INTRODUZIONE
Negli ultimi decenni, la ricerca nel campo del comportamento adattivo (CA) si è interessata sempre più alla valutazione di disturbi differenti dalla disabilità intellettiva. Scopo del presente lavoro è presentare una rassegna critica degli studi sui profili di comportamento adattivo in individui con Disturbo dell’Attenzione e Iperattività (ADHD) e disturbi specifici dell’apprendimento (DSA).
Il CA è definito come una costellazione di abilità che permettono ad una persona di funzionare in modo efficace, tutti i giorni, a casa, a scuola, a lavoro e nella comunità (Schalock, Borthwick-Duffy, Bradley, Buntinix, Coulter, Craig, et al., 2010). Attualmente, la AAIDD (American Association on Intellectual and Developmental Disabilities) definisce il CA come l’insieme delle abilità
concettuali, sociali e pratiche che sono apprese e vengono messe in atto dalle persone nella loro vita quotidiana (Schalock et al., 2010). Su queste basi teoriche, sono stati costruiti una serie di strumenti per la valutazione del CA, non solo nell’ambito della disabilità intellettiva. Attualmente, i due strumenti elettivi per una valutazione globale del costrutto sono le Vineland Adaptive Behavior Scale-II (Sparrow, Balla & Cicchetti, 2005) e l’Adaptive Behavior Assessment System-II (Harrison & Okaland, 2003). Le prime, costruite per individui dalla nascita a 90
anni, sono composte da 4 scale: Comunicazione (con le sub-scale Ricezione, Espressione e Scrittura), Abilità del vivere quotidiano (con le sub-scale Personale, Domestico e Comunità), Socializzazione (con le sub-scale Relazioni Interpersonali, Gioco e tempo libero, e Regole sociali) e Abilità motorie (con le
sub-scale Fini e Grossolane). L’ABAS-II, costruito per la valutazione di individui dalla nascita a 89 anni, è composto da tre scale: abilità Concettuali (include comunicazione, funzioni accademiche e senso di sé), abilità Sociali (comprende tempo libero e abilità sociali) e abilità Pratiche (include cura di sé, vivere a casa/scuola, comunità, salute e sicurezza, e lavoro). Entrambi gli strumenti possiedono buona validità e affidabilità (Sparrow et al., 2005; Harrison &
Okaland, 2003).
Queste scale sono state utilizzate in diversi lavori che hanno esaminato il CA di individui con ADHD e DSA.
L’ADHD è una sindrome che può avere un forte impatto sulla qualità della vita del bambino o dell’adolescente. Si tratta di un disturbo neuro- comportamentale precoce, a eziologia multifattoriale, che insorge intorno ai 3-4 anni d’età e persiste nell’adolescenza e nell’età adulta ed è caratterizzato da sintomi comportamentali di disattenzione, iperattività ed impulsività (Filippello, 2008).
I DSA riguardano invece difficoltà significative negli apprendimenti scolastici , presentate da bambini scolarizzati, in assenza di patologie neuromotorie, cognitive, psicopatologiche e/o sensoriali (Militerni, 2009). Il disturbo può interessare l’apprendimento della lettura (dislessia), quello della scrittura (disortografia) o quello del calcolo (discalculia).
Dall’analisi della letteratura si evince che i due gruppi clinici hanno deficit nelle aree di CA. Nello specifico, come ci si aspetterebbe dalle caratteristiche cliniche dei due disturbi, gli individui con ADHD mostrano una maggiore compromissione nelle abilità sociali e di comunicazione, mentre il gruppo con
diagnosi di DSA mostra deficit, soprattutto, a livello delle funzioni accademiche e delle abilità concettuali. Nelle ricerche esaminate, gli autori prediligono il confronto dei due gruppi con altri gruppi clinici o con gruppi di controllo con sviluppo tipico. Vengono quindi proposti interventi individualizzati, da realizzare all’interno di intere classi, con piccoli gruppi mirati e con singoli studenti, che includano anche il coinvolgimento delle persone significative del contesto di vita del bambino, quali i genitori, gli insegnanti e i pari. Ulteriori indagini dovranno confrontare i due gruppi nelle differenti aree di CA allo scopo di identificare quelle che maggiormente li discriminano e che quindi devono essere considerate nella pianificazione di programmi individualizzati.