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BASILICA DI SANTA GIULIA BONATE SOTTO PROGETTO DI RESTAURO E VALORIZZAZIONE LOTTO 1 COPERTURA E PARAMENTI LAPIDEI CORPO ALTO E ABSIDI

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(1)

COMUNE

DI BONATE SOTTO

PROVINCIA DI BERGAMO

07.09.2020

PROGETTO ESECUTIVO LOTTO 1

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO ELENCO PREZZI

ANALISI NUOVI PREZZI

DI SANTA GIULIA BONATE SOTTO PROGETTO

DI RESTAURO E VALORIZZAZIONE LOTTO 1

COPERTURA E

PARAMENTI LAPIDEI CORPO ALTO

E ABSIDI

(2)
(3)

Committente:

COMUNE DI BONATE SOTTO Piazza Duca d’Aosta, 1 24040 Bonate Sotto BG C.F. 82000620169 P.IVA 01418900161 Responsabile di area Ing.jr. Claudia Bandini Tel. 035 4996017 Fax 035 4996036

tecnico@comune.bonate-sotto.bg.it web: www.comune.bonate-sotto.bg.it Progettista e Direttore dei Lavori:

Arch. Gianluca Gelmini Coordinatore per la Sicurezza:

Arch. Matteo Maggioni Collaboratore

Arch. Andrea Pressiani Arch. Beatrice Baldelli Arch. Sara Villani

CN10ARCHITETTI

via Case Nuove, 10

24039 Sotto il Monte Giovanni XXIII BG T +39 035 799983

F +39 03519962918 M+39 3486963425 mail@cn10.it cn10architetti@pec.it www.cn10.it

COMUNE

DI BONATE SOTTO

PROVINCIA DI BERGAMO

DI SANTA GIULIA BONATE SOTTO PROGETTO

DI RESTAURO E VALORIZZAZIONE LOTTO 1

COPERTURA E

PARAMENTI LAPIDEI CORPO ALTO

E ABSIDI

07.09.2020

PROGETTO ESECUTIVO LOTTO 1

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO ELENCO PREZZI

ANALISI NUOVI PREZZI

(4)
(5)
(6)

DA:

1. PREZZARIO REGIONE LOMBARDIA

LAVORI PUBBLICI EDIZIONE 2020 2. BOLLETTINO DEI PREZZI

INFORMATIVI DELLE OPERE EDILI

CAMERA DI COMMERCIO DI BERGAMO

3. NUOVI PREZZI

OPERE DI RESTAURO

(7)

OPERE PROVVISIONALI

1.1 Nolo ponteggio in struttura metallica tubolare. Compresi: il trasporto, il montaggio, lo smontaggio, la messa a terra, i parapetti, i fermapiedi, gli ancoraggi, le segnalazioni e tutte le misure ed accorgimenti atti a garantire la sicurezza degli operai e pubblica. Esclusi i piani di lavoro e i paraschegge:

- per i primi 30 giorni consecutivi o frazione, compreso montaggio e smontaggio

NC.10.350.0010.A

fronte ovest

273 273,000

fronte est

262x1,3 340,600

fronte sud

110 110,000

fronte nord

110 110,000

interno campata sx

175 175,000

interno campata centrale

280 280,000

interno campata dx

175 175,000

1.463,600 8,42 12.323,51

1.2 Nolo ponteggio in struttura metallica tubolare. Compresi: il trasporto, il montaggio, lo smontaggio, la messa a terra, i parapetti, i fermapiedi, gli ancoraggi, le segnalazioni e tutte le misure ed accorgimenti atti a garantire la sicurezza degli operai e pubblica. Esclusi i piani di lavoro e i paraschegge:

- per ogni successivo periodo di 30 giorni consecutivi o frazione

NC.10.350.0010.B

fronte ovest

273 273,000

fronte est

262x1,3 340,600

fronte sud

110 110,000

fronte nord

110 110,000

interno campata sx

175 175,000

interno campata centrale

280 280,000

interno campata dx

175 175,000

1.463,600 0,73 1.068,43

1.3 Nolo di travi reticolari prefabbricate metalliche, altezza fino a cm. 50, per l'esecuzione di parti speciali di ponteggio di facciata, di tenuta strutturale, in piano; quali apertura di varchi, realizzazione coperture, collegamenti, rinforzi, ecc., compreso il trasporto, il montaggio, lo smontaggio:

- per i primi 30 giorni consecutivi o frazione, compreso montaggio e smontaggio

NC.10.350.0070.A

travi per formazione piano di lavoro sotto copertura

a riportare Euro 13.391,94

(8)

4x5 20,000

m 20,000 22,92 458,40

1.4 Nolo di travi reticolari prefabbricate metalliche, altezza fino a cm. 50, per l'esecuzione di parti speciali di ponteggio di facciata, di tenuta strutturale, in piano; quali apertura di varchi, realizzazione coperture, collegamenti, rinforzi, ecc., compreso il trasporto, il montaggio, lo smontaggio:

- per ogni successivo periodo di 30 giorni consecutivi o frazione

NC.10.350.0070.B

travi per formazione piano di lavoro sotto copertura

(4x5)x2 40,000

m 40,000 3,72 148,80

1.5 Nolo piani di lavoro o di sottoponte in tavole di abete da 50 mm di spessore o in pianali metallici, corredati di fermapiede e parapetto regolamentari, compreso approntamento e smontaggio:

- per i primi 30 giorni consecutivi o frazione, compreso montaggio e smontaggio

NC.10.350.0040.A

fronte ovest

((20x5)+15+5)x1.05 126,000

fronte est

((20x5)+40)x1.05 147,000

fronte sud

11x4x1.05 46,200

fronte nord

11x4x1.05 46,200

interno campata sx

(18x4)+10 82,000

interno campata centrale

(23x5)+22 137,000

interno campata dx

(18x4)+10 82,000

666,400 5,42 3.611,89

1.6 Nolo piani di lavoro o di sottoponte in tavole di abete da 50 mm di spessore o in pianali metallici, corredati di fermapiede e parapetto regolamentari, compreso approntamento e smontaggio:

- per ogni successivo periodo di 30 giorni consecutivi o frazione

NC.10.350.0040.B

fronte ovest

((20x5)+15+5)x1.05 126,000

fronte est

(((20x5)+40)x1.05)x2 294,000

fronte sud

(11x4x1.05)x2 92,400

fronte nord

(11x4x1.05)x2 92,400

interno campata sx

((18x4)+10)x2 164,000

interno campata centrale

((23x5)+22)x2 274,000

a riportare Euro 17.611,03

(9)

interno campata dx

((18x4)+10)x2 164,000

1.206,800 0,59 712,01

1.7 Nolo di paraschegge (mantovana), realizzato con tavole di abete oppure con adatti elementi in lamiera zincata, compresa la struttura di sostegno e quanto altro necessario, l'approntamento ed il disarmo a fine utilizzo:

- per i primi 30 giorni consecutivi o frazione, compreso montaggio e smontaggio

NC.10.350.0050.A

mantovana perimetro esterno

50x2 100,000

100,000 7,58 758,00

1.8 Nolo di paraschegge (mantovana), realizzato con tavole di abete oppure con adatti elementi in lamiera zincata, compresa la struttura di sostegno e quanto altro necessario, l'approntamento ed il disarmo a fine utilizzo:

- per ogni successivo periodo di 30 giorni consecutivi o frazione

NC.10.350.0050.B

mantovana perimetro esterno

(50x2)x2 200,000

200,000 1,14 228,00

1.9 Schermatura dei ponteggi di facciata con teli in fibra sintetica, compresi accessori di fissaggio, montaggio, manutenzione e smontaggio, per l'intero periodo di utilizzo.

NC.10.350.0060

fronte ovest

273 273,000

fronte est

262x1,3 340,600

fronte sud

110 110,000

fronte nord

110 110,000

833,600 2,41 2.008,98

TOTALE OPERE PROVVISIONALI Euro 21.318,02

a riportare Euro 21.318,02

(10)

RESTAURO COPERTURE

2.1 Rimozione del manto di copertura, esclusa l'orditura leggera, compreso l'abbassamento al piano di carico, movimentazione con qualsiasi mezzo nell'ambito del cantiere, cernita e pulizia del materiale riutilizzabile, carico e trasporto agli impianti di stoccaggio, di recupero o a discarica; esclusi gli oneri di smaltimento. Per coperture in:

- tegole di laterizio, cemento e simili 1C.01.060.0010.A

tetto alto

9,80x22,20 217,560

abside centrale

27 27,000

abside sx

12 12,000

abside dx

12 12,000

268,560 10,95 2.940,73

2.2 Disfacimento di manto impermeabile costituito da membrane bituminose, fogli sintetici, sia ad uno strato che a più strati alternati, su superfici orizzontali, verticali o comunque inclinate. Compreso l'abbassamento al piano di carico, la movimentazione con qualsiasi mezzo nell'ambito del cantiere; il carico e trasporto agli impianti di stoccaggio, di recupero o a discarica. Esclusi gli oneri di smaltimento.

Per manti costituiti da:

- membrane bituminose, fogli sintetici, sia ad uno strato che a più strati alternati.

1C.01.060.0070.A

tetto alto

9,80x22,20 217,560

abside centrale

27 27,000

abside sx

12 12,000

abside dx

12 12,000

268,560 4,24 1.138,69

2.3 Rimozione dell'orditura sottomanto. Compresi

l'abbassamento ed il carico con qualsiasi mezzo, il trasporto delle macerie agli impianti di stoccaggio, di recupero o a discarica; la cernita e l'accatastamento delle parti riutilizzabili. Esclusi gli oneri di smaltimento. Per sottomanto in:

- assito in tavole di abete accostate.

1C.01.060.0020.B

tetto alto

9,80x22,20 217,560

abside centrale

27 27,000

abside sx

12 12,000

abside dx

12 12,000

a riportare Euro 25.397,44

(11)

268,560 9,19 2.468,07

2.4 Rimozione parziale orditura di tetto in legno, compresi l'abbassamento, il carico e trasporto delle macerie agli impianti di stoccaggio di recupero o a discarica; la cernita e l'accatastamento delle parti riutilizzabili. Esclusi gli oneri di smaltimento. Per i seguenti elementi:

- travi in legno da 20 x 30 cm circa 1C.01.060.0030.D

rimozione parziale orditura travetti

100 100,000

m 100,000 6,81 681,00

2.5 Grossa orditura di tetto costituita da capriate, colmi e puntoni in legname abete, con interasse di m. 3/3,50 e luce fino a 12 m.Sono compresi: tagli a misura, adattamenti, incastri, lavorazioni con ascia, montaggi, chioderia, ferramenta d'uso; spalmatura delle teste con carbolineum;

immorsature nelle murature; opere provvisionali e di protezione. Eseguita con:

- travi squadrate in abete uso Trieste, a m³ di legname 1C.11.010.0010.A

sostituzione parziale orditura primaria e secondaria (travi, travetti e dormienti)

3,850 3,850

3,850 825,57 3.178,44

2.6 Sottomanto continuo in tavole di abete accostate per falde.

Compresi: tagli adattamenti, chiodature alla sottostante struttura

1C.11.020.0020

tetto alto

9,80x22,20 217,560

abside centrale

27 27,000

abside sx

12 12,000

abside dx

12 12,000

268,560 27,17 7.296,78

2.7 COPERTURE IN LASTRE RESINA - FIBROCEMENTO

Copertura sottomanto con lastre fibrobituminose ondulate, spessore 23/10 mm, peso 2,800 kg/m², colore nero.

Compresi: tagli, adattamenti, sormonti, sfridi, pezzi speciali, fissaggi alla sottostante struttura con chiodi autofilettanti o tirafondi zincocromati e rondelle.

1C.11.130.0050

tetto alto

9,80x22,20 217,560

abside centrale

27 27,000

abside sx

12 12,000

abside dx

12 12,000

a riportare Euro 39.021,73

(12)

268,560 8,38 2.250,53

2.8 Manto di copertura con tegole a canale o coppi in ragione di n. 32 al m², compresi colmi, pezzi speciali, sigillature con malta, esclusi i listelli portategole

1C.11.110.0010

Con parziale riutilizzo del materiale esistente tetto alto

9,80x22,20 217,560

abside centrale

27 27,000

abside sx

12 12,000

abside dx

12 12,000

268,560 31,20 8.379,07

2.9 Sovrapprezzo ai manti in coppi per fissaggio con fermacoppi - in piattina di acciaio inox

1C.11.110.0020

tetto alto

9,80x22,20 217,560

abside centrale

27 27,000

abside sx

12 12,000

abside dx

12 12,000

268,560 8,39 2.253,22

2.10 Canali di gronda completi di cicogne o tiranti; pluviali, compresa la posa dei braccioli; converse, scossaline, copertine. Tutti lavorati con sagome e sviluppi normali, in opera, comprese le assistenze murarie e accessori di fissaggio. Esclusi i pezzi speciali di gronde, pluviali, lattonerie speciali; in:

- lastra di rame - spess. 0,8 mm (peso = 7.16 kg/m²) 1C.14.050.0020.I

converse per attacco copertura e parete verticale abside centrale

(4,5x0,5)x2 4,500

abside sx

(3,0x0,5)x2 3,000

abside dx

(3,0x0,5)x2 3,000

10,500 104,32 1.095,36

2.11 Oneri per conferimento in impianti autorizzati dei seguenti rifiuti urbani e speciali non pericolosi:

- rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione (CER 170904) presso impianto di smaltimento autorizzato per rifiuti non pericolosi, secondo il giudizio di ammissibilità in discarica rilasciato dal laboratorio di analisi ai sensi del

a riportare Euro 52.999,91

1C.27.050.0100.E

(13)

D.M. 27/09/2010

100 100,000

100 kg 100,000 7,99 799,00

2.12 Oneri per conferimento in impianti autorizzati dei seguenti rifiuti urbani e speciali non pericolosi:

- guaina bituminosa (CER 170302), presso impianto di smaltimento autorizzato per rifiuti non pericolosi

1C.27.050.0100.K

10 10,000

100 kg 10,000 18,43 184,30

TOTALE RESTAURO COPERTURE Euro 32.665,19

a riportare Euro 53.983,21

(14)

RESTAURO PARAMENTI MURARI

3.1 Disinfestazione e eliminazione patine biologiche

Previa rimozione manuale della vegetazione superiore prestando attenzione all’estirpazione di eventuali apparati radicali, rimozione di incrostazioni da attacchi biologici superficiali mediante uno o più cicli di applicazione di prodotto biocida a base di sali di ammonio quaternario, applicato a pennello o con siringhe, seguito da spazzolatura e rimozione meccanica della materia vegetale. La tipologia di prodotto, le percentuali di diluizione e le metodologie applicative verranno individuate in corso d’opera in seguito all’esecuzione di prove preliminari.

PRESCRIZIONI ESECUTIVE

L'intervento di pulitura mira alla eliminazione di microrganismi, micro e macroflora parassitaria, deiezione animali, ecc… accumulati sulla superficie che possano avere effetti negativi per la sua conservazione.

L'impiego di un biocida ha lo scopo di rimuovere e contrastare il possibile successivo sviluppo di microorganismi biodeterioranti con l'ausilio di sostanze biocide. L'agente biocida impiegato non sarà dannoso per l'ambiente e per l'operatore e comunque verrà applicato con tutte le cautele del caso onde evitare ogni possibile reazione indesiderata o dannosa nei confronti delle superfici sulle quali sarà applicato.

L'efficacia del biocida, il sistema di applicazione ed il livello di concentrazione della sostanza attiva saranno verificati a mezzo di campionature. E’ prevista anche una verifica dell’assenza di interazione negativa con prodotti da utilizzare nelle fasi successive.

Al termine delle operazioni verrà eseguita una rimozione a secco dei residui e/o un accurato lavaggio delle superfici con acqua pulita a pressione moderata al fine di eliminare ogni traccia del biocida e dei rimanenti infestanti biologici.

FASE 1 - ESECUZIONE DI PROVE PRELIMINARI Gli operatori eseguono prove preliminari allo scopo di valutare l’efficacia del biocida, il suo livello di concentrazione ed eventuali reazioni con il supporto. Dopo un periodo di tempo variabile tra 1 e 2 settimane si osserverà l’effetto dell’intervento che si manifesterà con cambiamenti di colore (dal verde al grigio e poi al marrone) e con la trasformazione fisica della struttura che diventa secca e polverulenta.

FASE 2 - APPLICAZIONE DEL DISERBANTE

Gli operatori indossano gli indumenti protettivi di lavoro e verificano che la struttura muraria non sia soggetta a fenomeni di umidità (risalita capillare, pioggia battente, stillicidio, ecc.) che possano provocare il rapido riprodursi dei fenomeni.

Verificano che, per quanto possibile, le superfici oggetto dell’intervento biocida non siano in diretto contatto con elementi vegetali che possano provocare il rapido riprodursi dei fenomeni.

Provvedono ad eseguire le necessarie coperture protettive

a riportare Euro 53.983,21

NP.1

(15)

per non danneggiare le superfici limitrofe.

Si accertano che l’operazione non avvenga in presenza di vento e che non sia previsto, entro i due giorni successivi, un evento di pioggia. Applicano il prodotto, definito dal progetto e nella concentrazione stabilita dalle prove preliminari fino a gocciolamento con applicazione a spruzzo, a pennello, o a impacco, quando l’organismo vegetale è in pieno sviluppo vegetativo.

Qualora non sia possibile rimuovere le cause del fenomeno, l'intervento va ripetuto con periodicità poiché l'azione del biocida è temporanea.

FASE 3 - RISCIACQUO CON ACQUA PULITA

Dopo circa 5-15 giorni dal trattamento biocida si può procedere alla asportazione di cuscinetti muscinali, patine biologiche, ecc., che si presenteranno fragili e ingiallite.

Si procede al risciacquo della superficie trattata con ripetuti lavaggi con acqua pulita e spazzole regolando la pressione in relazione alla consistenza del supporto.

MATERIALI

Prodotti a base di Sali di ammonio quaternario Prodotti a base di stagno

Etanolo

Acqua demineralizzata

COLLAUDO E CRITERI DI ACCETTABILITA’

Si verifica l’efficacia del biocida dopo un periodo di tempo variabile tra 1 e 2 settimane. Si osserva l’effetto dell’intervento che si manifesterà con cambiamenti di colore (dal verde al grigio e poi al marrone) e con la trasformazione fisica della struttura che diventa secca e polverulenta.

Si verifica che non via siano infiltrazioni del biocida dietro le protezioni, che lo stesso non vada a bagnare parti che devono rimanere protette.

Si verifica visivamente che al termine dell’operazione:

- la bonifica della superficie sia completa, cioè che non siano presenti residui di elementi vegetali anche disseccati;

- non siano presenti, dopo il risciacquo, residui dell’agente biocida;

- dopo il risciacquo ed asciugatura non siano presenti sulla superficie macchie, patine o formazioni saline dovute all’azione aggressiva del biocida.

Paramenti esterni esterni corpo alto fronte est

255x0.5 127,500

fronte sud

80x0,5 40,000

fronte nord

80x0,5 40,000

fronte ovest

115x0,5 57,500

Paramenti interni corpo alto fronte interno est

100x0,15 15,000

fronte interno ovest

75x0,15 11,250

pareti archi centrali

(50x4)x0,15 30,000

fronte interno nord

a riportare Euro 53.983,21

(16)

60x0,15 9,000 fronte interno sud

60x0,15 9,000

339,250 35,08 11.900,89

3.2 Pulitura e lavaggio delle superfici -

Sulla superficie muraria si procederà ad una pulitura e lavaggio per asportazione dei depositi incoerenti superficiali e guano, a secco con spazzole e aspiratori e con lavaggi con acqua e nebulizzatori manuali e/o con idropulitrice a potenza bassa e controllata. L’operazione verrà effettuata procedendo dall’alto al basso, facendo attenzione a non compromettere le superfici interessate e quelle limitrofe.

PRESCRIZIONI ESECUTIVE

A- Pulitura a secco delle superfici in buono stato di conservazione eseguita per leggero sfregamento con utilizzo di pennellesse, piccoli aspiratori, spugne abresive, al fine di rimuovere i depositi superficiali relativamente coerenti ed aderenti alla superficie stessa.

FASE 1 – ISPEZIONE DEL SUPPORTO

Gli operatori verificano la consistenza del degrado ed in particolare la presenza di efflorescenze saline, biodeteriogeni, depositi humiferi di sporco, polveri, particolato, solfatazioni, sostanze grasse, distacchi.

Valutano in relazione allo specifico degrado, l’effettiva possibilità di eseguire la pulitura a secco e se necessitano ulteriori operazioni preliminari per operare in piena sicurezza e rispetto delle superfici.

FASE 2 - PROTEZIONI E COPERTURE DELLE SUPERFICI

L’operatore predispone le opportune protezioni all’eventuale passaggio pedonale sottostante controllando la raccolta delle polveri. Predispone le opportune protezioni e sigillature su infissi, portoni, ecc. ad evitare possibilità di imbrattamento.

FASE 3 – ESECUZIONE DELL’INTERVENTO DI PULITURA A SECCO

Gli operatori provvederanno a delimitare piccole aree sulle quali eseguire campionature di pulitura a secco e provvedono alla pulitura delle superfici avendo cura di procedere con la pulitura dall‘alto verso il basso.

STRUMENTI E MEZZI D’OPERA Spazzole

Pennelli morbidi Spugne naturali Aspirapolvere

COLLAUDO E CRITERI DI ACCETTABILITA’

Si controlla che le prove preliminari di pulitura a secco eseguite siano state localizzate su aree effettivamente paradigmatiche rispetto all‘intervento previsto, che l‘intonaco di supporto sia in condizioni tali che l‘intervento

a riportare Euro 65.884,10

NP.2

(17)

di pulitura a secco non risulti invasivo e che, insieme alla rimozione della patina di sporco depositato sulle superfici, l‘azione della pulitura a secco non produca trascinamento dello sporco stesso favorendone la penetrazione all‘interno della struttura porosa del supporto o asportazione di parti.

Si controlla visivamente l‘esito dell‘intervento di pulitura a secco ed in particolare che l‘azione meccanica esercitata nella pulitura a secco non abbia provocato cadute o perdite di frammenti significativi e che l’operazione sia stata efficace rispetto ai requisiti di progetto e congruente con le campionature e prove eseguite.

B- Pulitura con lavaggio detergente ed emolliente con impiego di acqua erogata a bassissima pressione da appositi ugelli e spazzolatura con spazzole morbide.

Tecnica particolarmente adatta quando si tratterà di rimuovere polveri e depositi solubili in acqua o non troppo coesi al substrato, indicata soprattutto per asportare depositi superficiali sottili legati con gesso o calcite secondaria, su materiali lapidei di natura calcarea e poco porosi, è sconsigliata in presenza di croste nere di spesso re considerevole (1-3 mm) e contenenti percentuali di gesso elevate (tra il 20% e il 30%) poiché i tempi di applicazione troppo lunghi potrebbero recare danni al materiale. La superficie da trattare sarà invasa da getti d’acqua con l’ausilio di nebulizzatori manuali o proiettati a bassa pressione (2-3 atm) con strumentazione elettrica dotata di ugelli. Quest’operazione di pulitura, oltre all’azione chimica, svolgerà anche una moderata azione meccanica e dilavante, (dovuta al moderato ruscellamento), grazie alla quale gran parte dei sali solubilizzati potranno essere rimossi. Importante è tenere presente che la quantità d’acqua da impiegare dovrà essere tale da non inumidire troppo la muratura.

FASE 1 - ISPEZIONE DEL SUPPORTO

L’operatore verifica la consistenza del supporto e delle superfici da sottoporre a pulitura: controlla che il supporto non sia eccessivamente poroso, che le condizioni atmosferiche siano accettabili, non ventose e con temperature non inferiori ai 14°C, che non vi siano parti decoese o in fase di avanzato distacco.In caso di necessità si procederà al preconsolidamento delle superfici con applicazione a spruzzo convenzionale o a pennello di prodotto consolidante acrilico o etilsilicato a bassa concentrazione e, ove necessario, velinature in carta giapponese. Se le superfici sono in buono stato e/o sono state preconsolidate l’operatore può dare inizio ai lavori di pulitura e preleva le attrezzature specifiche dal magazzino di cantiere.

FASE 2 - PROTEZIONI, COPERTURE E REGIMAZIONE ACQUE REFLUE

L’operatore predispone le opportune protezioni all’eventuale passaggio pedonale o veicolare sottostante, curando la raccolta e il convogliamento delle acque reflue con posa di materiale impermeabile, canali metallici o plastici organizzandone il deflusso verso i luoghi di scarico.

Predispone le opportune protezioni e sigillature su infissi, portoni, ecc. ad evitare infiltrazioni di acqua all’interno dell’edificio.

FASE 2 - ESECUZIONE

a riportare Euro 65.884,10

(18)

L’operatore esegue delle prove preliminari di pulitura per calibrare la strumentazione ed in seguito esegue l’operazione. La pulitura dovrà procedere per porzioni limitate di muratura, dall’alto verso il basso, e nel caso questa tecnica sia utilizzata per la pulitura di materiali molto porosi si dovrà, necessariamente, ridurre al minimo indispensabile la quantità d’acqua in modo da riuscire ad evitare la movimentazione dei sali presenti all’interno del materiale.

L’intervento potrà essere affiancato eventualmente da una blanda spazzolatura sulle superfici con spazzole morbide.

MATERIALE, STRUMENTI E MEZZI D’OPERA Idropulitrice a potenza conttrollata

Nebulizzatori manuali Spazzole nylon Spazzole saggina Spazzolini Acqua deionizzata

COLLAUDO E CRITERI DI ACCETTABILITA’

Si verifica che non via siano infiltrazioni delle acque di lavaggio dietro le protezioni, che le acque reflue non vadano a bagnare parti che devono rimanere asciutte e che le stesse acque reflue siano, se previsto in progetto, adeguatamente incanalate e allontanate.

Si verifica visivamente, comunque in relazione allo specifico scopo di questi tipo di pulitura, alle caratteristiche delle superfici e dei depositi e del tipo di sporco presenti:

- che la pulitura della superficie sia sufficiente, cioè che non siano presenti, al controllo visivo, residui di sporco, depositi di particellato;

- che la superficie sia omogeneamente pulita e cioè non siano visibili macchiature indesiderate dovute ad insufficiente o disomogeneo lavaggio pur nel rispetto delle patine naturali;

che dopo asciugatura delle superfici non siano visibili macchie biancastre dovute ad efflorescenze, macchie anomale dovute all’azione ossidante dell’acqua o cadute di materiale in fase di distacco.

Paramenti esterni esterni corpo alto fronte est

255x0,9 229,500

fronte sud

80x0.9 72,000

fronte nord

80x0,9 72,000

fronte ovest

115x0,9 103,500

Paramenti interni corpo alto fronte interno est

100x0,9 90,000

fronte interno ovest

75x0,9 67,500

pareti archi centrali

(50x4)x0,9 180,000

fronte interno nord

60x0,9 54,000

fronte interno sud

60x0,9 54,000

a riportare Euro 65.884,10

(19)

922,500 14,47 13.348,58

3.3 Asportazione localizzata di patine, croste nere e grigie - In zone localizzate interessate da patine, croste nere e grigie, si procederà all’applicazione soluzioni di soluzione sature di carbonato o bicarbonato d’ammonio, additivati con sostanze tensioattive, ad impacco con tempi da stabilire con opportuni tasselli di prova. In caso di depositi e incrostazioni particolarmente tenaci si potrà procedere con rimozione puntuale tramite strumentazione microaerabrasiva di precisione consistente in attrezzature in grado di erogare, a mezzo di un piccolo ugello, aria compressa disidratata a bassa pressione (max 2-4 atm.) e abrasivi costituiti da minuscole particelle di inerte regolando la pressione di esercizio in funzione delle caratteristiche del materiale da pulire e del suo stato di conservazione in seguito a tasselli di prova preliminari.

PRESCRIZIONI ESECUTIVE

A - Pulitura per asportazione di polveri, sporco depositato, salinità dovute alla reazione chimica con sostanze inquinanti (solfati e carbonati) con impacchi a base di soluzioni o sospensioni acquose ad azione solvente e/o complessante additivate con materiali spessenti.

Il pH non deve essere superiore a 8 e non deve essere inferiore a 5.5, sono quindi esclusi gli acidi e le basi forti, così come deve essere evitato l'uso di sostanze che possono provocare la formazione di sali solubili residui alla fine dell'applicazione.

Il sistema utilizza la capacità della soluzione di rigonfiare ed ammorbidire le sostanze organiche presenti sulla superficie consentendone l’estrazione, l’eventuale parziale assorbimento da parte del supportante e la successiva rimozione meccanica con spazzole.

Dopo il necessario tempo di contatto, che verrà definito a seguito di prove, l'impacco verrà rimosso, lo strato di sporco rigonfiato verrà eliminato con spazzole di saggina o nylon e la superficie verrà risciacquata con acqua deionizzata.

L'operazione potrà essere ripetuta ove siano rimaste macchie più tenaci e sarà valutata a consuntivo.

Gli impacchi dovranno essere eseguiti con temperature non inferiori a 10 °C.

Con temperature elevate ed in presenza di vento si avrà cura di mantenere umido l'impacco con spruzzi di acqua deionizzata e rivestito con pellicole trasparenti (tipo domopak).

FASE 1 - ISPEZIONE DEL SUPPORTO, CAMPIONATURE E PULITURA PRELIMINARE

L’operatore verifica la consistenza del supporto e delle superfici da sottoporre a pulitura e controlla che il supporto non sia eccessivamente poroso, che le condizioni atmosferiche siano accettabili, non ventose e con temperature non inferiori ai 10°C. Valuta inoltre che non vi siano parti decoese o in fase di avanzato distacco, che eventuali fessurazioni e cavillature siano state opportunamente sigillate, verifica visivamente la presenza di depositi contenenti cere o sostanze grasse sulla

a riportare Euro 79.232,68

NP.3

(20)

superficie da trattare.

Gli operatori eseguono prove preliminari allo scopo di valutare l’efficacia del sistema di pulitura previsto in progetto, il livello di concentrazione dell’agente pulitore e di eventuali reazioni con il supporto. Dopo l’unità di tempo prefissato gli operatori provvedono ad un primo controllo visivo e rimuovono l’impacco con l’uso di spazzole morbide o bisturi. Se l’esito è positivo danno avvio alle opere di pulitura, se è negativo ripetono la campionatura eventualmente aumentando i tempi di contatto e/o la concentrazione del principio attivo. Se l’esito fosse ancora negativo si valuterà la necessità di apportare modifiche di progetto utilizzando un altro principio attivo, ritenuto più efficace, o utilizzando un altro sistema di pulitura.

FASE 2 - PREPARAZIONE E APPLICAZIONE DELL’AGENTE PULITORE

L’uso di soluzioni con ali inorganici prevede che, prima della applicazione, si proceda a prepararle seguendo le prescrizioni emerse dalle prove di pulitura.

Una volta ottenuta una soluzione omogenea, l’operatore miscela l’ispessente con l’agente solvente e/o complessante in un recipiente di plastica (non metallico) fino ad ottenere un impasto modellabile. L’impasto viene applicato tal quale sulla superficie e pressato leggermente con le dita, in spessore minimo di 1 cm. Eventualmente la superficie viene protetta con teli di polietilene e mantenuta costantemente umida bagnandola, se necessario, con l’agente solvente e/o complessante o con acqua deionizzata.

FASE 3 - RIMOZIONE DELL’IMPACCO

Dopo l’unità di tempo prefissato attraverso precedente campionatura l’operatore provvede ad un primo controllo visivo e se necessario, rimuove i depositi dell’impacco ancora presenti con l’uso di spazzole morbide o bisturi. Se l’esito è negativo, asporta totalmente l’impacco esistente e ripete l’operazione aumentando il

tempo di contatto e/o la concentrazione del principio attivo.

Se l’esito è positivo, asporta completamente l’impacco e procede manualmente al risciacquo accurato della superficie con acqua deionizzata fino alla completa asportazione dei residui.

MATERIALI ISPESSENTI Polpa di carta sepiolite e attapulgite

SOLUZIONI SOLVENTI O COMPLESSANTI Bicarbonato d'ammonio Carbonato d’ammonio E.D.T.A. Tensioattivi

Acqua demonizzata

COLLAUDO E CRITERI DI ACCETTABILITA’

Si controlla che:

- l’impacco, durante tutto il periodo di posa, sia mantenuto costantemente umido;

- dopo il risciacquo con acqua deionizzata, non siano più visibili sulla superficie residui di ispessente o altro materiale utilizzato per l’impacco;

- si verifica visivamente in base alle caratteristiche delle superfici, dei depositi e del tipo di sporco presenti, che la

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pulitura della superficie sia sufficiente, cioè che non siano presenti residui di sporco, croste nere, depositi di particolato;

- la superficie sia omogeneamente pulita e cioè non siano visibili macchiature indesiderate dovute ad insufficiente o disomogenea pulitura pur nel rispetto delle patine naturali;

- dopo la pulitura non siano visibili macchie biancastre dovute ad efflorescenze, corrosioni dovute all’azione aggressiva degli agenti pulitori, macchie anomale dovute all’azione ossidante dell’acqua o cadute di materiale in fase di distacco.

B - I metodi meccanici di pulitura possono essere impiegati solo su superfici di materiale assolutamente compatto. Si tratta di una rimozione selettiva e puntuale, effettuata con blanda azione meccanica, di depositi di diversa natura (incoerenti e concrezioni). Può essere considerata anche una tecnica complementare ad altre tecniche di pulitura da usare come sistema di finitura.

In particolare, per concrezioni localizzate si potranno impiegare polveri abrasive, bisturi, microsabbiatrici (con granuli fini ed arrotondati in modo da provocare minor danno alla superficie della pietra). Durante le operazioni di pulitura saranno adeguatamente protetti serramenti, vetri e quant'altro danneggiabile o soggetto a infiltrazioni delle polveri.

Si provvederà inoltre a controllare la raccolta del materiale abrasivo in modo che non arrechi danno al passaggio pedonale e/o veicolare sottostante.

FASE 1 - PROTEZIONI E COPERTURE DELLE SUPERFICI

L’operatore predispone le opportune protezioni all’eventuale passaggio pedonale sottostante controllando la raccolta delle polveri abrasive e predispone le opportune protezioni e sigillature su infissi, portoni, ecc. ad evitare infiltrazioni delle polveri.

FASE 2 - ISPEZIONE DEL SUPPORTO ED ESECUZIONE DI PROVE PRELIMINARI

L’operatore verifica la consistenza del supporto e delle superfici da sottoporre a pulitura, controlla che il supporto non sia eccessivamente fragile, che non vi siano parti eccessivamente decoese o in fase di avanzato distacco, che eventuali fessurazioni e cavillature siano state opportunamente sigillate. Se le superfici sono in uno stato di conservazione accettabile l’operatore può dare inizio ai lavori di pulitura.

Se vi fossero parti decoese o in uno stato di conservazione molto precario si farà precedere l’intervento di pulitura al preconsolidamento con velinature eseguito con applicazione di carta giapponese e prodotto preconsolidante.

Nel caso dell’impiego di microsabbiatrici l’operatore:

- regola l’intensità del getto di abrasivo attraverso l’apposita manopola posta sulla microaeroabrasivatrice.

- procede all’esecuzione di campionature con l’abrasivo determinato dal progetto. In relazione all’esito della campionatura stessa possono essere utilizzati abrasivi differenti.

FASE 3 - ESECUZIONE DELLA PULITURA CON MEZZI MECCANICI

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L’operatore indossa gli indumenti protettivi di lavoro e procede all’esecuzione della pulitura secondo le modalità definite della campionatura, poi inizia le operazioni di pulitura partendo possibilmente dall’alto verso il basso.

Nel caso dell’impiego di microsabbiatrici:

- si verifica che non via siano infiltrazioni del materiale abrasivo dietro le protezioni, che le protezioni dalle polveri e dalla caduta del materiale abrasivo siano attive ed efficienti;

- si controlla la corretta esecuzione di tutti i collegamenti, eventuali otturazioni nelle tubazioni di portata dell’abrasivo, eventuale presenza di condensa nelle tubazioni aria e che la pressione dell’aria sia compresa tra 0,5 e 1,5 bar.

- particolare attenzione dovrà essere posta a mantenere una distanza costante dalla superficie da pulire e procedere per aree contigue ed omogenee.

FASE 4 - ASPIRAZIONE DEL MATERIALE RIMOSSO Aspirazione del materiale rimosso al fine di evitare una successiva rideposizione.

MATERIALE, STRUMENTI E MEZZI D’OPERA Spazzole e pennelli morbidi

Compressore 220 Volt, 25lt Bisturi

Acqua deionizzata

Microsabbiatrice di precisione (pressione di esercizio comprese tra 0.5 e 3atm)

ABRASIVI

Bicarbonato di sodio granulare

Graniglia vegetale (gusci di nocciole macinate,…) Microsfere di vetro

Abrasivo d’altoforno Sabbia silicea Silicato di alluminio Calcare dolomitico Silice

Allumina

COLLAUDO E CRITERI DI ACCETTABILITA’

Si verifica visivamente in relazione allo specifico scopo di questi tipo di pulitura, alle caratteristiche delle superfici e dei depositi e del tipo di sporco presenti:

- che la pulitura della superficie sia sufficiente, cioè che non siano presenti residui di sporco, croste nere, depositi di particolato;

- che la superficie sia omogeneamente pulita e cioè non siano visibili macchiature indesiderate dovute ad insufficiente o disomogenea pulitura pur nel rispetto delle patine naturali;

- che dopo la pulitura non siano visibili macchie anomale e corrosioni superficiali.

Paramenti esterni esterni corpo alto fronte est

255x0.090 22,950

fronte sud

80x0,08 6,400

fronte nord

80x0,08 6,400

fronte ovest

115x0,08 9,200

a riportare Euro 79.232,68

(23)

Paramenti interni corpo alto fronte interno est

100x0,05 5,000

fronte interno ovest

75x0,05 3,750

pareti archi centrali

(50x4)x0,05 10,000

fronte interno nord

60x0,05 3,000

fronte interno sud

60x0,05 3,000

69,700 180,55 12.584,34

3.4 Operazione di revisione delle superfici -

Si interverrà con una revisione ragionata delle superfici tramite stuccatura di lacune e fessurazioni con malte a base di grassello di calce con stagionatura minima di 6 mesi e/o calce idraulica naturale tipo Chaux De Wasselonne NHL 3.5 e polveri di marmo ventilati e vagliati in cromia idonea per rispettare il più possibile le affinità mineralogiche-petrografiche e di colore degli originali. Gli interventi di stuccatura verranno preceduti da operazioni di bagnatura con acqua per consentire l’applicazione dell’impasto in strati successivi secondo la profondità della lacuna da riempire. La stuccatura verrà realizzata con piccole spatole a foglia o cazzuolini evitando con cura di intaccare le superfici non interessate. A presa avvenuta la stuccatura verrà lavata e/o tamponata esercitando una leggera pressione così da compattare lo stucco e far emergere la cromia delle cariche inerti ed eliminare eventuali residui di malta.

Si interverrà inoltre a controllare ed eventualmente a ripristinare, in caso di decoesione e ammaloramento, le malte di allettamento, con impasti simili per composizione a quelli originali a base di calce con stagionatura minima di 6 mesi e/o malta idraulica a basso contenuto di sali e inerti salicacei di fiume vagliati. Si procederà inumidendo abbondantemente le superfici interessate e spingendo il materiale di sigillatura il più possibile all’interno del giunto, realizzando l‘operazione in più riprese se le fughe risultassero molto erose in profondità.

PRESCRIZIONI ESECUTIVE

A - Esecuzione di stuccature delle lacune e sigillatura delle fessurazioni con stucco appositamente formulato a base di leganti idraulici a basso contento di sali, sabbie lavate molto fini ed eventualmente terre coloranti o pietre macinate, compreso necessarie coperture di protezione.

La sigillatura potrà essere tenuta in sottolivello di qualche millimetro per consentirne la distinguibilità.

Gli operatori verificano le condizioni atmosferiche e controllano che la temperatura esterna sia compresa tra + 5 e + 35°C.;utilizzeranno particolari accorgimenti per superfici esposte al sole, in giornate ventose e asciutte e con temperature elevate.

FASE 1 - ISPEZIONE E PREPARAZIONE DEL

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NP.4

(24)

SUPPORTO

Si verifica se la fessurazione è dinamica, ovvero se si tratta di giunto strutturale (o si comporta come tale), se è dovuta ad assestamento strutturale non ancora completato, se è dovuta a dilatazioni termiche interne al materiale o fra materiali diversi; oppure se è statica, cioè ormai stabilizzata.

L’intervento descritto è possibile solo se si tratta di fessurazioni ormai stabilizzate.

L’operatore esamina lo stato del materiale lapideo da sigillare, verifica la presenza di eventuali deterioramenti superficiali e parti in fase di distacco, verifica lo stato di pulitura del materiale lapideo, la presenza di precedenti sigillature incompatibili o non più efficienti, lo stato di consistenza e consolidamento dei lembi da sigillare.

L’operatore procede, se del caso, alla preparazione del supporto con interventi di pulitura e consolidamento, eliminazione manuale di precedenti sigillature incompatibili o non più efficienti.

FASE 2 - PREPARAZIONE DEGLI IMPASTI

L’operatore, dopo aver eseguito opportuni saggi di prova, esegue il dosaggio dell’impasto e predispone una quantità di materiale sufficiente a completare l’opera o parti d’opera omogenee.

Aggiunge quindi il legante (calce idraulica naturale, grassello) agli aggregati (sabbie, pietra macinata dello stesso litotipo di quella su cui si deve eseguire la sigillatura), eventualmente i pigmenti in precedenza predisposti (che devono essere asciutti e non contenere elementi indesiderati), il tutto nelle quantità previste dal progetto e mescola fino ad ottenere un insieme di colore uniforme.

L’operatore controlla la giusta cromia dell’impasto su campione asciutto in confronto con il materiale lapideo su cui deve essere eseguita la sigillatura ( o su eventuale controcampione di progetto).

FASE 3 - PROTEZIONI E COPERTURE DELLE SUPERFICI DA NON IMBRATTARE

L’operatore predispone le opportune protezioni all’eventuale passaggio pedonale sottostante controllando la possibilità di cadute dei materiali di utilizzo.

Predispone le opportune protezioni, in particolare sui lembi della fessurazione, ad evitare possibilità di imbrattamento e sulle aree limitrofe che potrebbero essere danneggiate.

FASE 4 - ESECUZIONE DELLE OPERE DI SIGILLATURA SUPERFICIALE

Gli operatori eseguono la sigillatura utilizzando adeguati cazzuolini e stili avendo cura di:

- inumidire i lembi della fessurazione;

- spingere il materiale di sigillatura il più all’interno possibile nella fessurazione;

- adeguare continuamente la cromia dell’impasto in relazione alla cromia della zona lapidea in fase di sigillatura;

- provvedere alla sigillatura delle fessure anche più minute al fine di impedire ogni infiltrazione di acqua meteorica;

- pulire accuratamente con spugna umida i lembi della fessurazione, dopo sigillatura, tamponando ripetutamente con spugna inumidita con acqua distillata.

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MATERIALI

LEGANTI AEREI E IDRAULICI

Grassello di calce Calci idrauliche naturali AGGREGATI

Sabbia litta, carbonato di calcio Sabbie selezionate a granulometria nota Cocciopesto

PIGMENTI Terre coloranti Pietre macinate Ossidi di ferro precipitati

COLLAUDO E CRITERI DI ACCETTABILITA’

Si verifica che:

- la fessurazione non sia di tipo dinamico;

- gli aggregati siano asciutti e, in caso contrario, si darà ordine agli operatori di provvedere alla copertura degli stessi se esposti alle piogge;

- i leganti (idraulici o aerei) ed i pigmenti siano conservati in luogo protetto dall’umidità e dall’acqua e che siano sollevati da terra;

- il dosaggio, l’impasto e la miscelazione dei materiali da iniezione (che non devono mai essere utilizzati per sigillature superficiali) sia eseguito secondo le indicazioni di progetto o le indicazioni del produttore, che i materiali siano dotati di consistenza e fluidità adeguata al tipo e dimensione della fessurazione entro la quale devono essere iniettati, che siano utilizzati entro il proprio tempo di vita utile.

- la giusta cromia degli impasti per le sigillature superficiali prima della loro applicazione, eseguendo una campionatura su pannello rigido, lasciandola asciugare completamente (o forzandone la asciugatura con getti di aria calda) e verificando, per confronto visivo e per accostamento, che la campionatura corrisponda al controcampione di progetto sia per quanto riguarda la pigmentazione in massa dell’impasto che per quanto riguarda la granulometria, disposizione tessiturale e colorazione dell’aggregato.

- se previsto in progetto, i valori di sottolivello cui tenere la stuccatura superficiale rispetto alla superficie lapidea siano quelli definiti e che il prodotto di stuccatura, dopo asciugatura, sia ben aderente ai lembi della fessurazione, cioè che non siano visibili microfessurazioni da ritiro tra la stuccatura ed i lembi della fessurazione stessa;

- l’operazione di stuccatura sia estesa a tutte le fessurazioni visibili e comunque siano impedite eventuali infiltrazioni di acqua all’interno del materiale lapideo.

PRESCRIZIONI ESECUTIVE

Rimozione di malte di allettamento delle murature eventualmente erose o gravemente decoesionate e consolidamento corticale del paramento murario con applicazione a spruzzo o pennello di prodotto consolidante.

Sucessivamente,si procederà alla risarcitura e stilatura delle parti mancanti delle malte di allettamento con impasto appositamente formulato e costituito da grassello di calce, sabbie o altri aggregati minerali di granulometria e colorazione simile a quelli contenuti nelle malte esistenti ed eventuali additivi polimerici in dispersione.

a riportare Euro 91.817,02

(26)

La applicazione della malta di stuccatura verrà eseguita con spatolini metallici e la stilatura sarà puntuale e molto accurata. La malta verrà applicata in più strati successivi se necessario.

Dopo un periodo di tempo sufficiente a consentire un primo indurimento dello strato finale, si provvederà alla lavatura e/o tamponatura delle superfici con spugne e acqua al fine di porre in risalto l'aggregato, la sua dimensione e la sua specifica colorazione. Particolare cura dovrà essere posta nella individuazione della composizione e colorazione specifica della malta la cui cromia e granulometria dovrà uniformarsi, una volta applicata ed essiccata, alle diverse sfumature cromatiche e caratteristiche tessiturali presenti sulla muratura stessa e dovute all'orientamento, all'esposizione, alla presenza di materiali e componenti diversi.

L'intervento di stilatura non imbratterà le superfici lapidee o laterizie dei conci e saranno, pertanto, immediatamente tamponate con spugne e acqua allo scopo di eliminare ogni residuo della malta di stuccatura, oppure protette, prima delle operazioni di stilatura, con carte adesive o altri materiali di copertura ritenuti idonei allo scopo.

FASE 1 - ISPEZIONE E PREPARAZIONE DEL SUPPORTO

L’operatore:

- esamina lo stato della muratura e delle malte di allettamento;

- verifica la presenza di eventuali deterioramenti e di parti in fase di distacco;

- verifica lo stato di pulitura della muratura e la presenza di elementi contaminanti;

- verifica la presenza di precedenti sigillature incompatibili o non più efficienti;

- controlla la presenza di anomalie o difetti che potrebbero provocare inattesi degradi dell’intervento di stilatura in esecuzione;

- controlla la presenza di elementi strutturali, aggetti o componenti che per forma o posizione potrebbero provocare rapido degrado dell’intervento di stilatura;

- controlla la presenza di fessurazioni, giunti strutturali e sollecitazioni indotte nel supporto dal sistema strutturale e la stabilità dimensionale del supporto in relazione alle azioni termiche e igrometriche.

Si verifica la compatibilità chimico-meccanica (assorbimento e ruvidezza) del supporto con le malte previste in progetto. Se la verifica dà esito positivo l’operatore dà inizio ai lavori di stilatura; se l’esito è negativo si dovrà provvedere alla preparazione del supporto per renderlo idoneo a ricevere le malte di stilatura.

FASE 2 - PREPARAZIONE DEGLI IMPASTI

L’operatore predispone il contenitore nel quale si deve realizzare l’impasto, in modo che sia pulito e non contenga residui della miscelazione precedente.

L’operatore esegue il dosaggio in volume mediante appositi dosatori e predispone una quantità di materiale sufficiente a completare l’opera o parti d’opera omogenee.

Aggiunge il legante (calce idraulica naturale o calce aerea) agli aggregati (sabbie, pietra macinata, cocciopesto, ecc.), gli eventuali pigmenti in precedenza predisposti (che devono essere asciutti e non contenere elementi indesiderati) con poca acqua, il tutto nelle quantità previste

a riportare Euro 91.817,02

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dal progetto e mescola fino ad ottenere un insieme di colore uniforme.

L’operatore controlla la giusta cromia dell’impasto e la dimensione e cromia degli aggregati su campione asciutto in confronto con le malte di allettamento esistenti o con il controcampione di progetto.

FASE 3 - PROTEZIONI E COPERTURE DELLE SUPERFICI DA NON IMBRATTARE

L’operatore predispone le opportune protezioni all’eventuale passaggio pedonale sottostante controllando la possibilità di cadute dei materiali di utilizzo. Predispone protezioni con carte adesive o altro sistema idoneo ad evitare possibilità di imbrattamento, in particolare delle superfici lapidee o laterizie dei conci che definiscono il giunto di allettamento.

Predispone le opportune protezioni delle aree limitrofe che potrebbero essere danneggiate dalle malte.

FASE 4 - ESECUZIONE DELLA STILATURA

Gli operatori eseguono la stilatura dei giunti, se necessario per strati successivi, utilizzando adeguati cazzuolini e stili, avendo cura di:

- inumidire abbondantemente la malta di allettamento di supporto;

- spingere il materiale di sigillatura il più all’interno possibile del giunto da sigillare;

- tenere la sigillatura in sottolivello rispetto al filo della muratura;

- realizzare la sigillatura in più riprese se le fughe sono molto erose in profondità;

- adeguare continuamente la cromia dell’impasto e la granulometria degli aggregati alla cromia e granulometria delle malte di supporto rispettando le diverse sfumature cromatiche e caratteristiche tessiturali presenti nella muratura dovute al diverso orientamento ed esposizione agli agenti atmosferici, alla presenza di materiali e componenti diversi;

- provvedere alla sigillatura anche delle fughe più minute al fine di impedire ogni infiltrazione di acqua meteorica e comunque secondo le indicazioni di progetto;

- pulire accuratamente con spugna umida i lembi della fessurazione, dopo sigillatura.

FASE 5 - LAVATURA O TAMPONATURA

Gli operatori controllano che la malta di sigillatura abbia iniziato la presa e sia avvenuto il primo indurimento dello strato applicato e poi procedono alla lavatura e/o tamponatura con spugne e acqua deionizzata al fine di porre in risalto l’aggregato, la sua dimensione e la sua specifica colorazione (l’operazione si esegue tamponando ripetutamente le superfici in modo da fare emergere l’aggregato). Gli operatori provvedono eventualmente ad inserire granuli di aggregato di particolare grossezza e specifica colorazione, se previsti dal progetto, curando che siano ben legati alla malta di sigillatura. Gli operatori provvedono ad estrarre granuli di aggregato se il progetto prevede la presenza, nei giunti di allettamento, di cavità più o meno grandi.

MATERIALI LEGANTI Grassello di calce

a riportare Euro 91.817,02

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Calce idraulica naturale AGGREGATI

Sabbia litta

Sabbie selezionate a granulometria nota Cocciopesto

Polvere di marmo PIGMENTI Terre coloranti Oietre macinate Ossidi di ferro precipitati

COLLAUDO E CRITERI DI ACCETTABILITA’

Si controlla la giusta cromia degli impasti per la stilatura delle superfici murarie, prima della loro applicazione, eseguendo una campionatura su pannello rigido, lasciandola asciugare completamente (o forzandone la asciugatura con getti di aria calda) e verificando, per confronto visivo e per accostamento, che la campionatura corrisponda al controcampione di progetto sia per quanto riguarda la pigmentazione in massa dell’impasto che per quanto riguarda la granulometria, disposizione tessiturale e colorazione dell’aggregato. Tali verifiche vengono eseguite sulle differenti parti della muratura, per aree omogenee, nel rispetto delle diverse sfumature cromatiche e caratteristiche tessiturali presenti sulla muratura stessa.

Si controlla visivamente che:

- non si verifichino distacchi delle malte di stilatura dal supporto. La verifica può essere fatta per abrasione con raschietto;

- non si notino macchie anomale e la colorazione complessiva delle superfici sia il più possibile omogenea;

non devono essere visibili formazioni saline cristallizzate in superficie sotto forma di patine superficiali o escrescenze biancastre, nè devono essere visibili formazioni biologiche (patine verdastre o nerastre e/o vegetazione superiore);

- la superficie oggetto della stilatura, dopo 10-15 giorni (in relazione alle temperature e U.R.),si presenti compatta tale che, esercitando una moderata azione con raschietto metallico sulla superficie non si verifichi sfarinamento del materiale;

- vi sia la corrispondenza della cromia, dimensione dell’aggregato e caratteristiche tessiturali del materiale di stilatura applicato, rispetto alle indicazioni di progetto.

Paramenti esterni esterni corpo alto fronte est

255x0.15 38,250

fronte sud

80x0,15 12,000

fronte nord

80x0,15 12,000

fronte ovest

115x0,15 17,250

Paramenti interni corpo alto fronte interno est

100x0,1 10,000

fronte interno ovest

75x0,1 7,500

pareti archi centrali

(50x4)x0,1 20,000

a riportare Euro 91.817,02

(29)

fronte interno nord

60x0,1 6,000

fronte interno sud

60x0,1 6,000

129,000 35,34 4.558,86

3.5 Intervento di consolidamento e protezione

Operazione di consolidamento e protezione dello strato corticale affetto da decoesione o esfogliazione mediante trattamento di protezione e consolidamento con stesura fino a rifiuto, dopo opportune prove per determinare concentrazione e metodologia applicativa e valutazione da parte della D.L. e del responsabile di soprintendenza preposto, di un prodotto a base di alchilossani (tipo Silo 111), dato a più riprese attendendo il completo assorbimento tra una stesura e l’altra. Le parti sottoposte a trattamento dovranno essere protette da umidità e piogge fino alla stabilizzazione completa del prodotto applicato.

Gli alchil-alcossi-silani monomeri, date le ridotte dimensioni delle molecole presentano ottima penetrabilità e sono capaci di idrofobizzare i capillari più piccoli e di opporre resistenza alla penetrazione dei cloruri e dei sali solubili. Il trattamento non modifica lo stato di tensione superficiale permettendo all’acqua di scorrere sulla superficie verticale senza imbibirla e senza modificare le possibilità di traspirazione del materiale

PRESCRIZIONI ESECUTIVE

L'operazione consiste nella stesura di un protettivo (sottile ed uniforme) di materiale che funzioni per un determinato periodo di tempo da schermo fra la pietra e l'ambiente esterno, riducendo la penetrazione dell'acqua e di eventuali agenti inquinanti (modificando l'idrofilia delle pareti dei capillari e della superficie esterna), ma allo stesso tempo consentendo la permeabilità al vapore, ossia l'evaporazione dall'interno del materiale lapideo, ostacolando infine l'adesione di materiale particolato. Il protettivo, oltre ad agire sulla superficie, penetra nella rete capillare della pietra, particolarmente in quelle porose, aumentandone l'impermeabilità. Nell'ambito dell'intervento di conservazione del materiale lapideo, in linea di massima, la protezione è un'operazione sempre necessaria; solo nel caso in cui il consolidante impiegato abbia caratteristiche di idrorepellenza, è possibile evitare la stesura di un protettivo.

La quantità di protettivo da applicare per unità di superficie verrà determinata a seguito di prove per verificare la capacità di assorbimento del materiale.

L'eventuale modifica delle proprietà ottico-cromatiche può essere sensibilmente attenuata con opportuni accorgimenti quali la ricerca del giusto grado di diluizione, l'aggiunta di opacizzanti a base di silice, una blanda spazzolatura del materiale o un trattamento finale con solo solvente.

FASE 1 - ISPEZIONE DEL SUPPORTO

L’operatore: esamina lo stato delle superfici da proteggere, verifica la presenza di eventuali deterioramenti, verifica il risultato delle operazioni di pulitura e/o di consolidamento, in particolare:

a riportare Euro 96.375,88

NP.5

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- la presenza di efflorescenze saline;

- la presenza di biodeteriogeni e depositi humiferi;

- la presenza di sporco, polveri, particellato, croste nere, guano, ecc.;

- la presenza di oli e sostanze grasse;

- la consistenza e il consolidamento del supporto.

Controlla la presenza di elementi strutturali, aggetti o componenti che per forma o posizione potrebbero provocare rapido degrado dell’intervento protettivo.

Controlla la carenza o mancanza di elementi e componenti di protezione la cui assenza potrebbe essere causa di rapido degrado dell’intervento protettivo.

Se il supporto è affetto da umidità di risalita per capillarità o da infiltrazioni da terreno addossato si dovrà provvedere con adeguati interventi di risanamento.

Se il supporto presenta macchie di umidità dovute ad infiltrazioni dalle coperture o da fenomeni umidi provocati da guasti agli impianti di adduzione o scarico acque si provvederà a riparare il guasto e si lasceranno asciugare convenientemente le superfici prima di procedere alle opere di protezione.

FASE 2 - PREDISPOSIZIONI PRELIMINARI ALLA APPLICAZIONE DEL PROTETTIVO

APPLICAZIONE A PENNELLO

Non si rendono necessarie particolari predisposizioni.

APPLICAZIONE A SPRUZZO L’operatore:

- esegue l’attacco del compressore al quadro elettrico del cantiere ed il collegamento del contenitore a pressione al compressore attraverso gli appositi attacchi rapidi;

- provvede al caricamento del contenitore a pressione con il materiale pronto all’uso;

- provvede alla messa in pressione del contenitore.

FASE 3 - PROVE PRELIMINARI ALLA APPLICAZIONE DEL PROTETTIVO

L’operatore procede all’esecuzione di prova preliminare con il materiale previsto dal progetto già pronto all’uso (concentrazione stabilita in precedenza da eventuali prove di laboratorio).

Ad avvenuta reazione del prodotto si procede ad un esame visivo delle campionature eseguite per verificare:

- compatibilità con prodotti usati nelle precedenti operazioni;

- presenza di zone traslucide;

- scurimento delle superfici con “effetto bagnato”;

- formazione di patine biancastre;

- validità dell’effetto idrofobizzante con prova di bagnatura a spruzzo di acqua pulita.

Se la prova preliminare non è soddisfacente si sospende la applicazione del prodotto in attesa di eventuali modifiche di progetto.

FASE 4 - PROTEZIONI E COPERTURE DELLE SUPERFICI ADIACENTI

L’operatore predispone le opportune protezioni all’eventuale passaggio pedonale sottostante controllando la possibilità di cadute dei materiali di utilizzo.

Predispone le opportune protezioni su elementi decorativi, infissi, portoni, ecc., ad evitare possibilità di imbrattamento.

a riportare Euro 96.375,88

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Predispone le opportune coperture delle superfici limitrofe a quelle da proteggere in modo da evitare che queste vengano a contatto con il protettivo.

FASE 5 - APPLICAZIONE DEL PROTETTIVO APPLICAZIONE A PENNELLO:

L’operatore indossa le opportune protezioni personali e esegue l’operazione in modo da:

- procedere dall’alto verso il basso, per aree omogenee, con uso di personale in numero adeguato all’entità e alla tipologia delle superfici;

- distribuire uniformemente ed in abbondanza il prodotto facendolo percolare per gravità avendo cura di non lasciare sormonti e sovrapposizioni;

- non lasciare asciugare il prodotto fra una ripresa e l’altra;

- interrompere la applicazione solo quando il supporto risulta essere saturo;

- controllare che la quantità di prodotto applicato per unità di superficie corrisponda alle indicazioni di progetto;

- utilizzare sempre pennelli puliti (lavarli spesso) e prodotto non inquinato da residui rimasti sul pennello da lavorazioni sulle superfici limitrofe.

Le eventuali eccedenze di prodotto rimaste sulle superficie dopo completamento dell’operazione dovranno essere asportate o, se possibile, fatte penetrare, con la applicazione del solo solvente di diluizione.

APPLICAZIONE A SPRUZZO

L’operatore provvede alla messa in funzione dell’impianto di spruzzatura.

L’applicatore controlla che l’ugello erogatore produca un getto poco nebulizzato e che l’area coperta dal getto sia di dimensioni adeguate.

L’operatore deve:

- procedere dall’alto verso il basso, per aree omogenee, con uso di personale in numero adeguato all’entità e alle tipologia delle superfici;

- distribuire uniformemente ed in abbondanza il prodotto facendolo percolare per gravità avendo cura di non lasciare sormonti e sovrapposizioni;

- non lasciare asciugare il prodotto fra una ripresa e l’altra;

- interrompere la applicazione solo quando il supporto risulta essere saturo;

- controllare che la quantità di prodotto applicato per unità di superficie corrisponda alle indicazioni di progetto.

Le eventuali eccedenze di prodotto rimaste sulle superficie dopo completamento dell’operazione dovranno essere asportate o, se possibile, fatte penetrare, con la applicazione del solo solvente di diluizione.

L’operatore provvede a proteggere opportunamente le zone trattate dalla pioggia e dall'umidità fino alla completa stabilizzazione del prodotto applicato.

MATERIALI

Alchil-aril-polisilossani

COLLAUDO E CRITERI DI ACCETTABILITA’

Si verifica che le superfici siano state pulite e consolidate e, se necessario, come indicato in progetto.

Si verifica che i materiali di protezione (teli, pannelli, carte protettive ecc.) siano ben addossati e/o aderenti alle opere da proteggere.

a riportare Euro 96.375,88

(32)

Si controlla la corretta posa in opera delle predisposizioni necessarie all’applicazione del protettivo e per l’applicazione a spruzzo si controlla che l’ugello erogatore produca un getto poco nebulizzato e che l’area coperta dal getto sia di dimensioni adeguate.

Si eseguono i controlli finali sulla applicazione del prodotto come segue:

- non si devono notare macchie anomale ed i cromatismi complessivi delle superfici devono essere il più possibile omogenei;

- non devono essere visibili aree traslucide per eccesso di materiale idrorepellente in superficie, anche verificando con luce radente;

- non devono essere visibili formazioni saline cristallizzate in superficie sotto forma di patine superficiali o escrescenze biancastre, nè devono essere visibili formazioni biologiche (patine verdastre o nerastre e/o vegetazioni superiore);

- si verifica l’azione idrofobizzante del materiale nebulizzando, su diversi punti della superficie trattata, acqua pulita con attrezzo manuale: si deve verificare che l’acqua ruscelli sulla superficie senza essere assorbita dal supporto (senza provocare, quindi, scurimenti dello stesso) e stazioni sulle superfici in goccioline ben formate.

Paramenti esterni esterni corpo alto fronte est

255 255,000

fronte sud

80 80,000

fronte nord

80 80,000

fronte ovest

115 115,000

Paramenti interni corpo alto fronte interno est

100 100,000

fronte interno ovest

75 75,000

pareti archi centrali

50x4 200,000

fronte interno nord

60 60,000

fronte interno sud

60 60,000

1.025,000 19,63 20.120,75

TOTALE RESTAURO PARAMENTI MURARI Euro 62.513,42

a riportare Euro 116.496,63

(33)

INGRESSO LATO NORD

4.1 Rimozione di serramenti interni ed esterni in ferro o leghe, pareti mobili, impennate e simili di qualunque forma e dimensione, inclusi falsi telai, telai, imbotti, mostre:

- con recupero mediante accurato smontaggio e deposito nell'ambito del cantiere o trasporto a deposito

1C.01.150.0010.A

rimozione cancello esistente ingresso lato nord

1x2 2,000

2,000 20,49 40,98

4.2 Rimozione di masselli, di manufatti in pietra naturale o artificiale. Compresi e compensati: le opere provvisionali di sostegno e di protezione, gli smuramenti, le imbragature, l'abbassamento o l'innalzamento dei manufatti, il trasporto al piano di carico:

- con deposito nell'ambito del cantiere.

1C.01.130.0020.A

rimozione gradini esterni esistenti ingresso lato nord

1 1,000

1,000 124,93 124,93

4.3 AURISINA fiorito in lastre con faccia vista a levigatura media e l'altra grezza di sega, coste fresate a giunto:

- spessore 2 cm MC.17.020.0010.A

Fornitura e posa di soglia esterna in blocco monolitico di Pietra d’Istria (come da disegno costruttivo).

Finitura coste laterali: Piano sega.

Finitura piano e costa frontale: bocciardata

(1) 1,000

Fornitura e posa di soglia interna in blocco monolitico di Pietra d’Istria (come da disegno costruttivo).

Finitura coste laterali: Piano sega.

Finitura piano e costa frontale: bocciardata

(1) 1,000

2,000 112,92 225,84

4.4 AURISINA fiorito in lastre con faccia vista a levigatura media e l'altra grezza di sega, coste fresate a giunto:

- per ogni cm in più MC.17.020.0010.B

Fornitura e posa di soglia esterna in blocco monolitico di Pietra d’Istria (come da disegno costruttivo).

Finitura coste laterali: Piano sega.

Finitura piano e costa frontale: bocciardata

(23) 23,000

Fornitura e posa di soglia interna in blocco monolitico di Pietra d’Istria (come da disegno costruttivo).

Finitura coste laterali: Piano sega.

Finitura piano e costa frontale: bocciardata

(17) 17,000

a riportare Euro 116.888,38

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