Repertorio generale n. del
Fascicolo 4.8/2022/2
Oggetto: Approvazione del Manuale della Sicurezza della Città metropolitana di Milano - Edizione 2022.
IL SINDACO METROPOLITANO
Assistito dal Segretario Generale, dottor Antonio Sebastiano Purcaro VISTA la proposta di decreto redatta all’interno;
VALUTATI i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche a fondamento dell’adozione del presente atto in relazione alle risultanze dell’istruttoria;
VISTA la Legge n. 56/2014;
VISTE le disposizioni recate dal T.U. in materia di Comuni, approvate con D.Lvo 267/2000, per quanto compatibili con la Legge n. 56/2014;
VISTO lo Statuto della Città metropolitana ed in particolare l'art. 19 comma 2;
ACQUISITI i pareri di regolarità tecnica e di regolarità contabile espressi dai Dirigenti competenti, ai sensi dell’art. 49 del T.U. approvato con D.Lvo 267/2000;
DECRETA
1) di approvare la proposta di provvedimento redatta all’interno, dichiarandola parte integrante del presente atto;
2) di incaricare i competenti Uffici di provvedere agli atti consequenziali;
3) di incaricare il Segretario Generale dell'esecuzione del presente decreto.
Letto, approvato e sottoscritto IL SINDACO (Giuseppe Sala)
IL SEGRETARIO GENERALE (Antonio Sebastiano Purcaro)
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi del T.U. 445/2000 e del D.Lgs 82/2005 e rispettive norme collegate.
1 Firmato digitalmente da:SALA GIUSEPPE
Data:26/04/2022 16:45:04
Firmato digitalmente da: PURCARO ANTONIO SEBASTIANO Data: 26/04/2022 17:41:42
83/2022 27/04/2022
Fascicolo 4.8\2022\2
DIREZIONE PROPONENTE SETTORE EDILIZIA ISTITUZIONALE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
Oggetto: Approvazione del Manuale della Sicurezza della Città metropolitana di Milano – Edizione 2022
La normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro prevede l'adozione di misure organizzative al fine di garantire la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.
In particolare, l'art. 30 del D.lgs 81/2008 recepisce, il “Modello organizzativo e di gestione”, quale strumento di organizzazione della vita dell'Ente, modellato sulla realtà lavorativa del medesimo e contraddistinto da pragmaticità, efficienza e dinamicità, ed individua le responsabilità, le strutture organizzative, i processi e le procedure operative coordinate per la realizzazione delle politiche di prevenzione e protezione nell'Ente e rappresenta il riferimento per tutti coloro che nell’Ente operano ed interagiscono nel processo di attuazione del T.U.
81/2008 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
I contenuti del Manuale riguardano le attività svolte all’interno dell’Ente, e coinvolgono trasversalmente le figure istituzionali che, ciascuno in base al proprio ruolo, riassumono poteri di indirizzo politico e di gestione, riguardo a temi quali la politica per la sicurezza, la struttura organizzativa, il sistema documentale, le procedure operative, le modalità di verifica e di miglioramento.
Il Manuale fornisce indicazioni ai Dirigenti che organizzano e dirigono le attività lavorative secondo le attribuzioni e competenze ad esse conferite ed ai lavoratori sulle procedure e sui comportamenti da adottare in relazione all’attività svolta ed ai diversi momenti applicativi delle normative.
Gli aggiornamenti normativi in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro,le modifiche della macrostruttura dell'Ente avvenute nel corso del 2022 e le necessità di adeguamento puntuale del manuale determinatesi, hanno reso necessario adeguare il Manuale della Sicurezza per renderlo aderente alla realtà mutata.
Il Manuale della Sicurezza della Città metropolitana di Milano edizione 2022, che si propone all’approvazione, allegato A parte integrante e sostanziale dall’atto, definisce l’organizzazione, i livelli di responsabilità e le figure in materia di sicurezza coinvolte. Rispetto al precedente Manuale edizione 2021 prevede in sintesi le seguenti modifiche ed integrazioni:
• variazione dell’assetto organizzativo dell’Ente;
1
primo soccorso APS, DIMP, RSEDE, DCOO, COO, RPI, RAA, RIA, )
• aggiornamento delle figure specifiche Preposto PRE e Datore di lavoro DL e delle mansioni alla luce della normativa vigente (TU 81/2008);
• aggiornamento della modulistica e arricchimento del materiale informativo incrementato dalle schede delle macchine ed attrezzature da lavoro in dotazione presso l’Ente.
Il documento aggiornato in approvazione viene messo a disposizione di tutti coloro che mantengono istituzionalmente poteri decisionali e di spesa e gestionali per:
• identificare e trattare ogni aspetto riguardante la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro;
• promuovere le azioni necessarie a prevenire il verificarsi di danni per la salute e la sicurezza dei lavoratori della Città metropolitana di Milano;
• verificare l'attuazione delle misure necessarie per la salute e la sicurezza dei lavoratori e per il loro miglioramento;
• intervenire prontamente per eliminare le cause di non conformità alle specifiche di sicurezza;
• definire obiettivi e piani di miglioramento annuali.
Il Manuale della Sicurezza sui luoghi di lavoro della Città metropolitana di Milano – edizione 2022, è stato presentato nel corso della riunione periodica annuale della sicurezza convocata e presieduta dal Direttore Generale Datore di Lavoro in data 24/01/2022. Conseguentemente la documentazione completa e’ stata trasmessa a tutti i soggetti coinvolti e a tutti i dirigenti dell’Ente in data 28/01/2022 sollecitando eventuali osservazioni.
Il Manuale della Sicurezza della Città metropolitana di Milano - Edizione 2022, sarà pubblicato sulla Intranet aziendale nella Area Tematica “Sicurezza e salute sul lavoro” unitamente alla documentazione allegata inerente sia la modulistica utile per la gestione e applicazione del manuale, che delle schede informative riferite alle attività lavorative svolte dai dipendenti, comportanti vari livelli di rischio e le relative misure da attuare secondo il rischio individuato.
Si richiama il Decreto Sindacale Rep. Gen. n. 9/2022 del 24/01/2022. Protocollo n.
10700\5.4\2022\1, avente ad oggetto: " Autorizzazione ai Dirigenti ad assumere atti di impegno di spesa durante l'esercizio provvisorio anno 2022 e fino all'approvazione del Piano esecutivo di gestione (Peg) 2022-2024".
Il presente atto non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell'Ente e pertanto non e' dovuto il parere di regolarità contabile.
Si attesta che il presente procedimento, con riferimento all’Area funzionale di appartenenza, non è classificato a rischio dall’art. 5 del PTPCT.
Il Dirigente Settore Edilizia Istituzionale e sicurezza nei luoghi di lavoro Arch. Giovanni Roberto Parma
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi del T.U. 445/2000 e del D.Lgs 82/2005 e rispettive norme collegate.
2
Allegato A
[MANUALE DELLA SICUREZZA DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO]
Prevenzione e tutela della sicurezza e salute dei lavoratori – T.U. 81/2008 e s.m.i.
IL PRESENTE DOCUMENTO È STATO ELABORATO PER QUANTO DI COMPETENZA DA:
QUALIFICA COGNOME E NOME Firma
Il Datore di Lavoro Purcaro Antonio
Documento informa!co "rmato digitalmente ai sensi del T.U. 445/2000 e del D.Lgs 82/2005 e
rispe&ve norme collegate
Il Dirigente coordinatore alla
sicurezza Parma Giovanni Roberto
Documento informa!co "rmato digitalmente ai sensi del T.U. 445/2000 e del D.Lgs 82/2005 e
rispe&ve norme collegate
Il Responsabile del Servizio di
Prevenzione e Protezione Cor! Antonella
Documento informa!co "rmato digitalmente ai sensi del T.U. 445/2000 e del D.Lgs 82/2005 e
rispe&ve norme collegate
Revisione Data Note
01 Novembre 2005 RSPP Csm srl
02 Aprile 2006 RSPP e SLLGIT
03 O/obre 2006 RSPP e SLLGIT
04 Dicembre 2012 DLP e RSPP
05 Gennaio 2014 DLP e RSPP
06 Se/embre 2018 DL e RSPP
07 Maggio 2021 DL, DCOO e RSPP
08 Marzo 2022 DL, DCOO RSPP e RLS
Città metropolitana di Milano
Se/ore Edilizia is!tuzionale e sicurezza nei luoghi di lavoro
Servizio di Prevenzione e Protezione
Sommario
Sommario...2
Capitolo 1 - Introduzione...6
1.1. Scopo e campo di applicazione...6
1.2. A chi è dire/o il manuale della sicurezza...6
1.3. Riferimen! legisla!vi e norma!vi...7
1.4. Glossario...8
Capitolo 2 - L’organizzazione del sistema di sicurezza...10
2.1. Poli!ca della sicurezza...10
2.2. Piani"cazione del Sistema Sicurezza...10
2.3. Organizzazione del sistema documentale...11
2.3.1. Manuale della sicurezza...11
2.3.2. Istruzioni operave...11
2.3.3. Modulisca e materiale informavo...12
2.3.4. Valutazione dei Rischi...12
2.3.5. Gesone degli appal di lavori e servizi all’interno dei luoghi di lavoro...13
2.4. Organizzazione dell’Ente Ci/à metropolitana di Milano...13
2.4.1. Lo Statuto della Ci%à metropolitana di Milano...13
2.4.2. Le funzioni fondamentali della Ci%à metropolitana di Milano...16
2.4.2. Il nuovo asse%o organizzavo della Ci%à metropolitana di Milano...17
2.4.3. L’organigramma della Ci%à metropolitana di Milano...17
2.5. I livelli di Responsabilità e le "gure coinvolte...18
Schema funzionale delle responsabilità in tema di Prevenzione, Protezione e Sicurezza sul lavoro...19
L’organo di verce (SM)...20
La Conferenza dei Dirigen (CD)...20
Il Datore di lavoro (DL)...20
Il Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP)...23
Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP)...24
L’Adde%o al Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP)...25
Il Medico Competente (MC)...25
Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS)...26
Il lavoratore (LAV)...27
Il Dirigente delegato (DIR)...27
Il Dirigente responsabile di sede e della gesone dell’emergenza del fabbricato (RSEDE)...30
Il Dirigente per la sorveglianza sanitaria (DDSS)...31
Il Dirigente per la formazione (DDF)...32
Il Dirigente degli impian (DIMP)...32
Il Dirigente dell’area tecnica (DDAT)...33
Il Dirigente coordinatore alla sicurezza (DCOO)...33
Il Preposto (PRE)...35
L’Adde%o alla gesone delle emergenze anncendio (AAI) e primo soccorso (APS)...36
L’Adde%o alla gesone delle emergenze anncendio (AAI)...36
L’Adde%o alla gesone delle emergenze primo soccorso (APS)...37
Il Coordinatore degli adde6 alle emergenze del Fabbricato (COO)...37
Il Vigilante sul divieto di fumo (VDF)...38
Il Responsabile del monitoraggio dei manufa6 e degli ambien contenen amianto (AMI)...38
Il Responsabile della gesone degli impian ele%rici (URI)...39
Il Responsabile della gesone degli impian natatori – piscine (RPI)...39
Il Responsabile della gesone delle a%rezzature ed impian anncendio (RAA)...40
Il Responsabile del data center (RDC)...40
Il Responsabile supervisore alla gesone degli impian di tra%amento dell’aria (RIA)...41
Il Responsabile della gesone del parco automezzi - Polizia Metropolitana(RPAPM) – Protezione civile (RPAPC) – Servizi Generali (RPASG) – Strade (RPAST)...42
Il Responsabile della gesone di even di pubblico spe%acolo (RPS)...42
L’Organigramma del Sistema della Sicurezza (in sintesi)...43
2.6. Modulisca e materiale informavo...43
Capitolo 3 - Documentazione...45
3.1. Premessa...45
3.2. Disposizioni legisla!ve...45
3.3. La Valutazione dei rischi nella sua ar!colazione...45
3.4. L’organizzazione dei documen! per la sicurezza nelle Direzioni d’Area/Se/ore/Proge/o...47
3.5. La riunione periodica...47
3.6. Modulisca e materiale informavo...47
Capitolo 4 - La ges6one dei processi lavora6vi...48
4.1. Premessa...48
4.2. L’individuazione dei processi lavora!vi nei DVR...48
4.2.1. I rischi relavi alle a6vità svolte dai dipenden...48
4.2.2. La gesone delle di%e esterne...49
4.2.3. L’uso dei VDT...49
4.2.4. La gesone del rischio Movimentazione Manuale dei Carichi “MMC”...49
4.2.5. La gesone del rischio “RUMORE”...49
4.2.6. La gesone dei rischi per presenza di amianto...49
4.2.7. La gesone del rischio chimico, biologico correlato all’emergenza covid-19, cancerogeno (fumo passivo di tabacco e raggi UV)...50
4.2.8. La gesone dei rischi delle lavoratrici gestan...51
4.2.9. La gesone delle emergenze...51
4.2.10. Gas Radon negli ambien di lavoro...51
4.2.11. Macchine ed a%rezzature da lavoro...51
4.2.12. Impian ele%rici, impian di riscaldamento, impian di condizionamento e climazzazione...51
4.2.13. Gesone e uso dei DPI...51
4.2.14. Stress lavoro correlato...52
4.2.15. Age management...52
4.2.16. Alcol e droghe sui luoghi di lavoro...52
4.2.18. A6vità esterne e rischio incidente stradale...52
4.2.19 Prevenzione della violenza esterna sul personale lavoravo...53
4.2.20 Lavoro agile (smart working)...53
4.2.21 Tirocini, alternanza scuola lavoro...53
4.3. Modulisca e materiale informavo...53
Capitolo 5 - La sorveglianza sanitaria...57
5.1. Premessa...57
5.2. Obblighi in materia di sorveglianza sanitaria...57
5.3. I rischi di natura sanitaria all’interno dell’Ente Ci/à metropolitana di Milano...57
5.4. Il ruolo e le funzioni del medico competente...64
5.4.1. Le funzioni del medico competente...64
5.4.2. Il sopralluogo negli ambien di lavoro...65
5.4.3. La riunione periodica...65
5.4.4. La collaborazione alla stesura del documento di valutazione dei rischi...65
5.4.5. La documentazione prodo%a dal Medico Competente...65
5.4.5.1. Il piano sanitario di cui agli accertamen previs dalla normava vigente...66
5.4.5.2. Giudizi di idoneità alla mansione speci?ca al lavoro...66
5.4.5.3. Cartella sanitaria e di rischio per ogni lavoratore...66
5.4.5.4. Eventuali informazioni ai lavoratori sul signi?cato degli accertamen sanitari cui sono so%opos...66
5.4.5.5. Relazione sui risulta anonimi colle6vi degli accertamen clinici e strumentali e@e%ua...66
5.4.5.6. Verbali di visita agli ambien di lavoro...66
5.4.6. Formazione e informazione di cui agli ar%. 36 e 37 T.U. 81/2008 e s.m.i...67
5.4.7. Comunicazioni sui giudizi di inidoneità parziale o temporanea...67
5.5. De"nizioni...67
5.6. Modulisca e materiale informavo...67
Capitolo 6 – La ges6one delle emergenze...68
6.1. Premessa...68
6.2. Obblighi in materia di ges!one delle emergenze...68
6.3. I rischi lega! alle emergenze all’interno della Ci/à metropolitana di Milano...68
6.4. La documentazione per la ges!one delle emergenze...69
6.4.1. Il Carico di Incendio...69
6.4.2. La Valutazione dei rischi di incendio ed esplosione...69
6.4.3. Il Piano di emergenza ed evacuazione...69
6.4.4. Il Lay-out di emergenza...69
6.4.5. Il registro dei controlli periodici...69
6.4.6. Le simulazioni di evacuazione...70
6.4.7. Le squadre di emergenza...70
6.4.8. La formazione delle squadre di emergenza...70
6.4.9. I controlli periodici...70
6.4.10. La scheda di informazione agli uten...70
6.4.11. La gesone del primo soccorso aziendale...70
6.4.12. Infortuni, inciden, manca infortuni...71
6.5. L’organizzazione delle emergenze nei si! della Ci/à metropolitana di Milano...71
6.6. De"nizioni...71
De?nizione degli interven di controllo...73
6.7. Modulisca e materiale informavo...73
Capitolo 7 – Formazione e informazione...74
7.1. Premessa...74
7.2. Cosa prevede la legge...74
7.3. Metodo forma!vo...75
1° passo – FORMAZIONE INIZIALE...75
2° passo - FORMAZIONE SPECIFICA...75
3° passo - FORMAZIONE SPECIALISTICA...76
Formazione a distanza (E-Learning)...76
7.4. L’analisi dei bisogni e la de"nizione del piano annuale di formazione...76
7.5. La registrazione delle a&vità forma!ve...77
7.6. La ges!one delle informazioni della sicurezza...77
Il sito web della intranet aziendale...78
7.7. La promozione della cultura della sicurezza...78
7.8. Modulisca e materiale informavo...79
Capitolo 8 - La manutenzione degli immobili...79
8.1. Premessa...79
8.2. Obblighi in materia di ges!one degli immobili...79
8.3. I potenziali rischi presen! presso gli immobili...79
8.4. La documentazione per la ges!one degli immobili...80
8.4.1. Elenco immobili di competenza dell’Ente...80
8.4.2. Elabora gra?ci relavi agli immobili di competenza dell’Ente...81
8.4.3. Documentazione impiansca relava agli immobili di competenza dell’Ente...81
8.4.4. La gesone degli impian di climazzazione e di riscaldamento dei sistemi, disposivi, a%rezzature ed impian anncendio...81
8.4.5. La presenza di amianto negli immobili dell’Ente Ci%à metropolitana di Milano...82
8.4.6. La manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili dell’Ente...82
8.4.7. Le veri?che periodiche degli impian ubica negli immobili...83
8.4.8. Il controllo periodico degli immobili...83
8.4.9. Le richieste intervento di manutenzione ordinaria edile e di impian...83
8.5. De"nizioni...83
8.6. Modulisca e materiale informavo...83
Capitolo 9 - Veri=che della sicurezza...84
9.1. Premessa...84
9.2. La piani"cazione delle veri"che e dei controlli della Sicurezza...84
9.3. La realizzazione delle veri"che e dei controlli della Sicurezza...85
9.4. Il riesame delle veri"che e dei controlli della Sicurezza...86
9.5. De"nizioni...86
9.6. Modulisca e materiale informavo...86
Capitolo 10 - Monitoraggio del sistema di sicurezza...87
10.1. Premessa...87
10.2. Gli indicatori della sicurezza...87
10.3. Monitoraggio e ges!one dei da!...87
10.4. Il riesame del Sistema di Sicurezza...87
10.5. La ges!one delle azioni preven!ve, corre&ve e di miglioramento...88
10.5. Modulisca e materiale informavo...89
Capitolo 1 - Introduzione
1.1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
La ges!one della salute e della sicurezza sul lavoro cos!tuisce parte integrante del management generale dell’Ente Ci/à metropolitana di Milano.
Il testo reda/o intende presentare un sistema di ges!one della salute e sicurezza sul lavoro che integra obie&vi e poli!che perseguite nella ges!one delle a&vità opera!ve dell’Ente.
Il presente Manuale del sistema di ges!one della sicurezza, deve intendersi come l’insieme delle responsabilità, delle stru/ure organizza!ve, dei processi e delle procedure opera!ve coordinate per la realizzazione della poli!ca di prevenzione e protezione nell'Ente.
Il Manuale è lo strumento di comune riferimento per tu& coloro che nell’Ente operano ed interagiscono nel processo di a/uazione del T.U. 81/2008 del 9 aprile 2008 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (pubblicato in Gazze/a U=ciale il 30/4/2008) e s.m.i.
I contenu! del Manuale riguardano le a&vità svolte all’interno dell’Ente, coinvolgendo trasversalmente le
"gure is!tuzionali che, per ciascun ruolo, riassumono poteri di indirizzo poli!co e di ges!one all'interno dei seguen! ambi!:
la poli!ca per la sicurezza;
la stru/ura organizza!va;
il sistema documentale;
le procedure opera!ve;
le modalità di veri"ca e di miglioramento.
Il Manuale serve, inoltre, per ordinare i percorsi della sicurezza consentendo al Se/ore preposto di svolgere al meglio le proprie funzioni a supporto del Datore di Lavoro, con il vantaggio di de"nire ed individuare responsabilità e compi! nell’a&vità di a/uazione delle norme.
Ulteriore scopo è quello di fornire indicazioni ai Dirigen! che organizzano e dirigono le a&vità lavora!ve secondo le a/ribuzioni e competenze ad esse conferite (ar!coli 3 e 18 del T.U. 81/2008) ed ai lavoratori sulle procedure e sui comportamen! da ado/are in relazione all’a&vità ed ai diversi momen! applica!vi delle norma!ve (il testo, infa&, è corredato da una consistente modulis!ca e materiale informa!vo che, di regola, viene pubblicato sulla intranet aziendale nel sito web “SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO”, vedere parte B).
Vi è, in"ne, un ulteriore vantaggio da so/olineare: quello di me/ere la Ci/à metropolitana di Milano in condizione di dotarsi di un Sistema di Ges!one integrato qualità/sicurezza e di o/enere, se lo si riterrà opportuno, le conseguen! cer!"cazioni.
1.2. A CHI È DIRETTO IL MANUALE DELLA SICUREZZA
Il Manuale della Sicurezza viene consegnato ai Dirigen! della Ci/à metropolitana di Milano e ai Prepos!
che hanno funzioni di responsabilità nel dirigere, sovrintendere, eseguire e veri"care a&vità che possono determinare rischi per la sicurezza e la salute e presentano necessità di azioni preven!ve, corre&ve e di miglioramento. In par!colare il documento è distribuito in copia a tuA coloro che mantengono
is6tuzionalmente poteri decisionali e di spesa per:
iden!"care e tra/are ogni aspe/o riguardante la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro;
promuovere le azioni necessarie a prevenire il veri"carsi di danni per la salute e la sicurezza dei lavoratori della Ci/à metropolitana di Milano;
veri"care l'a/uazione delle misure necessarie per la salute e la sicurezza dei lavoratori e per il loro miglioramento;
intervenire prontamente per eliminare le cause di non conformità alle speci"che di sicurezza;
de"nire obie&vi e piani di miglioramento.
I des!natari del Manuale hanno l'obbligo di conservare e rendere disponibile la copia ricevuta e di
sos!tuirla con una nuova copia revisionata (quando necessario), secondo le istruzioni impar!te in proposito dal Datore di Lavoro, supportato dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, di informare i propri collaboratori dei contenu! di loro interesse.
1.3. RIFERIMENTI LEGISLATIVI E NORMATIVI
La norma!va di riferimento è il DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008 , n. 81, A/uazione dell'ar!colo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (G.U. n.
101 del 30 aprile 2008) consultabile dal sito web
h/p://www.bose&ega&.eu/info/norme/statali/2008_0081.htm.
Nella tabella che segue, sono riportate le principali norma!ve che cos!tuiscono il quadro di riferimento rispe/o al quale si descrive, ges!sce, modi"ca e migliora il Sistema Sicurezza della Ci/à metropolitana di Milano scaricabili dire/amente dal sito web della Intranet h/p://intranet.provincia.milano.it/ “AREE TEMATICHE” , “Sicurezza e salute sul lavoro” sezione “NORMATIVA”.
Tematica Legge/Norma Descrizione Note
04 Macchine e attrezzature
D.Lgs 17/2010 - Direttiva Macchine
Attuazione della direttiva 2006/42/CE, relativa alle macchine e che modifica la direttiva
95/16/CE relativa agli ascensori.
DECRETO LEGISLATIVO 27 gennaio 2010 , n. 17 del Presidente della Repubblica
07 Rischio elettrico
Regime di verifica degli impianti di terra
Regolamento di semplificazione del procedimento per la denuncia di installazioni e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di messa a terra di impianti elettrici e di impianti elettrici pericolosi
Decreto Presidente della Repubblica 462/01
14 Rischio chimico
Linee Guida - Fibre Artificiali Vetrose (FAV)
Documento recante "Le Fibre Artificiali Vetrose (FAV): Linee guida per l’applicazione della normativa inerente ai rischi di esposizioni e le misure di prevenzione per la tutela della salute"
Conferenza Permanente per i rapporti Stato/Regioni seduta del 25 marzo 2015.
14 Rischio
chimico Schede di sicurezza (REACH)
PRESCRIZIONI PER LA
COMPILAZIONE DELLE SCHEDE DI DATI DI SICUREZZA ai fini della registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH).
REGOLAMENTO (UE) 2015/830 DELLA COMMISSIONE del 28 maggio 2015 recante modifica del regolamento (CE) n. 1907/2006
14 Rischio chimico
Regolamento (CE) REACH
Regolamento concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH), che istituisce un'agenzia europea per le sostanze chimiche
PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
14 Rischio chimico
Regolamento (CE) CLP
Regolamento CE per la classificazione ed etichettatura delle sostanze chimiche
REGOLAMENTO (CE) N. 1272/2008 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 16 dicembre 2008.
14 Rischio chimico
DECRETO LEGISLATIVO 15 febbraio 2016 , n.
39
Classificazione, etichettatura e imballaggio delle sostanze e delle miscele.
Attuazione della direttiva 2014/27/UE del Parlamento europeo e del Consiglio.
17 Biologico Legionella Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi
Conferenza permanente dei rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano
17 Biologico Impianti di trattamento aria
Procedura operativa per la valutazione e gestione dei rischi correlati all'igiene degli impianti di trattamento ad aria
Presidenza del consiglio dei ministri. Conferenza Stato-Regioni.
29
Movimentazion e manuale dei carichi (MMC)
Movimenti e sforzi ripetuti arti superiori - Linee Guida Regionali
Linee Guida Regionali per la prevenzione delle patologie muscolo scheletriche connesse con movimenti e sforzi ripetuti degli arti superiori, Regione Lombardia, Decreto n. 7661 del 23/09/2015
Regione Lombardia
40 Dispositivi di protezione individuale (DPI)
Regolamento (UE) sui DPI
REGOLAMENTO (UE) 2016/425 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 9 marzo 2016 sui dispositivi di protezione individuale e che abroga la direttiva 89/686/CEE del Consiglio
IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA
43 Formazione
ACCORDO 21 dicembre 2011 per la formazione dei lavoratori
Accordo tra il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro della salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano per la formazione dei lavoratori.
Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano
44 Tirocini - Alternanza scuola lavoro
Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola- lavoro
DECRETO 3 novembre 2017, n. 195 - modalità di applicazione della normativa per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro agli studenti in regime di alternanza scuola- lavoro
I MINISTRI DELL'ISTRUZIONE DEL LAVORO E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
INFORTUNI Denuncia infortuni:
circolare interna
Istruzioni per i dirigenti datori di lavoro;
adempimenti formali inerenti la denuncia di infortunio sul lavoro Inail, ai sensi del D.Lgs.151/2015 del 14.9.2015
Direttore Responsabile del Settore risorse umane e organizzazione della Città Metropolitana di Milano
1.4. GLOSSARIO
Di seguito, sono riporta! alcuni termini ricorren! nel Manuale della Sicurezza che de"niscono conce&
propri dei Sistemi Sicurezza, Qualità e dell’Organizzazione.
LE PAROLE DELLA SICUREZZA
Pericolo Proprietà o qualità intrinseca di una determinata en!tà materiale o immateriale che può essere causa di danno.
Rischio Probabilità che sia raggiunto il livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego e/o di esposizione, nonché di dimensioni del danno stesso.
Danno Infortunio o episodio di esposizione anche acuta con eLe& che possano comportare l’inabilità o invalidità parziale, temporale, cronica o letale per l’uomo.
Valutazione dei rischi Procedimento di valutazione dell’en!tà del rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori, nello svolgimento delle loro mansioni, derivante dal veri"carsi di un pericolo sul luogo di lavoro.
Condizioni normali Condizioni che sono il risultato di a&vità intenzionali conseguen! all’esecuzione di una disposizione, nelle fasi di avviamento, marcia, arresto, manutenzione e simili necessarie per il consueto svolgimento dell’a&vità lavora!va, in un contesto de"nito.
Condizioni accidentali Condizioni che non sono il risultato di a&vità intenzionali, in qualsiasi modo o/enute, in un contesto de"nito.
Condizioni prevedibili Condizioni che possono essere previste da una persona che abbia adeguata competenza in funzione di un contesto de"nito.
Condizioni anomale Condizioni che rispondono contemporaneamente a due requisi!: sono condizioni non volute e non contengono elemen! di pericolo immediato per l’ambiente o per l’uomo.
Emergenze Condizioni non volute di crisi o di pericolo, per l’ambiente o per l’uomo, da aLrontare con tempes!vità e risolutezza; un’emergenza può essere causa o eLe/o di un incidente.
Incidente Evento indesiderato ed ina/eso che può provocare danni; un incidente può essere causa o eLe/o di un’emergenza.
LE PAROLE DELLA QUALITA’
Sistema Qualità Insieme di elemen! tra loro correla! o interagen! "nalizza! ad o/enere la soddisfazione del cliente "nale.
Qualità L’insieme delle proprietà e delle cara/eris!che di un prodo/o o di un servizio che conferiscono ad esso la capacità di soddisfare esigenze espresse o implicite.
Soddisfazione del cliente Livello di percezione del cliente su quanto i suoi bisogni, aspe/a!ve o esigenze siano state soddisfa/e.
Poli!ca della Qualità Insieme di obie&vi ed indirizzi generali di un’organizzazione, rela!vi alla qualità, espressi dall’Alta Direzione.
Ges!one per la Qualità A&vità coordinate per guidare e tenere so/o controllo un’organizzazione in materia di qualità.
Miglioramento con!nuo A&vità ricorrente mirata ad accrescere la capacità di soddisfare i requisi!
(bisogni, aspe/a!ve, esigenze).
E=cacia Grado si realizzazione delle a&vità piani"cate e di conseguimento di risulta!
piani"ca!.
E=cienza Rapporto tra i risulta! o/enu! e le risorse u!lizzate per o/enerli.
Processo Insieme di a&vità correlate ed interagen! che trasformano elemen! in entrata in elemen! in uscita.
Conformità Soddisfacimento di un requisito.
Non Conformità Mancato soddisfacimento di un requisito.
Azione preven!va Azione per eliminare la causa di una non conformità potenziale o di altre situazioni indesiderabili rilevate.
Azione corre&va Azione per eliminare la causa di una non conformità rilevata, o di altre situazioni indesiderabili rilevate.
Evidenza Ogge&va Da! che supportano l’esistenza o la veridicità di qualcosa.
Riesame A&vità eLe/uata per riscontrare l’idoneità, l’adeguatezza e l’e=cacia di qualcosa a conseguire gli obie&vi stabili!.
LE PAROLE DELL’ORGANIZZAZIONE
Ruolo Spazio di a&vità a=dato ad una persona che occupa una determinata posizione all’interno del sistema organizza!vo e de"nito da un obie&vo fondamentale.
Livello di responsabilità Indica il grado di autonomia nell’esercizio della responsabilità, in relazione ad altri ruoli dell’organizzazione.
Procedimento Insieme di a& giuridici collega! secondo un meccanismo stabilito dalla legge e rivol! ad uno stesso "ne.
Sul sito web della Intranet h/p://intracloud.ci/ametropolitana.mi.it/Intranet/ “AREE TEMATICHE” ,
“Sicurezza e salute sul lavoro” sezione “UTILITÀ/GLOSSARIO” vengono riporta! i termini più ricorren! in materia di sicurezza e salute.
Capitolo 2 - L’organizzazione del sistema di sicurezza
della Ci/à metropolitana di Milano
2.1. POLITICA DELLA SICUREZZA
Si de"nisce come «sistema di promozione della salute e sicurezza» il complesso dei sogge& is!tuzionali che concorrono, con la partecipazione delle par! sociali, alla realizzazione dei programmi di intervento
"nalizza! a migliorare le condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori [TU 81/2008, art. 2 le/era p)]
La Sicurezza e la Salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro, l’a/enzione al contesto ambientale, la qualità dei servizi eroga!, l’a/enzione alle esigenze ed aspe/a!ve dell’utenza, diventano impegni che l’Ente Ci/à metropolitana di Milano assume con una ricaduta dire/a su tu& i processi organizza!vi interni.
A questo scopo è necessario che:
tu/e le a&vità lavora!ve svolte dai dipenden! dell’Ente Ci/à metropolitana di Milano vengano piani"cate, proge/ate e svolte garantendo il massimo controllo possibile della salute dei lavoratori sia so/o il pro"lo ergonomico ed igienico-sanitario che dal punto di vista del rispe/o delle norme;
tu/a la stru/ura organizza!va dell'Ente sia interessata, secondo le speci"che competenze e responsabilità, all’a/uazione degli obie&vi in materia di sicurezza;
siano iden!"cate ed a/ribuite risorse, economiche e umane, necessarie per la realizzazione della poli!ca e degli obie&vi per la sicurezza;
sia garan!ta l’informazione e la formazione in materia di sicurezza in relazione alle a&vità svolte ed al ruolo dei lavoratori e dei loro rappresentan!;
si incen!vi in tu/e le aree lavora!ve la partecipazione ad inizia!ve e proge& per promuovere la
“cultura della sicurezza”;
si realizzino veri"che periodiche da parte del Datore di Lavoro, con la collaborazione del Servizio di Prevenzione e Protezione per evidenziare pun! cri!ci ed avviare Azioni Preven!ve, Corre&ve e di Miglioramento;
vengano realizzate periodicamente dal Datore di Lavoro, con la collaborazione del Servizio di Prevenzione e Protezione riunioni di riesame allo scopo di veri"care il raggiungimento degli obie&vi in materia di sicurezza.
La Qualità dei servizi oLer! al cliente/utente esterno ed al cliente interno, nel rispe/o della Sicurezza e della Salute dei lavoratori dell’Ente Ci/à metropolitana di Milano, è un fa/ore di iden!tà e, quindi, valore condiviso a tu& i livelli, presupposto per una sicura e duratura azione di sviluppo.
La sicurezza, le condizioni igieniche, le condizioni ambientali, le condizioni ergonomiche e microclima!che nelle quali operano i dipenden! dell’Ente Ci/à metropolitana di Milano, rappresentano valori inderogabili che vanno con!nuamente migliora! nel tempo a/raverso la partecipazione di tu& i sogge& interessa! e coinvol!.
2.2. PIANIFICAZIONE DEL SISTEMA SICUREZZA
L’Ente Ci/à metropolitana di Milano ha is!tuito ed a/uato il proprio Sistema Sicurezza in o/emperanza alle norma!ve vigen!.
Esso è piani"cato, supportato e con!nuamente veri"cato in termini di applicazione, di e=cacia, di concretezza e di miglioramento dal Datore di Lavoro che ne richiede l’applicazione.
Il Datore di lavoro con il contributo Servizio di Prevenzione e Protezione e sen!! i Dirigen!, periodicamente, de"nisce gli obie&vi e le strategie da ado/are.
Gli obie&vi sono trado& in piani di sviluppo, azioni, a&vità o in modi"che ai prodo&/servizi/processi !pici dell’Ente Ci/à metropolitana di Milano, contenu! in documen!, piani di sviluppo e di azione, ecc. ges!!
dire/amente dai responsabili delle funzioni coinvolte.
Queste, inoltre, per garan!re il rispe/o dei requisi! delle leggi sulla sicurezza e prevenzione, il rispe/o dei requisi! de"ni!, a/esi ed il perseguimento degli obie&vi e della poli!ca per la Sicurezza, hanno previsto i seguen! elemen! di piani"cazione:
de"nizione dei criteri e dei metodi di controllo dei processi;
l’individuazione delle modalità per individuare e ges!re:
o la “ Non Conformità”
o le “Azioni CorreAve”
o le “Azioni Preven6ve”
o le “ Azioni di Miglioramento”
un sistema di sviluppo, aggiornamento e ges!one della documentazione del Sistema Sicurezza (manuale e procedure) eLe/ua! come indicato in questo Capitolo;
modalità di veri"ca dei risulta! e di miglioramento con!nuo dei processi come speci"cato nel Capitolo 10 del Manuale;
piani di a&vità di sistema quali: Piano di Miglioramento, Piano di formazione, ecc..
2.3. ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA DOCUMENTALE
Il sistema di ges!one documentale per la sicurezza dell’Ente Ci/à metropolitana di Milano prevede i seguen! documen!:
2.3.1. Manuale della sicurezza
Il manuale della sicurezza, descrive il Sistema di Ges!one Sicurezza ado/ato in rapporto alle richieste del Legislatore, alla Poli!ca della sicurezza, agli obie&vi e strategie individua! dal Datore di Lavoro su indirizzo dell’organo poli!co, sen!! i Dirigen!, e riguardan!:
la piani"cazione e ges!one di a&vità rese obbligatorie;
l’analisi, controllo e veri"ca dei risulta!.
Ogni sezione del manuale si sviluppa secondo le seguen! modalità:
PREMESSA: indica il contenuto del capitolo, l’obie&vo, le aree interessate e le eventuali esclusioni;
PARAGRAFI: descrivono il percorso di quello che si deve fare;
DOCUMENTAZIONE E MODULISTICA: indica quali sono i documen! di riferimento la modulis!ca e i temi di approfondimento consultabili sul sito web della intranet;
2.3.2. Istruzioni operative
Cos!tuiscono la documentazione di base da u!lizzare per piani"care e ges!re tu/e le a&vità che hanno inUuenza sulla sicurezza, tra/ando tu& gli elemen! applicabili della norma, con il grado di de/aglio necessario per consen!re un adeguato controllo delle a&vità cui si riferiscono, de"niscono l'autorità e i rappor! reciproci del personale che dirige, esegue, veri"ca o riesamina le a&vità che hanno inUuenza sulla sicurezza.
1. SCOPO: descrizione sinte!ca degli obie&vi che l’istruzione intende controllare;
2. CAMPO DI APPLICAZIONE: individuazione degli ambi! opera!vi o ges!onali ai quali l’Istruzione si applica;
3. RIFERIMENTI: sono riporta! i principali aspe& legisla!vi e norma!vi a cui il contenuto dell’Istruzione fa esplicito riferimento;
4. DEFINIZIONI: sono riportate le de"nizioni principali legate ai contenu! ed agli argomen! riporta!
all’interno dell’Istruzione opera!va;
5. RESPONSABILITA’: sono de"nite e descri/e le principali responsabilità legate alle "gure coinvolte nelle a&vità riportate all’interno dell’Istruzione opera!va;
6. MODALITÀ OPERATIVE: vengono descri/e nello speci"co le modalità opera!ve per realizzare gli obie&vi dell’Istruzione;
7. MODULISTICA E MATERIALE INFORMATIVO: indica quali la modulis!ca ed il materiale di approfondimento a&nen! al capitolo di riferimento.
2.3.3. Modulistica e materiale informativo
La modulis!ca ed il materiale informa!vo viene catalogato ed iden!"cato con un codice iden!"ca!vo cos!tuito da cara/eri alfanumerici separa! da pun! (es. “Modulo di veri"ca periodica DPI” cod.
M.04.3.13.40.170) secondo il seguente criterio:
Legenda:
1a serie di caraEeri
2 a / 3 a / 4 a serie di caraEeri
5 a serie di caraEeri
6 a serie di caraEeri M = Modulis!ca del Servizio prevenzione e protezione
N = Decre!, Regolamen!, Norme tecniche, Circolari, Contra& Colle&vi Nazionali di Lavoro, Accordi confederali, Linee guida
S = Schede informa!ve per l'uso di macchine ed a/rezzature, sostanze e DPI e liste di controllo (check-list)
T = Temi di approfondimento a cura del Servizio di prevenzione e protezione
Capitolo / Paragrafo / So/oparagrafo del manuale della sicurezza
Fa/ore di rischio1
Numero progressivo
La modulis!ca ed il materiale informa!vo sono disponibili sul il sito web “SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO”.
2.3.4. Valutazione dei Rischi
Il legislatore all’art. 17 del TU 81/2008 e s.m.i., ha previsto a carico del Datore di Lavoro l’obbligo di predisporre un documento di valutazione dei rischi con un procedimento di valutazione dell’en!tà del rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori, nell’espletamento delle loro mansioni, derivante dal veri"carsi di un pericolo sul luogo di lavoro.
La Valutazione dei Rischi, in generale, rappresenta il principale strumento interno di individuazione e pesatura dei rischi presen! nelle mansioni lavora!ve e negli ambien! di lavoro e di programmazione delle misure di prevenzione e protezione.
La valutazione dei rischi all’interno dell’Ente di norma viene fa/a per singola unità produ&va, per tali si intendono le sedi e i luoghi dove si svolgono le a&vità lavora!ve.
È stato reda/o un documento di valutazione dei rischi generale che descrive tu& i rischi presen! nell’Ente Ci/à metropolitana e integra ed uni"ca i singoli documen! speci"ci reda& per ciascuna sede lavora!va.
Ogni documento di valutazione speci"co per sede risulta ar!colato in più fascicoli a seconda degli eventuali rischi presen! nel sito (rischio della mansione, ove presente, presenza di lavoratrici gestan!, presenza di a&vità rumorose, presenza di manufa& contenen! amianto, ecc., ecc.).
2.3.5. Gestione degli appalti di lavori e servizi all’interno dei luoghi di lavoro
Gli appal! all’interno dei luoghi di lavoro della Ci/à metropolitana di Milano sono regola! dalla norma!va vigente, a&vità per le quali l’Ente ha al suo interno dato istruzioni procedurali.
1 Vedi allegato B/3 del manuale
I requisi! tecnici che debbono possedere le imprese esecutrici sono quelli previs! dal TU 81/2008, art. 26
“Obblighi connessi ai contra& d'appalto o d'opera o di somministrazione” e predispos!, nei capitola!
d’appalto, dalle Aree e dai Se/ori/Proge& della Ci/à metropolitana di Milano.
2.4. ORGANIZZAZIONE DELL’ENTE CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO
2.4.1. Lo Statuto della Città metropolitana di Milano
(dallo Statuto della Ci/à metropolitana di Milano) Art. 1 – La Ci/à metropolitana di Milano
1. La Ci/à metropolitana di Milano è ente territoriale autonomo, cos!tu!vo della Repubblica ai sensi dell’ar!colo 114 della Cos!tuzione.
2. Nella Ci/à metropolitana di Milano sono ordinate is!tuzionalmente le comunità locali cos!tuite dalle popolazioni dei comuni di cui al successivo ar!colo 2, aven! fra loro rappor! di stre/a integrazione territoriale, economica, civile e sociale.
3. La Ci/à metropolitana di Milano rappresenta le comunità locali che la cos!tuiscono, ne cura gli
interessi, ne coordina lo sviluppo e valorizza il principio di partecipazione dei ci/adini e dei residen!, sia singolarmente sia in forma associata, confermando la propria azione al principio di sussidiarietà ai sensi dell’art. 118 della Cos!tuzione.
[…]
Art. 3 – Obie&vi
1. La Ci/à metropolitana persegue i seguen! obie&vi:
a) la felicità e il benessere della popolazione, la cura e lo sviluppo strategico del territorio metropolitano, anche a/raverso l’integrazione dei servizi, delle infrastru/ure e delle re! di comunicazione;
b) la valorizzazione delle vocazioni produ&ve del territorio nell’o&ca di un posizionamento del contesto metropolitano nel quadro della compe!zione internazionale;
c) lo sviluppo sostenibile, la qualità urbana diLusa, la promozione della cultura, dei talen!, delle diversità e della qualità della vita sociale, della salute, dell’ambiente, della difesa del suolo, dell’asse/o idrogeologico, come fa/ori abilitan! del pro"lo originale del territorio metropolitano;
d) la realizzazione di un’amministrazione pubblica più e=ciente a/raverso interven! di radicale sempli"cazione del quadro norma!vo, regolamentare e organizza!vo.
T.U.
81/2008 Sistema sicurezza
aziendale Manuale della Sicurezza
Istruzioni opera!ve
Piano della Sicurezza Contra/o
[…]
Art. 18 – Organi
1. Sono organi della Ci/à metropolitana: il Sindaco metropolitano, il Consiglio metropolitano, la Conferenza metropolitana.
Art. 19 – Sindaco metropolitano. Funzioni.
1. Il Sindaco metropolitano è il capo dell’amministrazione nonché il legale rappresentante dell’ente tranne nei casi in cui tale rappresentanza sia a/ribuita ai dirigen! per loro competenze ges!onali.
Assicura l’a/uazione degli interessi formula! dal Consiglio metropolitano, nonché delle funzioni di sua competenza, e speci"catamente esercita le seguen! funzioni:
a) Convoca e presiede il Consiglio metropolitano e ne a/ua gli indirizzi;
b) Convoca e presiede la Conferenza metropolitana;
c) Sovrintende all’esecuzione degli a&;
d) Sovrintende al funzionamento degli u=ci e dei servizi, anche provvedendo all’esecuzione degli a&;
e) Propone al Consiglio gli schemi di bilancio previsionale annuale e pluriennale, i rendicon! annuali, i documen! di programmazione dell’ente e ogni altra documentazione connessa;
f) De"nisce e a/ribuisce, secondo le modalità stabilite dalla legge, dallo statuto e dai regolamen! gli incarichi dirigenziali di u=ci e servizi dell’amministrazione metropolitana, la rappresentanza a stare in giudizio, nonché gli incarichi di collaborazione esterna;
g) Provvede alla nomina, alla designazione e alla revoca dei rappresentan! della Ci/à metropolitana presso en!, aziende e is!tuzioni, sulla base di un apposito regolamento, formulato secondo gli indirizzi del Consiglio metropolitano che garan!sce la più ampia partecipazione delle sue
rappresentanze alla ges!one e al controllo, assicurando, altresì, il ricorso agli strumen! ad evidenza pubblica;
h) Può so/oporre all’a/enzione del Consiglio metropolitano, quegli a& di propria competenza che ritenga di par!colare rilievo per l’interesse del territorio metropolitano, qualora ne rinvenga la opportunità di condivisione.
2. Al Sindaco metropolitano spe/ano, inoltre, tu/e le competenze non espressamente a/ribuite dalla legge o dallo statuto al Consiglio metropolitano o alla Conferenza metropolitana e che non spe&no ai dirigen!.
3. Il Sindaco metropolitano può is!tuire u=ci e staL di sua dire/a collaborazione.
Art. 20 – Sindaco metropolitano. Elezione dire/a
1. Il Sindaco metropolitano è ele/o a suLragio universale.
Art. 21 – Vice Sindaco
1. Il Sindaco metropolitano può nominare, trai componen! del Consiglio, il Vice Sindaco che svolge funzioni di supplenza del Sindaco in caso di sua assenza o impedimento temporaneo.
2. All’a/o di nomina de"nisce le funzioni delegate al Vice Sindaco ed è comunicato immediatamente al Consiglio metropolitano.
3. Il Vice Sindaco è revocabile in ogni tempo.
[…]
Art. 23 – Consiglio metropolitano
1. Il consiglio metropolitano è l’organo di indirizzo, programmazione e controllo poli!co-amministra!vo.
In par!colare il Consiglio esprime l’indirizzo poli!co-amministra!vo dell’ente mediante delibere nonché mozioni e ordini del giorno dire& al Sindaco metropolitano. Il Consiglio metropolitano è dotato di autonomia funzionale ed organizza!va.
2. Il Consiglio metropolitano è composto dal Sindaco metropolitano e dai Consiglieri
[…]
Art. 24 – Elezioni del Consiglio metropolitano
1. Il Consiglio metropolitano è ele/o a suLragio universale e dire/o dai ci/adini iscri& nelle liste ele/orali dei comuni facen! parte del territorio metropolitano
[…]
Art. 27 – Conferenza metropolitana
1. La Conferenza metropolitana è l’organo di rappresentanza dei comuni ricompresi nel territorio metropolitano e delle loro unioni.
2. La Conferenza metropolitana è composta dal Sindaco metropolitano e dai Sindaci dei comuni compresi nella Ci/à metropolitana. Per il proprio funzionamento essa ado/a, a maggioranza assoluta dei proprio componen!, un regolamento che ne disciplina l’a&vità e l’organizzazione.
3. Fino al completamento del procedimento di adesione alla Ci/à metropolitana, i comuni che abbiano a&vato il rela!vo procedimento con delibera consiliare partecipano, in qualità di osservatori con diri/o di parola e senza diri/o di voto, alle sedute e ai lavori della Conferenza metropolitana.
[…]
Art. 28 - Competenze della Conferenza metropolitana
1. La Conferenza metropolitana è dotata di poteri proposi!vi e consul!vi. Essa partecipa ai processi decisionali mediante la formulazione di proposte e l’espressione di pareri.
Art. 33 – Disposizioni generali
1. La Ci/à metropolitana esercita le seguen! funzioni fondamentali:
a) Adozione e aggiornamento annuale di un piano strategico triennale del territorio metropolitano, che cos!tuisce a/o di indirizzo per l’ente e per l’esercizio delle funzioni dei comuni e delle unioni di comuni compresi nel prede/o territorio, anche in relazione all’esercizio di funzioni delegate o assegnate dalle regioni , nel rispe/o delle leggi delle regioni nelle materie di loro competenza;
[…]
2. La Ci/à metropolitana esercita inoltre:
a) Le funzioni fondamentali delle province stabilite dall’art. 1, comma85, della legge 7 aprile 2014, n.
56;
b) le altre funzioni fondamentali che le sono a/ribuite dalle leggi statali ai sensi dell’art. 117, secondo comma, le/. P), della Cos!tuzione;
c) le funzioni che le sono a/ribuite nell’ambito del processo di riordino delle funzioni delle province ai sensi dell’art. 1, commi da 85 a 97, dalla legge 7 aprile 2014, n. 56;
d) le ulteriori funzioni che le sono a/ribuite da altre leggi statali e regionali, ai sensi dell’art. 1, comma 46, della legge 7 aprile 2014, n. 56.
3. La Ci/à metropolitana esercita altresì le speci"che funzioni che le vengono delegate, mediante convenzioni, dai comuni e dalle unioni di comuni e può delegare loro l’esercizio di proprie funzioni. Le deleghe sono regolate mediante convezioni.
[…]
2.4.2. Le funzioni fondamentali della Città metropolitana di Milano2 Alla Ci/à Metropolitana sono assegnate le seguen! FUNZIONI FONDAMENTALI:
2 Estra/o dalla Delibera Consiglio Metropolitano, seduta del 3 luglio 2018, rep. 24/2018, a& n. 133487/4.2/2018/20
“Adozione Piano Riasse/o Organizza!vo (Legge 27 dicembre 2017, n. 205, art. 1, comma 884)”
a) adozione e aggiornamento annuale di un piano strategico triennale del territorio metropolitano, che cos!tuisce a/o di indirizzo per l'ente e per l'esercizio delle funzioni dei comuni e delle unioni di comuni compresi nel prede/o territorio, anche in relazione all'esercizio di funzioni delegate o assegnate dalle regioni;
b) piani"cazione territoriale generale, ivi comprese le stru/ure di comunicazione, le re! di servizi e delle infrastru/ure appartenen! alla competenza della comunità metropolitana, anche "ssando vincoli e obie&vi all'a&vità e all'esercizio delle funzioni dei comuni compresi nel territorio metropolitano;
c) stru/urazione di sistemi coordina! di ges!one dei servizi pubblici, organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito metropolitano.
d) mobilità e viabilità, anche assicurando la compa!bilità e la coerenza della piani"cazione urbanis!ca comunale nell'ambito metropolitano;
e) promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale, anche assicurando sostegno e supporto alle a&vità economiche e di ricerca innova!ve e coeren! con la vocazione della ci/à metropolitana come delineata nel piano strategico;
f) promozione e coordinamento dei sistemi di informa!zzazione e di digitalizzazione in ambito metropolitano;
nonché le FUNZIONI COMUNI A TUTTI GLI ENTI DI AREA VASTA:
a) piani"cazione territoriale di coordinamento metropolitano, nonché tutela e valorizzazione dell'ambiente, per gli aspe& di competenza;
b) piani"cazione dei servizi di trasporto in ambito metropolitano, autorizzazione e controllo in materia di trasporto privato, in coerenza con la programmazione regionale, nonché costruzione e ges!one delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente;
c) programmazione provinciale della rete scolas!ca, nel rispe/o della programmazione regionale;
d) raccolta ed elaborazione di da!, assistenza tecnico-amministra!va agli en! locali;
e) ges!one dell'edilizia scolas!ca;
f) controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e promozione delle pari opportunità sul territorio metropolitano.
L’Ente si è avvalso della facoltà prevista dall’art.5 del decreto-legge 19 giugno 2015, n.78 in virtù del quale
“Gli en! di area vasta e le ci/à metropolitane individuano il personale di polizia provinciale necessario per l'esercizio delle loro funzioni fondamentali, fermo restando quanto previsto dall'ar!colo 1, comma 421, della legge 23 dicembre 2014, n. 190”. Con apposito decreto del Sindaco metropolitano è stato quindi individuato il personale di polizia provinciale necessario per l’esercizio delle funzioni fondamentali rimesse alla cura dell’Ente.
Le funzioni fondamentali sono esercitate nei limi! e secondo le modalità stabilite dalla legislazione statale e regionale di se/ore.
Completano il quadro delle FUNZIONI, quelle esercitate SU DELEGA DELLA REGIONE LOMBARDIA, tra cui il turismo, la vigilanza i&co-venatoria, i servizi sociali e la protezione civile.
Alla data di stesura del presente documento restano da de"nire le modalità di esercizio delle funzione rela!va al mercato del lavoro, in ragione della previsione della legge di bilancio che prevede che il
personale dei centri per l’impiego a tempo indeterminato collocato in soprannumero a seguito del processo di riordino delle funzioni delle Provincie debba essere trasferito alle dipendenze delle Regioni.
2.4.2. Il nuovo assetto organizzativo della Città metropolitana di Milano AREA DIRIGENZIALE ED AREA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE
La stru/ura organizza!va si ar!cola nella Direzione generale, in Direzioni di staL (eventualmente
raggruppate in direzioni di Area), in Direzioni di line (eventualmente raggruppate in direzioni di Area), e in Direzioni di proge/o.
Al "ne di assicurare l’unitarietà della funzione di direzione complessiva dell’Ente le funzioni di direzione generale sono a/ribuite al Segretario generale.
A/raverso il Comitato di Direzione generale, nonché a/raverso l’a&vità delle Direzioni di proge/o si assicura il raccordo tra le diverse direzioni.
Le Direzione di proge/o sono cos!tuite per il conseguimento di obie&vi strategici che richiedono una forte integrazione tra risorse appartenen! a diversi Se/ori e servizi, anche di Direzioni diverse tra loro. Ciascuna persona assegnata alle unità di proge/o è, di norma, sogge/a a due direzioni, sia di funzione, di staL o line, che di proge/o, secondo il modello organizza!vo a matrice. Le Direzione di proge/o sono individuate in coerenza con le azioni contenute nel piano strategico metropolitano.
A/raverso un’apposita direzione di proge/o viene assicurato il necessario raccordo con le Zone omogenee.
La funzione di programmazione strategica viene ricompresa nella più ampia funzione di direzione generale, assegnata al segretario generale.
Ciascuna Direzione (Se/ore) si ar!cola in Servizi. Il Se/ore è un’aggregazione di Servizi. L’U=cio è l’unità organizza!va di minima dimensione. A ciascuna Direzione è preposto un dirigente. A ciascun Servizio un incaricato di posizione organizza!va. […]
“ISTITUZIONE IDROSCALO DI MILANO”
L’is!tuzione idroscalo è un organismo strumentale della Ci/à metropolitana di Milano; ha un proprio Dire/ore apicale che svolge autonomamente il ruolo di Datore di Lavoro. L’organizzazione interna è ar!colata con propri Servizi e u=ci e impiega personale dell’Ente.
2.4.3. L’organigramma della Città metropolitana di Milano
2.5. I LIVELLI DI RESPONSABILITÀ E LE FIGURE COINVOLTE
nel Sistema Sicurezza dell’Ente Ci/à metropolitana di Milano
In considerazione della complessità organizza!va della stru/ura ges!onale dell’Ente Ci/à metropolitana e della molteplicità delle funzioni interconnesse, l’applicazione del TU 81/2008 ed il conferimento delle deleghe per l’individuazione dei sogge& responsabili per l’a/uazione e il rispe/o della norma!va della Prevenzione, Protezione e Sicurezza e salute sul lavoro, trova soluzione a/raverso lo sviluppo del processo decisionale nelle seguen! due funzioni basilari:
compi! di indirizzo e controllo;
poteri di ges!one.
Compi6 di indirizzo e controllo
Al Sindaco metropolitano in qualità responsabile degli indirizzi poli!co- amministra!vi all’interno della pubblica amministrazione, spe/a:
l’obbligo di proporre gli obie&vi in tema di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro;
valutare le proposte formulate dalla dirigenza;
promuovere le a&vità individuate;
vigilare sulla corre/a applicazione.
Poteri ges6one
In termini norma!vi generali al Datore di Lavoro e ai Dirigen! spe/a la responsabilità dell’a/uazione pra!ca degli indirizzi poli!ci generali ineren! gli obblighi di igiene e sicurezza sul lavoro, nel rispe/o delle leggi vigen!.
Nell’ambito della Pubblica Amministrazione questo ruolo è normalmente assegnato ai Dirigen! a cui spe/ano i compi! di ges!one e responsabilità delle a&vità degli appara! dell’amministrazione, poiché sono sta! dota! di autonomi poteri spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo.
Considerazioni conclusive
La molteplicità degli adempimen! e delle relazioni connesse all’applicazione della norma!va di sicurezza all’interno degli appara! dell’Ente, che considerato il numero, la dimensione delle Aree e dei
Se/ori/Proge& e la loro distribuzione sul territorio, rendono fondamentale l'individuazione di una speci"ca funzione di coordinamento e vigilanza sulla applicazione delle procedure organizza!ve che può essere ritenuta la “cerniera” a/orno alla quale tu/o il sistema sicurezza ruota.
Pertanto, il modello che l'Ente ha ritenuto di ado/are nell’ambito del conferimento delle deleghe rela!ve alle responsabilità ges!onali conseguen! alla applicazione degli obblighi indica! nel T.U. 81/2008 e s.m.i., si basa sulla individuazione all’interno dell’organizzazione delle seguen! "gure:
Il Sindaco metropolitano che ha obblighi di indicazioni di indirizzo poli!co.
Il DireEore Generale nonché Datore di lavoro dell'Ente, che ha obblighi di a/uazione e coordinamento dell'indirizzo poli!co e di valutazione delle proposte provenien! dai Dirigen!. È supportato dai dirigen!
dell’Ente per le rispe&ve competenze e dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione in materia di sicurezza e salute sul lavoro. Questa "gura si avvale della delega di funzioni, di cui all’art. 16 del T.U. 81/2008 e s.m.i.
Il Dirigente, che è dotato di autonomia tecnico funzionale e "nanziaria, posto al ver!ce di Aree / Se/ori / Proge&, a/ua le dire&ve del datore di lavoro organizzando l'a&vità lavora!va e vigilando su di essa.
Il Preposto, che è alle dire/e dipendenze del Dirigente, sovrintende alla a&vità lavora!va e garan!sce l'a/uazione delle dire&ve ricevute, controllandone la corre/a esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di inizia!va.
Il Lavoratore, che è alle dire/e dipendenze del Dirigente e del preposto, svolgendo un'a&vità lavora!va nell'ambito dell'organizzazione.
Il Responsabile del Servizio di prevenzione e protezione, che è il consulente del Datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi, individuando i fa/ori di rischio e le misure per la sicurezza e la salute negli ambien! di lavoro.
Il Medico Competente, che collabora con il datore di lavoro ai "ni della valutazione dei rischi ed è nominato dallo stesso per eLe/uare la sorveglianza sanitaria.
Il Rappresentante dei lavoratori, che è ele/o o designato dai lavoratori, rappresentando i lavoratori per quanto concerne gli aspe& della salute e della sicurezza durante il lavoro.
Schema funzionale delle responsabilità in tema di Prevenzione, Protezione e Sicurezza sul lavoro
Nella tabella seguente sono indicate de/agliatamente le "gure speci"che individuate e le mansioni svolte nell’ambito degli obblighi di sicurezza:
Organo di vertice
(Sindaco metropolitano)
Datore di Lavoro
(Direttore Generale)
RSPP
(Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione)
Dirigente prevenzione, protezione e salute
(Direttori di Area/Settore/Progetto)
Preposto
(Responsabili di Servizi/Uffici)
individu a
delega
nomina
nomina
MC
(Medico Competente)
RLS
(Rappresentante dei lavoratori)
Lavoratore
eleggeL’organo di vertice (SM)
CHI Sindaco metropolitano3
COSA FA O
DECIDE I compi! di questa "gura sono:
a) promuovere poli!che e indirizzi che favoriscono il recepimento delle norma!ve sulla sicurezza e la promozione e diLusione di una cultura della sicurezza all’interno dell’Ente Ci/à metropolitana di Milano;
b) individuare il Datore di Lavoro [TU 81/2008, art. 2, comma 1, le/. b)];
c) approvare il Piano Annuale di indirizzo degli interven! e il Manuale della Sicurezza.
La Conferenza dei Dirigenti (CD)
CHI La Conferenza dei Dirigen!
COSA FA O
DECIDE Viene consultata in ordine alla proposta del Datore di Lavoro in merito:
a) al Manuale della Sicurezza e gli eventuali aggiornamen! e revisioni per la successiva approvazione da parte del Sindaco metropolitano;
b) al Piano Annuale di indirizzo degli interven! sulla sicurezza predisposto dal Datore di Lavoro.
Il Datore di lavoro (DL)
Si de"nisce «datore di lavoro» il sogge/o !tolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il sogge/o che, secondo il !po e l'asse/o dell'organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria a&vità, ha la responsabilità dell'organizzazione stessa o dell'unità produ&va in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa [TU 81/2008, art. 2, comma 1, le/era b)] .
CHI Il Dire/ore Generale
COSA FA O
DECIDE I compi! di questa "gura sono:
a) designare il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione4 [TU 81/2008, art. 17, comma 1, le/era b) e art. 31, commi 1 e 4];
b) nominare gli Adde& del Servizio di Prevenzione e Protezione [TU 81/2008, art. 31, commi 1 e 4];
c) nominare, il medico competente in accordo con il Se/ore preposto alla sua individuazione [TU 81/2008, art. 18 a];
3 Il Sindaco metropolitano è il capo dell’amministrazione nonché il legale rappresentante dell’ente tranne nei casi in cui tale rappresentanza sia a%ribuita ai dirigen per loro competenze gesonali. Assicura l’a%uazione degli interessi formula dal Consiglio metropolitano [Statuto CMM, Art. 19].
4 A&vità non delegabile
d) individuare i prepos! per l’eLe/uazione delle a&vità di vigilanza di cui all’ar!colo 19 del TU 81/2008.
e) aEribuire funzioni di «Dirigente» in materia di sicurezza e salute sul luogo di lavoro nei limi! ed alle condizioni previste dall’art. 16 del TU 81/2018 mediante delega scri/a;
f) eHeEuare la valutazione dei rischi, l’individuazione e la programmazione delle misure di prevenzione e protezione ed elaborare il documento di valutazione dei rischi5;
g) de=nire le a&vità di informazione e formazione per la sicurezza, in accordo con le stru/ure preposte dell’Ente e con i Dirigen!;
h) veri=care che vengano eseguite le a&vità di sorveglianza sanitaria (visite periodiche, specialis!che ecc….), in accordo con le stru/ure preposte dell’Ente;
i) informare il Dirigen! di eventuali situazioni che possano comportare rischi gravi o immedia! per i lavoratori occupa!;
j) concertare con i Dirigen! le inizia!ve volte al miglioramento con!nuo delle condizioni di sicurezza all’interno dei luoghi di lavoro;
k) informare le Direzioni d’Area/Se/ore/Proge/o delle inizia!ve intraprese volte al miglioramento con!nuo delle condizioni di sicurezza;
l) concordare con le Aree/Se/ori/Proge& competen! eventuali interven! edili e/o
impian!s!ci, vol! al miglioramento delle condizioni di sicurezza e salute degli ambien! di lavoro;
m) fornire ai lavoratori, tramite il Servizio di Prevenzione e Protezione, le informazioni su:
- i rischi, le misure di prevenzione ado/ate;
- i pericoli connessi all’uso di sostanze pericolose;
- il primo soccorso;
- la prevenzione an!ncendio e l’evacuazione dei lavoratori;
- chi ricopre i ruoli di adde& al Servizio di Prevenzione e Protezione e di adde& alle squadre per la ges!one delle emergenze;
n) provvedere alla conservazione della documentazione rela!va alla sicurezza per quanto di competenza, secondo le indicazioni ricevute dal Responsabile del Servizio di
Prevenzione e Protezione e/o previste dal Manuale e dalle procedure interne all’Ente;
o) realizzare i programmi forma!vi in accordo con le stru/ure preposte nell’Ente e le altre a&vità che coinvolgono dire/amente i lavoratori;
p) veri=care, in accordo con i Dirigen!, l’organizzazione delle a&vità rela!ve alle squadre di soccorso e di prevenzione incendi;
q) veri=care, in accordo con i Dirigen!, l’osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme vigen!, nonché delle disposizioni dell’Ente in materia di sicurezza e di igiene del lavoro o di uso dei mezzi di protezione colle&vi e dei disposi!vi di protezione individuali messi a loro disposizione dai Dirigen!;
r) controllare, anche a/raverso il Servizio di Prevenzione e Protezione, le situazioni di potenziale rischio o di emergenza fornendo istruzioni a=nché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato ed inevitabile, abbandonino il posto di lavoro e la zona pericolosa;
s) veri=care, in accordo con i Dirigen!, le cara/eris!che di sicurezza necessarie per l’acquisto di macchine ed a/rezzature in conformità a quanto previsto dalle norma!ve vigen!;
t) aEuare le misure del Piano annuale di indirizzo per quanto di competenza;
u) prendere appropria! provvedimen! per evitare che le misure tecniche ado/ate possano causare rischi per la salute della popolazione o deteriorare l’ambiente esterno;
v) veri=care e analizzare le sta!s!che, nel rispe/o della vigente Legge sulla tutela dei da!
personali, di concerto con il Se/ore preposto, il registro/i nel quale sono annota!
cronologicamente gli infortuni sul lavoro che comportano un’assenza dal lavoro di
5 A&vità non delegabile [TU 81/2008, art. 17, comma 1, le/era a)]