrazioni.

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Compatibilidad entre ANF (“Assegno al Nucleo Familiare”

subsidio familiar) y “Quote integrative” (cuota complementaria) de la Anualidad Inail

Hijos discapacitados, cuota complementaria de la anualidad; subsidio familiar; exenciones de impuestos. Mensaje INPS del 22/02/2021

Inail y las cuotas complementarias:

Las cuotas complementarias de la Anualidad son parte integrante de la Anualidad, cuyos eventos siguen y, por lo tanto, cesan cuando las condiciones dejan de ser válidas o se exceden los límites de las concesiones. Las cuotas complementarias tienen carácter indemnizatorio, y, por lo tanto, al no ser comparables a las asignaciones familiares, se pueden combinar con otras prestaciones familiares.

El concepto de discapacidad de los hijos, con el fin de reconocer la cuota complementaria por parte de Inail, se aclara con la circular Inail no. 63 de 27 de octubre de 1995, precisando que para el otorgamiento de la cuota o la anualidad de invalidez se requiere la existencia de una enfermedad grave o diferencia física o psíquica que implique una imposibilidad absoluta y permanente para realizar cualquier actividad laboral competente.

Entonces, a los efectos de una correcta investigación es necesario cumplir con las siguientes obligaciones:

1. un reconocimiento médico para la verificación objetiva de las condiciones psicofísicas del interesado, del que se debe derivar un diagnóstico detallado de las deficiencias y un juicio médico-legal sobre la posibilidad de que las mismas esperen un trabajo rentable;

2. una verificación – por parte de un inspector encargado de la vigilancia externa o de un funcionario socioeducativo – para comprobar si el interesado participa efectivamente en alguna actividad laboral rentable.

La persistencia de estas condiciones, tanto física como económica, està sujeta a revisiones periódicas cada dos años.

Compatibilidad entre el subsidio familiar del INPS y las cuotas complementarias de la anualidad del INAIL.

El subsidio familiar y otras prestaciones para las familias, "tienen el carácter de emolumentos complementarios en función directa de la carga familiar de quienes perciben el salario o pensión", mientras que "el aumento de la pensión por accidente tiene carácter indemnizatorio según el art.

77 de la Ley Consolidada nº 1124 de 1965, que, de hecho, en el último párrafo define este incremento como parte integrante de la propia anualidad ”. Circular nº 207 del 06/11/1986

Mensaje INPS No. 754 de 22/02/2021

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Con este mensaje, el INPS proporciona detalles sobre la evaluación y revisión de la incapacidad, prevista por la legislación sobre el subsidio familiar (ANF) a que se refiere el artículo 2 del decreto- ley de 13 de marzo de 1988, n. 69, convertido, con modificaciones, por la ley 13 de mayo de 1988, n. 153, a favor de sujetos, menores discapacitados o adultos incapaces de realizar un trabajo rentable, que conforman el núcleo familiar del solicitante del servicio.

Evaluación administrativa por aumento del monto de ANF

El artículo 2, párrafo 2, del decreto ley núm. 69/1988, convertido, con modificaciones, por ley n.

153/1988, al ordenar que el subsidio en cuestión compita de diferentes formas en relación al número de miembros y a los ingresos de la unidad familiar según tablas específicas, especifica que los niveles de ingresos de estas tablas se han incrementado para las familias que "incluyen sujetos que se encuentren, por enfermedad o defecto físico o psíquico, en la imposibilidad absoluta y permanente de dedicarse a un trabajo rentable, o, si son menores, que tengan dificultades persistentes para el desempeño de las tareas y funciones propias de su edad ”.

Las disposiciones previstas por el Instituto sobre la valoración de la incapacidad a efectos de la ANF establecen que la certificación médica presentada en apoyo de la solicitud debe ser examinada por el Consultorio Médico Legal de la Sede también para los sujetos beneficiarios del Indennità di Frequenza (subsidio de asistencia) para evaluar la "incapacidad real del menor para realizar los actos de su edad" o, en el caso de un miembro adulto, la "incapacidad absoluta y permanente para un trabajo rentable" (véase la circular nº 11/1999).

Para saber mas

Las cuotas complementarias Inail, requisitos para los hijos:

Para eventos que se encuadren en el esquema de “indennizzo del danno biologico”

(compensación por daño biológico) (Decreto Legislativo 38 de 2000), las cuotas suplementarias deben aplicarse exclusivamente a la parte de la anualidad pagada por las consecuencias financieras, como las cuotas suplementarias, con el propósito de restituir un perjuicio económico, no pueden aplicarse a la parte de la anualidad que compensa el daño biológico, que es independiente de la capacidad de generar ingresos del perjudicado.

Requisitos para cada uno de los hijos legítimos, naturales, adoptivos, reconocidos o reconocibles, con independencia de la fecha de nacimiento y por tanto incluso posterior al hecho.

hasta los 18 años, sin requisitos;

niños discapacitados, sin límite de edad, mientras dure la discapacidad

hasta 21 años de edad, asistencia a la escuela secundaria o escuela vocacional, a cargo y en ausencia de trabajo remunerado;

hasta los 26 años, asistencia a un curso normal de grado, a cargo y en ausencia de trabajo remunerado;

Notas relacionadas:

Art. 103 DpR 1124/1965 La persona lesionada, respecto de la cual se constate una incapacidad permanente con derecho a indemnización en renta vitalicia, deberá presentar

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al asegurador, a los efectos del pago de las cuotas complementarias, los datos personales requeridos.

La documentación de datos personales no es necesaria en el caso de una indemnización a tanto alzado porque no se prevén importes suplementarios para esta indemnización.

Los niños concebidos dentro de los 300 días siguientes a esa fecha se consideran como si fueron concebidos en la fecha del hecho, salvo prueba en contrario,.

Con referencia a la prescripción del derecho a cuotas suplementarias, Inail, con nota operativa núm. 1694 de 19 de febrero de 2013. aclara que cambia el plazo de prescripción respecto de las porciones suplementarias de la renta pagada al lesionado. De hecho, ya no se aplica la prescripción de tres años a que se refiere el art. 112 de la T.U. INAIL, sino la quinquenal prevista en el art. 2948 del Código Civil italiano

La deducción por hijos a cargo, Guía de Beneficios por discapacidad 2020 Las deducciones básicas

El contribuyente que tenga hijos fiscalmente a cargo tiene derecho a una deducción del impuesto sobre la renta de las personas físicas cuyo monto varía según sus ingresos totales.

La ley establecía deducciones básicas (o teóricas): la cantidad efectivamente adeudada disminuye con el aumento de los ingresos, hasta que se cancela cuando la renta total alcanza los 95.000 euros.

Atención: se considera que una persona es fiscalmente a cargo de un familiar cuando tiene una renta total igual o inferior a 2.840,51 euros, brutos deducibles. Solo para hijos hasta 24 años, a partir del 1 de enero de 2019 este límite se ha incrementado a 4.000 euros.

La deducción básica por hijos a cargo es actualmente igual a:

1.220 euros, para un hijo menor de tres años

950 euros, si el hijo tiene tres años o más.

Si hay más de tres hijos a cargo en la familia, estas cantidades aumentan en 200 € por cada hijo, comenzando por el primero.

La deducción más grande es para el hijo discapacitado

Para el hijo discapacitado, reconocido como tal por la ley núm. 104 de 1992, tienes derecho a la cantidad adicional de 400 euros.

Si hay más de un hijo, la cantidad de 95.000 euros indicada en la fórmula debe incrementarse en 15.000 euros por cada hijo siguiente al primero. Por tanto, será igual a 110.000 euros en el caso de dos hijos a cargo, 125.000 para tres hijos, 140.000 para cuatro, etc.

La distribución entre los padres

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La deducción por hijos debe dividirse hasta en un 50% entre padres que no estén legal y efectivamente separados. Alternativamente, y si hay acuerdo entre las partes, puede optar por atribuir toda la deducción al padre que tiene los ingresos más altos. Esta facultad permite a este último, como por ejemplo en el caso de "incapacidad" del impuesto del progenitor de menor renta, el pleno disfrute de las deducciones.

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