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Che cosa sta cercando di dirci il Mercato delle Materie Prime?

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Academic year: 2022

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L’aumentare della Violenza fa Salire il Prezzo del Petrolio ‐ Le  continue e crescenti crisi tra le nazioni produttrici di petrolio del  mondo, in particolare la Libia, sono riuscite a portare verso l’alto i  prezzi delle materie prime. Recentemente, è stato riferito e 

confermato che le truppe del Colonnello Gheddafi hanno danneggiato  le infrastrutture e le strutture di diversi giacimenti petroliferi 

strategici nel tentativo di impedire alle truppe ribelli di utilizzare le  esportazioni di petrolio per raccogliere fondi per sostenere i propri  sforzi. 

Naturalmente, il prezzo del greggio è stato il principale beneficiario di  questo evento negativo, con i prezzi del greggio, sia per il Brent  trattato a Londra che per il WTI scambiato al NYMEX, che hanno  messo a segno massimi che non si vedevano da molti anni. Il prezzo 

più recente del futures a 1 mese del greggio Brent ha raggiunto i 124  dollari al barile. 

Ed il WTI (West Texas Intermediate) non è stato da meno e sta  rapidamente chiudendo il differenziale di prezzo rispetto al Brent con  il più recente prezzo a quasi 113 dollari al barile. 

Ma quanto potrà salire? 

Gli investitori si chiedono dove i prezzi elevati del petrolio rischiano di  andare se il conflitto in Libia andrà ancora avanti. O peggio, se il  conflitto dovesse diffondersi verso l'esterno ed estendersi ad altre  nazioni produttrici di petrolio, per esempio l'Arabia Saudita o l'Iran, e  poi? La principale preoccupazione tra gli investitori è la possibilità di  disordini civili nella monarchia dell’Arabia Saudita. L'Arabia Saudita  produce circa 10,121 milioni di barili al giorno, il primo produttore in  Medio Oriente, e secondo nel mondo solo alla Russia. 

11 Aprile, 2011

Che  cosa  sta  cercando  di  dirci  il  Mercato  delle 

Materie Prime?  

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Alcuni analisti credono che sia possibile che i prezzi del greggio  possano raggiungere un picco di ben 175 dollari al barile, anche se  ammettono che tale possibilità è remota e, se ciò dovesse accadere,  sarebbe abbastanza limitata nel tempo. 

Anche se i 175 dollari al barile potrebbero essere lontani, è probabile  che i prezzi continueranno a salire, così afferma il Fondo Monetario  Internazionale, che ha recentemente ammonito le economie del  mondo di doversi abituare a prezzi elevati, e di essere ben consci che  la domanda sta rapidamente superando l’offerta. Essi hanno temono  che anche le impennate dei prezzi a breve termine, così come quelle  

                       

che si stanno verificando in questi tempi, siano ancora  economicamente dannose. 

Oro e argento ‐ I prezzi del petrolio in crescita stanno certamente  alimentando le preoccupazioni inflazionistiche, ed anche spingendo il  prezzo delle altre materie prime verso nuovi massimi. L'escalation  delle tensioni geopolitiche sono in genere il catalizzatore che porta gli  investitori a cercare dei rifugi sicuri, ed il lingotto è stato a lungo  considerato dagli investitori come una copertura rifugio sicuro contro  l'inflazione. 

 

 

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Anche la recente mossa da parte della Banca Centrale Europea di  aumentare i tassi di interesse per combattere le pressioni 

inflazionistiche ha bloccato solo temporaneamente l'ascesa  inarrestabile dei prezzi dei metalli preziosi. L’oro, per esempio, ha  recentemente raggiunto un record a 1.469 dollari per oncia troy, e  questa settimana ha visto quattro giorni consecutivi di guadagni. 

Due dei principali motori della domanda d'oro, vale a dire lotte  politiche e l'inflazione galoppante, sono normalmente considerati  fattori negativi. Le preoccupazioni fiscali che si stanno diffondendo in  tutto il mondo, soprattutto nella zona Euro, e la recente minaccia di  chiusura da parte di un governo degli Stati Uniti, sono altri fattori che  stanno offrendo un supporto al metallo prezioso. Dalla fine di 

gennaio, il prezzo dell'oro è salito più del 10%, e alcuni analisti  prevedono che potrebbe presto superare i 1.500 dollari per oncia. 

 Anche i prezzi dell’Argento sono saliti la scorsa settimana,  raggiungendo i $40,73, un picco a 31 anni, prima di scendere  chiudendo a $40,50 per oncia, con un incremento del 2,4% in quel  giorno. 

Venerdì, il rapporto tra oro ed argento è sceso a un livello mai visto  in 28 anni, portandosi vicino a 35. Ancora più sorprendente è che  negli ultimi 8 anni, i prezzi dell'argento sono balzati in alto di quasi  l’800%. 

Secondo alcuni analisti, la salita dell’argento è dovuta quasi  esclusivamente agli speculatori e vi è una forte possibilità che  porteranno il prezzo di argento fino a 50 $ l'oncia nel breve termine. 

Altri, invece, suggeriscono che l'argento è solo un'altra bolla delle  materie prime, che potrebbe scoppiare in qualsiasi momento. 

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Allora, cosa ci sta segnalando il mercato delle materie prime? 

L'assunto base degli investitori è che i tassi di interesse effettivo siano al  momento negativi con l'inflazione nei paesi sviluppati che varia dal 2% al 4% 

(ex Giappone) ed i tassi di interesse che non superano l’1,25%; ciò significa  che il denaro vale meno di zero e quando si verifica questo fatto le materie  prime acquistano sempre più valore di conseguenza essendo spinte 

rapidamente verso l’alto. Ma questa è l'unica forza che spinge questa corsa? 

Prima di tutto per capire realmente la richiesta sia di metalli che di petrolio,  dobbiamo prima riportare il loro prezzo in termini reali. In altre parole,  poiché le materie prime sono scambiate in Dollari dobbiamo in primo luogo  neutralizzare dal loro prezzo la debolezza del Dollaro 

Il dollaro si è deprezzato circa del 6‐8% dall'inizio del 2011 nei confronti  della maggior parte delle valute. In altre parole le materie prime dovrebbero  guadagnare almeno il 6‐8% solo per mantenere il loro valore reale. Da inizio  anno il petrolio ha guadagnato circa il 22% e l’argento un sorprendente 34%,  dimostrando così che entrambi godono di una forte domanda fondamentale  in quanto hanno guadagnato in termini reali. L’oro comunque ha 

guadagnato un mero 3,87% rispetto all’inizio dell’anno. 

 

Un lauto guadagno per gli Investitori – Poiché l’oro ha effettivamente perso  un discreto valore da inizio anno, si può dire che la corsa dell’oro è 

strettamente connessa con la debolezza o la forza del Dollaro e nient'altro. 

Ciò significa che mentre la Fed prosegue nel QE (Quantitative easing) e  mantiene tassi di interesse estremamente bassi, l’oro potrebbe anche salire  fortemente superando il livello di 1.500 dollari. Ma poiché la politica di  stimolo della Fed è l'unica ragione, una volta che la Fed sospenderà i  sostegni e diventerà più conservativa, gli investitori alla velocità della luce  invertiranno le loro posizioni diventando ribassisti fornendo così il doppio  del potenziale a coloro che trasformeranno in tempo le proprie posizioni. 

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Allora Chi è stato il miglior Trader? 

  Questa settimana è stata dominata dalla forza dell’Euro in  seguito all’aumento dei tassi da parte della BCE, che, anche se  previsto, ha generato una robusta domanda per l’Euro. L’Euro  ha chiuso la settimana in crescita dell’1,4% rispetto al Dollaro  scivolando attraverso l’area a 1,42 molto vicino alla resistenza a  1,45. 

  Al secondo posto questa settimana troviamo il trader “VAG345” il quale ha  avuto un guadagno mensile del 54% con un notevole rapporto di successi  dell’88%. Il trader si è dedicato prevalentemente ad ottenere profitti nel  settore energetico comprando petrolio al momento della sua risalita oltre il  livello 110. Il trader ha comprato intorno a 109,26 e venduto oltre 110,5 dopo  la rottura della resistenza a 110. Il trader ha guadagnato il 29,7% 

nell’operazione ed ha conquistato il secondo posto nella classifica di questa  settimana. 

 

Il vincitore 

 

  Il vincitore per la settimana è il trader “ Loasdew” il quale ha guadagnato  oltre il 69% durante l’ultimo mese con un eccezionale rapporto di  successi del 100% nel medesimo periodo. Il trader si è concentrato  principalmente sul robusto movimento dell’argento entrando in 

acquisto sul metallo con due posizioni all’incirca a 37,2$ e rivendendo ad  oltre 40,30$. Il trader è stato in grado di guadagnare oltre il 50% su ogni  operazione ed ha chiuso la settimana al primo posto. 

 

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Strumento  Trend  Supporto II  Supporto I  Cambio a 

Pronti  Resistenza I  Resistenza II  EUR/USD 

 

1.4  1.42  1.444  1.45  1.47 

GBP/USD    1.582  1.620  1.638  1.64  1.678 

EUR/GBP   

0.8365  0.85  0.8820  0.887  0.895 

USD/CHF   

0.89  0.90  0.9087  0.93  0.95 

USD/JPY   

  80.95  82  84.62  86.3  87.77 

USD/CAD 

 

.9449  0.95  0.956  1.005  1.0220 

EUR/JPY 

 

114.8  120.3  122.28  125  130 

Oil   

100  105  111.79  113  115 

Gold 

 

1,400  1,412  1,467  1,480  1,500 

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Disconoscimento:

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