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Piano dell Offerta Formativa Triennale A.S

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Academic year: 2022

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ISTITUTO COMPRENSIVO “DON CHENDI”

Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado

http://www.icdonchendi.gov.it [email protected]

P.T.O.F.

Piano dell’Offerta Formativa Triennale

A.S. 2019 -2022

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2

INDICE

INDICE ...

COS’E’ ...

LINEE GUIDA ...

VISION ………..………...

MISSION ...

IDENTITA' DELL’ISTITUTO ...

CARTA D’IDENTITÀ...

ORGANIZZAZIONE ISTITUTO ...

INUMERI DELL’ISTITUTO ...

AREA DIRETTIVA E GESTIONALE ...

COMITATO VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DOCENTI ...

AREA DIDATTICA ...

PROGETTO EDUCATIVO - DIDATTICO D’ISTITUTO...

INTEGRAZIONE E INCLUSIONE ...

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI ...

RECUPERO DISCIPLINARE ...

RAPPORTO SCUOLA FAMIGLIA ...

AMBIENTI DI APPRENDIMENTO ...

GLI ORDINI DI SCUOLA E I PLESSI ...

LA SCUOLA DELL’INFANZIA ...

LA SCUOLA PRIMARIA ...

LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ...

INDIRIZZI PROGETTUALI DEL POF ...

CONTINUITÀ ...

ORIENTAMENTO ...

INDIRIZZO MUSICALE ...

ED. AMBIENTALE ...

ED. ALLA SALUTE ...

ED. ALLA SICUREZZA ...

ED. ALLA LEGALITÀ ...

ATTIVITÀ SPORTIVE...

INTEGRAZIONE COL TERRITORIO ...

PIANO NAZIONALE DI SCUOLE DIGITALI ...

PIANO DI INTERVENTO TRIENNALE DELL’ANIMATORE DIGITALE...

REGOLAMENTO PER L’UTILIZZO DELLE RISORSE TECNOLOGICHE E DI RETE ...

FORMAZIONE E AGGIORNAMENTI ...

CONVENZIONI, RETI E PROGETTI IN RETE ...

PROGETTI CON ENTI ESTERNI ...

MONITORAGGIO DEL PTOF - AUTOANALISI D’ISTITUTO – NUCLEO DI VALUTAZIONE ...

SNV ...

DOCUMENTAZIONE ...

I DOCUMENTI...

SITO WEB ...

2 3 5 6 6 8 9 10 11 12 18 19 20 21 24 37 37 38 38 38 43 52 63 63 64 64 66 66 66 67 67 68 69 70 75 76 76 77 79 79 81 81 82

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Cos’è

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) è “il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale” di ogni istituzione scolastica.La riforma della scuola, legge 107 del 15 luglio 2015, ha, infatti, previsto che:

“Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il piano triennale dell’offerta formativa, rivedibile annualmente. Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia.

Il Piano è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dell’indirizzo di studi determinato a livello nazionale e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell’offerta formativa.

Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, valorizza le corrispondenti professionalità e indica gli insegnamenti e le discipline tali da coprire:

α) Il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell’organico dell’autonomia, sulla base del monte orario degli insegnamenti e sul numero degli alunni con disabilità.

β) Il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa

Il Piano indica altresì il fabbisogno relativo ai posti del personale ATA, il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali nonché i piani di miglioramento dell’Istituzione scolastica.

Il Piano assicura l’attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori su tali tematiche.

Il Piano contiene la programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e ATA, nonché la definizione delle risorse occorrenti in base alla quantificazione disposta per le istituzione scolastiche. Il piano può essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre.

Il Piano è elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal D.S.

Il Piano è approvato dal Consiglio di Istituto.”

Legge 107, art. 1 cc. da 12 a 17

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Obiettivi che si prefigge l’Istituto Comprensivo, in ottemperanza alla L.107/15

valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche,

potenziamento delle competenze matematiche e scientifiche;

potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell’arte e nella storia dell’arte,

sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri;

sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale e delle attività culturali;

• potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport;

• sviluppo delle competenze digitali degli studenti;

• potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

• prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo;

• potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l’applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca il 18 dicembre 2014;

• valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale;

• alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali, con l’apporto delle famiglie e dei mediatori culturali.

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LINEE GUIDA

Le linee guida che definiscono il Piano dell’Offerta Formativa del nostro Istituto Comprensivo, proposte dal Dirigente Scolastico al Collegio Docenti, in un’ottica di condivisione delle finalità che guidano la linea educativo-didattica della scuola, e da esso elaborate e approvate, con delibera n. 437 del 11/09/2015, sono state, poi, approvate anche dal Consiglio d’Istituto, delibera n. 10 del 16/11/2015, e sono le seguenti:

Sviluppare i concetti di identità, appartenenza, cittadinanza attiva e solidarietà o Educazione alla salute ed alla sicurezza

o Educazione alla legalità

o Consiglio Comunale dei Ragazzi

o Inserimento e integrazione di alunni diversamente abili o Inserimento e integrazione di alunni di altra nazionalità

o Personalizzazione di interventi al fine di ridurre le situazioni di difficoltà

Sviluppare le abilità, la padronanza dei vari linguaggi e le competenze e, in quest’ottica, costruire i curricoli

o Potenziamento delle dotazioni informatiche

o Potenziamento dell’insegnamento delle lingue europee o Potenziamento del linguaggio musicale

Integrare le dimensioni disciplinari e trasversali del curricolo

o Potenziamento delle attività di continuità fra i diversi ordini di scuola o Potenziamento di dipartimenti disciplinari

o Attenzione alla qualità degli ambiti educativi e alla preparazione di contesti di apprendimento stimolanti e motivanti (star bene a scuola)

Sviluppare le potenzialità e il legame di tipo formativo del territorio di appartenenza o Progetti di integrazione nel territorio (Educazione ambientale …)

o Progetti in rapporto con le Forze dell’Ordine

o Intensificazione dei rapporti con Associazioni e Agenzie del territorio (Biblioteche, AGEA, CADF, WWF...)

Valorizzare il ruolo educativo della famiglia ed integrarlo con quello della scuola e delle altre organizzazioni formative

o Potenziamento dell’offerta di azioni formative e di scambio scuola famiglia o Miglioramento dei processi di comunicazione (Sito dell’Istituto)

o Attività di orientamento e potenziamento degli interventi sulle situazioni di disagio scolastico (Legge reg. 1397)

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LA VISION

La scuola pone al centro dei suoi obiettivi la formazione, l’apprendimento e l’insegnamento in condizioni di serenità e benessere.

L’organizzazione delle attività s’impernia sulla spinta motivazionale ad insegnare e ad apprendere, in un rapporto fra adulto e bambino/ragazzo che abbia come sfondo l’emozione del

conoscere e il desiderio dell’apprendere.

Lo stile d’insegnamento terrà conto dei bisogni educativi tipici dei bambini/ragazzi della società contemporanea:

∗ bisogno di rispetto della loro personalità e della maturazione dell’identità personale; dei loro punti di vista, delle esperienze e dei tempi di apprendimento;

∗ bisogno di essere riconosciuti come persona nella loro specificità e identità;

∗ bisogno di comunicazione positiva e rassicurante tesa a favorire lo sviluppo di sensazioni di fiducia e autostima;

∗ bisogno di tempo degli adulti a loro dedicato, sia in momenti di socializzazione che in momenti di rapporto individuale;

∗ bisogno di adulti di riferimento, responsabili e facilitatori;

∗ bisogno di stabilità e coerenza nei messaggi relazionali e chiarezza nelle diversità di comportamento degli adulti;

∗ bisogno di avere più modelli di identificazione;

∗ bisogno di socializzare e comunicare;

∗ bisogno di sperimentare momenti di autonomia e di confronto attraverso l’uso di strumenti democratici e di partecipazione e di riunione;

∗ bisogno di essere aiutati ad integrare le diverse esperienze per avviarsi ad una progressiva consapevolezza e autonomia;

∗ bisogno del gioco (nei primi anni) per un corretto rapporto con i coetanei e come clima di

“sfondo” nelle attività didattiche.

LA MISSION

La scuola garantisce a tutti gli alunni una formazione improntata allo sviluppo delle capacità di cooperare, di essere solidali, di inserirsi nella società con spirito critico e consapevole di fronte alle complessità e ai mutamenti, rispettando il valore della democrazia e della dignità dell’uomo, indipendentemente dalla religione, dall’etnia, dallo stato sociale e dal sesso.

La scuola garantisce a tutti gli alunni un percorso di costruzione della conoscenza che utilizza, in una prima fase, l’esperienza diretta, e successivamente l’esperienza mediata, come strumenti per mettersi in relazione con i sistemi simbolico-culturali, al fine di sviluppare le capacità di fare, capire, prendere decisioni e progettare.

La scuola è strumento per la costruzione dell’identità personale e rispetta i bisogni dei bambini e dei ragazzi, offrendo una situazione formativa in condizioni di serenità e di benessere, considerando i diversi punti di partenza, le fasi evolutive dello sviluppo cognitivo e comportamentale nelle diversità, il bisogno di sapere e di comprendere, d’imparare ad apprendere, impadronendosi di strumenti comportamentali e cognitivi atti a sviluppare l’autonomia personale.

La scuola interagisce con la famiglia nel riconoscimento dei bisogni del bambino/ragazzo e, pur nella diversità dei ruoli, si raccorda sugli intenti educativi, in un rapporto di fiducia e di reciproca collaborazione, nel comune obiettivo di favorire uno sviluppo armonico della personalità dell’alunno.

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La scuola è centro di cultura rispetto al territorio, interagisce e si raccorda con le altre istituzioni ed organismi culturali, con l’obiettivo di promuovere al suo interno iniziative di rilevanza formativa e di assumere nei suoi piani educativi le opportunità formative offerte, favorisce l’apporto culturale delle famiglie, offre i suoi locali per i bisogni o interessi socio-culturali, pubblicizza iniziative culturali e sociali avanzate dall’Amministrazione locale e da altri Enti, promuove contatti con le altre scuole, stabilisce collegamenti con l’Azienda Sanitaria Locale per interventi di medicina preventiva, di educazione sanitaria e alimentare e di educazione alla sicurezza.

La scuola è pure l’ambiente nel quale il bambino/ragazzo acquisisce progressivamente autonomia nelle scelte, anche attraverso momenti di partecipazione democratica, imparando il senso di responsabilità.

La scuola, attraverso la collaborazione operativa di tutti i soggetti coinvolti nel processo educativo (insegnanti, genitori, alunni), promuove la pratica di comportamenti corretti nelle relazioni interpersonali, attivando pratiche di democrazia; promuove la pratica di comportamenti consapevoli nella cura di sé e dell’ambiente, attivando progetti riguardo la salute e l’alimentazione, l’educazione ai consumi e il rispetto dell’ambiente naturale e degli spazi condivisi.

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L’IDENTITÀ DELL’ISTITUTO

L’Istituto Comprensivo “Don Chendi” di Tresignana nasce nell’a.s. 2000/2001, come conseguenza del piano per il dimensionamento delle istituzioni scolastiche, attraverso la riunione, sotto un’unica dirigenza, delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado dei Comuni di Tresigallo, Formignana e Jolanda di Savoia.

Il bacino geografico d’utenza dell’Istituto Comprensivo “Don Chendi” di Tresigallo, con le sezioni associate di Formignana e di Jolanda di Savoia, è costituito da un territorio di ragguardevole vastità

comprendente i due comuni di Tresignana e Jolanda, con le rispettive frazioni:

o Tresignana: Final di Rero, Rero, Roncodigà (località Tresigallo); Brazzolo (località Formignana),

o Jolanda di Savoia: Gherardi, Contane.

Caratteristiche socio-economiche del territorio

L’ambiente in cui l’Istituto opera è prevalentemente agricolo; non esistono nel territorio industrie di una certa rilevanza, anche se numerosi sono i lavoratori dipendenti del settore industriale inseriti prevalentemente nelle fabbriche di Ferrara, Copparo e Bologna. Abbastanza diffuso è il fenomeno della disoccupazione, soprattutto riferito alla manodopera femminile, impegnata per lo più in lavori bracciantili stagionali. Il reddito della popolazione si è abbassato rispetto alla media nazionale, con una conseguente flessione del tenore di vita.

L’emigrazione, in passato più consistente, si è ridotta negli ultimi anni; in particolare per Tresignana, dove si registra una leggera tendenza immigratoria, legata all’impiego in occupazioni lavorative bracciantili.

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CARTA D’IDENTITÀ

Ufficio di segreteria e Presidenza: via Franceschini, 2 – 44039 Tresigallo (FE).

Telefono 0533/607773

Telefono e fax segreteria: 0533/ 607748 E-mail Istituto: [email protected]

Sito internet Istituto: http://www.icdonchendi.gov.it ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO:

Il Dirigente scolastico, i Collaboratori del Dirigente, i Responsabili di plesso ricevono previo appuntamento telefonico.

Gli uffici di segreteria sono aperti al pubblico la mattina, dal lunedì al sabato, dalle ore 8.30 alle ore 12.30 e, previo appuntamento, nei pomeriggi dal lunedì al venerdì, dalle 15.00 alle 16.30.

I docenti possono accedere agli uffici dalle 8.00 alle 9.00 e dalle 12.30 alle 13.30.

SCUOLE DELL’INFANZIA

PLESSO INDIRIZZO

TRESIGNANA – LOCALITÀ TRESIGALLO P.le Forlanini, 1 44039 Tresigallo (FE) Telefono: 0533/607771

JOLANDA DI SAVOIA Via Kennedy

44037 Jolanda di Savoia (FE) Telefono: 0532/836442

SCUOLE PRIMARIE

PLESSO INDIRIZZO

TRESIGNANA – LOCALITÀ TRESIGALLO P.le Forlanini, 1 44039 Tresigallo (FE) Telefono: 0533/607770 TRESIGNANA – LOCALITÀ FORMIGNANA V.le Cavour, 28

44035 Formignana (FE) Telefono 0533/59029

JOLANDA DI SAVOIA Via Kennedy

44037 Jolanda di Savoia (FE) Telefono: 0532/836442

SCUOLE SECONDARIE DI I GRADO

PLESSO INDIRIZZO

TRESIGNANA – LOCALITÀ TRESIGALLO (Sede centrale)

Via Franceschini, 2 44039 Tresigallo (FE) Telefono: 0533/ 607773

0533/607748 (anche fax segreteria) TRESIGNANA – LOCALITÀ FORMIGNANA V.le Nord, 17

44035 Formignana (FE) Telefono 0533/59023

JOLANDA DI SAVOIA Via Kennedy, 2

44037 Jolanda di Savoia (FE) Telefono: 0532/836442

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AREA DIDATTICA

ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO

ORGANIGRAMMA

COLLABORATORI SCOLASTICI

15 D.S.G.A.

Sig.ra Monica Balestra

EQUIPES EDUCATIVE

(consigli di intersezione, di interclasse, di classe)

REFERENTI DI SETTORE

SICUREZZA TRESIGALLO INFANZIA-PRIMARIA:

REITANO SECONDARIA: MONTANARI

FORMIGNANA PRIM-SECOND.: HAGIEV

JOLANDA DI SAVOIA INF-PRIM- SECOND.:

DROGHETTI

FUNZIONI STRUMENTALI

INTEGRAZIONEALUNNI DIVERSAMENTEABILI INFANZIAEPRIMARIA

FIRENZUOLA INTEGRAZIONEALUNNI

DIVERSAMENTEABILI SECONDARIA

PEDERZINI COORDINAMENTOINVALSI

PRIMARIAESECONDARIA DONCIGLIO AUTOANALISID’ISTITUTO

URBINATI SITOWEB RUGGIERO INNOVAZIONI DIDATTICHE E

SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI PEDRETTI

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

4 COLLABORATORI DEL DS

VICARIO: Prof.ssa CECILIA MONTANARI

2° COLLABORATORE: Prof.ssa SILVIA DROGHETTI GIUNTA

ESECUTIVA

RESPONSABILI DI PLESSO

TRESIGALLO INFANZIA: BACILIERI -

MORETTI PRIMARIA: PASTI -

SCARAMUZZI SECONDARIA:

MONTANARI FORMIGNANA PRIMARIA: BIANCHIN SECONDARIA: HAGIEV

JOLANDA DI SAVOIA INFANZIA: CRISTOFORI PRIMARIA: PARPINELLI SECONDARIA: DROGHETTI

DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa Antonietta Allegretta

COLLEGIO DOCENTI

DIPARTIMENTI DISCIPLINARI COMMISSIONI E

GRUPPI DI LAVORO

RSU

AREA

AMMINISTRATIVA GESTIONALE CONSIGLIO D’ISTITUTO

COMITATO VALUTAZIONE SERVIZIO DOCENTI Dirigente Scolastico Componente docenti:

Moretti Alessia Bonora Claudia Pedretti Rita Componente genitori Cinti Fabio

Pellizzari Monica Componente esterno Coppola Gianni Luca

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I NUMERI DELL’ISTITUTO

SITUAZIONE AL 21 DICEMBRE 2019

TOTALE DOCENTI TOTALE DOCENTI DI

SOSTEGNO PERSONALE DI SEGRETERIA COLLABORATORI

SCOLASTICI

100 24 5 15

TOTALE ALUNNI TOTALE ALUNNI DIV. ABILI TOTALE ALUNNI STRANIERI

719 44 6,12% 96 13,35%

Totali a confronto

SCUOLA N. CLASSI

ALUNNI ISCRITTI 2019/20

ALUNNI DIV. ABILI

% ALUNNI DIV. ABILI

ALUNNI CON DSA

% ALUNNI CON DSA

ALUNNI CON BES

% ALUNNI CON BES

ALUNNI DI ALTRA NAZIONA- LITÀ

% ALUNNI DI ALTRA NAZIONA- LITÀ

ALUNNI ISCRITTI 2018/19

ALUNNI ISCRITTI 2017/18

ALUNNI ISCRITTI 2016/17

INF. TRESIGALLO 2 SEZ. 49 05 10,2% / / / / 09 18,36% 50 47 45

INF. JOLANDA 2 SEZ. 45 01 2,22% / / / / 04 8,88% 25 16 21

tot. 4 SEZ 94 06 6,38% / / / / 13 3,38% 75 63 66

PRIMARIA

TRESIGALLO 10 193 13 6,73% 07 3,62% 06 3,10% 17 8,80% 198 204 177

PRIMARIA

FORMIGNANA 05 92 04 3,47% 04 4,34% 03 3,26% 09 9,78% 95 82 84

PRIMARIA

JOLANDA 05 91 06 6,59% 01 1,09% 01 1,09% 14 15,38% 92 95 102

tot. 20 376 23 6,11% 12 3,19% 10 2,65% 40 10,63% 385 381 363

SECONDARIA

TRESIGALLO 07 121 05 4,13% 15 12,39% 02 1,65% 16 13,22% 98 89 90

SECONDARIA

FORMIGNANA 04 71 06 8,45% 09 12,67% 01 1,40% 02 2,80% 73 78 76

SECONDARIA

JOLANDA 03 57 03 5,26% 02 3,50% 07 12,2% 08 14,03% 59 70 69

tot. 14 249 14 5,62% 26 10,44% 10 4,01% 26 10,44% 230 237 235

TOT. GEN. 38 719 43 5,98% 38 5,28% 20 2,78% 79 10,98% 690 681 664

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AREA DIRETTIVA E GESTIONALE

IL DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa Antonietta Allegretta

Promuove e coordina la progettualità interna, collegandola al territorio, al fine di garantire risultati formativi coerenti con i principi dell’autonomia;

promuove la progettualità, la programmazione e l’organizzazione delle attività a vari livelli, valorizzando le risorse professionali e finanziarie;

3. ottimizza le risorse secondo criteri di efficacia, efficienza, economicità, avvalendosi di collaborazioni interne ed esterne;

4. stipula convenzioni, accordi di programma e contratti;

5. risponde dei risultati formativi, attivando modalità, tempi, strumenti, procedure di controllo degli esiti in itinere e finali;

6. assegna ai collaboratori e alle figure di sistema compiti specifici;

7. verifica con lo staff di collaboratori la compatibilità delle iniziative da attivare con le strutture esistenti, le risorse e gli strumenti disponibili;

8. dà esecuzione alle delibere di:

Consiglio d’Istituto;

Giunta Esecutiva del Consiglio d’Istituto;

Collegio Docenti unitario;

Consigli di intersezione (scuola dell’infanzia);

Consigli di interclasse (scuola primaria);

Consigli di classe (scuola secondaria di I grado).

Rappresentante legale dell’Istituto, il Dirigente scolastico è responsabile dell’attività amministrativa e nella sua funzione di datore di lavoro è responsabile della sicurezza.

COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

Il Dirigente scolastico, nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e amministrative, si avvale di docenti da lui individuati ai quali sono delegati compiti specifici.

COLLABORATORE VICARIO: Prof.ssa Cecilia Montanari.

Svolge il ruolo di Vicario del Dirigente ed ha delega a sostituirlo in caso di assenza o impedimento.

Collabora con il Dirigente scolastico al fine di garantire il buon funzionamento generale dell’Istituto.

Collabora con il Dirigente nella gestione, in particolare per la sezione scuola secondaria di I grado.

Coordina le attività delle Commissioni di istituto

Coordina i rapporti con le famiglie, con gli Enti Locali, ASL, UONPIA, A.S.P.P.

Coordina le attività di formazione ed aggiornamento del personale docente ed ATA.

Svolge le funzioni di Responsabile di plesso e di Referente della sicurezza della scuola secondaria di I grado di Tresigallo.

Verbalizza le riunioni del Collegio dei Docenti.

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2°COLLABORATORE DEL DIRIGENTE: Prof.ssa Silvia Droghetti.

Collabora con il Dirigente scolastico e con il Vicario nella gestione dell’Istituto.

Ha delega a sostituire il Dirigente in caso di assenza o impedimento del Dirigente stesso e del Vicario.

Organizza le attività collegiali d’intesa con il Dirigente.

Coordina l’elaborazione del P.T.O.F. e si occupa della stesura dei suoi documenti.

Coordina l’attività dei dipartimenti disciplinari e dei relativi coordinatori.

Svolge le funzioni di Responsabile di plesso della scuola secondaria di I grado di Jolanda di Savoia e di Referente della sicurezza dei plessi ivi presenti.

COORDINAMENTO ORGANIZZATIVO D’ISTITUTO

Ne fanno parte: il Dirigente scolastico, il DSGA; i Collaboratori del Dirigente scolastico, i Referenti di Sede, i docenti con Funzione strumentale, i Referenti di settore.

I RESPONSABILI DI PLESSO

Il Responsabile di plesso ha il compito di collaborare con il Dirigente scolastico nell’organizzazione del servizio nella rispettiva sede.

Le sue funzioni sono le seguenti:

riceve, trasmette la posta e verifica tempestivamente i “firmari”;

risponde ad esigenze amministrativo-gestionali in collaborazione con gli uffici;

presenta ai colleghi la necessità di adempiere alle prescrizioni delle delibere assunte dagli organi collegiali;

presiede, in assenza del Dirigente, ai Consigli di interclasse e verbalizza ogni incontro;

cura all’occorrenza i rapporti con enti esterni e genitori;

coordina la programmazione/progettazione di plesso/sezione;

coordina il buon funzionamento generale di plesso, con la collaborazione del personale dell’ufficio di segreteria e del personale ausiliario.

ORDINE DI SCUOLA E PLESSO RESPONSABILE DI PLESSO

SCUOLA DELLINFANZIA STATALE DI TRESIGALLO BACILIERI DONATELLA – MORETTI ALESSIA

SCUOLA DELLINFANZIA STATALE DI JOLANDA DI SAVOIA CRISTOFORI MONICA FANNI

SCUOLA PRIMARIA STATALE DI TRESIGALLO SCARAMUZZI SABRINA – PASTI ANGELA

SCUOLA PRIMARIA STATALE DI FORMIGNANA BIANCHIN NICOLA

SCUOLA PRIMARIA STATALE DI JOLANDA DI SAVOIA PARPINELLI BIANCA

SCUOLA SECONDARIA STATALE DI TRESIGALLO MONTANARI CECILIA

SCUOLA SECONDARIA STATALE DI FORMIGNANA HAGIEV ITALO

SCUOLA SECONDARIA STATALE DI JOLANDA DI SAVOIA DROGHETTI SILVIA

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LE FUNZIONI STRUMENTALI ALL’OFFERTA FORMATIVA

Le Funzioni strumentali al Piano dell’Offerta Formativa vengono individuate e successivamente deliberate dal Collegio dei Docenti.

A ciascuna di esse sono assegnati compiti precisi, in termini di coordinamento e realizzazione di più progetti e attività previste nel POF, e il loro compenso è determinato in sede di contrattazione RSU.

I docenti incaricati di Funzione Strumentale al Piano dell’Offerta Formativa si occupano, all’interno della loro funzione, di una o più mansioni indicate:

o coordinamento di eventuali gruppi di lavoro;

o trasformazione delle risorse e creazione di supporti didattici;

o mediazione tra teorie pedagogiche e prassi quotidiana dei docenti, attraverso una lettura dei bisogni e delle risorse;

o sostegno alla realizzazione;

o introduzione di proposte innovative (materiali, tecniche, sussidi, soluzioni organizzative…);

o divulgazione di risorse attraverso la documentazione e la valorizzazione di pratiche educative e didattiche significative;

o consulenza e ascolto in merito alle problematiche di ordine didattico-educativo connesse alla esperienza scolastica;

o proposta di formazione e partecipazione ad attività di ricerca-azione per gruppi di docenti.

N. FUNZIONE STRUMENTALE DOCENTE

1.

INTEGRAZIONE ALUNNI DISABILI

INFANZIA E PRIMARIA

SECONDARIA

FIRENZUOLA VIRGINIA PEDERZINI RITA

2.

AUTOANALISI/INNOVAZIONE DIDATTICA E SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI

 INNOVAZIONE DIDATTICA E SOSTEGNO AL LAVORO DOCENTI

 AUTOANALISI/ RAV-PDM/COORDINAMENTO INVALSI SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA

PEDRETTI RITA BIANCHIN NICOLA

3. SITO WEB/GESTIONE DISPOSITIVI TECNOLOGICI RUGGIERO GABRIELLA

4.

ORIENTAMENTO

 IN USCITA

 TERRITORIO

PIGOZZI SIMONA PUSINANTI PAOLA

REFERENTI DI SETTORE

Si occupano di uno specifico ambito di attività /progetti previsti nel PTOF, curandone la progettazione, il coordinamento e la realizzazione.

REFERENTE DOCENTE

SICUREZZA

MONTANARI SECONDARIA TRESIGALLO

REITANO INFANZIA-PRIMARIA TRESIGALLO

HAGIEV PRIM-SECOND. FORMIGNANA

DROGHETTI INF-PRIM-SECOND. JOLANDA

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IL CONSIGLIO DI ISTITUTO E LA GIUNTA ESECUTIVA

Il Consiglio d’Istituto è costituito dal Dirigente scolastico, da otto rappresentanti dei docenti dei tre ordini di scuola, da due rappresentanti del personale A.T.A. e da otto rappresentanti dei genitori. Il Consiglio d’Istituto, fatte salve le competenze degli altri organi collegiali, ha potere deliberante per quanto concerne l’organizzazione e la programmazione della vita e dell’attività della scuola, nei limiti della disponibilità di bilancio, nelle seguenti materie:

adozione ed eventuale modifica del regolamento interno dell’Istituto;

adozione del POF e Carta dei servizi;

delibera del Programma annuale per la gestione delle risorse finanziarie dell’Istituto e delle relative variazioni, nonché del conto consuntivo;

delibera in ordine all’impiego delle risorse;

adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze dell’Istituto;

promozione di contatti con altre scuole e istituti al fine di realizzare scambi di esperienze e di intraprendere eventuali iniziative di collaborazione;

partecipazione dell’Istituto ad attività culturali, sportive, ricreative, di particolare interesse.

Inoltre il Consiglio d’Istituto:

delibera le visite guidate e i viaggi d’istruzione;

indica i criteri generali per la formazione delle classi, per l’adattamento dell’orario delle lezioni;

si pronuncia su ogni altro argomento attribuito alla sua competenza dalla normativa vigente.

COMPOSIZIONE

DOCENTI GENITORI PERSONALE ATA

1. BRUCIAFERRI ANTONIO

(SCUOLA PRIMARIA DI FORMIGNANA) 1. BENETTI JENNY 1. GABRIELI LUCA 2. CRISTOFORI MONICA FANNI

(SCUOLA INFANZIA JOLANDA) 2. CASTANLDO ROSSELLA

(Presidente) 2. PICCOLI RAFFAELLA

(Giunta) 3. FACCO ANGELA MARIA

(SCUOLA PRIMARIA JOLANDA) 3. CINTI FABIO 4. MORETTI ALESSIA

(SCUOLA INFANZIA TRESIGALLO) 4. KRAUSOVA MICHAELA (Giunta)

5. PASTI ANGELA

(SCUOLA PRIMARIA TRESIGALLO) (Giunta)

5. MUSELLA STEFANIA (Vicepresidente) 6. PEDRETTI RITA

(SCUOLA SECONDARIA TRESIGALLO/FORMIGNANA) 6. OSSI CRISTINA 7. PIGOZZI SIMONA

(SCUOLA SECONDARIA FORMIGNANA/JOLANDA) 7. PELLIZZARI MONICA 8. VIGNOCCHI MARIKA (SCUOLA SECONDARIA

TRESIGALLO/FORMIGNANA) 8. VIVIANI MARIA LETIZIA (Giunta)

Il Consiglio di Istituto elegge nel suo seno una Giunta esecutiva. Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente scolastico, che la presiede ed ha la rappresentanza dell'Istituto, e la D.S.G.A., che svolge anche funzioni di segretario della Giunta stessa.

La Giunta esecutiva predispone il bilancio preventivo e il conto consuntivo; prepara i lavori del Consiglio di Istituto, fermo restando il diritto di iniziativa del consiglio stesso, e cura l'esecuzione delle relative delibere.

(16)

IL COLLEGIO DEI DOCENTI

Il Collegio dei Docenti è costituito da tutti gli insegnanti in servizio nell’Istituto ed è presieduto dal Dirigente scolastico. È convocato unitariamente sulla base di un ordine del giorno comunicato almeno 5 giorni prima. Il verbale della seduta precedente viene inviato ai plessi insieme alla nuova convocazione e ad eventuali materiali di lavoro per la seduta successiva.

I suoi compiti principali sono:

deliberare in ordine al funzionamento didattico dell’Istituto;

progettare e programmare a vari livelli, quindi valutare periodicamente l’andamento dell’azione didattica, in rapporto agli obiettivi programmati, proponendo opportune misure per il miglioramento dell’attività scolastica;

provvedere all’adozione dei libri di testo e alla scelta dei sussidi didattici;

promuovere iniziative attinenti alla ricerca educativa, ai progetti d’Istituto, all’aggiornamento culturale e professionale;

proporre l’utilizzo del Fondo d’Istituto e/o di altre risorse per l’attuazione del Piano dell’Offerta Formativa;

individuare, nel proprio ambito, le figure di sistema, le Funzioni strumentali, le commissioni e i gruppi di lavoro.

COMMISSIONI E GRUPPI DI LAVORO

Il Collegio dei Docenti si articola in Commissioni gestite da un referente/coordinatore che stabilisce modalità di lavoro e tempi di funzionamento, redige i verbali di riunione, diffonde le informazioni circa il lavoro svolto.

COMMISSIONE REFERENTE DOCENTI SCUOLA

COMMISSIONE P.T.O.F. DROGHETTI S. INSEGNANTI FIGURE STRUMENTALI

COMMISSIONE INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERS.

ABILI

PEDERZINI R.

FIRENZUOLA V.

DOCENTI DI SOSTEGNO

DELL’ISTITUTO TUTTO L’ISTITUTO

COMMISSIONE

SCAMBI INFORMATIVI tra primaria e secondaria E FORMAZIONE CLASSI scuola secondaria

MONTANARI C.

DOCENTI APPOSITAMENTE CONVOCATI DELLE CLASSI TERZE DEI TRE PLESSI DI SCUOLA SECONDARIA dell’a.s.

2019/2020

DOCENTI DELLE CLASSI QUINTE DEI TRE PLESSI DI SCUOLA PRIMARIA dell’a.s. 2019/2020

COMMISSIONE VIAGGI

DI ISTRUZIONE VONA O. VONA O. SECONDARIA TRES. - FORMI

DROGHETTI S. SECONDARIA JOLANDA-TRES.

COMMISSIONE INNOVAZIONE

DIDATTICA PEDRETTI R.

BRUNI, PULGA, PRIMARIA

PIGOZZI SECONDARIA

Se necessario, collaboreranno con la Commissione l’Animatore digitale, il Team dell’innovazione, il Pronto soccorso informatico.

(17)

COMMISSIONE DM

8/2011 FELLONI A. Docenti di strumento; docenti di musica e insegnanti rappresentanti della Primaria

TEAM

DELL’INNOVAZIONE

RUGGIERO G.

(Animatore Digitale)

GREGHI C., PULGA I., PARPINELLI B.

(Pronto soccorso informatico)

DIPARTIMENTI DISCIPLINARI

I docenti della stessa disciplina della scuola secondaria si riuniscono in Commissioni deputate alla progettazione delle attività didattiche.

Il Dipartimento disciplinare si riunisce periodicamente in corso d’anno per definire gli obiettivi di apprendimento specifici della disciplina e gli standard di valutazione; definire criteri condivisi relativi alla pratica didattica; redigere le prove d’esame di licenza; proporre attività integrative per il recupero degli apprendimenti; offrire occasioni di confronto e discussione.

I lavori del Dipartimento sono coordinati dal Referente del Dipartimento Disciplinare.

Nell’Istituto sono presenti i seguenti dipartimenti disciplinari:

1. Dipartimento di Lettere (Italiano, Storia, Cittadinanza e Costituzione, Geografia) e Religione;

2. Dipartimento di Lingue straniere;

3. Dipartimento di Matematica – Scienze – Tecnologia;

4. Dipartimento di Musica, di Arte e immagine e di Scienze motorie e sportive;

5. Strumento musicale.

COORDINAMENTO DIPARTIMENTI DISCIPLINARI

LETTERE-RELIGIONE VIGNOCCHI MARIKA

LINGUE STRANIERE PIGOZZI SIMONA

MATEMATICA – SCIENZE – TECNOLOGIA RUGGIERO GABRIELLA MUSICA – ARTE – SCIENZE MOTORIE PEDRETTI RITA

STRUMENTO MUSICALE FELLONI ANTONIO

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TUTOR PER DOCENTI NEOASSUNTI

Gli insegnanti neo-assunti in ruolo, durante l’anno di formazione, sono affiancati da un docente tutor che è di norma un insegnante della stessa disciplina, o di disciplina affine, che svolge, nei confronti del nuovo insegnante, azioni di supporto e consulenza, soprattutto per ciò che attiene agli aspetti organizzativi dell’attività didattica.

Quest’anno nell’Istituto è presente un docente neoassunto in ruolo che fruirà di uno specifico tutor.

COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEI DOCENTI

Il Comitato di Valutazione del Servizio si occupa di valutare il servizio dei docenti neoimmessi in ruolo e di individuare i criteri per la valorizzazione dei docenti. Ciò avviene sulla base a:

a) qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento dell’istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti.

b) Dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo dei docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell’innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche.

c) Delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale

Il comitato esprime il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova in presenza della sola componente docente e del tutor.

Valuta il servizio di cui all’art. 448 su richiesta dell’interessato, previa relazione del D.S.

Al termine del triennio 2016-18 il MIUR predisporrà le linee guida per la valutazione del merito dei docenti a livello nazionale

E’ formato da tre docenti dell’Istituzione scolastica, di cui due scelti dai docenti, nel Collegio Docenti, e uno dal Consiglio di Istituto; da due rappresentanti dei genitori e un componente esterno individuato dall’USR tra docenti, dirigenti e dirigenti tecnici

Il Comitato ha durata triennale, è presieduto dal Dirigente Scolastico.

RSU

Coerentemente con l’attuazione dell’autonomia scolastica e con l’attribuzione della dirigenza al Capo d’Istituto, l’Istituto comprensivo è sede di contrattazione integrativa.

COMITATO REFERENTE DOCENTI GENITORI MEMBRO ESTERNO (NOMINATO

DALL’U.S.R. DELL’E.R)

COMITATO DI

VALUTAZIONE DEL

SERVIZIO DS BONORA C., MORETTI A.,

PEDRETTI R.

CINTI F.,

PELLIZZARI M. COPPOLA GIANNI LUCA

(19)

AREA DIDATTICA

CONSIGLI DI INTERSEZIONE, DI INTERCLASSE, DI CLASSE

Il Consiglio di intersezione nella scuola dell’infanzia, il Consiglio di interclasse nella scuola primaria e il Consiglio di classe nella scuola secondaria di I grado sono rispettivamente composti dai docenti delle sezioni dello stesso plesso nella scuola dell’infanzia, dai docenti dei gruppi di classi parallele o dello stesso ciclo o dello stesso plesso nella scuola primaria e dai docenti di ogni singola classe nella scuola secondaria. Fanno parte del Consiglio di intersezione, di interclasse e del Consiglio di classe anche i docenti di sostegno.

Fanno parte, altresì, del Consiglio di intersezione, di interclasse o di classe:

a) nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria, per ciascuna delle sezioni o delle classi interessate, un rappresentante eletto dai genitori degli alunni iscritti;

b) nella scuola secondaria, quattro rappresentanti eletti dai genitori degli alunni iscritti alle classi.

Le competenze relative alla realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari spettano al Consiglio di intersezione, di interclasse e di classe con la sola presenza dei docenti.

I Consigli di intersezione, di interclasse e di classe sono presieduti dal Dirigente scolastico oppure da un docente, membro del Consiglio, delegato dal Dirigente; si riuniscono in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni, col compito di formulare al Collegio dei Docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione e con quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. In particolare esercitano le competenze in materia di programmazione e valutazione.

COORDINATORI DEI CONSIGLI DI CLASSE

Sono le figure che programmano e tengono sotto costante monitoraggio le attività della classe.

FUNZIONI:

• propongono strategie metodologiche e disciplinari;

• programmano attività di recupero, sostegno e potenziamento;

• rivedono la programmazione sulla base dei risultati emersi;

• mantengono rapporti con le famiglie;

• presiedono il Consiglio di classe in assenza del Dirigente scolastico;

• raccolgono le programmazioni iniziali e finali dei docenti;

• riordinano il materiale del Consiglio di classe dopo lo scrutinio;

• comunicano ai Rappresentanti dei genitori le decisioni del Consiglio di classe.

PLESSO CLASSE COORDINATORE

TRESIGALLO 1^A PALLARA MARIA

2^A MACINENTI PAOLA

3^A MONTANARI CECILIA

1^B PUSINANTI PAOLA

2^B MANZATI ELISA

3^B RUGGIERO GABRIELLA

1^C MANSERVIGI MONICA

FORMIGNANA 1^D CHIAPATTI

2^D BONORA CLAUDIA

3^D HAGIEV ITALO

1^E VIGNOCCHI MARIKA

JOLANDA DI SAVOIA 1^F PIGOZZI SIMONA

2^F PARDI ANGELA

3^F DROGHETTI SILVIA

(20)

PROGETTO EDUCATIVO - DIDATTICO D’ISTITUTO

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA

I docenti sono protagonisti delle scelte didattiche, nell'ambito di una responsabile autonomia che risponde all'efficacia dei risultati.

Sono tenuti ad operare nel rispetto dei diritti degli alunni per il raggiungimento di livelli ottimali e qualificanti per l'Istituto.

Gli obiettivi di istruzione privilegiano gli aspetti comunicativi dei linguaggi verbali e non verbali e sono riconosciuti in relazione alle esigenze formative degli alunni, alla loro realtà socio-culturale e alle precedenti esperienze scolastiche.

ACCORDI DI TEAM e CONSIGLI DI CLASSE

Ampio riconoscimento viene attribuito agli incontri collegiali di team, nei quali viene individuata la programmazione delle attività curricolari.

Nel corso di questi incontri (programmazione di plesso, di sezione o d'intersezione, consigli di classe o di interclasse):

si pianifica l’attività didattica delle singole discipline;

si programmano le attività interdisciplinari;

si stabilisce la somministrazione delle prove di verifica;

si discute sugli esiti delle prove;

si esaminano casi di alunni in difficoltà e si stabiliscono gli eventuali interventi individualizzati;

si organizzano momenti di compresenza tenendo conto dei bisogni della classe, sezione o del plesso;

si concorda l’assegnazione dei compiti a casa per distribuire il carico cognitivo.

Principi ai quali si uniformano i docenti nello svolgimento dell’attività didattica ed educativa:

Uguaglianza, come garanzia di pari opportunità per tutti.

Continuità, come azione educativo-didattica sia verticale sia orizzontale da realizzarsi nei tre ordini di scuola, con la collaborazione costante fra Collegio dei Docenti, genitori, enti territoriali.

Efficienza ed efficacia, come capacità di essere centro educativo e formativo dei giovani e fornire loro una preparazione di base adeguata all’ottimale proseguimento del percorso scolastico. Capacità di attuare interventi mirati per evitare evasioni e dispersioni scolastiche.

Flessibilità, come vastità di adattare orari, contenuti e metodi alle diverse esigenze degli alunni.

Informazione e trasparenza, come garanzia di chiarezza, specialmente nei rapporti con le famiglie.

Accoglienza, come capacità di progettare e realizzare attività volte al superamento delle situazioni di difficoltà legate alla frequenza degli alunni portatori di handicap, stranieri ecc.

(21)

INTEGRAZIONE E INCLUSIONE

Il modello di integrazione attuato nella scuola italiana è orientato a considerare gli aspetti inclusivi piuttosto che quelli selettivi e, in quest’ottica, l’Istituto è attento a tutti i bisogni degli alunni, non solo a quelli riconducibili esplicitamente alla presenza di deficit, ma anche a quelli che riguardano genericamente l’ampia area dello svantaggio, i disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, le difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana.

Per perseguire efficacemente l’integrazione di tutti gli alunni, nell’Istituto opera un Gruppo di lavoro e di studio per l’inclusione, i cui compiti prevalenti sono:

rilevazione dei bisogni degli alunni presenti nella scuola;

raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere;

confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi;

rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;

elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con bisogni educativi speciali (BES), da redigere al termine di ogni anno scolastico.

(cfr. Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”; C.M. n 8 del 6 marzo 2013 “Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 «Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica». Indicazioni operative”).

INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

L’inserimento degli alunni diversamente abili nelle classi è finalizzato alla piena integrazione di ognuno; la scuola, offrendo ogni possibile opportunità formativa, si propone l’obiettivo di consentire a ciascuno il pieno sviluppo delle proprie potenzialità.

L’integrazione degli alunni diversamente abili impegna docenti, alunni e genitori nel percorso di valorizzazione della diversità e rappresenta un importante momento di crescita personale e umana per ogni componente della comunità scolastica.

Per ciascun alunno diversamente abile la scuola, in collaborazione con la famiglia e con gli specialisti del servizio territoriale dell’AUSL, predispone un apposito “Piano educativo individualizzato”. Per favorire l’integrazione la scuola si avvale di insegnanti “di sostegno” e, se necessario, di personale assistenziale messo a disposizione dagli Enti Locali.

L’inserimento nella classe viene preceduto da precise azioni di accompagnamento; le attività di integrazione (e il conseguente intervento degli operatori) riguardano tutta la classe o tutto il gruppo in cui è inserito l’alunno diversamente abile; le attività di tipo individuale sono precisate nel piano operativo.

L'azione educativa, realizzata mediante l’integrazione di vari interventi, si avvale di strategie adeguate, quali:

l'analisi delle risorse organizzative, culturali e professionali presenti nella scuola e nel territorio; il riconoscimento delle condizioni di vita e delle risorse educative della famiglia; la formulazione di specifici progetti educativi individualizzati; l'attuazione di verifiche periodiche effettuate in collaborazione con i servizi specialistici.

Nell’Istituto operano due gruppi di lavoro che si occupano dell’integrazione degli alunni diversamente abili:

un gruppo di lavoro formato da insegnanti, genitori, responsabili del servizio di neuropsichiatria infantile che si incontra più volte l’anno e che fa il punto della situazione sul percorso formativo degli alunni e collabora alle iniziative di integrazione (L. 05/02/1992, n.104);

una commissione di lavoro per l'handicap a livello d'Istituto, costituita di norma dagli insegnanti di sostegno che operano nei diversi ordini di scuola, che coordina le attività di sostegno e gli interventi a favore degli alunni diversamente abili inseriti nell'Istituto.

Questa commissione propone progetti e attività di aggiornamento / programmazione del P.D.F e del P.E.I.; analizza le diverse tipologie di disabilità presenti nell'Istituto; ricerca metodologie e strategie di intervento; ricerca e predispone materiali e sussidi utili.

(22)

Nel corso di questi anni, l’Istituto ha acquistato una dotazione di sussidi e testi specifici, nonché di software didattici che restano a disposizione del personale e dei genitori che ne fanno richiesta.

INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DELL’ APPRENDIMENTO

Con il termine Disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento (DSA) si indicano quelle difficoltà nei processi neuropsicologici sottesi a competenze base per l’apprendimento, quali leggere, scrivere, contare. Tali disturbi possono interferire anche su competenze di livello superiore come l’organizzazione mentale e il ragionamento astratto.

Le istituzioni scolastiche provvedono a segnalare alle famiglie le eventuali evidenze di un possibile disturbo specifico di apprendimento, riscontrate nelle prestazioni quotidiane in classe e persistenti, nonostante le attività di recupero didattico mirato. Le famiglie vengono così avviate al percorso per la diagnosi ai sensi dell’art. 3 della Legge 170/2010. Qualora la valutazione diagnostica riscontri uno o più disturbi specifici dell’apprendimento, la certificazione di DSA deve essere consegnata alla scuola, che intraprende le iniziative conseguenti.

I ragazzi con DSA hanno spesso un forte senso di disistima, demotivazione e ansia, perciò l’azione della scuola punta preliminarmente alla corretta costruzione delle relazioni interpersonali, del rispetto delle differenze, dell’integrazione culturale e sociale.

Per quanto riguarda l’azione didattica, gli insegnanti operano la costante e continua riconsiderazione delle loro azioni, per individuare modalità di presentazione dei linguaggi e dei contenuti delle discipline più adatte a garantire l’apprendimento di ciascuno.

La Legge 170/2010 impone alle istituzioni scolastiche di garantire «l’introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere». Gli strumenti compensativi sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria. Le misure dispensative sono invece interventi che consentono all’alunno di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento.

Le modalità didattiche personalizzate, nonché gli strumenti compensativi e le misure dispensative, le attività di recupero individualizzato, sono esplicitate e formalizzate, al fine di assicurare uno strumento utile alla continuità didattica e alla condivisione con la famiglia delle iniziative intraprese. A questo riguardo, la scuola predispone, entro il primo trimestre scolastico, uno specifico Piano Didattico Personalizzato (PDP) – condiviso con la famiglia e con lo studente – che è poi oggetto di verifica.

Qualora la diagnosi giunga alla scuola in corso d’anno, il PDP sarà predisposto il prima possibile.

I docenti sono anche tenuti ad approfondire la conoscenza delle tecnologie didattiche più indicate, specificamente dell’informatica, utilizzate in supporto delle modalità cognitive di questi alunni. Per questo l’’Istituto partecipa alle iniziative promosse dal Centro Nuove Tecnologie e Disabilità “Delta del Po”, con cui condivide specifici software commerciali oppure free e open source.

INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI con svantaggio

Per gli alunni che hanno bisogni educativi speciali la scuola offre una risposta adeguata e personalizzata, attraverso l’elaborazione di un percorso individualizzato e personalizzato. I Consigli di classe redigono un Piano Didattico Personalizzato, individuale o anche riferito a tutti gli allievi della classe con BES, che serve come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti ed ha la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate.

Gli alunni con BES – con determinazioni assunte dai Consigli di classe, risultanti dall’esame della documentazione clinica presentata dalle famiglie e sulla base di considerazioni di carattere psicopedagogico e/o didattico – possono avvalersi degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge 170/2010 (DM 5669/2011).

Leggi Piano Annuale di Inclusione

(23)

INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DI ALTRA NAZIONALITÀ

All’interno delle varie scuole dell’Istituto comprensivo sono inseriti alunni stranieri ed è continuo il flusso di nuovi arrivi.

L’Istituto si impegna a creare un clima di accoglienza tale da poter favorire l’inserimento degli alunni di altra nazionalità e per questo la Commissione Integrazione ha elaborato un “Protocollo di accoglienza” per gli alunni stranieri.

La scuola si sta dotando di una specifica documentazione “interculturale” contenente:

1. tutto il materiale che sarà progressivamente acquisito (libri, video, cd-rom…), a sostegno degli insegnanti e degli alunni;

2. i prodotti realizzati nei vari plessi: progetti di integrazione, quaderni di lavoro, sussidi vari…

L’Istituto, in collaborazione con gli Enti locali e l’ASL, nell’ambito dei progetti elaborati a vari livelli, potrà richiedere l’intervento di esperti esterni (mediatori culturali/linguistici…).

CITTADINANZA MASCHI FEMMINE TOTALE PERCENTUALE *

ALBANIA 2 3 5 0,69%

BULGARIA 2 2 0,27%

CINA 4 3 7 0,97%

GHANA 2 2 0,27%

KOSSOVO 1 1 0,13%

MAROCCO 15 12 27 3,75%

MOLDAVIA 1 1 2 0,27%

NIGERIA 3 2 5 0,69%

POLONIA 3 3 6 0,83%

REPUBBLICA DOMINICANA 1 1 0,13%

ROMANIA 10 12 22 3,06%

RUSSIA 2 2 0,27%

SERBIA 2 6 8 1,11%

UCRAINA 3 1 4 0,55%

VENEZUELA 2 2 0,27%

TOTALE 53 43 96 13,35%

(situazione al 21/12/2019)

* percentuale sul numero totale degli allievi dell’Istituto.

(24)

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

La valutazione costituisce un momento centrale di lettura e interpretazione dell’intero percorso formativo dell’alunno, pertanto è profondamente integrata nella dinamica dei processi di istruzione.

La valutazione del processo formativo risponde alla finalità di far conoscere:

all’alunno la sua posizione nei confronti degli obiettivi prefissati, con finalità orientative;

ai docenti l’efficacia delle strategie adottate per adeguare eventualmente le metodologie di insegnamento;

alla famiglia per certificare i livelli conseguiti in funzione di abilità/capacità, conoscenze, comportamenti.

I Consigli di classe e interclasse studiano sistemi di riferimento il più possibile omogenei, sia per elaborare le prove di verifica, sia per stabilire criteri di valutazione condivisi.

Gli strumenti di verifica sono rappresentati da: questionari, prove soggettive/oggettive, prove pratiche, colloqui con gli alunni, opportunamente integrati da osservazioni sistematiche significative.

I risultati delle verifiche periodiche sono utilizzati ai fini della valutazione quadrimestrale, per gli opportuni adeguamenti delle proposte formative, oltre che per eventuali interventi di recupero e di sostegno. La valutazione globale, considerate le condizioni ambientali, fisiche e cognitive degli alunni, tiene conto della situazione di partenza, delle reali capacità degli allievi, dell’impegno dimostrato e dell’efficacia dell’azione formativa.

Limitatamente ai casi di mancato raggiungimento della maggior parte degli obiettivi, l’equipe pedagogica (composta dai docenti responsabili degli insegnamenti e delle attività educative e didattiche) può prendere in esame una decisione di non ammissione alla classe successiva (secondo le disposizioni della normativa vigente).

I parametri che vengono presi in considerazione nei processi valutativi sono:

PARAMETRI PRESI IN CONSIDERAZIONE NEI PROCESSI VALUTATIVI

AREA EDUCATIVA Scuola primaria Scuola secondaria

Abilità Personali

Impegno attenzione

rispetto delle consegne autonomia

autovalutazione e capacità di scelta Abilità Sociali rispetto delle regole/comportamento con i compagni e con gli adulti

partecipazione alle attività scolastiche / collaborazione

AREA COGNITIVA Ascolto

lettura e comprensione

espressione nei diversi linguaggi

autonomia nell'acquisizione del sapere (metodo di studio)

autonomia nel saper fare (metodo di lavoro; organizzazione)

osservazione / analisi / riflessione applicazione / valutazione / sintesi

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