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DELIBERAZIONE N. 48/76 DEL

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Academic year: 2022

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Oggetto: Patto per lo sviluppo della Sardegna. Intervento 20IR154/G1 “Adeguamento ponte ex SS125 Muravera-Villaputzu”. Proponente: Opere e Infrastrutture della Sardegna S.r.l. Procedura di Verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale (V.I.A.). D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i.

L'Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisce che la Società Opere e Infrastrutture della Sardegna s.r.l. (di seguito proponente) ha presentato in data 21.4.2021 (prot. D.G.A. n. 10356 del 3.5.2021), presso il Servizio valutazioni impatti e incidenze ambientali (di seguito Servizio V.I.A.), l'istanza di Verifica di assoggettabilità alla V.I.A. per il progetto "Adeguamento ponte ex S.S. 125 Muravera- Villaputzu", ascrivibile alla categoria di cui al punto 7, lettera t) “opere di canalizzazione e di regolazione dei corsi d'acqua” dell'allegato IV alla parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i.

L'intervento, affidato al proponente dal Commissario di governo contro il dissesto idrogeologico nella Regione Sardegna, con l'ordinanza n. 58/1667 del 15.10.2020 e finanziato per complessivi 4 M€, a valere sulle risorse del F.S.C. 2014-2020 del Patto per lo sviluppo della Regione Sardegna, è finalizzato al miglioramento delle condizioni di deflusso della piena cinquantennale del Flumendosa in corrispondenza dell'attraversamento stradale lungo la ex S.S.125 tra Muravera e Villaputzu. Nello specifico la proposta progettuale prevede i seguenti lavori:

- il sollevamento, di circa 80 cm e per mezzo di martinetti idraulici, del ponte esistente, al fine di ottenere il franco idraulico minimo per il deflusso della piena cinquantennale del Flumendosa;

- l'ampliamento della sezione di deflusso e il prolungamento del ponte in destra idraulica, tramite la realizzazione di una nuova campata di circa 55 metri in sostituzione dell'attuale rilevato di accostamento al ponte, nella sua porzione interna agli argini;

- la realizzazione, lungo tutta la lunghezza del ponte, sul lato di valle, di una passerella ciclopedonale “appesa” agli impalcati esistenti, con carreggiata larga 2,5 metri e parapetti di protezione alti 1,5 metri.

L'Assessore riferisce che durante l'iter istruttorio sono pervenuti i seguenti contributi istruttori/note:

a) nota prot. n. 34052 del 7.7.2021 (prot. D.G.A. n. 16459 del 8.7.2021) con la quale il Servizio tutela del paesaggio Sardegna meridionale conferma il parere già reso con la nota prot. n.

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16157 del 1.4.2021, nell'ambito della conferenza dei servizi, indetta dal proponente in data 15.4.2021, al fine acquisire i pareri preliminari prima di procedere alla progettazione definitiva;

b) nota prot. n. 155 del 20.4.2021 (prot. D.G.A. n. 9353 del 21.4.2021) con la quale il proponente ha trasmesso la determinazione dell'Amministratore Unico n. 31 AU - 2021 del 20.4.2021, relativa alla chiusura della conferenza dei servizi preliminare indetta ai sensi dell'art. 14, comma 3, della legge n. 241/1990 e s.m.i., nell'ambito della quale, oltre al Servizio tutela del paesaggio Sardegna Meridionale, hanno reso il proprio parere i seguenti Enti:

1. il Consorzio di bonifica della Sardegna Meridionale, in riferimento alle funzioni attribuite ai Consorzi di bonifica con la L.R. 23.5.2008 n. 6, con la nota prot. n. 4680 del 14.4.2021, comunica che il progetto non è di propria competenza in quanto riguarda un corso d'acqua naturale;

2. l'Agenzia regionale del Distretto Idrografico della Sardegna, con riferimento allo studio di compatibilità idraulica predisposto per l'intervento, con la nota prot. n. 3719 del 14.4.2021, segnala "la necessità che lo stesso sia opportunamente revisionato con le necessarie rivalutazioni delle portate utilizzate per le modellazioni idrauliche, da operare in adeguamento alle portate individuate nel “Piano speditivo di laminazione statica preventivo dell'invaso della diga di Nuraghe Arrubiu sul Flumendosa” approvato con la deliberazione della Giunta regionale n. 6/10 del 5.2.2019. Inoltre, segnala

"alcune ulteriori criticità riscontrate nell'esame istruttorio degli elaborati trasmessi, di cui si chiede opportuna verifica e, se del caso, risoluzione", evidenziando "la condivisione degli interventi in progetto in quanto essi, come peraltro riportato nello studio in esame, ricadono nelle tipologie di opere previste dalla su citata “Direttiva per lo svolgimento delle verifiche di sicurezza delle infrastrutture esistenti di attraversamento viario o ferroviario del reticolo idrografico della Sardegna” in quanto misure strutturali atte a migliorare le condizioni di sicurezza per gli utenti";

3. l'Ente Acque della Sardegna, con la nota prot. n. 7954 del 14.4.2021, comunica che "Il modello digitale del suolo utilizzato per la modellazione idraulica, datato 2008, molto probabilmente non tiene conto degli interventi di Prima Fase già realizzati dall'Enas.

Infatti, confrontando le sezioni di HecRas proposte e le sezioni arginali tratte dai disegni di consistenza in possesso dell'Enas, risulta che le quote arginali sono pressoché coincidenti con le quote terreno del rilievo posto alla base del progetto Enas. In

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particolare, potrebbe non essere più necessaria la regolarizzazione delle sommità arginali indicata a pag. 33 della Relazione Idraulica. In ultimo, si precisa che, ovviamente, dovrà essere realizzata la continuità della protezione della scarpata arginale lato fiume dei tratti dell'argine destro a monte, a valle e in corrispondenza del ponte, attualmente interrotta dalla presenza del rilevato di accesso al ponte che sarà eliminato con l'inserimento della nuova campata";

4. la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna, con la nota prot. n. 13181 del 15.4.2021, comunica la necessità di un "monitoraggio continuativo dei lavori in corso d'opera per le lavorazioni previste per la demolizione dei rilevati stradali e la realizzazione del nuovo impalcato ad arco estradossato. Si raccordi e coordini proficuamente con l'intervento presente il citato progetto di manutenzione straordinaria e restauro del bene, il quale dovrà affrontare in maniera complessiva e risolutiva tutte le problematiche conservative del manufatto. Si valuti con l'Ufficio scrivente la possibilità di trasferire la prevista pista ciclabile all'interno dell'impalcato attuale, delimitando opportunamente la corsia ciclabile e quella carrabile come accade usualmente nei contesti urbani e periurbani”.

L'Assessore, quindi, conclude riferendo che il Servizio V.I.A.:

- considerato che la documentazione agli atti risulta sufficiente per consentire la comprensione delle caratteristiche e delle dimensioni del progetto, della tipologia delle opere previste e del contesto territoriale e ambientale di riferimento, nonché dei principali effetti che possono aversi sull'ambiente;

- preso atto dei contributi istruttori/pareri pervenuti e sopra elencati;

ha ultimato l'istruttoria ritenendo di non dover sottoporre il progetto alla procedura di V.I.A., a condizione che siano rispettate e recepite nel progetto da sottoporre ad autorizzazione le prescrizioni di seguito riportate:

1. nelle successive fasi di progettazione:

1.1 dovranno essere risolte le criticità di natura paesaggistica, connesse con la realizzazione della passerella ciclo pedonale “appesa” alla struttura, evidenziate dal

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Servizio tutela del paesaggio Sardegna meridionale nel parere già reso, con la nota prot. n. 16157 del 1.4.2021, nell'ambito della conferenza dei servizi, indetta dal proponente in data 15.4.2021;

1.2 dovrà essere predisposto uno specifico piano della cantierizzazione, che recepisca tutte le misure di mitigazione indicate dal proponente e definisca il cronoprogramma delle fasi lavorative e la relativa durata, l'ubicazione delle aree e della viabilità di cantiere, al fine di ottimizzare le operazioni di movimento terra, ridurre allo stretto indispensabile la tempistica delle operazioni in alveo e limitare gli impatti generati dalle lavorazioni sulle attività agricole e la popolazione residente nelle aree circostanti;

1.3 dovrà essere valutata attentamente la scelta della viabilità pubblica alternativa per il collegamento tra Muravera e Villaputzu e l'accesso alla S.S. 125var da utilizzare durante i lavori, in considerazione della durata del cantiere e del periodo di avvio dei lavori, anche di concerto con le amministrazioni e le popolazioni locali, con il Servizio Territoriale Opere Idrauliche di Cagliari e con il servizio Dighe di Enas, al fine di individuare il percorso che consenta di minimizzare gli impatti sulle componenti ambientali e mettere in atto misure di mitigazione più efficaci;

1.4 dovrà essere approfondita, anche con rilievi puntuali sul campo e il supporto di un esperto naturalista, la verifica sull'eventuale presenza di habitat e specie vegetali e faunistiche (in particolare, quelle tipiche degli ambienti fluviali) al fine di individuare idonee misure per limitare le interferenze con le attività di cantiere;

1.5 dovrà essere predisposto uno specifico piano di ripristino dell'ecosistema ripariale, con l'impianto di specie arbustive e/o arboree coerenti con il contesto ecologico e vegetazionale locale ed evitando l'uso di specie e varietà ornamentali, anche finalizzato al consolidamento dei terreni e alla mitigazione dell'impatto visivo delle opere;

2. in fase di cantiere:

2.1 tutte le aree di cantiere dovranno essere approntate in zone che non prevedano l'occupazione di aree agricole lungo l'argine, il taglio e/o l'eliminazione di vegetazione di pregio, contenendo al minimo indispensabile gli spazi operativi;

2.2 gli interventi di pulizia della vegetazione dovranno essere eseguiti mediante sfalci controllati nell'alveo di magra, potature e spalcature degli alberi e arbusti presenti sulle rive e sulle sponde, escludendo l'abbattimento di alberi di specie autoctone in accordo

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con il Servizio territoriale ispettorato ripartimentale del C.F.V.A. di Cagliari;

2.3 il materiale proveniente dal taglio della vegetazione interferente dovrà essere, preferibilmente, conferito presso impianti di compostaggio;

2.4 tutti i lavori dovranno essere eseguiti preferibilmente in periodi di magra del corso d'acqua, con modalità e precauzioni che limitino il trasporto di materiali solidi e l'intorbidimento delle acque;

2.5 durante i lavori, dovrà essere garantito il regolare deflusso della portata del corso d'acqua, al fine di ridurre al minimo gli impatti sulla fauna acquatica e sugli ecosistemi del tratto vallivo dello stesso;

2.6 dovrà essere adottata ogni tecnica idonea a garantire la massima tutela di suolo, sottosuolo, acque superficiali e sotterranee; in particolare, il lavaggio e la manutenzione periodica dei mezzi d'opera, se eseguita in cantiere, dovrà avvenire in aree appositamente attrezzate per impedire sversamenti di sostanze inquinanti;

2.7 dovranno essere previste specifiche misure di mitigazione della formazione e sollevamento di polveri, quali la periodica bagnatura delle piste e delle aree di cantiere, il lavaggio e la limitazione della velocità dei mezzi e delle macchine operatrici, la chiusura con teloni dei mezzi di trasporto, riducendo o evitando, inoltre, di svolgere le demolizioni e la movimentazione di materiali polverulenti durante le giornate con vento intenso;

2.8 ad opere ultimate le aree di cantiere dovranno essere celermente liberate, provvedendo allo sgombero e allo smaltimento di ogni tipo di materiale estraneo e al ripristino dell'originaria funzionalità pedologica e agronomica delle aree e delle caratteristiche morfologiche di naturalità dell'alveo e dell'ecosistema ripariale; gli interventi di ripristino della vegetazione ripariale dovranno essere effettuati in accordo con il Servizio territoriale ispettorato ripartimentale del C.F.V.A. di Cagliari;

3. dovranno essere concertate con l'Arpas - Dipartimento di Cagliari, la programmazione di eventuali misure di mitigazione dell'impatto acustico durante l'esecuzione delle opere, la gestione delle terre e rocce da scavo, ai sensi del D.P.R. n. 120/2017 e il piano di monitoraggio delle componenti ambientali (P.M.A.).

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L'Assessore della Difesa dell'Ambiente, preso atto delle risultanze istruttorie, propone di non sottoporre all'ulteriore procedura di V.I.A. il progetto "Adeguamento ponte ex S.S. 125 Muravera- Villaputzu" presentato dalla Società Opere e Infrastrutture della Sardegna s.r.l.

La Giunta regionale, udita la proposta dell'Assessore della Difesa dell'Ambiente, visto il parere favorevole di legittimità del Direttore generale dell'Assessorato sulla proposta in esame

DELIBERA

- di non sottoporre all'ulteriore procedura di V.I.A., per le motivazioni indicate in premessa, il progetto "Adeguamento ponte ex S.S. 125 Muravera-Villaputzu" proposto dalla Società Opere e Infrastrutture della Sardegna s.r.l., a condizione che siano recepite nel progetto da sottoporre ad autorizzazione le prescrizioni ambientali descritte in premessa, che costituiscono parte integrante della presente deliberazione, sull'osservanza delle quali dovranno vigilare, per quanto di competenza, la Provincia del Sud Sardegna, l'Enas, il Servizio tutela del paesaggio Sardegna meridionale, il Servizio territoriale dell'ispettorato ripartimentale del C.F.V.A. di Cagliari, il Servizio del Genio civile di Cagliari e l'Arpas - Dipartimento di Cagliari;

- di stabilire che, fermo restando l'obbligo di acquisire gli altri eventuali pareri e autorizzazioni previsti dalle norme vigenti, i lavori relativi all'intervento in oggetto, la cui data di inizio dovrà essere comunicata al Servizio V.I.A. e agli Enti di controllo, dovranno essere realizzati entro cinque anni dalla pubblicazione della presente deliberazione nel sito web della Regione Autonoma della Sardegna, salvo proroga concessa su istanza motivata del proponente, il quale, in caso di modifiche progettuali non contemplate nella presente deliberazione, dovrà verificare presso il Servizio V.I.A. la necessità di una nuova procedura.

Letto, confermato e sottoscritto.

Il Direttore Generale Il Vicepresidente

Giovanna Medde Alessandra Zedda

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