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Le emissioni industriali climalteranti nello scenario dell accordo di Parigi. Stefano Caserini

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Academic year: 2022

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(1)

Stefano.Caserini@polimi.it www.climalteranti.it

www.caserinik.it

@Caserinik

Stefano Caserini

Le emissioni industriali climalteranti nello scenario

dell’accordo di Parigi

(2)

- Brevissima introduzione sul problema del riscaldamento globale - L’Accordo di Parigi

- Il contesto europeo

- Prospettive per le emissioni industriali in uno scenario di implementazione dell’Accordo di Parigi

Indice

(3)

Source: NASA Goddard Institute

Andamento delle temperature globali dal 1880 al 2016

(4)

Source: IPCC – Fifth Assessment Report (AR5), 2013, WG2, Box TS.5 Figure 1

Ci stiamo rapidamente avvicinando ai livelli di temperature associati dalla comunità scientifica a impatti elevati

«…mantenere l’aumento della temperatura media globale ben al di sotto di 2 °C rispetto ai livelli pre-industriali, e perseguire sforzi volti a limitare l’aumento di temperatura a 1,5 °C» (Art.3, Accordo di Parigi)

(5)

“…le decisioni politiche dei prossimi anni e decenni avranno un profondo impatto sul clima globale, gli ecosistemi e le società umane - non solo per questo secolo, ma per i prossimi dieci millenni e oltre. "

(6)

Scenario 2°C

- + -

-

- +

Scenario 2°C

Scenario «Business As Usual»

nel 2100

Temparature nello scenario

«Business As Usual»

nel 2100

* Anomalie delle temperature relative alla media 1980–2004

Temperatura*

CO2 in atmosfera

L’aumento delle CO2 antropogenica ha effetti che si estendono ben oltre il 2100.

Il lungo tempo di permanenza della perturbazione della CO2 antropogenica nell’atmosfera, in combinazione con l'inerzia del sistema climatico, implica che le emissioni passate, presenti e future impegnano il pianeta a un cambiamento climatico a lungo termine e irreversibile

Fonte: adattato da Clark et al., 2016

(7)

Cambiamenti passati e futuri del livello medio del mare

scenario

< 2°C

Source: adapted from Clark et al., 2016 Livello medio dei mari negli

ultimi 20.000 anni

Proiezioni per i prossimi 20.000 anni per diversi

scenari di emissioni

B.A.U. scenario

(8)

Molte aree densamente populate saranno sommerse dal mare

Source: Clark et al., 2016 Consequences of twenty-first-century policy for multi-millennial climate and sea-level change. Nature Climate Change, 6, 360-369

(9)

Fonte: Rockstrom et al., 2017, A roadmap for rapid decarbonization. Science, vol. 355, issue 6331, 1269-1271

Ridurre quasi a zero le emissioni globali di gas serra in 3 - 4 decenni

La dimensione della sfida

(10)

Fonte: Rockstrom et al., 2017

Ridurre quasi a zero le emissioni globali di gas serra in 3 - 4 decenni

(11)

Figures et al. (2017) Nature, 546, 593-595

(12)

Figures et al. (2017) Nature, 546, 593-595

(13)

L’Accordo di Parigi

Il risultato della COP21 di Parigi ha superato le attese, e ha prodotto un accordo che, pur se non è una rivoluzione, è un

importante passo nella governance internazionale del problema del clima.

(IISD-ENB)

(14)

>

Source: Clymate Analytics (http://climateanalytics.org/hot-topics/ratification-tracker.html)

(15)

Accordo di Parigi

• Un nuovo regime “bottom-up”, basato su contributi volontari (NDC) sorretto da regole “top-down” legalmente vincolanti sulla verifica degli impegni le scadenze e la trasparenza delle comunicazioni.

• Obiettivi ambiziosi: «mantenere l’incremento della temperatura media mondiale ben al di sotto dei 2 °C» e «fare sforzi per limitare

l’incremento della temperatura a 1,5 C”.

• Sono previsti cicli di cinque anni in cui gli impegni degli NDC dovranno essere rivisti al rialzo

• Ogni 5 anni, si svolgerà una «Global Stocktake» con il compito di fare il punto sulle azioni proposte dagli NDC

• L’accordo contiene decisioni ben strutturate su altri temi (riduzione

deforestazione, politiche di adattamento, flussi finanziari, meccanismi di mercato, “Loss and Damage”).

• Gli impegni volontari (NDC) presentati prima e dopo la COP21 sono insufficienti per l’obiettivo che il negoziato si è dato, ma l’asticella degli sforzi è stata alzata parecchio.

(16)

Valutazione dell’adeguatezza degli NDC agli obiettivi dell’accordo di Parigi

(da http://climateactiontracker.org/)

(17)

Il contesto europeo

(18)

Fonte: Roadmap for moving to a low-carbon economy in 2050 http://ec.europa.eu/clima/policies/roadmap/index_en.htm

(19)

1)

Target to reduce EU domestic greenhouse gas emissions by 40%

below the 1990 level, by 2030.

To achieve the overall 40% target, the sectors covered by the EU emissions trading system (EU ETS) would have to reduce their emissions by 43% compared to 2005.

Emissions from sectors outside the EU ETS would need to be cut by 30% below the 2005 level. This effort would be shared equitably

between the Member States.

2030 climate and energy goals for a competitive, secure and low- carbon EU economy

(20)

Figura 9 - Risultati scenario nazionale base:

emissioni di gas serra ripartite tra settore ETS e non ETS in Mt

-20%

-4%

-13%

-3%

3%

-29%

-7%

-14%

(21)

Prospettive per le emissioni industriali in uno scenario di implementazione dell’Accordo di Parigi

• Grande potenziale per l’aumento dell’efficienza energetica in diversi comparti industriali

• Grandissimo sviluppo delle energie rinnovabili, in particolare fotovoltaico e eolico

• Grande spinta verso l’elettrificazione

• Sviluppo di biocombustibili e biocarburanti

• Sviluppo dei sistemi di CCS (carbon capture and storage) e DAC (Direct Air Capture)

• Sostituzioni di materiali «carbon-intensive» con altri rinnovabili (acciaio→legno, plastica→fibre naturali, ecc)

• Aumento riciclaggio materiali → «economia circolare»

(22)

Fonte: Marco Ferrario

Lo sviluppo dell’energia fotovoltaica e eolica ha superato tutte le aspettative

IEA: Agenzia Internazionale

dell’Energia

(23)

Sistematica sottostima dello sviluppo dell’energia fotovoltaica

WEO: World Energy Outlook, scenario «new policy»

(24)

Molti studi importanti considerano fattibile un sistema di

energia rinnovabile al 100%

(25)
(26)

Source: Rogelj J. et al. (2015) Energy system transformations for limiting end-of-century warming to below 1.5 °C.

Nature Climate Change, 5, 519-528.

Carbon intensity of final energy: evolution until 2100 consistent with the < 2°C or < 1,5°C temperature target

(27)

Actual and expected operation dates for large-scale CCS projects in the Operate, Execute and Define stages by region

Source: The global Status of CCS | 2015 Summary Report

(28)

Key CCS project developments and milestones

Source: The global Status of CCS | 2016 Summary Report

(29)

www.italiaclima.org

stefano.caserini@polimi.it www.climalteranti.it

www.caserinik.it

@caserinik

www.ingegneriadellambiente.org

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