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La Ricerca in Italia

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Academic year: 2021

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G It Diabetol Metab 2013;33:218

Livelli di HbA1cin pazienti con diabete mellito gestazionale:

relazione con l’indice di massa corporea pre-gravidanza e con gli outcome gravidici Capula C1,2, Mazza T3, Vero R1, Costante G2

1SOC Endocrinologia-Diabetologia, Azienda Ospedaliera

“Pugliese-Ciaccio”, Catanzaro;

2Dipartimento di Scienze della Salute, Università “Magna Græcia”, Catanzaro; 3IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza,

San Giovanni Rotondo

J Endocrinol Invest 2013; Jul 15 [Epub ahead of print]

A quale particolare problema si è rivolta la ricerca svolta?

Verificare se la misurazione dell’emoglobina glicata (HbA1c) in un gruppo di donne con diabete mellito gestazionale (DMG) possa contribuire alla identificazione di pazienti a più alto rischio per outcome avversi.

Qual era lo stato delle conoscenze precedentemente al vostro lavoro?

Nel diabete pre-gestazionale (tipo 1 e tipo 2) si raccomanda la misurazione dell’HbA1csia nella fase di programmazione della gravidanza sia nel successivo monitoraggio metabolico e gli obiettivi di riferimento sono ben definiti. Nel DMG la determinazione dell’HbA1cè ancora controversa.

Sintesi dei risultati ottenuti

Abbiamo riscontrato una correlazione positiva: 1) tra i livelli di HbA1calla diagnosi e BMI-pre-gravidico e 2) tra il progressivo incremento dei valori di HbA1c, ancorché nel range di normalità, e incidenza di eventi avversi (materni, fetali e neonatali).

In che modo questi risultati hanno permesso di approfondire le conoscen- ze riguardo al problema iniziale?

Analogamente al diabete pre-gravidico, anche nel diabete gestazionale la determina- zione seriale dell’HbA1cpuò essere di ausilio nel management della gravidanza in corso.

Quali sono le prospettive di ricerca ulteriore sull’argomento?

Confermare i nostri risultati su un campione maggiore di pazienti, selezionate secondo i criteri diagnostici attualmente raccomandati, in modo da stabilire valori soglia di HbA1cpredittivi di eventi gravidici avversi.

Vi sono ricadute dei vostri risultati sulla pratica clinica quotidiana?

1) Considerare il dosaggio della HbA1cnelle donne ad alto rischio per DMG (per es.

quelle con alto BMI pre-gravidico); 2) avere un ulteriore dato di riferimento, oltre all’autocontrollo glicemico, nella gestione del monitoraggio metabolico; 3) dosare l’HbA1cnelle donne che non riescono a effettuare la curva da carico di glucosio (per es. per vomito ripetuto), come metodo di screening alternativo.

Effetti del mioinositolo in gravidanza sull’incidenza di diabete mellito gestazionale ed effetti fetali: trial randomizzato e controllato

Matarrelli B1, Vitacolonna E2, D’Angelo M2, Pavone G1, Mattei PA1, 3, Liberati M1, Celentano C1

1Dipartimento

di Ostetricia-Ginecologia,

2Dipartimento di Diabetologia,

3Dipartimento di Radiologia, Università “G. d’Annunzio”, Chieti J Matern Fetal Neonatal Med 2013;26(10):967-72

A quale particolare problema si è rivolta la ricerca svolta?

È stato valutato l’effetto della supplementazione con mioinositolo su gestanti ad alto rischio per diabete mellito gestazionale (gestational diabetes mellitus, GDM). Sono stati valutati i risultati dell’OGTT, l’accrescimento fetale, l’incremento ponderale mater- no, modalità del parto, età gestazionale al parto, ipoglicemia e peso neonatale.

Qual era lo stato delle conoscenze precedentemente al vostro lavoro?

Il mioinositolo si correla alle condizioni di insulino-resistenza. Uno studio preceden- te ne aveva evidenziato un miglioramento in gestanti con GDM.

Sintesi dei risultati ottenuti

L’esposizione a mioinositolo (4 g/die) in gestanti con valori glicemici elevati riduce in modo significativo l’incidenza di OGTT alterata, di incremento ponderale e di macrosomia. Si è riscontrata una minore incidenza di ipoglicemie neonatali, epo- che di gestazione più elevate, peso inferiore espresso come percentile.

In che modo questi risultati hanno permesso di approfondire le conoscen- ze riguardo al problema iniziale?

Questo studio evidenzia che l’integrazione di mioinositolo riduce l’incidenza di GDM e migliora gli effetti avversi a esso correlati.

Quali sono le prospettive di ricerca ulteriore sull’argomento?

Ampliamento della popolazione studiata per valutare la differenza di eventi avversi del GDM.

Vi sono ricadute dei vostri risultati sulla pratica clinica quotidiana?

Possibile prevenzione primaria del GDM.

La Ricerca in Italia

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