11 Conclusioni e futuri sviluppi
L’evoluzione dell’innovazione collaborativa passa attraverso lo sviluppo dei VBE, i quali si definiscono come associazioni di organizzazioni (con le relative istituzioni a supporto) che aderiscono ad una cooperazione a lungo termine e adottano principi operativi e infrastrutture comuni, con il principale obiettivo di migliorare la preparazione nel configurare rapidamente alleanze temporanee (che possono concretizzarsi nella creazione di VO) per rispondere a specifiche opportunità di business.
La loro ragion d’essere muove dalla considerazione del bisogno sempre più consistente di una nuova generazione di ambienti di lavoro collaborativi, poiché l’ambiente globale, dinamico e ipercompetitivo cambia l’impatto della collaborazione sul business.
Per riuscire a rispondere a queste necessità, la creazione del VBE ed il suo mantenimento non possono prescindere da determinati elementi che costituiscono dei supporti fondamentali o addirittura dei prerequisiti alla base di questi ambienti virtuali e pertanto possono essere classificati come fattori abilitanti.
La letteratura individua 3 principali categorie di enabling factors: 1. Fattori abilitanti di natura tecnologica
2. Fattori abilitanti relativi al comportamento
3. Fattori abilitanti relativi alle forme di collaborazione
La creazione e l’efficace operatività dei VBE dipende quindi fortemente dall’impiego di tecnologie ICT e dalla maturità delle imprese partecipanti nei processi di collaborazione inter-aziendale. Questo tipo di alleanze può portare alle organizzazioni che vi aderiscono numerosi vantaggi, di cui i principali sono:
Sviluppo di nuovi prodotti o serivizi Nuovi mercati
Vantaggi legati alla co-innovation (rischi e risorse condivise e maggiori probabilità di innovazioni riuscite)
Diffusione più rapida delle soluzioni
Miglior sviluppo delle capacità e delle competenze Possibilità di promuovere nuove tecnologie
Incentivi economici da parte dei governi
Miglior competitività (derivante dai punti precedenti)
Oltre ai benefici percepiti delle aziende vi sono altri punti di vista che possono essere considerati, come ad esempio quelli relativi a 2 importanti categorie di stakeholder: i clienti e i fornitori.
In generale i clienti si aspettano una maggior possibilità di customizzazione dei prodotti, grazie alla maggior flessibilità delle aziende e all’utilizzo di network in cui i clienti stessi potrebbero essere coinvolti per contribuire all’innovazione.
Dal lato fornitori, oltre ai ritorni economici per i prodotti approvvigionati e per il contributo nei processi di NPD (new product development), si generano anche altri tipi di benefici legati alla reputazione e all’acquisizione di conoscenze.
Oltre ai vantaggi appena elencati, il mondo dei VBE porta con sé anche nuove sfide e nuove problematiche da affrontare.
I membri di un VBE sono infatti entità autonome ed eterogenee che provengono solitamente da diverse aree geografiche, ciascuna con una diversa cultura aziendale e di conseguenza con un proprio set di valori che non necessariamente coincide con quello delle altre organizzazioni facenti parte dell’ambiente virtuale.
Sorge quindi un problema di allineamento del set di valori: le diverse organizzazioni dovrebbero cioè convergere verso la generazione di un value system condiviso da tutto il VBE.
Anche la valutazione della performance è un ambito che assume nuovi connotati nell’ottica del VBE.
La performance di un’organizzazione dipende infatti anche dall’operato delle altre, ma non solo: esiste una performance globale dell’ambiente virtuale, cioè un livello di prestazione complessivo del VBE nell’adempiere al proprio compito di formazione delle imprese finalizzata alla creazione di VO relative alle singole opportunità di business.
In questo nuovo contesto anche il processo di selezione dei partner subisce dei mutamenti.
I membri del VBE sono autonomi e indipendenti, senza che vi siano aziende dominanti in grado di forzare le altre a prendere determinate decisioni.
Le considerazioni presenti in questo lavoro di tesi si basano sui principali contributi letterari attualmente disponibili, ma l’ambito di ricerca relativo a queste tematiche è ad oggi solo parzialmente esplorato.
In futuro molte ricerche, sia di tipo teorico che di tipo empirico, saranno ancora condotte per approfondire la conoscenza inerente agli ambienti di lavoro virtuali, che continuano ad evolvere e a cambiare il volto dell’innovazione collaborativa.