1.4 CSTR NON ISOTERMO IN REGIME TRANSITORIO
1.4.1 Bilancio di materia
Analogamente a quanto fatto per il CSTR ideale in condizioni isoterme (Eq. 1.6), scriviamo l’equazione di bilancio di materia per un CSTR non isotermo non stazionario con singola reazione:
, ˆ
in
VC VC V r C T d VC
dt (1.17)
dove per semplicità si è abbandonato il pedice out per le variabili nel reattore e all’uscita, mentre ˆt è il tempo dimensionale. Se il volume e la portata sono costanti, introduciamo come prima il tempo di residenza V V ed inoltre definiamo il tempo adimensionale t t ˆ per scrivere:
, 1
C
inC dC
r C T
dt
(1.18)
In questo caso (regime transitorio), in cui i valori in ingresso di temperatura e concentrazione possono variare nel tempo, è opportuno introdurre valori arbitrari per le grandezze di riferimento.
Definiamo quindi x C
rif C C
rifda cui C C
rif 1 x e, in particolare, C
in C
rif 1 x
in . La 1.17 si può scrivere quindi:
1 1 , 1
rif in rif rif
C x C x r C T C d x
dt
cioè
,
in
rif
r C T
dx x x
dt C (1.19)
Per una reazione del primo ordine si ha:
,
rif 1
r C T k T C k T C . x e quindi
in 1
dx x x k T x
dt (1.20)
Se la reazione segue la legge di Arrhenius per la dipendenza dalla temperatura, si ha
0exp E
ak T k
RT
(1.21)
1.4.2 Bilancio di energia
L’equazione di bilancio di energia si scrive come:
, ˆ
tot p in rif tot p rif r tot p
VC c T T Q VC c T T V H r C T d VC c T
dt (1.22)
In questa equazione Q è il calore che si trasferisce dall’ambiente al sistema. Esso si può esprimere come Q US T
T dove U è il coefficiente di scambio termico (energia scambiata per unità di superficie, di tempo e per grado Kelvin), supposto costante, S è l’area della superficie esterna del reattore, T
è la temperatura esterna al reattore (non necessariamente uguale alla temperatura di ingresso T
in). Il termine V H r C T
r , rappresenta la quantità di energia che “scompare”
nell’unità di tempo per effetto della reazione chimica ed è ovviamente proporzionale alla quantità di materia reagente che “scompare” nell’unità di tempo. Se il volume V , la portata V , la concentrazione totale C
toted il calore specifico c
psono costanti, introduciamo come prima il tempo di residenza V V ed inoltre definiamo il tempo adimensionale t t ˆ (NB il tempo di riferimento deve essere lo stesso per tutte le equazioni del modello!!) e riordiniamo per scrivere:
, 1
in
tot p r tot p
T T US dT
C c T T H r C T C c
V dt
(1.23)
Definiamo l’entalpia di reazione adimensionale:
rif r
tot p rif
C H
C c T
(1.24)
e la temperatura adimensionale:
rif
rifrif r tot p ad
T T T T
C H C c T
, (1.25)
dove al denominatore con T
adsi fa riferimento al valore massimo dell’incremento di temperatura raggiungibile nel reattore, in condizioni adiabatiche e per conversione totale a partire da una concentrazione di reagente uguale a quella di riferimento. Esplicitando e ricordando la definizione di si ha:
1
rif ad rif rif r tot p rif rif rif
T T T T C H C c T T T (1.26) e anche, ovviamente:
1
in rif in
T T ; T
T
rif 1
e, sostituendo nella 1.23, si ha:
1 1
1 1
, 1 1
rif in rif
tot p rif rif
r tot p rif
T T US
C c T T
V
H r C T C c d T dt
(1.27)
Si considera qui il caso di reazione del primo ordine, in cui r C T , k T C k T C
rif 1 x , da cui
1 1 1
rif in
tot p rif
r rif tot p rif
T US
C c T
V
H k T C x C c d T dt
(1.28)
e, dividendo tutto per C c T
tot p rife moltiplicando tutto per :
in 1 1
tot p
US d
k T x
VC c dt
(1.29)
Sia infine
tot p
US VC c
(coefficiente di scambio termico adimensionale) e riordiniamo per scrivere
l’equazione di bilancio dell’energia in questa forma:
in 1
d k T x
dt
(1.30)
Ancora, se la reazione segue la legge di Arrhenius per la dipendenza dalla temperatura, si ha
0exp
0exp 1
0exp 1
a a
rif
E E
k T k k k
RT RT
0 0
= exp = exp exp
1 1
k k
0
exp exp 1
1 1
k
0
exp exp
k 1
1 exp
1 1 Da exp
1 k
rif
dove
a rif
E
RT
e abbiamo definito anche
0 0
Da
rifexp exp
arif
k k k E
RT
Riportiamo l’equazione di bilancio di materia:
in 1
dx x x k T x
dt
e quindi le due equazioni si scrivono come:
1 Da exp 1 + 1 Da exp
1
in
in
d x
dt
dx x x x
dt
Il parametro US VC c
tot pdipende dal tempo di residenza e pertanto, se il numero di Damköhler varia per effetto della variazione del tempo di residenza (portata al reattore), varierà anch’esso proporzionalmente. Allora conviene esplicitare la dipendenza da di ponendo
0
Da
rif
rif tot p
US k k VC c
con
0rif tot p
US k VC c
, da cui la nuova espressione per il sistema di equazioni:
1 Da exp Da
01 + 1 Da exp
1
in
in
d x
dt
dx x x x
dt
(1.31)
associate alle condizioni iniziali
0
0x e x 0
0(1.32)
1.4.3 CASO ADIABATICO
Se il reattore è adiabatico (niente perdite attraverso le pareti) si ha U 0 e cioè
0 , quindi le 0 due equazioni si scrivono come:
1 Da exp
1 + 1 Da exp
1
in
in
d x
dt
dx x x x
dt
Esse possono essere combinate per dare
in
in
d dx
x x dt dt
Si faccia l’ipotesi di lavoro che esista qualche soluzione tale che
in . In questo caso x x
ind dx
dt dt
e perciò, se
in x
in(condizioni in ingresso) e
0 (condizioni iniziali) l’equazione x
0 + 1 Da exp
in
1
dx x
x x x
dt x
(1.33)
rappresenta l’equazione di bilancio transitorio di materia, associata alla generica condizione iniziale x (0) . Essa è sufficiente a determinare, da sola, lo stato del reattore, poiché appunto x
0 x . Si noti che, per 0 , ossia reazione isoterma, l’equazione restituisce quella scritta, per l’appunto, per il transitorio di un CSTR isotermo:
1 Da
dx x x
dt Inoltre, ponendo dx 0
dt nella 1.33 si ritrova l’equazione trascendente 1.16 già ricavata per il caso stazionario adiabatico.
1.4.3 COMPORTAMENTO STAZIONARIO NON ADIABATICO Ponendo d dx 0
dt dt
nelle 1.31 si ottiene il modello per il caso stazionario non adiabatico:
+Da 1 exp Da
00
1
+Da 1 exp 0
1
in
in
x
x x x
(1.34)
Tale sistema può essere risolto per ciascun set dei valori dei quattro parametri , ,
0e Da con, ad esempio, il metodo iterativo di Newton-Raphson generalizzato. Il metodo è realizzato nel codice newton_vec.m che fa parte del software allegato al testo di Quarteroni e Valli. Tale codice richiede due moduli scritti dall’utente, uno che calcola il vettore dei residui e un altro che calcola gli elementi della matrice Jacobiana. Questi ultimi si ottengono dalle espressioni contenute nella (1.34). Posto
1 2
x x x
si ha:
1
1 1 2 2 0 1 1
1
1
2 1 2 2 2
1
F , =Da 1 exp Da 0
1
F , =Da 1 exp 0
1
in
in
x x x x x x
x
x x x x x x
x
1 2 1
2 0
1 1 1
1 1
2 1
2 2 1
2
1 1 1
2 1
2 1
F 1
Da exp Da 1
1 1 F Da exp
1 F 1
Da exp
1 1
F Da exp 1
1
x x
x x x
x
x x
x x
x x x
x
x x
La figura seguente riporta lo stato del reattore al variare di Da per .
01
Va osservato come i parametri adimensionali legati alla natura della reazione chimica considerata possano cambiare anche di molto senza cambiare la reazione a cui ci si riferisce. Vogliamo
calcolare a titolo di esempio il valore del parametro per la reazione di combustione dell’idrogeno a partire da condizioni standard. Ricordiamo la definizione di :
rif r
tot p rif
C H
C c T
La concentrazione di riferimento sia quella dell’idrogeno in una miscela stechiometrica in condizioni standard:
2,
rif H stech
C C
Concentrazione totale, calore specifico e temperatura di riferimento siano quelle della miscela in condizioni standard.
0 2 4 6 8 10
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1
Da
x,
Conversione e temperatura, CSTR stazionario non adiabatico
x
1) Combustione Idrogeno-Aria
2 2 2 2 2
0.5 3.76 3.76
H O N H O 2 N
2 2
1 0.30
1 0.5 4.76
H tot H tot tot
C C X C C
Per una miscela di gas ideali in condizioni standard (1 atm e 25°C) C
tot44.64 mol/m
3e dunque
2
0.30 44.64 13.21
C
H mol/m
3. L’entalpia di combustione dell’idrogeno è = 285 H
rkJ/mol. Il calore specifico è pari alla media pesata dei valori presi a 25°C.
Specie Fraz. molare Concentrazione allo stechiometrico, S.T.P., mol/m
3Cp a 25°C J/(mol K)
T_rif
H
20.30 13.21 28.871
O
20.15 6.60 29.315
N
20.55 24.83 29.071
miscela 1 44.64 29.047 298.15
In definitiva:
13.21 285000 44.64 29.047 298.15 7
rif r
tot p rif
C H
C c T
9. 4
che corrisponde ad una temperatura adiabatica di reazione pari a
1 298.15 1 9.74 3202.13
ad rif
T T
2) Combustione Idrogeno-Ossigeno
2
0.5
2 2H O H O
2 2
1 0.67
1 0.5
H tot H tot tot
C C X C C
Quindi in questo caso
2
0.67 44.64 29.76
C
H mol/m
3L’entalpia di combustione dell’idrogeno è = 285 kJ/mol. H
rLa densità della miscela è uguale alla massa della miscela contenuta in un metro cubo. Il calore specifico è pari alla media pesata dei valori presi a 25°C.
Specie Fraz. molare Concentrazione allo stechiometrico, S.T.P., mol/m
3Cp a 25°C J/(mol K)
T_rif
H
20.67 29.76 28.871
O
20.33 14.38 29.315
miscela 1 44.64 29.019 298.15
In definitiva:
29.76 285000 44.64 29.019 298.15
rif r
tot p rif
C H
C c T
21.96
che corrisponde ad una temperatura adiabatica di reazione pari a
1 298.15 1 21.96 6845.58
ad rif