Riflessione e Rifrazione
CAPITOLO 5
Politecnico di Bari Ingegneria Elettrica, Corso di Fisica 3 Prof. G. Iaselli
1
Riflessione e rifrazione Onde elastiche
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Perturbazione prodotta dal movimento dell’estremità libera di una corda tesa con l’altra estremità fissata al muro.
∂
2ξ
∂ t
2= ν
2∂
2ξ
∂ x
2↔ ∂
2ξ
∂ t
2= T ρ
1⋅ ∂
2
ξ
∂ x
2con ν = T ρ
1L’onda incidente da vita nel punto di fissaggio a un’onda riflessa capovolta rispetto a quella incidente.
2
Riflessione e rifrazione Onde elastiche
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Perturbazione prodotta dal movimento dell’estremità libera di una corda tesa con l’altra estremità libera di muoversi in direzione verticale muro.
L’onda incidente in prossimità della giunzione produce lo spostamento dell’anello e l’onda riflessa non si inverte rispetto a quella incidente.
1 2
2 1 2
2 2
2 2 2
2
T
con T
1
ν ρ ξ
ρ ξ ξ
ν
ξ =
∂
⋅ ∂
∂ =
↔ ∂
∂
⋅ ∂
∂ =
∂
t x
t x
3
Riflessione e rifrazione Onde elastiche
ρ 1 ρ 2
ρ 1
ρ 2
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Più in generale nel passaggio da una corda ad un’altra
L’onda incidente nel passaggio da una porzione di corda a densità maggiore ad una a densità minore produce un’onda trasmessa e ad una riflessa, dove quest’ultima non si inverte rispetto all’onda incidente.
L’onda incidente nel passaggio da una porzione di corda (a densità minore ad una a densità maggiore genera un’onda trasmessa e un’onda riflessa dove quest’ultima è c a p o v o l t a r i s p e t t o a l l ’ o n d a incidente.
1 1
T
= ρ v
1 1
T
= ρ v
2 2
T
= ρ v
2 2
T
= ρ v
4
Si considera una corda sia costituita da due porzioni densità ρ 1 e ρ 2
Le velocità ν 1 e ν 2 di propagazione nei due mezzi sono diverse mentre la frequenza (f) e la pulsazione (ω) restano uguali
Equazioni delle tre onde
ξ i = ξ 0,i ⋅cos(k 1 x − ω t) → onda incidente ξ r = ξ 0,r ⋅cos(k 1 x + ω t) → onda riflessa ξ t = ξ 0,t ⋅cos(k 2 x − ω t) → onda trasmessa
T
T
2 2
2
1 1
1
ω ρ ω
ω ρ ω
⋅
=
=
⋅
=
= k v k v dove
Riflessione e rifrazione Onde elastiche
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5
Riflessione e rifrazione Onde elastiche
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Scelto un sistema di riferimento avente l’origine dell’asse orizzontale in corrispondenza del punto di giunzione tra i due mezzi, in ogni istante la somma tra l’onda riflessa (ξ r ) e l’onda incidente (ξ i ) deve essere pari all’onda rifratta (ξ t )
Per x=0 si ha:
ρ 1 ρ 2
t r
i ξ ξ
ξ + =
ξ t
r
i
ξ
ξ +
ξ 0,i + ξ 0,r = ξ 0,t
6
ξ
i(0, t) = ξ
0,i⋅cos(k
1x − ω t) = ξ
0,i⋅cos( ω t)
ξ
r(0, t) = ξ
0,r⋅cos(k
1x + ω t) = ξ
0,r⋅cos( ω t)
ξ
t(0, t) = ξ
0,t⋅cos(k
2x − ω t) = ξ
0,t⋅cos( ω t)
Riflessione e rifrazione Onde elastiche
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Inoltre l’espressione della forza nel punto di contatto lungo l’asse verticale
( )
0 0
T
=
= ⎥⎦ ⎤
⎢⎣ ⎡
∂
= ∂
⎥⎦ ⎤
⎢⎣ ⎡ +
∂
∂
x t x
r
i x
T ξ ξ
x ξ
−k 1 ξ 0,i sen( − ω t) − k 1 ξ 0,r sen( ω t) = −k 2 ξ 0,t sen( − ω t)
k 1 ( ξ 0,i − ξ 0,r ) = k 2 ξ 0,t ξ 0,i + ξ 0,r = ξ 0,t
7
Riflessione e rifrazione Onde elastiche
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k 1 ( ξ 0,i − ξ 0,r ) = k 2 ξ 0,t
ξ 0,r = k 1 − k 2 k 1 + k 2 ξ 0,i
ξ 0,t = 2k 1
k 2 + k 1 ξ 0,i
Ampiezza onda riflessa
Ampiezza onda trasmessa
Da cui è possibile definire i seguenti coefficienti Riflessione Trasmissione
r = ξ 0,r ξ 0,i =
ρ 1 − ρ 2
ρ 1 + ρ 2 t =
ξ 0,t ξ 0,i =
2 ρ 1 ρ 1 + ρ 2
ξ 0,i + ξ 0,r = ξ 0,t
8
Riflessione e rifrazione Onde elastiche
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Riflessione Trasmissione
r = ξ 0,r ξ 0,i =
ρ 1 − ρ 2
ρ 1 + ρ 2 t =
ξ 0,t ξ 0,i =
2 ρ 1 ρ 1 + ρ 2
Il coefficiente “t” è sempre positivo per cui l’onda trasmessa (ξ t ) è sempre in fase con l’onda incidente (ξ i );
Il coefficiente “r” è positivo ( se ρ 1 > ρ 2 (da mezzo più denso a mezzo meno denso) per cui l’onda riflessa (ξ r ) è in fase con l’onda incidente (ξ i );
Il coefficiente “r” è negativo se ρ 2 > ρ 1 (da mezzo meno denso a mezzo più denso) per cui l’onda riflessa (ξ r ) è in opposizione fase con l’onda incidente (ξ i ) e si capovolge;
9
Se l’onda incide su una corda pesante da una corda leggera (ρ 2 > ρ l ) si ha che l’onda riflessa è ridotta in ampiezza ed invertita mentre l’onda trasmessa ha un’ampiezza minore di quella dell’incidente ed una velocità minore rispetto alle altre due onde.
Riflessione e rifrazione Onde elastiche
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r = ξ
0,rξ
0,i=
ρ
1− ρ
2ρ
1+ ρ
2ξ 0,i + ξ 0,r = ξ 0,t ξ 0,i + r ξ 0,i = ξ 0,t
r < 0 l’onda riflessa è capovolta
10
Se l’onda incide su una corda leggera da una corda più pesante (ρ 1 > ρ 2 ), si ha che l’onda riflessa è ridotta in ampiezza e non invertita mentre l’onda trasmessa ha ampiezza minore rispetto a dell’incidente ed è caratterizzata da una velocità di propagazione maggiore rispetto a quella delle altre due onde.
Riflessione e rifrazione Onde elastiche
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r = ξ
0,rξ
0,i=
ρ
1− ρ
2ρ
1+ ρ
2ξ 0,i + ξ 0,r = ξ 0,t ξ 0,i + r ξ 0,i = ξ 0,t
r > 0 l’onda riflessa è in fase
11
L’intensità di un’onda (I) rappresenta il valor medio dell’energia che passa attraverso una sezione ortogonale alla direzione di propagazione per unità di tempo ed unità di area, in particolare per la corda si ha:
2 T
1 2
I i = 1 ρ 1 ω 2 v 1 ξ 0 2 , i = ρ 1 ω 2 ξ 0 2 , i
2 T 1 2
I r = 1 ρ 1 ω 2 v 1 ξ 0 2 , r = ρ 1 ω 2 r 2 ξ 0 2 , i
2 T
1 2
I t = 1 ρ 2 ω 2 v 2 ξ 0 2 , t = ρ 2 ω 2 t 2 ξ 0 2 , i
Onda incidente
Onda riflessa
Onda trasmessa
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Riflessione e rifrazione Onde elastiche
12
R = I
rI
i= ξ
0,r2ξ
0,i2= r
2
= ρ
1− ρ
2ρ
1+ ρ
2⎛
⎝⎜
⎞
⎠⎟
2
(
2 2 11)
22 1 2 2
, 0 1 1
2 , 0 2
2
4
I T I
ρ ρ
ρ ρ
ρ ρ ξ
ρ ξ ρ
= +
=
=
= t
v v
i t i
t
R+T=1
Coefficienti di riflessione R e di trasmissione T
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Riflessione e rifrazione Onde elastiche
Se definiamo
n
21= n
2n
1= v
1v
2= ρ
2ρ
1indice di rifrazione R = n
21−1
n
21+1
⎛
⎝⎜
⎞
⎠⎟
2
13
r = − n
21−1
n
21+1
Definiamo Impedenza della corda
Riflessione e rifrazione Onde elastiche
ρ
T Z =
r = ξ 0,r ξ 0,i =
Z 1 − Z 2
Z 1 + Z 2 1 2
1 ,
0 ,
0 2
Z Z
t Z
i t
= +
= ξ ξ
Per corde di ugual impedenza 0
, 0
,
0 =
=
i
r r
ξ ξ
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Riflessione e rifrazione
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0 0
c v k
k
v c
= λ = λ
Nel passaggio dal vuoto da un mezzo cambiano v, k, λ, mentre restano invariate (perché determinate dalla sorgente) f, ω
, 2
,
0 0
0
f
v k c
f
c = = =
= λ
λ π λ ω
v n = c
Indice di rifrazione
1
λ
v
1v
22
λ
n
1n
2n 21 = v 1
v 2 = c n 1
n 2
c = n 2 n 1
Nel passaggio fra due mezzi
Indice di rifrazione
15
Riflessione e rifrazione
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Indice di rifrazione L’indice di rifrazione assoluta di un mezzo n è dato dal rapporto fra la velocità della luce nel vuoto rispetto a quella nel mezzo in esame
ν n = c
1 1 2
,
2 n
n = n
16
Il principio di Huygens-Fresnel può essere enunciato nel modo seguente
“Ogni elemento di un fronte d’onda Σ può essere considerato come sorgente di onde sferiche secondarie che si propagano con la stessa velocità di fase dell’onda primaria. Il nuovo fronte d’onda Σ’ ad un istante successivo è dato dalla superficie tangente o inviluppo delle onde secondarie sferiche a tale istante di tempo”
Tuttavia costruire il nuovo fronte d’onda si utilizza solo la parte in avanti delle onde sferiche secondarie, e non viene in alcun modo giustificata l’eliminazione delle parti all’indietro delle onde sferiche secondarie.
Riflessione e rifrazione Principio di Huygens-Fresnel
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17
Riflessione e rifrazione Teorema di Kirchhoff
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Il teorema di Kirchhoff fornisce una base matematica al principio di Huygens-Fresnel
“Ogni elemento dΣ di una superficie d’onda Σ si può considerare formalmente come una sorgente di onde secondarie sferiche la cui ampiezza, proporzionale all’ampiezza dell’onda primaria e all’area dΣ, varia con l’angolo secondo il fattore direzionale f(θ)”.
ξ ( ) q ξ
p ( ) r = f ∫ Σ ( ) θ ξ ( ) q d Σ
( ) 2 cos 1
sferica onda
una Per
θ = + θ f
18
s
Riflessione e rifrazione Principio di Huygens-Fresnel
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Costruzione dei fronti d’onda di una onda piana
Costruzione dei fronti d’onda di una onda sferica
19
Riflessione e rifrazione
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Leggi di Snell Deduzione delle leggi della riflessione e rifrazione dal principio di Huygens-Fresnel
r
i ϑ
ϑ =
20
Riflessione e rifrazione
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Leggi di Snell Deduzione delle leggi della rifrazione dal principio di Huygens-Fresnel
21
Riflessione e rifrazione
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Leggi di Snell Deduzione delle leggi della rifrazione dal principio di Huygens-Fresnel
hd hdf sen
hd hde sen
t i
triangolo il
per
triangolo il
per
2 1
→
=
→
= ϑ λ ϑ λ
2 1 2
1
v v sen
sen
t
i = =
λ λ ϑ
ϑ
22
Riflessione e rifrazione Principio di Fermat
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“ Per andare da un punto all’altro, fra tutti i possibili percorsi la luce segue quello che richiede un tempo minimo rispetto ai percorsi vicini, con cui si possono congiungere i due punti ”
Conseguenza del principio di Fermat si ha che in un mezzo omogeneo ed isotropo in assenza di ostacoli i percorsi della luce sono rettilinei in quanto, essendo questi i più brevi, richiedono un tempo minimo.
geometrico Cammino
' L g = r + r
23
Riflessione e rifrazione Leggi di Snell
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( )
2percorso del raggio
2 2
2
+ + + − →
= a x b D x
L
Il tempo di percorrenza della luce, ossia t=L/c, deve essere minimo. La condizione richiede che dt/dx=0.
24
Deduzione delle leggi della riflessione dal principio di Fermat
Riflessione e rifrazione Leggi di Snell
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( ) 2 2 1 [ ( ) ] 2 ( ) 0
2 1
1
2 2 1/2⋅
2+ −
2 1/2⋅ ⋅ − =
− ⋅
⋅
⋅ +
⋅ ⋅
=
⋅
=
−b D x
−D x
x c x
c a dx
dL c dx
dt
( ) 2
2 2
2 b D x
x D x
a x
− +
= − +
→
=
→
= r i r
i sen
sen ϑ ϑ ϑ ϑ legge della riflessione
25
L = a
2+ x
2+ b
2+ D − x ( )
2Deduzione delle leggi della riflessione dal principio di Fermat
Riflessione e rifrazione Leggi di Snell
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L = L 1 + L 2 = a 2 + x 2 + b 2 + D − x ( ) 2
Il tempo t necessario per percorrere il tratto APB deve essere minimo e cioè richiede che x sia scelto in modo tale che dt/dx=0.
26
Deduzione delle leggi della rifrazione dal principio di Fermat
Riflessione e rifrazione Leggi di Snell
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Il tempo di percorrenza per andare da A a B, è dato dalla relazione:
c L c
L n L
t n L
t = L + → = 1 ⋅ 1 + 2 ⋅ 2 =
2 2 1
1
ν ν
L = L 1 + L 2 = a 2 + x 2 + b 2 + D − x ( ) 2
( ) 2 2 [ ( ) ] 2 ( ) 0
2
1
1 2 2 1/2 2⋅
2+ −
2 1/2⋅ ⋅ − =
− ⋅
⋅
⋅ +
⋅ ⋅
=
⋅
=
−b D x
−D x
c x n
x c a
n dx
dL c dx dt
( )
22 2 2
1 2
x D b
x n D
x a n x
− +
⋅ − + =
⋅
rifrazione della
legge
1 2 2
1
⋅ = ⋅ → = →
n n sen
sen sen n
sen n
t t i
i ϑ
ϑ ϑ ϑ
27
Riflessione e rifrazione Cammino ottico
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Cammino ottico L = n 1 ⋅ L 1 + n 2 ⋅ L 2
28
geometrico Cammino
' L g = r + r
Il cammino ottico deve essere
minimo
Onda caratterizzata frequenza f e lunghezza d’onda λ che attraverso due mezzi differenti
Se la superficie di separazione Σ è piana indefinita o curva con raggi di curvatura molto più grandi della lunghezza d’onda λ dell’onda incidente, l’incidenza dell’ onda sulla superficie di separazione da origine a un’onda riflessa e un’onda rifratta o trasmessa
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Riflessione e rifrazione Onde luminose
29
Laboratorio virtuale
Riflessione e rifrazione
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Onde luminose
sen ϑ i sen ϑ t =
n 2
n 1 = n 2,1
r
i ϑ
ϑ =
giacciono nel piano di incidenza
t r
i k k
k ! ! ! , ,
i
t sen
n
sen ϑ n ϑ
2
= 1 ϑ t < ϑ i
In questo caso n 2 > n 1
30
ϑ
iϑ
tn
1n
2Leggi di Snell
Riflessione e rifrazione
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Leggi di Snell
sen ϑ i sen ϑ t =
n 2
n 1 = n 2,1
i
t sen
n
sen ϑ n ϑ
2
= 1 ϑ i < ϑ t
Riflessione totale
In corrispondenza dell’angolo limite o critico θ 0 , l’angolo di rifrazione risulta pari a π/2; l’onda trasmessa è cioè tangente alla superficie Σ.
1 2
0
⎟⎟⎠ ⎞
⎜⎜⎝ ⎛
= n
arcsen n ϑ
In questo caso n 1 > n 2
31
ϑ
iϑ
tn
1n
2n
1n
2ϑ
tOnde luminose
Riflessione e rifrazione
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Onde luminose Effetti della rifrazione
32
Riflessione e rifrazione Onde luminose
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33
Effetti della riflessione totale
Riflessione e rifrazione
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Onde luminose
Fibre scintillanti
34
Riflessione e rifrazione
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Onde luminose
35
n 2 n 1
n 2 n 1
n 1 > n 2
La propagazione avviene all’interno del nucleo se se
ϕ
sen ϕ = n 1 2 − n 2 2
Riflessione e rifrazione
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Onde luminose
36
Fibra multimodale Raggio disperso
Modo di ordine alto Modo di ordine basso
Numero di modi M = 1 2
π dsen ϕ λ
λ d
Fibra monomodale
M = 0
Riflessione e rifrazione
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Onde luminose
37
Trasmissione dei segnali
1
Δt = 50 ⋅10
−9sec
f = 1
T = 0.2⋅10 9 Hz
Supponiamo che la sorgente produca impulsi brevissimi
S u p p o n i a m o c h e i l
rivelatore riesca a leggerli
Riflessione e rifrazione
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Onde luminose
38
Riflessione e rifrazione
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Dispersione della luce
)
( 2
λ A λ B
n = +
Formula d Cauchy
Fascio di onde luminose non monocromatico
39
Onde luminose
Riflessione e rifrazione
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Dispersione della luce
40 i
t sen
n
sen n ϑ
ϑ λ
)
2 (
= 1
Onde luminose
Riflessione e rifrazione
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Il prisma
Fascio di onde luminose non monocromatico
n = sen( α + δ m 2 ) sen α
2
Utilizzando luce monocromatica, dalla misura della deviazione del raggio, si può calcolare l’indice di rifrazione
41
Onde luminose
Riflessione e rifrazione
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Arcobaleno
42
Onde luminose
Riflessione e rifrazione
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Si considera un’onda armonica piana che si propaga nel mezzo 1 in direzione e attraversa la superficie di separazione tra i due mezzi isotropi e omogenei.
E ! i = E 0,i sen( !
k i ⋅ !r − ω t) E ! r = E 0,r sen( !
k r ⋅ !r − ω t) E ! t = E 0,t sen( !
k t ⋅ !r − ω t)
Onde EM - Formule di Fresnel
Definiamo il piano di incidenza π i n d i v i d u a t o d a l l a d i r e z i o n e d i propagazione dell’onda incidente e dalla normale alla superficie di separazione Σ nel punto di incidenza.
n 1
n 2 π k ! i
k ! t
k ! r
σ
43
k !
ik !
iRiflessione e rifrazione
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E i + E r = E t
Onde EM - Formule di Fresnel
Sulla superficie di separazione deve essere
n 1
n 2 π k ! i
k ! t
k ! r
σ
r k r
k r
k
ωt r
k ωt
r k ωt
r k
t r
i
t r
i ! ! ! " ! !
! !
! !
! !
⋅
=
⋅
=
⋅
→
−
⋅
=
−
⋅
=
−
⋅
E quindi
44
Definiamo il piano σ perpendicolare al
piano π e coincidente con la superficie di
separazione tra i due mezzi.
Riflessione e rifrazione
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Onde EM - Formule di Fresnel
k ! i ⋅ !r = !
k r ⋅ "r = ! k t ⋅ !r
45
k ix x + k iy y + k iz z =
= k rx x + k ry y + k rz z =
= k tx x + k ty y + k tz z
I vettori k i , k r e k t e sono nello stesso piano
y
x
π
Implica
Supponiamo k iz = 0
Allora
k ix x + k iy y + k iz z =
= k rx x + k ry y + k rz z =
= k tx x + k ty y + k tz z
anche k rz = 0, k tz = 0
Riflessione e rifrazione
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Onde EM - Formule di Fresnel Inoltre
46
k ix = k i sen θ i k rx = k r sen θ r k tx = k t sen θ t
sen ϑ i sen ϑ t =
k t
k i = v 1
v 2 = n 2
n 1 = n 2,1
r
i ϑ
ϑ =
Da cui
y
x
π
Abbiamo ritrovato la legge di Snell
k ix = k rx
k ix = k tx
Riflessione e rifrazione
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Onde EM - Formule di Fresnel
π
Se il campo elettrico incidente è polarizzato rettilinermente nel piano π, anche i campi elettrici riflesso e rifratto sono polarizzati rettilinearmente nel piano π
Onda polarizzata nel piano π ( Polarizzazione π )
π
( )
(
i t)
t i
t i
t i
i r
tg tg n
n
n n
E r E
θ θ
θ θ
θ θ
θ θ
π
π
+
= − +
= −
⎟⎟⎠ ⎞
⎜⎜⎝ ⎛
= cos cos
cos cos
1 2
1 2
, 0
, 0
(
i t) (
i t)
i t
t i
i i
t
n n
n E
t E
θ θ θ
θ
θ θ
θ θ
θ
π
π
= + −
= +
⎟⎟⎠
⎞
⎜⎜⎝
= ⎛
cos sin
cos sin
2 cos
cos
cos 2
1 2
1 ,
0 , 0
47
Riflessione e rifrazione
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One EM - Formule di Fresnel
48
π
π
⎟⎟⎠ ⎞
⎜⎜⎝
= ⎛
i r
E r E
, 0
, 0
π
π
⎟⎟⎠ ⎞
⎜⎜⎝
= ⎛
i t
E t E
, 0
, 0
Riflessione e rifrazione Onde EM - Formule di Fresnel
Politecnico di Bari Ingegneria Elettrica, Corso di Fisica 3 Prof. G. Iaselli
Onda polarizzata nel piano perpendicolare a π
( Polarizzazione σ )
i
π
E
E
iE
i( )
(
i t)
t i t
i
t i
i r
n n
n n
E r E
θ θ
θ θ θ
θ
θ θ
σ
σ
+
− − + =
= −
⎟⎟⎠ ⎞
⎜⎜⎝ ⎛
= sin
sin cos
cos
cos cos
2 1
2 1
, 0
, 0
(
i t)
i t
t i
i i
t
n n
n E
t E
θ θ
θ θ
θ θ
θ
σ
σ
= +
= +
⎟⎟⎠
⎞
⎜⎜⎝
= ⎛
sin
cos sin
2 cos
cos
cos 2
2 1
1 ,
0 , 0
Se il campo elettrico incidente è polarizzato rettilinermente nel piano perpendicolare a π, anche i campi elettrici riflesso e rifratto sono polarizzati rettilinearmente nel piano perpendicolare a p
π
49
Riflessione e rifrazione
Politecnico di Bari Ingegneria Elettrica, Corso di Fisica 3 Prof. G. Iaselli
Onde EM - Formule di Fresnel
I coefficienti t π e t σ sono sempre positivi; le onde trasmesse sono sempre in fase Il coefficiente r σ ha sempre segno negativo se n 1 < n 2 (l’onda riflessa è sfasata di π ); ha sempre segno positivo se n 1 > n 2 ;
Se n 1 < n 2 il coefficiente r π al crescere di θ i è dapprima positivo, poi si annulla e diventa negativo. Ha un comportamento esattamente contrario come segno se n 1 > n 2 ;
Nel caso n 1 > n 2 bisogna ricordare che superato l’angolo limite θ 0 si ha solo la riflessione, mentre nel caso n 1 < n 2 tutto l’intervallo da zero a π/2 è disponibile per la trasmissione ad eccezione del valore estremo π/2.
( )
(
i t)
t i t
i
t i
i r
tg tg n
n
n n
E r E
θ θ θ θ θ
θ θ
θ
π
π
+
= − +
= −
⎟⎟⎠ ⎞
⎜⎜⎝ ⎛
= cos cos
cos cos
1 2
1 2
, 0
, 0
(
i t) (
i t)
i t t
i i i
t
n n
n E
t E
θ θ θ
θ θ θ
θ
θ θ
π
π
= + −
= +
⎟⎟⎠ ⎞
⎜⎜⎝ ⎛
= sin sin
cos sin 2 cos
cos cos 2
1 2
1 ,
0 , 0
( )
(
i t)
t i t
i
t i
i r
n n
n n
E r E
θ θ
θ θ θ
θ
θ θ
σ
σ
+
− − + =
= −
⎟⎟⎠ ⎞
⎜⎜⎝ ⎛
= sin
sin cos
cos
cos cos
2 1
2 1
, 0
, 0
(
i t)
i t t
i i i
t
n n
n E
t E
θ θ
θ θ θ
θ θ
σ
σ
= +
= +
⎟⎟⎠ ⎞
⎜⎜⎝ ⎛
= sin
cos sin 2 cos cos
cos 2
2 1
1 ,
0 , 0
50
Riflessione e rifrazione Onde EM - Formule di Fresnel
Politecnico di Bari Ingegneria Elettrica, Corso di Fisica 3 Prof. G. Iaselli
Calcoliamo le potenze riflesse e trasmesse
51 Σ
0i
i
= Σ
0cos θ
Σ
t
t
= Σ
0cos θ
Σ
Σ
0r
t
= Σ
0cos θ
i
Σ
i
= Σ
0cos θ
Σ
W
iW
rW
tW
iRiflessione e rifrazione
Politecnico di Bari Ingegneria Elettrica, Corso di Fisica 3 Prof. G. Iaselli
Onde EM - Formule di Fresnel
( )
(
i t)
t i i
r i
i r r i
r
tg tg E
E I
I W
R W
θ
θ θ
θ
π π π
π
+
= −
⎟⎟⎠
⎞
⎜⎜⎝
= ⎛
⎟⎟⎠ ⎞
⎜⎜⎝ ⎛ Σ
= Σ
⎟⎟⎠ ⎞
⎜⎜⎝ ⎛
=
222
, 0
, 0
Calcoliamo la percentuale di potenza nel fascio riflesso
2
1 2
1
2, 0 1 1 2
, 0 1
1 i r r
i
v E I v E
I = ε = ε
( )
(
i t)
t i i
r i
i r r i
r
sen sen E
E I
I W
R W
θ θ
θ θ
σ σ σ
σ
+
= −
⎟⎟⎠ ⎞
⎜⎜⎝ ⎛
⎟⎟⎠ =
⎜⎜⎝ ⎞
⎛ Σ
= Σ
⎟⎟⎠ ⎞
⎜⎜⎝ ⎛
=
222
, 0
, 0
52
Riflessione e rifrazione
Politecnico di Bari Ingegneria Elettrica, Corso di Fisica 3 Prof. G. Iaselli
Onde EM - Formule di Fresnel
T
π= W
tW
i⎛
⎝⎜
⎞
⎠⎟
π= Σ
tI
rΣ
iI
i⎛
⎝⎜
⎞
⎠⎟
π= Σ
0cos θ
tI
tΣ
0cos θ
iI
i⎛
⎝⎜
⎞
⎠⎟
π= sin 2 θ
isen2 θ
tsin
2( θ
i+ θ
t) cos
2( θ
i− θ
t)
Calcoliamo la percentuale di potenza nel fascio trasmesso
2 , 0 2 2 2
, 0 1
1
2
1
2 1
t t
i
i
v E I v E
I = ε = ε
(
i t)
t i
i i
t t i
t
sen
I I W
T W
θ θ
θ θ
θ θ
σ σ
σ
= +
⎟⎟⎠ ⎞
⎜⎜⎝ ⎛ Σ
= Σ
⎟⎟⎠ ⎞
⎜⎜⎝ ⎛
=
20 0
sin
2 2
sin cos
cos
π
π R
T = 1 −
σ
σ R
T = 1 −
53
Riflessione e rifrazione
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Incidenza normale
Studiamo il caso di incidenza normale θ i = θ r = 0. Si ottiene:
n
1n
2π k ! i
k ! t
k ! r
σ Il piano π non è più definibile
2 1
2 1
, 0
, 0
n n
n n
E r E
i r
+
= −
⎟⎟⎠ ⎞
⎜⎜⎝ ⎛
=
σ σ
2 1
1 ,
0 ,
0 2
n n
n E
t E
i t
= +
⎟⎟⎠ ⎞
⎜⎜⎝ ⎛
=
σ σ
Infatti E 1 = E 0,i + E 0,r
E 2 = E 0,t E 0,i + E 0,r = E 0,t Inoltre per la conservazione dell’energia
t r
i I I
I = + n 1 E 0,i 2 = n 1 E 0,r 2 + n 2 E 0,t 2
/ ε
0ε
=
2
n 2
1 v E I
i= ε
Si ricordi che
54
Onde EM - Formule di Fresnel
Riflessione e rifrazione
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1 1
21 21 ,
0 , 0
+
− −
⎟⎟⎠ =
⎜⎜⎝ ⎞
= ⎛
n n E
r E
i r
σ
1 2
21 ,
0 , 0
= +
⎟⎟⎠ ⎞
⎜⎜⎝ ⎛
= E n
t E
i t
σ
2 21
2 21
2
, 0
, 0
) 1 (
) 1 (
+
= −
⎟⎟⎠ ⎞
⎜⎜⎝ ⎛
= n
n E
R E
i r
R T = 1 −
Per n = 1.5 solo circa il 4% dell’energia viene riflessa
55
Onde EM - Formule di Fresnel
Riflessione e rifrazione
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56
Onda polarizzata rettilinearmente
R = W
rW
i⎛
⎝⎜
⎞
⎠⎟ = R
π( I
iπI
i) + R
σ( I
iσI
i) T = W
tW
i⎛
⎝⎜
⎞
⎠⎟ = T
π( I
iπI
i) + T
σ( I
iσI
i)
Un fascio polarizzato in una direzione arbitraria può essere considerato come la somma delle sue componenti nel piano π e nel piano σ
Onde EM - Formule di Fresnel
π
σ
E π
E σ
E
σ E σ π
E π
β α
I
iπ= I
icos
2α
I
iσ= I
icos
2β
Riflessione e rifrazione
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Un fascio non polarizzato può essere considerato come metà nel piano π e metà nel piano σ
) R 2 (R
R = 1 π + σ
57
Onde EM - Formule di Fresnel
Riflessione e rifrazione
Politecnico di Bari Ingegneria Elettrica, Corso di Fisica 3 Prof. G. Iaselli
( )
(
i t)
t i i
r i
r
tg tg E
E I
R I
θ θ
θ θ
π π
π
+
= −
⎟⎟⎠ ⎞
⎜⎜⎝ ⎛
⎟⎟⎠ =
⎜⎜⎝ ⎞
= ⎛
222
, 0
, 0
0 R
2 /
=
→
= +
π
π θ
θ i t Se
Onde EM - Angolo di Brewster
58
Riflessione e rifrazione
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Angolo di Brewster
2
/ θ B + θ t = π Se
n ) tg
cos(
sen )
- 2 / sen(
sen sen
sen = = = B =
B B B
B t
B θ
θ θ θ
π θ θ
θ
) ( n tg
n arctg
B
B
=
=
θ
θ Nessun fascio riflesso per
questo angolo nel piano π
Onde EM - Angolo di Brewster
59
π
Riflessione e rifrazione
Politecnico di Bari Ingegneria Elettrica, Corso di Fisica 3 Prof. G. Iaselli
Un fascio non polarizzato può essere considerato come la somma delle sue componenti nel piano π e nel piano σ
) R 2 (R
R = 1 π + σ
Per incidenza ad un angolo θ B , la componente riflessa nel π è nulla mentre quella nel piano nel piano σ è non nulla
60
Onde EM - Angolo di Brewster
Riflessione e rifrazione
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Per incidenza multipla ad un angolo θ B , anche la componente trasmessa alla fine sarà polarizzata nel piano σ
61
Onde EM - Angolo di Brewster
I
0I
π+ I
σθ
iθ
tI f Onde elettromagnetiche
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Scomponiamo l’onda riflessa nelle direzioni parallela e perpendicolare al piano π (π è il piano di incidenza in figura)
( )
(
i t)
t i
tg I tg R
I
I θ θ θ θ
π
π +
= −
=
0 0 222 1 2
1 ( )
(
i t)
t i
sen I sen R
I
I θ θ θ θ
σ
σ +
= −
=
0 0 222 1 2
1
t
i n senθ
senθ =
Il polarizzatore blocca la componete nel piano σ (I σ ) e lascia passare la componete parallela a π (I π )
π
π I R
I
I f 0
2
= 1
=
62
Onde EM - Angolo di Brewster
Onde elettromagnetiche
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