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Fisica. Appunti di Fisica 3. Michele prof. Perini A.S IISS Copernico Pasoli - Liceo Scientifico. Michele prof. Perini Fisica 1 / 158

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(1)

Appunti di Fisica 3

Michele prof. Perini

IISS Copernico Pasoli - Liceo Scientifico

A.S. 2021-2022

(2)

Definizione geometrica

Caratteristiche Scalare per vettore Somma

Prodotto scalare Prodotto vettoriale

Definizione algebrica

Componenti Modulo

Prodotto scalare per vettore Somma

Prodotto scalare

Modulo e prodotto scalare Prodotto vettoriale

2 Cinematica del punto 1-D

Posizione Velocità

(3)

Grafici x-t, v-t e a-t Leggi orarie MRU e MRUA Generalità sul grafico x-t Generalità sul grafico v-t Generalità sul grafico a-t

2-D e 3-D

Moto parabolico

Moto circolare

Moto circolare uniforme Accelerazione centripeta Angoli e radianti Periodo e frequenza

Velocità angolare e velocità angolare media

Accelerazione angolare e accelerazione angolare media Relazione tra grandezze lineari e grandezze angolari

(4)

3 Dinamica del punto Principi della dinamica

Primo principio Quantità di moto Secondo principio Terzo principio

Conservazione della quantità di moto Energia

Lavoro

Energia cinetica

Energia potenziale gravitazionale Energia potenziale elastica Forze conservative

Conservazione dell’energia meccanica Energia meccanica e forze non conservative Potenza

4 Moti relativi

(5)

Il momento delle forze

Il momento angolare e forze centrali Forza di gravitazione universale Massa inerziale e gravitazionale Leggi di Keplero

Newton e leggi di Keplero Campo gravitazionale Flusso

Teorema di Gauss Energia gravitazionale

6 Cenni di dinamica dei corpi rigidi Corpo rigido

(6)

Rotazione

Momento angolare Momento delle forze

Momento angolare e momento delle forze Energia cinetica di rotazione

Momenti d’inerzia

7 Gas

Gas ideali

Legge di Gay-Lussac Legge di Charles Legge di Boyle Legge di Avogadro Legge dei gas perfetti Teoria cinetica dei gas

Energia cinetica dei gas e temperatura

(7)

Primo principio

Trasformazioni isocore Trasformazioni isobare Trasformazioni isoterme Trasformazioni adiabatiche Cicli

CV e Cp

9 Termodinamica II Clausius e Kelvin Macchine termiche Rendimento

Coefficiente di prestazione

(8)

Teorema di Carnot Entropia

Entropia e sua variazione Secondo principio e probabilità

(9)

Definizione geometrica di vettore

Un vettore è un segmento orientato caratterizzato da un modulo, una direzione e un verso. Due vettori con medesimo modulo, direzione parallela e

medesimo verso sono equipollenti.

AB~

B

~v ~v0

=

(10)

AB~

A B

Il modulo del vettore AB~ è proporzionale alla lunghezza del segmento e si indica con i simboli

¯

¯AB~ ¯

¯= AB. La direzione è la retta per A e B.

il verso è indicato dalla freccia.

A è detto punto di applicazione.

(11)

Prodotto scalare per vettore

~v 1~

2v

~

3 2v

~

−v Il prodotto di uno scalare per un vettore modifica il modulo del vettore ed il verso in caso di scalare negativo.

|α~v| = |α||~v|

(12)

Somma tra vettori

~a

~b

~c

d~

d = ~~ a +~b +~c É possibile sommare i vettori eventualmente traslandoli e disponendo la coda del successivo in corrispondenza della punta del precedente.

(13)

Prodotto scalare, caso

0 < γ < π2

~a

~b

γ b~

b~

Il prodotto scalare è una operazione commutativa che abbina a due vettori uno scalare.

~a ·~b = ~a · ~b=

= |~a| ·¯

¯

¯b~¯

¯

¯ = |~a| ·¯

¯

¯~b¯

¯

¯ · cos γ

(14)

Prodotto scalare, caso

π2 < γ < π

~a

~b

γ b~

b~

Il prodotto scalare è una operazione commutativa che abbina a due vettori uno scalare.

~a ·~b = ~a · ~b=

= − |~a|·¯

¯

¯b~¯

¯

¯ = |~a|·¯

¯

¯~b¯

¯

¯ · cos γ

(15)

Il prodotto scalare è massimo (in valore assoluto) tra vettori paralleli e vale zero tra vettori perpendicolari.

¯

¯

¯~a ·~b¯

¯

¯ = |~a| ·¯

¯

¯~b¯

¯

¯ ↔ ~a ∥~b

~a ·~b = 0 ↔ ~a ⊥~b In generale vale la relazione:

~a ·~b =~b ·~a = |~a| ·¯

¯

¯~b¯

¯

¯ · cos γ

(16)

Prodotto vettoriale (direzione)

γ

~a

~c ~b

Il prodotto vettoriale è una operazione che abbina a due vettori un terzo vettore

perpendicolare ad essi.

~c = ~a ×~b

~c ⊥ ~a

~c ⊥~b

(17)

Prodotto vettoriale (verso)

γ

~a

~c ~b

−~c

Il prodotto vettoriale è anticommutativo.

~c = ~a ×~b = −³

~b ×~a´

(18)

Prodotto vettoriale (modulo)

γ

~a

~b b~ b~

¯

¯

¯~a ×~b¯

¯

¯ =

¯

¯

¯~a × ~b¯

¯

¯ =

= |~a| ·¯

¯

¯b~¯

¯

¯ = |~a| ·¯

¯

¯~b¯

¯

¯ · sin γ

(19)

Il prodotto vettoriale è massimo (in modulo) tra vettori perpendicolari e vale zero (il vettore zero è un vettore di modulo nullo) tra vettori paralleli.

¯

¯

¯~a ×~b

¯

¯

¯ = |~a| ·

¯

¯

¯~b¯

¯

¯ ↔ ~a ⊥~b

~a ×~b =~0 ↔ ~a ∥~b

(20)

Un vettore può essere definito come una ennupla ordinata sulla quale si definiscono le operazioni di prodotto scalare-vettore e di somma.

x y

AB~

A

B

A¡xA, yA, zA¢ B¡xB, yB, zB¢ AB =~

xB− xA

yB− yA

zB− zA

(21)

Due vettori sono equivalenti se hanno le medesime rispettive componenti. Due vettori equivalenti hanno lo stesso modulo, direzione e verso.

x y

AB~

A

B

A~0B0 A0

B0

AB =~

xB− xA

yB− yA zB− zA

=

= ~A0B0=

xB0− xA0

yB0− yA0

zB0− zA0

(22)

Modulo di un vettore

Dato il vettore ~v =

vx vy

vz

il suo modulo è

|~v| = v =q

v2x+ v2y+ vz2

x y

~v

~v vx vx

vy vy

(23)

Prodotto scalare per vettore

~v 1~

2v

~

3 2v

~

−v

α~v = α

vx

vy vz

=

αvx αvy

αvz

|α~v| = |α||~v|

(24)

Somma tra vettori

~a

~c ~b

x y

~c = ~a +~b =

=

ax ay az

+

bx by bz

=

=

ax+ bx

ay+ by

az+ bz

(25)

Prodotto scalare

x y

~b γ

~a

~a ·~b =

ax ay az

·

bx by bz

=

= axbx+ ayby+ azbz =

= |~a| ·

¯

¯

¯~b¯

¯

¯ · cos γ

(26)

Il prodotto scalare, così ridefinito, è distributivo rispetto all’addizione e, come da definizione

geometrica, è nullo in caso di vettori perpendicolari, vale (in modulo) il prodotto dei moduli dei vettori in caso di vettori paralleli.

~a ·~b =

ax ay az

·

bx by bz

=

=

ax

0 0

+

0 ay

0

+

0 0 az

·

bx

0 0

+

0 by

0

+

0 0 bz

=

(27)

= ax

0 0

· bx

0 0

| {z }

+ ax

0 0

· 0 by

0

| {z }

+ ax

0 0

· 0 0 bz

| {z }

+

+

0 ay

0

·

bx

0 0

| {z }

+

0 ay

0

·

0 by

0

| {z }

+

0 ay 0

·

0 0 bz

| {z }

+

+

0 0 az

·

bx

0 0

| {z }

+

0 0 az

·

0 by

0

| {z }

+

0 0 az

·

0 0 bz

| {z }

=

= axbx+ ayby+ azbz

(28)

La definizione algebrica di prodotto scalare vede la definizione geometrica come caso particolare, basta inserire i vettori in un opportuno sistema di

riferimento e ricordare che i vettori sono invarianti per traslazioni e il loro modulo anche per rotazioni.

x y

γ

~a

~b by bx

~a ·~b =

ax

0 0

·

bx

by 0

=

axbx = |~a| ·

¯

¯

¯~b¯

¯

¯ · cos γ

(29)

Il prodotto scalare è strettamente legato al modulo di un vettore:

~v ·~v = (~v)2=

vx

vy vz

·

vx

vy vz

= vx2+ v2y+ v2z = |~v|2

(30)

Prodotto vettoriale

~a ×~b =

ax ay az

×

bx by bz

=

aybz− azby azbx− axbz axby− aybx

Di seguito vedremo come il prodotto vettoriale così definito, insieme alla definizione di prodotto scalare, restituisca proprio le caratteristiche che definivano il prodotto vettoriale “geometrico”.

(31)

Perpendicolarità

³~a ×~b´·~a = 0 ↔ ~a ⊥ ³~a ×~b´

³~a ×~b´·~b = 0 ↔~b ⊥ ³~a ×~b´

Basta eseguire i calcoli.

(32)

Anticommutatività

~a ×~b = −³

~b ×~a´

Basta verificare che data la definizione di prodotto vettoriale, ogni componente del vettore risultato cambia segno se si scambia a con b.

(33)

Modulo

É sufficiente verificare l’identità:

¯

¯

¯~a ×~b

¯

¯

¯ = |~a| ·

¯

¯

¯~b¯

¯

¯ · s i n γ

³~a ×~b´2=³

|~a| ·¯

¯

¯~b¯

¯

¯ · s i n γ

´2

³~a ×~b´2= |~a|2·

¯

¯

¯~b¯

¯

¯

2

· si n2γ

³~a ×~b´2= |~a|2·

¯

¯

¯~b¯

¯

¯

2

·¡1 − cos2γ¢

(34)

¡aybz− azby¢2

+ (azbx− axbz)2+¡axby− aybx¢2

=

=

³

a2x+ a2y+ az2

´2

·

³

b2x+ b2y + bz2

´2

− |~a|2·

¯

¯

¯~b¯

¯

¯

2

· cos2γ

· · ·

|~a|2·

¯

¯

¯~b¯

¯

¯

2

· cos2γ = ¡axbx+ ayby+ azbz

¢2

Il membro di sinistra dell’ultima equazione rappresenta la definizione “geometrica” del

quadrato del prodotto scalare dei due vettori ~a e ~b, mentre quello di destra ne rappresenta la definizione

“algebrica”.

(35)

Ci occuperemo di seguito della descrizione del moto dei corpi puntiformi, senza occuparci delle cause del moto. Definiremo le grandezze fisiche che

descrivono il moto dei corpi, occupandoci dapprima del caso unidimensionale e poi dei casi

bidimensionale e tridimensionale.

Per descrivere il moto di un corpo è necessario stabilire un sistema di riferimento sia spaziale che temporale.

(36)

Cinematica del punto 1-D Posizione

La posizione di un corpo può essere descritta da una funzione del tempo, cioè, una relazione che abbini ad ogni istante di tempo una posizione.

x

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 0s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

In simboli la posizione di un dato oggetto in un certo istante di tempo si sintetizza con la scrittura:

x(t ).

(37)

Cinematica del punto 1-D Posizione

La posizione di un corpo può essere descritta da una funzione del tempo, cioè, una relazione che abbini ad ogni istante di tempo una posizione.

x

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 0s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 1s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

In simboli la posizione di un dato oggetto in un certo istante di tempo si sintetizza con la scrittura:

x(t ).

(38)

Cinematica del punto 1-D Posizione

La posizione di un corpo può essere descritta da una funzione del tempo, cioè, una relazione che abbini ad ogni istante di tempo una posizione.

x

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 0s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 1s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 2s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

In simboli la posizione di un dato oggetto in un certo istante di tempo si sintetizza con la scrittura:

x(t ).

(39)

Cinematica del punto 1-D Posizione

La posizione di un corpo può essere descritta da una funzione del tempo, cioè, una relazione che abbini ad ogni istante di tempo una posizione.

x

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 0s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 1s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 2s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 3s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

In simboli la posizione di un dato oggetto in un certo istante di tempo si sintetizza con la scrittura:

x(t ).

(40)

Cinematica del punto 1-D Posizione

La posizione di un corpo può essere descritta da una funzione del tempo, cioè, una relazione che abbini ad ogni istante di tempo una posizione.

x

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 0s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 1s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 2s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 3s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 4s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

In simboli la posizione di un dato oggetto in un certo istante di tempo si sintetizza con la scrittura:

x(t ).

(41)

Cinematica del punto 1-D Posizione

La posizione di un corpo può essere descritta da una funzione del tempo, cioè, una relazione che abbini ad ogni istante di tempo una posizione.

x

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 0s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 1s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 2s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 3s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 4s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 5s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

In simboli la posizione di un dato oggetto in un certo istante di tempo si sintetizza con la scrittura:

x(t ).

(42)

Cinematica del punto 1-D Posizione

La posizione di un corpo può essere descritta da una funzione del tempo, cioè, una relazione che abbini ad ogni istante di tempo una posizione.

x

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 0s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 1s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 2s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 3s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 4s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 5s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 6s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

In simboli la posizione di un dato oggetto in un certo istante di tempo si sintetizza con la scrittura:

x(t ).

(43)

Cinematica del punto 1-D Posizione

La posizione di un corpo può essere descritta da una funzione del tempo, cioè, una relazione che abbini ad ogni istante di tempo una posizione.

x

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 0s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 1s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 2s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 3s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 4s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 5s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 6s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 7s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

In simboli la posizione di un dato oggetto in un certo istante di tempo si sintetizza con la scrittura:

x(t ).

(44)

Cinematica del punto 1-D Posizione

La posizione di un corpo può essere descritta da una funzione del tempo, cioè, una relazione che abbini ad ogni istante di tempo una posizione.

x

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 0s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 1s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 2s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 3s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 4s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 5s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 6s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 7s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 8s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

In simboli la posizione di un dato oggetto in un certo istante di tempo si sintetizza con la scrittura:

x(t ).

(45)

Cinematica del punto 1-D Posizione

La posizione di un corpo può essere descritta da una funzione del tempo, cioè, una relazione che abbini ad ogni istante di tempo una posizione.

x

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 0s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 1s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 2s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 3s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 4s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 5s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 6s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 7s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 8s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 9s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

In simboli la posizione di un dato oggetto in un certo istante di tempo si sintetizza con la scrittura:

x(t ).

(46)

Posizione

La posizione di un corpo può essere descritta da una funzione del tempo, cioè, una relazione che abbini ad ogni istante di tempo una posizione.

x

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 0s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 1s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 2s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 3s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 4s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 5s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 6s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 7s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 8s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 9s

−1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

t = 10s

In simboli la posizione di un dato oggetto in un certo istante di tempo si sintetizza con la scrittura:

x(t ).

(47)

Velocità media e velocità istantanea

velocità media:

v[t1;t2]= x(t2) − x(t1) t2− t1

= ∆x

∆t velocità istantanea (se t1< t < t2 e t2→ t1):

v (t ) = limt

2→t1

x(t2) − x(t1)

t2− t1 =d x(t ) d t

(48)

Moto rettilineo uniforme

Il moto di un oggetto che si muove con velocità costante lungo una linea retta si dice rettilineo uniforme.

v(t ) = v = x(t ) − x(0)

t − 0 → x(t ) = v t + x(0)

(49)

Grafico v-t e posizione nel moto rettilineo uniforme:

t v

0 t

∆x = x(t) − x(0) = vt

(50)

Grafico x-t e velocità nel moto rettilineo uniforme:

t x

∆t

∆x

0 t

v =∆x∆t x(0)

x(t )

(51)

Accelerazione media e accelerazione istantanea

accelerazione media:

a[t1;t2]= v(t2) − v(t1) t2− t1

= ∆v

∆t

accelerazione istantanea (se t1< t < t2 e t2→ t1):

a (t ) = limt

2→t1

v(t2) − v(t1)

t2− t1 = d v(t )

d t = d2x(t ) d t2

(52)

Moto rettilineo uniformemente accelerato

Il moto di un oggetto che si muove con

accelerazione costante lungo una linea retta si dice rettilineo uniformemente accelerato.

a(t ) = a =v(t ) − v(0)

t − 0 → v(t ) = at + v(0)

(53)

Grafico a-t e velocità nel moto rettilineo uniformemente accelerato:

t a

0 t

∆v = v(t) − v(0) = at

(54)

Grafico v-t e accelerazione nel moto rettilineo uniformemente accelerato:

t v

∆t

∆v

0 t

a = ∆v∆t v(0)

v(t )

(55)

Grafico v-t e posizione nel moto rettilineo uniformemente accelerato:

t v

0 t

∆x = v(t )+v(0)2 t v(0)

v(t )

(56)

Equazione del moto nel moto rettilineo uniformemente accelerato.

Dall’analisi del grafico v-t si ha che:

∆x = v(t ) + v(0)

2 t →

→ x(t ) − x(0) = at + v(0) + v(0)

2 t →

→ x(t ) =1

2at2+ v(0)t + x(0)

(57)

In sintesi per il moto rettilineo uniformemente accelerato valgono le equazioni:

a(t ) = a v(t ) = at + v(0) x(t ) =1

2at2+ v(0)t + x(0)

a(t ) = 0 v(t ) = v(0) = v x(t ) = v t + x(0)

(58)

Moto di caduta dei gravi:

x

0 h

~g t=0

x(0) = h v(0) = 0 a(t ) = −g

Le equazioni del moto di un corpo che cade a partire da fermo da una certa altezza h da terra sono:

x(t ) = −g

2t2+ h v(t ) = −g t

(59)

Grafico x-t e velocità:

t x

∆t

∆x

t1 t2

v[t1;t2]=∆x∆t x(t1)

x(t2)

(60)

Grafico v-t e accelerazione:

t v

∆t

∆v

t1 t2

a[t1;t2]=∆v∆t v(t1)

v(t2)

(61)

Grafico v-t e posizione:

t v

t1 t2

∆x = Rtt12v(t )d t

(62)

Grafico a-t e velocità:

t a

t1 t2

∆v = Rtt12a(t )d t

(63)

La posizione di un punto può essere descritta da un vettore posizione le cui componenti sono le

proiezioni della posizione sugli assi x, y e z al variare del tempo:

s(t ) =~

x(t ) y(t ) z(t )

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