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Regolamento concernente il tirocinio e l esame finale di tirocinio

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(1)

37003 Preparatore chimico tecnico/Preparatrice chimico tecnica Chemikant/Chemikantin

Opérateur en chimie/Opératrice en chimie A. Regolamento concernente il tirocinio e l’esame finale di tirocinio B. Programma d’insegnamento professionale

Preparatore chimico tecnico/Preparatrice chimico tecnica

A

Regolamento

concernente il tirocinio e l’esame finale di tirocinio

del 26 maggio 1997

Il Dipartimento federale dell’economia pubblica,

visti gli articoli 12 capoverso 1, 39 capoverso 1 e 43 capoverso 1 della legge federale del 19 aprile 19781 sulla formazione professionale (detta qui di seguito

«legge federale»);

visti gli articoli 1 capoverso 1, 9 capoversi 3 a 6, 13 e 32 della relativa ordinanza d’esecuzione del 7 novembre 19792,

e gli articoli 57 dell’ordinanza 1 del 14 gennaio 19663 concernente la legge sul lavoro, ordina:

1 Tirocinio

11 Condizioni

Art. 1 Designazione, inizio e durata

1 La designazione della professione è preparatore chimico tecnico/preparatrice chimico tecnica.

2 Il preparatore chimico tecnico impiega installazioni altamente automatizzate per la produzione ecologica e sicura di prodotti chimici o per lo sviluppo di processi di fabbricazione. Egli svolge i processi di produzione in maniera autonoma e giudica le operazioni svolte ed i risultati in base alle conoscenze acquisite sui prodotti, sugli impianti e sulle tecniche di produzione.

3 Il tirocinio dura tre anni. Esso inizia con l’anno scolastico della rispettiva scuola professionale.

1 RS 412.10 2 RS 412.101 3 RS 822.111

(2)

4 Giusta l’articolo 4 capoverso 8 lettera a del presente regolamento, l’apprendista deve presentare un certificato medico prima dell’inizio del tirocinio.

Art. 2 Idoneità dell’azienda

1 Gli apprendisti possono essere formati soltanto nelle aziende che garantiscono di impartire integralmente il programma d’insegnamento descritto all’articolo 5.

2 Le aziende di tirocinio, che non sono in grado d’impartire l’insegnamento di sin- gole parti del programma di formazione giusta l’articolo 5, possono formare appren- disti soltanto se si impegnano a lasciar apprendere loro tali campi in un’altra azien- da. Quest’ultima, il contenuto e la durata della formazione completiva sono contem- plate nel contratto di tirocinio.

3 Sono autorizzati a formare apprendisti:

– i preparatori chimici tecnici qualificati, che hanno lavorato per almeno 4 an- ni del campo professionale;

– coloro che hanno concluso gli studi presso una scuola universitaria o presso una scuola universitaria professionale in un settore corrispondente.

4 Per garantire un’istruzione metodicamente corretta, la formazione avviene confor- memente ad un modello di guida metodica4, elaborato in base all’articolo 5 del presente regolamento.

5 L’idoneità di un’azienda di tirocinio è determinata dalla competente autorità canto- nale. Restano riservate le disposizioni generali per la formazione di apprendisti contemplate nella legge federale.

Art. 3 Numero massimo di apprendisti

1 Un’azienda di tirocinio può formare:

1 apprendista, se il maestro di tirocinio lavora da solo; un secondo apprendista può essere assunto al momento in cui il primo inizia il suo ultimo anno di tirocinio;

2 apprendisti, se sono occupati stabilmente almeno 2 specialisti;

1 apprendista in più per ogni ulteriori 2 specialisti occupati stabilmente.

2 Sono considerati specialisti, rispettivamente maestri di tirocinio, ai fini della de- terminazione del numero massimo di apprendisti le persone autorizzate a formare apprendisti secondo l’articolo 2 capoverso 3, senza considerare la durata dell’espe- rienza professionale richiesta.

3 L’assunzione di apprendisti dev’essere ripartita proporzionalmente sui singoli anni di tirocinio.

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12 Programma di formazione per l’azienda

Art. 4 Direttive generali

1 La formazione sviluppa le attitudini e le conoscenze professionali, promuove le capacità interdisciplinari, la comprensione di procedimenti tecnici e comunicativi, il pensiero correlativo come pure lo sviluppo della personalità. In questo modo assicu- ra l’acquisizione delle competenze necessarie per esercitare la professione con successo e in modo responsabile e getta le basi per un apprendimento che si prolun- ga per tutta la vita.

2 All’inizio del tirocinio, l’azienda assegna all’apprendista gli impianti e gli attrezzi necessari.

3 Prima dell’esecuzione di un nuovo lavoro, l’apprendista dev’essere informato tempestivamente sui pericoli d’infortunio e di pregiudizio per la salute, sull’uso e l’applicazione di mezzi protettivi, personali e generali, nonché sui provvedimenti relativi alla salvaguardia dell’ambiente. A tale proposito occorre mettergli a disposi- zione le pertinenti prescrizioni, in particolare quelle:

– della Legge sul lavoro e la relativa Ordinanza 3 (protezione della salute) – della Legge sull’assicurazione contro gli infortuni e relativa Ordinanza sulla

prevenzione degli infortuni, come pure

– le direttive della commissione di coordinazione federale per la sicurezza sul lavoro e dell’INSAI.

4 La prima volta che l’apprendista esegue lavori pericolosi va seguito passo. Nel corso del tirocinio, quando il grado di qualificazione aumenta, la sorveglianza può venir allentata.

5 Allo scopo di promuovere l’abilità professionale dell’apprendista, tutti i lavori devono essere ripetuti alternativamente. Egli dev’essere formato in modo che, alla fine del tirocinio, sia in grado di eseguire da solo e in un periodo di tempo adeguato tutti i lavori menzionati nel programma d’insegnamento.

6 Il maestro di tirocinio redige periodicamente, di regola ogni semestre, un rapporto5 sullo stato di formazione dell’apprendista, rapporto che viene discusso con quest’ul- timo e che dev’essere portato a conoscenza del suo rappresentante legale.

7 I titolari dell’attestato di capacità di preparatore chimico tecnico sono autorizzati in base alla loro formazione ed alle disposizioni della legislazione sui veleni6, ad essere designati nell’autorizzazione generale C) quali persone responsabili per il commercio dei veleni.

8 L’articolo 5 del programma di formazione enumera le attività vietate ai giovani a norma dell’articolo 54 dell’Ordinanza 1 concernente la legge sul lavoro. L’esercizio di questa attività nell’ambito della formazione professionale è tuttavia autorizzato dal presente regolamento in virtù dell’articolo 57 della citata ordinanza, che pone le condizioni seguenti:

5 I formulari per il rapporto possono essere ottenuti presso gli uffici cantonali responsabili della formazione professionale.

6 RS 814.801

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a. il certificato medico che l’apprendista deve presentare prima dell’inizio del tirocinio, secondo l’articolo 1 capoverso 4, considera diversi aspetti della medicina del lavoro e stabilisce se il giovane è idoneo a svolgere, con o sen- za riserve, i lavori previsti dal regolamento. Al contratto di tirocinio va alle- gato il relativo certificato di idoneità;

b. la formazione progressiva dell’apprendista è garantita in virtù dell’articolo 5 capoverso 1 in relazione all’articolo 4 capoversi 3 e 4 e all’articolo 5 capo- versi 4 e 5;

c. si designa una persona responsabile della formazione e della sicurezza dell’apprendista, in virtù dell’articolo 2 capoverso 3.

Art. 5 Lavori pratici e conoscenze professionali

1 In rispetto della sicurezza professionale l’apprendista:

a. dev’essere introdotto nelle diversi fasi di fabbricazione in locali adeguati;

b. dev’essere formato secondo quanto previsto dal piano di introduzione, capo- verso 2; allorché i pericoli nei quali incorre aumentano costantemente;

c. dev’essere sorvegliato; la sorveglianza segue di pari passo i progressi nella formazione, fino al momento in cui l’apprendista potrà lavorare in modo in- dipendente.

2 La formazione pratica e le relative conoscenze professionali comprendono:

1. La formazione di base giusta il capoverso 5 cifra 1, che costituisce la parte fondamentale della formazione e deve essere insegnata a tutti gli apprendisti, indipendentemente dal settore d’attività specifico dell’azienda di tirocinio.

2. La formazione specifica secondo il capoverso 5 cifra 2, che si riferisce al settore d’attività specifico dell’azienda di tirocinio.

La formazione di base e la formazione specifica sono strettamente connesse.

3 Gli obiettivi generali descrivono in modo generico e riassuntivo le conoscenze teoriche e pratiche richieste all’apprendista alla fine di ogni fase d’insegnamento.

Gli obiettivi particolari chiariscono nei dettagli quelli generali.

4 Obiettivi generali per i singoli anni di tirocinio:

Primo anno

– Beneficiare di una preparazione approfondita per operare su installazioni di produzione chimico-tecnica tenendo conto di tutti gli elementi determinanti, compresi gli aspetti di sicurezza sul lavoro, di ecologia, di garanzia di qua- lità come pure di comunicazione e di cooperazione.

– Lavorare in officine, laboratori, magazzini, su installazioni di produzione di energia e su altre installazioni adatte per la formazione di base o equipag- giate specificamente.

– Collaborare in ogni passo di fabbricazione e di lavorazione.

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Secondo anno

– Acquisire ampie conoscenze di base necessarie per la produzione chimico- tecnica.

– Preparare, eseguire e controllare autonomamente lo svolgimento di processi di produzione in collaborazione con tutti i servizi interessati conformemente alle regole di sicurezza e di protezione ambientale.

Terzo anno

– Impratichirsi in modo approfondito in almeno un campo specialistico dell’azienda di tirocinio.

– Cogliere l’opportunità per apprendere e approfondire le competenze sociali – Reagire in modo mirato a nuove situazioni.

– Eseguire autonomamente e secondo prescrizione processi di fabbricazione più complessi.

5 Obiettivi particolari per i singoli campi di formazione

1 Formazione di base

11 Sicurezza e protezione dell’ambiente

– Valutare l’idoneità delle misure di protezione personale e dei dispositivi di sicurezza sul posto di lavoro e saperli applicare.

– Descrivere i fattori che possono generare degli incidenti.

– Descrivere le misure preventive per evitare guasti come pure le procedure di allarme e il comportamento corretto d’assumere in caso di allarme.

– Adottare in caso di guasti i provvedimenti adeguati.

– Spiegare l’impiego dei mezzi di lotta antincendio disponibili nell’azienda ed effettuare esercitazioni pratiche di spegnimento.

– Prodigare i primi soccorsi e giustificare le misure adottate.

– Procedere allo smaltimento dei rifiuti rispettoso dell’ambiente.

– Rispettare i valori massimi consentiti per gli scarichi di aria ed acque reflue.

– Adottare provvedimenti adeguati per le situazioni di rischio d’inquinamento ambientale (suolo, acqua, aria).

12 Tecniche di lavoro per la preparazione e lo svolgimento di processi di fabbricazione

– Descrivere le esigenze in materia di sicurezza e di garanzia di qualità neces- sarie per i processi di produzione, le materie prime impiegate e i prodotti ottenuti.

– Manipolare i prodotti chimici nel rispetto delle regole di sicurezza e di pro- tezione ambientale.

– Effettuare lavori pratici di manutenzione e di controllo su installazioni di produzione chimico-tecniche.

– Effettuare, durante la produzione, analisi di controllo secondo diversi metodi.

– Capire ed utilizzare la terminologia di base nell’ambito del lavoro di labo- ratorio.

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13 Conduzione dei processi di produzione chimico-tecnica

– Padroneggiare i passi di fabbricazione e di trasformazione e applicarli a dei processi più complessi utilizzando la tecnologia più moderna.

– Impiegare le tecniche d’immagazzinamento, di trasporto, di frantumazione, di miscelazione, di riscaldamento, di raffreddamento e di separazione.

– Durante i processi effettuare autonomamente e conformemente alla pratica i controlli e i lavori di manutenzione richiesti dalle esigenze impiantistiche e dallo svolgimento della produzione.

– Applicare le tecniche di misurazione, di comando e di regolazione. Sapere rico- noscere errori e guasti e intervenire di conseguenza secondo le direttive del- l’azienda.

14 Documentazione

– Redigere e documentare anche con l’ausilio di tabelle e rappresentazioni grafi- che il protocollo di fabbricazione, il bilancio delle materie, il bilancio delle ener- gie, il rapporto sullo stato dell’installazione e dei lavori di manutenzione.

– Rappresentare le installazioni con l’aiuto di schemi funzionali.

– Utilizzare bibliografie specialistiche per la ricerca dati.

15 Contesto generale di fabbricazione

Caratterizzare i seguenti processi di fabbricazione; indicare il modo e l’importanza di come gli elementi interessati interagiscono tra di loro:

– processi di fabbricazione chimica (materie prime, prodotti, installazioni, si- curezza, ecologia, redditività, garanzia di qualità) e relativi lavori di con- trollo e manutenzione;

– processi aziendali: i diversi servizi ed istanze dell’azienda direttamente co- involte nei processi di produzione; le loro responsabilità nell’attività di pro- duzione.

2 Formazione specifica

La formazione specifica amplia e approfondisce la formazione di base introducendo lo studio di uno o più settori d’attività dell’azienda presso la quale si svolge il tiro- cinio. Essa esige dall’apprendista la capacità di mettere in pratica le sue conoscenze di fronte a situazioni nuove.

L’azienda di tirocinio completa il modello di guida metodica ai sensi dell’articolo 2 capoverso 4 con il piano di formazione interno dell’azienda che definisce gli obiet- tivi per la formazione specifica.

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13 Formazione nella scuola professionale

Art. 6

La scuola professionale impartisce l’istruzione in base al programma d’inse- gnamento emanato dall’Ufficio federale dell’industria, delle arti e mestieri e del lavoro7.

2 Esame finale

21 Svolgimento

Art. 7 Norme generali

1 All’esame finale di tirocinio l’apprendista deve dimostrare di aver raggiunto gli obiettivi d’insegnamento descritti nel regolamento di tirocinio e nel programma d’insegnamento.

2 L’esame è organizzato dai cantoni.

Art. 8 Organizzazione

1 L’autorità esaminatrice determina il luogo d’esame, in accordo con le aziende di tirocinio. All’apprendista dev’essere assegnato un posto di lavoro e gli si devono mettere a disposizione gli impianti necessari. Il materiale e i mezzi ausiliari che l’apprendista deve portare con sé all’esame gli sono resi noti nella convocazione.

2 L’esame nella materia «lavori pratici» si tiene in base ad un progetto e viene associa- to, per il contenuto e la durata, alla materia «conoscenze professionali» (tecnologia applicata e inglese professionale). Prima dell’esame l’apprendista può venir informato per iscritto sui temi del lavoro di progetto, compresi eventualmente quelli di tecnologia applicata. La scelta dei temi determinerà il momento dell’orientamento. L’infor- mazione, vincolata ai temi, dev’essere formulata chiaramente. Il compito dettagliato, come pure gli altri compiti d’esame, viene consegnato all’inizio dell’esame. All’occor- renza gli si daranno le spiegazioni del caso.

3 Conformemente alle direttive dell’autorità esaminatrice, al momento dell’iscri- zione all’esame l’azienda di tirocinio comunica la proposta di compito d’esame e il piano di formazione interno all’azienda, ai sensi dell’articolo 5 capoverso 5 cifra 2.

4 Nell’esame della materia «lavori pratici» possono venir utilizzati, quali mezzi ausiliari, documenti riguardanti la pratica.

Art. 9 Periti

1 L’autorità cantonale designa i periti d’esame. In primo luogo ci si avvale di coloro che hanno frequentato corsi per periti.

2 I periti provvedono affinché l’apprendista possa disporre di un periodo di tempo adeguato in tutti i lavori prescritti, al fine di assicurare un apprezzamento ineccepi- bile e completo dell’esame. Essi rendono attento l’apprendista che la mancata ese- cuzione dei compiti viene apprezzata con la nota 1.

7 Appendice al presente regolamento.

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3 Almeno un perito sorveglia l’esecuzione dei lavori d’esame e prende nota delle osservazioni fatte.

4 L’apprezzamento degli esami orali è effettuato da almeno due periti; uno di loro prende nota del colloquio d’esame.

5 I periti esaminano il candidato con calma e benevolenza. Le loro osservazioni devono essere oggettive.

6 L’apprezzamento dei lavori eseguiti è effettuato da almeno due periti.

22 Materie e materia d’esame

Art. 10 Materie d’esame

1 L’esame si suddivide nelle seguenti materie:

a. lavori pratici 30–120 ore;

b. conoscenze professionali (tecnologia applicata,

inglese professionale) 3–5 ore;

c. cultura generale (in base al regolamento concernente la cultura generale agli esami finali di tirocinio nelle professioni dell’industria e delle arti e mestieri).

Art. 11 Materia d’esame

1 Le esigenze d’esame si situano nell’ambito degli obiettivi generali contemplati dall’articolo 5 e dal programma d’insegnamento. Gli obiettivi particolari servono quale base per la scelta dei lavori d’esame.

Lavori pratici

2 L’apprendista si occupa approfonditamente di un ambito pertinente alla sua pro- fessione. Il compito d’esame comprende la pianificazione, l’esecuzione, il controllo e l’apprezzamento in questo ambito. Contiene pure gli elementi di correlazioni tecniche ed organizzative che richiedono all’apprendista la capacità di trasporre quanto acquisito in nuove situazioni.

L’apprendista redige un rapporto sull’insieme del suo lavoro d’esame. Questo rap- porto deve contenere anche delle informazioni relative alla sicurezza, all’ecologia e alla collaborazione con tutti i servizi coinvolti.

Conoscenze professionali (tecnologia applicata, inglese professionale)

3 Sono oggetto d’esame le conoscenze in tecnologia chimica applicata. I compiti sono preparati in modo da pretendere dall’apprendista l’applicazione delle cono- scenze di base e l’impiego dell’inglese professionale. L’esame può essere svolto in forma scritta, orale, secondo il sistema di domande con risposte a scelta o in forma combinata.

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23 Apprezzamento e note

Art. 12 Apprezzamento

1 I lavori d’esame vengono apprezzati in base alle materie e voci qui di seguito:

1. Materia d’esame: Lavori pratici Voce 1 Preparazione del lavoro Voce 2 Esecuzione

Voce 3 Rapporto

2. Materia d’esame: Conoscenze professionali

(tecnologia applicata, inglese professionale) Voce 1 Applicazione delle conoscenze di base con l’impiego di installazioni e

apparecchiature di produzione chimico-tecnica Voce 2 Conoscenze nell’ambito della formazione specifica Voce 3 Elaborazione e interpretazione di schemi e schizzi Voce 4 Elaborazione di dati relativi a processi chimico-tecnici Voce 5 Inglese professionale

Voce 6 Presentazione e comunicazione

2 Le prestazioni in ciascuna voce d’esame sono apprezzate in base all’articolo 13. Se per la determinazione della nota di una voce d’esame si ricorre dapprima a note parziali, quest’ultime vengono considerate conformemente alla loro importanza nel- l’ambito della voce d’esame8.

3 Le note delle materie sono determinate dalla media delle note delle voci d’esame.

Esse sono arrotondate a una decimale.

Art. 13 Valore delle note

1 Le prestazioni sono apprezzate con le note da 6 a 1. Il 4 e le note superiori desi- gnano prestazioni sufficienti; le note inferiori al 4 indicano prestazioni insufficienti.

Non sono ammesse altre note intermedie che i mezzi punti.

2 Graduatoria delle note

Nota Caratteristiche delle prove

6 Ottime qualitativamente e quantitativamente 5 Buone, confacenti alle esigenze

4 Rispondenti ai requisiti minimi

3 Deboli, incomplete

2 Molto deboli

1 Inutilizzabili o non eseguite

8 I moduli delle note possono essere ottenuti presso:

l’Associazione svizzera dei preparatori chimico tecnici e dei conduttori d’apparecchi dell’industria chimica (SCV);

la Società svizzera delle industrie chimiche (SSIC).

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Art. 14 Risultato

1 Il risultato dell’esame finale di tirocinio è espresso con una nota complessiva de- terminata dalle note seguenti:

– lavori pratici (conta il doppio), – conoscenze professionali,

– insegnamento delle conoscenze professionali, – cultura generale.

2 La nota della materia «insegnamento delle conoscenze professionali» corrisponde alla media di entrambe le seguenti note:

a. la nota scolastica, ottenuta dalle note semestrali nella materia «conoscenze di base»;

b. nota del test finale effettuato alla fine del 4. semestre concernente la materia

«conoscenze di base».

3 La nota complessiva è data dalla media di queste note (1/5 della somma delle note) ed è arrotondata a una decimale.

4 L’esame è superato se la nota nei lavori pratici, la nota nelle conoscenze profes- sionali come pure la nota complessiva non risultano inferiori al 4,0.

5 I candidati che hanno ottenuto una nota insufficiente nella materia «insegnamento delle conoscenze professionali» secondo il capoverso 2, hanno la possibilità di sostenere nuovamente il test finale nell’anno di tirocinio seguente. Se nell’intervallo viene assegnata una nuova nota scolastica, essa determina la nota della materia

«insegnamento delle conoscenze professionali», calcolata in base alle condizioni poste nel capoverso 2. In assenza di una nuova nota scolastica, la nota della materia

«insegnamento delle conoscenze professionali» è costituita unicamente dalla nota ottenuta nel test finale.

6 I ripetenti con una nota insufficiente nella materia «insegnamento delle conoscen- ze professionali» devono sostenere un esame nella materia «conoscenze di base». Si svolge per iscritto e dura 3–4 ore.

7 I detentori di un attestato di maturità professionale non devono sostenere l’esame nella materia «cultura generale». Il risultato dell’esame, in base al capoverso 1, la nota complessiva in base al capoverso 3 come pure le condizioni per il superamento dell’esame finale di tirocinio in base al capoverso 4, valgono pertanto senza la nota della materia «cultura generale».

Art. 15 Modulo delle note e rapporto dei periti

1 Le asserzioni del candidato, secondo cui non sarebbe stato istruito nelle tecniche e nelle conoscenze fondamentali, non possono essere prese in considerazione dai periti. Essi devono comunque annotare le sue affermazioni nel loro rapporto.

2 Qualora dall’esame risultassero lacune nella formazione aziendale o scolastica dell’ap- prendista, i periti indicano esattamente, sul modulo delle note, le loro constatazioni.

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Art. 16 Attestato di capacità

Chi ha superato l’esame riceve l’attestato federale di capacità, che conferisce al titolare il diritto di avvalersi della designazione, legalmente protetta, di «preparatore chimico tecnico qualificato»/«preparatrice chimico tecnica qualificata».

Art. 17 Rimedi giuridici

I ricorsi relativi all’esame finale di tirocinio sottostanno al diritto cantonale.

3 Disposizioni finali

Art. 18 Abrogazione dei diritto previgente

Il regolamento del 30 marzo 19829 concernente il tirocinio e l’esame finale di tiro- cinio dei preparatori chimico tecnici è abrogato.

Art. 19 Diritto transitorio

1 Gli apprendisti che hanno iniziato il loro tirocinio prima del 1° luglio 1997 lo portano a termine in base al regolamento antecedente.

2 Fino al 31 dicembre 2002 i ripetenti vengono esaminati, su richiesta, in base all’antecedente regolamento.

Art. 20 Entrata in vigore

Le disposizioni concernenti il tirocinio entrano in vigore il 1° luglio 1997, quelle rela- tive all’esame finale di tirocinio il 1° gennaio 2000.

26 maggio 1997 Dipartimento federale dell’economia pubblica:

Delamuraz

9 FF 1983 I 647

(12)

Preparatore chimico tecnico/Preparatrice chimico tecnica

B

Programma

d’insegnamento professionale

del 26 maggio 1997

L’Ufficio federale dell’industria, delle arti e mestieri e del lavoro (UFIAML), visto l’articolo 28 della legge federale del 19 aprile 197810 sulla formazione professionale;

e l’articolo 16 capoverso 1 dell’ordinanza del 14 giugno 197611 sull’educazione fisica nelle scuole professionali,

ordina:

1 In generale

11 Compiti della scuola professionale

La scuola professionale impartisce all’apprendista le necessarie conoscenze teoriche e di cultura generale. Questo insegnamento non ha come unico obiettivo la trasmissione di conoscenze basate sui fatti, bensì anche la trasmissione di conoscenze che permetta- no di orientarsi, di pensare e di comprendere in modo pluridisciplinare. L’insegna- mento privilegia lo studio indipendente e promuove lo sviluppo sociale e metodologi- co. La scuola professionale impartisce l’istruzione in base al presente programma12 e, nella strutturazione dell’insegnamento, tiene conto degli obiettivi previsti, per i singoli anni, dall’articolo 5 del regolamento di tirocinio. Su richiesta, il programma di lavoro interno della scuola, stilato su queste basi, è messo a disposizione dell’azienda di tiro- cinio.

12 Organizzazione

Le classi vengono costituite in base agli anni di tirocinio. Le deroghe a questo disci- plinamento necessitano dell’approvazione delle competenti autorità cantonali e dell’UFIAML.

10 RS 412.10

(13)

L’insegnamento obbligatorio è organizzato secondo le caratteristiche regionali della scuola e viene coordinato con l’insegnamento impartito alla scuola media professio- nale. Le aziende di tirocinio vengono consultate.

Un giorno di scuola, ginnastica e sport inclusi, non deve comprendere più di nove lezioni, la mezza giornata non più di cinque.

13 Tavola delle lezioni

13

131 In generale

Il numero di lezioni è vincolante. Le deroghe relative alla loro ripartizione sugli anni di tirocinio necessitano dell’approvazione delle autorità cantonali e dell’UFIAML.

anni di tirocinio

Materie14 Lezioni per

materia, valore

indicativo 1. 2. 3.

totale lezioni

21 Conoscenze di base 600 600

211 Tecnologia chimica

di base 280

212 Chimica/ecologia 160 213 Calcolo/informatica 160

22 Conoscenze professionali 360 360

221 Tecnologia applicata 240

222 Inglese 120

23 Cultura generale 360 360

24 Ginnastica e sport 240 24015

Total 1560

2 Insegnamento

Gli obiettivi generali descrivono in modo generico e riassuntivo le conoscenze teoriche e pratiche richieste all’apprendista alla fine del tirocinio. Gli obiettivi parti- colari chiariscono nei dettagli quelli generali.

13 Il lavoro di coordinazione con l’insegnamento alla scuola media professionale può essere ripreso dal modello di guida metodica (Cifra 11, nota a pié di pagina).

14 Suddivisione secondo cifra 2 Insegnamento.

15 In base all’articolo 4 dell’Ordinanza del 14 giugno 1976 sulla ginnastica e lo sport nelle scuole professionali.

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21 Conoscenze di base

211 Tecnologia chimica di base (ca. 280 lezioni)

Obiettivi generali

– Spiegare le operazioni fondamentali chimico tecniche con l’aiuto di schemi e schizzi, come pure il funzionamento e l’impiego di una scelta di apparec- chiature corrispondenti, conformi allo stato della tecnica.

– Spiegare i principi fisici (fenomeni) della tecnologia chimica e metterli in relazione con le operazioni fondamentali chimico tecniche e le apparec- chiature di produzione.

– Stabilire i legami tra le operazioni fondamentali chimico tecniche, le appa- recchiature corrispondenti, i materiali impiegati, le energie utilizzate con attuali aspetti di ecologia, di qualità, di sicurezza e di redditività.

– Descrivere i principi dell’automazione industriale e della loro applicazione alle apparecchiature e installazioni chimico-tecniche di produzione.

– Acquisire in modo autonomo, preferibilmente attraverso un lavoro di grup- po, le conoscenze necessarie per l’impiego di apparecchiature di produzione e per la comprensione del loro funzionamento, conformemente agli obiettivi generali sopraindicati.

Obiettivi particolari

Metodo d’apprendimento e tecnica di lavoro

– Descrivere i diversi metodi d’apprendimento e la tecnica di lavoro; saperli scegliere e applicare individualmente in funzione delle esigenze poste dalla situazione.

– Elaborare autonomamente gli obiettivi d’apprendimento ricorrendo a mezzi ausiliari.

– Lavorare in gruppo in modo mirato e sapere comunicare.

– Sapere rappresentare apparecchiature di produzione chimica con simboli e interpretare schemi.

Sostanze impiegate nei processi, materiali ed energie

– Spiegare e sapere differenziare i termini di: sostanze impiegate nei processi, materiali, energie e vettori energetici.

– Citare e sapere differenziare diversi tipi di sostanze impiegate nei processi, di materiali, di energie e di vettori energetici.

– Descrivere le proprietà e l’utilizzazione di sostanze impiegate nei processi, di materiali, di energie e di vettori energetici; imparare autonomamente a conoscerne delle altre e descriverle dando degli esempi.

– Citare i pericoli inerenti al lavoro con sostanze impiegate nei processi, mate-

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– Descrivere i tipi di deterioramento dei materiali e le misure per evitarli e ge- stirli.

– Spiegare con schizzi le funzioni dei più importanti dispositivi di guarnizione tra parti impiantistiche fisse e mobili.

– Spiegare con l’aiuto di schemi il principio del compressore frigorifero e cita- re degli esempi del suo impiego.

– Descrivere le possibilità di trasmissione dell’energia cinetica tra un ele- mento dell’impianto trainante ed uno trainato; spiegare i principi fisici corri- spondenti.

Automazione Tecnica di misura

– Spiegare le grandezze elementari e derivate dell’elettricità e le loro unità;

definirne le relazioni.

– Descrivere i concetti di corrente continua, di corrente alternata, di campo magnetico e di elettromagnete, spiegare i loro effetti come pure la funzione di qualche componente elettronico.

– Spiegare il fenomeno della pressione e della sua propagazione nei liquidi, come pure il comportamento di corpi quando immersi in liquidi.

– Definire il termine di misura e i principi della tecnica di misura con esempi pratici.

– Spiegare la funzione di trasmittori e citare i diversi tipi di registratori.

– Citare gli strumenti utilizzati per le grandezze misurate più frequentemente.

– Spiegare il funzionamento di apparecchi di misura elettrici e meccanici con l’aiuto di schizzi e specificare il loro campo d’applicazione.

Tecnica di comando

– Spiegare il termine «comando» con l’aiuto di esempi pratici.

– Spiegare schematicamente il principio di comando programmabile e gli elementi funzionali di un comando programmato.

– Rappresentare schematicamente un problema di comando tratto dalla pratica.

Tecnica di regolazione

– Spiegare il termine «regolazione» con l’aiuto di esempi pratici.

– Rappresentare schematicamente un circuito di regolazione e spiegare il suo funzionamento.

– Spiegare con l’aiuto di esempi pratici i principi di «Regolazione con e senza energia ausiliaria», «Regolazione ad azione continua e discontinua» e il comportamento dei regolatori P, PI, PID.

Tecnica di conduzione del processo

– Dare degli esempi d’utilizzo di ordinatori elettronici per la conduzione dei processi chimici e mostrare la loro importanza; spiegare l’interazione degli elementi di un sistema per la conduzione del processo con l’aiuto di uno schema.

(16)

Tecnica di deposito e di trasporto Tecnica di deposito

– Descrivere gli effetti delle forze sui corpi e indicare i fattori che influenzano la loro stabilità.

– Descrivere l’importanza del deposito delle sostanze impiegate nei processi, delle quantità depositate e dei luoghi preposti al deposito.

– Elaborare individualmente i tipi di deposito adeguati per piccole e grandi quantità delle sostanze impiegate nei processi solide, liquide e gassose.

– Spiegare l’interdipendenza tra pressione, temperatura e volume dei gas ed effettuare calcoli.

– Spiegare i concetti essenziali di sicurezza e di protezione dell’ambiente per i depositi, descrivere le misure di sicurezza necessarie, descrivere e motivare il comportamento d’adottare in caso di situazioni ad alto rischio.

– Conoscere il significato dei principali simboli di pericolo per il trasporto e il deposito di sostanze e prodotti; sapere utilizzare la documentazione speciali- stica per comprendere il significato di simboli meno conosciuti.

Tecnica di trasporto

– Spiegare il fenomeno dell’elettricità statica e commentare le misure di pre- venzione per evitarne i pericoli.

– Sapere differenziare tra energia cinetica ed energia potenziale.

– Definire le nozioni di flusso laminare e turbolento e spiegare la loro impor- tanza nella pratica; spiegare la perdita di carico in presenza di uno scorri- mento di fluido.

Trasporto di sostanze solide, liquide e gassose

– Citare e motivare i criteri di scelta riguardo ai tipi e ai mezzi di trasporto adeguati.

– Spiegare con l’aiuto di schizzi il funzionamento e descrivere il campo di ap- plicazione:

– d’un tipo d’installazione di trasporto meccanico e d’un tipo d’installa- zione di trasporto pneumatico per le sostanze solide,

– del travaso di liquidi per gravità, con gas compresso e sottovuoto, – di pompe per sostanze liquide,

– di pompe per il trasporto di gas in pressione o in depressione.

– Differenziare i principi di funzionamento della pompa volumetrica da quella centrifuga e indicare i fattori che determinano l’altezza di aspirazione e di mandata.

– Citare i tre gruppi principali di pompe per il trasporto di gas e indicare il lo- ro campo d’impiego; spiegare i principi di funzionamento di installazioni

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– Enumerare indipendentemente i principi di sicurezza vigenti per il trasporto di sostanze solide, liquide e gassose; ricavare e motivare le conseguenti mi- sure di prevenzione d’adottare.

Tubazioni e armature

– Citare le grandezze caratteristiche delle tubazioni; citare i tipi di raccordi e il loro campo d’applicazione.

– Citare i fattori all’origine di una possibile perdita di carico nelle tubazioni.

– Elencare e differenziare i diversi tipi di organi d’arresto.

– Descrivere con l’aiuto di schizzi i differenti tipi di organi d’arresto e di ser- vomotori; indicare il loro campo d’impiego.

– Spiegare con schizzi il principio di funzionamento di organi d’arresto auto- matici e il loro campo d’applicazione.

Tecnica di miscelazione In generale

– Spiegare le forze intermoleculari e mostrare il loro influsso sui processi di miscelazione e separazione.

– Presentare i campi d’applicazione più importanti della tecnica di miscela- zione.

– Spiegare con l’ausilio di esempi i termini tecnici utilizzati per caratterizzare i diversi tipi di miscugli; indicare i criteri per un’appropriata scelta di mi- scelatori; enumerare e motivare i fattori che influenzano il grado di miscela- zione.

– Spiegare con schizzi il funzionamento dei miscelatori a secco e giustificarne la loro scelta in funzione delle applicazioni.

– Citare i miscelatori idonei per processi fisico-chimici e biotecnologici indi- cando il loro campo d’applicazione; spiegare l’importanza della normalizza- zione dei miscelatori.

– Descrivere gli effetti di agitazione prodotti dai diversi tipi di agitatori; moti- vare il loro campo d’applicazione.

– Indicare i pericoli latenti per la sicurezza e quelli di inquinamento ambien- tale nelle operazioni di miscelazione; elaborare autonomamente le necessa- rie misure di sicurezza e commentarle.

Processi di separazione meccanica

– Spiegare le operazioni unitarie di frantumazione, vagliatura, filtrazione, depol- verazione, sedimentazione/decantazione; indicare il loro campo d’applicazione e commentarle con l’aiuto di esempi pratici.

– Enumerare i fattori che caratterizzano ogni operazione unitaria; commentare e argomentare il loro influsso sullo svolgimento del processo.

– Enumerare e descrivere i criteri che permettono la scelta di proces- si/apparecchiature adeguati.

(18)

– Stabilire il legame tra le diverse tecniche di frantumazione utilizzate e le proprietà meccaniche delle materie da frantumare.

– Spiegare con l’aiuto di schizzi il funzionamento di differenti apparecchiature di frantumazione e argomentare il loro campo di applicazione.

– Spiegare con l’aiuto d’uno schema a blocchi la disposizione di un impianto di macinazione.

– Spiegare con l’aiuto di uno schizzo il principio di funzionamento di un vaglio.

– Citare i mezzi di filtrazione e i coadiuvanti di filtrazione e indicare il loro campo di applicazione; spiegare con l’aiuto di schizzi il funzionamento di differenti apparecchiature di filtrazione continua e discontinua; motivare una loro scelta in funzione dell’applicazione pratica.

– Spiegare con l’aiuto di schizzi i diversi sistemi di depolverazione, sedimen- tazione/decantazione e il funzionamento delle apparecchiature corrispon- denti; motivare una loro scelta in funzione dell’applicazione.

– Indicare i pericoli latenti per la sicurezza e quelli d’inquinamento ambien- tale nell’applicazione di processi di separazione; elaborare autonomamente le misure di prevenzione adeguate e commentarle.

Processi di scambio di calore In generale

– Spiegare con l’aiuto di esempi pratici il comportamento delle sostanze solide, liquide e gassose con le variazioni di pressione e di temperatura, come pure i fenomeni calorici che generano dei cambiamenti di stato della materia.

– Descrivere i diversi modi di trasmissione del calore; spiegare con l’aiuto di schizzi la trasmissione di calore in apparecchiature, citare e correlare i fatto- ri che agiscono sulla trasmissione di calore.

– Spiegare i metodi d’isolazione termica e le loro applicazioni.

Sistemi e apparecchiature

– Distinguere tra lo scambio di calore diretto ed indiretto, tra lo scambio di calore equicorrente e controcorrente; indicare motivando i loro campi di ap- plicazione.

– Spiegare con l’aiuto di schizzi l’impiego di scambiatori di calore indiretti, le possibilità di scambio di calore indiretto nei contenitori agitati come pure il funzionamento di diversi sistemi di riscaldamento/raffreddamento; indicare argomentando il loro campo d’applicazione.

– Indicare i pericoli latenti per la sicurezza e quelli d’inquinamento ambien- tale in presenza di scambi di calore; descrivere ed elaborare autonomamente le misure di prevenzione necessarie.

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Metodi di separazione combinati

Essiccamento, evaporazione, distillazione, rettificazione

– Spiegare i processi, distinguerli e spiegare la loro applicazione con esempi pratici.

– Definire i concetti di evaporazione ed ebollizione utilizzando la curva della pressione di vapore; mettere in relazione l’evaporazione dei miscugli binari con la distillazione e la rettificazione.

– Citare i fattori che influenzano il rendimento di evaporazione e di essicca- mento; metterli in relazione tra di loro; descrivere e motivare la loro impor- tanza per la pratica.

– Distinguere tra essiccamento per contatto e per convezione; spiegare i criteri di scelta dei metodi e delle apparecchiature di essiccamento adeguati.

– Spiegare con l’aiuto di schizzi il funzionamento e motivare l’impiego dei seguenti sistemi di separazione:

– essiccatori per contatto, – essiccatori per convezione, – evaporatori diversi,

– procedimenti di distillazione diversi,

– diversi tipi di costruzione interna delle colonne.

– Spiegare con l’aiuto di un diagramma d’equilibrio delle fasi l’effetto di se- parazione della rettificazione.

– Descrivere con uno schema la struttura di un impianto di rettificazione.

– Indicare i pericoli latenti per la sicurezza e quelli d’inquinamento ambientale relativi all’essiccamento, all’evaporazione, alla distillazione e alla rettificazio- ne; citare ed elaborare autonomamente le misure di prevenzione necessarie.

Estrazione, cristallizzazione, sorbimento, scambio ionico, separazione con membrane semipermeabili

– Spiegare e differenziare i termini citati e indicarne le applicazioni pratiche.

– Citare i fattori che influenzano il rendimento d’estrazione, di cristallizzazio- ne, di sorbimento, di scambio ionico, di ultrafiltrazione e osmosi inversa; in- dicare la loro importanza nella pratica.

– Spiegare i criteri di scelta dei solventi per l’estrazione e la cristallizzazione.

– Rappresentare il funzionamento di apparecchiature d’estrazione solida/liquida e liquida/liquida; il procedimento di ricristallizzazione come pure d’assor- bimento, d’adsorbimento e di sorbimento chimico; motivarne l’impiego e de- scrivere lo svolgimento delle operazioni.

– Elaborare autonomamente con l’aiuto di documentazioni le caratteristiche di processo specifiche dei diversi agenti di sorbimento e motivarne le possibi- lità d’impiego.

– Indicare i pericoli latenti per la sicurezza e quelli d’inquinamento ambien- tale relativi ai processi succitati; descrivere ed elaborare autonomamente le misure di prevenzione necessarie.

(20)

212 Chimica/Ecologia (ca. 160 lezioni)

Obiettivi generali

– Sapere mettere in relazione i concetti fondamentali e le leggi della chimica con i procedimenti chimico-tecnici di produzione ed eseguire calcoli di chi- mica tratti dalla pratica.

– Dimostrare le proprie conoscenze sulle proprietà delle materie impiegate nei processi e dei materiali di costruzione come pure sulla legislazione sui vele- ni in modo da assicurare una loro manipolazione sicura.

– Dimostrare le proprie conoscenze in materia di ecologia e di sicurezza, indi- spensabili per una conduzione responsabile dei procedimenti di fabbricazio- ne chimica nel rispetto delle prescrizioni e della legislazione vigente in ma- teria.

– Essere in grado di attualizzare e ampliare autonomamente con mezzi ausilia- ri le proprie conoscenze in chimica/ecologia.

Obiettivi particolari Basi d’ecologia

– Descrivere la struttura e i meccanismi funzionali della materia vivente con l’esempio di batteri, funghi e cellule.

– Descrivere le nozioni di base di ecologia e spiegare con l’aiuto di schizzi i cicli ecologici.

– Descrivere l’impatto ambientale della produzione chimica e i concetti per un trattamento e uno smaltimento dei rifiuti rispettoso della legislazione vigente.

Legislazione sui veleni, commercio dei veleni16 – Presentare gli scopi della legislazione sui veleni.

– Conoscere i mezzi d’identificazione degli imballaggi e dei contenitori di so- stanze pericolose come pure le diciture che vi figurano; motivarli con le proprietà delle sostanze contenute.

– Nell’ambito della produzione citare e motivare altri esempi di applicazione della legislazione sui veleni con particolare riferimento ai prodotti toccati dall’«autorizzazione generale C»

– Spiegare i concetti contenuti nella legislazione sui veleni.

Chimica generale Struttura della materia

– Definire e spiegare con esempi i concetti di miscuglio, sostanza pura, ele- mento, legame, atomo, molecola e ione.

(21)

Struttura dell’atomo e sistema periodico

– Schizzare la struttura degli elementi della tabella periodica (fino al numero atomico 20) e spiegare i principi che regolano l’organizzazione del sistema periodico degli elementi.

Legame chimico

– Applicare la regola dell’ottetto alla formazione dei legami e spiegare i diffe- renti tipi di legami chimici.

Reazioni chimiche

– Formulare equazioni di reazioni chimiche.

– Applicare la legge di conservazione della massa ed effettuare calcoli stechio- metrici.

– Spiegare il concetto di reazione esotermica/endotermica e descrivere le mi- sure di sicurezza che ne derivano.

– Spiegare i fattori che influenzano la velocità di reazione e l’equilibrio chi- mico.

– Descrivere con l’aiuto di esempi l’effetto dei catalizzatori e dei biocataliz- zatori (enzimi).

– Citare degli elettroliti; spiegare i fenomeni della dissociazione e della proto- lisi con l’aiuto di esempi semplici e mettere in evidenza gli aspetti ecologici e di sicurezza che ne derivano.

– Spiegare i fenomeni di ossidazione e di riduzione, lo sviluppo di un incen- dio, d’una detonazione, d’una esplosione come pure i principi di lotta antin- cendio.

– Enunciare i pericoli che presentano i prodotti chimici impiegati nei processi e descrivere le relative misure di sicurezza.

– Dedurre dalla scala dei potenziali elettrochimici dei metalli i criteri per un loro impiego come materiali di costruzione.

– Citare le proprietà e i campi di applicazione di qualche materiale di costru- zione e determinare autonomamente le proprietà e le possibilità d’impiego di altri materiali con l’aiuto di una documentazione specialistica.

– Determinare autonomamente con l’aiuto di mezzi ausiliari (ad esempio le bibliografie professionali, le tabelle, il sistema periodico degli elementi e le banche dati) le proprietà fisiche e chimiche di qualche elemento e composto.

Chimica organica

– Spiegare il motivo che porta all’esistenza di un’immensa varietà di composti organici e descrivere i diversi modi per classificarli.

– Elaborare e descrivere le caratteristiche delle classi di composti organici quali gli alcoli, le ammine e gli acidi carbossilici secondo la sistematica seguente:

– definizione/classificazione, – nomenclatura,

– sintesi/produzione,

(22)

– proprietà fisiche,

– proprietà chimiche (reazioni),

– dati rilevanti per la sicurezza e aspetti ecologici, – impiego.

– Effettuare la stessa elaborazione per altre classi di composti con l’aiuto di documentazioni specialistiche.

213 Calcolo/informatica (ca. 160 lezioni)

Obiettivi generali

– Disporre delle basi per il calcolo professionale e per l’impiego di supporti informatici; saperle applicare nell’ambito professionale.

– Sapere destreggiarsi assennatamente con formule, cifre e unità SI utilizzan- do tabelle, calcolatrici e mezzi informatici.

– Trovare delle soluzioni per risolvere nuovi problemi di calcolo.

– Sapere attualizzare e ampliare le proprie conoscenze nell’ambito del calcolo e dell’informatica con l’aiuto di mezzi ausiliari.

Obiettivi particolari

Nozioni di base di aritmetica

– Spiegare il principio del sistema decimale ed estrapolarlo a dei sistemi di base diversa.

– Risolvere dei problemi pratici con numeri reali con l’aiuto delle quattro ope- razioni fondamentali, della regola del tre semplice e composto o con le pro- porzioni.

– Risolvere problemi con radici quadrate e cubiche con mezzi ausiliari.

– Stimare i risultati; interpretare i numeri scritti con la notazione scientifica (potenze di 10).

– Nozione di base d’algebra

– Trasformare le formule in funzione della variabile necessaria per risolvere un dato problema pratico.

Sistemi d’unità

– Citare le grandezze di base e le corrispondenti unità SI, come pure le gran- dezze derivate importanti per le applicazioni pratiche; spiegare le nuove unità di misura che ne derivano.

– Applicare i prefissi usuali e normalizzati per definire i multipli delle unità.

Informatica

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– Indicare i campi d’applicazione pratica di «software» diversi.

– Introdurre dati e ricercare informazioni da banche dati.

– Risolvere problemi pratici con programmi di calcoli in tabella e rappresenta- re i risultati graficamente.

Calcolo per problemi chimici, fisici e tecnologici

– Presentare i risultati di calcolo con una precisione significativa per la pratica.

– Effettuare calcoli di concentrazione e di miscelazione.

– Effettuare calcoli scelti di applicazione pratica di fisica-tecnica e chimica.

– Rappresentare graficamente una serie di misure e interpretare date rappre- sentazioni grafiche.

– Elaborare autonomamente, con l’aiuto di mezzi ausiliari, delle soluzioni per il calcolo relativo alla fisica-tecnica e alla chimica.

22 Conoscenze professionali

221 Tecnologia applicata (ca. 240 lezioni)

Obiettivi generali

– Approfondire quanto appreso con le conoscenze di base applicandole allo studio sul funzionamento e impiego di processi, di procedimenti e d’instal- lazioni di produzione chimica.

– Trattare autonomamente dei campi scelti di tecnologia chimica utilizzando mezzi ausiliari appropriati (ad esempio la documentazione tecnica specializ- zata, le bibliografie professionali, i modelli) e ricorrendo a dei metodi di la- voro adatti.

Obiettivi particolari

– Elaborare in maniera autonoma o in gruppo una scelta di procedimenti, lo svolgimento del lavoro, gli impianti applicando le conoscenze specifiche acquisite nelle materie di base, cioè:

– illustrare schizzi e schemi prodotti in modo autonomo;

– suddividere in processi chimici, fisici e tecnologici; descrivere gli stessi come pure le loro interazioni;

– esaminare e valutare in funzione della sicurezza del lavoro, della fun- zionalità e di garanzia di qualità, (sicurezza del prodotto, regole GMP = Good Manifacturing Practices);

– effettuare dei calcoli di tecnologia sulla base di grandezze misurate e con l’aiuto di mezzi ausiliari;

– proporre e motivare migliorie e alternative.

– Nel quadro degli obiettivi enunciati – interpretare le osservazioni e i risultati, – descrivere le nuove conoscenze e

– produrre la documentazione adeguata e presentarne i contenuti.

(24)

222 Inglese (ca. 120 lezioni)

Obiettivi generali

– Acquisire il vocabolario elementare e tecnico come pure le conoscenze gram- maticali necessarie per un impiego giudizioso dei documenti che riguardano la professione e alla comprensione di situazioni quotidiane tratte dal mondo del lavoro.

Obiettivi particolari Grammatica

– Applicare le principali regole grammaticali.

Comprensione dei testi

– Rendere il senso di un testo professionale in una delle lingue nazionali in forma scritta ed orale.

– Utilizzare un dizionario bilingue e le bibliografie specialistiche in lingua in- glese.

Comprensione orale, capacità d’espressione

– Capire il contenuto di osservazioni e direttive di ordine professionale.

– Capire il senso di un discorso professionale semplice.

23 Cultura generale (360 lezioni)

Fa stato il programma quadro d’insegnamento emanato dall’UFIAML per questa materia.

24 Ginnastica e sport (240 lezioni)

Fa stato il programma d’insegnamento emanato dall’UFIAML per questa materia.

3 Disposizioni finali

31 Abrogazione del diritto previgente

Il programma del 30 marzo 198217 per l’insegnamento professionale dei preparatori chimico tecnici è abrogato.

32 Diritto transitorio

Gli apprendisti, che hanno iniziato il loro tirocinio prima del 1° luglio 1997, sono

(25)

33 Entrata in vigore

Il presente programma d’insegnamento entra in vigore il 1° luglio 1997.

26 maggio 1997 Ufficio federale dell’industria,

delle arti e mestieri e del lavoro:

Il direttore: Nordmann

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