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REGIONE SICILIANA ASSESSORATO del TERRITORIO e dell AMBIENTE DIPARTIMENTO DELL AMBIENTE IL Dirigente Responsabile del Servizio 1

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REPUBBLICA ITALIANA

REGIONE SICILIANA

ASSESSORATO del TERRITORIO e dell’AMBIENTE DIPARTIMENTO DELL’AMBIENTE

IL Dirigente Responsabile del Servizio 1

VISTO lo Statuto speciale della Regione Siciliana;

VISTO la legge regionale 29/12/1962, n. 28 “Ordinamento del Governo e dell'Amministrazione centrale della Regione Siciliana” e ss.mm.ii.;

VISTO la legge regionale 10/04/1978, n. 2 “Nuove norme per l'ordinamento del Governo e dell'Amministrazione della Regione” e ss.mm.ii.;

VISTO il decreto del Presidente della Regione Siciliana n. 70 del 28/02/1979 “Approvazione del testo unico delle leggi sull'ordinamento del Governo e dell'Amministrazione della Regione Siciliana”;

VISTA la legge regionale 16/12/2008, n. 19 “Norme per la riorganizzazione dei Dipartimenti regionali.

Ordinamento del Governo e dell’Amministrazione della Regione” e ss.mm.ii.;

VISTO l’art. 98 comma 6 della legge regionale 9 del 07/05/2015 che stabilisce che i decreti dirigenziali, contemporaneamente alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, devono essere pubblicati per esteso nel sito internet della Regione Siciliana, a pena di nullità dell’atto, entro il termine perentorio di giorni sette;

VISTA la legge regionale 21/05/2019, n. 7 “Disposizioni per i procedimenti amministrativi e la funzionalità dell’azione amministrativa”;

VISTO il decreto del Presidente della Regione Siciliana n. 12 del 27/06/2019 recante l’emanazione del Regolamento di attuazione del Titolo II della citata legge regionale n. 19/2008 e ss.mm.ii., con il quale è stato approvato tra gli altri il nuovo funzionigramma del D.R.A.;

VISTO il D.D.G. n. 731 del 02/09/2019 con il quale è stato approvato il nuovo organigramma del D.R.A.;

VISTA la Delibera di Giunta Regionale n. 256 del 14/06/2020 con la quale è stato conferito l'incarico di Dirigente Generale del D.R.A

VISTO il D.D.G. n. 704 del 06/08/2019, con il quale è stato conferito l’incarico di Dirigente Responsabile del Servizio 1 “Autorizzazioni e Valutazioni Ambientali” del D.R.A.;

VISTO il D.D.G. n. 819 del 02/09/2020, notificato con la nota prot. DRA 51062 del 02/09/2020, di delega di firma al Dirigente Responsabile del Servizio 1;

VISTE la legge regionale n. 9 del 12/05/2020 “Legge di Stabilità regionale 2020-2022” e la legge regionale n. 10 del 12/05/2020 “Bilancio di previsione della Regione Siciliana per il triennio 2020-2022”, pubblicate sulla G.U.R.S. n. 28 del 14/05/2020 Parte I Suppl. Ord.;

VISTA la Direttiva 92/43/CEE del Consiglio del 21/05/1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche;

VISTA la Direttiva 2009/147/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 30/11/2009; concernente la conservazione degli uccelli selvatici;

VISTA la Direttiva 2011/92/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 13/12/2011, come modificata dalla Direttiva 2014/52/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 16/04/2014, concernente la valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati;

VISTA la Direttiva 2018/2001/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 11/12/2011, concernente la promozione dell’energia da fonti rinnovabili;

VISTA la legge 22/04/1994, n. 146 “Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - legge comunitaria 1993”;

VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 08/09/1997, n. 357 “Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli Habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatica” e ss.mm.ii.;

VISTO il decreto legislativo 03/04/2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” e in particolare la parte seconda “Procedure per la Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.), per la Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) e per l'Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.)” e ss.mm.ii.;

VISTO il decreto M.A.T.T.M. 30/03/2015 “Linee guida per la verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale dei progetti di competenza delle regioni e province autonome, previsto

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dall’articolo 15 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116”;

VISTA la legge 22/05/2015, n. 68 “Disposizioni in materia di delitti contro l’ambiente”;

VISTA la legge regionale 03/05/2001, n. 6 e ss.mm.ii. e in particolare l’art. 91 “Norme sulla valutazione d'impatto ambientale”, con il quale, tra l’altro, l’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente è stato individuato quale Autorità Competente in materia di valutazione di impatto ambientale di competenza regionale;

VISTO il decreto legislativo 29/12/2003, n. 387 “Attuazione della Direttiva 2001/77/CE relativo alla promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell’elettricità”;

VISTO il decreto assessoriale A.R.T.A. 17/05/2006, n. 11142 “Criteri relativi ai progetti per la realizzazione di impianti per la produzione di energia mediante lo sfruttamento del sole”;

VISTA la deliberazione di Giunta Regionale n.1 del 03/02/2009 con la quale è stato approvato il Piano Energetico Ambientale Regionale Siciliano (P.E.A.R.S.);

VISTO il decreto ministeriale 10/09/2010 del Ministero dello Sviluppo Economico “Linee guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili”;

VISTO il decreto del Presidente della Regione Siciliana 18/07/2012, n. 48 “Regolamento recante norme di attuazione dell’art. 105, comma 5 della legge regionale 12/05/2010, n. 11;

VISTO il decreto legislativo 22/01/2004, n. 42 “Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’art. 10 della legge 6/07/2002, n. 137”;

VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 13/01/2017, n. 120 “Regolamento recante la disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo, ai sensi dell’art. 8 del decreto legge 12/09/2014, n. 133, convertito con modificazioni dalla legge 11/11/2014, n. 164;

VISTA la deliberazione di Giunta Regionale n. 48 del 26/02/2015 “Competenze in materia di rilascio dei provvedimenti di valutazione ambientale strategica (VAS), di valutazione d'impatto ambientale (VIA) e di valutazione di incidenza ambientale (VINCA)”, con la quale l’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente è stato individuato quale Autorità Unica Ambientale, fatta eccezione per l'emanazione dei provvedimenti conclusivi relativi alle istruttorie di cui all'art. 1 comma 6 della l.r. n.

3/2013;

VISTA la nota prot. n. 12333 del 16/03/2015 del Dirigente Generale D.R.A., recante disposizioni operative in attuazione della deliberazione di Giunta Regionale n. 48 del 26/02/2015;

VISTA la legge regionale 07/05/2015, n. 9 e in particolare l’art. 91 “Norme in materia di autorizzazioni ambientali di competenza regionale”, come integrato dall’art. 44 la legge regionale 17/03/2016, n. 3;

VISTA la deliberazione della Giunta Regionale n.189 del 21/07/2015 “Commissione Regionale per le Autorizzazioni Ambientali di cui all'art. 91 della legge regionale 7 maggio 2015, n. 9 - Criteri per la costituzione - approvazione”, con la quale sono stati approvati i criteri per la costituzione della Commissione tecnica specialistica per il supporto allo svolgimento delle istruttorie per il rilascio di tutte le autorizzazioni ambientali di competenza regionale (nel seguito “C.T.S.”) di cui all’art. 91 della l.r. n. 9/2015;

VISTO il decreto assessoriale n. 207/Gab del 17/05/2016 con il quale, ai sensi dell’art. 91 della l.r. n. 9/2015 come integrato dall’art. 44 della l.r. n. 3/2013, nonché in conformità ai criteri fissati dalla deliberazione della Giunta Regionale n.189 del 21/07/2015, è stata istituita la C.T.S.;

VISTI i provvedimenti di nomina e/o di revoca dei componenti della C.T.S., dati in primis dal decreto assessoriale n. 230/Gab del 27/05/2016 ed in ultimo dal decreto assessoriale n. 414/Gab del 19/12/2019 compreso il decreto di nomina del Segretario della CTS di cui al D.A. n.285/Gab del 03.11.2020;

VISTO il decreto assessoriale n. 295/Gab del 28/06/2019, con il quale è stata approvata la “Direttiva per la corretta applicazione delle procedure di valutazione ambientale dei progetti”;

VISTO il decreto assessoriale n. 57/Gab del 28/02/2020 che disciplina le procedure di competenza regionale di cui all’art. 91 della Legge Regionale 7 maggio 2015 n. 9, come modificato dall’art. 44 della Legge Regionale n. 3 del 17/03/2016, sulla base dei criteri fissati dalla Giunta Regionale con delibera n.

189 del 21/07/2015 e il funzionamento della C.T.S.;

VISTA la deliberazione di Giunta Regionale n. 307 del 20 luglio 2020 con la quale si individua nel Dipartimento Regionale dell’Ambiente l‘Autorità competente all'adozione dei provvedimenti di verifica di assoggettabilità a VIA ex art 19 del D.Lgs. 152/2006, nonché all'adozione degli ulteriori provvedimenti, relativi a verifiche di assoggettabilità a VAS (art. 12 D.Lgs. 152/2006), Screening di valutazione di incidenza ex art. 5 D.P.R. n. 357/1997 e valutazione preliminare, di cui all'art. 6, comma 9, del D.Lgs. n.152/2006;

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VISTO il D.D.G. del 26 marzo 2020, n. 195 con il quale è stato approvato il Protocollo di Intesa ed il suo Allegato Tecnico, sottoscritto in data 06 febbraio 2020 dal Direttore Generale di ARPA Sicilia e dal Dirigente Generale del D.R.A., finalizzato all’espletamento della Verifica di Ottemperanza delle condizioni ambientali contenute nei provvedimenti di Valutazione Ambientale di competenza regionale;

VISTA la nota prot. D.R.A. n. 8963 del 13/02/2020 con la quale la Società MP Sicily 1 S.r.l., con sede legale in Corso Italia n. 302 - CAP 95129 - Catania (CT) (Partita IVA 05562610872 - PEC mpsicily1srl@impresapec.it) ha chiesto l’attivazione della procedura di Verifica di assoggettabilità a VIA ai sensi dell’art. 19 del D. Lgs 152/2006 e ss.mm.ii., per il “Progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico di potenza nominale AC pari a 4,375 kWp denominato “PAGANO” per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nel territorio del Comune di Ramacca (CT) in Contrada Margherito”, trasmettendo la seguente documentazione tecnico-amministrativa:

- RS00GIS0000A1.ZIP - SHAPE FILES;

- RS05SPA0006A1.PDF - ALLEGATO A;

- RS05AVV0003A0.PDF - AVVISO PUBBLICO;

- RS05AEG0008A1.PDF - PLANIMETRIA GENERALE;

- RS05SPA0007A1.PDF - ALLEGATO B;

- RS05SPA0005A1.PDF - STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE;

- RS04ADD0004A0.PDF - SCHEDA DI SINTESI VERIFICA;

- RS05IST0001A1.PDF - ISTANZA;

- RS05ROI0002A0.PDF - ONERI ISTRUTTORIA

VISTA la documentazione integrativa depositata sul Portale Ambientale in data 26/03/2020, trasmessa a seguito della richiesta di integrazione documentale prot. DRA 10857 del 21/02/2020, e formalizzata con PEC 18017 del 03/04/2020, consistente nei seguenti documenti tecnico-amministrativi:

- RS05ADD0021I2.PDF - INCARICO FTV PAGANO_MP SICILY DEVELOPMENT_AGRONOMO;

- RS05ADD0023I2.PDF - INCARICO FTV PAGANO_MP SICILY DEVELOPMENT_INGEGNERE;

- RS05ADD0022I2.PDF - INCARICO FTV PAGANO_MP SICILY DEVELOPMENT_ARCHITETTO;

- RS05ADD0024I2.PDF - INCARICO FTV PAGANO_MP SICILY DEVELOPMENT_NATURALISTA;

- RS05ADD0025I2.PDF - INCARICO FTV PAGANO_MP SICILY DEVELOPMENT_GEOLOGO;

- RS05ADD0026I2.PDF - DICH. VERIDICITÀ AGRONOMO;

- RS05ADD0027I2.PDF - DICH. VERIDICITÀ ARCHITETTO;

- RS05ADD0025I2.PDF - DICH. VERIDICITÀ GEOLOGO;

- RS05ADD0030I2.PDF - DICH. VERIDICITÀ NATURALISTA;

- RS05ADD0029I2.PDF - DICH. VERIDICITÀ INGENGNERE;

- RS05ADD0031I2.PDF - DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA ANTIMAFIA;

- RS05EPD0017I2.PDF - COMPUTO METRICO;

- RS05ADD0032I2.PDF - CRONOPROGRAMMA LAVORI;

- RS05ADD0033I2.PDF - CDU PAGANO;

- RS05ADD0034I2.PDF - VISURA MP SICILY 1 SRL AL 18-03-2020;

- RS05ADD0035I2.PDF - DICH. VERIDICITÃ VALORI COMPUTO METRICO E VALORE OPERE;

- RS05AEG0009I2.PDF - COROGRAFIA COMPLESSIVA AREA INTERVENTO 1-10000 A0;

- RS05AEG0015I2.PDF - COROGRAFIA ELETTRODOTTO-A0;

- RS05AEG0016I2.PDF - PIANO PARTICELLARE ELETTRODOTTO;

- RS05EPD0010I2.PDF - PARTICOLARI STRUTTURE DI SOSTEGNO-A1;

- RS05EPD0011I2.PDF - LAYOUT-A1;

- RS05EPD0012I2.PDF - PARTICOLARI CABINE ELETTRICHE E RECINZIONE-A1;

- RS05EPD0014I2.PDF - SCHEMA UNIFILARE-A1;

- RS05REL0013I2.PDF - RELAZIONE TECNICA IMPIANTO FOTOVOLTAICO CON DISMISSIONE;

- RS05REL0018I2.PDF - RELAZIONE COMPATIBILITÃ ELETTROMAGNETICA;

- RS05REL0019I2.PDF - RELAZIONE GEOLOGICA;

- RS05REL0020I2.PDF - RELAZIONE TECNICO AGRONOMICA;

- RS05EET0036I2.PDF - ELENCO ELABORATI TRASMESSI NELL'INTEGRAZIONE

VISTA la documentazione probante l’avvenuto pagamento degli oneri istruttori ai sensi dell’art. 91 della legge regionale 9/2015, per il rilascio del provvedimento di verifica di assoggettabilità ambientale;

VISTA la nota prot. D.R.A. n. 45030 del 04/08/2020 con la quale, esaminata la documentazione trasmessa dal proponente, è stata formalizzata agli Enti e alle Amministrazioni in indirizzo la comunicazione di procedibilità dell’istanza prot. D.R.A. n. n. 8963 del 13/02/2020 e di pubblicazione (unitamente all’allegata documentazione) sul Portale Ambientale di questo Assessorato ai sensi del comma 2 dell’art. 19 del D. Lgs. 152/2006, nonché la comunicazione di avvio del procedimento ai sensi degli artt. 7 e 8 della L. 241/90, e la formale trasmissione alla C.T.S. per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale, ai sensi di quanto previsto dall’art. 2 comma 2 lettera 13 del D.A. 57/Gab del 28/02/2020,della documentazione progettuale pervenuta ai fini dell’attività istruttoria di competenza;

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PRESO ATTO che la pubblicazione sul sito istituzionale di questo Assessorato è avvenuta in data 04/08/2020;

PRESO ATTO che, ai sensi del comma 4 dell’art. 19 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., non è pervenuta nessuna osservazione da parte del pubblico;

VISTA la nota prot. 32650 del 16/09/2020, acquisita al prot. DRA n. 53892 del 16/09/2020, con la quale l’Aeronautica Militare – Comando Scuole dell’A.M./3^Regione Aerea ha reso il proprio parere favorevole alla realizzazione del progetto;

VISTA la nota prot. 11766 del 01/10/2020, acquisita al prot. DRA n. 57057 del 01/10/2020, con la quale la Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Catania – U.O.S14.3 – “Sezione per i Beni paesaggistici e Demoetnoantropologici”, reitera quanto espresso nel parere prot. 1107/2020 EM del 16/04/2020, rilasciando la relativa autorizzazione prevista dall’articolo 146, comma 2 del D.Lgs 42/2004, alle condizioni espresse dalla U.O. 4 “Sezione per i beni archeologici” con nota prot. n. 22 EM-UO4 del 30/03/2020, nel suddetto parere contenute;

ACQUISITO il Parere della C.T.S. n. 397 del 10/12/2020, costituito da n. 11 pagine più n. 2 pagine di Foglio firme, trasmesso al Servizio 1 dalla C.T.S. con nota prot. D.R.A. n. 73563 del 14/12/2020;

PRESO ATTO che la C.T.S. con il Parere n. 397/2020, per le motivazioni e valutazioni esposte nello stesso, ha ritenuto che il “Progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico di potenza nominale AC pari a 4,375 kWp denominato “PAGANO” per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nel territorio del Comune di Ramacca (CT) in Contrada Margherito”, ai sensi dell’art. 19 del D.lgs 152/2006 e ss.mm.ii., debba essere assoggettato a Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) ex art.

23 del medesimo decreto;

RITENUTO, sulla base di quanto sopraesposto, di dovere disporre che il “Progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico di potenza nominale AC pari a 4,375 kWp denominato “PAGANO” per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nel territorio del Comune di Ramacca (CT) in Contrada Margherito” debba essere assoggettato al procedimento di V.I.A. ai sensi del comma 8 dell’Art. 19 del D.lgs 152/2006 e ss.mm.ii.

FATTI SALVI i vincoli e gli obblighi derivanti da ogni altra disposizione di legge e senza pregiudizio di eventuali diritti di terzi;

A TERMINE delle vigenti disposizioni

DECRETA Articolo 1

E’ assoggettato al procedimento di V.I.A., ai sensi dell’art. 23 del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii., il progetto denominato “Progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico di potenza nominale AC pari a 4,375 kWp denominato “PAGANO” per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nel territorio del Comune di Ramacca (CT) in Contrada Margherito”, proposto dalla Società MP Sicily 1 S.r.l., con sede legale in Corso Italia n. 302 - CAP 95129 - Catania (CT) (Partita IVA 05562610872 - PEC mpsicily1srl@impresapec.it – Codice Procedura 993).

Articolo 2

Costituisce parte integrante e sostanziale del presente decreto il Parere Tecnico Specialistico ambientale n.

397/2020 reso dalla C.T.S. per le autorizzazioni di competenza regionale durante la seduta del 10 dicembre 2020.

Articolo 3

Il presente decreto sarà pubblicato integralmente sul sito istituzionale di questo Assessorato e per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, in ossequio all’art. 98 comma 6 della L.R. 07/05/2015 n. 9 e nel Portale Valutazioni Ambientali di questo Dipartimento (https://si-vvi.regione.sicilia.it), Codice Procedura n.

993.

Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) entro il termine di giorni 60 (sessanta) giorni dalla data di pubblicazione nella G.U.R.S. o, in alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Regione Siciliana entro il termine di giorni 120 (centoventi) dalla medesima data di pubblicazione.

Palermo, 05/01/2021

f.to

Il Dirigente del Servizio 1 Salvatore Di Martino

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Repubblica Italiana Regione Siciliana Assessorato Territorio e Ambiente Commissione Tecnica Specialistica

per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale legge regionale n. 9 del 2015, art. 91

OGGETTO: Progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico di potenza nominale ac pari a 4,375 kWp (potenza di picco lato cc pari a 5,342 kwp), s.t.c., denominato Pagano, per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nel territorio del Comune di Ramacca (CT) in contrada Margherito.

Sigla Progetto: CT037IF00051 Proponente: MP Sicily 1 srl

Procedimento: Procedura di Verifica di Assoggettabilità a Valutazione Impatto Ambientale (VIA) ai sensi dell’art. 19 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.

Parere predisposto sulla base della documentazione e delle informazioni fornite dal Servizio 1 del Dipartimento Regionale Ambiente regione Siciliana e contenute nel portale regionale.

PARERE C.T.S. n. 397 /2020 del 10.12.2020

VISTO l’art. 91 della Legge Regionale n. 9 del 07 maggio 2015 recante “Norme in materia di autorizzazione ambientali di competenza regionale”, come integrato con l’art. 44 della Legge Regionale n. 3 del 17.03.2016;

VISTO il Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152 e ss.mm.ii.;

VISTO il D.P.R. n. 357 dell’08/03/1997 e s.m.i;

VISTO il DPR 13.06.2017 n. 120: Regolamento recante la disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo;

VISTO il D.A. n. 207/GABdel17 maggio 2016 – Costituzione della Commissione tecnica specialistica per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale e successive modifiche ed integrazioni;

VISTO il D.A. n. 57/GAB del 28/02/2020 che regolamenta il funzionamento della C.T.S. per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale;

VISTO il D.A. n. 295/GAB del 28/06/2019 che approva la “Direttiva per la corretta applicazione delle procedure di valutazione ambientale dei progetti”;

VISTO il D.A. n. 311/GAB del 23 luglio 2019, con il quale si è preso atto delle dimissioni dei precedenti componenti della Commissione Tecnica Specialistica (C.T.S.) e contestualmente sono stati nominati il nuovo Presidente e gli altri componenti della C.T.S.;

VISTO il D.A. n. 318/GAB del 31 luglio 2019 di ricomposizione del Nucleo di coordinamento e di nomina del vicepresidente;

VISTO il D.A. n. 414/GAB del 19 dicembre 2019 di nomina di nn. 4 componenti della CTS, in sostituzione di membri scaduti;

VISTO il D.A. n° 285/GAB del 3 novembre 2020, di nomina del Segretario della CTS;

RILEVATO che con DDG n. 195 del 26/3/2020 l’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente della Regione Siciliana ha approvato il Protocollo d’intesa con ARPA Sicilia, che prevede l’affidamento all’istituto delle verifiche di

Commissione Tecnica Specialistica - CT037IF00051 - Progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico di potenza nominale ac pari a 4,375 kWp (potenza di picco lato cc pari a 5,342 kwp), s.t.c., denominato Pagano, per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nel territorio del Comune di Ramacca (CT) in contrada Margherito. Proponente: MP Sicily 1 srl

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Repubblica Italiana Regione Siciliana Assessorato Territorio e Ambiente Commissione Tecnica Specialistica

per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale legge regionale n. 9 del 2015, art. 91

ottemperanza dei provvedimenti di valutazione ambientale di competenza regionale relative alle componenti: atmosfera;

ambiente idrico (limitatamente agli aspetti qualitativi); suolo e sottosuolo; radiazioni ionizzanti e non; rumore e vibrazione.

LETTO il citato protocollo d’intesa e le allegate Linee-guida per la predisposizione dei quadri prescrittivi.

LETTI i seguenti elaborati trasmessi dal proponente:

Incarico FTV Pagano MP SICILY DEVELOPMENT Agronomo Incarico FTV Pagano_MP SICILY DEVELOPMENT Architetto Incarico FTV Pagano_MP SICILY DEVELOPMENT Ingegnere Incarico FTV Pagano_MP SICILY DEVELOPMENT Naturalista Incarico FTV Pagano_MP SICILY DEVELOPMENT Geologo Dichiarazione Veridicità documenti prodotti Agronomo Dichiarazione Veridicità documenti prodotti Architetto Dichiarazione Veridicità documenti prodotti Ingegnere Dichiarazione Veridicità documenti prodotti Naturalista Dichiarazione Veridicità documenti prodotti Geologo Dichiarazione sostitutiva ANTIMAFIA_MP Sicily 1 Dichiarazione cronoprogramma lavori

CDU Pagano al 03-07-2019

Visura MP SICILY 1 SRL al 14-10-2019

Dich. Veridicità valori computo metrico e valore opere corografia complessiva area intervento 1-10000 – A0 Tav_C1_Computo FTV Pagano Ramacca

Tav_B7_Corografia Elettrodotto-A0 Tav_C3_Piano Particellare Elettrodotto-A4 Tav_B4_Particolari strutture di sostegno-A1 Tav_B3_Layout-A1

Tav_B5_Part Cabine elett e recinzione-A1 Tav_B6_Schema Unifilare-A1

Tav_A2_Relazione tecnica Impianto Fotovoltaico con dismissione Relazione Compatibilità Elettromagnetica

Relazione Geo FTV Pagano+cavidotto Relazione Tecnico Agronomica Allegato A

Allegato B

Planimetria generale

Studio Preliminare Ambientale Scheda di sintesi verifica Oneri istruttoria

Shape Files

VISTA la richiesta del Proponente di verifica di assoggettabilità a VIA, acquisita al prot. ARTA DRA n. 8963 del 13/02/2020, ai sensi dell’art. 19 del D.lgs. 152/2006 e smi.

VISTA la richiesta integrazione documenti trasmessa al proponente da parte del Servizio I del Dipartimento Regionale Ambiente della Regione Sicilia Prot DRA n. 10857 del 21.02.2020, in quanto la documentazione tecnica risultava carente: - Lettera incarico progettisti; - computo metrico – quadro economico; - Dichiarazione veridicità dei documenti contenuti nel computo metrico; - Dichiarazione valore opere; - Dichiarazione tecnico veridicità documentazione prodotta; -

Commissione Tecnica Specialistica - CT037IF00051 - Progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico di potenza nominale ac pari a 4,375 kWp (potenza di picco lato cc pari a 5,342 kwp), s.t.c., denominato Pagano, per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nel territorio del Comune di Ramacca (CT) in contrada Margherito. Proponente: MP Sicily 1 srl

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Dichiarazione antimafia; - Elenco elaborati; - Geolocalizzazione impianto; - Layout impianto e particolari costruttivi; - Cronoprogramma lavori; - Relazione impianto elettromagnetico; - Certificato di destinazione urbanistica; - Certificato camerale proponente; - Relazione Tecnico Agronomica; - Relazione Geologico-Ambientale; - Relazione opere dismissione impianto; - Schema elettrico; - Tracciato cavidotto; - Piano particellare.

VISTA la nota di integrazioni della documentazione richiesta da parte del Proponente alla nota prot. n. 10857 del 21.02.2020 e assunta al prot. DRA n. 18017 del 03.04.2020.

VISTA la Nota prot. 45030 del 04/08/2020 recante “Dichiarazione di procedibilità” dell’istruttoria da parte del RUP e ribadito che, ai sensi del D.A. n. 57/GAB del 28/02/2020, ogni connesso accertamento e valutazione è di competenza del Servizio I del Dipartimento Regionale Ambiente della Regione Sicilia.

RILEVATO che è decorso il termine previsto dal comma III dell’art. 19 TUA e non sono pervenute osservazioni.

VISTO il parere favorevole alla realizzazione dell’opera emesso dall’AERONAUTICA MILITARE - Ufficio Territorio e Patrimonio e acquisito con prot. ARTA n. 32650 del 16.09.2020, in quanto l’intervento non interferisce con compendi militari di questa F.A. né con vincoli eventualmente imposti a loro tutela, ai sensi dell’art. 334, comma 1, del D. Lgs.

66/2010.

VISTA la Nota della soprintendenza ai BB.CC.AA. di Catania, prot. n. 57057 del 01/10/2020, con la quale lo stesso ufficio chiarisce quanto segue:

RILEVATO che l’area su cui ricade l’impianto progettato è esente da vincoli paesaggistici nella sua maggiore superficie e tuttavia la stessa interseca brevemente a sud la fascia di rispetto del fiume Gallinello Margherito (art 142 lett c) del Codice e DA 031//GAB del 03/10/18 – Liv. Tut. 2 – cts 23c) ed è tangente a nord ad una vasta area interessata dall’art. 142 lett m) del Codice;

CONSIDERATO quanto espresso dalla U.O.4 Sezione per i beni archeologici, con nota prot. 22EM – UO4 del 30.03.2020 che recita: “CONSIDERATO che i lavori in oggetto ricadono in un area delimitata ai sensi del D.Lgs 42/2004 art 142 lett m, si prescrive che tutte le opere che prevedono scavi dovranno essere eseguite alla presenza di funzionari di questa Soprintendenza e, nel caso di contesti archeologici, potrà essere richiesto anche uno scavo manuale secondo il metodo stratigrafico. La ditta è pertanto tenuta ad inviare una comunicazione di inizio lavori a questa Soprintendenza con largo anticipo per concordare con il funzionario incaricato le attività lavorative. Si attende, per il parere di competenza, di ricevere progetto da parte di Terna relativo ai lavori che dovranno unire l’impianto alla cabina primaria AT/MT MINEO.”

Questa Soprintendenza rilascia relativa autorizzazione prevista dall’art. 146, comma 2, del Codice alle condizioni espresse dalla U.O.4 e a condizione che:

- non vengano effettuati movimenti di terra che trasformino i caratteri morfologici e paesaggistici;

- non vengano scaricati rifiuti, inerti e/o materiali di qualsiasi genere;

- non vengano aperte nuove strade e piste.

Eventuali modifiche che interessino l’aspetto esteriore dell’intervento dovranno essere preventivamente autorizzate dalla Scrivente. Non potrà essere rilasciata autorizzazione paesaggistica in sanatoria per quelle opere che abbiano determinato creazione od aumento di superfici utili o volumi, applicandosi, in tali casi, le previste sanzioni penali (articolo 181 del Codice).

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CONSIDERATO che la realizzazione ed esercizio di un impianto fotovoltaico della potenza di 4,375 kWp e di tutte le relative opere connesse ed infrastrutture, rientra tra le attività comprese nell’allegato IV alla Parte Seconda del D.Lgs.152/2006 e ss.mm.ii., e più precisamente al punto 2. Industria energetica ed estrattiva alla lettera b) “impianti industriali non termici per la produzione di energia, vapore ed acqua calda con potenza complessiva superiore a 1 MW”, pertanto sottoposto alla procedura di Verifica di assoggettabilità di cui all'art. 19 dello stesso decreto.

CONSIDERATO che il Proponente ha fornito una descrizione dei rapporti di coerenza del progetto con i seguenti atti di pianificazione e programmazione:

Piano regolatore del Comune di Ramacca (CT) - approvato con D. Dir. n. 527 del 23.07.2020, classifica i terreni:

le p.lle 259-260-257 del foglio 132 come area agricola “E”; area con terreno a pericolosità geologica “nulla”;

la part.lla 260, per la parte adiacente alla SP per un limite di ml. 20.00 dal nastro stradale, per la parte adiacente la strada comunale Sette Teste è soggetta ad inedificabilità per un limite di ml 10.00 dal nastro stradale, così come prescritto dal D L 30.04.1992 n. 285 del Nuovo Codice della Strada; la part.lla 259, per la parte adiacente alla SP 103 è soggetta ad inedificabilità per un limite di ml 20.00 dal nastro stradale, così come prescritto dal D L 30.04.1992 n. 285 del Nuovo Codice della Strada.

la p.lla 16 del foglio 130 come area agricola “E”; area con terreno a pericolosità geologica “nulla”; la part.lla 16, per la parte adiacente alla SP 103 e la SP 182 è soggetta ad inedificabilità per un limite di ml 20.00 dal nastro stradale, così come prescritto dal D L 30.04.1992 n. 285 del Nuovo Codice della Strada; per la parte adiacente la strada comunale Sette Teste è soggetta ad inedificabilità per un limite di ml 10.00 dal nastro stradale, così come prescritto dal D L 30.04.1992 n. 285 del Nuovo Codice della Strada.

CONSIDERATO che il Proponente afferma che:

L’area occupata dall’impianto non è sottoposta a vincoli ai sensi del D. Lgs. 42/2004 e s.m.i. ad eccezione di una piccolissima porzione di terreno che potrebbe ricadere all’interno del margine di zona sottoposta a tutela ai sensi dell’art. 142, comma 1 lett. c) del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i., si sottolinea però che in tale area non è prevista la posa di alcun componente o la realizzazione di alcun manufatto ad eccezione di un piccolo tratto della recinzione perimetrale del terreno;

L’area occupata dall’impianto non è sottoposta a vincoli ai sensi del R.D-L-1126 del 16.05.26 (Regolamento forestale);

L’area occupata dall’impianto non ricade in zone interessate da frane e dissesti diffusi, ai sensi del D.A.R.T.A.

(Decreto Assessorato Regionale Territorio Ambiente) 298/41 del 04/07/2000, come riportato nelle carte del PAI (Piano per l’Assetto Idrogeologico) della Regione Sicilia;

Il progetto ricade all'interno di aree sottoposte a vincolo idrogeologico di cui al R.D. 3267/23 gestito dall'Ispettorato Ripartimentale delle Foreste solo in due tratti sottostanti l’elettrodotto aereo.

L’area occupata dall’impianto non presenta corpi idrici superficiali e sotterranei destinati all’emungimento per scopi potabili, a protezione dei rischi di inquinamento del suolo e del sottosuolo, di cui al DPR 236/88 e DL 152/99 e s.m.i..

CONSIDERATO che relativamente ai Siti natura 2000 il Proponente afferma che l’area interessata dall’installazione dell’impianto non risulta gravata da vincoli quali: Parchi e riserve, SIC (Siti di Importanza Comunitaria), ZPS (Zone Di Protezione Speciale).

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CONSIDERATO che da un’analisi del portale cartografico della Regione Siciliana è stato possibile evidenziare che il progetto ricade a circa 5 km dal sito ZSC ITA060001 “Lago Ogliastro”; che non interessa Important Bird Area (IBA).

INQUADRAMENTO PROGETTUALE Descrizione dell’impianto

CONSIDERATO che la ditta proponente intende realizzare un impianto fotovoltaico della potenza di 4.375 kWp corredato di tutte le relative opere di connessione ed infrastrutture e di un sistema di vie d’accesso e comunicazione interne.

CONSIDERATO che il sito è localizzato nel Comune di Ramacca (CT), foglio 130 particella 16, foglio 132 particella 260 NCT. L’area totale sarà di 11.05 Ha.

Il campo fotovoltaico sarà costituito da 13.356 moduli di potenza nominale pari a 400 W. I moduli saranno suddivisi in 477 stringhe da 28 moduli ciascuna. Le stringhe saranno collegate a 25 inverters di potenza nominale pari a 175 kW (2inverters con 20 stringhe ciascuno, 23 inverters con 19 stringhe ciascuno). Gli inverters saranno distribuiti su 3 cabine di trasformazione BT/MT, ciascuna equipaggiata con un trasformatore da 1.500 kVA per innalzare la tensione da 800V a 20kV. A due dei tre trasformatori afferiranno 8 inverters da 175 kW per ciascuno (per una potenza in AC pari a 1.400,00 kW) mentre al terzo afferiranno 9 inverters da 175 kW. L’energia elettrica in uscita dalle 3 cabine di trasformazione sarà quindi convogliata ad un quadro di media tensione posizionato nel locale utente accanto alla cabina di consegna dalla quale partirà un elettrodotto aereo a 20 kV che porterà l’energia alla cabina primaria AT/MT MINEO.

Configurazione delle stringhe

Saranno previste 477 stringhe costituite da 28 moduli da 400 Wp collegati in serie, ogni stringa avrà pertanto una potenza alle STC di 11.200 W. Sulla base delle specifiche tecniche del modulo previsto la tensione nominale di ciascuna stringa è possibile calcolare i seguenti parametri: Tensione alla massima potenza VMPP (60°C) = 941 V; Tensione alla massima potenza VMPP (20°C) = 1106 V; Tensione a circuito aperto VOC (-10°C) = 1460 V; Corrente alla massima potenza IMPP (STC) = 10,34 A; Corrente di corto circuito ISC (STC) = 10,90 A. 3.4.2.

Configurazione degli Inverters

Sarà previsto l’uso di 25 Inverters di stringa di potenza nominale pari a 175 kW. Ciascun inverter sarà dotato di 9 MPPT con 18 ingressi DC (2 ingressi per MPPT). A 23 dei 25 inverters verranno collegate 19 stringhe per inverter (8 MPPT avranno una stringa per ciascun ingresso DC, 1 MPPT avrà una stringa su uno dei due ingressi e 2 stringhe in parallelo sull’altro). Ai rimanenti 2 inverters verranno collegate 20 stringhe per inverter (7 MPPT avranno una stringa per ciascun ingresso DC, 2 MPPT avranno una stringa su uno dei due ingressi e 2 stringhe in parallelo sull’altro). La tensione massima in ingresso per ciascun inverter sarà di 1.500 V (compatibile con la tensione ai capi delle stringhe nelle diverse condizioni di funzionamento); la corrente di corto circuito (ISC) massima per ciascun MPPT sarà di 40 A (compatibile con la ISC in ingresso anche nei casi in cui al MPPT saranno collegate 3 stringhe); la massima corrente IMPP in ingresso per l’inverter sarà di 26 A (sebbene la IMPP erogata dalle stringhe nel caso di 3 stringhe sullo stesso MPPT risulti superiore a tale valore si sottolinea che ciò non potrà causare alcun problema per l’inverter potendo tutt’al più causare leggere perdite della resa energitica in caso di forte irradiazione).

Cavi di collegamento

La distanza massima tra stringhe e inverter prevista nell’impianto sarà inferiore a 150 m. Il collegamento tra le stringhe e gli inverters verrà realizzato con cavi tipo H1Z2Z2-K interrati. L’utilizzo di cavi con sezione di 6 mm2 assicurerà una caduta di tensione sul collegamento in DC inferiore all’1%. In fase esecuta si potrà scegliere di utlizzare cavo solare con sezione di 10 mm2 per collegare le stringhe più distanti La distanza massima tra gli inverters e la cabina di trasformazione prevista nell’impianto sarà inferiore a 300 m. Il collegamento tra gli inverters e le cabine di trasformazione verrà

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realizzato con cavi tipo FG16R161120. L’utilizzo di cavi con sezione di 120 mm2 assicurerà una caduta di tensione sul collegamento BT in AC inferiore all’1,5%. La distanza massima tra le cabine di trasformazione e la cabina di consegna prevista nell’impianto sarà inferiore a 250 m. Il collegamento tra le cabine di trasformazione e la cabina di consegna verrà realizzato con cavo ARE4H5EX – 12/20 kV con sezione 185 mm2 ad elica visibile che verrà posato all’interno di scavi tali da garantire una profondità dell’estradosso del cavo non inferiore a 1 m.

Cabine di trasformazione

L’impianto sarà dotato di 3 cabine di trasformazione, ciascuna equipaggiata con un trasformatore da 1.500 kVA, con tensione di 20.000 V al primario e 800 V (tensione di uscita degli inverters) al secondario, protetto da un sezionatore fusibilato con fusible da 63 A. Le stesse cabine conterranno i quadri BT sui quali verrà effettuato il parallelo dei cavi im uscita dagli inverters. Le cabine saranno strutture prefabbricate in c.a.v. e avranno dimensioni 8,1 x 2,43 x 3,0 m.

Cabina di consegna

Sarà costituita da un box prefabbricato in c.a.v. del tipo omologato DG 2092 ed. 2 e conterrà gli scomparti elettromeccanici per il collegamento alla RTN e il vano misure. Nel locale utente accanto alla cabina di consegna verranno installate le apparecchiature MT dell’impianto.

Stima dei costi

Il costo previsto per la realizzazione dell’impianto, comprensivo sia di fornitura e posa in opera di tutti i componenti, nonché delle opere necessarie alla predisposizione e alla recinzione del terreno, è di € 3.365.715,00.

Piano di dismissione

Come prescritto dall’art. 12, comma 4 del D. Lgs. 387/2003 “Il rilascio dell'autorizzazione (…) deve contenere l'obbligo alla rimessa in pristino dello stato dei luoghi a carico del soggetto esercente”. La dismissione dovrà avvenire nel rispetto della normativa, anche in materia di sicurezza dei lavaoratori, vigente “pro tempore”. Di seguito vengono elencate le principali operazioni da eseguire per la dismissione dell’impianto: 1) Apertura dei dispositivi di sezionamento dell’impianto (DG e DDG sul lato MT, interruttori magnetotermici e sezionatori in AC sul lato BT, sezionatori AC e DC a bordo degli inverters); 2) Scollegamento delle stringhe tramite apertura dei connettori tipo multicontact; 3) Scollegamento cavi lato c.c. e lato c.a.; 4) Smontaggio moduli fotovoltaici dalla struttura di sostegno; 5) Impacchettamento moduli; 6) Smontaggio struttura metallica; 7) Rimozione del fissaggio al suolo (sistema a vite); 8) Smontaggio sistema di illuminazione; 9) Smontaggio sistema di videosorveglianza; 10) Rimozione cavi da canali interrati; 11) Rimozione pozzetti di ispezione; 12) Rimozione quadri e apparecchiature elettriche dalle cabine; 13) Rimozione manufatti prefabbricati; 14) Rimozione recinzione; 15) Consegna materiali a ditte specializzate allo smaltimento.

I componenti e i rifiuti derivanti dalle varie fasi della dismissione dell’impianto verranno recuperati o smaltiti attraverso ditte debitamente autorizzate nel rispetto della normativa vigente al momento. Per lo smaltimento dei rifiuti si terrà conto della classificazione degli stessi in base all’”Elenco dei rifiuti” istituito dall'Unione Europea con la Decisione 2000/532/CE (entrato in vigore il 1° gennaio 2002 così come modificato ed integrato dalla Decisione 2001/118/CE, 2001/119/CE, 2001/573/CE). I componenti tecnologici elettrici ed elettronici (inverters, moduli fotovoltaici, quadri e componenti elettrici) saranno smaltiti secondo la direttiva 2002/96/EC: WEEE (Waste Electrical and Electronic Equipment) – direttiva RAEE – recepita in Italia con il Dlgs 151/05. I moduli fotovoltaici, in particolare saranno smaltiti direttamente dal produttore. I cavi elettrici utilizzati saranno sfilati senza necessità di nuovi scavi o movimentazioni di terra; il rame o l’alluminio verranno completamente recuperate mentre verranno smaltiti i rivestimenti in plastica o mescola di gomma. I manufatti metallici (sostegni, recinzione, strutture in acciaio, ferro e alluminio) verranno completamente recuperati, i materiali edili (plinti, fondazioni, cabine etc..) verranno invece frantumati e smaltiti come

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inerti da ditte specializzate. Il tempo previsto per i lavori di dismissione dell’impianto e ripristino dello stato dei luoghi è di circa 2 mesi.

Ripristino dello stato dei luoghi

La realizzazione dell’impianto fotovoltaico non comporterà alterazioni significative dello stato del sito, tuttavia al termine della fase di dismissione e demolizione delle strutture e dei tralicci, si provvederà quindi al ripristino di luoghi utilizzati, come previsto anche nel comma 4 dell’art.12 del D. Lgs. 387/2003. Sarà assicurato quindi il totale ripristino del suolo agrario originario, anche mediante pulizia e smaltimento di eventuali materiali residui, quali spezzoni o frammenti metallici, frammenti di cemento, ecc.. Non sarà necessario procedere a nessuna demolizione di fondazioni in quanto non si utilizzano elementi in cls gettati in opera. Le polifere ed i pozzetti elettrici verranno rimossi tramite scavo a sezione obbligata che verrà poi nuovamente riempito con il materiale di risulta. I costi previsti “a corpo” per la dismissione dell’impianto sono pari a € 410.000,00.

CONSIDERATO che nello SPA vengono descritte le caratteristiche del CAVIDOTTO E SOTOSTAZIONE, ed in particolare:

All’impianto fotovoltaico è stato assegnato un punto di consegna a poco più di 7km di distanza dal sito d’installazione.

Il cavidotto aereo previsto per il collegamento alla sottostazione si dovrebbe sviluppare in direzione est sud est per arrestarsi poco più a sud del centro abitato di Ramacca. Secondo un modello previsionale di sviluppo lineare il cavidotto di lunghezza complessiva 7,5km dovrebbe attraversare per la maggior parte del suo tragitto “aree a seminativi non irrigue” per una lunghezza di 6.877 metri mentre un tratto pressappoco centrale e per una lunghezza di 630 metri attraversa aree “Rocce nude, falesie, rupi affioramenti” (CORINE LAND – COVER Sicilia). Il punto di consegna (sottostazione) è in area già infrastrutturata da Enel.

INQUADRAMENTO AMBIENTALE

RILEVATO che il Proponente, in merito ai possibili impatti, nella TAV A2 - Relazione Tecnica di Impianto FV allegato al progetto si evince quanto segue:

L’intero perimetro del sito, verrà totalmente delimitato da una barriera alberata e da vegetazione autoctona presente nel sito in modo da occupare la fascia di 10 metri appositamente creata per non disporre le stringhe a ridosso del perimetro dello stesso.

Impatto relativo alla fase di realizzazione dell’impianto Impatto acustico

Le attività di cantiere produrranno un incremento della rumorosità nelle aree interessate. Tali incrementi interesseranno comunque brevi periodi di tempo e saranno limitati alle ore diurne, al fine di contenere il potenziale disturbo arrecato dalle emissioni sonore. La fonte di rumore è individuabile nell’utilizzo di attrezzature specifiche e dal traffico veicolare dovuto alle attività di cantiere.

Rifiuti

Considerato il fatto che tutti i componenti utilizzati sono prefabbricati, durante la fase di costruzione saranno prodotte modeste quantità di rifiuti, qualitativamente classificabili come rifiuti non pericolosi, in quanto originati prevalentemente da imballaggi; sarà comunque prevista la differenziazione tra rifiuti di origine ferrosa e non ferrosa. I rifiuti prodotti verranno conferiti ad idonei impianti di smaltimento o recupero, ai sensi delle disposizioni delle norme vigenti.

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RILEVATO che il Proponente, in merito ai possibili impatti, nello Studio Preliminare Ambientale allegato al progetto si evince quanto segue:

Analisi ambientale La totalità del territorio esaminato è di 463 ettari (areale di studio) come si evince dal grafico sottostante il paesaggio risulta costituito prevalentemente da seminativo non irriguo (86%) e colture temporanee e permanenti (11%), mentre porzioni minime di territorio sono occupate da bacini irrigui e vegetazione arbustiva-erbacea ambienti seminaturali di interesse naturalistico. Complessivamente l’analisi del territorio mostra un ambiente fortemente antropizzato da colture cerealicole che impoveriscono il contesto ecosistemico.

L’analisi del paesaggio ad entrambe le scale di indagine (ALLEGATO A e B) non evidenzia altri impianti per la produzione di energie alternative per cui il progetto in esame non aumenta il carico ambientale del territorio. Il progetto non prevede movimentazione inerti se non quelli strettamente necessari alla realizzazione della viabilità interna per cui non saranno utilizzate risorse naturali durante le fasi di realizzazione e messa in funzione. L’impianto per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti prodotti sarà realizzato sulla base delle normative vigenti mentre non si prevedono importanti disturbi ambientali sia durante la fase di cantiere (che verrà eseguita lontano dai periodi riproduttivi delle specie presenti sul territorio) sia in fase di esercizio.

Per quanto riguarda la sensibilità ambientale del territorio non si prevede un sostanziale cambiamento del paesaggio, le aree di rete natura 2000 sono molto distanti, l’unico effetto è rappresentato dalla sottrazione di suolo da parte dell’impianto che rientra nell’area a seminativo non irriguo e che inciderà con la riduzione della patch ambientale per una percentuale del 2,5% dell’areale di studio, non interferendo nella frammentazione dell’ecomosaico. Due corridoi ecologici si trovano a sud (fiume del Ferro) e a Nord con il torrente che scorre nel “Vallone della Signora” ad una distanza rispettivamente 1.3km e 800m dal perimetro dell’impianto. I Bacini irrigui rappresentano il 2% della superficie all’interno dell’areale di studio e costituiscono delle “stepping stones” nell’ecomosaico del territorio in esame.

Analisi vegetazionale e floristica dell’area d’intervento

Sulla base delle caratteristiche climatologiche delle formazioni esistenti e delle caratteristiche pedologiche, la vegetazione potenziale del sito in esame è caratterizzata da “macchia sempreverde con dominanza di olivastro e carrubo” così come è possibile osservare nella “Carta della vegetazione potenziale delle Linee Guida del Piano Territoriale Paesistico Regionale”. La realtà vegetazionale dell’ area è diversa a causa dei disboscamenti che sono avvenuti in passato, dei continui incendi dolosi che avvengono durante le stagioni secche e dell’uso del suolo a scopo agricolo che ne ha modificato la caratteristica macchia mediterranea.

Raggruppamento a Acicula comune: AGGR. A SCANDIX PECTEN-VENERIS. Nel periodo primaverile le colture legnose (uliveti, mandorleti, ecc) ed erbacee (campi di fave, piselli, ecc.) presentano una vegetazione infestante marcatamente nitrofila, riferibile al PolygonoChenopodietalia. Questo ordine risulta ampiamente distribuito nell'Europa media e atlantica, dove è legato' a colture sarchiate su suoli umidi ricchi in argilla ed ha il suo optimum vegetativo nel periodo estivo. Nell'area mediterranea invece gli aspetti riferibili al suddetto ordine hanno la loro massima espressione in primavera e si sviluppano su qualsiasi tipo di substrato. Fra le specie caratteristiche, nell'area di M. Villanuova, dell'ordine si rinvengono, Calendula arvensis, Euphorbia helioscopia, Lamium amplexicaule, Erodium cicutarium, Brassica fruticolosa, ecc. Questa vegetazione infestante caratterizzata prevalentemente dalla dominanza di Scandix pecten-veneris. Inoltre sono presenti seppure in piccole aree due tipologie di vegetazione naturale, quella degli incolti (Aggr. a Elaeosalinum asclepium). Le specie presenti sono tipiche dei terreni che hanno subito rimaneggiamenti e fertilizzazioni le ricolonizzazioni da parte delle specie selvatiche pioniere sono ancora lontane dalle prime successioni ecologiche che iniziano il processo di naturalizzazione. Non sono presenti nemmeno le specie che hanno comunque un ruolo ecologico importante, possedendo un apparato radicale profondo e resistente hanno il ruolo di rallentare l’erosione e quindi la conservazione del suolo. Dall’esame botanico i rilievi effettuati all’interno del sito d’istallazione dell’impianto non rilevano specie appartenenti alle emergenze botaniche isolate.

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per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale legge regionale n. 9 del 2015, art. 91 Assetto faunistico

I territori destinati all’impianto sono prevalentemente aree destinate all’agricoltura, intervallate da appezzamenti di terra incolta, quindi la fauna presente è tipica di zone a bassa biodiversità per effetto dell’intervento dell’uomo con l’alterazione della caratteristica macchia mediterranea. Di seguito ci sono le ceck list delle specie rinvenute e/o probabilmente rinvenibili, con particolare riferimento all’avifauna, affiancando a ciascuna specie lo stato di conservazione e il tipo di habitat nella quale vive.

GLI ANFIBI

Tra gli anfibi risultano: tre specie a basso rischio, una non minacciata, la “Hyla intermedia” o Raganella risulta essere vulnerabile. Quest’ultima, nel contesto territoriale preso in considerazione, non subirà alcun disturbo dalla presenza dall’impianto, perché legata a biotopi umidi con copertura arborea non coincidenti con i siti destinati alle strutture per la trasformazione dell’energia rinnovabile.

I RETTILI

I rettili sono tra i gruppi che godono delle migliori condizioni popolazionali, poiché la nostra regione conserva ancora i loro habitat, delle dodici specie presenti sul territorio, solo due sono a basso rischio. Pur sottraendo territorio a molte di queste specie, l’impianto non ricopre totalmente tutta l’area a disposizione con la conseguenza che le strutture diventeranno aree nascondiglio dall’attacco dei predatori.

I MAMMIFERI

Il sito non ha particolari caratteristiche litologiche tali da ospitare molte delle specie di seguito descritte, comunque molte di queste usano il territorio per il foraggiamento o passaggio. La poca estensione territoriale è uno dei fattori che limitano l’interferenza che l’impianto ha sui mammiferi.

GLI UCCELLI

Le specie rinvenute o rinvenibili descritte nella scheda di seguito, sono la maggior parte di habitat di prateria mediterraneo, alcune di elevata importanza ambientale come la calandrella e la calandra, ma tali habitat sono enormemente estesi sul territorio siciliano e l’impianto sottrae una porzione di territorio assolutamente trascurabile. La presenza di aree fluviali e bacini irrigui nelle immediate vicinanze assicura la presenza di specie limicole inserite nell’allegato II della direttiva comunitaria, specie che non necessitano di particolari interventi di protezione.

ESAMINATO il progetto e la documentazione prodotta.

VALUTATO che l’intervento risulta compatibile con gli strumenti di programmazione esaminati dal Proponente; non ricade, inoltre, in aree perimetrate da siti Natura 2000, né presenta caratteristiche tali da determinare effetti pregiudizievoli su queste ultime.

RILEVATO che il Proponente non ha fornito un’analisi delle componenti ambientali interessate dall’intervento; non ha effettuato una descrizione dei possibili impatti, nelle diverse fasi (di cantiere, esercizio e dismissione), nonché le connesse misure di mitigazione; non ha, infine, valutato gli impatti complessivi integrati e l’alternativa zero.

CONSIDERATO che lo Studio Preliminare Ambientale non è stato redatto in conformità ai contenuti dell’Allegato IV-bis alla Parte Seconda del TU Ambientale. Non stata effettuata un’analisi dei fattori ambientali al fine di definire specifici indicatori che permettano di stimare nell’assetto ante, in corso e post operam e i potenziali impatti del progetto sulle stesse.

VALUTATO che, nella documentazione prodotta (v. Studio Preliminare Ambientale e Relazione Tecnica Impianto FV), non viene effettuata una analisi sullo stato dell’ambiente e su i possibili impatti che l’opera in progetto determina su di essi ed in

Commissione Tecnica Specialistica - CT037IF00051 - Progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico di potenza nominale ac pari a 4,375 kWp (potenza di picco lato cc pari a 5,342 kwp), s.t.c., denominato Pagano, per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nel territorio del Comune di Ramacca (CT) in contrada Margherito. Proponente: MP Sicily 1 srl

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Repubblica Italiana Regione Siciliana Assessorato Territorio e Ambiente Commissione Tecnica Specialistica

per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale legge regionale n. 9 del 2015, art. 91

particolare non vengono analizzati i possibili impatti sui fattori ambientali (Atmosfera, Suolo e sottosuolo, Biodiversità, Paesaggio, Patrimonio culturale) e sugli agenti fisici (Rumori, vibrazioni, campi elettromagnetici, inquinamento luminoso).

VALUTATO che nella documentazione prodotta, non vengono descritte le misure di mitigazione che la Ditta intende adottare al fine di prevenire e/o ridurre possibili impatti sui fattori ambientali e sugli agenti fisici.

CONSIDERATO e VALUTATO che tra la documentazione prodotta non è presente il Piano di Cantierizzazione. Che lo stesso rappresenta uno strumento necessario ad analizzare i possibili impatti che le opere di progetto possono determinare sulle componenti ambientali e le rispettive misure di mitigazione che il Proponente intende applicare in tale fase, con particolare attenzione al rischio di inquinamento chimico di suolo e sottosuolo.

RILEVATO che in merito alla componente interferenze elettromagnetiche (v. Relazione Compatibilità Elettromagnetica), il Proponente ribadisce che l’impianto in progetto non genererà interferenze tali da creare impatto sulla popolazione in quanto gli impianti risultano lontani da nuclei abitati.

CONSIDERATO che dalla Relazione Tecnica Impianto FV in riferimento al cavidotto di collegamento, si evince che la ditta intende realizzare un tratto aereo di lunghezza di 7.5 km che dovrebbe attraversare per la maggior parte del suo tragitto “aree a seminativi non irrigue” per una lunghezza di 6.877 metri mentre un tratto pressappoco centrale e per una lunghezza di 630 metri attraversa aree “Rocce nude, falesie, rupi affioramenti”.

VALUTATO che per la realizzazione del cavidotto aereo, il Proponente avrebbe dovuto presentare elaborati relativi alla strutturazione delle fondazione dei pali di sostegno e uno studio in merito alle terre e rocce da scavo. Che lo stesso elettrodotto aereo determina tra l’altro un impatto significativo sulla componente paesaggio e fauna.

VALUTATO che, nel caso del cavidotto aereo (7.5 Km), in fase di progettazione esecutiva, la Ditta deve prevedere la sostituzione con un cavidotto interrato al fine di mitigare l’impatto che questo può determinare sulla componente paesaggio, fauna ed emissioni elettromagnetiche.

VALUTAZIONI FINALI

VALUTATO che la documentazione presentata dal Proponente non è conforme all’IV bis del TUA (richiamato dall’art. 19 TUA) e non consente di valutare gli eventuali impatti conseguenti alla realizzazione dell’intervento. Lo SPA è del tutto carente e ben distante dai contenuti minimi previsti dalla norma.

VALUTATO che lo Studio Preliminare Ambientale, proposto dalla Ditta MP Sicily 1 srl, non descrive tutti i probabili effetti rilevanti del progetto sull’ambiente, con particolare riferimento alle emissioni previste, alla produzione di rifiuti, di polveri e all’uso delle risorse naturali, in particolare suolo, territorio, acqua e biodiversità.

VALUTATO che lo stesso Studio Preliminare Ambientale non tiene conto dei risultati disponibili di altre pertinenti valutazioni degli effetti sull’ambiente effettuate in base alle normative europee, nazionali e regionali e non contiene una descrizione delle misure previste per evitare o prevenire quelli che potrebbero altrimenti rappresentare impatti ambientali significativi e negativi. Non effettua, inoltre, una analisi dei possibili impatti con altri impianti presenti nell’area vasta (effetto cumulo) e l’alternativa zero.

CONSIDERATO che il Proponente:

classifica l’area di progetto come area agricola coltivata a pascolo per colture non di pregio;

− che gli agro-ecosistemi ricoprono un ruolo fondamentale in questo territorio e rappresentano l’habitat per molti esseri viventi.

CONSIDERATO che il Proponente afferma che:

-

l’intervento è compatibile con la destinazione urbanistica dell’area, classificata come zona omogenea “E” verde

Commissione Tecnica Specialistica - CT037IF00051 - Progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico di potenza nominale ac pari a 4,375 kWp (potenza di picco lato cc pari a 5,342 kwp), s.t.c., denominato Pagano, per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nel territorio del Comune di Ramacca (CT) in contrada Margherito. Proponente: MP Sicily 1 srl

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per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale legge regionale n. 9 del 2015, art. 91 agricolo;

-

l’impianto non ricade all’interno di ambiti di tutela paesaggistica;

-

l’impianto non ricade in aree tutelate come parchi e riserve naturali.

RILEVATO che l’area dell’impianto pur essendo esente da vincoli paesaggistici nella sua maggiore superficie ma tuttavia la stessa interseca brevemente a sud la fascia di rispetto del fiume Gallinello Margherito (art 142 lett c) del Codice e DA 031//GAB del 03/10/18 – Liv. Tut. 2 – cts 23c) ed è tangente a nord ad una vasta area interessata dall’art. 142 lett m) del Codice (Nota della Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Catania, prot. n. 57057 del 01/10/2020).

VALUTATO che a detta del Proponente nella porzione a sud dell’impianto a limite dell’area tutelata, non è prevista la posa di alcun componente o la realizzazione di alcun manufatto.

VALUTATO che tra la documentazione di progetto non vengono analizzati le volumetrie e l’uso delle terre e rocce di scavo ai sensi del DPR 12/2017.

VALUTATO che l’intervento non prevede alcuna mitigazione specifica, oltre alla fascia arborea perimetrale obbligatoria exPEARS.

CONSIDERATO E VALUTATO conclusivamente che, alla luce della documentazione prodotta e tenendo conto dei criteri di cui all’Allegato IV-bis del Codice dell’Ambiente, non è possibile escludere che l’intervento proposto determini impatti significativi sull’ambiente.

VALUTATO conclusivamente che il “Progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico di potenza nominale ac pari a 4,375 kWp (potenza di picco lato cc pari a 5,342 kwp), s.t.c., denominato Pagano, per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nel territorio del Comune di Ramacca (CT) in contrada Margherito” ha possibili impatti ambientali significativi.

La Commissione Tecnica Specialistica per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale Tutto ciò VISTO, CONSIDERATO E VALUTATO

ESPRIME

parere di assoggettabilità a VIA del “Progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico di potenza nominale ac pari a 4,375 kWp (potenza di picco lato cc pari a 5,342 kwp), s.t.c. denominato Pagano, per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nel territorio del Comune di Ramacca (CT) in contrada Margherito”, proposto dalla ditta MP Sicily 1 srl.

Commissione Tecnica Specialistica - CT037IF00051 - Progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico di potenza nominale ac pari a 4,375 kWp (potenza di picco lato cc pari a 5,342 kwp), s.t.c., denominato Pagano, per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nel territorio del Comune di Ramacca (CT) in contrada Margherito. Proponente: MP Sicily 1 srl

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