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R R E E G G I I O O N N E E V V E E N N E E T T O O

PR P RO OV VI IN NC CI IA A D DI I T TR RE EV VI IS SO O

CCOOMMUUNNEE DDII PPRREEGGAANNZZIIOOLL

STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE

AMPLIAMENTO DI UN ESERCIZIO SINGOLO INSERITO IN UN PARCO COMMERCIALE

Studio Previsionale Acustico

(Rif. Integrazione dello SIA Rif Prot. N.2014/0069285 del 01.07.2014)

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INDICE

1. PREMESSE _________________________________________________________ 1 2. INQUADRAMENTO GENERALE ___________________________________________ 3 3. ASPETTI NORMATIVI E PIANIFICATORI RELATIVI ALLA CLASSIFICAZIONE

ACUSTICA __________________________________________________________ 7 3.1.1 LA CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO _________________________ 7

3.1.2 LIMITI PER LE INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO _________________________ 9

3.1.3 I LIMITI DIFFERENZIALI ____________________________________________ 9

3.2. COMPONENTE TONALE E IMPULSIVA ________________________________ 11 4. CARATTERIZZAZIONE DEL CAMPO ACUSTICO ATTUALE DELLAREA DI STUDIO ______ 13 4.1. I LIMITI ACUSTICI NELAREA DI STUDIO _____________________________ 13 4.1.1 LA ZONIZZAZIONE ACUSTICA IN COMUNE DI PREGANZIOL ___________________ 13

4.1.2 LIMITI DI IMMISSIONE PER EFFETTO DEL RUMORE STRADALE ______________ 15

4.1.3 LIMITI DI IMMISSIONE PER EFFETTO DEL RUMORE FERROVIARIO ___________ 16

4.2. LIVELLI ACUSTICI ATTUALI _______________________________________ 17 4.2.1 INDIVIDUAZIONE DELLE SORGENTI DISTURBANTI ________________________ 17

A. Infrastrutture viarie e piazzali di parcheggio ______________________________ 18 4.2.2 LA CAMPAGNA DI RILIEVO FONOMETRICO ______________________________ 26

A. Identificazione dei ricettori (R1 – R4) ___________________________________ 27

B. Le attività di misura fonometrica _______________________________________ 28

C. Risultati dei rilievi fonometrici _________________________________________ 30 5. METODOLOGIA DI STUDIO DELLIMPATTO ACUSTICO __________________________ 33

5.1. STRUMENTI DI MODELLAZIONE DEL CAMPO ACUSTICO ___________________ 34 5.1.1 CARATTERIZZAZIONE DELLE SORGENTI SONORE ________________________ 34

5.1.2 CARATTERIZZAZIONE DEL TRAFFICO __________________________________ 35

5.1.3 CARATTERIZZAZIONE DELLAMBIENTE DI PROPAGAZIONE _________________ 36

5.1.4 CALIBRAZIONE DEL MODELLO DI CALCOLO _____________________________ 36

5.2. LA VERIFICA DEL RISPETTO DEI LIMITI ______________________________ 38 5.2.1 VERIFICA DEL RISPETTO DEI LIMITI DELLE EMISSIONI ___________________ 38

5.2.2 VERIFICA DEL RISPETTO DEI LIMITI DELLE IMMISSIONI __________________ 43

5.2.3 VERIFICA DEL CRITERIO DIFFERENZIALE ______________________________ 45

5.2.4 VERIFICA DELLA PRESENZA DI COMPONENTI TONALI _____________________ 46

5.2.5 CONCLUSIONI ___________________________________________________ 46

6. RIFERIMENTI NORMATIVI E BIBLIOGRAFIA _______________________________ 49 6.1. NORMATIVA DI RIFERIMENTO _____________________________________ 49 6.2. NORME UNI DI RIFERIMENTO ____________________________________ 50 ALLEGATI _____________________________________________________________ 51 1. SCHEDE DI RILIEVO FONOMETRICO ______________________________________ 53 2. SCHEDE DI CALIBRAZIONE DELLA STRUMENTAZIONE DI MISURA _______________ 55 3. ATTESTATO DI QUALIFICA _____________________________________________ 57

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1. PREMESSE

Le analisi eseguite e di seguito riportate sono impostate sulla base del quadro legislativo vigente in materia di inquinamento acustico definito, nelle sue linee essenziali, dalla L.

447/95 “

Legge quadro sull’inquinamento acustico

” e dai successivi decreti attuativi, di cui al capitolo 6.1 a pag 49 si riporta un elenco sintetico.

Lo scopo della presente valutazione è quella di verificare, in ottemperanza a quanto pre- visto dall’art. 8, comma 1 della L. 447/95, la conformità delle emissioni alle esigenze di tutela dall’inquinamento da rumore delle popolazioni interessate, ovvero il rispetto dei limiti assoluti imposti dalla legislazione vigente. A tal fine nel seguito viene valutata la variazione, rispetto allo stato attuale, del clima acustico dovuto all’esercizio dell’attività commerciale a seguito dell’ampliamento della superficie di vendita di una grande strut- tura di vendita, ubicata in Comune di Preganziol (TV) nell’area posta in adiacenza alla S.S. n. 13 “Terraglio” delimitata a Nord da Via Baratta Nuova.

L’analisi è articolata nelle seguenti fasi:

ƒ Inquadramento generale

Inquadramento delle caratteristiche generali dell’area di studio mediante l’analisi dei vincoli previsti dalla pianificazione acustica e dei principali elementi distintivi del campo di propagazione del suono e mediante inquadramento delle caratteristiche degli interventi di progetto.

ƒ Analisi dello Stato di Fatto

Caratterizzazione acustica allo stato attuale attraverso una campagna di misurazione fonometrica e mediante ricostruzione modellistica del campo acustico attuale.

ƒ Previsione dello scenario di progetto

Caratterizzazione acustica

post-operam

, mediante il calcolo dei livelli sonori in base alle indicazioni del progetto e attraverso l’utilizzo di strumenti di modellazione acustica.

ƒ Valutazione dell’Impatto Acustico

Stima degli impatti mediante confronto fra scenario attuale e scenario

post-operam

e valutazione conclusiva della compatibilità con le normative vigenti.

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2. INQUADRAMENTO GENERALE

L’area di studio ricade all’interno del territorio comunale del Comune di Preganziol in provincia di Treviso.

Figura 1: Inquadramento territoriale generale dell’area di studio.

La struttura oggetto di ampliamento sorge nel settore centrale dell’area commerciale posta in adiacenza alla S.S. 13 “Terraglio”, delimitata a Nord da Via Baratta Nuova ed attraversata da Via Europa.

Il progetto prevede l’incremento della superficie di vendita della Grande Struttura di Vendita senza richiedere alcuna modifica dell’attuale edificio. Più precisamente si pre- vede di passare dagli attuali 3.114 mq, la cui suddivisione è riportata in tabella, ad una superficie di vendita complessiva di 3.700 mq.

(7)

Figura 2: Estratto della planimetria di progetto.

(8)

SuperficidiVendita

StatodiFatto StatodiProͲ

getto Variazione

m2 m2 m2

Alimentari 1800 2600 + 800

Misto 614 614 - 614

No Alimentari 700 1100 + 400

Totale 3114 3700 + 586

Tabella 1: Variazioni delle superfici di vendita previste dal progetto.

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3. ASPETTI NORMATIVI E PIANIFICATORI RELA- TIVI ALLA CLASSIFICAZIONE ACUSTICA

3.1.1 LA CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO

La legge quadro sull’inquinamento acustico n. 447 del 26 ottobre 1995, all’art. 6, de- manda ai Comuni il compito di provvedere, secondo i criteri previsti dai regolamenti re- gionali, alla classificazione acustica del territorio secondo le seguenti classi:

Classe Descrizione

Classe I

Aree particolarmente protette: rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolasti- che, aree destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, ecc.

Classe II

Aree destinate ad uso prevalentemente residenziale: rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività indu- striali e artigianali.

Classe III

Aree di tipo misto: aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraver- samento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffi- ci, con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; a- ree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici.

Classe IV

Aree di intensa attività umana: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie.

Classe V Aree prevalentemente industriali: rientrano in questa classe le aree interessate da in- sediamenti industriali e con scarsità di abitazioni.

Classe VI Aree esclusivamente industriali: rientrano in questa classe le aree esclusivamente inte- ressate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi

Tabella 2: Classificazione del Territorio Comunale ai sensi del D.C.P.M. 14/11/1997 in materia di

“Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore”.

Il D.P.C.M. 14 novembre 1997 definisce, per ciascuna classe acustica, i limiti di emis- sione e di immissione riportati, di seguito, nella Tabella 3, distinti per il periodo di rife- rimento diurno e per quello notturno.

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Classe

TAB. B TAB. C TAB. D

Valori di Attenuazione riferiti

a 1 ora Valori limite di

emissione

Valori limite di immissione

Valori di qualità

Diurno Notturno Diurno Notturno Diurno Notturno Diurno Notturno dB(A) dB(A) dB(A) dB(A) dB(A) dB(A) dB(A) dB(A)

I 45 35 50 40 47 37 60 45

II 50 40 55 45 52 42 65 50

III 55 45 60 50 57 47 70 55

IV 60 50 65 55 62 52 75 60

V 65 55 70 60 67 57 80 65

VI 65 65 70 70 70 70 80 70

Tabella 3: Valori limite fissati dal D.P.C.M. 14 novembre 1997, in materia di “Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore”.

Nei comuni dove non è stata attuata la zonizzazione del territorio Comunale come ri- chiesto dalle vigenti disposizioni di legge si prendono a riferimento i seguenti limiti di accettabilità previsti dal D.P.C.M. 1/3/1991.

Zonizzazione Diurno Notturno

Leq(A) Leq(A)

Tutto il territorio nazionale 70 60

Zona A 65 55

Zona B 60 50

Zona esclusivamente industriale 70 70 Tabella 4: Valori limite fissati dal D.P.C.M. 1 marzo 1991.

Le zone A e B corrispondono alle zone territoriali omogenee, così come definite dal D.M. 2/4/1968, n. 1444:

ƒ Zona A:

Le parti di territorio interessate da agglomerati urbani che rivestono carattere

storico, artistico o di particolare pregio ambientale o porzioni di essi, comprese le

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aree circostanti, che possono considerarsi parte integrante, per tali caratteristiche, degli agglomerati stessi

.

ƒ Zona B

Le parti di territorio totalmente o parzialmente edificate, diverse dalle zone A: si considerano parzialmente edificate le zone in cui la superficie coperta dagli edifici esistenti non sia inferiore al 12,5% della superficie fondiaria della zona e nelle quali la densità territoriale sia superiore ad 1,52 mc/mq

.

3.1.2 LIMITI PER LE INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO

Il rumore delle infrastrutture stradali è disciplinato dal D.P.R. 142/2004, nel quale so- no definite le fasce di pertinenza acustica e i relativi limiti, in funzione della tipologia delle strade, così come definita nel D.Lgs. 285/1992. Le fasce di pertinenza relative alla rumorosità prodotta dal traffico della strada, sono da considerare come fasce di esen- zione rispetto al limite di zona locale. I limiti di zona devono essere rispettati dall’insieme di tutte le altre sorgenti che interessano detta zona. Pertanto, le fasce si so- vrappongono alla classificazione acustica esistente, individuando quelle aree entro le quali il rumore generato dalla specifica infrastruttura concorre da solo alla composizio- ne del livello equivalente di pressione sonora per la verifica dei limiti.

3.1.3 I LIMITI DIFFERENZIALI

Il limite differenziale di immissione, che ha trovato una prima espressione nel D.P.C.M.

1 marzo 1991, nel cui testo è definito come la differenza tra il livello equivalente di ru- more ambientale e quello di rumore residuo.

Dove si danno le seguenti definizioni:

ƒ Livello di rumore residuo LR

è il livello continuo equivalente di pressione sonora, ponderato mediante il filtro A, che si rileva quando si escludono le specifiche sorgenti disturbanti. Esso deve esse- re misurato con le identiche modalità impiegate per la misura del rumore ambien- tale;

ƒ Livello di rumore ambientale LA

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è il livello continuo equivalente di pressione sonora, ponderato mediante il filtro A, prodotto da tutte le sorgenti di rumore esistenti in un dato luogo e durante un de- terminato tempo. Il rumore ambientale è costituto dall'insieme del rumore residuo e da quello prodotto dalle specifiche sorgenti disturbanti.

I limiti differenziali sono applicabili esclusivamente all'interno degli ambienti abitativi.

Il criterio differenziale, ovvero la valutazione del rispetto dei limiti differenziali, stabili- sce che differenza fra il livello di rumore ambientale e il livello di rumore residuo deve essere inferiore a 5 dB durante il periodo di riferimento diurno, mentre deve essere infe- riore a 3 dB durante il periodo di riferimento notturno.

Le misure si intendono effettuate all’interno dell’ambiente disturbato a finestre chiuse, oppure a finestre aperte.

Tali limiti, tuttavia, non si applicano quando almeno una delle due condizioni di seguito specificate sia verificata, in quanto in tali condizioni ogni effetto del rumore è da rite- nersi trascurabile:

ƒ il rumore ambientale misurato a finestre aperte sia inferiore a 50 dB(A) durante il periodo diurno e a 40 dB(A) durante il periodo notturno;

ƒ il rumore ambientale misurato a finestre chiuse sia inferiore a 35 dB(A) nel perio- do diurno e a 25 dB(A) nel periodo notturno.

Il criterio differenziale è applicabile su tutto il territorio nazionale, con esclusione di quelle aree classificate come Classe VI, ovverosia le aree esclusivamente industriali, in- dividuate ai sensi del piano di classificazione acustica vigente. Il criterio differenziale non è altresì applicabile alla rumorosità prodotta dalle infrastrutture di trasporto.

Il differenziale, per sua intrinseca definizione, è una grandezza la cui stima è soggetta a una misura in campo. Non è quindi agevole verificare, a livello predittivo, il rispetto di un limite differenziale, dato che questo dipende fortemente dalle condizioni al contorno del sito oggetto di misura, compresa la modalità stessa della misurazione, ed è estre- mamente variabile nel tempo e nello spazio. In questo studio, tuttavia, onde poter forni- re un’indicazione previsionale di massima del rispetto del limite differenziale, si ipotiz- za:

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ƒ stima del differenziale all’interno degli edifici identificati come ricettori, a partire dal livello di immissione calcolato all’esterno, in corrispondenza di punti di calcolo posti alla distanza di 1 m dalla facciata e dovuto agli impatti acustici delle sor- genti analizzate;

ƒ calcolo del livello all’interno degli edifici identificati come ricettori considerando una stima ipotetica molto cautelativa delle proprietà di isolamento acustico dell’involucro edilizio.

3.2. COMPONENTE TONALE E IMPULSIVA

Rumore con componente tonale: si tratta di una emissione di rumore avente, all’interno della banda di 1/3 di ottava, livello di pressione sonora che supera di almeno 5 dB i li- velli di entrambe le bande adiacenti. In presenza di tale emissione di rumore si applica il fattore di correzione KT (+ 3dB) solo se la componente tonale tocca una isofonica u- guale o superiore a quella più elevata raggiunta dalle altre componenti delle spettro.

Rumore con componente in bassa frequenza: se la componente tonale viene rilevata nell’intervallo 20 Hz - 200 Hz, si applica la correzione KB (+3 dB) esclusivamente nel tempo di riferimento notturno.

Rumore impulsivo: Il rumore è considerato impulsivo quando si verificano le condizioni seguenti: l’evento è ripetitivo, la differenza tra LA(max) è superiore a 6 dB, la durata dell’evento è inferiore ad 1 sec. Si applica la correzione Kl( +3 dB). A seguito dei rico- noscimenti di componenti tonali o impulsive, come sopra riportato, il valore dei rumori misurato in Leq(A) deve essere maggiorato di 3 dB(A), in caso di presenza di entrambi gli eventi lo stesso valore di misura ambientale deve subire una penalizzazione di 6 dB.

Se la componente tonale è in bassa frequenza, come detto, si applica anche una penaliz- zazione di 3 dB.

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(16)

4. CARATTERIZZAZIONE DEL CAMPO ACUSTICO ATTUALE DELL’AREA DI STUDIO

L’area di studio, dal punto di vista acustico, è caratterizzata in maniera significativa dal traffico sulla S.S. 13 “

Terraglio”

e dal traffico ferroviario sulla Linea Venezia - Trevi- so. A questo si aggiunge la presenza di alcuna attività commerciali e del traffico affe- rente a tali strutture di vendita che, dalla S.S. 13, si snoda attraverso Via Baratta Nuo- va e Via Europa fino ai parcheggi dell’area commerciale.

4.1. I LIMITI ACUSTICI NEL’AREA DI STUDIO

4.1.1 LA ZONIZZAZIONE ACUSTICA IN COMUNE DI PREGANZIOL

Figura 3: Piano di Classificazione Acustica del Comune di Preganziol.

Secondo la zonizzazione acustica del territorio adottata dal Comune di Preganziol (TV),

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complesso commerciale è stata assegnata in classe IV e pertanto valgono i seguenti li- miti:

Limiti di immissione Leq(A)

Limiti di emissione Leq(A)

Diurno Notturno Diurno Notturno

Casse IV 65 55 60 50

Tabella 5: Limiti di zona previsti dal Piano di Zonizzazione Acustica per l’area del complesso commerciale.

Figura 4: Legenda del Piano di Classificazione Acustica del Comune di Preganziol.

Figura 5: Legenda del Piano di Classificazione Acustica del Comune di Preganziol.

(18)

4.1.2 LIMITI DI IMMISSIONE PER EFFETTO DEL RUMORE STRADALE

Per effetto della presenza delle infrastrutture stradali, quali la S.S. 13 “

Terraglio

” e Via Baratta Nuova, sono applicati anche i limiti per le fasce di pertinenza stradale.

Tabella 6: Tabella 2 del D.P.R. 30 marzo 2004, n. 142

Per quanto riguarda la Strada Statale 13 “

Terraglio

” essa, secondo il Codice della Strada, risulta classificata come Strada di Tipo B - Extraurbana principale per cui si distinguono due fasce:

ƒ fascia A larga 100 m all’interno delle quale i limite diurno e notturno sono, rispetti-

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vamente, pari a 70 dB(A) e 60 dB(A);

ƒ fascia B, estesa per altri 50 metri oltre la fascia A, all’interno delle quali il limite diurno e notturno è, rispettivamente, pari a 65 dB(A) e 55 dB(A).

Via Baratta è invece classificata come strada di tipo F - Locale per la quale è prevista un’unica fascia, larga 30 m, all’interno della quale valgono i limiti diurno e notturno di immissione, rispettivamente, di 65 dB(A) e di 55 dB(A).

4.1.3 LIMITI DI IMMISSIONE PER EFFETTO DEL RUMORE FERROVIARIO

Per effetto della presenza delle infrastrutture ferroviaria Venezia - Udine , come si os- serva nel piano di classificazione acustica del territorio del Comune di Preganziol, sono individuati due fasce di pertinenza ferroviaria: una più vicina all’asse della linea ferro- viaria, denominata

Fascia A

, larga 100 m ed una più esterna, denominata

Fascia B

, larga 150 m.

I Limiti assoluti di immissione del rumore prodotto dall’infrastruttura fissati dalla nor- mativa vigente, ovvero dal Comma 1 dell’Art. 5 del D.P.R. 2018 del 20/11/1998, sono i seguenti:

a) 50 dB(A) Leq diurno, 40 dB(A) Leq notturno per scuole, ospedali, case di cura e case di riposo; per le scuole vale il solo limite diurno;

b) 70 dB(A) Leq diurno, 60 dB(A) Leq notturno per gli altri ricettori all’interno della fascia A di cui all’articolo 3, comma 1, lettera a);

c) 65 dB(A) Leq diurno, 55 dB(A) Leq notturno per gli altri ricettori all’interno della fascia B di cui all’articolo 3, comma 1, lettera a).

Come indicato al comma 3 dello stesso articolo 5, qualora i valori di cui al comma 1 e, al di fuori della fascia di pertinenza, i valori stabiliti nella tabella C D.P.C.M.

14/11/1997, non siano tecnicamente conseguibili e sia preferibile agire direttamente sui recettori devono essere assicurato il rispetto dei seguenti limiti:

a) 35 dB(A) Leq notturno per ospedali, case di cura e case di riposo;

b) 40 dB(A) Leq notturno per tutti gli altri ricettori;

c) 45 dB(A) Leq diurno per le scuole.

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4.2. LIVELLI ACUSTICI ATTUALI

4.2.1 INDIVIDUAZIONE DELLE SORGENTI DISTURBANTI

Le sorgenti sonore rilevanti nella fase prevista di gestione e conduzione del complesso commerciale risulteranno essere:

ƒ infrastrutture viarie e piazzali di parcheggio;

ƒ infrastrutture ferroviarie;

ƒ il funzionamento delle apparecchiature.

Figura 6: Schema della rete viaria

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A. INFRASTRUTTURE VIARIE E PIAZZALI DI PARCHEGGIO

L’area della struttura di vendita è adiacente a Via Europa, la quale è collegata a Via Baratta Nuova, tratta che si innesta nella Strada Statale n. 13 “Terraglio.

L’accesso principale alle aree riservate alla clientela della Grande Struttura di Vendita è ricavato su Via Europa a mezzo di intersezioni a raso che conducono direttamente alla viabilità di distribuzione alle aree di sosta per i veicoli.

; LaStradaStatalen.13“Terraglio”

La Strada Statale n. 13 “Terraglio”, nel tratto prospiciente all’accesso alla struttura di vendita è composta da una carreggiata con due corsie (una per senso di marcia), con una larghezza media di 7,80 m (con una larghezza media di 3,90 m per corsia di mar- cia), con banchina di larghezza media pari a 1,50 m, senza possibilità di sosta in car- reggiata né marciapiedi su entrambi i lati della carreggiata.

Foto 1: Strada Statale S.S. 13 “Terraglio” tratta Nord direzione Nord.

Per la definizione del flusso di traffico diurno ci si riferisce ai dati riportati nello Studio della Viabilità di Afferenza al Servizio e desunti da una recente campagna di misure ef- fettuata sulla S.S. 13.

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Foto 2: Strada Statale S.S. 13 “Terraglio” tratta Sud direzione Sud.

Le misurazioni sono state effettuate nelle seguenti due sezioni in grado caratterizzare l’assetto viabilistico esterno dell’area:

ƒ sezione A: tratta nord, corsia P1 e corsia P2, rispettivamente, in direzione sud e nord;

ƒ sezione B:, tratta sud, corsia P3 e corsia P4, , rispettivamente, in direzione nord e sud.

Figura 7: Sezioni e corsie di rilevamento dei flussi veicolari esistenti.

; 

(23)

; ViaBarattaNuova

Via Baratta Nuova è composta da due carreggiate fisicamente separate, ciascuna a sen- so unico su unica corsia, di larghezza media pari a 4,00 m cadauna. Essa si collega alla S.S. 13 a mezzo di un’intersezione a raso dotata di idonee isole spartitraffico.

Per questo asse viario, durante la campagna di misura fonometrica, sono state eseguite delle misurazioni manuali per cui si è stimato un traffico orario di circa 90 mezzi ora nel periodo compreso 13:00 - 14:00.

Tabella 7: Flusso di traffico orario rilevato Venerdì 09 agosto 2013 sulla Sezione A della S.S. 13

Tabella 8: Flusso di traffico orario rilevato Venerdì 09 agosto 2013 sulla Sezione B della S.S. 13

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Tabella 9: Flusso di traffico orario rilevato Sabato 10 agosto 2013 sulla Sezione A della S.S. 13

Tabella 10: Flusso di traffico orario rilevato Sabato 10 agosto 2013 sulla Sezione B della S.S. 13

; IParcheggi

La capacità dei parcheggi di pertinenza dell’area commerciale, comprensiva di superfi- cie di stallo ed area di manovra, illustrata in figura viene riassunta nella tabella che se- gue.

Park Capacita

Pk 01 239

Pk 02 155

(25)

Park Capacita

Pk 03 43

Pk 04 20

Tabella 11: Capacità delle aree di parcheggio.

Figura 8: Ubicazione e identificazione dei parcheggi

Durante le ore notturne si prevede che i parcheggi siano utilizzati in maniera del tutto occasionale in quanto esiste un’unica attività commerciale attiva durante il periodo di riferimento notturno rappresentata dal

“ristorante cinese”

.

; Ilfunzionamentodelleapparecchiature

Le apparecchiature esterne della struttura di vendita oggetto di incremento della super- ficie di vendita sono installate sulla copertura dell’edificio. In particolare sulla copertu- ra dell’edificio, come si osserva dall’immagine che segue, si trovano di 4 Unità di Trat- tamento Aria e una “buca”, all’interno della quale sono ubicati gli scambiatori di calore

(26)

dell’impianto frigo e al cui interno si affacciano i locali caldaie e compressori.

Le unità di Trattamento Aria sono rappresentate da quattro Rooftop Unit (ROF1, ROF2, ROF3, ROF4) prodotte dalla Ditta Zoppellaro S.r.l. modello R407C per le quali si è definito la potenza sonora effettuando una specifica misura (vedi scheda Misura in allegato S1), posizionando il fonometro ad un metro dalla sorgente. La potenza sonora generata da tali apparecchiature, considerando gli effetti della propagazione semisferica omnidirezionale, è stata fissata in 77,6 dB(A).

Il funzionamento di questi macchinari è regolato da una centralina elettronica e da dei sensori di temperatura ed impostata per funzionare dalle 06:30 alle 08:00, quindi solo nel periodo di riferimento diurno.

Foto 3: Unità Trattamento Aria

Per quanto riguarda i macchinari presenti all’interno della “

fossa tecnica

”, come riferi- toci dal direttore della struttura di vendita, funzionano a ciclo continuo quindi anche du- rante il periodo notturno.

; IltrafficodiaccessoalComplessoCommerciale

Queste sorgenti sono state considerate alla pari dei flussi stradali trattati nel caso, ovve-

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dal simulatore SoundPlan.

Il valore attribuito ai livelli acustici generati dai vari tratti stradali scaturiscono dall’applicazione del software di predizione acustica Soundplan 7.2, nel quale sono con- siderati i dati di flusso stradale resi disponibili dallo studio viabilistico allegato allo stu- dio di Impatto Ambientale e gli incrementi stimati in relazione alla richiesta di amplia- mento del complesso commerciale.

Foto 4: Ubicazione dei macchinari all’interno della “buca”.

; Operazionidiapprovvigionamentoedicaricoscarico

L’area di carico scarico si trova nella parte posteriore dell’edificio di vendita e l’area ri- sulta delimitata da una recinzione. Nell’area è presente una buca per lo scarico degli autotreni e lo scarico viene effettuato servendosi di transpallet da movimentare a mano e di un muletto elettrico.

Le attività di carico e scarico sono svolte esclusivamente durante il periodo di riferimen- to diurno all’interno dell’orario di apertura della struttura di vendita, ovvero dalle 07:30 di mattino alle 19:00 di sera. Come indicatoci dal direttore della struttura di vendita e come si è avuto modo di osservare anche direttamente, la massima intensità di mezzi presenti nell’area di carico e scarico si registra nel periodo compreso tra le 07:30

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e le 10:00.

Figura 9: Buca di carico scarico per autocarro.

Figura 10: Scarico di un autocarro in sosta sulla buca con transpallet a mano.

(29)

Figura 11: Movimentazione del materiale con muletto elettrico.

Considerato che all’interno dell’area di carico e scarico la rumorosità prodotta dipende prevalentemente dall’attività di manovra dei mezzi pertanto si è ritenuto di poter rap- presentare nel modello l’area come un’area a di manovra caratterizzata da un flusso di traffico che, nelle ore di massima attività, si quantifica in 2 autoarticolati, 2 autotreni e 13 furgoni.

4.2.2 LA CAMPAGNA DI RILIEVO FONOMETRICO

Allo scopo di caratterizzare il clima acustico attuale nell’area oggetto dello studio, è stata realizzata una specifica campagna di rilievo fonometrico nel giorno 06 marzo 2014, durante una normale condizione di traffico presente nell’area in esame, tra le ore 09:00 e 15:00.

A seguito della richiesta di integrazioni da parte della Provincia di Treviso (prot. N.

2014/0069285 del 01/07/2014) si è effettuato una nuova campagna di misura in data 06 agosto 2014.

Nella scelta dei punti di misura è stata considerata la necessità di qualificare i ricettori presenti all’interno dell’area di studio in funzione:

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ƒ della naturale diffusione del rumore in campo libero;

ƒ della necessità di tarare il modello di previsione impiegato;

ƒ dell’ubicazione delle abitazioni e dei luoghi di vita.

Con questi obiettivi, pertanto, sono stati individuati due differenti criteri di investigazio- ne e sono state effettuate 5 rilevazioni fonometriche in cinque differenti punti di misura.

A. IDENTIFICAZIONE DEI RICETTORI (R1 – R4)

Allo scopo di identificare e caratterizzare i differenti ricettori presenti all’interno dell’area oggetto dello studio è stato effettuato uno specifico sopralluogo di validazione delle informazioni della cartografia tecnica della Regione Veneto. Dalle indicazioni rac- colte, in particolare, si evidenziano le seguenti osservazioni:

ƒ all’interno dell’area oggetto dello studio, non si individua la presenza di alcun tipo di ricettore sensibile, definizione riservata, ai sensi della legislazione vigente, agli asili, alle scuole di ogni ordine e grado, agli ospedali e alle case di riposo;

ƒ per lo studio delle immissioni acustiche direttamente dovute al traffico veicolare lungo la S.S. 13 e Via Europa e agli effetti degli eventuali incrementi previsti nei transiti, si identificano 3 ricettore residenziali ed un’attività alberghiera, codifica- to con il codice R3, fra le i più esposti alle emissioni acustiche direttamente riferi- bili all’incremento della superficie di vendita del complesso commerciale.

Nella tabella che segue descriviamo le caratteristiche dei ricettori selezionati:

Pos. Descrizione Zonizzazione

R1 Edificio Residenziale Classe III

R2 Edificio Residenziale Classe III

R3 Attività alberghiera Classe III

R4 Edificio Residenziale Classe III

Tabella 12: Elenco dei ricettori sensibili e dei limiti previsti dalla pianificazione.

(31)

B. LE ATTIVITÀ DI MISURA FONOMETRICA

B.a. STRUMENTAZIONE UTILIZZATA

Il rilievo fonometrico è stato eseguito con strumentazione in Classe 1, conforme alle norme IEC 651/79 e 804/85 (CEI EN 60651/82 e CEI EN 60804/99). Nel seguito, ai sensi dell’allegato D “

Presentazione dei risultati

” del D.M. 16 marzo 1998, si riporta una tabella riassuntiva delle caratteristiche principali della catena di misura:

Strumento Marca Modello N. Serie Classe

Fonometro Larson Davis L&D 831 2063 Classe I

Microfono PCB Piezotro- nic

PCB 377B02 113185 WS2F

Calibratore Larson Davis L&D PRM831 015322 Software di Pre-

dizione

SoundPlan 7.1 © Braunstein + Berndt GmbH

Tabella 13: Parametri utilizzati per l’impostazione dello strumento impiegata durante la campagna di rilievo.

La strumentazione è corredata da moduli di integrazione e di analisi in frequenza. I pa- rametri impostati nello strumento per le misure del livello equivalente della pressione sonora e delle analisi in frequenza in terze di ottava, sono:

Pressione di riferimento 20 —Pa

Ponderazione in frequenza Curva A

Ponderazione in frequenza per analisi spettrale Z Correzione di incidenza sonora Frontal

Tabella 14: Parametri utilizzati per l’impostazione dello strumento impiegata durante la campagna di rilievo.

La catena di misura fonometrica è in accordo con le norme CEI 29-10 ed EN 60804/1994

B.b. LE MODALITÀ DI MISURA

La misura dei livelli continui equivalenti di pressione sonora ponderata «A» è eseguita secondo il metodo espresso all’art. 3 ossia Allegato B del D.M. 16/3/1998 “

Norme Tec-

(32)

niche per l’esecuzione delle misure

”. Il tempo di osservazione è stato esteso, nel caso dei ricettori, a 20 minuti.

Per le misure è stato utilizzato un microfono da campo libero, posto a 1,5 m di altezza dal suolo e munito di cuffia antivento, orientato verso l’esterno dell’area medesima nel caso dei ricettori, ed orientata verso la sorgente nel caso delle apparecchiature. I dati di misura sono stati raccolti con i parametri richiesti dal decreto ed il livello acustico mi- surato è arrotondato a 0,5 dB. Prima e dopo ogni serie di misure è stata controllata la calibrazione della strumentazione mediante calibratore in dotazione (verificando che lo scostamento dal livello di taratura acustica non sia superiore a 0,3 dB [Norma UNI 9432]). Il valore dell’incertezza delle misure è pari a ± 0,7 dB(A). Durante tutto il ci- clo di misure, inoltre, non si è riscontrato alcun sovraccarico degli strumenti.

Durante i rilievi, sono state rilevate condizioni meteorologiche conformi a quanto previ- sto dal D.M. 16 marzo 1998, in particolare si riporta al proposito una tabella contenen- te i dati registrati c/o la stazione meteorologica di Zero Branco (TV) , pubblicati sul sito dell’Agenzia Regionale per la Prevenzione Ambientale del Veneto (A.R.P.A.V.), relative il giorno 06/03/2013. Per i dati relativi al vento ci si riferisce alla stazione di Treviso in quanto la stazione di Zero Branco è priva dei relativi sensori di misura.

Data

Temp.Ariaa2m Pioggia Umiditàrel.a10

m Ventoa2m Direz.

preval

med min max tot min max Sfilato Raffica

gg/mm/aa °C C °C mm % % Km/g ora ms Ͳ

06/03/14 10.1 3.8 18.3 0.0 20 96

Tabella 15: Scheda riassuntiva dei dati meteorologici registrati alla stazione meteo di Zero Branco del 06/03/2014 [Fonte: ARPAV].

Data

Temp.Ariaa2m Pioggia Umiditàrel.a

10m Ventoa2m Direz.

preval med min max tot min max Sfilato Raffica

gg/mm/aa °C C °C mm % % Km/g ora ms Ͳ

06/03/14 10.5 4.8 19.0 0.0 19 85 30.2 15:33 4.9 N Tabella 16: Scheda riassuntiva dei dati meteorologici registrati alla stazione meteo di Treviso del

06/03/2014 [Fonte: ARPAV].

(33)

B.c. CONDIZIONI DI MISURA

Nell’area indagata non sono presenti attività rumorose prodotte da altri impianti o di- verse attrezzature. Il clima acustico è fortemente condizionato dal rumore dal traffico in particolare sulla S.S. 13 -

Terraglio

. Oltre a queste sorgenti nell’area non si evidenzia la presenza di attività produttive sorgenti di rumore.

C. RISULTATI DEI RILIEVI FONOMETRICI

C.a. ELABORAZIONE DEI DATI E RISULTATI DEL RILIEVO

Allo scopo di definire sia i livelli sonori rappresentativi del clima acustico nell’area og- getto dello studio, sia i livelli di riferimento delle sorgenti acustiche, le misure di cui al presente capitolo, sono state elaborate nel rispetto del D.M. 16 marzo 1998. I valori dei livelli sonori sono stati sottoposti a un’analisi spettrale finalizzata a individuare l’eventuale presenza di componenti tonali e di componenti in bassa frequenza.

I risultati sono di seguito riassunti in Tabella 17, mentre i dati completi del rilievo fo- nometrico, con i relativi grafici esplicativi, sono riportati in allegato.

MISURA RISULTATI

CODICE PUNTO LOCALIZZAZIONE

Leq(T) L1 L5 L10 L50 L90 L95 dB(A) dB(A) dB(A) dB(A) dB(A) dB(A) dB(A) MISURA 1 R1 RICETTORE R1 48,8 53,6 50,0 49,2 47,0 44,7 44,2 MISURA 2 R2 RICETTORE R2 46,3 57,1 48,5 47,9 46,0 44,4 44,1 MISURA 3 R3 RICETTORE R3 49,1 60,3 53,2 49,9 45,2 43,1 42,5 MISURA 4 R4 RICETTORE R4 49,1 57,8 52,7 50,9 47,2 45,1 44,4 Tabella 17: Scheda riassuntiva dei risultati delle misure fonometriche relative alla campagna effettuata il

giorno 6 marzo 2014.

(34)

C.b. DEFINIZIONE DEL VALORE DEL RUMORE DI FONDO

Per la definizione di un valore rappresentativo della rumorosità di fondo presso i ricet- tori, sono state eseguite delle elaborazioni sul novantacinquesimo percentile delle misure effettuate presso i punti R1 – R4, individuando un plausibile livello di riferimento medio riferibile al periodo di misura. Dall’analisi di tutti i dati rilevati in corrispondenza dei ricettori si evidenzia un allineamento dei valori statistici considerati nell’intorno di un livello costante che, per effetto dell’elaborazione statistica, è esente dagli influssi flut- tuanti del traffico, può essere considerato rappresentativo della rumorosità di fondo nell’area oggetto dello studio, durante il periodo diurno.

(35)
(36)

5. METODOLOGIA DI STUDIO DELL’IMPATTO A- CUSTICO

La metodologia utilizzata per la determinazione dei livelli di pressione acustica ambien- tale per effetto dell’ampliamento della superficie di vendita dell’esistente attività com- merciali può essere riassunta nei seguenti punti:

ƒ determinazione delle sorgenti disturbanti;

ƒ valutazione delle diverse componenti acustiche interne ed esterne nella determina- zione dell’impatto acustico

ƒ calcolo del livello ambientale riferito alle condizioni di normale esercizio diurno.

Date le previsioni di progetto, non si prevede l’introduzione all’interno dell’area di stu- dio di nuove sorgenti di rumore che possano modificare lo stato attuale del clima sonoro con l’emissione di nuovi segnali sonori. L’unico fattore di perturbazione del clima acu- stico è legato al previsto incremento di traffico afferente al complesso commerciale, do- vuto all’incremento della superficie di vendita, commisurato in 30 veicoli/ora.

Le caratteristiche del campo sonoro

post-operam

sono ricavate da calcoli, stime ed ela- borazioni delle misurazioni fonometriche effettuate in loco e delle informazioni fornite dalla committenza, dai progettisti delle opere e, ove necessario, dai dati desunti da ri- cerche nella letteratura specialistica.

Per lo studio dell’impatto acustico del complesso commerciale, si utilizza un modello di simulazione come strumento di calcolo e di analisi delle evoluzioni del campo acustico studiando i seguenti scenari:

ƒ stato di fatto: scenario rappresentativo della situazione attuale;

ƒ stato di progetto: scenario rappresentativo della realizzazione del nuovo complesso commerciale.

Ciascuno scenario, sia attuale che di progetto, è analizzato per verificarne la compatibi- lità con i limiti vigenti e individuare eventuali conflitti acustici. I risultati di tale studio sono poi analizzati per definire gli impatti acustici.

(37)

5.1. STRUMENTI DI MODELLAZIONE DEL CAMPO ACU- STICO

Allo scopo di studiare gli impatti acustici delle attività del complesso commerciale è sta- to elaborato un modello di simulazione del campo sonoro mediante il software Soun- dPlan® 7.2, attraverso la definizione delle caratteristiche dei seguenti elementi:

ƒ Sorgenti sonore;

ƒ Ambiente di propagazione;

ƒ Ricettori.

Il modello di calcolo utilizzato per lo studio del campo acustico è implementato nel sof- tware SoundPlan, versione 7.2. Detto

L

I il livello sonoro di immissione presso un punto ricevitore,

L

E il livello di emissione della sorgente e

A

la sommatoria degli effetti acusti- ci dovuti al percorso fra sorgente e ricevitore (determinati da divergenza geometrica, ri- flessione, diffrazione, presenza di ostacoli ecc.), il modello di calcolo è basato su rela- zioni matematiche semi-empiriche.

Il presente studio è stato eseguito utilizzando gli algoritmi di calcolo ISO 9613 e DIN 18005 nei quali si contempla sia il calcolo dell’assorbimento acustico atmosferico, sia il calcolo dell’attenuazione acustica dovuta a tutti i fenomeni fisici di rilevanza più comu- ne, ovverosia la divergenza geometrica, l’assorbimento atmosferico, l’effetto del terreno, le riflessioni da parte di superficie di vario genere e l’effetto schermante di tutti ostacoli presenti sul percorso di propagazione.

5.1.1 CARATTERIZZAZIONE DELLE SORGENTI SONORE

Per quanto riguarda il regime di funzionamento delle sorgenti impiantistiche installate nel complesso commerciale, nelle simulazioni del campo acustico si considerano, a sco- po cautelativo, le seguenti ipotesi operative al fine di garantire una sovrastima dei livelli di emissione:

ƒ funzionamento contemporaneo di tutte le sorgenti impiantistiche individuate presenti sulla copertura sulla copertura principale dell’ipermercato;

ƒ funzionamento alla massima potenza di tutte le sorgenti;

ƒ periodo di funzionamento esteso per tutto il periodo di riferimento diurno:

(38)

ƒ nel funzionamento notturno le Unità trattamento aria e il carico scarico non sono attivi.

Le quattro unità di trattamento aria installate sulla copertura verranno rappresentate ciascuna da una sorgente puntiforme di potenza Lw pari a 77,6 dB(A) come definito sul- la base delle misurazioni effettuate.

L’emissione di rumore dalla “buca”, lunga 10 m e larga 16 m, avviene dalla parte su- periore della buca che viene rappresentata nel modello come una sorgente areale di ru- more la cui potenza sonora Lw è stata definita sulla base delle misurazioni effettuate sul margine della buca fissandola, cautelativamente a favore della sicurezza, in 70 dB(A).

In considerazione del fatto che la struttura rispetta i requisiti di isolamento acustico previsti dalla legge, si è ritenuto di trascurare la rumorosità interna all’edificio e delle dotazioni impiantistiche installate entro vani tecnici opportunamente isolati.

5.1.2 CARATTERIZZAZIONE DEL TRAFFICO

Per quanto riguarda la caratterizzazione del traffico veicolare nell’area oggetto di stu- dio, si fa riferimento alle informazioni desunte dalle analisi viabilistiche effettuate dallo

Studio Ingegneria Giomo Ing. Maurizio

nell’ambito della presente progettazione e dalle misure effettuate durante l’esecuzione delle misure fonometriche.

La distribuzione del traffico all’interno del complesso commerciale è ipotizzata in fun- zione delle capacità dei singoli piazzali di sosta. Per gli scenari di studio, i flussi relativi all’ora di punta sono riportati di seguito in Tabella 18.

Asse Stradale

Stato di Fatto Stato di Progetto Traffico Mezzi

pesanti

Traffico Mezzi pesanti

v/h v/h v/h v/h

Via Europa 90 2 120 2

Via Baratta Nuova 130 10 160 10

S.S. 13 - Terraglio Sezione A 1135 35 1151 35

S.S. 13 - Terraglio Sezione B 1009 17 1023 17

Tabella 18: Flussi orari nell’ora di punta relativi agli scenari di studio (Fonte: Studio Ingegneria Giomo Ing. Maurizio.

(39)

A seguito dell’incremento della superficie di vendita, come illustrato dallo Studio dell’ing. Giomo, si stima un incremento del traffico di 30 veicoli/ore.

Per quanto riguarda l’utilizzo dei parcheggio si è ipotizzato cautelativamente, conside- rate la loro notevole estensione, che il tempo medio di sosta per ciascuna automobile sia di 150 minuti, come indicato esplicitamente nell’Allegato A della DGR n. 569 del 25/02/2005.

5.1.3 CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBIENTE DI PROPAGA- ZIONE

Per la definizione delle caratteristiche dell’ambiente di propagazione, si realizza un mo- dello tridimensionale digitale del terreno mediante elaborazione della cartografia uffi- ciale della Regione del Veneto. Parte dei dati, inoltre, sono stati verificati e validati in occasione di uno specifico sopralluogo effettuato nell’area oggetto di studio. In quell’occasione, in particolare, sono state verificate la presenza, l’effettiva destinazione d’uso dei fabbricati e la posizione dei principali ricettori residenziali.

I valori dei livelli acustici sono stati calcolati puntualmente, dove possibile, in corri- spondenza dei ricettori individuate nel paragrafo 4.2.2A a pagina 27 per lo studio pre- visionale di impatto acustico, a un’altezza di 1,5 m dal piano campagna.

5.1.4 CALIBRAZIONE DEL MODELLO DI CALCOLO

Definite le caratteristiche geometriche dell’area oggetto dello studio e determinate le corrispondenti caratteristiche acustiche, ricavate dalla campagna di rilievo fonometrico, il modello di calcolo è stato calibrato allo scopo di verificarne l’attendibilità dei valori di rumorosità calcolati e valutarne, quindi, l’attitudine a simulare il clima acustico nell’area di studio. Si stima, con il modello di simulazione, il livello sonoro in corrispon- denza dei punti dove si è effettuato il rilievo fonometrico.

La verifica del modello è stata effettuate in due step, in quanto la variazione dell’intensità di traffico sulla S.S. 13 nelle diverse fasce orarie, influisce significativa- mente le misure ai recettori. Per questo, per verificare la taratura del modello, ci si ri- farà ai dati di traffico contenuti nello Studi della Viabilità riferendoci alle fasce orarie in cui sono state effettuate le misure. Quindi per i recettori R1, R2, R3 ed R4 la simula-

(40)

zione farà riferimento ad una intensità di traffico sulle Sezioni A e B della S.S. 13 pari a quella misurata nella fascia 10:00 - 11:00, mentre per i recettori P1, P2 e P3 si farà al traffico registrato nel periodo 13:00 - 14:00.

Asse Stradale

Taratura P1 - P3 Fascia oraria 13:00 - 14:00

Taratura P1 - P3 Fascia oraria 10:00 - 11:00 Traffico Mezzi

pesanti

Traffico Mezzi pesanti

v/h v/h v/h v/h

S.S. 13 - Terraglio Sezione A 728 33 914 42

S.S. 13 - Terraglio Sezione B 615 27 798 35

Tabella 19: Flussi orari nell’ora di punta relativi agli scenari di studio (Fonte: Studio Ingegneria Giomo Ing. Maurizio.

Punto di Mi- sura

Livello Misurato

Livello

Calcolato ¨

LAeq LAeq

dB(A) dB(A) dB(A)

P1 57,7 57,6 -0,1

P2 52,4 52,3 -0,1

P3 57,7 57,4 -0,3

R1 48,8 48,6 -0,2

R2 46,3 45,9 -0,4

R3 49,1 48,3 -0,8

R4 49,1 49,5 0,4

Tabella 20: Schema riassuntivo delle operazioni di calibrazione del modello di calcolo ai ricettori.

Le differenze tra valore stimato dal modello e valore misurato sono riassunte nella Ta- bella 20 dal cui esame emerge che i risultati del modello possa ritenersi attendibile.

(41)

5.2. LA VERIFICA DEL RISPETTO DEI LIMITI

Lo scenario rappresentato dallo Stato di Fatto viene studiato in riferimento al rispetto dei limiti previsti dalle pianificazioni comunali (vedi paragrafo 4.1.1 a pag. 13) valu- tando le eventuali criticità acustiche, con particolare riferimento ai ricettori acustici in- dividuati all’interno dell’area di studio e descritti al paragrafo 4.2.2A a pagina 27.

Il rumore presente nell’area di intervento, come già indicato, è caratterizzato princi- palmente dalla presenza delle infrastrutture stradali, che determineranno un rumore di fondo presente sia durante il periodo diurno, con livelli acustici più elevati, che durante il periodo notturno con livelli acustici inferiori. A questa sorgente si aggiunge, nel perio- do di apertura del centro commerciale ovvero dalle ore 08:30 alle 21:00, il rumore ge- nerato durante svolgimento dell’attività commerciale che rientra, quindi, all’interno del periodo di riferimento diurno (06:00 – 22:00).

Pertanto, la situazione diurna, nel seguito analizzata, rappresentata la condizione di funzionamento più gravosa dal punto di vista acustico, in quanto si concretizza il con- temporaneo svolgimento delle attività quotidiane, previste dal ciclo completo di lavoro da parte del personale operante, e il funzionamento degli impianti tecnologici cui si ag- giunge il traffico all’interno del complesso commerciale e lungo gli assi viari prossimi allo stesso.

Alla luce del fatto che dovrà essere valutato anche il periodo di riferimento notturno in quanto sul tetto dell’edificio, in corrispondenza della “

buca”,

alcune apparecchiature, ed in particolare gli impianti frigoriferi, funzionano a ciclo continuo.

Sulla base del modello di previsione elaborato si è provveduto ad elaborare le mappe previsionali di diffusione acustica a linee di isolivello, riportate nei paragrafi successivi.

5.2.1 VERIFICA DEL RISPETTO DEI LIMITI DELLE EMISSIONI

Ai sensi della legislazione vigente, per livello di emissione si intende il livello equivalente di pressione acustica ponderato secondo il filtro A dovuto a quelle sorgenti riferibili alle sole attività del complesso commerciale, ovverosia, nel caso in esame, alla viabilità in- terna limitatamente al transito dei dipendenti e agli impianti tecnici. Allo scopo di veri- ficare il rispetto dei limiti si sono individuati, oltre ai già citati recettori, dei punti di

(42)

controllo (Q01 - Q04) posti al limite dell’area occupata dal complesso commerciale e i- dentificati nella Tabella 21 che segue.

Per facilitare l’analisi nel seguito si riportano delle figure nelle quali vengono riportati i ricettori di riferimento sensibili (R1 – R4) e i punti di riferimento (Q01 - Q04) sovrap- posti ai Piano di Zonizzazione Acustica comunale al fine dei meglio definire i limiti di pressione acustica previsti. Nella valutazione delle emissioni non sono stati considerati i parcheggi pubblici in quanto di proprietà comunale e a servizio di tutte l e attività commerciali presenti nell’area e quindi non direttamente imputabili allo svolgimento della specifica attività commerciale.

. ! Punto di controllo al limite dell'area di pertinenza della struttura di vendita

# Recettori

Area d'intervento

Figura 12: Piano di Zonizzazione Acustica adottata dal Comune di Preganziol ed ubicazione dei Ricettori Sensibili.

(43)

Chiaramente durante la fase notturna non saranno considerati nel definire il livello di emissione, in quanto il loro funzionamento rientra al’interno del periodo di riferimento diurno, le unità di trattamento d’aria, installate sul tetto del centro commerciale, e l’attività di carico scarico.

Punti di

controllo Zonizzazione

Fascia di Pertinenza

Stradale

Fascia di Pertinenza Ferroviaria

Limiti Diurni per le Emissio-

ni

Leq (A) Diurno senza strutture stradali Limite Stato di Progetto

dB(A) dB(A)

R01 Classe III - Fascia B 55 31,7

R02 Classe III - Fascia B 55 33,4

R03 Classe III Fascia B Fascia B 55 46,9

R04 Classe III Fascia B Fascia B 55 30,8

Q01 Classe IV - Fascia A 60 42,2

Q02 Classe IV - Fascia A 60 39,1

Q03 Classe IV - Fascia A 60 57,6

Q04 Classe IV - Fascia A 60 59,5

Tabella 21: Livelli di emissione diurni calcolati ai punti ricettori allo stato di fatto e di progetto.

Punti di

controllo Zonizzazione

Fascia di Pertinenza

Stradale

Fascia di Pertinenza Ferroviaria

Limiti Notturno per le Emissio-

ni

Leq (A) Notturno senza strutture stradali Limite Stato di Progetto

dB(A) dB(A)

R01 Classe III - Fascia B 45 24,3

R02 Classe III - Fascia B 45 24,5

R03 Classe III Fascia B Fascia B 45 20,9

R04 Classe III Fascia B Fascia B 45 16,5

Q01 Classe IV - Fascia A 50 36,1

Q02 Classe IV - Fascia A 50 29,4

Q03 Classe IV - Fascia A 50 19,6

Q04 Classe IV - Fascia A 50 20,2

Tabella 22: Livelli di emissione notturno calcolati ai punti ricettori allo stato di fatto e di progetto.

(44)

I risultati delle simulazioni acustiche riportati in forma grafica, nella Figura 13 e, in forma numerica, nella Tabella 21 evidenziano come, per effetto delle sorgenti presenti all’interno del complesso commerciale, non si verifichino situazioni di criticità acustica, dato che i limiti di emissione risultano rispettati presso tutti i ricettori considerati.

Figura 13: Situazione a 4 m dal suolo della diffusione acustica dei livelli acustici ambientali durante il tempo di riferimento diurno con Impianti attivi, senza l’apporto del rumore proveniente dalle strade allo stato di progetto.

Si ricorda inoltre che a seguito della realizzazione degli interventi di progetto, non es- sendo previste variazioni rispetto alle apparecchiature attualmente impiegate e l’unico effetto sortito dalla variazione della superficie di vendita riguarda l’intensità del traffico

(45)

che però, interessando aree esterna all’area di diretta pertinenza della struttura di ven- dita, riguarda esclusivamente il livello di immissione di cui al seguito.

Figura 14: Situazione a 4 m dal suolo della diffusione acustica dei livelli acustici ambientali durante il tempo di riferimento notturno con Impianti attivi, senza l’apporto del rumore proveniente dalle strade allo stato di progetto.

(46)

5.2.2 VERIFICA DEL RISPETTO DEI LIMITI DELLE IMMIS- SIONI

Ai sensi della legislazione vigente, per livello di immissione si intende il livello equiva- lente di pressione acustica ponderato secondo il filtro A dovuto a tutte le sorgenti pre- senti all’interno dell’area di studio, ovverosia, nel caso in esame, al traffico esterno lun- go la S.S. 13 - “

Terraglio

”, lungo Via Europa e lungo Via Baratta Nuova e agli impian- ti tecnici. Ciascuna sorgente è considerata in funzione del suo ciclo di attività all’interno del periodo di riferimento diurno e notturno. I risultati delle simulazioni acustiche sono riportati, in forma grafica, nella Figura 15 e nella Figura 16, in forma numerica, nella Tabella 23 e nella Tabella 24.

Ricettore

Limiti Diurni per le Immissioni

Leq (A) Diurno

Limite di zonizzazione

Fascia di Pertinenza Stradale

Fascia di Pertinenza Ferroviaria

Stato di Fatto Stato di Progetto

¨

dB(A) dB(A) dB(A) dB(A) dB(A) dB(A)

R01 60 - 65 48,8 49,7 0,9

R02 60 - 65 46,3 46,5 0,2

R03 60 65 65 49,1 50,4 1,3

R04 60 65 65 49,1 49,8 0,7

Tabella 23: Livelli di immissione calcolati ai punti ricettori nel periodo di riferimento diurno Limiti Notturno per le

Immissioni Limite di

zonizzazione

Fascia di Pertinenza Stradale

Fascia di Pertinenza Ferroviaria

Stato di Progetto

dB(A) dB(A) dB(A) dB(A)

R01 50 - 55 41,3

R02 50 - 55 37,9

R03 50 55 55 42,2

R04 50 55 55 42,1

Tabella 24: Livelli di immissione calcolati ai punti ricettori nel periodo di riferimento notturno

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