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Sussidio a cura della Commissione ACR diocesana

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Academic year: 2022

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Sussidio a cura della Commissione ACR diocesana

della

PACE MESE

20 22

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Carissimi educatori,

anche quest’anno siamo chiamati a vivere il Mese della Pace con un’attenzione maggiore, rivestendoci noi per primi di quegli abiti di pace necessari per ricucire relazioni con cura e pazienza. Il Mese della Pace ci vede impegnati in due fronti tra loro paralleli: l’Operazione S.I.P. e le Feste della Pace.

Se ago, filo e stoffa sono gli strumenti principali del percorso associativo 2021/2022 di educatori e ragazzi, la presidenza diocesana non può che appoggiare a pieno l’iniziativa di pace nazionale “Ricuciamo la Pace”.

L’Operazione S.I.P. sosterrà il progetto dell’Associazione “Bambino Gesù del Cairo ONLUS” finalizzato alla costruzione dell’orfanatrofio “Oasi della Pietà” del Cairo, in Egitto. Ogni parrocchia potrà partecipare all’iniziativa o realizzando dei braccialetti (vedi attività della prima parte) oppure scegliendo di acquistare il gadget proposto nel sussidio nazionale; sappiamo che molti di voi l’hanno già letto, in ogni caso lo alleghiamo al sussidio insieme ad altri documenti utili per ogni educatore.

Questo sussidio diocesano, cuore e mente della commissione ACR, si suddivide così in due parti: nella prima troverete due proposte di attività inerenti all’Operazione S.I.P., nella seconda alcune indicazioni per organizzare le Feste della Pace. Nonostante l’iniziativa nazionale proponga già valide attività, noi abbiamo voluto suggerirne altre, in modo tale che anche coloro che dovessero incontrarsi a distanza possano comprendere il messaggio di pace di quest’anno.

I ragazzi, con ago e filo, sono chiamati a tessere una trama fitta di relazioni per ricucire gli strappi, ovvero le relazioni e situazioni che senza quest’opera meticolosa resterebbero spezzate.

Per quanto riguarda l’organizzazione delle Feste della Pace, anche quest’anno vi chiediamo di limitarvi a viverle in parrocchia o in unità pastorale. Il weekend programmato è quello del 29-30 gennaio, abbiate a cuore il momento della Santa Messa, fulcro della festa e occasione per consegnare al Signore ciò che è emerso nei gruppi nel corso del mese.

Vi sosteniamo, vi auguriamo un buon Mese della Pace e non esitate a scriverci e condividere i vostri momenti di questo inizio 2022 associativo!

La Commissione ACR

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Prima parte:

Tutti abbiamo bisogno dell’affetto e della vicinanza degli altri, che si può esprimere con un semplice abbraccio.

Per i bambini della scuola primaria proponiamo la lettura del libro "L’abbraccio"

https://www.youtube.com/watch?v=dJNrMBtwgwM che presenta un dialogo tra mamma e figlio sul tema dell’essere soli e unici al mondo, ma speciali.

Nel caso in cui il gruppo si trovi in presenza suggeriamo che siano gli educatori a leggere o a drammatizzare la storia, se l'attività viene svolta online si può utilizzare il video.

Seconda parte:

Dopo la visione della storia, vi suggeriamo di guidare i ragazzi in una riflessione collettiva sulle persone che abbracciamo e sull’abbraccio come modo per stare vicino alle persone che hanno bisogno. Quindi, anche senza soldi e cose preziose, basta dare un semplice abbraccio, per esserci e rendere felici gli altri.

Al termine di questo momento dedicate del tempo per presentare l’Operazione S.I.P. 2022 (pag. 19-22 del sussidio nazionale "Ricuciamo la Pace"). I ragazzi, dopo aver conosciuto l’iniziativa scrivono un messaggio di pace ai bambini soli del Cairo.

Terza parte:

Se scegliete di non acquistare il gadget...

Si costruiscono degli abbracci che possono aiutare i bambini che sono soli.

Gli abbracci sono rappresentati simbolicamente da un braccialetto di fili colorati che i ragazzi realizzeranno con le tecniche a vostro piacere (si possono intrecciare i fili, inserire le perline, fare delle trecce…..). Spazio alla fantasia!

ATTIVITA'

Elementari

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Prima parte:

I ragazzi entrano in stanza e trovano un grande pezzo di stoffa e alcuni strumenti del sarto (forbici, metro, gesso, spille da balia, ditale, filo), viene fatta loro questa domanda: "Quando nella tua vita senti che qualcosa si strappa?".

Ad ogni risposta l’educatore strappa la stoffa usando un paio di forbici o una taglierina, sottolineando ogni volta che viene fuori dai ragazzi come gli strappi siano frutto di una mancanza di "contatto" tra le persone.

Una volta che tutti hanno condiviso, si guarda insieme il risultato e si riflette:

1)la stoffa è ora utilizzabile? C’è un modo per recuperarla o devo buttarla?

2)E se posso ricucire questi strappi, posso farlo da solo?

3)Ho qualcuno che mi sostiene?

Lasciate che i ragazzi rispondano liberamente.

Fatto questo, l’educatore mostra il video (anche in forma ridotta, a seconda del tempo a disposizione): Abbracci gratis Free Hugs - Io Mi Fido di Te, e tu?

https://www.youtube.com/watchv=qH0tEpni1aQ&ab_channel=PhilipDall%27Igna Dopo averlo guardato i ragazzi scrivono su dei bigliettini cosa significa per loro abbracciare. A questo punto sta all’abilità dell’educatore accompagnare il gruppo a capire come quelli che hanno scritto sono tutti modi con cui loro possono ricucire gli strappi della vita.

E allora tutti all’opera! I ragazzi sono pronti a rimettere a nuovo la stoffa strappata.

Seconda parte:

Davanti alla stoffa ricucita della prima attività, ai ragazzi viene presentato il progetto di solidarietà dell’Azione Cattolica di quest’anno: l’orfanotrofio "Oasi della pietà”" in Egitto, a Il Cairo. I ragazzi hanno l’occasione di riflettere come le vite di questi bambini siano realmente "strappate", e di come rischiano di essere scartati dalla società. Ma, di fronte alla nostra stoffa ricucita, sappiamo che nulla è mai completamente perduto, e anche noi possiamo farci vicini a loro, come se li abbracciassimo a distanza.

I ragazzi a questo punto sono invitati a fare dei braccialetti con fili o materiale di scarto o di recupero, che poi doneranno ad amici, fratelli o familiari facendo loro capire che qualsiasi materiale (e quindi persona) può essere recuperato per dare vita a qualcosa di nuovo.

Medie

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Carissimi educatori, anche questo inizio 2022 ci chiede di dare alla Festa della Pace un abito diverso, ma non per questo meno elegante e festoso.

Le modalità messe in atto lo scorso anno si sono dimostrate davvero valide e la vostra dedizione nel prepararle ha permesso ai ragazzi di sentirsi parte della loro forania. Per l’ormai vicino weekend del 29-30 gennaio, realizzare una festa in presenza a livello foraniale non è il momento adeguato; ma ogni parrocchia la potrà vivere in presenza (laddove possibile) tenendo conto allo stesso modo del legame con la propria forania d’appartenenza. Chiediamo dunque ai responsabili foraniali di proporre una Festa come un grande abito (forania) creato dall’insieme di tanti piccoli scampoli di stoffa (parrocchie).

Nelle prossime pagine vi suggeriamo qualche spunto per creare la vostra Festa della Pace 2022.

FESTA DELLA PACE

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"Ricucire presuppone pazienza, dedizione e attenzione; in una parola: cura.

A volte occorre "rammendare" situazioni e relazioni che rischierebbero di restare spezzate, sfilacciate. Ricuciamo la pace diventa esortazione a creare punti generativi di una rete che funziona e si spende per gli altri. Il verbo ricucire usato alla prima persona plurale evoca un’opera comune, per la realizzazione della quale ciascuno, nel proprio piccolo e con le proprie forze, svolge un lavoro fondamentale non da solo, ma pienamente incluso nella propria comunità.

Tutti insieme possiamo tessere una trama fitta di quotidiane."

Dal sussidio nazionale

Il tema: RICUCIAMO LA PACE

Dal Messaggio del Santo Padre Francesco per la 55.ma Giornata

Mondiale della Pace (1° gennaio 2022)

"In ogni epoca, la pace è insieme dono dall’alto e frutto di un impegno condiviso.

C’è, infatti, una “architettura” della pace, dove intervengono le diverse istituzioni della società, e c’è un “artigianato” della pace che coinvolge ognuno di noi in prima persona. Tutti possono collaborare a edificare un mondo più pacifico: a partire dal proprio cuore e dalle relazioni in famiglia, nella società e con l’ambiente, fino ai rapporti fra i popoli e fra gli Stati.

Vorrei qui proporre tre vie per la costruzione di una pace duratura. Anzitutto, il dialogo tra le generazioni, quale base per la realizzazione di progetti condivisi. In secondo luogo, l’educazione, come fattore di libertà, responsabilità e sviluppo.

Infine, il lavoro per una piena realizzazione della dignità umana.

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Favorire tutto questo tra le generazioni vuol dire dissodare il terreno duro e sterile del conflitto e dello scarto per coltivarvi i semi di una pace duratura e condivisa.

Mentre lo sviluppo tecnologico ed economico ha spesso diviso le generazioni, le crisi contemporanee rivelano l’urgenza della loro alleanza. Da un lato, i giovani hanno bisogno dell’esperienza esistenziale, sapienziale e spirituale degli anziani;

dall’altro, gli anziani necessitano del sostegno, dell’affetto, della creatività e del dinamismo dei giovani….

Istruzione ed educazione sono le fondamenta di una società coesa, civile, in grado di generare speranza, ricchezza e progresso… È dunque opportuno e urgente che quanti hanno responsabilità di governo elaborino politiche economiche che prevedano un’inversione del rapporto tra gli investimenti pubblici nell’educazione e i fondi destinati agli armamenti… Auspico che all’investimento sull’educazione si accompagni un più consistente impegno per promuovere la cultura della cura.

Il lavoro è un fattore indispensabile per costruire e preservare la pace. Esso è espressione di sé e dei propri doni, ma anche impegno, fatica, collaborazione con altri, perché si lavora sempre con o per qualcuno. In questa prospettiva marcatamente sociale, il lavoro è il luogo dove impariamo a dare il nostro contributo per un mondo più vivibile e bello… Il lavoro infatti è la base su cui costruire la giustizia e la solidarietà in ogni comunità. Per questo, «non si deve cercare di sostituire sempre più il lavoro umano con il progresso tecnologico: così facendo l’umanità danneggerebbe sé stessa. È più che mai urgente promuovere in tutto il mondo condizioni lavorative decenti e dignitose, orientate al bene comune e alla salvaguardia del creato."

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Vi proponiamo di far creare ad ogni ragazzo la propria spilla da balia (vedi allegato); personalizzandola in modo tale che rappresenti per lui la forza e potenza di un abbraccio. Abbiamo scelto la spilla perché come questa sa tenere ben saldi due pezzi di stoffa tra loro scuciti, anche il nostro abbraccio ha l'energia giusta per riunire legami che si erano spezzati e nuove relazioni.

È il simbolo del nostro abbraccio verso tutti : i nostri amici del gruppo con il quale ci ritroviamo e cresciamo insieme, la comunità parrocchiale che ci apprestiamo a vivere con un’ottica sinodale proprio come ci indica Papa Francesco, i bambini soli della città del Cairo che decidiamo di aiutare con l’Operazione S.I.P. di quest’anno e tutte le nostre relazioni che con il tempo si sono sfaldate e scucite.

Dopo che ogni ragazzo avrà realizzato la sua spilla, la unirà insieme a quelli di tutto il gruppo, si formerà così il grande abbraccio simbolo di unione e di una trama fitta di relazioni con l’altro. Il "grande abbraccio" può essere posto davanti all’altare il giorno della santa messa e raccontato a tutta la comunità.

SIMBOLO

CELEBRAZIONE

Ad ogni incontro ACR Lui non può mai mancare, è l’abito essenziale con il quale non potremmo uscire senza, e proprio per questo anche alla Festa della Pace non possiamo dimenticarci di Lui. Se oggi ci è complicato organizzare grandi appuntamenti, dedicate il fulcro della festa al Signore ed insieme al vostro parroco pensate e preparate una messa domenicale invitando i ragazzi e le loro famiglie.

Vi suggeriamo di animare la messa con canti, preghiere e un simbolo da porre vicino all’altare, per ricordare ai ragazzi e rendere partecipe la comunità del mese della pace appena trascorso.

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PER PREGARE INSIEME

Dal vangelo secondo Matteo (18, 12-20)

In quel tempo, diceva Gesù ai suoi discepoli: "Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita? In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda.

Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va' e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano. In verità io vi dico:

tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo. In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d'accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro".

PER RIFLETTERE

La pace è una domanda che ci interpella.

Nel Vangelo, le domande di Gesù sono sempre al centro. Sono domande che riscaldano il cuore, domande che ci mettono in movimento. Nella casa di Cafarnao, c’è Gesù al centro insieme a un bambino. È da lì che bisogna ripartire, è da lì che dobbiamo ricentrarci e che dobbiamo ripensare la pace. "Che cosa vi pare?", veramente la pace ti sta a cuore? Oppure le sconfitte della vita, i suoi chiaroscuri hanno spento i tuoi sogni? Forse siamo chiamati a stupirci come quel bambino, a stare al centro con Gesù che orienta le nostre scelte e dà compimento ai nostri sforzi.

(10)

Nella mia comunità Signore aiutami ad amare, ad essere come il filo di un vestito.

Esso tiene insieme i vari pezzi e nessuno lo vede se non il sarto che ce l'ha messo.

Tu Signore mio sarto, sarto della comunità,

rendimi capace di essere nel mondo servendo con umiltà, perché se il filo si vede tutto è riuscito male.

Rendimi amore in questa tua Chiesa,

perché è l'amore che tiene insieme i vari pezzi.

Madeleine Delbrel Ritrovare la propria immagine.

Qual è la volontà del Padre? Che nessuno ma proprio nessuno si perda. Per questo, anche se secondo il nostro pensiero sarebbe un gesto sconsiderato, il Pastore bello si mette alla ricerca di ogni pecorella smarrita. Chissà cosa cercava quella pecorella, che cosa l’aveva portata a percorrere nuove strade, ad allontanarsi. Forse il desiderio di emanciparsi, di trovare la propria identità. Però quando non ascolti più la voce del Pastore bello, perdi te stesso. Solo quando ci si perde, si comprende con chiarezza il proprio valore e la bellezza dei legami.

Guadagnarsi un fratello.

La pace che condividiamo è frutto della gioia del Padre. Per questo possiamo compiere i passi giusti per raggiungere il cuore degli altri e possiamo farlo insieme, farlo insieme alla comunità. La legge dell’amore ci obbliga a impegnarci per ricondurre il fratello sulla dolce via dell’ascolto. Quando scegliamo di prenderci cura degli altri immaginiamo cosa desidereremmo che gli altri facessero per noi. Allora impareremo ad ascoltarci e a gustare quelle parole che generano vita, percorsi di incontro vero.

Sinfonia del cuore.

In Gesù, uomo nuovo, abbiamo la possibilità di dare stabilità e verità alle nostre relazioni. La concordia, l’unità di intenti si manifestano nella presa di coscienza della presenza del Risorto in mezzo alla comunità e nella preghiera che con Lui rivolgiamo al Padre. Questa sinfonia rallegra il cuore di Dio e ci insegna l’arte del ricucire le separazioni che, ancora oggi, provocano una disumanizzazione sociale.

Uniamo le nostre voci perché la pace sia desiderata, cercata, vissuta.

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GADGET

Se siete interessati all'acquisto del gadget nazionale, il braccialetto in tessuto realizzato da "Quid" con materiali di recupero (pag.23-24 del sussidio nazionale), vi chiediamo di mandare una mail all'ufficio diocesano con il quantitativo dell’ordine e il nome di un referente entro e non oltre DOMENICA 16 GENNAIO 2022.

Se invece scegliete di non effettuare l'acquisto, vi consigliamo di realizzare insieme ai ragazzi il gadget dell'anno. L'ultima parte di entrambe le attività proposte per la presentazione dell'Operazione S.I.P., suggeriscono la creazione di un braccialetto che volendo piò diventare il gadget da vendere per sostenere il progetto "Oasi della Pietà" de Il Cairo.

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Sussidio nazionale "Ricuciamo la Pace"-Mese della Pace 2022

https://azionecattolica.it/wp-content/uploads/2021/12/Sussidio-Ricuciamo-la- Pace-2022.pdf

Messaggio del Santo Padre Francesco per la 55.ma Giornata Mondiale della Pace (1° gennaio 2022)

https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2021/12/21/0 867/01823.html#

Progetto orfanotrofio "Oasi della Pietà", Il Cairo

http://www.bambinogesu-eg.com/project_2.php?lang=it

STRUMENTI PER L'EDUCATORE

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ALLEGATO SIMBOLO

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Cari educatori, cari responsabili: GRAZIE!

Grazie per l'impegno e la cura che ogni giorno mettete in campo nel trasmettere i valori associativi a tutti i ragazzi.

Facciamoci vicini in questo mese così importante: condividete tra educatori di tutta la diocesi idee, novità e quanto altro... facciamo gruppo!

E cosa importantissima: fateci sapere come vivrete il Mese della Pace, condividete con noi tutte le vostre iniziative attraverso WhatsApp o i canali social della nostra diocesi!

GRAZIE

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Anna 340 958 5920 Benedetta 366 272 8472 acvittorioveneto

Azione Cattolica Vittorio Veneto segreteria@acvittorioveneto.it

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