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ANALISI MODALE

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Academic year: 2021

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David Vetturi

DIMI – Università degli Studi di Brescia

ANALISI MODALE

(introduzione)

ANALISI MODALE

Con il termineANALISI MODALEsi fa riferimento allo studio di sistemi dinamici e alla determinazione delle caratteristiche proprie dei parametri dinamici del sistema (auto-soluzioni).

In particolare attraverso l’analisi modale si ricercano, per un sistema dinamico:

• Le frequenze naturali (proprie)

• Il fattore di smorzamento ad esse associate

• I modi di vibrare (moti liberi) associate a ciascuna frequenza propria

ANALISI MODALE – 1 gdl

Per meglio comprendere quali siano le finalità dell’ANALISI MODALE è opportuno considerare il comportamento dinamico di un sistema ad un solo grado di libertà in regime dinamico (armonico)

Se lo spostamento del vincolo avviene con legge sinusoidale allora il moto della massa è determinabile per ogni frequenza del segnale in ingresso.

Sistema ad 1 gdl

Indicando con x(t) l’ingresso (spostamento del vincolo- accelerazione) e y(t) l’uscita (deflessione della molla), ipotizzando che la pulsazione dell’ingresso siaw, si ha:

ingresso uscita

sistema

(2)

2 Sistema ad 1 gdl

Il comportamento di questi sistemi può essere suddiviso in 3 diversi modalità.

• Per sollecitazioni con frequenze/pulsazioni inferiori alla frequenza naturale il sistema si comporta lasciando passare l’intero segnale

• Per frequenze attorno alla frequenza naturale il sistema amplifica l’ingresso

• Per segnali di ingresso con frequenze superiori a quella naturale il sistema si comporta come un filtro, isolando l’uscita dall’ingresso

Sistema ad 1 gdl

I parametri che caratterizzano un sistema da un gradi di libertà sono sostanzialmente tre.

• Frequenza (pulsazione) naturale o propria, solitamente indicata con il simbolown

• Fattore di smorzamento adimensionale, indicato con z, che indica con che rapidità avviene la transizione fra le tre zone di comportamento

• Modo di vibrare (deformata dinamica) che descrive il moto del sistema

Per un sistema ad un grado di libertà il modo di vibrare è caratterizzato esclusivamente dall’ampiezza del moto dell’unico punto considerato.

Sistema a più gdl

I sistemi reali raramente possono essere ricondotti ad un solo sistema ad un gradi di liberà (anche se molte realtà possono ragionevolmente essere studiate come questo caso semplice) ma presentano numerose frequenze di risonanza a ciascuna delle quali è associato un modo di vibrare.

ingresso

uscita sistema

Sistema a più gdl

Tuttavia il comportamento di un sistema complesso con più gradi di libertà può essere visto come la somma/sovrapposizione di n distinti sistemi ad un solo grado di libertà.

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Sistema a più gdl

Ciascuna di queste modalità di moto semplici è caratterizzata dai valori di:

• Frequenza propria

• Fattore di smorzamento

• Modo di vibrare (fattore di influenza su ogni singola uscita)

Parametri modali

Queste quantità rappresentano i parametri modali del sistema ed in particolare si che, per ogni frequenza propria/modo di vibrare:

• Il valore della frequenza propria è unico per tutte le uscite

• Il valore delfattore di smorzamentoè unico per tutte le uscite

• I valori dei fattori di influenza sono diversi per ogni singola uscita e rappresentano nel loro complesso il modo di vibrare del sistema a quella determinata frequenza

Punto di vista matematico Punto di vista matematico

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4

Punto di vista matematico Parametri modali

Il problema dell’Analisi Modale è dunque quello di determinare, per ogni grado di libertà, che si ipotizza per il sistema i seguenti valori

• Il valore dellafrequenza(pulsazione) propria -> 1 valore

• Il valore delfattore di smorzamento-> 1 valore

• I fattori di influenza (modi di vibrare) -> 2 valori per ciascuna uscita del sistema

Analisi Modale Sperimentale

Sperimentalmente è possibile determinare la FRF (funzione di risposta in frequenza o funzione di trasferimento armonica) misurando simultaneamente l’ingresso x(t) e le usciteyi(t)per ogni i-esima uscita.

ingresso

uscita sistema

x(t)

y1(t) y2(t) ym(t)

Analisi Modale Sperimentale

Passando nel dominio della frequenza l’ingresso e le uscite vengono rappresentate dalle loro trasformate di Fourire X(f) e le usciteYi(f)(per ogni i-esima uscita).

La funzione di trasferimento risulta dunqueHi(f)

ingresso

uscita sistema

x(t)

y1(t) y2(t) ym(t)

Per motivi computazionali è conveniente calcolare Hi(f) a partire daGxx(f)autospettro di X e daGyx(f)autospettro di Y rispetto ad X dove

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Analisi Modale Sperimentale

La funzioneHi(f)è una funzione complessa di variabile reale (f) e può essere rappresentata in modulo e fase o in parte reale e immaginaria.

I parametri modali possono essere identificati andando a sovrapporre alla funzione di trasferimento sperimentale Hi(f) una funzione teorica del tipo:

Per ogni uscita i e per ogni grado di libertà r.

Per ogni r si hanno: fnfrequenza naturale x coef. di smorzamento

Liparametro di partecipazione modale 18

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