in quanto il calore scambiato in quanto il calore scambiato dipende dal
dipende dal nel seguito di questo corso indicheremo il calore
nel seguito di questo corso indicheremo il calore infinitesimoinfinitesimo scambiato con il simbolo
scambiato con il simbolo dQdQ
ma dipende dal tipo di trasformazione termodinamica effettuatanon e’ un differenziale differenziale
esatt esattoo
se solo fosse possibile ipotizzare che
quantita’ infinitesima di calore, dQ,
si potrebbe ovviare a questo passando agli infinitesimi :
sarebbe possibile definire la capacita’
termica come fornendo calore ai corpi se ne aumenta la temperatura,
Capacita’ termica
la quantita’ di calore che occorre per modificare la temperatura di un un corpo
attenzione alla presenza di un T
Q C T
dove C e’ detta “capacita’termica “
si usa dire che il calore infinitesimo scambiato
in generale la capacita’ termica non e’ costante, ma dipende dalla temperatura
tuttavia la quantita’ di calore che occorre fornire per ottenere un certo incremento di temperatura
sottraendolo la si diminuisce
C dQ
dT
e’ direttamente proporzionale alla sua variazione di temperatura T =T2 -T1 da cui
non e’ univocamente determinata,
per ottenere una data variazione di temperatura infinitesima, dT,si debba fornire sempre la stessa
per questo motivo il calore infinitesimo e’ spesso indicato con il simbolo Q
ma deve restare comunque e sempre ma deve restare comunque e sempre inteso che
inteso che dQ non e’ un differenziale esatto dQ non e’ un differenziale esatto quindi ogni
quindi ogni volta occorrera’ specificare
volta occorrera’ specificare in quale modo si opera in quale modo si opera tipo di trasformazione termodinamica
tipo di trasformazione termodinamica effettuata
effettuata
d Q o anche come
se la forma funzionale e’ un differenziale esatto allora deve essere:
f f
df dx dy
x y
( , ) ( , )
g x y dx h x y dy ovvero f
x
( , )
g x y f
y
( , )
h x y
e
2
( )
h f f
x x y y x
2
( )
g f f
y y x x y
derivando la funzione g parzialmente rispetto ad y si ottiene derivando la funzione h parzialmente rispetto ad x si ottiene
sfruttando il fatto che l’ordine di derivazione non modifica il risultato si hagy hx in conclusione :
( , )x y ( , )x y
g h
y x
condizione necessaria e sufficiente affinche’ esista una funzione f(x,y) di cui la forma lineare ( , ) ( , )
g x y dx h x y dy sia un differenziale esatto e’ che si abbia vale la proprieta’ :2 f 2 f
x y y x
ossia l’ordine di derivazione e’ ininfluente ( a patto che il
f f
df dx dy
x y
il differenziale df di f(x,y) e’ per definizione : ( , ) ( , ) g x y dx h x y dy
date due diverse funzioni g ed h dipendenti , per semplicita’ , da due sole variabili x e y, la forma funzionale lineare si dice essere un differenziale esatto se
esiste una funzione f(x,y) di cui la forma funzionale lineare sia il differenziale
Nota matematica:
dominio delle funzioni sia semplicemente connesso)
dalla temperatura a cui avviene lo scambio di calore
per i metalli vale la legge di
Doulong e Petit: mole K
R J
Cm 3 24.9
il calore specifico molare dei metalli viceversa e’ pressocche’
costante in un ampio intervallo di temperature
n e’ il numero di moli
per i gas i calori specifici molari a volume costante volume costante e a pressione pressione costante
costante sono 1
( )
V V
c dQ
n dT 1
( )
p p
c dQ
n dT e
cv e cp dipendono dalla sostanza di cui e’ costituito il sistema, e
Q mc T
s
s
C
c m
percio’
si preferisce usare il da se la variazione di temperatura fosse cui
infinitesima si avrebbe s
dQ mc dT
infine: la capacita’ termica C dipende dalla massa del corpo come
“calore specifico” definito
definiti come: