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CAPITOLO 1 L’Azienda Power-One Italy S.p.A

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Academic year: 2021

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CAPITOLO 1

L’Azienda Power-One Italy S.p.A

1.1 Il gruppo Power-One

Quello che oggi è il gruppo multinazionale Power-One nasce in California negli anni ’70 come azienda di realizzazione di prodotti elettronici AC-DC.

L’azienda ha sempre cercato di diventare leader nel suo settore, e ha perseguito questo scopo dapprima con la quotazione nella Borsa americana, entrando a far parte dei titoli quotati nell’indice Nasdaq (1997), dopodichè ha aumentato la propria dimensione tramite una serie di acquisizioni.

Come si può vedere in figura 2, le prime acquisizioni - Melcher (1998), IPD (1999) - seguivano l’obiettivo di un orientamento strategico verso il mercato delle infrastrutture per le telecomunicazioni. Acquiring PEG of MAG 1997 1998 2001 A technology leader in powering communications. Integrated five acquisitions, developed silicon & digital

power mgt. 2000 1999 Founded as AC/DC power conversion company 1973 Strategic shift to communications infrastructure markets & acquisitions Acquired Melcher Acquired IPD Acquired HC Acquired Powec Power Systems (North America)

DC/DC Bricks (North America) DC/DC Conversion (Europe)

Power Systems (Europe/Asia)

AC/DC – North America

Initial Public Offering (IPO) 2002 2003 Silicon Initiative Acquired di/dt High-density Bricks & POL’s

Silicon R&D Center Startup

Silicon Division

2004 Silicon POL’s + 1stPower Mgt.

2005

Strategic Direction Strategic Direction

2006 Custom Products & China Mfg.

Entered Server/Storage markets & acquiring Custom capability Acquiring PEG of MAG 1997 1998 2001 A technology leader in powering communications. Integrated five acquisitions, developed silicon & digital

power mgt. 2000 1999 Founded as AC/DC power conversion company 1973 Strategic shift to communications infrastructure markets & acquisitions Acquired Melcher Acquired IPD Acquired HC Acquired Powec Power Systems (North America)

DC/DC Bricks (North America) DC/DC Conversion (Europe)

Power Systems (Europe/Asia)

AC/DC – North America

Initial Public Offering (IPO) 2002 2003 Silicon Initiative Acquired di/dt High-density Bricks & POL’s

Silicon R&D Center Startup

Silicon Division

2004 Silicon POL’s + 1stPower Mgt.

2005

Strategic Direction Strategic Direction

2006 Custom Products & China Mfg.

Entered Server/Storage markets & acquiring Custom capability 1997 1998 2001 A technology leader in powering communications. Integrated five acquisitions, developed silicon & digital

power mgt. 2000 1999 Founded as AC/DC power conversion company 1973 Strategic shift to communications infrastructure markets & acquisitions Acquired Melcher Acquired Melcher Acquired IPD Acquired IPD Acquired HC Acquired HC Acquired Powec Acquired Powec Power Systems (North America)

DC/DC Bricks (North America) DC/DC Conversion (Europe)

Power Systems (Europe/Asia)

AC/DC – North America

Initial Public Offering (IPO) 2002 2003 Silicon Initiative Acquired di/dt High-density Bricks & POL’s

Silicon R&D Center Startup

Silicon Division

2004 Silicon POL’s + 1stPower Mgt.

2005

Strategic Direction Strategic Direction

2006 Custom Products & China Mfg.

Entered Server/Storage

markets &

acquiring Custom capability

Figura 2 – Strategia del gruppo Power-One e cronologia delle acquisizioni. Figura 1 – I settori in cui opera la Power-One.

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Le successive acquisizioni – HC (2000), Powec (2001), di/dt (2003) – rispondevano all’esigenza dell’azienda di divenire leader nel settore degli alimentatori per telecomunicazioni, continuando ad espandere sia la presenza sul mercato sia la capacità produttive ed il know-how aziendale.

A questo punto l’azienda aveva proceduto ad integrare le realtà acquistate dentro al proprio network aziendale, sviluppando una forte capacità competitiva nell’area attualmente chiamata EP / PS (Embedded Product / Power System).

La situazione del gruppo era consolidata nel settore dei prodotti elettronici più tradizionali, quali ad esempio i convertitori di potenza, e tra i clienti si potevano annoverare grandi aziende di telecomunicazioni e provider Internet.

Il gruppo Power-One aveva raggiunto dimensioni notevoli, e poteva contare su 2.500 dipendenti divisi tra 11 stabilimenti (tra impianti di produzione, centri di ricerca e sviluppo e centri amministrativi) ubicati nel Nord e Centro America, in Europa e nell’Estremo Oriente; il volume di affari dell’anno 2006 aveva raggiunto la considerevole cifra di 300 milioni di dollari.

Per proseguire lungo la direzione strategica che voleva portare la Power-One al ruolo di azienda leader del settore il vertice aziendale cercò di espandersi verso nuovi segmenti di mercato, in particolar modo verso i prodotti cosiddetti “custom”, ovvero prodotti progettati e realizzati sulla base di commesse stipulate con grandi clienti appartenenti sempre al mercato dei prodotti elettronici per la telecomunicazione, e verso il segmento di mercato di prodotti correlati alle fonti di energia rinnovabili.

In particolar modo quest’ultimo segmento sembra rappresentare ormai il futuro prossimo del settore, questo grazie principalmente all’attenzione ormai mondiale sul problema dell’esaurimento delle fonti energetiche non rinnovabili (principalmente gli idrocarburi quali petrolio, metano, ecc.) che ha portato i governi di molti paesi ed i grandi gruppi industriali a investire nelle fonti di energia rinnovabile (principalmente solare ma anche eolica, idrica, ecc.) e quindi anche su tutti i prodotti ad esse correlate. La Power-One ha quindi deciso nel settembre del 2006 di acquisire il ramo aziendale denominato PEG (Power Electronics Group) della MagneTek, un’azienda concorrente. Il ramo PEG era composto da quattro stabilimenti ubicati a Terranova Bracciolini (Italia), Chatsworth (USA), Salgotarjan (Ungheria) e Baoan (Shenzhen, Cina), da circa 1.500 dipendenti.

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Questo investimento da oltre 85 milioni di dollari avrebbe permesso alla Power-One di raggiungere più risultati strategici contemporaneamente:

o occupare una posizione strategica rilevante nel settore dei prodotti custom e dei prodotti legati alle fonti di energia rinnovabili;

o aumentare la propria dimensione sia in termini di numero di impianti (da 11 a 15) che di personale (da 2.500 a circa 4.000);

o aumentare la dimensione del volume di affari da 300 milioni di dollari a circa 530-550 milioni di dollari;

o ottenere un forte know-how sui prodotti custom grazie all’acquisizione del reparto di Ricerca e Sviluppo dell’impianto di Terranuova Bracciolini, composto da più di 80 ingegneri;

o sfruttare le possibili sinergie derivanti dalla combinazione degli impianti originali del gruppo con i nuovi impianti del gruppo PEG.

Il focus sul mercato custom rispetto al mercato standard si può spiegare con le cifre del mercato stesso: mentre il mercato standard riguarda un volume di affari di 3,5 miliardi di dollari con una crescita annua del 2%-3%, il mercato custom ha un volume di affari di più di 7 miliardi di dollari con un tasso di crescita del 7%-9%, più del doppio del mercato standard.

Con l’acquisizione del gruppo PEG della MagneTek la Power-One veniva così ad assumere quella che è ancora oggi la sua fisionomia definitiva (vedi figura 3).

Dominican Rep. Carlsbad, CA Switzerland Australia Singapore Penang, Malaysia

Shekou, Shenzhen, China

Manufacturing Centers R&D Centers Camarillo, CA Slovakia Andover, MA Ireland San Jose, CA

Baoan, Shenzhen, China

NEW Mfg Centers NEW R&D Centers

Italy Hungary Chatsworth, CA Dominican Rep. Carlsbad, CA Switzerland Australia Singapore Penang, Malaysia

Shekou, Shenzhen, China

Manufacturing Centers R&D Centers Camarillo, CA Slovakia Andover, MA Ireland San Jose, CA

Baoan, Shenzhen, China

NEW Mfg Centers NEW R&D Centers

Italy Hungary

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Gli stabilimenti produttivi del ramo EP / PS sono tre, siti nella Repubblica Dominicana, in Slovacchia e in Cina nello stabilimento di Shekou. Per quanto riguarda il ramo PEG gli stabilimenti produttivi originali erano, come già precedentemente detto, quattro, ma a seguito dell’acquisizione si è proceduto ad una riorganizzazione delle attività che ha portato dapprima alla chiusura dello stabilimento produttivo di Chatsworth e, notizia degli ultimi mesi del 2007, alla futura chiusura dello stabilimento di Salgotarjan.

Queste decisioni derivano dalla scelte strategiche orientate dalla mission aziendale (vedi figura 4) che punta a fare della Power-One un’azienda leader nel settore dell’elettronica per le telecomunicazioni e per i mercati tecnologici, facendo leva sulla leadership tecnologica per fornire soluzioni omnicomprensive a basso costo.

Per ottenere il primo punto della strategia, la leadership tecnologica, e per puntare su nuovi, promettenti segmenti di mercato la Power-One ha acquistato il gruppo PEG ottenendo i vantaggi precedentemente menzionati.

Per perseguire invece l’obiettivo della leadership di costo era però necessario procedere ad una riorganizzazione degli impianti del gruppo, seguendo la tendenza ormai consolidata di spostare le attività produttive in quelle aree in cui, grazie a costi di manodopera e di materie prime ancora di gran lunga inferiori rispetto ai paesi più avanzati, si possano realizzare alti volumi produttivi con costi ridotti.

(Per un quadro dell’ubicazione degli impianti e delle attività in essi svolte si può fare riferimento alla figura 5 di pagina seguente).

Per questo la maggior parte delle attività produttive del ramo EP / PS sono concentrate nello stabilimento della Repubblica Dominicana, dove sono attualmente impiegate circa 1.500 persone, mentre le restanti produzioni sono realizzate nella Slovacchia e nello stabilimento di Shekou (Cina); vi è stata quindi una migrazione delle attività produttive dai Paesi industrializzai (in questo caso gli stabilimenti statunitensi) verso Paesi emergenti, nei quali si possono ottenere i requisiti di costi ridotti sopracitati.

Power-One Mission Statement

“To be recognized as the leader in system-level power and power management solutions from AC to the IC in the communications and high-technology markets, utilizing our technical leadership to deliver comprehensive low-cost solutions;

providing increasing value to customers, employees, and investors”

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Analogo ragionamento vale per il ramo PEG, per il quale si è deciso di investire per la parte di ricerca e sviluppo e delle produzioni tecnologicamente più avanzate sullo stabilimento italiano, mentre le produzioni a più alto volume sono state dirottate sullo stabilimento cinese di Baoan.

Lo chiusura prevista dello stabilimento di Salgotarjan (Ungheria), nato quando ancora il gruppo PEG apparteneva alla MagneTek come una estensione della capacità produttiva dello stabilimento del Valdarno, è da ricondursi alla necessità di una riorganizzazione del gruppo Power-One, visto che si trova a soli 100 km dallo stabilimento slovacco e che parte delle produzioni saranno spostate in Cina.

1.2 Lo stabilimento del Valdarno – Power-One Italy S.p.A.

Lo stabilimento italiano con sede a Terranuova Bracciolini (AR) è nato nel 1992 e si estende su di una superficie di circa 17.800 metri quadrati (vedi figure 6 e 7); attualmente vi lavorano circa 500 persone tra impianti produttivi, uffici amministrativi e ricerca e sviluppo.

Per quanto riguarda il ramo PEG lo stabilimento italiano ha il ruolo chiave di centro nevralgico per la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti, in particolar modo quelli legati alle energie rinnovabili: tra i prodotti recentemente sviluppati possiamo citare gli invertitori da utilizzare negli impianti solari ed eolici (ad esempio gli inverter

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fotovoltaici Aurora) e i convertitori di energia caratterizzati da un’alta potenza e da dimensioni compatte.

L’importanza dello stabilimento italiano è inoltre legata al ruolo di coordinamento che esso ha svolto per gli altri impianti del ramo PEG: non a caso si può parlare, con particolare riferimento al recente passato, di un vero e proprio “Multiplant”, intendo con questo termine una scelta di integrazione a livello internazionale degli impianti, pensando ad una Supply Chain internazionale che possa sfruttare i vantaggi di operare in aree geografiche diversificate.

Con l’acquisizione del ramo PEG da parte di Power-One il concetto di “Multiplant” ha subito una ridefinizione. La nuova proprietà ha cercato di sfruttare le caratteristiche dei singoli impianti cercando al contempo di integrarle nella rete di stabilimenti preesistente, apportando, laddove ritenuto opportuno, delle modifiche al network aziendale per adattarlo alla strategia del gruppo. Proprio per questo, come già accennato nel paragrafo precedente, il vertice aziendale ha deciso la chiusura degli impianti di Chatsworth (già avvenuta) e di Salgotarjan (di prossima definizione) puntando invece con maggiore decisione sullo stabilimento del Valdarno (per il reparto R&D e la produzione di prodotto complessi) e su quello cinese (alti volumi produttivi di prodotti di bassa complessità). Con riferimento allo stabilimento italiano possiamo sicuramente citare tra i punti di forza, oltre alla già menzionata capacità di ricerca e sviluppo, il reparto produttivo specializzato nella realizzazione di prodotti a medio volume ed elevata complessità quali ad esempio i sistemi per le energie alternative ed i circuiti di comando intelligenti per la guida di motori.

Un altro punto di forza dello stabilimento del Valdarno va ricercato nella sua localizzazione, che permette al gruppo di avere un punto di riferimento sicuro ed affidabile per i grandi clienti europei da affiancare, per quanto riguarda i prodotti standard, a quello già esistente in Slovacchia.

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Sono questi i motivi che hanno spinto la Power-One ad investire pesantemente nell’acquisizione e nello sviluppo dell’impianto italiano, fugando in parte i dubbi di quanti temevano che l’acquisizione potesse portare ad una pesante ridefinizione dei ruoli anche per lo stabilimento del Valdarno, con conseguente impatto negativo non solo sul personale impiegato ma anche sull’indotto, di dimensioni ragguardevoli per una zona altrimenti povera di realtà aziendali di queste dimensioni.

Un esempio degli investimenti effettuati riguarda proprio il progetto sul quale si basa questo lavoro, ovvero l’implementazione del sistema gestionale ERP Oracle, il sistema utilizzato dal gruppo originale di impianti Power-One, nello stabilimento del Valdarno. Non volendo anticipare in questa fase quelli che sono i gli scopi del progetto di implementazione, ci limiteremo ad accennare che tale progetto, ad elevato consumo di risorse umane, finanziarie e temporali, ha il fine di permettere una maggiore integrazione tra gli stabilimenti italiano e cinese ed il resto degli impianti del gruppo Power-One.

Il fatto che il vertice aziendale abbia dato il via a questo ed altri progetti volti ad integrare la Power-One Italy nel network aziendale dovrebbe essere una garanzia della volontà di investire sullo stabilimento italiano. In particolar modo a rendere l’impianto del Valdarno un elemento chiave della strategia aziendale è la propensione allo sviluppo e produzione di quei prodotti strettamente legati alle energie rinnovabili: è questo, a detta degli esperti del settore, il campo sul quale si combatteranno e vinceranno le battaglie competitive dell’immediato futuro.

1.3 I prodotti

Come precedentemente accennato il gruppo Power-One si divide in due rami aziendali, quello denominato EP / PS e quello denominato PEG.

Il primo realizza prodotti standard, ovvero tutti quei prodotti che servono per convertire, processare, “purificare” l’energia elettrica per raggiungere gli elevati requisiti di stabilità e qualità richiesti dalla moderna tecnologia digitale. Questi prodotti possono dividersi a loro volta in due famiglie: gli alimentatori AC/DC, che operano a livello di trasporto e di sistema, e gli alimentatori DC/DC, che operano a livello di PCB (Printed Circuit Board – circuito stampato).

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Per quanto riguarda il gruppo PEG i prodotti sono di varia natura, si va dai prodotti più tradizionali customizzati sulle esigenze del cliente ai prodotti legati alle soluzioni per l’energia alternativa.

In generale la gamma dei prodotti, che ammontano a più di 2.500, del gruppo comprende:

o convertitori AC/DC

o convertitori DC/AC

o alimentatori AC/DC (System Cabinets)

o alimentatori DC/DC (Printed Circuid Boards)

o alimentatori di potenza ad alto voltaggio

o monitor ad alta e media precisione

o prodotti elettronici e magnetici per il settore dell’illuminoteca

o invertitori DC/AC

o soluzioni per l’energia alternativa

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1.4 Il mercato

Tra i clienti della Power-One possiamo trovare grandi gruppi industriali quali Cisco Systems, IBM, Nokia, Motorola, Ericsson, Siemens, Vodafone, Teradyne, Electrolux, Indesit (vedi figura 9). Tra i clienti dello stabilimento italiano possiamo citare gli impianti italiani ed europei di Electrolux ed Indesit, la Ericsson, la Telecom e Trenitalia. Altri clienti vengono serviti indirettamente attraverso una vasta rete di distributori di prodotti elettronici.

Con l’acquisizione del ramo PEG della MagneTek la Power-One ha avuto un incremento di dimensione notevole in termini di fatturato e numero di dipendenti che ha permesso al gruppo di fare un notevole balzo in avanti tra le realtà operanti nel settore, passando dal sedicesimo al sesto posto.

Tra i principali concorrenti del gruppo troviamo Delta Electronics, Emerson Electrics e Tyco Electronics.

Per quanto riguarda le caratteristiche del mercato in cui il gruppo opera possiamo notare che, a causa delle caratteristiche di estrema dinamicità dovute al fatto che tale mercato è legato indissolubilmente a quello delle telecomunicazioni e quindi all’evoluzione della tecnologia digitale, si assiste ad una tendenza alla globalizzazione delle Supply Chain, ed alla progettazione di catene logistico-produttive la cui estensione è ormai globale. In questo modo le aziende cercano di sfruttare le caratteristiche geo-economico-politche delle aree in cui operano per ottenere un vantaggio competitivo sui concorrenti. In particolar modo assistiamo alla tendenza di mantenere tutte le attività che potremmo definire di alto livello strategico, quali ad esempio la formulazione delle strategie aziendali, il decision-making di alto livello, la ricerca e sviluppo, la realizzazione di prodotti ad elevata complessità, nei Paesi più tecnologicamente ed economicamente

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avanzati, quelli in cui tali realtà sono nate e si sono inizialmente sviluppate; di contro tutte le attività di basso livello, quali ad esempio la realizzazione di prodotti a medio – bassa complessità ed elevati volumi, vengono spostate in quei Paesi che offrono infrastrutture, manodopera e materie prime a costi decisamente inferiori.

Questa strategia punta sui maggiori margini così realizzati per invadere i mercati delle nazioni industrialmente più avanzate con politiche di prezzo aggressive. Ottenere questo scopo non è però facile, alla complessità di individuazione delle strategie vincenti in mercati turbolenti ed in continua evoluzione si affianca la difficoltà di gestire una catena logistico-produttiva su scala mondiale.

La situazione odierna comporta la gestione di fornitori, stabilimenti produttivi e clienti che si trovano sparsi su tutto il globo terrestre: oltre ai fattori tradizionali da considerare per la formulazione delle strategie si deve tenere conto anche, solo per citarne alcuni, di mutazioni socio-politico-economico dei Paesi in cui si opera, delle variazioni dei tassi di cambio monetari, dei tempi e costi di trasporto per collegare la Supply Chain aziendale, della difficoltà di gestire personale di lingua e cultura diversa.

Proprio a causa di tali fattori l’utilizzo di sistemi gestionali integrati che possono aiutare il management aziendale a ridurre la complessità della gestione diviene fondamentale, ed in tale senso va interpretata la decisione di estendere l’implementazione del sistema gestionale ERP Oracle anche allo stabilimento del Valdarno.

Per concludere ricordiamo quanto già detto nei precedenti paragrafi, ovvero che il futuro del settore si gioca sul terreno dei prodotti legati alle energie alternative, e che lo stabilimento italiano potrà avere per questo un ruolo chiave nelle strategie del gruppo.

Aurora PrePack Panels (Integrated Solar PV power

inversion system) Aurora® PVI-Wind

Interface adapts solar PV power inverter for use with wind turbines

MultiMode World Inverter (MWI) Tailors power input from any Alternative Energy Source to any AC or DC power application (grid interface and/or local load)

Power conditioners and interfaces for Compact Fuel Cells

Aurora PrePack Panels (Integrated Solar PV power

inversion system) Aurora® PVI-Wind

Interface adapts solar PV power inverter for use with wind turbines

MultiMode World Inverter (MWI) Tailors power input from any Alternative Energy Source to any AC or DC power application (grid interface and/or local load)

Power conditioners and interfaces for Compact Fuel Cells

Figura

Figura 2 – Strategia del gruppo Power-One e cronologia delle acquisizioni. Figura 1 – I settori in cui opera la Power-One
Figura 5 – Ubicazione degli stabilimenti ed attività in essi svolte.
Figure 6 e 7 – Lo stabilimento di Terranuova Bracciolini (AR).
Figura 8 – Indice del catalogo dei prodotti realizzati dalla Power-One.
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