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Riassunto Da decenni l’ozono (O3

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Academic year: 2021

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Riassunto

Da decenni l’ozono (O3) è l’inquinante dell’aria più rilevante per il suo impatto biologico.

Il bacino del Mediterraneo, presentando estati calde e secche ed inverni miti, è una regione ad alto rischio per lo smog fotochimico. Uno studio condotto in Europa, basato sull’analisi di dati di serie storiche, indica un sostanziale incremento dei livelli di background rispetto ad un centinaio di anni fa (si stima un tasso annuo di aumento pari ad 1-2%), attribuibile soprattutto ad un’aumentata disponibilità di precursori legati per lo più al traffico veicolare. In Italia, i livelli di O3 spesso si avvicinano e talvolta superano i

valori definiti come “critici” dai riferimenti normativi stabiliti per la tutela della qualità dell’aria. Nonostante ciò, l’argomento ha ricevuto, fino ad ora, scarsa attenzione, contrariamente a quanto si verifica nel Nord Europa dove le problematiche sono forse meno preoccupanti.

Date queste premesse, esiste un notevole interesse nella comprensione dei rapporti tra frumento duro, una coltura che ha assunto un'importanza economica di primo piano per vaste aree agricole italiane, e l’inquinante atmosferico (l’O3) maggiormente diffuso

nel suo areale di coltivazione. Occorre, a questo proposito, ancora ricordare che, sebbene il fenomeno di formazione dell’O3 si realizzi prevalentemente in ambiente

urbano, significativi livelli del contaminante sono rinvenibili anche in aree extraurbane, remote e rurali, a seguito del trasporto dei precursori e dell’O3 stesso.

In un periodo in cui mutamenti profondi alterano i tradizionali rapporti tra produzione e mercati, anche un comparto produttivo consolidato e maturo, come quello del grano duro, si trova di fronte a difficili scelte, stretto tra l'esigenza di recuperare margini di competitività nel rapporto costi-ricavi e l'urgenza di adeguare alle richieste di mercato i propri standard qualitativi. Per questo motivo, nella comunità scientifica crescente è l’importanza dell’attività di ricerca su questa specie, allo scopo di dare una risposta concreta ai problemi menzionati.

L’O3 si presenta come un agente di stress peculiare: fattori genetici, ontogenetici e

ambientali condizionano la risposta del vegetale all’inquinante. Così, individui appartenenti alla stessa specie, a varietà o cloni diversi, possono reagire in modo ben differenziato ad esposizioni standardizzate.

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Lo scopo del lavoro è stato quello di verificare la risposta differenziale di sedici varietà di grano duro, tipiche dell’Italia centro-meridionale (Appio, Claudio, Duilio, Flaminio, Iride, Latino, Meridiano, Mongibello, Neodur, Orobel, Portobello, Portorico, San Carlo, Simeto, Svevo, Vetrodur), in seguito all’esposizione a realistici livelli di O3

(200 ppb, 5h). L’interesse si è orientato verso la comprensione dei meccanismi fisiologici e biochimici attuati in presenza di stress nelle sedici varietà di grano. Le analisi fisiologiche sono state valutate dopo 5, 24 e 48 ore dalla fine della fumigazione, per evidenziare non solo l’effetto immediato dell’esposizione all’inquinante, ma anche eventuali variazioni che potevano verificarsi a distanza di uno o due giorni dall’applicazione dello stress.

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