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https://archive.org/details/ceremonialedelco02unse

(4)
(5)

V I

«•>< *(

** .

(6)
(7)

CEREMONIALE

DEL CONCLAVE

O ESPOSIZIONE

DI CIÒ,

CHE SI SUOL PRATICARE

PER V ELEZIONE DEL

SOMMO PONTEFICE,

Corredato di

Note

, e del

nome

degli

Eminentissimi

Cri>fdinali viventi^

(

-

I

NVENEZIA,

M D C C

I C.

Per Antonio Rosa*

Con Licenza

de^Supériori.

(8)

O. R. I. N, C. D.

(9)

3

CEREMONIALE

DEL CONCLAVE.

I.

Uantunque T Elezione

del

SOMMO PONTEFICE

sia

un

affare dell’ultima

impor-

tanza, trattandosi di dar

per

essa

un Capò

alla

Chiesa,

c di

conservare mai sempre

in sua bellezza e

decoro

il

Mi-

stero gelosissimo dell’

Unità

,

non

pertanto se-

condo

la diversità de’

tempi)

è

levarie

agitazio- ni della

Chiesa

sino a’

tempi

di

Gregorio XV

questa elezione ,

abbenchè

créder la si

debba

in

ogni tempo opera

divina ,

come bene

ce lo

pro- va Scipione Ammirato (a),

crasi fatta in

mol-

te, e differenti

maniere

, tanto

per

ciò

che ri- guarda

la

forma

dell’elezione,

quanto

per ciò ch’appartiene alle

persone

degl’Elettori ,

come

spesso

anche troppo

si

può vedere

nella Storiadel- la

Chiesa,

e ne’ Scritti de’ SS. Padri.

Ma

in gene-

A

2. rale

(^) In disssrtat. polìt. lib, 3, c. i.

(10)

4 CEREMONIALE

rale In tre differenti guise appresso gli Scrittori Ecclesiastici ritrovansicreatii

Papi

sino da’

primi tempi

della

fondazione

della

Chiesa

, cioè

per

Istituzione

^

per Sostituitone^ e per Elezione» II

modo

d’Istituzione è stato praticato soltanto

una

volta.

Perocché Cristo Signore, Sommo

Sacerdo»

te, e Pontefice in eterno,

da

cui la

Chiesa Ro«

mana

ha,ottenuto il

Primato

(a)^ costituì S. Pie- tro , a cui già

promesso avea

sopra di tutti la

preeminenza

(^), Pontefice, ed istituiilo

suo Vi«

cario in terra (c).

Per

Sostituzione, e successio-

ne

ottenne il

Sommo

Pontificatonella

Chiesa

S.

Lino

[d)y quale sostituzione piace a’

Canonisti

di

chiamare

soltanto

raccomandazione

di S. Pietro,

o avvertimento da

lui dato a’ Fedeli (e).

Tutti

gli altri poi furon creati

Papi

per la via dell’Ele-

zione,

la quale per riguardo alla

maniera

divi«

desi in elezione

fer

ispirazione ,

per compromes-

so^ e per scrutinio^

che esporanno

in seguito

dopo

(a') Cap.

ha

'D&mìnus^ ip dist. cap. St veroy dist.

(^) Matthasi c. illis verbis: Tihì daho Clave; H^egnà Calar

um

.

(c) Allorché gli disse % Pasce aver tneas

^ Joan. c. 2i,

^

iz, cap consideratami ctl^. fidcs^ 50 dist. cap. Sditay de major.

&

obed. j e lo confermò con quelle parole:

"Ego rogabo prò

T^,

ne aeficiat fide; tua ,

ùucx

22, cap.

Sacrosanta, 22 dist.

{d) Iren. Ili, c. 3. Epiph. Hsres.

XXVII,

n. 6.

Eu-

seb Ili, Hist. c. z,

&

Chr, an. 69, 2.

Tomo

IV, 21.

&

cap. Si Petrus 8, q. i.

(f?) Barbosa de potest. Epìscopi part. i, tìt. i, c, 3. P.

Suarez de fide disp. io, se£I. 4. Micb. Rousselius lìb. x, Hist. Pontiéc. jurisdifl. cap. p, n. i.

(11)

fìÈL CONèt AVE. f

aopo

avere

brevemente premesso

cièj

thè

suol praticare avanti

che

i

Porporati

sh

chiudano

iit

Conclave,

e

procedano

all’

Elezione.

ir.

Nei mentre adunque che

sicelebranoaldefun- to

Papa

iconsueti Funerali per

^

continui giornijli

Cardinali dopo T Esequie

s’assenibrano frequentè-

menté

nella Sagrestìa di S. Pietro,

ove tengono

delle

Congregazioni per

ordinare ciò

che

risguar-

da

il

Conclave

, e per regolare gli affari corren-

ti.

A

queste

presiedono

i tre

primi

Cardinali ^

il

primo

cioè

d^ogni Ordine ^ ondè son

detti

Capi

d’

Ordine,

cioè il

Decano, b primo Vesco- vo,

il

primcHPrete,

ed il

primo Diacono

coi

Car-

dinal

Camerlingo;

i quali

hanno ancora

in

mano

il

Governo

della

Chiesa,

e dello Statò

(a),

III. In

una

di esse

Congregazioni

si

eleggono

di

nuovo, oppure

si

confermano

il

Generale

dì S.

Chiesa,

ed il

Governatore

di

Roma

j e si fa l’elezione del

Goverhator

del'

Conclave

, la

qua*

le suol cadere in

un

Prelato qualificato de’ Prin*

Cipali della

Córte.

Si

consegnano

alli Chiericidi Carriera, a tal effetto deputati, le Scritture della Datarìa, e della Segretaria db’

Brevi

u Éleggesi quello, che fer

deve l’Orazione Eligendo

Fon*, ùfice'^ e particolarmente si

deputano

i

Ministri

necessari pel

Conclave (^).

A q IV.

Il

{a)

Pius

IV

in Constit. in. lElìgendti. Nos- qua^itum.

Gregbr.

XV

in Coereni. §. gotnano

Pomrf &

etram

.

Cardin. de Luca Dott. Volg. Relai. della Curia

Romana

cap. 3, n. 3.

(^)

De

Luca ibid.

(12)

6 CEREMGNIALE

IV.

Il

Conclave non

è

propriamente

fisso ad al-

cun

luogo, e

dipende

da’Cardinali il concertare,

dopo

la

morte

del

Papa

, inqual

luogo

essi si chiu-

deranno. Non

per tanto da

qualche tempo

il

Pa-

lazzo di S. Pietro,

che

si

chiama

altramente il

Vaticano

, serve a questa

'Funzione, come

il luo-

go

il piu

comodo

e capace a

cagione

della gran-

dezza,

e della

maestà

della

Fabbrica,

della faci- lità a custodirlo,

dell’abbondanza

dell’

acque,

de’suoi grandi

Corridoj

e Gallerie, della

Gran Piazza

eh’ è davanti, ed infine per la

comodità

deir

Adorazione

del

Papa,

che si fa in S. Pie- tro.

Quindi

è che li Cardinali

non mettono

più in delibe^razione,

che

per formalità, in qual luo-

go

si terrà il

Conclave {a),

V.

Si fabbricano

adunque

in

un grande Appar- tamento

di cotesto

Palazzo Vaticano

tante picci.o- le Celle, quanti

sono

i Cardinali.

Queste

Cel- lule

sono

costrutte di tavole di

Abete,

e si fa in ciascuna

un Di

visorio per li Conclavisti de’

Car-

dinali, vai a dir^, perquelli

che

si

racchiudono con

essi nel

Cohclayc

, affine di servirli.

Sica- vano

le Cellule a sorte, ciascuna essendo notata col suo

numero

{b),

Evvi

tra ciascuna Cella

un

Passaticcio, allorché vi

sono molti Alloggiamen-

ti nella stessa Sala,

o Corridore

*

ma

se

ne

fa

ancora

in

camere

separate

con una

chiusura di

tavo-

{^a) Card, de Luca ibid. ^Tableau de la CoUr.de

Rome

8cc. eh. 3, Hist, des Conclaves.

(h) Pius IV,

Mandamur

y

&

Coeremon. Greg.

XV,

5. l(e "Divina»

(13)

DEL CONCLAVE. 7

tavole

; il

vuoto

,

che

resta ,

servendo

ai

Con-

clavisti. Si costruiscono codeste Cellule nel cor- so dei

p

giorni destinati ai Funerali del

defunto

Pontefice , nel qual

tempo ognuno va

a

vedere

il

Conclave. Esse sono

coperte al di Fuori di

Rascia

,

o

di

Camelotto verde

( alla riserva

di

quelle de’Cardinali,

che sono Creature

del

Papa

defunto , le quali

vengon

coperte di

una

Stoffa di color violetto scuro ) e ciascun

Cardinale

fa

metter

le sue

arme

sulla porta della sua Cellu- la .

Fra

le Cellule , e le finestre del

Palazzo ev-

vi

un Corridojo o

Galleria ,

che regna

per il

comodo

di tutto il

Conclave,

e

da

questa

Gal-

leria le Cellule

ricevono

la luce (a)

.

VI.

Il

giorno dopo

i’Esequie novendiali, vai a dire il

mattino

del

decimo giorno, dopo

la

morte

del

Papa,

li Cardinali si

radunano

nella Basilica di S. Pietro , cioè nella

Cappella

del

Coro

,

ove

dal

Decano

del

Sacro

Collegio,

o

esso

impedito

, dal

più vecchio Cardinale

si canta la

Messa

dello Spirito

Santo;

e

da qualche

Prela- to,

o

da altro

uomo

dotto sirecita

un

discorso, in cui

vengono

i

Padri

esortati, acciò,

deposto ogni

privato affetto

ed

inclinazione,

avendo

Id- dio solo avanti gli occhi, si

brighino unicamente

di

provvedere

la Santa

Romana ed Universale Chiesa

di

un

abile e

degno

Pastore , colla sol- lecitudine e diligenza, che

posson maggiore

,

a

A 4 nor-

{a) Hìst. des Conci.

&

Tabi, de la

Cour

deRoni. ibid.

(14)

/

8 dERÈMÒNIALE

norma

deitè

Ordinazioni Appostoliche

, e dfe^Sa-^^

cri

Canoni

{a)

.

yiL Ciò

compìiftosi , il

Chierico

delle

Ceri- monie,

presa la

Croce Papale,

s’

incammina

pel

Conclave,

seguito da*Cardinali,

Vescovi prima, poi

Preti,

ed infine

da’Cardinali

Diaconi

colle loro

Cappe paonazze*

Innanzi la

Croce vanno

ì

Dbmestici

de^ Cardinali,

ed rmmedìafamente do-

po

i

Musici

,

che cantano

il Few/ Creator Spirti

i^^i^/Dopo

i Cardinali

vengono

i Prelati ec.

E

così

a

guisa di

Processione entrano

in

Conclave.

Vili. Allorché sono

arrivati alfa

Cappella

, eh’è quella di Sisto"

IV,

il

Cardinal Decano

in-

nanzi

all’Altare dice

l’Orazione: Deus

qui

Cor»

da Ftdeltum:

finita la quale, si

leggono,

c

ven- gon

giurate da’

Cardinali

le Costituzioni

Appo-

stoliche

intorno

all’

Elezione

del

Romano Ponte-

fice ,

ed

in particolarè quella di

Gregorio XV.

Di

poi i

Padri,

udito pria

un breve Discorso

del

Decano

,

con

cui li esorta in

convenevoli maniere

a celebrate il grand’affare dell’Eiezio-

me

in quella guisa, ch’è

d’uopo,

si

portano

al- le loro Celle distribuitegli

,

come

s’ è detto a sorte, e senza privilegio

o

parzialità alcuna.

Ed

in quelle, vestiti del

Rocchetto,

e

Mozzetta

rice-

vono

(

poiché

il

Conclave rimane

aperto in tutto quel

giorno

fino alle tre ore di notte incirca ) le visite, gli ossequi, ed i consueti

Augurj

da-^

{d) Coerem. Greg.

XV,

divina, Cardin. de Luca ubi supra.

I

(15)

DEL CÒNCLAVÉ. ^

gli Ariibasciaderi delle

Corone,

e degli altri

Principi, come ancóra

dalla Prelatura, dal Còr-»

po

della No!?ilfà

Romana,

è da tutta la

Corje^

dal

che

in quella giornata si scorge

una Mae»

stà

ben grande

del

Sacro Collegio

{a) .

IX.

Il

dòpo pranzo

di

nuovo

i

Padri

èt ra-

dunano,

è gli Officiali del

Conclave,

c gli altra prestano i soliti giurarhcnti al

Sacro Collegio

o

I Cardinali poi, entrati

che sonò

in

Conclave, non ponno

uscire per ritornarsene la sera,

ma

debbono rimanere

(^), ed il

Conclave medesimo dopo

sònafa

3

^olte

per comiandò dd Cardinal Decano una Campanella

, cioè la

prima^

volta circa

un^ora

di notte, la

seconda

alle

due, eia

terza incirca alle tre óre, esclùsi tutti quelli,

che non debbono rimanere

in

Conclave,

si chiu-

de

dentro e fuori in

maniera, che

per

Centra-

ta e per

C

uscita

non

vi resta , se

nòn

se la

por-

ta principale, della quale dalla parte di

dentró

tiene le chiavi il

Cardinal

Carrierlingo, il

Mae-

stro delle

Cerimònie

, ed i Prelati

Custodi

del

Conclave,

e della parte di fuori le tiene

quelC

Ufficiale,

che vien

dettò il

Maresciallo

del

Con-

clave, e questo per tal riguardo

ha

la conti-

nua

abitazione di

giorno

è di nòttenello stesso

Palazzo Vaticano

in

luogo comodo

e vicino al

Conclave

(c)

.

Questa Porta non

si

apre

,

se non

» ì- - II-

- "'

>

{a) Cardin. de LucaRelaz.dellaCuria

Romana

c.3,n.5*

(/;) Coerem. Greg.

XV,

§. Cardìnalei autem,

(^) Card, de Luca Reiaz. della Cur.

Rom.

xbid.

(16)

IO CEREMONIALE

Hon

(quando sia necessario

per T

ingresso di

quaU che Cardinale,

il'quale arrivi

dopo

la.

Clausu-

ra,

p veramente

che

debba

uscire qualche

Car-

dinale,

o Conclavista

per cagione d’infermità,

o

per

occorrenza

tale

che non

vi si possa in al- tra

maniera provvedere;

sicché,

quando

il

Col-

legio ,

ovvero

i

Capi

d’

Ordine vogliono

dare

Udienza

agli

Ambasciadori Regj

e d’altri Prin- cipi ,

ovvero

agli Ufficiali per negozj, che

non convenga

trattare per la ruota inquei casi,

che

10

permettono

le Bolle , e

secondo

la loro for-

ma,

ciò segua per

uno

Sportello della stessa

Porta,

restando tuttavia questa serrata (a).

X. L’ introduzione

delle cose necessarie per

11 vitto cotidiano, già cotto e preparato di fuori cosi

per

il

Pranzo

,

come

per la

Cena

, edi tut- te

r

altre cose,

che occorrono,

si fa all’uso de*

Monisteri

di

Monache per

alcune ruote, acco-

modate

a quest’effetto in diversi luoghi

propor-

zionati alla

comodità

di tutti, e per queste ruo- te

ancora

nelli casi

parimente permessi

dalle

me- desime

Bolle,

o veramente secondo

la loro rice-

vuta

interpretazione, si parla a’ Cardinali, ed

a’Conclavisti

.

XI. Alla

guardia e custodia di queste ruote assistono alcuniPrelati

giornalmente

assegnati dal

Governatore

del

Conclave secondo

le varie sfe- re de’Prelati

; cioè,

che

ad

una

ruota assistono

U Vescovi

, gli

Arcivescovi,

e li Patriarchi;

ad

(a)

De

Luca

1'

(17)

DEL CONCLAVE. n

ad un’altra gli

Uditori

di

Ruota

* ad

una

i

Chierici

di

Camera,

e

ad

un’altra la restante Prelatura di Segnatura , ed

ancora ad una

assi-

stono

li

Conservatori

del

Popolo Romano

, li

quali

per

tal’effetto

hanno parimente

l’abitazio-

ne

nello stesso

Palazzo

del

Conclave,

e soglio-

no assumere

alla loro assistenza alcuni

Nobili

Secolari

.

XII. Assistono

ì suddetti

Custodi come

ascol- tatori di quello

che

si discorre, acciò

non

si tratti d’altro, se

non

se di quello

che permet- tono

le Bolle, ed

ancora per

rivedere diligen-

temente

le

Vivande,

e l’altre

robe

le quali s’

introducono

j

o che

sì estraggono , acciò

non

sianvi lettere,

o

biglietti,

o

altre cose vietate

^

dalle.Bolle (a),

XIII. La

sera

adunque, dopo

le

^ ore,

ac- ' cesi i fanali, i tre Cardinali

Capi

d’

Ordine, ed

il

Cardinale Camerlingo

col

Maestro

delle

Ce- rimonie

visitano, e ricercano

diligentemente

gii angoli tutti,

ed

i nascondigli del

Conclave,

ac- ciò

non

siavi per entro alcuno, a cui vietato

sh

rin%anere in

Conclave

(ò).

Restano

nello stesso

Conclave

rinchiusi coi

Cardinali due

soli de’

loro

Domestici

veri

ed

attuali, per assistere al servigio della loro

Persona

* e questi si

chiama- no

Conclavisti , eccettuati gl’

infermi

, a’ quali si

concede

di avere il terzo

Conclavista

(c).

XIV.

(a) Pius IV, 5. Pf/flatT,

&

Card, de

Luca

ibid.

(ài Gregor.

XV

in Ccerem. §. deinde &c.

\c) Clemens

VI

inBulla Lìcet in fonstìu tams»

.

(18)

'ìi CEllÈMONI A tÈ

XIV,

Inoltres’

introducono

sottola stessa ciati«

sura dn^erse

persone

per il servizio p.abblico

,

cioè

un

Religioso, il quale faccia

k

|^arte di

Confessore,

e di Predicatore, i

Maestri

delle

Cerimonie,

il Sagrista del

Papa,

ilSegretario dei

Collegio, due Medici,

tin

Chirurgo, uno

Spe- ziale coi

suo

ajutante,

due

Barbieri c

due

Aju-»

tanti,

un Falegname

, ed

un Muratore

, è qual-

che competente nuinero

di facchini, ed altri

mk

nistri pe*servizi bassi,

ma non

già per apparec- chiar le

vivande? mentre, COmé

s’è detto, ciòsi fa di fuori da’proprj Servidoridi ciascun Cardina*»

le coirassistenza del

suo

Scalco, il quale

purè

si

dice Conclavista, c

gode

de’loro Privilegi (aj

y

e

due

altri, cioè

un Servidore

pel

Maestro

delle

Cerimonie,

ed

uno

pel Segretario del

Sagro Col-

legio,

con

questa

condizione, che

siano attual-

mente

al servigio di alciin di lóro, e per sei

me-

si avanti sia stato

continuamenfé

delladilui

Fa-

miglia.

Di

tutti codesti Conclavisti poi si fala ricognizione il

dopo pranzo

del

giorno

seguènte,

perchè non rimanga

vi alcùno

dLquei

eh’ esser

non possono

nel

Conclave,

la quale'ricognizione, acciò sia piti certa, si

comanda

loro di entrar tutti nella

Cappella^

e dipoi si fa la revisione di

ognuno

{^).

XV* Perchè poi, secondò

la Costituiiolie di

Gregorio XV, devenir possano

i Padri all’atto

dell’

Elezione,

è prescrittoloro sotto

pena

di nul-

li-_

(a) Card, de Luca Reiaz, cit. c. 3, n. 8.

^

(^)

Greg.XV

ia Coeremon. Conclavi^

(19)

DEL GONGLAVE-

litàj

che

tre CardiHali, ed il

Cardinale Camera

lìngo , Esecutori

Deputati da

questa Costituzicv»

ne, provveder debbano, che

subito

dopo

chiuso

il

Conclave

sifaccia

una

diligente ricerca

intorno ad

essa clausura, e ritrovata quale viene ordi- nata,

debbono procurare, che

se

ne

faccia

ua

pubblico

Rogito

dal

Maestro

delle

Ceremonie

;

dopo

il qual

Atto, ancorché

il

Conclave o

in tutto,

o

in parte di fatto fosse ritrovato aper- to, devesi

non per

tanto tenere, le considerare

sempre come

chiuso all’ effetto della validità dell’Elezione, sino

che non venga

dichiarata aperto dal

consenso

delle

due

parti de’

Cardina-

li presenti

con

voti segreti.

Questa

dichiarazio-

ne però non può

pregiudicar

punto

all’Elezio-

ne, che

si fosse fatta avanti di essa (a),

XVI. Quantunque

nelle altre

Elezioni

prece- der

debba

la

convocazione

degli

Assenti

,

alme- no

dentro

due

giornate,

oppure

l’intimazionede)

Tempo

del

Congresso con qualche termine com-

petente per Editto

Pubblico,

per

mèzzo

di let-

tere Citatorie, e Circolari,

ovvero

in altrafor-

ma, che

sia in

uso, nulladimeno

ciò

non

si pra- tica in questa

Elezione, poiché

la sua qualità

opera

la

Convocazione,

e la

venuta

di tutti

con

^diligenza

anche

da’lontani Paesi,

mentre

si trat- ta di fatto

notorio

, del quale si

mandano

gli avvisi colle Staffette

o

Corrieri da

per

ruttofi],

XV

I

{^?) Gregorio

XV

in Ccerem.

JQuomam

nnte^fi,

{h) Gregor.

X

in cap. uhi perìculum hoc snc'o tU’ E-

left, in 6. Pius IV, declarantes . Azoy. iib, 5, Instit, cap. 2. Boetiiis Epo. tom. i de Regai.

(20)

14 CEREMONIALE

XVII. A riguardo

de’Cardinali presenti prati-

casi lo stesso,

che generalmente

fassi nell’altre

E-

lezioni , cioè,

che

quelli i quali

non sono

in Sacris^

non abbiano voto (a). Però

quasi

mai

se

ne dà

il caso

; attesoché

ordinariamente quei

Cardinali, i quali

non

siano in Sacris,

non

so-

gliono

trascurare di ottenere

sopra

di ciòla

Di-

spensa

Appostolica;

e più

espressamente con mi- nor dubbio

in questa specie di

Elezione

osservasi quello,

che generalmente

è ricevuto nell’ altre; cioè

che non

si

ha

riguardo^lle

Censure,

ed agli altri

impedimenti,

li quali si allegano

contro

i

Cardinali

,

quando non

siano

espressamente

di- chiarate

prima, che ne venga

il caso

(ò).

XVIII. Dubitossi

ne’

tempi

antichi, se

dovesse aver voto

quel

Cardinale

, il quale

non

avesse

preso per anco

il

Cappello

Cardinalizio,

aves- se

adempiute

quelle Solennità ,

che

si

sogliono adempiere, oppure che

,

dopo

averlo preso, en- trasse in

Conclave

in

tempo che

gli

rimanesse per anco

chiusa la

bocca

(c) :

Però

resta

oggi fuor d’ogni dubbio, che

ciò

non

osti , stante la dichiarazione di S.

PioV,

attesoché si dice per- fettamente

Cardinale

a tutti gli effetti nell’istan-

te

(a)

Const. in 'Eligendi! statuìmiuetìam.Et

^ìxtus

V

in Constit. Postquatn ne<y post iracy

&

Coe-

rem. Greg.

XV,

§. quoniam autem*

(^) Clement.

Ne

Romani Caterum de Ele£l. c,

onmes zz dist. c.

ad \omanam

z q. 6. Jo: Andreasn. lO, Jul. Lavorus Variar. Eucubr.tit. de Eleà. c. 5, n. zi,

(<?)

Ex

Constit. ^ugenii

IV

quae incipit In imminenti

y

edjta 7

Kal

Novemljfr, 1431, §, J^u^dque^

(21)

DEL CONCLAVE. rj

te

che

il

Papa b

crea tale in Gofìsistoro

XIX. Quanto airElezione

passiva, cioè quali

Persone

sieno capaci del Pontificato, ed in

qua-

li possa

TElezione legittimamente

cadere, la

Re-

gola generale

dispone, che ogni

Cattolico, il

qual sia capace dell’uso della ragiorie, possaes*

ser Eletto {b).

Sicché

i Scrittori così Canonisti,

come Teologi vanno sopra

ciò

facendo

delle

Dis- pute

,

che servòno

sol tanto per Je

Scuole,

e 1^

Accademie, ovvero per

i

Circoli, ad

oggetti di esercitar l’ingegno;

mentre per quanto

ci mo-*

stra la

Sperienza

,

non

si

il caso,

che occorra- no

in pratica;

portando

l’osservanza continuata di più di tre Secoli, e

particolarmente dopo

e- stinto il

famoso Scisma

col

Concilio

di

Costan-

za,

che

l’Elezione sia

sempre

caduta nellapei^

sona

di

un Cardinale

(c).

XX.

{a)

Ex

Decerto S. Pii

¥

edito26Jan. 1571.

EtCcerem»

Greg.

XV

§. jQstòmam autem de Carditi» Lavorus Varìàf.

Lucubr. ubi supra

.

/

{b)

Ut

uotat Glossa ine, qui ìi pecunia 79 dìst.

&

ine.

J^amsit 18 q. 2, &c. In nomine Vernini

y v, Eligatur au- tem 23 dist. de Luca supra n. 16. Bald. n. 8,

(c) Il Concilio di Costanza impose fine allo Scisma de’

tre Pretendenti al Pontificato coli’elezione del Cardinal Colonna 3 Papa, che prese il

nome

di Martin

V

, se- guita li

ii^Novembre

1417. Aranti di esso, e dopo la celebre Costituzione di Alessandro III Eicet de vitanda discordia de Ele£l. c. 6, intorno all’Elezione del

Roma- no

Pontefice, data nel Concilio del Laterano l’an-

no

ii79> noverano sei promossi al Pontifièato che

non

furon Cardinali, cioè Urbano

IV,

Gregario

X,

Celestino,V, Clemente

V,

Urbano

V,

ed Urbafio

Vi.

(22)

CEREMONIALE

XX.

II seguente

mattino, dacché

fu chiuso

h

notte precedente il

Conclave,

al solito avvi-

so

deir

ultimo Maestro

delle

Cerimonie,

il qua- le

va

per tutto il

Conclave, sonando un Cam-

panello(«)per avvertire li Cardinali

due

volteal

giorno,

il

mattino

ed il

dopo pranzo,

e dicen-

do ad Capetlam^ Domini^

ciascun Conclavista

porta

il

Calamajo

del

suo Padrone

nella

Cap-

pella dello Scrutinio, ed

un

altro tiene la sua

Cappa

e la Berretta, cui

ogni Cardinale

pren-

de vicino

alla

Cappella

avanti d’entrarvi.

XXL

II

Pavimento

della

Cappella,

nel

fondo

della quale

evvi

il celebre

Quadro

di

Michel Angiolo

rappresentante il

Giudizio Universale, è coperto

di

un drappo verde; come ancora

li

Banchi

, in cui si

mettono

li Cardinali dalle

due

parti , restando il

Decano

alla

man

diritta. Il

Cardinal Decano

pertanto dice

una Messa

bassa dello Spirito

Santo

all’

Aitar Maggiore

, nella quale ei

comunica

tutti li

Cardinali che non hanno

detto

Messa

{b)

; poi fa loro

una breve Esortazione sopra T Elezione

del Pontefice,

Do- po

fa legger loro le Bolle de’

Papi

, ed in parti- colare quella di

Gregorio XV,

contenentele

Re-

gole, e la

forma

dell’Elezionedel

Sommo

Pontefi-

ce;

indisi

pone

sopra

una

lunga tavola, ch’è a lato dell’Altar

Maggiore, una

tavoletta,

che

contiene

lo

{a) Greg.

XV

in Bulla Mterni sìmìlher’-y

&

in

Ca-

rem.

Mane

seguenti Sic.

{b) CcBrem. Greg.

XV,

§.

Mane

sequentt &c.

(23)

DEL CONCLAVE. 17

Ki grosse lettere il

giuramento^

cui ^ogni

Car-

dinale

deve

fare avanti di

mettere

il

suo

bi-

^

glietto nel Calice

(a)

,

XXII. La mattina

del

giorno

seguente il Sa- grista canta

una Messa

,

come ancora

tutti gli altri giorni sino

che

dura il

Conclave

^

per

r Elezione

del

Papa

in presenza

deL Sacro Col-

legio

, alla quale è servito dalli

due primi Mae-

stri delle

Cerimonie

,

che danno

a baciare la

Pace

ai tre

Capi

d’

Ordini

, c lor

fanno

«gHin-

censamenti

ordinar)

.

XXIIL Dopo,

chiusa la

Cappella,

si proce-

de

airelezione ,• la q^uale in

oggi,

secondò, la

Costituzione Gregoriana, non

si

può

fare,

che

in

una

delle seguenti

maniere^

altramente

reie- zione

renderebbesi nulla (ci).

XXIV. La prima

è quella,

che

si

chiama Per

Ispirazione^ o quasi Ispirazione, ed è aiior

quando

tutt’ i Cardinali

come

per

una Santa Cospirazione proclamano

alcuno

unanimamente,

e di viva

voce Papa

Intorno

alla qual

manie-

ra,

secondo

la

summentovata Costituzione,

de- vesi notare

(d)

,

XXV. Primo, che

questa

forma

di elezione

si

può

praticare

solamente

nel

Conclave

, ed esso chiuso .

B‘

xxvr.

f

a) Hisf. des Conchves.

h) Card, de Luca Relax, della Cur.

Rom.

c. 3.

(c).Csrem. Grtg.

XV,

$. Manesequent}

.

\ii) Ibid. Primus modus c. quìa propter v. nìsi.

(24)

tg CEREMONIALÉ

XXVI. Secondo,

per questa via^ devèsi fare

delezione

da tutti, e da ciascuno de’Cardinali presenti nej

Conclave. Terzo, comunemente

, e

non

dissentendo

akuno

di essi .

Quarto

, senza alcun precedènte trattato della

Persona

, e

per mezzo

della parola: Eltgo^ proferita

con voce

intelligibile,

o

espressa in iscritto, se

non

si

può

a

voce. L’esempio

di ciò

può

essere questo*

Se

alcuno de’

Padri

, chiuso il

Conclave,

esenzaal- cun* precedente particolar trattato dicesse:

Reve^

rendìssimi

Domini yperspe^a

singulari virtute^

pYobitaté

Reverendissimi Domini N., judicarem iU lum eligendum

esse in

Summum

Pontificem^

&

ex

nunc

ego

ipsum

eligo in

Papam* Di

poi ciòinteso, se gli altri

Padri, nessuno

eccettuato,

seguendo

il parere del

primo,

eleggessero lo stesso N., dicui

non

siè fattoalcun particolare trattato,

comune- mente

,e colla parola

medesima Eligo

.proferta con-

voce

intelligibile,

o se non può,

espressa in iscrit- to, quel tale

Cardinale N.

sarebbe

canonicamente

eletto e

vero Papa secondo

questa

forma

di elezio-

ne

,

che chiamasi

:

Per

Ispirattòne (a) (b)

.

XXVII,

(a) Coerem. Greg.

XV,

Exem'plum àcc, ]o: Andr. in c. ^u/a propter de ele£l.

(^) E* ^tata altre volte praticata ancora un’altra ma- niera di eleggere un Papa,,eh’ è quella, che si chiama per Adcra\ione. Eli’era quando un Cardinale s’accosta- va a quello , che dovea essere eletto , e gli facea una profonda riverenza; di maniera, che, se egli veniva così salutato da due terzi de’suoi Confratelli , egli era sicuro della sua Esaltazione . Nonpertanto per formalità veniva

(25)

DEL CónCLAVE.

XXVII.’La

^econ<la

màniepa

è per

Compro»

fnesso

5

quando

cioè i Cardinali

volendo per

questa via venire all’elezione*,

commettessero ad

alcuni de’

Pad

ri ii potere di eleggere, acciò

in nome

e vece di tutti

provveggano

la

Chiesa

Cattolica di Pastpre [a),

JJXVIIL La

pratica diquesta

fofma può

essere cosi:

In primo luogo,

tuttie

cadauno de’Cardi*

nali- presenti nel

Conclave, niuno

dissentendo , fanno-

compromesso

in alcuno de’Padri, a

cagion d’esempio

in questa guisa: In TSJomine

Domini,

^Amen, %Anno ab ejusdem

IncarnatioHe

ijgg^ Men»

se , die

Nos

Epìscopi^ Presbiteri

& Dia»

coni

S

acne

Romanie

Ecclesite

Car

dinales

omnes &

singuli in

Conclami

existentes, videlicet

N. N.

( e qui ad

uno aduno

si

nominano

tutti i Cardinali

) elegimus^

Ù"

elìgìmus

per viam

procedere

compro»

missi:

^ unanimiter ^

comorditer^

nomine

dis»

crepante^ elegimus

Compromissarios N. N.

B 2 Car»

ella coafermata per mezzo dello Scrutìnio , a cui però da’ Cardinali Autori dell’Elezione si prendea cura di far- vi procedere seaza pregiudizio dell’Adorazione. Per que- sta via furoùo eletti Clemente VII nel 1523, Paolo III nel 1534, Giulio III Pan. 1550,Marcello II l’anno 1555, P(o

IV

l’anno 1559 S. Pio

V

l’anno 1566, e Sisto

V

Panno

1585 ec.

Ma

in oggi per mezzo della Costituz. di Gregorio

XV

( JEternt Patria ) l’Elezione è stata ridot- ta alle tre notissime forme del Concilio Generale sotto Innocenzo III in cap. Xluia propter de Ele£I. Azor. iib.

4> Instit. part. 2, c. 5. Gonzal. in c. Lket de vitanda de

Éle«£l. Jul. Lavor. de Eleft. cap. 9.

(a)

Greg XV,

ibid. (ecundnf medus.

(26)

%o CERIMONIALE

Cardinales &c

,, qutbUs

damus

plenarram' jacuita^

tem

\

Ò' potestatem providendi S

aera

Romanie Ec^

desia de

Pastore sub

hac forma

, videlicet.

Qui

i

Cardinali Compromittenti

sogliono

esprimere

Ja

maniera

, e la

forma

, a tenor della quale 1’

eIeN to

debbasi credere etenere per

vero

e legittimo

Papa

come

se eletti

vengano

tre

Compromis^rj, di^iarasi

se, acciò l’elezionesia valida,

debbano prima prd^orre

al

Sacro Collegio

1^ persona

,

o

le

persone da nominarsi

da essi al Pontificata^ o’se

pure devenir debbano

assolutamente all’elezione- se tutti e tre

debbon convenire

ih

una

persona,

oppure

se basti,

che due .convengano

in

un

so*

io, e se

debbono nominare akuno

del Collegio

,

G

fuori

ancora

di esso, ed altre simili cose.

Es*

presse poicoleste

od

altre simili cose, si suole ag-

giugnere

al

compromesso

il

tempo,

sino al

qua-

le

intendono

i Cardinali,

che

i

Compromissar;

abbiano

il potere di eleggere, e 4i poi si soggiu-

gne: Et promittimus Nqs

,

Àllum prò Romano Fon-

ttfice habituYQs

^

quem DD. ComprómissarJ

*secm^

dum formam pradlBam

duxerint

eltgendum

"^

op- pure

altre parole addattate alla

forma

prescritta ai

Compromissar) (^)t

XXIX,

Tn

secondo luogo,

ciò eseguitosi , i

Compromissar)

si ritirano in disparte, e trattano deir elezione da farsi; e si suole tra essi

premet-

tere questa protesta:

Quod

per

quameumque

pro^

lation

{a)

Careni. Greg.

XV,

§. Cujuj

(27)

5Èt CÒ.fylCtAVE. 'ii

iailoném verborufnsuurri

dare cónseUsum

nòti IniéU Ììgunt^ fitsi In schptls illurh expresse

ponani

,

É

questa protesta

sembra

necessaria trà i

Gompro-

missarj, acciò trattar

possano assieme con

parole d’ufficiosità, é -di génrilezsa.

Quindi

fattaci dai

Compromissari reiezione

a tenore della

forma

ad .essi prescritta, ed osservatosi tuttocìò,

che

or-

dina Gregorio XV

nella sua Costituzione., lo

kelto

per rhezzò di questa via di

Compromesso

è

canònicamente

eletto

Papa

ELEZIONE PER SCRUTINIO.

XXX.

*1"

A

terza

mahiefa,- ò forma

d’elezioné

J ^

del

Romano

Pontefice è quella ,

che

si suol

chiamare

per Scrutìnio^

ed

^tces^o.

La

pratica della qiial

forma secondo

la

Costituzione Gregoriana, che vuole

^

che non blamente

fac- ciasi lo Scrutinio secreto,

ma anche T Accesso

j

B ^ Con-

(a) In questa guisa fu eletto nel 1271 Grègorió

U

quale feee il primo la Legge di chiudere dopo la'mor- te del Papa li Cardinali in Conclave, e di tenerveli si-

•no, che eletto avèskrb il Pdpa ì)ef obbligarli con ciò à farne più presto.l’Eletioiie, aflRn di non lasciare la S. Se-<

de tanto tempo vacante, quanto lo era stata dopola mor-

te dei suo Predecessóre, Clemente

IV,

ch’era mancato 1 anni, 9 mesi, e due giorni avanti . Abbenchè questo legolainentp fosk stato rivocato da’suoi SuccessoriAdria- no

V,

e Giovanni

XXI,

fu rihnòVaco dà Cele^cin

V,

e da Bonifazio Vili, or)de fu in seguito osservato. S.

Antonitì; tit. 20, c. 2, $. 4. Bzovio &c. Genebrard. Lo-

vis Jacob< Bìblìoth. Pon'tif, Dù-pin Bìblìotb. des AU^ £e(U-‘

j-iastiq. du XIIJ siicle

,

(28)

22.

CEREMONIALE

contiene tre azioni ,

una

che si

può chiamare

tA’ntlscrutlnio

^ la

seconda

Scrutìnio^

e

la terza Poscrutinio [a)

*

FORMA DELL’ANTI.SCRUTINIO.

XXXr. T E

azioni dell’Anti-Scrutinio

sono

cin-

jLj que

, cioè la

Preparazione

dé’bi- glietti,

o come

si suol chiamarli, delle

Schedu-

le dello Scrutinio, e dell’

Accesso: L’Estrazio- ne

a sorte de’Scrutatori ,‘ e de’

Deputati per

li

Voti

degl’infermi

, lo Scrivere quelle

Schedule

dello Scrutinio , la Gortiplicazione , ed il

Sug- gellamento

delle

medesime

[b).

XXXir. La preparazione

delle

Schedule

ap- partiene a’

Maestri

delle

cerimonie, che

lepren-

dono stampate,

qualor si possa, altrimenti scrit- te di rnano di

un

solo,

secondo

la

forma, che

si descriverà di sotto , tanto per lo Scrutinio ,

quanto

per

l’Accesso,

e le

pongono

in

due Ba-

cili , cui

mettono

sulla

Mensa

innanzi

T

Alta- re, acciò li Cardinali

possano

ivi pigliare

,

quan- do

occorre, le

Schedule

{c).

^XXIII. La .forma

poi della Schedula,

o

sia vigliefto dello Scrutinio, perciò che risguarda la stia^ figura

, ella

deve

essere più lunga ,

che

lar-

ga,

la

lunghezza

essendo quasi di

un palmo,

e la lar-

{a)

Ibid. Tertìm &c.

((^) Ibid. Anteuruttmì &c.

(r)

Cxrem.

Greg.

XV,

Schedularum &c.

(29)

DEL CONCLAVE. 2^

larghezza di

mezzo palmo

.

Quanto

a ciò difes- sa

contiene,

la parte

davanti, che

altramente

chiamasi Faccia

^

racchiude t^e cose, tn

primo luogo

néllà parfe superiore,

^condp

la larghez-

za

contiene queste

due

parole.

con

tanta distanza

una

dalfaltra., sicché tra esse scri-

ver

si possa il

nome propio

dei

Cardinale

Eli- gente ed

un poco

di sotto

due

piccioli

Circo»

li

per

indicare i luoghi dei Sigilli^

XXXIV. In secondo luogo

nel

suo mezzo con-

tiene queste parole:

Eligo m summum

Pontlficem

Eminmt

.

,D.

meum^ Df Catàmahm

In terzo

luogo

nella parte di sotto si

notano

altri

due

piccioli Circoli

per

indicare sinailnaepte i luo- ghi de’ Sigilli

,

XXXV. La forma

poi della

Schedula delfAc-

cesso è

come

quella affatto dello Scrutinio, se

non

se

che

nel di lei

'mezzo

in vece d'elle

paro-

le Eligo in

S-ummum Pmtificem &c.

Si

metto- no

quest’ altre: '^Mcfièo Rl'uerendiss,

D. meo

,

Cardinali

le cose

qui

dette si conipren-

deranno

piu facilmente per

mezzo

delle infra- scritte figure , ed

esempj

{a)

.

XXX VJ. Nella

parte

poi

esteriore delle Sche- dule tanto delio Scrutinio ,

come

dell’

Accesso

,

che chiamasi TBrgo\

si

fanno imprimere

co-

me due Fregi

, il

primo

de’ quali contiene in circa nelìa-metà di essofregio questa parola: iVo-

,

stampata

per il

lungo

dei

Fregio,

l’altro

B 4 poi

(a) Ibìd, Forma

&

seqq.

(30)

14 CÉREMONIALÉ

poi

contienequest’ altra:

Signa^ similmente

stam«^

pata come

la precedente.

Codesti

fregi

sono

sta- ti ritrovati per oscurare il diafano delle pagi-

ne,

acciocché al

lume non

si

possano

scorgere i

nomi, ed

i segni degli Elettori.

Ciò,

che. di-

verrà

piìi chiaro

ancóra

per

mézzo

della figura infraposta (a).

XX^XVII.

Il seconcfo atto dell’ Antiscrutinio è

r

estrazione de’Scrutatóri, e de’ Depittati

per

i voti degli

infermi

, la quale

innanzi

,

che

si

passi allo Scrutinio , devesi fare a sorte in que- sta

maniera:

In

un

sacchetto,

o

in

un

vàse si

pongono

tante

Schedule numerato

iri faccia dì tutti, quanti

sono

i

Cardinali

presenti nel

Con-

clave

con

i loro

nomi;

d'ippoi per

mezzo

dclF

ultimo Diacono

si

estraggono prima

tre Scruta- tori , e

dopo

tre

Deputati per

i voti degli in-

fermi

,

che

si soglion.

chiamare

infermieri [b) .

XXXVnr. n

terzo atto dell’Antiscrutinio è Io scrivere le Schedule dello Scrutinio, ciò chesi fa in questa

maniera:

a diie

o

piti picciole ta-

vole,

che apparecchiate

sono con

calamajò e pen-

ne

in

luogo conveniente

della

Cappella,

acciòsi

possano

vedere

quei che scrivono, ma non

ciò

che

si scrive, siaccostano rCardinali per ordine,

principiando

dal

Decano

, ed iviassisi,

ognuno

scrive la sua Schedula

, presa dal Bacile, in que- sta

maniera: primieramente

nella

prima

parte,.

nel-

(/?) Ibid. in extffrior} 6cc.

{b) Ibid. Secundus, ac tra Scc,

(31)

BEL CONTClAVÈ. 45

iieilò spazio tra le parole;

Ego Card.

scrJvesi

M

proprio nome

dipoi iiella

feconda

parteil

nome

di quello ,

che

si elegge

con

caràttere

,

quanto

si

può

, alterato , acciò nói^ si pòssa riconosce- re la

fnaùo

di chi scrive* nella terza parte

poi

vi

sono

i'segni,

o

le divise, cioè

qualche nu- mero

, e

qualche motto

.della Scrittura ,

come veder

si

pùò

nell’

esempio

pòSto sotto gli oc- chi per lappili facile intelligenza {a),

XXXIX.

Il

quarto Atto

dell’Antiscrutinio è là piegatura,

o complicazione

delle

Schedule,

li quale , acciò pih s'peditamente possa farsi da'*

Cardinali, vi Si fa il

Segno anteriormente

da^

Maestri

delle

Cerimonie

,

quando

le

preparano

in questa guisa : Si

fanno due

piegature

da

urià parte e dall’altra d’ogni* Schedule, ih

maniera, che

il

Nome

dell’Eligente, e li

Segni

rimanga*-

no

d’

ambedue

le .parti coperti dai fregi.

Dipoi

ciò che

rimane

si piega in tal guisa ,

che

la

Schedala

riducasi alla larghezza quasi del diro pollice (b)

,

XL.

I

Maestri

delle

Cerimonie poi mettono

ne®

Bacili le Schedule

non

piegate,

ma

Spiegate,e coti dellacera rossa nei piccioli circoli* ed t Cardinali

dopo che r hanno

scritte, le

piegano

sóltanto sino al

segno, che

si.

venga

à coprire il

Nome

e le

Divise

deirEligente;

poiché

le altre piegature si

fanno

allor

quahdo

suggellano le

Schedule

(c)

{a) Ibid. Tertiur ai^ud 6cc.

{b) Careni. jQsiartus aèlus &c.

(c) Ibid. §, Ccetffrum,

(32)

i6 CE RE MONI A LE

XLL

II

quinto èd ultimo

atto dell’

Antiscru-

tinio è il

suggellamento

delle

Schedule,

il qualc

da ogni Cardinale

deesi fare a tergo delle Sche- dule

con

Sigillo

a

ciò apparecchiato nel

luogo

dei piccioli circoli,

ove

la cera è stataanterior-

mente

pòsta. Il Sigillo pertanto

non deve

esse- re il solito del

Cardinale, ma un

altro, tenuto secretarhente, e

talmente semplice, che

si possa osservare facilmente

;

ónde

in questo Sigillo si scolpiscono

o

.tre

numeri, o

tre lettere,

o

let- / tere e

numeri, o una

sola

immagine

(a),

FORMA DELLO SCRUTINIO.

XLII. T A seconda azione

è

chiamata

propria-

mente

Scrutinio, la

quale

contiene

j8 parti , cioè il portare la

Schedulà*

il prestare il

giuramento

; il

porre

la detta

Schedula

nql

Calice;

ilmescolarletutte;

irnumerarle;

il

pub-

blicar lo Scrutinio

;

T

inserire le

Schedule

in

un

filo; e finalmente il collocarle a parte (ò),

XLIII.

Il portare la

Schedula,

ed i

due

atti seguenti si

fanno

in questa

maniera

.

Ogni Car-

dinale,

dopo aver

scritta la

propria Schedula

, sigillata, e piegata, la

prende

nelli

due primi

di- ti, e

con mano

alzata la porta a vista di tutti all’Altare,vicinoaiquale stannoli

due

Scrutatori, c su cui

evvi un gran

Calice, apparecchiato

per

por-

*

'm) Ibid. §, J^uìntUf &c.

[b) Ibid.

Sequnwj &

seqq.

(33)

i

DEL CONCLAVE. 27 porvi

le

Schedule

, e

coperto

colla

Paterna

* ivi genuflesso fa

una breve orazione,

poi rizz^atosi,

con

alta,

ed

inteiligibil

voce

giura

con

queste parole descritte in

una Tabella

posta sull’Alta- re: Testar

Chrlstum Dominum^

qui

me judkà-

turUS est,

me

eligerej

quem secundum Deum ju-

dico eligl 4ebeYe^

Ù* qùod idem

in tAccessu prce^

staho.

Dipoi

egli

depone

la Scliedula sulla

Pa-

tena, e per

mezzo

della Pa(:ena n^el Calice.

Ciò

fatto s’inchina all’Altare, c.ritorna al suo luo-

go. Se

poi qualche

Cardinale

per debolezza

non

si potesse portar all’Altare, e fosse presènte in

Cappella

, 1’

ultimo

Scrutatore gli porta il

Ba

-

cile delle

Schedule,

dal quale il

Cardinal

ca-

gionevole prendendone una

, la scrive nel

suo luogo segretamente.

Indi,

previo

il

giuramen-

to suddetto,

consegna

la

Sèhedula

sigillata, e piegata allo Scrutatore, il quale a vista di tut- ti la porta, all’

Altare

, e senza

Orazione,

e

giuramento,

la

mette

sulla

Patena,

e

con

essa nel Calice.

XLIV. Se poi

vi

sono

de’Cardinali

infermi

nelle Celle, i tre Cardinali Infermieri si

portan ad

essi

con una

cassetta dell’altezza di*

un palmo,

avente

di*sopra un forame

della

grandezza

della

Schedula compiegata,

la qual cassetta avanti

che

li Scrutatori la

diano

agli

Infermieri,

l’apro-

no pubblicamente,

acciò gli altri Cardinali la

possano

vedere

vuota

;

dopo

la

chiudono,

c

pongono

la chiave sull’Altare.

Gli

Infermieri

.adunque con

la

medesima

così chiusa, e

con un

pie-

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