Geometria. Esame scritto del 28-06-2017. Nome e Cognome:
Motivare adeguatamente tutte le risposte.
1. In V
3, munito del prodotto scalare ordinario, siano u = (−1, 2, −2) e v = (2, 1, 2) e sia U = L(u, v) il sottospazio generato da u e v.
(a) Determinare tutti i versori w ∈ U che formano un angolo di π/3 con u.
(b) Scegliere uno dei versori w del punto (a) e trovare un vettore a ∈ U e un vettore b ∈ V
3tali che {w, a, b} sia una base ortogonale di V
3.
Soluzione. (a) Il metodo pi` u breve consiste nel fare una rotazione R
π/3del piano U , di angolo θ = π/3. A questo punto i versori cercati saranno i versori paralleli al vettore R
π/3(u). Per fare ci` o prendiamo un vettore di U ortogonale a u:
r = v − ( v · u
u · u )u = 1
9 (14, 17, 10) Normalizziamo e abbiamo
u
0= 1
3 (−1, 2 − 2) e r
0= 1
√ 585 (14, 17, 10).
Dunque un versore che forma un angolo di π/3 con u ` e
w = cos(π/3)u
0+ sin(π/3)r
0= 1 2 u
0+
√ 3 2 r
0L’altro versore ` e −w.
(b) Un versore in U normale a w ` e
a = − sin(π/3)u
0+ cos(π/3)r
0= −
√ 3
2 u
0+ 1 2 r
0Per quanto riguarda l’altro vettore cercato, cio` e b, ` e sufficiente prendere un vettore normale al piano U :
b = u × v = (6, −2, −5).
2. In V
2, munito del prodotto scalare ordinario, sia v = (1, −2). Sia R
π/4: V
2→ V
2la rotazione di V
2di angolo π/4 (in senso antiorario) e sia P
L(v): V
2→ V
2la proiezione su L(v). Sia T : V
2→ V
2la trasformazione lineare T = P
L(v)◦ R
π/4(cio` e T (u) = P
L(v)(R
π/4(u)).
(a) Determinare il nucleo di T .
(b) Determinare autovalori e autospazi di T .
1
Soluzione. (a) Dato w ∈ V
2, abbiamo che T (w) = 0 se e solo se P
L(v)(R
π/4(w)) = 0, cio` e se e solo se R
π/4(w) ∈ (L(v))
⊥= L((2, 1)). Dunque N (T ) ` e dato dalla retta che, dopo una rotazione di π/4, va a finire in L((2, 1)). Tale retta non ` e altro che la rotazione di −π/4 ≡ (7π)/4 della retta L((2, 1)). Poich` e la matrice della rotazione di θ = (7π)/4 ` e
√1 2
1 −1
1 1
, abbiamo che N (T ) ` e generato da
√12
1 −1
1 1
2 1
=
√12
1 3
. Dunque N (T ) = L((1, 3)).
(b) Un autovalore ` e λ
1= 0 e il corrispondente autospazio ` e N (T ) = L((1, 3)). Visto che T (V
2) = L((1, −2)) e un autovettore ` e, per definizione, u vettore u ∈ V
2tale che T (u) = λu per un λ ∈ R, l’altro autospazio ( se c’` e) non pu` o essere che L((1, −2). Quindi dobbiamo vedere chi ` e T ((1, −2)). Prendiamo come base {(1, −2), (2, 1)}. Abbiamo che T ((1, −2)) = P
L(1,2)(R
π/4((1, −2))) = P
L(1,2)(
√12
(1, −2) +
√12
(2, 1)) =
√12
(1, −2). Dunque l’altro autovalore λ
2=
√12